La scelta dopo che la Procura lo indaga per evasione. Beppe Grillo gli
telefona: "Ti chiedo scusa se il M5S ti ha suggerito di lasciare
l'incarico"
Gino Paoli si dimette da presidente della Siae. L'indagine sui conti in Svizzera
che avrebbe nascosto al Fisco, l'ha indotto a disfarsi dal ruolo
pubblico di garante dei diritti d'autore per affrontare meglio la difesa
dall'accusa di evasione. "Mi ha detto che voleva dimettersi dalla
presidenza della Siae", ha detto Andrea Vernazza, legale di Gino Paoli.
Gli ho consigliato di sospendersi in attesa di chiarire tutto". Martedì
Gino Paoli sarà a Roma, al consiglio di gestione della Siae, e
annuncerà ufficialmente la sua posizione sulla vicenda.
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sabato 21 febbraio 2015
Jobs Act, le reazioni. Critiche dai sindacati, insorge la minoranza Pd
Damiano: "Su licenziamenti Cdm ha sbagliato ". Furlan (Cisl): "Ci voleva
più coraggio sui precari". Barbagallo (Uil): "Non va nella giusta
direzione"
ROMA - Più critiche che plausi. Le reazioni sui decreti attuativi del Jobs Act approvati oggi dal Consiglio dei ministri sono contrastanti. E se, da un lato, partiti come Ncd accolgono con soddifazione il provvedimento che ha l'ambizione di cambiare il mondo del lavoro, dall'altro le reazioni dei sindacati sono negative. E anche la minoranza del Partito democratico boccia alcune delle nuove misure.
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ROMA - Più critiche che plausi. Le reazioni sui decreti attuativi del Jobs Act approvati oggi dal Consiglio dei ministri sono contrastanti. E se, da un lato, partiti come Ncd accolgono con soddifazione il provvedimento che ha l'ambizione di cambiare il mondo del lavoro, dall'altro le reazioni dei sindacati sono negative. E anche la minoranza del Partito democratico boccia alcune delle nuove misure.
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Jobs act, cosa cambia per il lavoratore
venerdì 20 febbraio 2015
Istat conferma deflazione. Gennaio -0,6%,minimo dal '59
Dopo la variazione nulla di dicembre, l'indice scende dello 0,6% nel confronto annuo
L'Istat conferma le stime sui prezzi al consumo di gennaio: l'Italia
torna in deflazione e tocca i minimi da oltre mezzo secolo: dopo la
variazione nulla di dicembre, l'indice scende dello 0,6% nel confronto
annuo, come non accadeva dal settembre del 1959 (-1,1%). Su base mensile
il calo è dello 0,4%.
A gennaio tutti i capoluoghi di regione e le province autonome sono in deflazione, eccetto Bolzano
(+0,3%). Per il resto, su base annua, sono tutti segni meno, dal -1,1%
di Firenze al -0,1% di Palermo. Guardando a tutte le grandi città (oltre
150mila abitanti) non se ne salva nessuna, giusto Parma presenta un
indice fermo.
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giovedì 19 febbraio 2015
Ultrà devastano Roma
I tifosi del Feyenoord hanno portato scompiglio nel centro storico di Roma, devastando uno dei luoghi turistici più famosi, Piazza di Spagna.
Le altre foto |
Feyenoord, il club ignora le violenze di Roma. L'Ambasciata: "Punire i colpevoli"
Roma – Feyenoord, Marino: “Olanda non risarcirà”. Questore: “Non faccio morti”
Giovani, studio e lavoro: peggio dell'Italia solo la Grecia
Sono due milioni e mezzo i giovani che non studiano né lavorano, il 26%
degli under 30. Solo Atene (28,9%) fa peggio.Il rapporto Istat: una
famiglia su quattro in disagio economico. Ma l'imprenditorialità è
dinamica e scende la quota di chi teme la criminalità
MILANO - Sono due milioni e mezzo i giovani tra 15 e 29 anni che non studiano e non lavorano, i cosiddetti Neet. Dati del 2013 alla mano, si tratta del 26% degli under 30, più di 1 su 4. Lo rileva l'Istat nel rapporto Noi Italia, nel quale raccoglie le principali statistiche sul Paese. Nell'Unione europea peggio fa solo la Grecia (28,9%). Ne abbiamo il triplo della Germania (8,7%) e quasi il doppio della Francia (13,8%). Intanto la popolazione italiana invecchia. Al primo gennaio 2014 ci sono 154,1 anziani ogni 100 giovani. La Liguria si conferma la regione più anziana, mentre la Campania è la regione più giovane. In Europa solo la Germania presenta un indice di vecchiaia più accentuato (158,4).
