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martedì 25 settembre 2018

Meteo a 7 giorni: fine mese tranquilla, inizio ottobre con il botto?

L'afflusso di aria più fredda si attenuerà ma resterà attiva una circolazione d'aria instabile sul meridione sino al week-end. Da lunedì saccatura in avvicinamento al centro Europa e all'Italia e possibile peggioramento da martedì 2 ottobre.


L'autunno ha mosso i primi passi sull'Europa e sull'Italia ma sembra avere ben altri progetti per i prossimi giorni. Le mappe relative ai principali modelli matematici segnalano la possibilità che dai primi di ottobre una saccatura si vada scavando sul Mediterraneo centrale, sfruttando l'indebolimento della zona di alta pressione qui presente. 

Tutto questo depone per un significativo cambiamento del tempo su tutte le regioni, ma soprattutto al nord e sul Tirreno, dove la saccatura finirebbe per isolare un minimo depressionario, continuando a determinare precipitazioni per altre 36-48 ore. 

Sarebbe insomma un altro tassello per completare il puzzle del passaggio stagionale. Naturalmente le correnti da est sono quelle che per eccellenza determinano gli abbassamenti più repentini di temperatura sul nostro Paese, perché da quella parte non abbiamo nulla che ci protegge, ma il simbolo dell'autunno non è il freddo, bensì la pioggia, e quella sino ad ora, eccezion fatta per alcune limitate aree del Paese, è completamente mancata.

Ovvio che se il tentativo della saccatura andasse completamente a vuoto, la scenario autunnale verrebbe improvvisamente edulcorato, con l'anticiclone ancora in grado di dettar legge e di favorire temperature superiori alla media.

Le probabilità di un cambiamento però sono sempre più elevate, rispetto alla previsione di una prosecuzione della stabilità.

SINTESI PREVISIONALE SINO A MARTEDI 2 OTTOBRE:
mercoledì 26 settembre
: ancora un po' di nubi al mattino sul nord-ovest e le regioni adriatiche, così come la Sardegna orientale, ma con tendenza a rasserenamento. Bel tempo altrove. Residua ventilazione orientale, in attenuazione, salvo sul meridione. Piuttosto freddo al mattino, relativamente mite nel pomeriggio.

giovedì 27 settembre: bel tempo ovunque ma con addensamenti sulle regioni meridionali estreme e sullo Jonio, associati a brevi rovesci o temporali isolati, ancora un po' ventoso al sud, temperature minime stazionarie, massime in aumento.

venerdì 28 settembre: un po' di nuvolaglia al sud con brevi rovesci sparsi, altrove bel tempo e temperature in lieve aumento, specie nei valori massimi.

sabato 29 settembre e domenica 30 settembre: un po' di variabilità sul territorio ma senza fenomeni rilevanti, temperature senza grandi variazioni. 

lunedì 1 e martedì 2 ottobre: potrebbe concretizzarsi un peggioramento al nord e su parte del centro, in primis Umbria, Toscana e Marche, associato a precipitazioni e ad un nuovo moderato calo termico.

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Incendio nel Pisano: brucia monte Serra, fiamme verso Calci

Il sindaco evacua alcune zone, si attendono i Canadair

Continua a bruciare il monte Serra, nel Pisano, e le fiamme si avvicinano pericolosamente all'abitato di Calci. Il sindaco Massimiliano Ghimenti via Facebook ha ordinato agli abitanti di lasciare le case a scopo preventivo, in particolare nella frazione di Montemagno e nelle zone di Torre e San Lorenzo. Un centinaio gli sfollati, che si sono raccolti nella palestra comunale. Impegnati da ore Vigili del fuoco e protezione civile, alle prese anche con un forte vento che rende difficile l'intervento. Con la luce dell'alba si attendono gli elicotteri e i Canadair, ma se il vento rimane così forte sarà difficile che possano alzarsi in volo. Non si registrano feriti né morti, ma la paura che le fiamme arrivino all'abitato è tanta. Nelle prime ore di intervento, ha detto Ugo D'Anna, comandante dei Vigili del fuoco di Pisa, è stato concreto il rischio di 'perdere due squadre' perché l'incendio è 'molto grosso e potente'. Le fiamme, probabilmente di origine dolosa, sono state avvistate intorno alle 22 di ieri. La cittadinanza di Calci si è radunata nella zona del municipio. L'amministrazione in queste ore concitate sta riorganizzando i collegamenti bus con Pisa.

