martedì 28 febbraio 2017
Svizzera, suicidio assistito per un altro italiano
Roma - È morto a mezzogiorno Gianni Trez, il pensionato veneziano di 65 anni che ha scelto il suicidio assistito nella stessa struttura svizzera in cui si è lasciato morire Dj Fabo
.
«Non ha sofferto, era sereno, io e mia figlia gli
abbiamo stretto le mani fino all’ultimo» ha detto la moglie Emanuela Di
Sanzo, che ha poi ringraziato gli infermieri svizzeri della
Dignitas, i volontari veneti dell’Avapo, lanciando infine un appello ai
parlamentari: «Ora facciano una legge per impedire questi pellegrinaggi
crudeli».
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lunedì 27 febbraio 2017
Dj Fabo è morto, l'ultimo viaggio in Svizzera
Nell'ultimo audio: 'Sono qui senza l'aiuto del mio Stato'. 'Cappato: 'Ha scelto di andarsene rispettando le regole, di un Paese che non è il suo'
'Fabo e' morto alle 11,40, ha scelto di andarsene rispettando le regole, di un paese che non e' il suo'': lo scrive Marco Cappato sul suo profilo Facebook
"Sono finalmente arrivato in Svizzera - aveva detto stamani Fabiano nel suo ultimo audio - e ci sono arrivato purtroppo con le mie forze e non con l'aiuto dello Stato. Grazie a Marco Cappato per avermi sollevato da un inferno fatto di dolore". Con Fabo c'è Marco Cappato, dell'associazione Luca Coscioni.
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Guarda il video delle Jene
Da Welby a Dj Fabo, 11 anni lotta su 'diritto' morte
Sassi da un cavalcavia sull’A26: colpito un autocarro ma nessuna conseguenza per il guidatore
Sembra che le pietre siano state scagliate da un gruppo di ragazzi. Al
lavoro gli agenti della Stradale, della Polizia e i Carabinieri
CASTELLAZZO B. (AL) – Sono in corso le ricerche per identificare gli autori del lancio di alcuni sassi da un cavalcavia sulla A26, all’altezza di Castellazzo Bormida, avvenuto intorno alle 18 di questa domenica. Le pietre hanno colpito sul parabrezza un autocarro in transito sull’autostrada. Nessuna conseguenza fisica per il guidatore. I primi accertamenti sembrano convergere su un gruppetto di ragazzi, poi subito fuggiti.
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CASTELLAZZO B. (AL) – Sono in corso le ricerche per identificare gli autori del lancio di alcuni sassi da un cavalcavia sulla A26, all’altezza di Castellazzo Bormida, avvenuto intorno alle 18 di questa domenica. Le pietre hanno colpito sul parabrezza un autocarro in transito sull’autostrada. Nessuna conseguenza fisica per il guidatore. I primi accertamenti sembrano convergere su un gruppetto di ragazzi, poi subito fuggiti.
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PIOGGE in arrivo al nord tra stasera e martedì, poi...
Una perturbazione è attesa al nord tra stasera e martedì, nella notte su mercoledì scivolerà verso il centro-sud; mercoledì e giovedì tempo migliore, anche se un po' variabile. Venerdì e sabato ritorno di piogge intermittenti al nord, domenica su tutto il Paese. Temperature superiori alla media.
SITUAZIONE: il flusso perturbato atlantico si
abbasserà di latitudine quanto basta per determinare tempo variabile, a
tratti debolmente perturbato sull'Italia; una debole perturbazione
transiterà al nord tra stasera e martedì, per poi scivolare attenuata
verso il centro-sud nella notte su mercoledì.
EVOLUZIONE: dopo una pausa di tempo variabile ma
con prevalenza di sole e temperature miti, dalla notte su venerdì
ritorno delle piogge al nord, che insisteranno ad intermittenza anche
nella giornata di sabato.
