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mercoledì 18 marzo 2015

Tunisia: terroristi attaccano il museo del Bardo. Uccise 19 persone tra cui due terroristi. Premier: "Italiani tra le vittime"

Blitz delle forze di polizia, morti due terroristi e molti ostaggi

Il bilancio dell'attacco al museo del Bardo a Tunisi è di 19 morti, 17 turisti e due terroristi. Lo ha detto il premier tunisino Habib Essid, che ha aggiunto che ci sono anche italiani tra i morti e vittime tedesche, polacche e spagnole.

"Due italiani sono tra le vittime dell'attacco al museo del Bardo a Tunisi": lo twitta Hoda Abdel-Hamid, senior correspondent in inglese di Al Jazeera. Non c'è al momento conferma ufficiale della notizia. La Farnesina sta verificando e non ha al momento conferme. Abdel-Hamid è l'ultimo giornalista ad avere parlato di vittime italiane a Tunisi. Poco prima era stato un suo collega del Financial Times, Borzou Daragahi, a parlare sempre su Twitter, di un italiano morto, riprendendo informazioni che sono circolate per tutto il giorno sui media tunisini.

Otto italiani feriti durante l'attacco. La Farnesina comunica che sono un centinaio i connazionali messi in sicurezza.

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Turista nel museo: ''Sparano, sparano mio Dio''

Tunisi: i turisti in fuga protetti dalle forze speciali

 

Tunisi, orrore al museo: 22 morti, “anche italiani” Due terroristi uccisi in un blitz. L’ombra dell’Isis

 

Il Bardo di Tunisi, il più antico museo arabo: quasi 130 anni di storia

 

 

 

Bufera su Equitalia: decadono i dirigenti, e con loro le cartelle esattoriali

Milioni di cartelle esattoriali notificate negli ultimi anni sono a rischio nullità

La Corte Costituzionale si è finalmente espressa su una questione che da tempo pendeva sui contribuenti: lo scandalo dei “falsi” dirigenti presso l’Agenzia delle Entrate, oltre 700 funzionari (su mille) che erano stati “elevati” al ruolo di dirigenti pur senza aver partecipato a un normale concorso. Ora, di conseguenza, potrebbero risultare nulle anche le cartelle di accertamento firmate dagli stessi. Vediamo nel dettaglio la vicenda, la sentenza e le conseguenze per i contribuenti con l'approfondimento dell'avvocato Angelo Greco.

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Riforma della PA, si va verso l’addio alla Forestale

Il ddl del ministro Madia è stato approvato dalla commissione Affari Costituzionali. Tra le novità la riduzione delle forze di polizia da cinque a quattro e via gli enti in deficit o inutili

La riforma della Pubblica Amministrazione, il ddl Madia, fa i primi passi, con l’approvazione in commissione Affari Costituzionali di alcuni dei punti caldi: la delega a rendere effettivi i poteri del premier, l’apertura all’inclusione della Forestale negli altri Corpi di Polizia e l’alleggerimento degli oneri burocratici nelle attività per prevenire la corruzione, tra cui lo sconto sulle intercettazioni.
Sul tavolo restano altri temi delicati, dallo spostamento di competenze e risorse all’Inps per le visite fiscali alla semplificazione dei procedimenti che portano al licenziamento, passando per il taglio alle camere di commercio. 

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Bankitalia e la crisi: "Italia fuori da Guerra dei sette anni, ora si può ripartire"

Il direttore generale Rossi: "Rispetto a sette anni fa produciamo un decimo in meno, ma adesso ci sono i presupposti per ripartire". L'invito a puntare sull'innovazione: "Negli Usa si spendono 23mila dollari per l'istruzione universitaria di un giovane, da noi 6.500"

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Elezioni Israele: Netanyahu ha vinto, sconfitto il centrosinistra di Herzog

Con il 99,5 per cento dei voti scrutinati, si afferma la netta vittoria del Likud che avrebbe conquistato 29 seggi sui 120 della Knesset. Nel 2012 ne aveva solo 18. Il fronte sionista sarebbe fermo a 24 seggi. I partiti arabi coalizzati, invece, riescono a collocarsi al terzo posto con 14 seggi

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Beve 25 shot di vodka in un minuto e muore: la folle sfida di un 23enne

Humberto Moura Fonseca, studente universitario brasiliano di 23 anni, è morto per una assurda sfida lanciata da alcuni amici nel corso di una festa. Sulla sua pagina Facebook aveva scritto "Meglio morire di vodka che di noia", un post che sembra un presagio di morte.