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Disastro di Ponte Morandi: 3 mila i lavoratori a rischio

Confindustria Genova rende noti i numeri dell'impatto su produttività e occupazione nell'area industriale interessata dal crollo




Sono oltre 3 mila i lavoratori delle 100 aziende, tra grandi, medio-piccole e micro, coinvolte dalle conseguenze dirette e indirette del crollo di ponte Morandi a Genova.

Mentre le realtà ricomprese, in tutto o in parte, all'interno della cosiddetta "zona rossa" sono circa una ventina, per circa 400 occupati direttamente destinati ad attività lavorative nell'area

Sono i numeri resi noti da Confindustria Genova che ha incontrato le realtà produttive ubicate sulla sponda destra del torrente Polcevera, in corrispondenza del troncone ovest del viadotto rimasto in piedi dopo il crollo, sotto al quale è scattata l'inagibilità dell'area.

Al momento l'ultima ordinanza del sindaco di Genova ha restituito l'agibilità alla parte del sito di Ansaldo Energia che si trova sotto il viadotto, in un'area fino all'altro ieri evacuata per rischio cedimenti e ora tornata alla produttività.

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Scade la cassa integrazione: a rischio 140 mila posti di lavoro

Sindacati in allarme: per colpa del Jobs act ammortizzatori agli sgoccioli, urgente una proroga. Pressing su Di Maio: oggi mobilitazioni e scioperi e un presidio dei metalmeccanici al Mise

ROMA
Appeso al «decreto urgenze» non c’è solo la questione del ponte Morandi e la drammatica emergenza di Genova, ma c’è pure il destino di 140mila lavoratori che a partire da oggi resteranno senza ammortizzatori sociali. Perderanno ogni sussidio e di fronte a loro avranno una sola drammatica prospettiva: il licenziamento. A partire da oggi, a tre anni esatti dal varo del decreto che in ossequio al Jobs act riformava tutto il sistema degli ammortizzatori sociali, per migliaia di lavoratori di ogni settore produttivo iniziano infatti a scadere i 36 mesi di cassa integrazione e i contratti di solidarietà a disposizione nel quinquennio.  

Le promesse di Di Maio  
Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Luigi di Maio, visitando la scorsa settimana lo stabilimento della Bekaert, aveva annunciato che col «decreto urgenze» sarebbe stata ripristinata la cassa integrazione straordinaria per cessazione. Dopo l’ok arrivato il 13 settembre da parte del Consiglio dei ministri questo provvedimento però è sparito dai radar e a distanza di 10 giorni non è ancora stato trasmesso al Quirinale.  

I sindacati sono giustamente preoccupati. In prima linea i metalmeccanici che per oggi hanno promosso una giornata di mobilitazione e di scioperi ed hanno programmato un presidio a Roma davanti al ministero dello Sviluppo. Al governo avanzano una richiesta precisa, la stessa fatta al precedente governo: prolungare di almeno 12 mesi la cassa integrazione in scadenza in modo tale da poter completare i processi di riorganizzazione e di ristrutturazione aziendale in corso e le iniziative di reindustrializzazione. «Le promesse non bastano vogliamo vedere il decreto – spiega il segretario generale della Fim-Cisl Marco Bentivogli -. La reintroduzione della cigs per cessazione è un primo risultato importante, che in parte affronta il problema, ma non basta».  