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Nuova neve per le Alpi, localmente fino a mezzo metro: tutti i dettagli
Nuova
neve per le Alpi, localmente fino a mezzo metro: tutti i dettagli - See
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https://www.meteoindiretta.it/giornale-meteo/18807/neve-alpi-settimana-mezzo-metro-previsione/#sthash.09IfbDEm.dpuf
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sabato 25 febbraio 2017
Taranto, la moglie dell'uomo assolto dopo vent'anni: "Così ho atteso Angelo in carcere per errore"
Patrizia Massaro aveva 22 anni
quando nel 1996 il marito fu arrestato con l'accusa di omicidio, per
un'intercettazione interpretata male. Ora è tornato in libertà: "Ha
trovato un altro mondo"
di VITTORIO RICAPITO
Angelo Massaro è ancora spaesato, sta imparando a usare lo smartphone. Entrò in carcere che aveva trent'anni, lasciando fuori l'Italia del 1996, quella di Romano Prodi premier, del Milan di George Weah, della Terra dei cachi di Elio e le storie tese per uscirne 21 anni dopo catapultato nell'era dei social network. Fu condannato a 24 anni per l'omicidio di un suo caro amico soltanto per la cattiva interpretazione di una frase dialettale intercettata al telefono.
Diceva alla moglie che portava un "muers", un carico ingombrante attaccato all'auto. Gli investigatori pensarono si trattasse di un "muert", cioè del cadavere. Una maledetta consonante cambiò il senso della frase e della sua vita. La revisione dopo vent'anni in cella: non è lui il killer. Ieri per Angelo Massaro il primo risveglio tra le braccia di sua moglie Patrizia, che in tutti questi anni non lo ha mai abbandonato. E poi l'abbraccio con i figli Antonio e Raffaele. Quando fu arrestato avevano due anni e mezzo l'uno e 45 giorni l'altro. Ora sono adulti e lavorano.
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di VITTORIO RICAPITO
Angelo Massaro è ancora spaesato, sta imparando a usare lo smartphone. Entrò in carcere che aveva trent'anni, lasciando fuori l'Italia del 1996, quella di Romano Prodi premier, del Milan di George Weah, della Terra dei cachi di Elio e le storie tese per uscirne 21 anni dopo catapultato nell'era dei social network. Fu condannato a 24 anni per l'omicidio di un suo caro amico soltanto per la cattiva interpretazione di una frase dialettale intercettata al telefono.
Diceva alla moglie che portava un "muers", un carico ingombrante attaccato all'auto. Gli investigatori pensarono si trattasse di un "muert", cioè del cadavere. Una maledetta consonante cambiò il senso della frase e della sua vita. La revisione dopo vent'anni in cella: non è lui il killer. Ieri per Angelo Massaro il primo risveglio tra le braccia di sua moglie Patrizia, che in tutti questi anni non lo ha mai abbandonato. E poi l'abbraccio con i figli Antonio e Raffaele. Quando fu arrestato avevano due anni e mezzo l'uno e 45 giorni l'altro. Ora sono adulti e lavorano.
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Meteo a 7 giorni: variabilità primaverile a cavallo tra febbraio e marzo...
Si conferma una prossima settimana all'insegna della variabilità con qualche precipitazione soprattutto al nord e al centro.
Mancano 4 giorni al fischio finale dell'inverno meteorologico. Il 1 marzo prenderà ufficialmente il via la primavera meteorologica; il tempo attenderà questo appuntamento presentando una situazione consona alla nuova stagione in ingresso.
Le mappe in nostro possesso mostrano per la prossima settimana un flusso occidentale scarsamente ondulato sull'Europa centrale e l'Italia.
Le correnti da ovest arrivano direttamente dall'Oceano e non si presentano quasi mai fredde; al suo interno scorrono sistemi nuvolosi più o meno intensi che con i loro transiti cadenzano spesso la primavera del Bel Paese.
La prima mappa valida per martedì 28 febbraio, mostra gli effetti (in verità modesti) della prima perturbazione attesa in Italia nel lasso temporale in parola.
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Mancano 4 giorni al fischio finale dell'inverno meteorologico. Il 1 marzo prenderà ufficialmente il via la primavera meteorologica; il tempo attenderà questo appuntamento presentando una situazione consona alla nuova stagione in ingresso.
Le mappe in nostro possesso mostrano per la prossima settimana un flusso occidentale scarsamente ondulato sull'Europa centrale e l'Italia.
Le correnti da ovest arrivano direttamente dall'Oceano e non si presentano quasi mai fredde; al suo interno scorrono sistemi nuvolosi più o meno intensi che con i loro transiti cadenzano spesso la primavera del Bel Paese.
La prima mappa valida per martedì 28 febbraio, mostra gli effetti (in verità modesti) della prima perturbazione attesa in Italia nel lasso temporale in parola.
