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giovedì 19 marzo 2015

Lupi: "Domani al termine dell'informativa mi dimetto"

"Mio gesto rafforzerà il governo"

"Domani al termine dell'informativa" alla Camera, "rassegnerò le dimissioni". Lo ha detto il ministro Maurizio Lupi durante la registrazione di Porta a Porta. "Per me la politica non è un mestiere ma passione. E' poter servire il proprio Stato. Non ho perso né l'onore né la passione", ha aggiunto Lupi.

"Credo che forse un mio gesto - che non vuol dire ritirarmi alla politica, perché non c'è bisogno di una poltrona per fare politica - questa mia decisione rafforzerà l'azione del governo", ha spiegato il ministro Maurizio Lupi a "Porta a porta". "Renzi mi ha detto: "io non ti ho mai chiesto né chiederò le tue dimissioni perché non posso chiederle, dico che è una tua decisione". Lo ripeto: né il segretario del Pd, né il presidente del Consiglio mi hanno chiesto le dimissioni".

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Il Parma è ufficialmente fallito. Ma domenica col Torino si gioca

I due curatori nominati dal Tribunale Angelo Anedda e Alberto Guiotto dovranno far sfociare l'esercizio provvisorio nella vendita della società. Il buco è di 218,44 milioni di euro

Il Parma è ufficialmente fallito. In seguito all' udienza di questa mattina è stato autorizzato l'esercizio provvisorio, affidato ai curatori fallimentari Angelo Anedda, presidente dell'Ordine dei commercialisti di Parma e Alberto Guiotto, altro commercialista, membro della commissione di riforma del diritto fallimentare. Toccherà a loro la gestione e la ricerca di acquirenti per la vendita della società. Sul fronte campo, lo svolgimento di Parma-Torino, in programma domenica alle 20.45, dovrebbe essere regolarmente garantito. C'è ancora qualche dubbio, ma si va verso una soluzione positiva.

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Grandi Opere, Maurizio Lupi verso le dimissioni. Renzi vuole che se ne vada

Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture sta pensando di lasciare prima dell'informativa in Parlamento. Il presidente del Consiglio gli ha fatto sapere che deve fare un passo indietro

Maurizio Lupi dovrebbe dimettersi domani mattina. È quello che si aspettano tutti, a Palazzo Chigi e ai vertici del Pd. Ma il condizionale è d’obbligo, vista la resistenza dimostrata dal ministro in questi giorni. Lupi ieri finisce di rispondere al question time a Montecitorio. E se ne va. Quasi contemporaneamente, Matteo Renzi entra in Aula, di soppiatto, evitando i giornalisti e neanche lo incontra. “Ho l’appoggio del governo”, ha detto. Ma l’evidenza plastica dei rapporti tra i due dice tutt’altro. Renzi vuole che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti se ne vada. Lui non molla. Non ancora. Il premier non può chiedergli in maniera pubblica e diretta di dimettersi. Rischia la crisi di governo. Ma glielo dice e glielo fa dire: “Se vai avanti non ti copro”. Di più: “Guarda che se non te ne vai prima della mozione, ti faccio sfiduciare dal Parlamento”. L’altro mantiene la sua posizione. Pubblicamente: “Non ho fatto niente di male”. E soprattutto: “Riferirò in Parlamento”. Perché “è doveroso da parte mia”, come spiega anche ai colleghi di partito. Però, ora il punto non è più il “se” ma il “quando” Lupi cederà.

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Sicilia, i viaggi in Spagna e Qatar dei deputati costano 40mila euro in 3 mesi

Trasferte a Rimini e Milano, missioni a Santiago di Compostela, “gite istituzionali” a Doha: da novembre sono online i rimborsi dei parlamentari siciliani. Ignote le cifre precedenti. Nel frattempo 83 dipendente dell'Ars rischiano il licenziamento

 Fine settimana a Roma, trasferte a Rimini e Milano, missioni spagnole a Santiago di Compostela e “gite istituzionali” a Doha, in Qatar. Sono i viaggi dei deputati regionali siciliani, le missioni compiute dai parlamentari dell’Isola in giro per il mondo per dovere istituzionale. Il costo? Trentasettemila euro per tre mesi. Sul sito dell’Assemblea regionale siciliana, infatti, sono stati pubblicati i dati relativi al rimborso spese delle missioni dei deputati, come previsto dal programma triennale per la trasparenza, fortemente sponsorizzato dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone.

