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sabato 16 dicembre 2017

Trump elimina dalla Sanità Usa le parole “transessuale”, “diversità” e “feto”

Al Center for Disease Control and Prevention, la principale autorità sanitaria statunitense, sarà da ora in poi proibito l’uso di una serie di parole e frasi: vulnerable, entitlement, diversity, transgender, fetus, evidence-based, science-based: vulnerabile, diritto, diversità, transessuale, feto, basato sulle evidenze, basato sulla scienza.

La decisione dell’amministrazione Trump è stata comunicata durante un una riunione del CDC dedicata alla stesura dei documenti per il bilancio del prossimo anno, documenti da cui quei termini dovranno essere banditi.

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Melegatti, evitata la cassa integrazione. Gara di solidarietà porta richiesta di 5mila pandori. “Poi impegno su colombe”

L'ultimo pandoro doveva essere sfornato il 12 dicembre ma, grazie al sostegno dei consumatori, è ripresa la produzione
La Melegatti per ora ce la fa con le proprie gambe. Lo storico stabilimento veronese di pandori – in crisi di liquidità – riuscirà ad evitare per il momento la cassaintegrazione. Un’intesa alla quale sono arrivati azienda, sindacati e commissari del tribunale in un vertice di ieri. Per non lasciare a casa nessun operaio si è stabilito di proseguire la produzione natalizia in modo da sfornare altri 5mila pandori. Dopo, nello stabilimento di San Giovanni Lupatoto, inizierà la campagna per le colombe pasquali. A poter tirare un respiro di sollievo sono settanta dipendenti fissi e 250 stagionali.

L’ultimo pandoro doveva essere sfornato il 12 dicembre ma grazie al sostegno dei consumatori oggi è ripresa la produzione: i commissari hanno deciso che l’ostacolo dei prezzi troppo bassi della grande distribuzione per panettoni e pandori a ridosso del Natale si potesse aggirare. Non facendo in tempo a raggiungere i supermercati, i 5mila pandori prodotti extra, saranno venduti direttamente nello spaccio aziendale, in questi giorni molto frequentato: per contribuire al rilancio dello storico marchio, i clienti acquistano anche le confezioni ammaccate, di solito scartate.

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A Roma corteo pro-migranti, sos infiltrati

Attesi in 15mila, pericolo scontri. Divieto caschi e fumogeni

È allerta per il corteo nazionale di oggi pro-immigrati a Roma a cui sono previsti circa 15mila partecipanti che sfileranno per le strade del centro storico della città.
La manifestazione "Diritti senza confini", partirà da piazza della Repubblica alle 14 diretta a piazza del Popolo.

Ad aderire all'evento il 'mondo antirazzista': dall'Usb alla Coalizione Internazionale Sans-Papiers, dai movimenti per i diritti all'abitare agli studenti, alle realtà della sinistra estrema. Per gli investigatori il rischio, però, è che nel corteo possano infiltrarsi gruppi di violenti, provenienti anche da altre città italiane, con l'obiettivo di creare disordini.

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venerdì 15 dicembre 2017

Arrestato in Spagna 'Igor il russo'

L'arresto di Norbert Feher è avvenuto durante una sparatoria nella zona di El Ventorillo, nella quale sono morte tre persone, tra cui due uomini della guardia civil


Norbert Feher alias Igor Vaclavic, conosciuto come 'Igor il russo' e responsabile di due omicidi in Emilia-Romagna lo scorso maggio, è stato arrestato in Spagna.
L'arresto - riferiscono i carabinieri di Bologna - è avvenuto durante una sparatoria nella zona di El Ventorillo, nella quale sono morte tre persone, tra cui due uomini della guardia civil.

Fonte 

Igor arrestato, il 'russo' era in Spagna. Madrid verso sospensione dell'estradizione in Italia

Traffico illecito di rifiuti. Un indagato: 'I bimbi? Che muoiano'

Frasi choc di un indagato in merito una discarica vicino a una scuola

"Ci mancavano anche i bambini che vanno all'ospedale, che muoiano". Così uno degli indagati nell'inchiesta della Dda di Firenze per traffico illecito di rifiuti, che oggi ha portato all'arresto di sei persone, parlando dei rischi di stoccare abusivamente rifiuti pericolosi in una discarica situata vicino a una scuola. "Non mi importa nulla dei bambini che si sentono male - prosegue l'uomo senza sapere di essere intercettato -, io li scaricherei in mezzo alla strada i rifiuti".

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Scontro treno-scuolabus in Francia: quattro bambini morti

Incidente nei pressi di Perpignan. 21 alunni feriti gravi. Passaggio a livello era considerato pericoloso

"E' di almeno quattro bambini morti" il bilancio delle vittime dello scontro avvenuto nel sud-ovest della Francia tra un treno regionale ed uno scuolabus a Millas, sull'asse ferroviario Perpignan-Villefranche de Conflent nel sud-ovest della Francia, non lontano dal confine spagnolo. Ci sono "24 feriti molto gravi, di cui 21 alunni, e altri tre altri che erano a bordo del treno" afferma il prefetto che parla di incidente grave. Le vittime erano tutte a bordo dello scuolabus che trasportava studenti in maggioranza tra i 13 e i 17 anni. Il più giovane dei feriti, scrive Bfm sul suo sito internet, ha 8 anni. Tutti sono stati ricoverati nell'ospedale di Perpignan dove è stato attivato un numero di emergenza, mentre i genitori sono attesi ella scuola di Millau"dove saranno accolti e informati".

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Due fermi per la morte dell'ex calciatore La Rosa

Il corpo del direttore sportivo del Brugherio era stato scoperto ieri nel bagagliaio di un'auto

Due persone, un uomo e una donna, sono state sottoposte a fermo per l'omicidio e la soppressione del cadavere di Andrea La Rosa, 35 enne milanese ex calciatore di serie C e neo direttore sportivo del Brugherio calcio (Monza), scomparso il 14 novembre scorso. I fermati sono la donna che guidava l'auto nel cui bagagliaio è stato scoperto il corpo di La Rosa e un uomo risultato in rapporti con lei.

Fonte

giovedì 14 dicembre 2017

Cacciatore ucciso da una fucilata durante la battuta al cinghiale nella campagna di Sezzadio

La disgrazia oggi pomeriggio. La vittima, di 53 anni, abitava a San Salvatore

Silvana Mossano
Sezzadio
Un cacciatore monferrino di 53 anni è morto, oggi pomeriggio, intorno alle 16, durante una battuta di caccia al cinghiale. La disgrazia è avvenuta nella campagna di Sezzadio, in località Gorreto. La vittima è Piercarlo Minetti, abitava a San Salvatore.

Indagano i carabinieri di Sezzadio, giunti sul posto appena è scattato l’allarme. Hanno presidiato l’area a lungo, in attesa che il magistrato di turno impartisse disposizioni sulla rimozione del cadavere.

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mercoledì 13 dicembre 2017

In 5.500 ancora senza corrente elettrica per il gelo

Continua il lavoro per ritornare alla normalità dopo i problemi ai tralicci provocati dal gelo.


PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Sono quasi 5.500 le persone al momento ancora senza energia a causa del gelo delle scorse ore. I problemi sono concentrati al momento in particolare nel novese. I comuni con il maggior numero di persone senza corrente sono Cabella Ligure (884), Gavi (751), Cantalupo Ligure (408) e Albera (384). Intanto prosegue il lavoro dei cantonieri provinciali, del personale dei Comuni e dei volontari, oltre che di alcune ditte private, per ripristinare le strade colpite da cadute di alberi o rami. Ecco la situazione aggiornate delle strade in provincia:

Sp 139 da Sant’Agata Fossili verso Carezzano zona Torre Sterpi chiusa
Sp 128  di Madonna di Fonti in apertura
Sp 125 in Sarezzano chiusa per lavoro sgombero carreggiate
Sp 124  in Sarezzano chiusa per lavoro sgombero carreggiate
Sp 105 Pozzo Groppo verso  Biagasco chiusa in fase di riattivazione
Sp 110 da Dernice verso Vigoponzo chiusa in fase di riattivazione
Sp 110 da Dernice verso San Sebastiano riaperta
Sp 130 a Costa Castellania chiusa
Sp 135 tra Albarasca e Vargo chiusa
Sp 122 dei Campioli in Stazzano chiusa
Sp 119 della Polverola in apertura
Sp 117 a Montemarzino chiusa in fase di riattivazione
Sp 138 a Sorli chiusa in fase di riattivazione
Sp 120 galleria di Garbagna riaperta
Sp 131 di Sarizzola in riapertura
Sp 162 di Monterotondo chiusa a tratti
Sp 160 di val Lemme chiusa dal 30 al 32
Sp 160 di val Lemme da Gavi chiusa in riattivazione
Sp 163 della Castagnola  verso Fraconalto chiusa in riattivazione
Sp 161  della Crenna chiusa a tratti con difficoltà di circolazione
Sp 207 da dopo Olbicella
Sp 176 Da Gavi a Castelletto d’Orba chiusa a tratti con difficoltà di circolazione
Sp 158 della Lomellina difficoltà di circolazione.
Sp 141 Cassano-S. Agata Fossili da Sardigliano verso Sant’Agata Fossili in fase di riattivazione
Sp 139 Carezzano-Cassano da Sant’Agata Fossili verso Carezzano zona Torre Sterpi: in fase di riattivazione.
Sp 128 di Madonna di Fonti: aperta
Sp 125 Tortona-Avolasca nel comune di Sarezzano: Aperta e percorribile con Cautela
Sp 105 di Pozzol Groppo da Pozzol Groppo verso Biagiasco: chiusa ma in fase di riapertura
Sp 110 S. Sebastiano-Pertuso da Dernice verso Vigoponzo: riaperta
Sp 130 della valle Ossona da Costa Vescovato a Castellania: riaperta
Sp 135 Serravalle-Carezzano tra frazione Albarasca e frazione Vargo a Stazzano: riaperta

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Da tre giorni senza elettricità e riscaldamento, il dramma di 12 persone

 

Manca il sale, viabilità nel caos: Ovadese e valle Scrivia in emergenza

 

 

 

martedì 12 dicembre 2017

Cesano Maderno, attraversano i binari: due anziani travolti e uccisi dal treno

Tragedia martedì mattina lungo la linea regionale Seveso-Milano Bovisa. Le sbarre del passaggio a livello erano abbassate, ma loro sono passati lo stesso

Marito e moglie pensionati, rispettivamente di 75 e 78 anni, sono morti travolti da un treno regionale in transito, proveniente da Seveso e diretto a Milano Bovisa, mentre stavano attraversando i binari a Cesano Maderno (Monza). La tragedia è accaduta poco prima delle 11 di martedì; la dinamica precisa dell’accaduto è ancora al vaglio della Polfer, che procede ai rilievi. Secondo le prime ricostruzioni il treno Seveso-Rogoredo stava transitando nel centro storico di Cesano Maderno e le sbarre al passaggio a livello di corso della Libertà erano abbassate. Nonostante ciò i due coniugi hanno deciso di passare dalla parte opposta: mentre stavano attraversando i binari sembra che l’uomo abbia perso il cappello e che la moglie si sia fermata per raccoglierlo. Un ritardo che si è rivelato fatale. 

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Austria, esplosione in un impianto di gas a Baumgarten

Al confine con la Slovacchia: decine di persone ferite, almeno una vittima. Interrotti i flussi di gas dalla Russia verso l’Italia «fino a nuovo avviso»

Allarme per le forniture di gas all’Italia: potrebbero infatti verificarsi interruzioni dopo l’esplosione di questa mattina in un impianto di distribuzione a Baumgarten an der March, in Austria, al confine con la Slovacchia. L’esplosione ha causato un morto almeno e 18 feriti ma rischia anche di creare difficoltà al rifornimento energetico verso le frontiere Sud e Sudest dell’Austria, in particolare verso Italia, Slovenia e Croazia, secondo un portavoce di Gas Connect Austria, società che gestisce il sito. Le cause dell’esplosione non sono ancora chiare, ma si pensa a un guasto tecnico L’esplosione è stata seguita da un incendio che ha causato «danni significativi».

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Si arrampica sui grattacieli per mettere le foto sui social. Posta il video e poi cade

Yong Ning è stato trovato morto ai piedi del grattacielo
Aveva solo 26 anni e si chiamava Wang Yong Ning. Era famoso sui social cinesi per le foto delle sue imprese sempre più spericolate mentre si arrampicava su costruzioni altissime a mani nude e mentre faceva piegamenti e esercizi pericolosi sospeso nel vuoto.
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Melegatti blocca la produzione dei pandori: «Al super costano meno del pane, produrremmo in perdita»

Oggi il via libera dei lavoratori alla cassa integrazione. L’azienda messa in crisi dalle liti tra le due famiglie principali azioniste. Lo stabilimento inaugurato a febbraio ora è chiuso. Attesa per le mosse del fondo maltese Abalone che vuole rilevare l’attività

 

C’è qualcosa di eroico in chi non si arrende a una storia già scritta. E si batte per sostituire un epilogo scontato e deludente con un lieto fine. I dipendenti della Melegatti di San Giovanni Lupatoto ci hanno provato. Fino all’ultimo.
Ci stanno provando ancora, per la verità. Questa mattina la produzione sfornerà l’ultimo pandoro del 2017. E poi tutti all’assemblea convocata per le 12.30 dal sindacato. Si valuterà se dare il via libera a un nuovo giro di cassa integrazione. Fino alla Befana. Il «sì» (utile ma non indispensabile visto che l’azienda potrebbe procedere unilateralmente) è scontato. Nonostante gli ordini dei pandori abbiano preso a fioccare con la prima neve, non c’è alternativa. E il motivo — spiegano i responsabili della produzione— è semplice: da Natale in poi nei supermercati panettoni e pandori costano meno del pane, quindi d’ora in poi si lavorerebbe in perdita. 

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Maltempo: esonda il fiume Enza, mille evacuati. Allarme gelicidio in Piemonte, ancora disagi in Liguria

Non nevica più in Piemonte ma è allerta per il ghiaccio, in Toscana disagi per il vento forte. In Emilia Romagna il fiume Enza rompe gli argini a Lentigione, evacuate mille persone

Ha smesso di nevicare in Piemonte e ora l’allerta è per il ghiaccio. Non piove più in Liguria ma rimangono disagi alla circolazione. Il maltempo concede una tregua al Nord Italia dopo le nevicate e i temporali di lunedì.  

Resta critica la situazione però in Emilia Romagna: nel Reggiano a Lentigione, nel comune di Brescello, il fiume Enza ha rotto gli argini e invaso l’abitato e la zona industriale. Evacuate oltre mille persone. Alcune persone però sono bloccate in casa, in attesa dell’intervento di elicotteri e mezzi anfibi. Interrotta la statale 63. A Colorno ha esondato la Parma: i pompieri hanno messo in salvo tre persone e un cane che si trovavano in una casa invasa dall’acqua. Nel modenese ha tracimato il fiume Secchia: allagata la strada a Campogalliano, nel modenese, dove i vigili del fuoco hanno tratto in salvo due persone e alcuni animali, non lontano dall’argine. Chiusi scuole e ponti a Bastiglia, Sorbara e Sozzigalli. In Lombardia il livello del Po è salito di un metro al Ponte della Becca, nel pavese. Nel bergamasco una frana è caduta a Riva di Solto, sulla strada provinciale 469 che è stata interrotta. E a Mezzoldo nella notte fra lunedì e martedì un uomo è riuscito a mettere in salvo la sua famiglia: la frana aveva tranciato alcuni tubi e nella casa era in corso una fuga di gas. 

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Alluvione nel parmense: drammatico il video dei vigili del fuoco su Calorno

MALTEMPO LIGURIA: situazione CRITICA nell'entroterra per GHIACCIO

Il pericolo della Jihad di Natale

Gianni Riotta
Nel 1935, con l’America affamata dalla Depressione, il presidente Roosevelt decise di aiutare gli scrittori impoveriti, incapaci ormai di scrivere una sola riga. Il suo leggendario programma di sussidi - Federal Writers’ Project - fu ospitato a New York nel cavernoso Port Authority, dove metro, treni e autobus affollano, oggi come allora, una frettolosa umanità. Tra pendolari e senza tetto, si misero in coda i futuri giganti della letteratura americana, il novellista John Cheever, Richard Wright, autore di «Ragazzo negro», Ralph Ellison, maestro de «L’uomo invisibile», pagati al venerdì, tre dollari al giorno.

I loro fantasmi aleggiavano ieri sul convulso terminal dell’Ottava Avenue, 8000 bus al giorno, 65 milioni di passeggeri l’anno, quando Akayed Ullah, emigrato dal Bangladesh a Brooklyn, ha lasciato brillare il corsetto con un ordigno rudimentale, Velcro, zip, tubi ed esplosivo, come si impara da ricette online.

Il botto prematuro ha svuotato la stazione gremita del lunedì prefestivo, scosso New York, ferito solo il terrorista con altri passanti storditi, e troppo in fretta i siti han titolato «Attentato fallito!». Neppure per sogno, Isis considera un successo - e i suoi canali esultano ai «maiali infedeli in fuga» sotto Natale - che un «soldato» armato abbia violato il cuore di Manhattan, seminando paura. In un prezioso lavoro di controinformazione, dall’account twitter @rcallimachi la saggista del New York Times Rukmini Callimachi spiega la psicologia del raid di Ullah: venendo dopo la strage downtown del 31 ottobre, 8 morti e quindici feriti con il camion di Sayfullo Saipov a falciare ciclisti, e la bomba in pentola a pressione di Ahmad Khan Rahimi, 17 settembre 2016, 31 feriti, l’attacco di ieri a Port Authority sfibra i nervi a cittadini e polizia.

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Manovra, salta stretta su cellulari auto

Tagliola ammissibilità anche per seggiolini anti-abbandono

La stretta sull'uso dei cellulari alla guida e l'obbligo di prevedere allarmi per i seggiolini dei bimbi montati in macchina sono fra le misure che incappano nella tagliola dell'ammissibilità in vista dell'esame della manovra da parte della commissione Bilancio della Camera. Le norme dunque non saranno messe ai voti a causa dell'estraneità della materia.
    "Sono almeno duemila gli emendamenti alla manovra che non hanno superato il vaglio di ammissibilità": lo riferisce il presidente della commissione Bilancio e relatore al ddl Francesco Boccia.

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lunedì 11 dicembre 2017

Maltempo in Liguria. Tracima l’Entella, black out in varie zone

Gli aggiornamenti

Genova - È emergenza a Chiavari per la tracimazione del fiume Entella (fotogallery) . L’allarme viene lanciato dal comune sulla pagina Facebook: «Pericolo esondazione fiume Entella - recita il post - Abbandonare i piani bassi, non cercare di salvare i beni materiali ma mettersi in sicurezza!».
Autostrade, Valbormida isolata
Sulla A6, Savona-Torino è sempre chiusa tra Mondovì e Savona. E in direzione Torino tra Savona e Ceva. Quindi sempre chiusa dall’alba di questa mattina e nessuna riapertura è per ora prevista. Questo vuol dire che la Valbormida è completamente isolata.
Le altre autostrade
In A10: tir di traverso in A10 (foto), tratto autostradale chiuso. Riaperta poi una corsia. In A7: i problemi - già dalla notte - sono dati oltre che dal gelicidio da alberi caduti
Le ferrovie
Sono Piemonte e Liguria le regioni più colpite dal maltempo e del forte gelicidio con alcune cancellazioni di treni regionali e InterCity. Ecco la situazione sulle linee che riguardano la Liguria.

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Tragedia sulla A21 nel Pavese: Tir sbanda e finisce fuoristrada, morto un camionista di Castelnuovo

Provincia di Alessandria, comunicato della Protezione Civile

Elenco strade chiuse per caduta alberi o con limitazione carreggiata ( si eviti comunque circolazione):

Sp 123 #valBorbera tra #Dernice e #montebore
Sp 160 #valLemme comune di #Voltaggio;
Sp 163 della Castagnola #valLemme;
Sp 165 #valLemme Comune di #Bosio;
Sp 162 di Monterotondo #valLemme Comune di Gavi;
Sp 207 #valleOrba Comune di #Molare dal bivio di San Luca fino al confine di provincia;
Sp 145 di Mongiardino;
Sp 112 di Forotondo;
Sp 147 di #CarregaLigure;
Sp ex SS 456 del Turchino tra #Ovada e #Rossiglione;
Sp 170 tra Bosio e Mornese
Circonvallazione di Voltaggio (difficoltà);
Vi sono problemi su molte strade comunali della #valBorbera e #valLemme


Fonte

“Il tunnel avanza e rischia di inaridire le fonti di Sottovalle”

Preoccupazioni per i lavori del Terzo valico, ma il Cociv rassicura: «L’approvvigionamento idrico non sarà interrotto e si sta realizzando il nuovo acquedotto»

Il cantiere del nuovo acquedotto sulle alture di Arquata

GIAMPIERO CARBONE
ARQUATA SCRIVIA
Manca circa un chilometro al possibile impatto con le sorgenti del monte Zuccaro da parte della talpa meccanica che sta scavando il tunnel principale del Terzo valico dei Giovi da Arquata Scrivia verso Genova. «Paola», questo il nome della macchina azionata ormai da mesi dal cantiere di Radimero, ad Arquata, finora ha realizzato circa 2,5 km di galleria sui 27 previsti e il primo scoglio, tralasciando l’amianto presente in questa fetta di Appennino, saranno le sorgenti che alimentano gli acquedotti della Valle Scrivia.

Nel 2006 il progetto definitivo del Terzo valico metteva nero su bianco che l’impatto dello scavo con le fonti del monte Zuccaro, a cavallo tra le sue vallate, sarà quasi certo. Per questo, fin da allora, era stato previsto un acquedotto alternativo per l’abitato di Sottovalle, 60 anime nel Comune di Arquata. Il piccolo centro negli Anni Sessanta si era dotato di un acquedotto alimentato per caduta dalle sorgenti dello Zuccaro, gestito da un consorzio formato dagli abitanti. Consorzio che undici anni fa è riuscito a evitare di rimanere all’asciutto grazie alla nuovo condotta. I lavori sono partiti, con qualche ritardo, ormai da tempo, con una tubazione che preleverà acqua dalla galleria Borlasca, lungo una delle due linee ferroviarie tra Arquata e Genova. L’opera non è ancora stata completata a causa dei ritardi accumulati per diversi motivi da parte dell’impresa incaricata dal consorzio Cociv e ora il timore dei sottovallesi è che la talpa arrivi a contatto con le sorgenti del monte Zuccaro prima che il nuovo acquedotto sia terminato, lasciando senza acqua la frazione. 

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New York, esplosione alla stazione bus a Manhattan. La polizia: "L'arrestato indossava un giubbotto esplosivo"

Due feriti non gravi. Uno è l'attentatore

Un'esplosione è avvenuta a Port Authority, la stazione centrale dei bus a New York, tra la 42esima strada e l'ottava Avenue, a Manhattan. La polizia e i vigili del fuoco sono sul posto, secondo i media americani, che hanno riferito di scene di panico.

Secondo Cnn, l'esplosione a Manhattan sarebbe stata causata da un ordigno artigianale, un 'tubo-bomba', che sarebbe esploso prima del previsto. La polizia ha confermato l'arresto di una persona. L'uomo indossava un giubbotto esplosivo e ha riportato anche lievi ferite. Nella zona è presente un massiccio dispiegamento di forze di sicurezza che stanno cercando l'eventuale presenza di altri ordigni


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Catena di incidenti sulla tangenziale di Alessandria perché nessuno ha messo il sale per palleggio di responsabilità


La vicenda ha davvero dell’incredibile: siamo nel 2017 col mondo dell’informazione in mano grazie agli smartphone e grazie ad internet,  eppure non si riesce ancora a capire chi deve provvedere a spargere il sale su tutta la tangenziale di Alessandria: se Comune, Provincia o Regione e così, visto che non si sa, nessuno l’ha messo dove andava.
Il risultato è stata una catena di incidenti stradali che si è verificata a partire dalle sei di questa mattina lunedì 11 dicembre, fino a dopo le 8. Una decina di piccoli incidenti stradali con auto fuori strada e feriti di poco conto per fortuna che hanno visto impegnate in più occasioni le ambulanze del 118 e la Polizia stradale di Alessandria che per evitare ulteriori incidente ha chiuso l’accesso alla tangenziale da chi proveniva da Spinetta Marengo e in altri tratti.

Qualcuno potrà obiettare che la responsabilità è sempre degli automobilisti che evidentemente andavano a velocità non adeguata al fondo stradale, me perché in altri tratti di strada il sale è stato messo e sulla tangenziale no?

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Rischio gelicidio, chiudono le scuole: ecco l'elenco. Stop anche ai treni

Al Nord neve e gelo mandano in tilt le ferrovie

Fiocchi bianchi in Piemonte. Molte scuole restano chiuse


Traffico ferroviario in tilt in Piemonte a causa di neve e pioggia, pericolo valanghe in Trentino, vento a 150 km orari nello spezzino, collegamenti sospesi da e per molte isole: il maltempo sta flagellando l’Italia, soprattutto al centro nord. In Piemonte in particolare la circolazione è fortemente rallentata sul nodo di Torino, in direzione Genova, a causa di un guasto tra le stazioni Lingotto e Porta Nuova.

Traffico sospeso sulla Torino-Savona, da San Giuseppe di Cairo, mentre le linee Genova-Milano e Genova-Torino (via Mignanego) sono sospese nel tratto tra Ronco e Arquata Scrivia. Problemi anche alla viabilità, con disagi sulle strade e forti rallentamenti sulle principali autostrade. Migliora invece gradualmente la situazione ferroviaria sulla linea Bologna-Prato dove la circolazione dei treni era fortemente rallentata dalla tarda serata di ieri. A Trieste un muro di contenimento nella zona della pineta di Barcola è crollato parzialmente in mattinata, a causa delle abbondanti piogge che cadono da ieri sul capoluogo giuliano. A causa del gelicidio che nella notte ha provocato una poltiglia di ghiaccio sulle carreggiate e la caduta di alberi e rami, stamane ci sono pesanti problemi alla viabilità su tutte le autostrade liguri.

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Maltempo: la situazione del traffico ferroviario

Maltempo, la Liguria col fiato sospeso

Subdolo e pericoloso, ecco cos’è il gelicidio

 

Meteo Alessandria: piogge lunedì, molte nubi martedì, bel tempo mercoledì

Bloccati 4 ore sul Thello ghiacciato, malori e scene di panico: «Abbandonati al buio»

Genova - Mancano pochi chilometri alla prossima fermata e l’annuncio del capotreno sembra incoraggiante: «Tra pochi minuti il treno arriverà a Genova-Principe». Invece è solo l’inizio di un incubo. Poco più avanti il convoglio si ferma alla stazione di Piano Orizzontale, sul passo dei Giovi. Sembra una sosta momentanea, è in realtà il segnale di un guasto, legato al congelamento dei cavi di alta tensione. Oltre 400 passeggeri, che viaggiavano sul “Thello” partito da Milano e diretto a Marsiglia, rimangono segregati al gelo, talvolta al buio, per quattro interminabili ore. Con pochissime informazioni, senza cibo, senza poter andare in bagno. Un paio di anziani accusano malori.

A bordo scoppia la rivolta e sul posto intervengono i carabinieri. A quel punto una parte di passeggeri riesce a scendere dal treno e si allontana come può, in taxi o facendosi venire prendere: «Non possono succedere cose simili nel 2017 - tuona Elisa Serafini, assessore alla Cultura del Comune di Genova, fra i viaggiatori intrappolati - a bordo c’erano anziani e bambini».

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Treno bloccato a Mignanego, così hanno viaggiato i passeggeri   

Ultimi aggiornamenti

LIGURIA: situazione CRITICA per il gelicidio (pioggia congelante) in alcune zone dell'entroterra. Particolarmente critica la situazione in Val Bormida, Orba e Stura dove si segnala la caduta di alberi sulla sede stradale. Situazione critica anche per il vento forte e le mareggiate che stanno colpendo il litorale di levante (fono a 5 metri d'onda a terra con raffiche di Ostro potenti)

Allerta rossa in tutta la provincia: piogge, vento e gelo. Scuole chiuse

domenica 10 dicembre 2017

MALTEMPO: accumuli pluviometrici MOLTO ELEVATI su alcune aree del nord (LE MAPPE)

Massima attenzione nella giornata di lunedi 11 soprattutto al nord

 

 
La prima mappa mostra gli accumuli piovosi previsti per la giornata di domani, lunedi 11 dicembre. Non capita tutti i giorni di vedere uno scenario simile paventato dalle elaborazioni modellistiche.

Focalizziamo subito lo sguardo sulla Liguria che vedrà accumuli imponenti (anche localmente superiori a 200mm) nelle zone appenniniche centro - orientali della regione.
Sotto torchio anche il settore delle Alpi Marittime e l'Imperiese dove l'effetto stau delle correnti da sud porterà piogge molto intense e abbondanti nevicate in quota.

Il secondo settore da tenere sotto controllo sarà la parte centro-orientale alpina. Qui agiranno abbondanti nevicate specie sul settore orobico, sui Lessini e sul Trentino, dove le cumulate nevose saranno davvero ragguardevoli indicativamente sopra i 1000-1200 metri.

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Cuscino freddo sulla pianura Padana: tanta neve in arrivo nelle prossime ore!

 

 

Liguria, l’attesa della tempesta perfetta


Genova - Regola numero uno: tenersi il più possibile alla larga da spiagge e scogliere. Lo dice l’allerta per mareggiata intensa che con ogni probabilità sarà diramata oggi dalla Protezione civile, se le previsioni meteo si manterranno quelle attuali. Nulla di straordinario, la Liguria è abituata a fenomeni del genere in questa stagione anche se per domani l’intensità si preannuncia particolarmente alta, come spiega Federico Grasso dell’Arpal, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale. «Il vento dall’Africa soffierà per ore su tutto il Mediterraneo in direzione del Mar ligure, con una velocità superiore ai 100 chilometri l’ora». A partire dalle quattro di domani pomeriggio le onde potranno raggiungere altezze comprese tra i quattro e i sei metri, in particolare lungo la costa da Recco a Ventimiglia.
 
 
Lungo la costa spezzina, le scuole di vela hanno annullato le attività, i servizi di noleggio barche rimarranno fermi così come i centri di immersione, mentre i porticcioli della zona hanno già rafforzato gli ormeggi e i cantieri navali hanno messo in sicurezza le imbarcazioni in banchina o nei piazzali.

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