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venerdì 24 febbraio 2017
Furbetti cartellino: blitz ospedale Napoli, 55 arresti
Ai domiciliari medici, tecnici, infermieri e sociosanitari. Un medico durante l'orario di servizio prendeva il taxi e andava a giocare a tennis e un dipendente dell'ufficio controlli, invece, faceva lo chef nel Nolano.
Blitz anti assenteismo dei carabinieri del Nas nell'ospedale Loreto Mare di Napoli: 55 persone - un neurologo, un ginecologo, 9 tecnici di radiologia, 18 infermieri professionali, 6 impiegati amministrativi, 9 tecnici manutentori e 11 operatori sociosanitari - sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica. Complessivamente sono 94 le persone indagate.
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Caporalato, il marito della vittima: "Abbiamo rotto l'omertà, ora i miei figli non trovano lavoro"
Dopo l'inchiesta che ha
portato a 6 arresti, intervista a Stefano Arcuri: "La nostra è stata
battaglia di dignità in memoria di Paola"
di GIULIANO FOSCHINIStefano Arcuri, è soddisfatto?
"Tutto quello che abbiamo fatto è stato soltanto per la memoria di Paola e perché nessuna possa più lavorare nelle sue stesse condizioni. Siamo gente semplice, la nostra è una battaglia di dignità. Oggi è una giornata importante".
Stefano è il marito di Paola Clemente. Se non avesse avuto il coraggio di denunciare le condizioni nelle quali sua moglie era costretta a lavorare mai nessuno avrebbe riesumato il cadavere di Paola. Mai nessuno avrebbe potuto mettere spalle al muro il sistema del nuovo caporalato con l'inchiesta che ieri ha portato a sei arresti in Puglia. Parla con il suo avvocato, Vito Miccolis, che fin dal principio lo ha accompagnato in questa storia.
L'INCHIESTA: LE NUOVE SCHIAVE DEI CAMPI
"I miei figli, oggi, hanno difficoltà a trovare lavoro e temo che sia anche per quello che abbiamo fatto, per il coraggio della nostra denuncia. Ma non mi pare che abbiamo fatto niente di speciale. Ma soltanto quello che era giusto per Paola. Quello che è accaduto oggi mi sembra la migliore risposta: se si ha fiducia nelle istituzioni, se ci si affida alla giustizia, prima a poi la giustizia quella vera, arriva. Certo c'è ancora altro da fare".
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Morta nei campi per due euro l’ora: "La mia Paola merita giustizia”
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giovedì 23 febbraio 2017
Bracconieri di notte sulle colline di Gavi, fermate tre persone
Cacciavano di notte, a stagione ormai chiusa, sulle colline del gaviese:
tre italiani sono stati denunciati a piede libero dai carabinieri per
bracconaggio. I tre, di 19, 49 e 59 anni, sono stati sorpresi dai
militari allertati dai residenti, che avevano sentito di notte colpi
d'arma da fuoco provenire dalle campagne vicine alle abitazioni.
GAVI (AL) – Cacciavano di notte, a stagione ormai chiusa, sulle colline del gaviese: tre italiani sono stati denunciati a piede libero dai carabinieri per bracconaggio. I tre, di 19, 49 e 59 anni, provenienti dal genovese e dal pisano, sono stati sorpresi dai militari allertati dai residenti, che avevano sentito di notte colpi d’arma da fuoco provenire dalle campagne vicine alle abitazioni.
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GAVI (AL) – Cacciavano di notte, a stagione ormai chiusa, sulle colline del gaviese: tre italiani sono stati denunciati a piede libero dai carabinieri per bracconaggio. I tre, di 19, 49 e 59 anni, provenienti dal genovese e dal pisano, sono stati sorpresi dai militari allertati dai residenti, che avevano sentito di notte colpi d’arma da fuoco provenire dalle campagne vicine alle abitazioni.
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mercoledì 22 febbraio 2017
Lieve scossa di terremoto in val Borbera, è la terza in 7 giorni
L'epicentro del sisma, di intensità tale da non provocare danni, è stato
individuato nei pressi di Cabella Ligure. Nell'ultima settimana, a una
quindicina di chilometri di distanza in linea d'aria, si sono verificate
altre due scosse di lievissima entità
CABELLA LIGURE (AL) – Una scossa di terremoto di magnitudo 2,2 è stata registrata nelle prime ore di stamattina, mercoledì 22 febbraio, a Cabella Ligure, in val Borbera. L'epicentro – secondo i dati forniti dall'Ingv, l'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – è stato individuato esattamente sotto la frazione di Piuzzo. Il sisma, di intensità tale da non provocare danni (quello di Novi del 2003 fu di magnitudo 4,8), è stato registrato a una profondità di 10,5 chilometri nel sottosuolo, alle 6.16 di stamane.