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Che tempo fa? Salva quasi ovunque l'eclissi, peggiora nel week-end

Un po' di nubi sparse non dovrebbero rovinare lo spettacolo dell'eclissi di sole, previsto per domattina. Nel fine settimana depressione in nuovo sfondamento nel Mediterraneo con moderato maltempo, specie tra nord e centro. Lunedì miglioramento ma più freddo al nord e sul medio Adriatico, anche martedì tempo generalmente asciutto, da mercoledì possibile nuovo peggioramento.

 


 
SITUAZIONE: un cuneo anticiclonico protegge parzialmente l'Italia dalla doppia circolazione depressionaria presente ad est e ad ovest del Continente ma la sua presenza non impedisce la penetrazione di aria parzialmente umida, che genera annuvolamenti irregolari, in prevalenza senza conseguenze.

ECLISSE: nonostante la presenza di banchi nuvolosi sparsi, concentrati soprattutto a ridosso dei rilievi del nord, il tempo si manterrà discreto o buono, consentendo la visione dell'eclissi di sole parziale prevista per domattina.

EVOLUZIONE: nel fine settimana un afflusso di aria fredda sul centro Europa e sui Balcani determinerà il nuovo approfondimento della depressione sull'ovest del Continente che andra a posizionarsi all'altezza della Sardegna, determinando un moderato peggioramento, più importante sulle regioni centrali e poi sul settentrione. Domenica pomeriggio instabilità anche al sud, ma da domenica sera tendenza a miglioramento.

PROSSIMA SETTIMANA: comincerà con freddo moderato al nord e sul medio Adriatico, tempo buono o discreto ovunque sino a martedì. Da mercoledì l'affondo di una nuova saccatura genererà una nuova depressione ma con riflessi precipitativi ancora tutti da decifrare e dipendenti dal suo posizionamento, ancora poco chiaro.

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MODELLO EUROPEO: continuano i CAPRICCI di primavera...

 

 

Tunisi, orrore al museo: 22 morti, 4 sono italiani. Una delle vittime è di Torino, un’altra novarese

Terrore nel Bardo, in azione un commando di 5 persone. Uccisi due terroristi, uno è stato arrestato, gli altri sarebbero in fuga. I feriti sono 44. La Costa Fascinosa è ripartita senza 13 passeggeri. Si cercano ancora alcuni dispersi.


Strage al Museo del Bardo di Tunisi dove almeno 22 persone, 20 ostaggi e due terroristi, sono rimaste uccise. Le vittime italiane sono quattro: tra questi, Francesco Caldara, pensionato 64enne di Novara e Orazio Conte, un torinese. I feriti sono 44, di cui tredici italiani, ricoverati in tre diversi ospedali a Tunisi. Più di 200 visitatori erano presenti all’interno del museo quando è entrato un commando di quattro-cinque terroristi. Le forze speciali antiterrorismo hanno liberato gli ostaggi con un blitz: due terroristi e un agente sono rimasti uccisi. Un terzo è stato arrestato. I media locali hanno riportato i nomi dei due killer uccisi: si tratta di Jabeur Khachnaoui e Yassine Laabidi, entrambi tunisini. Altri due o tre coinvolti nell’attacco potrebbero essere in fuga.
Nella notte la nave Fascinosa ha lasciato il porto di Tunisi all’1,55. Al momento della partenza il comandante ha informato che sono 13 i passeggeri che non hanno fatto ritorno alla nave. 