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MILANO - Sono due milioni e mezzo i giovani tra 15 e 29 anni che non studiano e non lavorano, i cosiddetti Neet. Dati del 2013 alla mano, si tratta del 26% degli under 30, più di 1 su 4. Lo rileva l'Istat nel rapporto Noi Italia, nel quale raccoglie le principali statistiche sul Paese. Nell'Unione europea peggio fa solo la Grecia (28,9%). Ne abbiamo il triplo della Germania (8,7%) e quasi il doppio della Francia (13,8%). Intanto la popolazione italiana invecchia. Al primo gennaio 2014 ci sono 154,1 anziani ogni 100 giovani. La Liguria si conferma la regione più anziana, mentre la Campania è la regione più giovane. In Europa solo la Germania presenta un indice di vecchiaia più accentuato (158,4).
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MALTEMPO: dove potrebbe NEVICARE al nord-ovest nella giornata di SABATO?
Diamo uno sguardo al comportamento della perturbazione prevista sulle regioni settentrionali tra sabato 21 e domenica 22 febbraio. Quali aree potrebbero vedere le nevicate più copiose?
La probabile formazione di un minimo ad occhiale, con due separati centri di bassa pressione, uno collocato al meridione, uno tra Corsica e mar Ligure, esporrà anche le regioni del nord all'arrivo di un carico di precipitazioni. Su questi settori l'intervento dell'aria fredda determinerà un considerevole ribasso della quota neve sino a sfiorare le quote pianeggianti. Previsti importanti accumuli su alcuni settori delle Alpi e dell'Appennino.
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METEO A 7 GIORNI: il centro-sud verrà messo "sotto pressione"
Istat: disagi economici per una famiglia su quattro
Si tratta di quasi 15 mln di persone. Metà in gravi difficoltà
"Il 23,4% delle famiglie vive in una situazione di disagio economico, per un totale di 14,6 milioni di individui". Così l'Istat nel rapporto 'Noi Italia', sulla situazione nel 2013. L'anno prima comunque la percentuale era ancora più alta (24,9%). Tornando al dato più recente, circa la metà, il 12,4% dei nuclei, si trova in grave difficoltà. (Vedi anche allarme della Caritas)
Le statistiche si basano sull'indicatore di deprivazione, che scatta quando si presentano almeno tre sintomi (dopo i quattro si parla di seria deprivazione) su un set di nove. La lista del fattori di rischio va dal non poter sostenere spese impreviste, ad accumulare arretrati nei pagamenti (mutui, affitti, bollette). Ecco che nel 2013 il 23,4% delle famiglie residenti in Italia presenta almeno tre delle difficoltà considerate (il 12,4% nel caso di quattro o più) con differenze marcate tra i diversi indicatori: il 2,6% dichiara di non potersi permettere l'acquisto di una lavatrice, un televisore a colori, un telefono o un'automobile, mentre sono il 50,4% quelle che non possono permettersi una settimana di vacanza lontani da casa. Circa il 19% dice di non riuscire a riscaldare adeguatamente l'abitazione e il 14,5% di non potersi permettere un pasto adeguato almeno ogni due giorni. Infine, il 12% è rimasto in arretrato con almeno un pagamento e il 40,5% non riuscirebbe ad affrontare una spesa imprevista di 800 euro. Il panorama territoriale mette in evidenza il forte svantaggio dell'Italia meridionale e insulare, con valori più che doppi rispetto alla media nazionale. Nel Mezzogiorno, le famiglie deprivate sono il 40,8% di quelle residenti, contro il 15,4% del Nord-ovest, il 13,1% del Nord-est e il 17,3% del Centro. Le situazioni più gravi si registrano in Sicilia (50,2), Puglia (43), Calabria e Campania (38,8). I valori più bassi invece si ritrovano nella provincia autonoma di Trento (10,6), nel Veneto (12,1), in Piemonte (12,2), in Toscana (12,5) e in Emilia-Romagna (14,1).