Humberto era a una festa all'Università Julio de Mesquita a Bauru, in Brasile, quando un gruppo di studenti ha lanciato una sfida: una gara per scoprire chi sarebbe stato il temerario in grado di bere 25 shot di vodka in meno di 60 secondi. Humberto ha accettato la sfida e poco dopo aver finito l'ultimo bicchierino è svenuto. Gli amici hanno chiamato immediatamente un'ambulanza, ma la corsa disperata e l'intervento dei medici non sono riusciti a salvarlo.

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martedì 17 marzo 2015

Per le telefonate su Lupi jr la sim del prete morto misteriosamente

Genova - Nessuno doveva sapere del trattamento di riguardo riservato a Luca Lupi, 29 anni, figlio del ministro Maurizio Lupi, assunto come architetto in uno studio genovese unicamente per ingraziarsi il padre e fare il pieno di appalti. Ecco perchè Giorgio Mor, docente universitario e titolare di uno studio di progettazione con sede in via Assarotti, utilizzava il numero di cellulare del cugino, il parroco Giacomo Vigo, morto in circostanze misteriose l’estate scorsa a Livorno.

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Grandi Opere, le telefonate di Lupi per trovare un lavoro al figlio 

 

 

Lancio di sassi dal cavalcavia sull'autostrada Milano-Genova: colpite 20 auto, camionista ferito

MILANO - Torna l'incubo del lancio di sassi dai cavalcavia dell'autostrada. E' successo lunedì pomeriggio lungo l'A7 Milano-Genova nel comune di Zinasco in provincia di Pavia. Ignoti hanno lanciato massi da un cavalcavia verso i veicoli che percorrevano l'autostrada. Almeno una ventina le auto coinvolte, ferito un camionista sia pure in maniera lieve.

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Arrestato a Bruxelles Antonio Gozzi, presidente di Duferco e Federacciai

Il presidente di Duferco e di Federacciai, Antonio Gozzi, è stato arrestato a Bruxelles dalle autorità belghe in una indagine per corruzione. Secondo l'accusa avrebbe corrotto degli ufficiali nella Repubblica democratica del Congo per ottenere appalti. Lo rende noto TicinoNews con una nota di Duferco, che ha sede a Lugano. Gozzi è anche presidente della squadra di calcio Virtus Entella di Chiavari che milita nella serie B. 

Con Gozzi è stato fermato anche un altro dirigente italiano del gruppo con sede a Lugano, Massimo Croci, direttore di diverse filiali europee. Il manager, fa sapere la Duferco che si dice stupefatta dall'arresto, erano andati spontaneamente dall'Italia in Belgio per testimoniare in un'indagine per un caso di corruzione che ha portato all'arresto del sindaco di Waterloo, Serge Kubla.. Venerdì compariranno davanti al giudice che deciderà se convalidare l'arresto.
"Questo modo di procedere non può essere definito se non come un mezzo di pressione inammissibile", afferma il gruppo Duferco che è di origine brasiliana e impiega 3000 persone in tutto il mondo. Oggi la società è controllata dalla cinese Hebei Iron and Steel Group. Il gruppo, "che rispetta dalla fondazione un rigido codice etico - aggiunge la nota - tiene ad affermare che Gozzi e Croci hanno più che mai la fiducia del gruppo e degli azionisti".