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mercoledì 18 marzo 2015

Duplice omicidio a Pordenone, coppia uccisa a colpi di arma da fuoco in auto

L'allarme è stato dato da un istruttore di judo che, uscendo dal Palazzetto dello sport, ha notato la vettura con i vetri in frantumi e i due corpi all'interno

Due persone sono state trovate morte all'interno di un'auto nel parcheggio del Palazzetto dello sport di Pordenone con ferite da arma da fuoco alla testa. Si tratta di un 29enne, Trifone Ragone, e di una 30enne, Teresa Costanza. Alcuni bossoli sarebbero stati trovati accanto alla vettura. "Siamo in presenza di un duplice omicidio", ha affermato il Procuratore della Repubblica di Pordenone, Marco Martani.

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Meteo: tregua fino a venerdì, poi nel weekend torna la pioggia

L'eclissi di sole sarà visibile su gran parte d’Italia

 "Si apre una parentesi di tempo più stabile su gran parte d’Italia salvo ancora qualche nota instabile all’estremo Sud":. Lo conferma il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara che spiega: "La pressione è infatti in aumento e questo favorirà sole prevalente fino a venerdì, sebbene con cieli non sempre ovunque sereni; all’estremo Sud avremo infatti ancora la possibilità di qualche occasionale pioggia o rovescio ed in particolare su Salento, Calabria e Sicilia orientale. Le temperature saranno altresì in aumento, con punte di oltre 17-18°C in particolare su Valpadana, specie centrale, e sulle regioni tirreniche. Tra le città più miti Milano, Genova, Firenze, Perugia, Roma, Napoli; qualche grado in meno invece lungo le adriatiche ed in genere al Sud complice anche una residua ventilazione dai Balcani”.

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Tunisia: terroristi attaccano il museo del Bardo. Uccise 19 persone tra cui due terroristi. Premier: "Italiani tra le vittime"

Blitz delle forze di polizia, morti due terroristi e molti ostaggi

Il bilancio dell'attacco al museo del Bardo a Tunisi è di 19 morti, 17 turisti e due terroristi. Lo ha detto il premier tunisino Habib Essid, che ha aggiunto che ci sono anche italiani tra i morti e vittime tedesche, polacche e spagnole.

"Due italiani sono tra le vittime dell'attacco al museo del Bardo a Tunisi": lo twitta Hoda Abdel-Hamid, senior correspondent in inglese di Al Jazeera. Non c'è al momento conferma ufficiale della notizia. La Farnesina sta verificando e non ha al momento conferme. Abdel-Hamid è l'ultimo giornalista ad avere parlato di vittime italiane a Tunisi. Poco prima era stato un suo collega del Financial Times, Borzou Daragahi, a parlare sempre su Twitter, di un italiano morto, riprendendo informazioni che sono circolate per tutto il giorno sui media tunisini.

Otto italiani feriti durante l'attacco. La Farnesina comunica che sono un centinaio i connazionali messi in sicurezza.

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Turista nel museo: ''Sparano, sparano mio Dio''

Tunisi: i turisti in fuga protetti dalle forze speciali

 

Tunisi, orrore al museo: 22 morti, “anche italiani” Due terroristi uccisi in un blitz. L’ombra dell’Isis

 

Il Bardo di Tunisi, il più antico museo arabo: quasi 130 anni di storia

 

 

 

Bufera su Equitalia: decadono i dirigenti, e con loro le cartelle esattoriali

Milioni di cartelle esattoriali notificate negli ultimi anni sono a rischio nullità

La Corte Costituzionale si è finalmente espressa su una questione che da tempo pendeva sui contribuenti: lo scandalo dei “falsi” dirigenti presso l’Agenzia delle Entrate, oltre 700 funzionari (su mille) che erano stati “elevati” al ruolo di dirigenti pur senza aver partecipato a un normale concorso. Ora, di conseguenza, potrebbero risultare nulle anche le cartelle di accertamento firmate dagli stessi. Vediamo nel dettaglio la vicenda, la sentenza e le conseguenze per i contribuenti con l'approfondimento dell'avvocato Angelo Greco.

