Sindaci e abitanti dei paesi contro l’annunciato piano di riduzione degli sportelli
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Nell’Alessandrino cinque sportelli delle Poste dovrebbero chiudere già a metà aprile |
Alessandria
Cittadini e amministratori locali della provincia di Alessandria
sul piede di guerra contro la chiusura e la riduzione degli orari degli
uffici postali, anticipata da La Stampa e prevista ad aprile. Fra chi
abita nei paesi dove la Posta è destinata a sparire già si parla di
disagi e si chiedono iniziative ai sindaci.
Ricorso al Tar
Da Alluvioni Cambiò parte l'idea di un ricorso al Tar o di una class
action contro il piano di Poste Italiane, mentre il Comune di Predosa è
pronto a mettere i suoi soldi nell’ufficio postale di Castelferro, che
potrebbe chiudere i battenti, come gli altri, da metà aprile.
Battaglia in Regione
In Regione, il consigliere Walter Ottria ha presentato un ordine del
giorno per chiedere al ministero del Tesoro di riesaminare la
razionalizzazione.
I tagli previsti
Dal 13 aprile dovrebbero chiudere Pozzengo (Mombello
Monferrato), San Martino (Rosignano), Alluvioni Cambiò, Castelferro
(Predosa), Pollastra (Bosco Marengo). A orario ridotto San Giuliano
Nuovo, Alfiano Natta, Coniolo, Casalbagliano, Sala Monferrato,
Serralunga di Crea, Odalengo Grande, Frascaro, Rivarone Montecastello,
Treville, Olivola, Alice bel Colle, Carezzano, Castelnuovo Bormida,
Gamalero, Garbagna, Lerma, Melazzo, Prasco, Castellar Guidobono,
Volpeglino, Paderna, Cerreto Grue. Poste Italiane ricorda che il piano è
stato valutato positivamente dall’Agcom poiché rispetta i criteri
previsti dalla legge.
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