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In Liguria la benzina più cara d’Italia
Genova - Cari,
carissimi. Anzi, di più: i più cari d’Italia e, con ogni probabilità,
anche d’Europa. I distributori di benzina in Liguria praticano alla
clientela i prezzi più alti di tutto il Continente per la “verde” a
causa delle accise nazionali e dell’addizionale ligure. Così, nonostante il calo del prezzo del petrolio
che un po’ di sollievo ha dato ai consumatori, i cittadini liguri
pagano mediamente la “verde” 1,587 euro al litro nei punti vendita self
service, che diventano 1,634 nei punti vendita “serviti”. Come noi,
nessuno in Italia: nel self service, siamo 5,6 centesimi sopra la media
(quasi tre euro in più su un pieno da 50 litri). E, in Europa, i prezzi
medi nazionali sono più bassi anche in Olanda e Gran Bretagna, i due
Paesi più cari insieme all’Italia.
I dati nazionali sono aggiornati al 17 febbraio e sono contenuti in un ampio dossier pubblicato online da Staffetta Quotidiana (staffettaonline.com) che, con un lavoro certosino, ha calcolato i prezzi praticati nelle singole regioni per ogni tipo di combustibile, distinguendo anche tra i diversi distributori.
I dati nazionali sono aggiornati al 17 febbraio e sono contenuti in un ampio dossier pubblicato online da Staffetta Quotidiana (staffettaonline.com) che, con un lavoro certosino, ha calcolato i prezzi praticati nelle singole regioni per ogni tipo di combustibile, distinguendo anche tra i diversi distributori.
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I dati nazionali sono aggiornati al 17 febbraio e sono contenuti in un ampio dossier pubblicato online da Staffetta Quotidiana (staffettaonline.com) che, con un lavoro certosino, ha calcolato i prezzi praticati nelle singole regioni per ogni tipo di combustibile, distinguendo anche tra i diversi distributori.
I dati nazionali sono aggiornati al 17 febbraio e sono contenuti in un ampio dossier pubblicato online da Staffetta Quotidiana (staffettaonline.com) che, con un lavoro certosino, ha calcolato i prezzi praticati nelle singole regioni per ogni tipo di combustibile, distinguendo anche tra i diversi distributori.
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Autostrade, sciopero benzinai nelle aree di servizio il 4 e il 5 marzo
Maxi evasione in Svizzera, blitz della Finanza a casa di Gino Paoli
Genova - È in corso in queste ore un blitz della guardia di finanza nell’abitazione di Gino Paoli, nel quartiere azzurro tra Quinto e Nervi.
Le Fiamme gialle stanno indagando su una presunta maxi evasione in Svizzera , nata da una costola dell’indagine su Carige.
Paoli risulta indagato: a metterlo nei guai sarebbero alcune intercettazioni di conversazioni avvenute con il suo commercialista.
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Le Fiamme gialle stanno indagando su una presunta maxi evasione in Svizzera , nata da una costola dell’indagine su Carige.
Paoli risulta indagato: a metterlo nei guai sarebbero alcune intercettazioni di conversazioni avvenute con il suo commercialista.
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mercoledì 18 febbraio 2015
Le “strane” spese di Ruby: 7mila euro per la festa della figlia, 90mila per le Maldive
Milano - Negli ultimi mesi, la giovane Karima El Mahroug (meglio conosciuta come Ruby Rubacuori)
avrebbe ricevuto soldi in contanti, che le sarebbero stati consegnati
da alcuni “factotum” di Silvio Berlusconi tra Milano e Genova, in
tranche anche di 14-15 mila euro: è quanto emerge dalle indagini sul processo Ruby Ter.