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A proposito di Ercole Incalza



 

Su segnalazione di Antonello Brunetti

Riceviamo e volentieri diffondiamo un articolo, apparso su Alganews, scritto da Gianfranco Isetta, sindaco (NO TERZO VALICO) di Castelnuovo Scrivia dal 1991 al 2001.
CHE NE DICE RENZI, MA SOPRATTUTTO, COSA INTENDE FARE?

Pubblicato su 6 giugno 2014
DI GIANFRANCO ISETTA
Il Ministro Maurizio LUPI , con Decreto del mese di febbraio 2014 ha confermato capo della struttura tecnica di missione che cura le grandi opere: Ercole Incalza.
INCALZA è stato nominato nonostante sia indagato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e all’abuso a Firenze perché avrebbe agevolato il consorzio Nodavia (capeggiato dalla coop rossa Coopsette) impegnata nei lavori dell’alta velocità di Firenze, in combutta con la presidente di Italferr, Maria Rita Lorenzetti, ex presidente dell’Umbria.
Incalza è stato indagato in ben 14 procedimenti nei quali è sempre stato prosciolto, talvolta grazie alla prescrizione. Nel 1991 è al fianco di Lorenzo Necci a gestire l’alta velocità con i tre grandi general contractor guidati da Eni, Iri e Fiat.

Io mi ricordo di averci avuto a che fare come Sindaco del mio paese opponendomi a un altro grande progetto sostanzialmente inutile ma foriero di grandi interessi e sostenuto con forza da Incalza: l’Alta Velocità ferroviaria MILANO-GENOVA sul quale una serie di personaggi hanno avuto a che fare a vario titolo: dall’attuale Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, all’attuale ospite delle patrie galere Luigi Grillo e così investigando…
Ercole Incalza è infatti dal 1991 che ci conta balle sull’alta velocità, è stato coinvolto dai giudici in reati legati alla Pubblica amministrazione, indagato in vent’anni ben 14 volte. Ad esempio con l’accusa di truffa aggravata nei confronti dello Stato per la questione dei fori pilota del Terzo Valico nel 1998, reato dal quale non fu assolto, ma che andò in prescrizione con le lungaggini create ad arte dagli avvocati e dai politicanti. Così come nel processo in cui era accusato di aver fatto arrivare soldi al magistrato per agevolare un’archiviazione.
Di recente, gennaio 2013, è stato iscritto nel registro degli indagati per le vicende del Tav fiorentino, con l’ipotesi di reati che vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata in danno di enti pubblici, alla corruzione e al traffico di rifiuti. Gli inquirenti stanno svolgendo accertamenti anche sulla possibile infiltrazione mafiosa. Incalza è coinvolto in quanto dirigente dell’unità di missione.
Eppure costui venne nominato dal governo Monti alla guida della Struttura tecnica di missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e lo è tuttora con il governo Renzi.
Aveva sostituito l’unico presidente del TAV tecnico, onesto e disponibile al dialogo, dimessosi per schifo, ossia quel Salvatore Portaluri che poi fornì volontariamente le informazioni al giudice antimafia Ferdinando Imposimato sulla melmosa vicenda TAV con conseguente pubblicazione del famoso libro “Corruzione ad alta velocità”.

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Chi può entrare nel tuo account Facebook?

In casi eccezionali, alcuni dipendenti del social network possono accedere a messaggi e dati privati dell’utente, anche senza password. Ecco come e quando


Nel film Il Social Network, c’è una scena in cui Mark Zuckerberg, accede al profilo della sua ex ragazza senza chiederle l’amicizia, ma tramite quella che in gergo è chiamata “la vista di Dio”, ovvero la facoltà per chi gestisce un sito, di poter accedere liberamente a qualsiasi contenuto. Che lo faccia Zuckeberg, fondatore e amministratore di Facebook, non sorprende o scandalizza più tanto.