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CABELLA LIGURE (AL) – Una scossa di terremoto di magnitudo 2,2 è stata registrata nelle prime ore di stamattina, mercoledì 22 febbraio, a Cabella Ligure, in val Borbera. L'epicentro – secondo i dati forniti dall'Ingv, l'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – è stato individuato esattamente sotto la frazione di Piuzzo. Il sisma, di intensità tale da non provocare danni (quello di Novi del 2003 fu di magnitudo 4,8), è stato registrato a una profondità di 10,5 chilometri nel sottosuolo, alle 6.16 di stamane.
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martedì 21 febbraio 2017
Sarah Scazzi, confermato l'ergastolo per Sabrina e Cosima. Arrestato anche Michele Misseri
La condanna definitiva della Cassazione per la cugina e la zia della
15enne uccisa ad Avetrana. Il fratello di Sarah: "Ha trovato giustizia".
Ma lo zio continua ad accusarsi dell'omicidio: "Chiedo scusa a mia
moglie e mia figlia"
Sono state Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano a uccidere Sarah Scazzi nell'agosto del 2010 ad Avetrana. A sancirlo sono stati i giudici della prima sezione penale della Cassazione che hanno confermato tutte le pene decise in appello. Ergastolo per Sabrina Misseri e Cosima Serrano, otto anni di reclusione per Michele Misseri, ritenuto colpevole di soppressione di cadavere. Pena ridotta a 4 anni e 11 mesi per Carmine Misseri, accusato di aver aiutato il fratello Michele. Confermate, infine, le pene per Vito Russo junior e Giuseppe Nigro, entrambi condannati a un anno e quattro mesi per favoreggiamento personale.
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Sono state Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano a uccidere Sarah Scazzi nell'agosto del 2010 ad Avetrana. A sancirlo sono stati i giudici della prima sezione penale della Cassazione che hanno confermato tutte le pene decise in appello. Ergastolo per Sabrina Misseri e Cosima Serrano, otto anni di reclusione per Michele Misseri, ritenuto colpevole di soppressione di cadavere. Pena ridotta a 4 anni e 11 mesi per Carmine Misseri, accusato di aver aiutato il fratello Michele. Confermate, infine, le pene per Vito Russo junior e Giuseppe Nigro, entrambi condannati a un anno e quattro mesi per favoreggiamento personale.
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Notte d’inferno a Novi Ligure, esplosione in una palazzina, feriti due Vigili del Fuoco che stavano spegnendo l’incendio
Un’esplosione nella notte ha scosso il comune di Novi Ligure (AL), distruggendo parte di un un edificio, ferendo due Vigili del fuoco, per fortuna non in maniera gravissima come si può vedere nell’immagine che pubblichiamo sopra.
Tutto è iniziato poco dopo mezzanotte in un’abitazione in via IV novembre, angolo viale della Rimembranza all’ingresso principale della città per chi proviene da Pozzolo e mentre scriviamo (le 8 di martedì mattina) le operazioni sono ancora in corso.
Ma andiamo con ordine raccontando quello che, secondo la prima sommaria ricostruzione, è accaduto.
E’ mezzanotte e mezza quando scatta l’allarme: in una palazzina in via IV Novembre angolo viale della Rimembranza, per cause ancora in corso di accertamento scoppia un incendio sul tetto.
Sul posto intervengono subito i Vigili del fuoco di Novi Ligure che come si può vedere dalla foto sotto iniziano a spegnere le fiamme, non prima però di aver evacuato la palazzina.