La giovane, stando agli accertamenti, avrebbe sostenuto «spese sproporzionate rispetto ai redditi», come un party da 7mila euro per il compleanno della figlia o l’acquisto di abiti di alta sartoria o una vacanza alle Maldive per 9 giorni per due persone, che potrebbe essere costata tra i 60 e i 90mila euro.
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La giovane, stando agli accertamenti, avrebbe sostenuto «spese sproporzionate rispetto ai redditi», come un party da 7mila euro per il compleanno della figlia o l’acquisto di abiti di alta sartoria o una vacanza alle Maldive per 9 giorni per due persone, che potrebbe essere costata tra i 60 e i 90mila euro.
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Pescara, si stacca solaio in scuola: tre feriti
È accaduto all'Istituto alberghiero "De Cecco". Due ragazzi hanno
riportato lievi contusioni ed abrasioni. L'edificio è stato evacuato.
M5s: "Così finiscono balle di Renzi"
PESCARA - Paura stamani in un istituto alberghiero 'De Cecco' di Pescara. In un'aula si è staccato l'intonaco dalla parete ferendo, lievemente, tre studenti quindicenni alla testa. Subito è iniziata l'evacuazione di uno dei tre plessi che compongono l'Istituto De Cecco, ex Aterno. Circa 800 ragazzi sono stati fatti evacuare dalle aule dai vigili del fuoco e dai carabinieri intervenuti sul posto mentre è arrivata l'ambulanza per soccorrere i due alunni feriti.
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PESCARA - Paura stamani in un istituto alberghiero 'De Cecco' di Pescara. In un'aula si è staccato l'intonaco dalla parete ferendo, lievemente, tre studenti quindicenni alla testa. Subito è iniziata l'evacuazione di uno dei tre plessi che compongono l'Istituto De Cecco, ex Aterno. Circa 800 ragazzi sono stati fatti evacuare dalle aule dai vigili del fuoco e dai carabinieri intervenuti sul posto mentre è arrivata l'ambulanza per soccorrere i due alunni feriti.
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Suicidio in carcere, atroci commenti di alcuni agenti su Fb: "Uno di meno"
Sulla pagina di un sindacato di polizia penitenziaria. Il Dap avvia un'inchiesta interna
MILANO - Un uomo si suicida nel carcere di Opera. E gli agenti di Polizia penitenziaria si esibiscono in un diluvio di commenti di questo genere: "Meno uno". "Un rumeno in meno", "mi chiedo cosa aspettino gli altri a seguirne l'esempio". L'ultima vergogna italiana è qui, in un gruppo Facebook di un sindacato di agenti, dove nelle ultime ore si è scatenata una caccia all'uomo che rischia di avere gravi conseguenze. La cosa nasce due giorni fa quando qualcuno pubblica la storia di un detenuto rumeno di 39 anni, Ioan Gabriel Barbuta, suicida nel carcere di Opera dopo essere stato condannato all'ergastolo nel giugno del 2013 per l'omicidio di un vicino di casa. Una storiaccia emblematica anche perché documenta per l'ennesima volta la barbarie delle condizioni delle carceri in Italia, sia per i detenuti sia per chi ci lavora. "Noi poliziotti penitenziari - diceva non a caso nell'articolo un sindacalista del Sappe - siamo attenti alle difficoltà di tutti i detenuti, indipendentemente dalle condizioni sociali o dalla gravità del reato commesso". Il problema è però evidentemente come si declinano questa "attenzione e sensibilità".
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MILANO - Un uomo si suicida nel carcere di Opera. E gli agenti di Polizia penitenziaria si esibiscono in un diluvio di commenti di questo genere: "Meno uno". "Un rumeno in meno", "mi chiedo cosa aspettino gli altri a seguirne l'esempio". L'ultima vergogna italiana è qui, in un gruppo Facebook di un sindacato di agenti, dove nelle ultime ore si è scatenata una caccia all'uomo che rischia di avere gravi conseguenze. La cosa nasce due giorni fa quando qualcuno pubblica la storia di un detenuto rumeno di 39 anni, Ioan Gabriel Barbuta, suicida nel carcere di Opera dopo essere stato condannato all'ergastolo nel giugno del 2013 per l'omicidio di un vicino di casa. Una storiaccia emblematica anche perché documenta per l'ennesima volta la barbarie delle condizioni delle carceri in Italia, sia per i detenuti sia per chi ci lavora. "Noi poliziotti penitenziari - diceva non a caso nell'articolo un sindacalista del Sappe - siamo attenti alle difficoltà di tutti i detenuti, indipendentemente dalle condizioni sociali o dalla gravità del reato commesso". Il problema è però evidentemente come si declinano questa "attenzione e sensibilità".