Il punto è: chi altro, nello staff, gode dello stesso tipo di privilegio? È quello che si è chiesto anche l’utente Paavo Siljamäki, recatosi negli uffici di Los Angeles del social network per farsi spiegare come usarlo meglio. Per soddisfare la richiesta, un ingegnere ha chiesto di poter accedere al suo profilo. Permesso accordato e fin qui nulla di strano.

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Rapina in farmacia a Oviglio, carabiniere in pensione muore d’infarto inseguendo i banditi

La tragedia nel pomeriggio: i due fuggitivi sono stati arrestati dai colleghi di Alessandria

Oviglio (Alessandria)
È morto da carabiniere, inseguendo un rapinatore che aveva appena svaligiato una farmacia seminando il panico il paese. Era in pensione Luigi Marasco, ma ha agito come quando indossava la divisa dell’Arma, portata con onore in Italia e anche all’estero. Lui - maresciallo decorato di 58 anni - che era stato in missione in Iraq. Oggi l’ha stroncato un infarto mentre, al telefono, dava indicazioni ai colleghi di Alessandria per acciuffare il bandito in fuga.

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Dai cantieri Tav all'Expo, la maxi inchiesta "Sistema"


I lavori per il sottoattraversamento Tav a Firenze, l'alta velocità Firenze- Bologna, l'autostrada Civitavecchia-Orte-Mestre, l'Hub portuale di Trieste e anche il Palazzo Italia dell'Expo e un'autostrada in Libia. Questi i cantieri e gli appalti nel mirino dell'inchiesta "Sistema" della procura di Firenze che ha portato all'arresto di 4 persone, tra cui il supermanger Ercole Incalza. 50 gli indagati LEGGI L'ARTICOLO

lunedì 16 marzo 2015

Inps: '76.000 aziende assumono con sgravi'

Il presidente Boeri: tra 1 e 20 febbraio, da parte delle aziende. Persone coinvolte dalle assunzioni potrebbero essere molte di più

Tra il primo ed il 20 febbraio sono state 76 mila le imprese che hanno fatto richiesta di decontribuzione per assunzioni a tempo indeterminato, come previsto dalla legge di stabilità. Lo ha detto il presidente dell'Inps Tito Boeri spiegando che le persone coinvolte dalle assunzioni potrebbero essere molte di più.

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Garlasco, 'Chiara presenza, scomoda, uccisa da Alberto'

Depositate le motivazioni della sentenza di condanna a 16 anni. Per i giudici, Stasi ha brutalmente ucciso la fidanzata che evidentemente era diventata una presenza pericolosa e scomoda

I giudici della prima corte d'assise d'appello di Milano hanno depositato  in Cancelleria le 140 pagine di motivazioni della sentenza con cui lo scorso dicembre hanno condannato Alberto Stasi nel nuovo processo di secondo grado a 16 anni di carcere l'ex studente l'omicidio dell'allora sua fidanzata Chiara Poggi. L'ex studente bocconiano è stato giudicato con rito abbreviato.

"Alberto Stasi - si legge nelle motivazioni della Corte di assise d'appello di Milano - ha brutalmente ucciso la fidanzata che evidentemente era diventata una presenza pericolosa e scomoda, come tale da eliminare per sempre dalla sua vita di ragazzo 'perbene'. La dinamica dell'aggressione evidenzia come Chiara non abbia avuto nemmeno il tempo di reagire, dato questo che pesa come un macigno (...) sulla persona con cui era in maggior e quotidiana intimità''. Chiara Poggi ''è rimasta del tutto inerme'' di fronte al suo aggressore: ''Era così tranquilla, aveva così fiducia nel visitatore da non fare assolutamente niente, tanto da venire massacrata senza alcuna fatica, oltre che senza alcuna pietà''.