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Telecity ufficializza la richiesta di 69 esuberi tra Castelletto, Alessandria, Assago, Torino e Genova
A rischio licenziamento impiegati, tecnici, operatori e giornalisti. Oltre a Telecity (97 dipendenti), il gruppo comprende Telestar (10), Italia 8 (5), Radio 5 (2) e Radiocity (2)
Daniele Prato
Con i suoi tg accompagna da quarant’anni pranzi e cene di molti piemontesi. E alzi la mano chi, facendo zapping, non si è imbattuto almeno una volta nel «liscio» dello show «Musica Insieme». Ora per il gruppo Telecity, nato nel 1976 a Castelletto d’Orba, su iniziativa dell’imprenditore Giorgio Tacchino, si profilano tagli massicci per provare a tenere in piedi l’azienda. Sono 69 su 116 i dipendenti che rischiano il posto di lavoro, in base al documento consegnato venerdì alle Rsu della sede di Assago, dando avvio alla procedura di licenziamento collettivo.
In poche ore i contenuti del piano, atteso da metà gennaio dopo un primo annuncio della maxi sforbiciata, sono arrivati nelle altre sedi del gruppo: ad Alessandria e Castelletto, poi a Torino e a Genova. «Se le cifre saranno confermate - dice Marco Sali, Slc Cgil -, ci troviamo di fronte a un’azienda che ha intenzione di tagliare il 60% del suo personale. E ci vengono a parlare di voler continuare a ricoprire un ruolo preminente tra le televisioni minori?».
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Processo dura 20 anni, lo stupro è prescritto. Il giudice: "Chiedo scusa alla vittima"
Cade l'accusa per l'uomo che
abusò della figlia della convivente. Nel 2007 la condanna, ma in Appello
tutto si è arenato. In Aula a Torino l'imbarazzo della Corte: "Bimba
violentata due volte"
di SARAH MARTINENGHITORINO - "Questo è un caso in cui bisogna chiedere scusa al popolo italiano". Con queste parole, la giudice della Corte d'Appello Paola Dezani, ieri mattina, ha emesso la sentenza più difficile da pronunciare. Ha dovuto prosciogliere il violentatore di una bambina, condannato in primo grado a 12 anni di carcere dal tribunale di Alessandria, perché è trascorso troppo tempo dai fatti contestati: vent'anni. Tutto prescritto. La bambina di allora oggi ha 27 anni. All'epoca dei fatti ne aveva sette.
Dall'aula l'hanno chiamata per chiederle se volesse presentarsi al processo, iniziato nel 1997, in cui era parte offesa. Ma lei si è rifiutata: "Voglio solo dimenticare". Il procedimento è rimasto per nove anni appeso nelle maglie di una giustizia troppo lenta. Lo ammette senza mezzi termini il presidente della corte d'Appello Arturo Soprano: "Si deve avere il coraggio di elogiarsi, ma anche quello di ammettere gli errori. Questa è un'ingiustizia per tutti, in cui la vittima è stata violentata due volte, la prima dal suo orco, la seconda dal sistema".
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Unar nella bufera dopo il servizio delle Iene. Il direttore si dimette
Si denuncia un presunto legame del dirigente dell'Ufficio con un'associazione lgbt. Meloni: 'Ufficio venga chiuso oggi stesso'
L'Unar nella bufera dopo un servizio tv delle Iene in cui si mostra che l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni finanzierebbe un'associazione gay nei cui circoli si consumerebbero rapporti sessuali a pagamento. Il direttore dell'Unar, Francesco Spano, si è dimesso dal suo incarico. Precedentemente Spano era stato convocato a Palazzo Chigi dal sottosegretario alla presidenza del consiglio, Maria Elena Boschi.Sulla vicenda erano insorti alcuni politici tra cui la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, che chiede la chiusura immediata dell'Ufficio, e Lucio Malan di Forza Italia, secondo il quale l'associazione da tempo agisce al di fuori della legge.
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lunedì 20 febbraio 2017
Outlet aperto anche a Pasqua, i dipendenti protestano con una petizione
Aumentano i giorni di apertura dell'Outlet di Serravalle Scrivia e tra i
lavoratori serpeggia il malcontento. Nel corso del 2017 i negozi
rimarranno aperti due giorni in più: a Pasqua e a Santo Stefano.
Scendono dunque a due i giorni di chiusura dell'Outlet: lo shopping si
fermerà solo a Natale e a capodanno
SERRAVALLE SCRIVIA (AL) – Aumentano i giorni di apertura dell’Outlet di Serravalle Scrivia e tra i lavoratori serpeggia il malcontento. Domenica scorsa i dipendenti del centro commerciale hanno saputo che nel corso del 2017 i negozi rimarranno aperti due giorni in più: a Pasqua e a Santo Stefano. Scendono dunque a due i giorni di chiusura dell’Outlet: lo shopping si fermerà solo a Natale e a capodanno.