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Libia, il sì dell’Onu sempre più legato a un accordo fra le fazioni locali
E Il Cairo corteggia Roma: noi partner nel Mediterraneo
«Con l’Italia condividiamo la visione per la sicurezza nel Mediterraneo. La sua partecipazione a qualunque missione decisa nel quadro della legalità internazionale è benvenuta». Il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry sta andando alle consultazioni con i membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, quando attraverso La Stampa manda a Roma questo invito.
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«Con l’Italia condividiamo la visione per la sicurezza nel Mediterraneo. La sua partecipazione a qualunque missione decisa nel quadro della legalità internazionale è benvenuta». Il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry sta andando alle consultazioni con i membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, quando attraverso La Stampa manda a Roma questo invito.
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Mappa - Chi comanda in Libia |
martedì 17 febbraio 2015
Meteo a 7 giorni: maltempo nel week-end, poi variabilità
Maltempo nel fine settimana, poi grande variabilità ma con fenomeni prevalentemente concentrati al sud e lungo il versante adriatico. Sbalzi termici.
Il tempo farà appena in tempo a rimettersi e a regalare 2 giornate e mezzo di sole un po' per tutti, che da venerdì sera o da sabato mattina al massimo dovremo fare nuovamente i conti con l'inserimento di una saccatura, dai connotati ancora poco chiari ma con conseguenze quasi certamente piovose sul settore nord-occidentale e poi sul meridione.E gli altri, saltati e graziati? Tutto dipenderà dal posizionamento dell'eventuale minimo pressorio al suolo e dal suo movimento dal Mar Ligure verso il basso Tirreno. Su questo punto però i modelli non riescono ancora ad avere le idee chiare.
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Libia, milizie liberano Sirte dall'Is. Egitto chiede intervento internazionale
La mossa dell'esercito di Misurata che sottrae la città al Califfato.
Palazzo Chigi: "Impegno per azione diplomatica nell'ambito dell'Onu".
Ue: "No ad azione militare". In Iraq 45 arsi vivi dallo Stato islamico
TRIPOLI - Il caos libico agita le diplomazie internazionali. L'ira egiziana dopo la decapitazione dei 21 cristiano-copti da parte dell'Is ha spinto il governo del Cairo a lanciare una consistente offensiva aerea contro le postazioni del califfato in Libia, offensiva che procede anche in queste ore ed è destinata a continuare dopo la notizia, diffuda dal Lybia Herald, del rapimento di altri 35 egiziani (in prevalenza contadini) prelevati in diverse aree dalla Libia dai miliziani dell'Is o da gruppi legati allo Stato islamico. E si fa sempre più strada l'ipotesi di un intervento nel Paese nordafricano sotto l'egida dell'Onu
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TRIPOLI - Il caos libico agita le diplomazie internazionali. L'ira egiziana dopo la decapitazione dei 21 cristiano-copti da parte dell'Is ha spinto il governo del Cairo a lanciare una consistente offensiva aerea contro le postazioni del califfato in Libia, offensiva che procede anche in queste ore ed è destinata a continuare dopo la notizia, diffuda dal Lybia Herald, del rapimento di altri 35 egiziani (in prevalenza contadini) prelevati in diverse aree dalla Libia dai miliziani dell'Is o da gruppi legati allo Stato islamico. E si fa sempre più strada l'ipotesi di un intervento nel Paese nordafricano sotto l'egida dell'Onu
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A Collecchio arriva l'ufficiale giudiziario: pignorati i furgoni del Parma
Al centro sportivo degli emiliani sono stati portati via con il carro attrezzi tre furgoni e un'auto: la procedura sarebbe stata avviata da Equitalia per un debito sui 100mila euro. Il dg Leonardi: "Abbiamo visto i numeri del bonifico, restiamo fiduciosi"