I numeri della crisi  
Secondo le stime di Fiom, Fim e Uilm sono circa 140mila i metalmeccanici coinvolti da situazioni di crisi in comparti che vanno dalla siderurgia agli elettrodomestici, dall’elettronica all’automotive, dall’itc alle telecomunicazioni, con 80 mila lavoratori ina cassa integrazione straordinaria. Per metà sono concentrati nelle regioni del Nord, con punte di 16mila unità in Lombardia, 9.900 in Liguria, 9.800 in Piemonte e 5.900 in Veneto e un’ampia diffusione anche al Sud (14.700 in Puglia, 9.000 in Campania e 8.200 in Basilicata). 

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Casinò di Campione «Licenziati i 482 dipendenti»

Manca solo l’ufficialità alla notizia dell’avvio della procedura per i lavoratori. I sindacati: «Era nell’aria». Intanto è stato nominato il Commissario prefettizio che dovrà gestire il Comune in dissesto e gli annunciati 86 tagli


Non c’è ancora l’ufficialità ma l’indiscrezione sembra avere solide fondamenta: il Casinò di Campione d’Italia ha aperto la procedura di licenziamento collettivo di tutti i dipendenti a seguito del fallimento della società, avvenuta nel mese di luglio e che ha comportato - come è noto - la chiusura della casa da gioco.
Lo scrive il portale Gioconewscasino.it - sempre molto attendibile sul tema - lche virgoletta numerosi passaggi del documento inviato dai curatori fallimentari ai sindacati. La misura riguarda 482 persone, di cui 64 part time. Vale a dire tutti quelli attualmente in forza tra amministrativi, ausiliari, addetti al gioco e addetti al ristorante, tutti quanti strutturalmente in esubero.
Per quanto attesa, la notizia - in attese di conferme, naturalmente - non può che rendere ancora più drammatica la situazione occupazionale dell’enclave. «Era nell’aria, anche perché si tratta di un provvedimento necessario per avere accesso agli ammortizzatori sociali – dice Giovanni Fagone, rappresentante sindacale della Cgil interpellato da “La Provincia”- Comunque, nessuna comunicazione formale è ancora arrivata alle sigle sindacali e neppure ai lavoratori interessati».

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lunedì 24 settembre 2018

Iperdì, i lavoratori scendono in strada: "A rischio mille famiglie"

I dipendenti del supermercato Iperdì di Novi Ligure sono scesi in strada questa mattina. Con la crisi del gruppo Cga Generalmarket ci sono un migliaio di posti di lavoro a rischio

NOVI LIGURE (AL) – I dipendenti dell’Iperdì di Novi Ligure sono scesi in strada questa mattina: hanno manifestato per far sapere ai cittadini novesi che – con la crisi del gruppo Cga Generalmarket, proprietario di 35 supermercati in Lombardia, Piemonte e Liguria – ci sono un migliaio di posti di lavoro a rischio, tra i cui i loro. In tanti, tra i 21 addetti del punto vendita di via Oneto, lavorano lì fin dal giorno dell’apertura, l’ormai lontano 14 maggio 2004.

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Media: ''Italiani senza lavoro rischiano espulsione da Germania"

Sottosegretario Merlo, espulsioni sarebbero gravi

La patria europea dell'accoglienza rischia di rimangiarsi tutto. Gli italiani e tutti gli europei emigrati in Germania e rimasti senza lavoro potrebbero essere espulsi se non riescono, o non possono, trovare un'occupazione entro sei mesi. "Se fosse vero, l'atteggiamento della Germania sarebbe molto grave e andrebbe a colpire l'essenza stessa della Ue", commenta con l'ANSA il sottosegretario agli Esteri, Ricardo Merlo, sottolineando che "sarebbe un paradosso: l'Italia sotto accusa perché cerca di difendere l'Europa dall'immigrazione illegale e la Merkel che starebbe colpendo un diritto fondamentale dei cittadini Ue". "Chi è che difende davvero l'Unione Europea? Chi lavora per proteggerne i confini o chi starebbe preparandosi a cacciare dal proprio Paese cittadini europei?", si chiede il sottosegretario. L'allarme è stato lanciato da Radio Colonia, con un servizio della trasmissione in italiano Cosmo che ha mandato in onda la testimonianza shock di una donna italiana convocata dall'Ufficio per gli immigrati che le ha dato una sorta di ultimatum.