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Pisa, operaio va 2 volte in un anno in crociera: arriva controllo fiscale

Dopo attenta analisi, gli addetti dell'Agenzia delle Entrate hanno rilevato che tutto era regolare: il secondo viaggio era stato acquistato con un'offerta speciale

Una crociera all'anno può andare per il Fisco. Due proprio no, se a farle è un operaio. Così è scattato il controllo. Protagonista un lavoratore dipendente di Santa Croce sull'Arno, nel Pisano. L'uomo, appassionato di viaggi, per essere stato insieme alla moglie due volte in crociera, una sera si è visto arrivare a casa gli addetti dell'Agenzia delle Entrate. I controlli hanno dimostrato che era tutto regolare: il secondo viaggio era low cost.

 Situazione regolare, la seconda crociera era low cost - Ma la situazione sarebbe risultata perfettamente regolare: i due avrebbero acquistato la seconda crociera con uno sconto speciale. Il controllo è arrivato un mese dopo il secondo viaggio, pare verso l'ora di cena, quando personale dell'Agenzia delle Entrate si sarebbe presentato a casa dell'uomo ed avrebbe chiesto spiegazioni per verificare le proporzioni tra reddito annuo della famiglia e vacanze. Un controllo, pare, molto capillare.

La coppia ha però spiegato che una crociera sarebbe stata acquistata a prezzo di listino, ma la seconda sarebbe stata fatta usufruendo di uno speciale sconto che la famiglia avrebbe documentato al Fisco.

Dopo il controllo le polemiche, "il fisco si aggiorni, le crociere non sono più un bene di lusso" - La vicenda ha subito sollevato perplessità. "Tralasciando il fatto che forse l'Agenzia delle Entrate dovrebbe conoscere meglio il concetto di "offerta speciale" - ha commentato il parlamentare pisano del Pd Federico Gelli - e che le crociere non sono più da considerarsi un lusso per pochi, credo sia necessaria una revisione del sistema di controllo da parte dell'amministrazione finanziaria".

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Ucciso a due anni e mezzo insieme alla mamma: preso il killer.

Un anno dopo la strage di Palagiano, nel Tarantino, nella quale vennero uccisi Mimmo Orlando, 43 anni, la compagna Maria Carla Fornari, 30 anni, e il figlioletta di questa Domenico, due anni e mezzo, i carabinieri avrebbero arrestato il presunto autore. Lo riporta L'Ansa. Il presunto mandante della strage sarebbe Giovanni Di Napoli, detto 'Nino', di 60 anni, di Palagiano. Ha precedenti per associazione per delinquere di stampo mafioso. Il movente sarebbe legato a contrasti personali con Orlando.

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Torino, aggressione omofoba: studente omosessuale picchiato su un bus dopo una festa

La denuncia di un ragazzo di 21 anni: "Ero con un amico. Due persone sedute davanti a noi ci chiedono: "Siete froci" e subito cominciano gli insulti. Poi uno di loro prima di scendere mi colpisce con un pugno all'occhio". Le indagini della polizia. La solidarietà di Vladimir Luxuria

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Appalti pubblici, 4 arresti: c’è anche Incalza

L’inchiesta della Procura di Firenze: 50 indagati, 100 perquisizioni. In manette anche il dirigente del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Firenze
Quattro arresti, 50 indagati, cento perquisizioni. Gli appalti pubblici tornano nel mirino della magistratura. Tra gli arrestati dell’ultima inchiesta c’è anche Ercole Incalza, dirigente al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’accusa dei pm è di corruzione. Personaggio chiave dell’inchiesta è l’imprenditore Stefano Perotti. Gli altri due arrestati sono i collaboratori: Francesco Cavallo e Sandro Pacella.

Dalle prime ore di questa mattina, i carabinieri del Ros stanno eseguendo, a Roma e Milano, l’ordinanza di custodia cautelare, emessa su richiesta della Procura della Repubblica di Firenze, nei confronti dei 4 indagati per corruzione, induzione indebita, turbata libertà degli incanti ed altri delitti contro la pubblica amministrazione. Contestualmente sono in corso, in diverse regioni italiane, perquisizioni di uffici pubblici e sedi societarie riconducibili agli oltre 50 indagati.