Per ora non ci sono tracce di bonifici bancari a dipendenti e giocatori ma stamattina al centro sportivo di Collecchio si è presentato l'ufficiale giudiziario. Attorno alle 10 sono stati portati via con i carri attrezzi tre furgoni e un'auto del Parma e, secondo indiscrezioni, sarebbe ancora in corso il sopralluogo dell'ufficiale. In particolare, i pullmini sarebbero stati pignorati a causa di una procedura avviata nei mesi scorsi da Equitalia per un importo totale che si aggira intorno ai 100mila euro, una vicenda slegata dal mancato pagamento degli stipendi ai tesserati. "Noi comunque restiamo fiduciosi - ha detto il dg Pietro Leonardi entrando negli uffici -. Ieri sera abbiamo visto i numeri del bonifico e contiamo che la situazione si risolva". Per quanto riguarda i bonifici, pare - anche se non c'è nessuna dichiarazione ufficiale - che siano arrivate rassicurazioni ai beneficiari riguardo all'effettiva finalizzazione dell'operazione.
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Pronta l’imposta di bollo sul versamento di contanti in banca
Roma - Dal 2017 chi verserà più di 200 euro in contanti in banca dovrà
pagare un’imposta di bollo. Il provvedimento fa parte di un pacchetto
che il governo Renzi sta mettendo a punto per incoraggiare le
transazioni elettroniche e l’uso di carte di credito o pagamenti
elettronici. L’obiettivo della digitalizzazione e della tracciabilità
dei mezzi di pagamento è quello di ridurre l’evasione fiscale e insieme
di semplificare la vita di commercianti, artigiani e professionisti,
automatizzando le scadenze fiscali.
Fonte
Fonte
Tragico incidente stradale nel Pavese, auto si schianta contro un albero: 3 morti e 3 feriti
La tragedia a Villanterio, probabilmente a causa della velocità
eccessiva. Difficile il lavoro dei soccorritori per liberare i
passeggeri dalle lamiere dell'auto. I feriti sono in condizioni molto
gravi
Non è stato uno scontro frontale fra due automobili - come sembrava in un primo momento - a provocare tre morti e tre feriti gravissimi, uno dei quali in condizioni disperate, poco dopo le 17 lungo l'ex statale 235 a Villanterio, nel Pavese: una Bmw - è stato accertato dalla polizia stradale - sulla quale viaggiavano sei persone (secondo le prime notizie dovrebbero essere cinque romeni e un italiano) si è schiantata contro un albero.
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Non è stato uno scontro frontale fra due automobili - come sembrava in un primo momento - a provocare tre morti e tre feriti gravissimi, uno dei quali in condizioni disperate, poco dopo le 17 lungo l'ex statale 235 a Villanterio, nel Pavese: una Bmw - è stato accertato dalla polizia stradale - sulla quale viaggiavano sei persone (secondo le prime notizie dovrebbero essere cinque romeni e un italiano) si è schiantata contro un albero.
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lunedì 16 febbraio 2015
VAL FORMAZZA sommersa dalla NEVE (oltre un metro di manto bianco al suolo)
L'ultimo week-end perturbato ha trasformato gran parte dell'arco alpino in un paesaggio da fiaba...
Troppa neve? Beh, in effetti qualche disagio per gli abitanti della Val Formazza, nel Verbano-Cusio-Ossola (Alto Piemonte) ci sarà sicuramente stato, ma crediamo che davanti ad uno spettacolo del genere, anche la razionalità umana si dovrebbe inchinare verso cotanta bellezza.
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Dal 13 aprile i tagli annunciati dalle Poste: la rivolta dei piccoli Comuni che minacciano il ricorso al Tar
Sindaci e abitanti dei paesi contro l’annunciato piano di riduzione degli sportelli
Cittadini e amministratori locali della provincia di Alessandria
sul piede di guerra contro la chiusura e la riduzione degli orari degli
uffici postali, anticipata da La Stampa e prevista ad aprile. Fra chi
abita nei paesi dove la Posta è destinata a sparire già si parla di
disagi e si chiedono iniziative ai sindaci.