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Arancia meccanica a Lanciano, rapinatori tagliano lobo a donna

Irruzione in una villa: in quattro incappucciati picchiano un medico e la moglie, illeso il figlio disabile. Cercavano la cassaforte che non c'era

È caccia ai quattro malviventi che la scorsa notte si sono accaniti contro il chirurgo Carlo Martelli, presidente della Anffas Onlus locale, e la moglie Niva Bazzan, aggrediti e legati intorno alle 4 del mattino nella loro abitazione in località Villa Carminiello a Lanciano.
Si ipotizza, secondo le prime informazioni, anche la presenza di un quinto bandito che forse fungeva da palo. I feriti sono sottoposti a cure all'ospedale di Lanciano. La donna è in chirurgia dove si sta verificando la possibilità di ricucire il lobo dell'orecchio tagliatole dai malviventi.  Il marito ha riportato un trauma cranico facciale per i numerosi pugni ricevuti ed è sotto osservazione all'unità multiservizio del nosocomio lancianese. Dalla prima testimonianza resa dalle vittime, il lobo dell'orecchio destro della donna sarebbe stato mozzato con una specie di piccola roncola con il manico di legno che i banditi avrebbero trovato nella taverna sottostante l'abitazione. I quattro sono fuggiti a bordo dell'auto del medico, una Fiat Sedici grigio metallizzata.
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sabato 22 settembre 2018

Simone ha perso la sua battaglia contro il tumore

A 18 anni. I compagni classe lo aiutarono vaccinandosi tutti

I suoi compagni di classe, per aiutarlo e proteggerlo da infezioni che potevano essere pericolose, si erano tutti vaccinati contro l'influenza. Ora il diciottenne Simone Dipensa, studente di Novi Ligure (Alessandria), ha perso la sua battaglia contro il tumore ed è morto. Avrebbe compiuto 19 anni il 15 ottobre.
    "Se ne va una parte di noi", dice una insegnante, Monica Lupori. "Avevo conosciuto personalmente Simone - afferma il sindaco Rocchino Muliere - e il fatto che non ci sia più è una perdita per tutti. Cercheremo sicuramente di ricordarlo in qualche modo".

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Al Salone Nautico presente lo Spirito di Stella, il catamarano a misura di disabile

GENOVA - Alla 58esima edizione del Salone Nautico partecipa anche l'associazione lo Spirito di Stella, con il loro catamarano completamente accessibile a persone con disabilità. 

La storia della associazione parte con Andrea Stella. "Nel 2000 mi hanno sparato a Miami in Florida durante il mio viaggio di laurea in Giurisprudenza e da allora sono rimasto in carrozzina. La mia vita è cambiata da allora". Un viaggio che si è trasformato in tragedia: mentre sta tornando alla sua auto parcheggiata, trova tre malviventi intenti a rubare il mezzo: uno dei tre, pur non minacciato, gli punta una pistola contro e lo colpisce con due pallottole ferendolo al fegato e ad un polmone. Stella trascorre 45 giorni in bilico tra la vita e la morte. Una volta ripreso, scopre che una delle pallottole ha leso la sua colonna vertebrale.
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A passeggio sul Ponte Morandi, uomo si siede sul moncone ovest: fermato dai vigili del fuoco

GENOVA - Questa mattina un uomo è riuscito a salire, poco dopo le 12, su quel che resta del ponte Morandi. Dopo una passeggiata si è seduto sul “moncone” ovest, sopra alle case di via Porro.
Subito sono intervenuti i vigili del Fuoco che stavano lavorando sui sensori: accortisi del pericolo, lo hanno subito scortato verso il ponte elicoidale per consegnarlo alla polizia. 
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Chiede di vedere il mare e l'ambulanza si ferma sulla spiaggia

Equipaggio Croce Rossa Ivrea esaudisce desiderio di un anziano

Mentre veniva trasferito dalla Toscana in Canavese per ragioni di salute, un ottantottenne ha chiesto di "vedere il mare per l'ultima volta" ed è stato accontentato: l'ambulanza che lo trasportava si è fermata sulla spiaggia. E' successo a Marina di Carrara. A esaudire il desiderio dell'uomo è stato un equipaggio della Croce Rossa di Ivrea (Torino) dopo avere interpellato la famiglia.
    Il mezzo è stato fermato su uno spiazzo che si affaccia sulla spiaggia. 

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Spaventoso tornado attraversa Ottawa : capitale del Canada in ginocchio

Grosso tornado si abbatte su Ottawa. Decine di feriti e danni enormi, Capitale del Canada in ginocchio.

Le prime avvezioni di aria fredda artica verso il Canada sono risultate davvero incisive vista la presenza di parecchia umidità e calura nei bassi strati dopo un periodo fortemente anticiclonico per il nord America. Addirittura non sono mancati i fenomeni estremi nella giornata di ieri, 21 settembre 2018, nell'Ontario.
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Le Millevele per la solidarietà: ricavato agli sfollati di Ponte Morandi

In gara le barche Atalanta II E Kauris II

Genova - Ci sono anche Atalanta II e Kauris II alla 31esima edizione delle Millevele, manifestazione organizzata dallo Yacht Club Italiano. Nella prima imbarcazione sono presenti il sindaco di Genova Marco Bucci, il presidente della Regione Giovanni Toti e il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi, mentre nella seconda, tutta al femminile, condotta dalla campionessa giovanile Benedetta Di Salle, sono salpate la vicepresidente regionale Sonia Viale e l’assessore regionale alla Cultura Ilaria Cavo.

Solidarietà - La manifestazione organizzata dallo Yacht Club devolverà il ricavato delle quote d'iscrizione, circa 50 mila euro, agli sfollati del ponte Morandi.


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Bari, scontri dopo il corteo antirazzista. Feriti due ragazzi picchiati da fascisti

La manifestazione nel quartiere Libertà

Sono ricoverati al policlinico di Bari i due ragazzi che prendevano parte al corteo antirazzista. Gli scontri, in serata nel quartiere Libertà, fra un gruppo di manifestanti che avevano preso parte all’iniziativa “Mai con Salvini” e un gruppo di Casapound, in via Eritrea nei pressi della sede di quel movimento. Fra chi è finito in ospedale l’assistente parlamentare dell’eurodeputata Eleonora Forenza il quale, a parte nove punti di sutura alla fronte, è stato sottoposto a tac. I manifestanti hanno detto di essere stati picchiati a cinghiate, la polizia ha effettivamente sequestrato una cinghia.

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Attendono troppo dal medico,'tutta colpa di un negro'

Su Fb la denuncia-sfogo di una dottoressa, 'mi vergogno per loro'

In fila nell'ambulatorio per ricevere la terapia per le cure palliative. Forse l'attesa di prolunga perché la dottoressa si è allontanata per una consulenza specialistica "ad un paziente di origine senegalese".
A quel punto qualcuno di spazientisce e viene fuori un commento dal sapore razzista: "ben quattro persone, accompagnatori di miei pazienti, si sono lamentate di dover attendere per 'colpa di un negro'". Lo scrive lo stesso medico Maria Cristina Deidda su Fb, una storia riportata anche dall'Unione Sarda.
"Chiedo scusa, a nome dei concittadini sconosciuti ma intolleranti nei riguardi del paziente. Mi vergogno profondamente - scrive ancora su Facebook Deidda, medico specialista in oncologia e cure palliative all'ospedale che fa parte dell'azienda Ospedaliero universitaria di Cagliari - Tutti i nostri pazienti, e sottolineo, indistintamente tutti, sono amorevolmente trattati e supportati, poiché questo comportamento nelle cure palliative è indispensabile".
"Pur sentendo in tutta Italia di comportamenti intolleranti e discriminanti, mi ero illusa che nel nostro ambulatorio, proprio a causa della delicatezza delle patologie trattate, l'animo umano fosse più compassionevole verso l'altrui persona", sostiene.
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venerdì 21 settembre 2018

Autostrade, l’ipotesi della revoca allunga i tempi del decreto

Genova - Manca ancora un tassello per comporre il mosaico del “decreto Genova”, che il governo sta preparando per la ricostruzione post crollo di Ponte Morandi. Ma è un tassello fondamentale, che potrebbe far slittare di qualche giorno - non prima di lunedì - la pubblicazione del testo in Gazzetta ufficiale: da quanto filtra dall’esecutivo, il governo giallo-verde si sarebbe preso altro tempo per verificare, in sede di Unione Europea, la possibilità di inserire nel decreto che contiene le misure di sostegno per Genova una dicitura che renda esplicita la volontà di togliere la concessione ad Autostrade per l’Italia.
Nel giorno in cui il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, arriva in città per l’inaugurazione del Salone Nautico e per incontrare sfollati ed enti locali, il decreto resta “in bozza”.
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Decreto Genova, Autostrade avrà 30 giorni per pagare il nuovo ponte

Camion si incastra in via Borzoli, traffico in tilt nel ponente


giovedì 20 settembre 2018

Fuga gas in Archivio Stato Arezzo, due morti intossicati

I due si sono sentiti male dopo essere andati ad effettuare un controllo in un locale-ripostiglio perché era scattato l'allarme dell'antincendio


Due persone sono morte a causa di una fuga di gas in un locale dell'Archivio di Stato di Arezzo: si tratta di due dipendenti che sarebbero rimasti intossicati. Una terza persona è stata soccorsa dal 118. L'allarme è scattato intorno alle otto nella sede dell'Archivio in piazza del Commissario, nel centro di Arezzo, al momento dell'entrata dei dipendenti al lavoro. Sul posto polizia, carabinieri, vigili urbani e del fuoco. Zona transennata ed edificio evacuato.
Da una prima ricostruzione sembra che i due impiegati deceduti siano rimasti intossicati da un gas inodore, l'Argon, sprigionatosi dal sistema antincendio. 
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Il super stipendio di Rocco Casalino: guadagna più di Conte. I costi dello staff di Palazzo Chigi

In ritardo rispetto a quanto prescritto dalla legge sulla trasparenza (e dopo varie richieste dell'Espresso), il governo pubblica finalmente i nomi e gli emolumenti dei collaboratori della Presidenza del Consiglio. I più fortunati? Il capo della comunicazione 5 Stelle e tutti i Casaleggio boys

DI MAURO MUNAFÒ

Meglio fare il portavoce che fare il premier. Si potrebbero riassumere così i dati sugli stipendi dello staff della presidenza del Consiglio del governo Conte che l'Espresso è ora in grado di rivelare.

Sì, perché il portavoce e capo ufficio stampa del presidente del Consiglio Rocco Casalino , già numero uno della comunicazione dei 5 Stelle e partecipante alla prima edizione del reality show “Grande Fratello”, con i suoi 169mila euro lordi annui è di gran lunga il dipendente più pagato tra quelli che lavorano negli “uffici di diretta collaborazione” di Palazzo Chigi.


Lo stipendio di Rocco Casalino si compone di tre voci: 91mila euro di trattamento economico fondamentale a cui si aggiungono 59mila euro di emolumenti accessori e 18mila di indennità. Per un totale, appunto, di poco inferiore ai 170mila euro annui. Una cifra assai più alta di quella che spetta allo stesso Presidente del Consiglio Giuseppe Conte il quale, non essendo deputato, deve accontentarsi di 114mila euro lordi all'anno.

Questa curiosa disparità di trattamento non è però un inedito. Anche nel caso del governo Renzi infatti l'allora presidente del Consiglio, non ancora parlamentare, si ritrovò a guadagnare meno del suo portavoce, e oggi deputato del Pd, Filippo Sensi. Anche in quella circostanza le cifre erano le stesse previste dal governo Conte: 114mila euro per Renzi e 169mila per Sensi. Il "governo del Cambiamento" spende però di più per il totale degli addetti alla comunicazione, come spiegheremo più avanti.

I Casaleggio boys all'incasso. Secondo solo a Casalino, ma comunque meglio remunerato di Conte, è Pietro Dettori, altro big della comunicazione 5 Stelle e fedelissimo di Davide Casaleggio. Per lui, assunto nella segreteria del vicepremier Luigi Di Maio come “responsabile della comunicazione social ed eventi” ci sono 130 mila euro annui. Vicecapo di quella stessa segreteria è Massimo Bugani, 80 mila euro all'anno, altro nome di rilievo della galassia pentastellata. I due sono infatti tra i quattro soci dell'associazione Rousseau che gestisce le piattaforme del Movimento 5 Stelle ed è diretta emanazione della Casaleggio associati (il fondatore è Gianroberto Casaleggio e l'attuale presidente è il figlio Davide).

“Pista ciclabile sull’argine”: Casalbagliano scrive a ministro Ambiente

Il Comitato di cittadini del sobborgo alessandrino lamenta l'assenza di percorsi per poter raggiungere la città in bici. "Abbiamo una possibilità e non la sfruttiamo"


ALESSANDRIA – Costruire una pista ciclabile sull’argine del fiume Tanaro. Il Comitato Casalbagliano ha rilanciato questa proposta in una lettera inviata al ministro dell’Ambiente Sergio Costa. In occasione della Settimana della Mobilità, infatti, i cittadini del sobborgo alessandrino hanno lamentato l’assenza di percorsi per poter raggiungere la città in bici“Potremmo sfruttare l’argine” ha sottolineato il presidente del Comitato Giovanni Gigantinostiamo parlando di un tratto di quasi quattro chilometri, basterebbero solo delle piccole opere di interconnessione”. Al ministro Costa i cittadini chiedono chiarezza: l’argine è di proprietà del Demanio e non può essere percorso nè in bici nè a piedi, perché normato da un Decreto Regio. L’area è gestita dall’Agenzia Interregionale per il fiume Po, ma potrebbe eventualmente passare in carico al Comune qualora Palazzo Rosso lo richiedesse. “Nessuna amministrazione comunale, però” si legge nella lettera “farebbe una scelta del genere visti i rigidi vincoli di bilancio, cosi ai cittadini non resta che avventurarsi in bici in strade prive di protezione“.

“Qualora il Comune volesse prendere l’argine in carico” ha confermato a Radio Gold il dirigente Aipo Alessandria Carlo Condorelli “dovrebbe anche provvedere alla sua manutenzione, assumendosene la piena responsabilità. Al momento l’argine ha solo una funzione idraulica. Per questo, infatti, l’erba è molto alta ed è praticamente impossibile da percorrere. “Nel caso lo si volesse trasformare in una pista ciclabile occorrerebbe più manutenzione, totalmente a carico dell’eventuale nuovo gestore”.

Il Comitato Casalbagliano ha invocato quindi un intervento dell’esponente del Governo Conte, “in quello che appare più un problema burocratico e di competenze“. L’auspicio dei cittadini della frazione alessandrina è infine la creazione di una rete di piste ciclabili, “utilizzando anche quello che già si ha, come gli argini dei fiumi (…) strutture che valorizzerebbero il territorio, itinerari interessanti anche per turisti per far diventare Alessandria più attrattiva“.

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Nuova vita per l'area di Bosco Piano grazie a Giovanni e Diletta

Giovanni Moro e Diletta Leale hanno presentato un progetto per la valorizzazione turistica dell'area di Bosco Piano a Borghetto Borbera, che ha ricevuto l'ok della Regione Piemonte e che si è aggiudicato un finanziamento grazie a un bando del Gal Giarolo Leader


BORGHETTO BORBERA – Lungo le Strette, sulla strada che porta da Borghetto a Pertuso, c’è una piccola oasi naturale che sta andando in rovina. Bosco Piano è da sempre una delle mete preferite per chi vuole passare qualche ora di relax al Borbera, approfittando di un paesaggio incantevole. Nel 2001 era stata anche realizzata un’area attrezzata con tavoli, panche, griglie e servizi igienici. Peccato che incuria e vandali l’abbiano rovinata e che tanti maleducati “si dimentichino” di portare via i propri rifiuti.

Alla fine il Comune di Borghetto ha pure emesso un’ordinanza di divieto di accesso all’area, un po’ per questioni ambientali, un po’ per motivi di sicurezza, visto che la scalinata che scende al torrente è tutta sbrecciata. Ordinanza che ogni estate viene puntualmente disattesa.

Ora però due ragazzi di Borghetto hanno un’idea concreta per riportare Bosco Piano a nuova vita. Giovanni Moro e Diletta Leale, entrambi 22enni, hanno presentato un progetto per la valorizzazione turistica dell’area, che ha ricevuto l’ok della Regione Piemonte e che si è aggiudicato un finanziamento di 35 mila euro grazie a un bando del Gal Giarolo Leader.

Lui laureando in Economia con una grande passione per la storia della val Borbera (ha scritto anche un libro), lei laureanda in Ingegneria navale, Giovanni e Diletta hanno presentato un business plan per un’attività stagionale ma che possa durare nel tempo da avviare la prossima estate.


«Il nostro progetto prevede la riqualificazione dell’area di Bosco Piano, la manutenzione e la gestione del verde, la sistemazione delle staccionate, delle panche e dei tavoli, nonché la realizzazione di una struttura tipo baita o chiosco per il servizio bar e per la vendita di prodotti utili ai fruitori dell’area, dalla carbonella alle salsicce insomma», spiegano. In più, da maggio a settembre potrebbe diventare un punto di informazioni turistiche per tutta l’alta valle, o il luogo di partenza e di arrivo per escursioni e trekking.

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Meteo a 7 giorni: dalle mezze maniche agli abiti pesanti?

L'estate settembrina sembra avere i giorni contati. Durante la prossima settimana si cambierà decisamente registro, anche se la situazione andrà ancora monitorata...


La piccola, ma profonda depressione che si sta scavando tra il medio e il basso Tirreno condizionerà negativamente il tempo soprattutto sulle due Isole Maggiori fino a venerdì 21 settembre.
Alcuni riflessi si avranno anche su parte del centro-sud peninsulare, anche se i temporali più forti dovrebbero essere di competenza della Sardegna.
Le altre regioni, segnatamente il nord e la Toscana, si crogioleranno sotto un caldo sole ancora per qualche giorno con sentori tipicamente estivi.
La prima mappa ci mostra la situazione attesa per sabato 22 settembre. Oltre all'alta pressione sul Mediterraneo, si nota una veloce perturbazione atlantica posizionata sul Golfo di Biscaglia, in procinto di interessare l'Europa centro-settentrionale e in parte anche l'Italia.
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Che vortice a ridosso della Sardegna: forte rischio di NUBIFRAGI!

Scuola senza fondamenta a Sperlonga

Appalti truccati e corruzione. Sequestrato anche istituto Gaeta

(ANSA) - ROMA, 19 SET - Una nuova ala di una scuola costruita senza fondamenta per risparmiare sui costi dei lavori per un appalto vinto con un'offerta a ribasso. Lo hanno accertato i carabinieri del comando provinciale di Latina nell'ambito della seconda parte dell'inchiesta Tiberio, che a gennaio 2017 aveva già portato all'arresto di 10 persone tra cui il sindaco di Sperlonga Armando Cusani, oggi in libertà e tornato a ricoprire la carica di primo cittadino. Oggi due imprenditori di Formia sono stati arrestati per corruzione, turbata libertà degli incanti, frode in pubbliche forniture e truffa. Pietro e Francesco Ruggeri, della ditta Dr costruzioni avevano ottenuto l'appalto per la realizzazione di una nuova ala del plesso scolastico Alfredo Aspri di Sperlonga e per l'ampliamento della palestra del Liceo Enrico Fermi di Gaeta.

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