Al centro delle indagini la gestione illecita degli appalti ricompresi nelle grandi opere, mediante «un articolato sistema corruttivo che coinvolgeva dirigenti pubblici, società aggiudicatarie degli appalti ed imprese esecutrici dei lavori».

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Ercole Incalza, in carcere superburocrate Lavori pubblici. “Corruzione in Tav”

Maurizio Lupi, il gip: “Lavori e rolex al figlio, abito sartoriale al ministro”

 

Maltempo scatenato su gran parte d'Italia, neve sulle Alpi oltre i 600-900m

Piogge battenti e nevicate sulle Alpi al nord, forti piogge anche al centro e sulla Sicilia, variabile sul resto del sud. Martedì la depressione responsabile del maltempo si porterà più ad ovest e le piogge si localizzeranno su estremo nord-ovest, regioni tirreniche e Sicilia; mercoledì ultimi fenomeni al sud, migliora altrove. Giovedì e venerdì bel tempo ovunque ed eclisse in salvo, ma nel week-end tornerà il maltempo, specie al nord-ovest. 

 
SITUAZIONE: una depressione centrata a ridosso della Sardegna coinvolge tutte le regioni, determinando diffusa nuvolosità e precipitazioni, anche abbondanti sul settentrione e parte del centro con neve generosa sulle Alpi oltre i 600-900m, oltre i 900-1000m sul nord Appennino e 1400-1500m sull'Appennino centrale.

EVOLUZIONE: martedì la depressione tenderà a traslare ulteriormente verso ovest; in questo modo le precipitazioni tenderanno a disporsi ad arco tra nord-ovest, regioni tirreniche e Sicilia, mentre sui versanti orientali si apriranno ampie schiarite. Mercoledì sarà presente solo una nuvolosità residua e qualche precipitazione al sud ma con tendenza a miglioramento.

BUONE NOTIZIE: giovedì e venerdì dovrebbero risultare due giorni di tempo buono, pur con qualche modesto addensamento qua e là. La parziale serenità del cielo dovrebbe consentire di osservare senza grossi problemi l'eclisse di sole parziale di venerdì 20.

FINE SETTIMANA: l'affondo di una saccatura dal nord Europa finirà per scavare una nuova depressione sull'Italia durante il week-end con conseguente maltempo moderato e calo delle temperature. I modelli si rimbalzano questo peggioramento ormai da qualche giorno. Maggiori dettagli saranno disponibili su MeteoLive in giornata.

OGGI: al nord, al centro e sulla Sardegna maltempo con cieli molto nuvolosi e precipitazioni intermittenti, più insistenti e diffuse al settentrione, a carattere temporalesco localmente lungo le regioni tirreniche. Limite della neve tra i 600 e i 900m al nord, con limite in rialzo nel corso della giornata, specie sulle Alpi centro-orientali e sul nord Appennino. Al centro limite della neve tra 1300 e 1500m. Al sud instabile su Campania e Sicilia con rovesci, irregolarmente nuvoloso altrove con possibili piogge sparse. Vento sostenuto da ESE su gran parte delle regioni, debole da est in Valpadana. Temperature massime in calo sotto le precipitazioni, altrimenti stazionarie.

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Precipitazioni in diretta in Liguria

Webcam in diretta:

Prato della Cipolla - Val d'Aveto

Urbe, entroterra di Savona

Cuneo

ARCO ALPINO: un ABBRACCIO NEVOSO da ovest ad est

Nuova fase di MALTEMPO nel prossimo week-end? 

Conferme: fine settimana 21-22 marzo instabile su nord-ovest e centro-sud

 

 

 

domenica 15 marzo 2015

Hawaii, donna senza un braccio fa surf al sesto mese di gravidanza

A 13 anni la futura mamma ha perso l'arto a causa dell'attacco di uno squalo. Non si è persa d'animo e ha continuato con la sua passione cavalcando le onde anche con il suo bimbo in grembo

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Pakistan, attacchi contro due chiese cristiane. Il Papa: "Prego per i 15 morti"

Attentati durante la messa della domenica. Tra le vittime anche donne e bambini. Settanta i feriti, di cui trenta gravi. I talebani rivendicano gli attacchi: "Vogliamo l'imposizione della sharia"

Attacco a due chiese, di cui una cattolica, a Lahore, in Pakistan. Quindici i morti, mentre i feriti sono almeno 70, di cui 30 in gravi condizioni. I talebani pachistani di Jamaat ul Ahrar hanno rivendicato i due attentati avvenuti durante la celebrazione della messa. Il portavoce degli estremisti, Ihsanullah Ihsan, ha detto che gli attacchi continueranno "fino a quando la sharia non sarà imposta nel Paese". Tra le vittime anche donne e bambini.

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Omicidio Terni, il fratello e il papà di David: "Giustizia, non vendetta"

"La nostra vicenda non venga strumentalizzata", chiede Diego Raggi. "Non voglio che David diventi il simbolo della lotta all'immigrato. Lui non lo avrebbe mai permesso"

Chiede giustizia per la morte di David, ma allo stesso tempo non vuole che la sua morte non diventi un simbolo dell'odio razzista. Diego Raggi, fratello del 27enne ucciso da un immigrato ubriaco a Terni, già espulso dall'Italia nel 2007, non cerca la vendetta. "Voglio che la morte di mio fratello serva a qualcosa. Voglio che la mia famiglia sia l'ultima a soffrire per una cosa del genere", dice.

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Terminillo, Quintana trionfa nella bufera di neve

Le altre foto

Castel del Monte, dopo la neve le suore si ristorano nell’igloo

Le Carmelitane si “riscaldano” nella grotta scavata nel ghiaccio dal titolare dell’Osteria del lupo, che ha offerto un punto di ritrovo alla gente del paese, sepolto sotto una coltre

Castel del Monte (AQ)

Un gruppo di suore in un igloo, ma non è uno scherzo e non siamo nel nord del Canada e quella che si vede nell’immagine non è l’abitazione tipica degli eschimesi. La foto è stata scattata a Castel del Monte, in provincia dell’Aquila, nei giorni della bufera e della neve record che in Abruzzo, a Pescocostanzo in particolare, e in Molise, partendo da Capracotta, ha superato anche i due metri e mezzo di altezza. Le suore fanno parte della congregazione delle Carmelitane Scalze che, a Castel del Monte, gestisce la casa di riposo. Sono state immortalate mentre cercavano un po’ di ristoro all’interno della grotta scavata nella neve e nel ghiaccio che il titolare dell’Osteria del lupo, locale situato in via della Vittoria (la strada centrale del paese), ha costruito intorno alla propria struttura quasi completamente sommersa dalla coltre. 

Isolamento
L’intero paese di Castel del Monte, molto conosciuto sia per la bellezza dei suoi vicoli che gli sono valsi l’appartenenza al circuito dei “borghi più belli d’Italia” sia per la vicinanza alla suggestiva Rocca di Calascio set di alcuni film di successo (tra i quali “Lady Hawke”), ha offerto nei giorni della neve un paesaggio e delle immagini mozzafiato, come a voler compensare i tanti disagi che hanno colpito il borgo: «Siamo rimasti tre giorni e tre notti senza corrente – racconta Bruno Dante, pensionato – e di conseguenza senza riscaldamento e senza luce. Il paese è stato anche isolato per ventiquattro ore ma ora, finalmente, l’emergenza è cessata. In tutta la mia vita non ho mai visto così tanta neve cadere in una sola giornata». A Castel del Monte, come dimostrano le foto scattate da alcuni residenti, gli abitanti del centro storico hanno dovuto lavorare a lungo per liberare le strade e i vicoli, scavando in alcuni casi cunicoli e varchi attraverso i quali poter raggiungere l’ingresso delle proprie abitazioni o, come nel caso dell’osteria dove sono state ritratte le suore, riaprire il proprio esercizio. 

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