Ricorso al Tar
Da Alluvioni Cambiò parte l'idea di un ricorso al Tar o di una class action contro il piano di Poste Italiane, mentre il Comune di Predosa è pronto a mettere i suoi soldi nell’ufficio postale di Castelferro, che potrebbe chiudere i battenti, come gli altri, da metà aprile.
Battaglia in Regione
In Regione, il consigliere Walter Ottria ha presentato un ordine del giorno per chiedere al ministero del Tesoro di riesaminare la razionalizzazione.
I tagli previsti
Dal 13 aprile dovrebbero chiudere Pozzengo (Mombello Monferrato), San Martino (Rosignano), Alluvioni Cambiò, Castelferro (Predosa), Pollastra (Bosco Marengo). A orario ridotto San Giuliano Nuovo, Alfiano Natta, Coniolo, Casalbagliano, Sala Monferrato, Serralunga di Crea, Odalengo Grande, Frascaro, Rivarone Montecastello, Treville, Olivola, Alice bel Colle, Carezzano, Castelnuovo Bormida, Gamalero, Garbagna, Lerma, Melazzo, Prasco, Castellar Guidobono, Volpeglino, Paderna, Cerreto Grue. Poste Italiane ricorda che il piano è stato valutato positivamente dall’Agcom poiché rispetta i criteri previsti dalla legge.
Fonte
Nell’Alessandrino cinque sportelli delle Poste dovrebbero chiudere già a metà aprile |
Giampiero Carbone
Alessandria
Ricorso al Tar
Da Alluvioni Cambiò parte l'idea di un ricorso al Tar o di una class action contro il piano di Poste Italiane, mentre il Comune di Predosa è pronto a mettere i suoi soldi nell’ufficio postale di Castelferro, che potrebbe chiudere i battenti, come gli altri, da metà aprile.
Battaglia in Regione
In Regione, il consigliere Walter Ottria ha presentato un ordine del giorno per chiedere al ministero del Tesoro di riesaminare la razionalizzazione.
I tagli previsti
Dal 13 aprile dovrebbero chiudere Pozzengo (Mombello Monferrato), San Martino (Rosignano), Alluvioni Cambiò, Castelferro (Predosa), Pollastra (Bosco Marengo). A orario ridotto San Giuliano Nuovo, Alfiano Natta, Coniolo, Casalbagliano, Sala Monferrato, Serralunga di Crea, Odalengo Grande, Frascaro, Rivarone Montecastello, Treville, Olivola, Alice bel Colle, Carezzano, Castelnuovo Bormida, Gamalero, Garbagna, Lerma, Melazzo, Prasco, Castellar Guidobono, Volpeglino, Paderna, Cerreto Grue. Poste Italiane ricorda che il piano è stato valutato positivamente dall’Agcom poiché rispetta i criteri previsti dalla legge.
Fonte
Servizi sociali, arrivano i tagli la Asl riduce i fondi del 40%
Copenaghen, doppio attacco terroristico: 2 morti, 5 feriti. La polizia uccide l'attentatore
Dopo l'attacco al convegno in ricordo della strage di Parigi una seconda
sparatoria vicino a una sinagoga. Morto il guardiano dell'edificio
dove si stava svolgendo una funzione religiosa. Blitz in un internet
cafè, arrestate due persone
COPENAGHEN -Stamattina l'uccisione del presunto killer dell'attacco di ieri al al Krudttønden café , oggi il blitz in un internet café e l'arresto di altre due persone sospette. La Danimarca reagisce ai due attacchi terroristici che si sono susseguiti a Copenaghen nel giro di poche ore: sabato pomeriggio una sparatoria con un morto e tre feriti durante un convegno organizzato in ricordo della strage al giornale satirico francese Charlie Hebdo a gennaio. Nella notte una seconda sparatoria, nei pressi di una sinagoga nel centro della città, con un morto e due feriti.