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SERRAVALLE SCRIVIA (AL) – Aumentano i giorni di apertura dell’Outlet di Serravalle Scrivia e tra i lavoratori serpeggia il malcontento. Domenica scorsa i dipendenti del centro commerciale hanno saputo che nel corso del 2017 i negozi rimarranno aperti due giorni in più: a Pasqua e a Santo Stefano. Scendono dunque a due i giorni di chiusura dell’Outlet: lo shopping si fermerà solo a Natale e a capodanno.
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La spesa con i soldi dei poveri della Croce rossa di Casale Monferrato: chiesti cinque rinvii a giudizio
Il pm ha chiesto il rinvio a giudizio di Giulio Prosio, ex presidente
fino al 2010, Anna Patrucco, già addetta alla contabilità, Angelo
Patrucco, prima dipendente e poi volontario, Roberto Zanforlin, autista
soccorritore, e Fabio Gallione, che ebbe compiti amministrativi
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Silvana Mossano
Casale Monferrato(AL)
È stata fissata al 21 marzo davanti al gup di Vercelli l’udienza preliminare per il peculato contestato a 5 persone che facevano parte della vecchia gestione del Comitato casalese della Croce rossa. Il pm ha chiesto il rinvio a giudizio di Giulio
Prosio, ex presidente fino al 2010, Anna
Patrucco, già addetta alla contabilità, Angelo
Patrucco, prima dipendente e poi volontario, Roberto
Zanforlin, autista soccorritore, e Fabio
Gallione, torinese, che svolse compiti amministrativi. Continua qui
Carrefour conferma 619 esuberi. Filcams:salvaguardare occupazione
(Teleborsa) – Carrefour ha confermato oltre 600 esuberi in
32 ipermercati durante il primo incontro nell’ambito delle procedure di
licenziamento collettivo avviate. L’azienda ha confermato la
dichiarazione di 619 esuberi, individuati appunto in 32 ipermercati su
complessivi 57, di cui 55 a gestione diretta. Lo sottolinea in una nota
la Filcams Cgil, secondo cui oggi le priorità sono “la salvaguardia
occupazionale e la garanzia di condizioni di lavoro accettabili”.
“La decisione unilaterale di Carrefour contraddice quanto concordato col sindacato neanche un anno fa, nel contesto del rinnovo del contratto integrativo aziendale. – spiega la Filcams – Un contratto integrativo restitutivo in considerazione del quale la società si era impegnata, per l’intera vigenza, a garantire i livelli occupazionali, mantenendo il perimetro esistente, e di cui Carrefour ha già anticipato la disdetta nei prossimi giorni”.
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“La decisione unilaterale di Carrefour contraddice quanto concordato col sindacato neanche un anno fa, nel contesto del rinnovo del contratto integrativo aziendale. – spiega la Filcams – Un contratto integrativo restitutivo in considerazione del quale la società si era impegnata, per l’intera vigenza, a garantire i livelli occupazionali, mantenendo il perimetro esistente, e di cui Carrefour ha già anticipato la disdetta nei prossimi giorni”.
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domenica 19 febbraio 2017
Pd, è il giorno dell’assemblea nazionale. Renzi si dimette: «Non potete chiedermi di non candidarmi»
Roma - «E ormai chiaro che è Renzi ad aver scelto la strada della
scissione, assumendosi così una responsabilità gravissima». Lo
dichiarano Michele Emiliano, Enrico Rossi e Roberto Speranza alla fine
della giornata più lunga del Pd, quella in cui Matteo Renzi ha
lasciato la segreteria del Partito democratico. Il congresso, dice
all’assemblea del partito, «si farà nei tempi statutari». Il presidente
del Pd, Matteo Orfini, chiudendo i lavori dell’assemblea e
indicendo il congresso ha rivendicato «il lavoro fatto in questi anni».
Convocherà la direzione per martedì con all’ordine del giorno la nomina
della commissione.