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Riforma della PA, si va verso l’addio alla Forestale

Il ddl del ministro Madia è stato approvato dalla commissione Affari Costituzionali. Tra le novità la riduzione delle forze di polizia da cinque a quattro e via gli enti in deficit o inutili

La riforma della Pubblica Amministrazione, il ddl Madia, fa i primi passi, con l’approvazione in commissione Affari Costituzionali di alcuni dei punti caldi: la delega a rendere effettivi i poteri del premier, l’apertura all’inclusione della Forestale negli altri Corpi di Polizia e l’alleggerimento degli oneri burocratici nelle attività per prevenire la corruzione, tra cui lo sconto sulle intercettazioni.
Sul tavolo restano altri temi delicati, dallo spostamento di competenze e risorse all’Inps per le visite fiscali alla semplificazione dei procedimenti che portano al licenziamento, passando per il taglio alle camere di commercio. 

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Bankitalia e la crisi: "Italia fuori da Guerra dei sette anni, ora si può ripartire"

Il direttore generale Rossi: "Rispetto a sette anni fa produciamo un decimo in meno, ma adesso ci sono i presupposti per ripartire". L'invito a puntare sull'innovazione: "Negli Usa si spendono 23mila dollari per l'istruzione universitaria di un giovane, da noi 6.500"

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Elezioni Israele: Netanyahu ha vinto, sconfitto il centrosinistra di Herzog

Con il 99,5 per cento dei voti scrutinati, si afferma la netta vittoria del Likud che avrebbe conquistato 29 seggi sui 120 della Knesset. Nel 2012 ne aveva solo 18. Il fronte sionista sarebbe fermo a 24 seggi. I partiti arabi coalizzati, invece, riescono a collocarsi al terzo posto con 14 seggi

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Beve 25 shot di vodka in un minuto e muore: la folle sfida di un 23enne

Humberto Moura Fonseca, studente universitario brasiliano di 23 anni, è morto per una assurda sfida lanciata da alcuni amici nel corso di una festa. Sulla sua pagina Facebook aveva scritto "Meglio morire di vodka che di noia", un post che sembra un presagio di morte.

Humberto era a una festa all'Università Julio de Mesquita a Bauru, in Brasile, quando un gruppo di studenti ha lanciato una sfida: una gara per scoprire chi sarebbe stato il temerario in grado di bere 25 shot di vodka in meno di 60 secondi. Humberto ha accettato la sfida e poco dopo aver finito l'ultimo bicchierino è svenuto. Gli amici hanno chiamato immediatamente un'ambulanza, ma la corsa disperata e l'intervento dei medici non sono riusciti a salvarlo.

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martedì 17 marzo 2015

Per le telefonate su Lupi jr la sim del prete morto misteriosamente

Genova - Nessuno doveva sapere del trattamento di riguardo riservato a Luca Lupi, 29 anni, figlio del ministro Maurizio Lupi, assunto come architetto in uno studio genovese unicamente per ingraziarsi il padre e fare il pieno di appalti. Ecco perchè Giorgio Mor, docente universitario e titolare di uno studio di progettazione con sede in via Assarotti, utilizzava il numero di cellulare del cugino, il parroco Giacomo Vigo, morto in circostanze misteriose l’estate scorsa a Livorno.

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Grandi Opere, le telefonate di Lupi per trovare un lavoro al figlio 

 

 

Lancio di sassi dal cavalcavia sull'autostrada Milano-Genova: colpite 20 auto, camionista ferito

MILANO - Torna l'incubo del lancio di sassi dai cavalcavia dell'autostrada. E' successo lunedì pomeriggio lungo l'A7 Milano-Genova nel comune di Zinasco in provincia di Pavia. Ignoti hanno lanciato massi da un cavalcavia verso i veicoli che percorrevano l'autostrada. Almeno una ventina le auto coinvolte, ferito un camionista sia pure in maniera lieve.

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Arrestato a Bruxelles Antonio Gozzi, presidente di Duferco e Federacciai

Il presidente di Duferco e di Federacciai, Antonio Gozzi, è stato arrestato a Bruxelles dalle autorità belghe in una indagine per corruzione. Secondo l'accusa avrebbe corrotto degli ufficiali nella Repubblica democratica del Congo per ottenere appalti. Lo rende noto TicinoNews con una nota di Duferco, che ha sede a Lugano. Gozzi è anche presidente della squadra di calcio Virtus Entella di Chiavari che milita nella serie B. 

Con Gozzi è stato fermato anche un altro dirigente italiano del gruppo con sede a Lugano, Massimo Croci, direttore di diverse filiali europee. Il manager, fa sapere la Duferco che si dice stupefatta dall'arresto, erano andati spontaneamente dall'Italia in Belgio per testimoniare in un'indagine per un caso di corruzione che ha portato all'arresto del sindaco di Waterloo, Serge Kubla.. Venerdì compariranno davanti al giudice che deciderà se convalidare l'arresto.
"Questo modo di procedere non può essere definito se non come un mezzo di pressione inammissibile", afferma il gruppo Duferco che è di origine brasiliana e impiega 3000 persone in tutto il mondo. Oggi la società è controllata dalla cinese Hebei Iron and Steel Group. Il gruppo, "che rispetta dalla fondazione un rigido codice etico - aggiunge la nota - tiene ad affermare che Gozzi e Croci hanno più che mai la fiducia del gruppo e degli azionisti".


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A proposito di Ercole Incalza



 

Su segnalazione di Antonello Brunetti

Riceviamo e volentieri diffondiamo un articolo, apparso su Alganews, scritto da Gianfranco Isetta, sindaco (NO TERZO VALICO) di Castelnuovo Scrivia dal 1991 al 2001.
CHE NE DICE RENZI, MA SOPRATTUTTO, COSA INTENDE FARE?

Pubblicato su 6 giugno 2014
DI GIANFRANCO ISETTA
Il Ministro Maurizio LUPI , con Decreto del mese di febbraio 2014 ha confermato capo della struttura tecnica di missione che cura le grandi opere: Ercole Incalza.
INCALZA è stato nominato nonostante sia indagato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e all’abuso a Firenze perché avrebbe agevolato il consorzio Nodavia (capeggiato dalla coop rossa Coopsette) impegnata nei lavori dell’alta velocità di Firenze, in combutta con la presidente di Italferr, Maria Rita Lorenzetti, ex presidente dell’Umbria.
Incalza è stato indagato in ben 14 procedimenti nei quali è sempre stato prosciolto, talvolta grazie alla prescrizione. Nel 1991 è al fianco di Lorenzo Necci a gestire l’alta velocità con i tre grandi general contractor guidati da Eni, Iri e Fiat.

Io mi ricordo di averci avuto a che fare come Sindaco del mio paese opponendomi a un altro grande progetto sostanzialmente inutile ma foriero di grandi interessi e sostenuto con forza da Incalza: l’Alta Velocità ferroviaria MILANO-GENOVA sul quale una serie di personaggi hanno avuto a che fare a vario titolo: dall’attuale Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, all’attuale ospite delle patrie galere Luigi Grillo e così investigando…
Ercole Incalza è infatti dal 1991 che ci conta balle sull’alta velocità, è stato coinvolto dai giudici in reati legati alla Pubblica amministrazione, indagato in vent’anni ben 14 volte. Ad esempio con l’accusa di truffa aggravata nei confronti dello Stato per la questione dei fori pilota del Terzo Valico nel 1998, reato dal quale non fu assolto, ma che andò in prescrizione con le lungaggini create ad arte dagli avvocati e dai politicanti. Così come nel processo in cui era accusato di aver fatto arrivare soldi al magistrato per agevolare un’archiviazione.
Di recente, gennaio 2013, è stato iscritto nel registro degli indagati per le vicende del Tav fiorentino, con l’ipotesi di reati che vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata in danno di enti pubblici, alla corruzione e al traffico di rifiuti. Gli inquirenti stanno svolgendo accertamenti anche sulla possibile infiltrazione mafiosa. Incalza è coinvolto in quanto dirigente dell’unità di missione.
Eppure costui venne nominato dal governo Monti alla guida della Struttura tecnica di missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e lo è tuttora con il governo Renzi.
Aveva sostituito l’unico presidente del TAV tecnico, onesto e disponibile al dialogo, dimessosi per schifo, ossia quel Salvatore Portaluri che poi fornì volontariamente le informazioni al giudice antimafia Ferdinando Imposimato sulla melmosa vicenda TAV con conseguente pubblicazione del famoso libro “Corruzione ad alta velocità”.

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Chi può entrare nel tuo account Facebook?

In casi eccezionali, alcuni dipendenti del social network possono accedere a messaggi e dati privati dell’utente, anche senza password. Ecco come e quando


Nel film Il Social Network, c’è una scena in cui Mark Zuckerberg, accede al profilo della sua ex ragazza senza chiederle l’amicizia, ma tramite quella che in gergo è chiamata “la vista di Dio”, ovvero la facoltà per chi gestisce un sito, di poter accedere liberamente a qualsiasi contenuto. Che lo faccia Zuckeberg, fondatore e amministratore di Facebook, non sorprende o scandalizza più tanto.

Il punto è: chi altro, nello staff, gode dello stesso tipo di privilegio? È quello che si è chiesto anche l’utente Paavo Siljamäki, recatosi negli uffici di Los Angeles del social network per farsi spiegare come usarlo meglio. Per soddisfare la richiesta, un ingegnere ha chiesto di poter accedere al suo profilo. Permesso accordato e fin qui nulla di strano.

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Rapina in farmacia a Oviglio, carabiniere in pensione muore d’infarto inseguendo i banditi

La tragedia nel pomeriggio: i due fuggitivi sono stati arrestati dai colleghi di Alessandria

Oviglio (Alessandria)
È morto da carabiniere, inseguendo un rapinatore che aveva appena svaligiato una farmacia seminando il panico il paese. Era in pensione Luigi Marasco, ma ha agito come quando indossava la divisa dell’Arma, portata con onore in Italia e anche all’estero. Lui - maresciallo decorato di 58 anni - che era stato in missione in Iraq. Oggi l’ha stroncato un infarto mentre, al telefono, dava indicazioni ai colleghi di Alessandria per acciuffare il bandito in fuga.

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Dai cantieri Tav all'Expo, la maxi inchiesta "Sistema"


I lavori per il sottoattraversamento Tav a Firenze, l'alta velocità Firenze- Bologna, l'autostrada Civitavecchia-Orte-Mestre, l'Hub portuale di Trieste e anche il Palazzo Italia dell'Expo e un'autostrada in Libia. Questi i cantieri e gli appalti nel mirino dell'inchiesta "Sistema" della procura di Firenze che ha portato all'arresto di 4 persone, tra cui il supermanger Ercole Incalza. 50 gli indagati LEGGI L'ARTICOLO

lunedì 16 marzo 2015

Inps: '76.000 aziende assumono con sgravi'

Il presidente Boeri: tra 1 e 20 febbraio, da parte delle aziende. Persone coinvolte dalle assunzioni potrebbero essere molte di più

Tra il primo ed il 20 febbraio sono state 76 mila le imprese che hanno fatto richiesta di decontribuzione per assunzioni a tempo indeterminato, come previsto dalla legge di stabilità. Lo ha detto il presidente dell'Inps Tito Boeri spiegando che le persone coinvolte dalle assunzioni potrebbero essere molte di più.

