Patrizia Massaro aveva 22 anni
quando nel 1996 il marito fu arrestato con l'accusa di omicidio, per
un'intercettazione interpretata male. Ora è tornato in libertà: "Ha
trovato un altro mondo"
di VITTORIO RICAPITO
Angelo Massaro è ancora spaesato, sta
imparando a usare lo smartphone. Entrò in carcere che aveva trent'anni,
lasciando fuori l'Italia del 1996, quella di Romano Prodi premier, del
Milan di George Weah, della Terra dei cachi di Elio e le storie
tese per uscirne 21 anni dopo catapultato nell'era dei social network.
Fu condannato a 24 anni per l'omicidio di un suo caro amico soltanto per
la cattiva interpretazione di una frase dialettale intercettata al
telefono.
Diceva alla moglie che portava un "muers", un carico ingombrante
attaccato all'auto. Gli investigatori pensarono si trattasse di un
"muert", cioè del cadavere. Una maledetta consonante cambiò il senso
della frase e della sua vita. La revisione dopo vent'anni in cella: non è lui il killer.
Ieri per Angelo Massaro il primo risveglio tra le braccia di sua moglie
Patrizia, che in tutti questi anni non lo ha mai abbandonato. E poi
l'abbraccio con i figli Antonio e Raffaele. Quando fu arrestato avevano
due anni e mezzo l'uno e 45 giorni l'altro. Ora sono adulti e lavorano.
Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento