Negli Stati Uniti ci sono più
armi da fuoco in circolazione che abitanti, le sparatorie sono
all'ordine del giorno e se si mette a confronto il numero di Starbucks
con quello dei negozi di armi il risultato è impressionante: rapporto
armi-caffè 6 a 1
di FRANCESCA DE BENEDETTIPiù facile sparare che bere un cappuccino, più semplice imbattersi in un commerciante d'armi che in una tranquilla caffetteria. C'era una volta l'America, quella da telefilm, che va al lavoro sorseggiando caffè bollente dal bicchierone gigante di Starbucks. C'era una volta se mai è esistita. Oggi l'America vera che si risveglia dall'incubo di Orlando - la sparatoria con più vittime della storia Usa - deve fare i conti con tutt'altra realtà: per le strade americane è più facile imbattersi in un rivenditore d'armi che in un negozio di "frappuccini". Il rapporto è di 6 a 1. Il caffè di Starbucks con i suoi quasi 11mila negozi perde su tutta la linea contro i 65mila rivenditori che nel 2015 hanno smerciato armi da fuoco.
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