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Garlasco, 'Chiara presenza, scomoda, uccisa da Alberto'

Depositate le motivazioni della sentenza di condanna a 16 anni. Per i giudici, Stasi ha brutalmente ucciso la fidanzata che evidentemente era diventata una presenza pericolosa e scomoda

I giudici della prima corte d'assise d'appello di Milano hanno depositato  in Cancelleria le 140 pagine di motivazioni della sentenza con cui lo scorso dicembre hanno condannato Alberto Stasi nel nuovo processo di secondo grado a 16 anni di carcere l'ex studente l'omicidio dell'allora sua fidanzata Chiara Poggi. L'ex studente bocconiano è stato giudicato con rito abbreviato.

"Alberto Stasi - si legge nelle motivazioni della Corte di assise d'appello di Milano - ha brutalmente ucciso la fidanzata che evidentemente era diventata una presenza pericolosa e scomoda, come tale da eliminare per sempre dalla sua vita di ragazzo 'perbene'. La dinamica dell'aggressione evidenzia come Chiara non abbia avuto nemmeno il tempo di reagire, dato questo che pesa come un macigno (...) sulla persona con cui era in maggior e quotidiana intimità''. Chiara Poggi ''è rimasta del tutto inerme'' di fronte al suo aggressore: ''Era così tranquilla, aveva così fiducia nel visitatore da non fare assolutamente niente, tanto da venire massacrata senza alcuna fatica, oltre che senza alcuna pietà''.

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Pisa, operaio va 2 volte in un anno in crociera: arriva controllo fiscale

Dopo attenta analisi, gli addetti dell'Agenzia delle Entrate hanno rilevato che tutto era regolare: il secondo viaggio era stato acquistato con un'offerta speciale

Una crociera all'anno può andare per il Fisco. Due proprio no, se a farle è un operaio. Così è scattato il controllo. Protagonista un lavoratore dipendente di Santa Croce sull'Arno, nel Pisano. L'uomo, appassionato di viaggi, per essere stato insieme alla moglie due volte in crociera, una sera si è visto arrivare a casa gli addetti dell'Agenzia delle Entrate. I controlli hanno dimostrato che era tutto regolare: il secondo viaggio era low cost.

 Situazione regolare, la seconda crociera era low cost - Ma la situazione sarebbe risultata perfettamente regolare: i due avrebbero acquistato la seconda crociera con uno sconto speciale. Il controllo è arrivato un mese dopo il secondo viaggio, pare verso l'ora di cena, quando personale dell'Agenzia delle Entrate si sarebbe presentato a casa dell'uomo ed avrebbe chiesto spiegazioni per verificare le proporzioni tra reddito annuo della famiglia e vacanze. Un controllo, pare, molto capillare.

La coppia ha però spiegato che una crociera sarebbe stata acquistata a prezzo di listino, ma la seconda sarebbe stata fatta usufruendo di uno speciale sconto che la famiglia avrebbe documentato al Fisco.

Dopo il controllo le polemiche, "il fisco si aggiorni, le crociere non sono più un bene di lusso" - La vicenda ha subito sollevato perplessità. "Tralasciando il fatto che forse l'Agenzia delle Entrate dovrebbe conoscere meglio il concetto di "offerta speciale" - ha commentato il parlamentare pisano del Pd Federico Gelli - e che le crociere non sono più da considerarsi un lusso per pochi, credo sia necessaria una revisione del sistema di controllo da parte dell'amministrazione finanziaria".

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Ucciso a due anni e mezzo insieme alla mamma: preso il killer.

Un anno dopo la strage di Palagiano, nel Tarantino, nella quale vennero uccisi Mimmo Orlando, 43 anni, la compagna Maria Carla Fornari, 30 anni, e il figlioletta di questa Domenico, due anni e mezzo, i carabinieri avrebbero arrestato il presunto autore. Lo riporta L'Ansa. Il presunto mandante della strage sarebbe Giovanni Di Napoli, detto 'Nino', di 60 anni, di Palagiano. Ha precedenti per associazione per delinquere di stampo mafioso. Il movente sarebbe legato a contrasti personali con Orlando.

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