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COPENAGHEN -Stamattina l'uccisione del presunto killer dell'attacco di ieri al al Krudttønden café , oggi il blitz in un internet café e l'arresto di altre due persone sospette. La Danimarca reagisce ai due attacchi terroristici che si sono susseguiti a Copenaghen nel giro di poche ore: sabato pomeriggio una sparatoria con un morto e tre feriti durante un convegno organizzato in ricordo della strage al giornale satirico francese Charlie Hebdo a gennaio. Nella notte una seconda sparatoria, nei pressi di una sinagoga nel centro della città, con un morto e due feriti.
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Libia, arrivata in Sicilia la nave con gli italiani rimpatriati
AUGUSTA - È arrivato nel porto di Augusta
il catamarano con a bordo un centinaio di italiani evacuati dalla Libia,
nel giorno della diffusione del video con la decapitazione di 21 egiziani copti.
L'imbarcazione, di colore bianco e una striscia laterale arancio, è il
San Gwann della compagnia maltese Virtu Ferries. Una decina di
passeggeri italiani è sul ponte dell'imbarcazione e osserva le manovre
di approdo. Sulla banchina del porto di Augusta ci sono tre autobus
delle forze armate che saranno utilizzati per trasferire gli italiani in
un'altra struttura militare, probabilmente la base aerea italiana di
Sigonella, nel Catanese.
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domenica 15 febbraio 2015
PREVISIONI METEO: un lunedì all'insegna della pioggia su molte regioni
Lunedì tempo perturbato segnatamente su Tirreno, Isole e nord-ovest con piogge e neve sulle Alpi. Martedì concentrazione dei fenomeni su Isole ed estremo sud, migliora al nord. Mercoledì ultimi disturbi al sud e sulle Isole, bel tempo altrove.
Lunedì, 16 febbraio 2015
NORD-OVEST
Su tutte le regioni avremo cielo molto nuvoloso o coperto. Piogge sparse
e neve abbondante su Ovest Alpi e Marittime già sopra i 300-500 metri,
600-800 metri in media sull'Appennino Ligure. Ventilazione orientale
moderata con occasionali rinforzi, freddo, mar ligure molto mosso al
largo.
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Colpi d'arma da fuoco vicino alla sinagoga di Copenaghen, la polizia uccide un uomo. "E' l'attentatore". Una vittima civile nell'attacco
L'autore è fuggito a piedi, evacuata la stazione di Norreport. Due
poliziotti feriti, le autorità ritengono che la persona uccisa sia il
responsabile dei due attacchi
COPENAGHEN - La polizia di Copenaghen ha ucciso un uomo che ritiene responsabile dei due attacchi: i detective tenevano sotto osservazione un indirizzo nella zona Norrebro della città danese, nei pressi della stazione, e hanno intimato l'alt a un uomo che si stava avvicinando alla pattuglia, da quanto si ricostruisce armato e pronto a sparare. Prima che potesse fare fuoco, l'uomo è stato ucciso dalle forze dell'ordine. La polizia lo considera autore degli attentati. "Stiamo cercando due responsabili", aveva detto sulle prime ai giornalisti il portavoce della polizia di Copenhagen, Allan Wadsworth-Hansen. Poi la la correzione di rotta degli inquirenti: nulla lascia pensare che ci sia più di un attentatore.
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COPENAGHEN - La polizia di Copenaghen ha ucciso un uomo che ritiene responsabile dei due attacchi: i detective tenevano sotto osservazione un indirizzo nella zona Norrebro della città danese, nei pressi della stazione, e hanno intimato l'alt a un uomo che si stava avvicinando alla pattuglia, da quanto si ricostruisce armato e pronto a sparare. Prima che potesse fare fuoco, l'uomo è stato ucciso dalle forze dell'ordine. La polizia lo considera autore degli attentati. "Stiamo cercando due responsabili", aveva detto sulle prime ai giornalisti il portavoce della polizia di Copenhagen, Allan Wadsworth-Hansen. Poi la la correzione di rotta degli inquirenti: nulla lascia pensare che ci sia più di un attentatore.
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