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Giallo a Gavi: cadavere di un uomo forse accoltellato trovato in un furgone
Il corpo era nella ex cava all’ingresso del paese utilizzata come parcheggio per bus e camion
Giampiero Carbone
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Aggiornamento: Gavi, trovato senza vita nel furgone parcheggiato
Il furgone bianco sul quale è stato trovato il cadavere |
Gavi (AL)
Il cadavere di un uomo, forse di nazionalità inglese, è stato
trovato stamattina a Gavi, nella ex cava all’ingresso del paese,
utilizzata come parcheggio per bus e camion. Il corpo senza vita era
all’interno di un furgone bianco sul quale ora i carabinieri stanno
svolgendo i rilievi. Secondo le prime indiscrezioni, presenterebbe
ferite compatibili con un accoltellamento. La zona è stata transennata.Continua qui
Aggiornamento: Gavi, trovato senza vita nel furgone parcheggiato
Milano, parzialmente bruciate tre palme in piazza Duomo
Tre palme tra quelle che sono state appena piantate nei giorni scorsi
in Piazza Duomo a Milano sono state parzialmente bruciate, una più delle
altre, la notte scorsa. Sul posto sono intervenuti gli agenti della
Polizia Locale che hanno acquisito le immagini delle telecamere di
sorveglianza per identificare i vandali.
Secondo una prima ricostruzione, l’episodio si sarebbe verificato
dopo la mezzanotte in quanto prima sono presenti in Duomo i controlli
fissi di Polizia e Carabinieri.
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Starbucks sbarca a Milano: porta con sè palme e banani
Incidente nucleare alla centrale nucleare di Krško, in Slovenia
L'allarme è stato lanciato dall'Unione Europea, l'incidente occorso in queste ore, dista circa 130 km da Trieste
di Valsusa Report
La centrale è stata connessa alla rete
il 2 ottobre 1981, entrando in operatività il 15 gennaio 1983. È dotata
di un reattore ad acqua pressurizzata Westinghouse di costruzione
canadese da 696 MW elettrici netti contenente 48,7 tonnellate di
combustibile a base di ossido d’uranio.
Da sempre la centrale nucleare di Krško
sta al centro di interrogazioni e manifestazioni di protesta da parte
di numerose associazioni ambientaliste. Nel 1993 si chiese di adeguare
l’impianto alle normative dell’Unione Europea. I generatori di vapore
Westinghouse pare abbiano tutti lo stesso problema: perdite con
fuoriuscita di radionuclidi dispersi nell’atmosfera. La centrale di
Krško sorge su di una faglia ed è dunque zona sismica. Ne parlammo qui dopo un terremoto nella zona.
Se si verificasse un incidente della portata di quello di Chernobil le
persone coinvolte sarebbero circa 30 milioni, di cui 5 milioni a rischio
di vita. Indicativamente, le zone maggiormente coinvolte dal fall-out
radioattivo sarebbero, oltre a Slovenia e Croazia, il Triveneto in
particolare e in generale l’Italia centro-settentrionale.
Nella mattina del 16 febbraio alle ore 8e30 la centrale nucleare di Krsko si è automaticamente fermata perché il sistema di sicurezza ha evidenziato un problema alla ventilazione delle pompe dell’acqua verso il reattore. Le autorità non segnalano fuoriuscite di materiale radioattivo.
Nella mattina del 16 febbraio alle ore 8e30 la centrale nucleare di Krsko si è automaticamente fermata perché il sistema di sicurezza ha evidenziato un problema alla ventilazione delle pompe dell’acqua verso il reattore. Le autorità non segnalano fuoriuscite di materiale radioattivo.
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sabato 18 febbraio 2017
Presentato l'arrivo in 'rosa' di Tortona, i velocisti sprinteranno in Corso Cavour
Presentato l'arrivo della 13^ tappa (venerdì 19 maggio) del Giro d'Italia del centenario. "Volevamo rendere omaggio ai corridori che hanno fatto la storia di questa corsa, il tortonese non poteva mancare" ha dichiarato il direttore Mauro Vegni. Dopo 162 km con partenza da Reggio Emilia, traguardo in Corso Cavour
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TORTONA (AL) - Giovedì 16 nella Sala Romita del Comune di Tortona è stato ufficialmente presentato l'arrivo della 13^ tappa del 'Giro d'Italia del centenario', che venerdì 19 maggio porterà in città la carovana rosa. Oltre al sindaco Gianluca Bardone, all'assessore comunale con delega allo sport Vittoria Colacino e all'assessore regionale Giovanni Maria Ferraris, presenti in sala il direttore della 'corsa rosa' Mauro Vegni e il 'testimonial' ed ex campione del mondo Vittorio Adorni.
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