Concessionaria: 'Per lavori urgenti per la sicurezza su viadotti'
Strada dei Parchi, concessionaria di A24 e A25, ha inviato al ministero Infrastrutture e Trasporti una diffida per lo sblocco dei 192 milioni per la messa in sicurezza dei viadotti, fondi inseriti nel decreto Genova. Si chiede di "voler adottare senza ulteriore indugio e comunque entro e non oltre 5 giorni ogni atto autorizzativo teso a consentire l'avvio di lavori urgenti o comunque ritenuti necessari, con ogni conseguente assunzione di responsabilità in caso di ulteriori ritardi e/o espresso diniego".
"Ci siamo espressi chiaramente perché vogliamo tutelare gli utenti di A24-A25 perché non condividiamo l'allarmismo". Così Mauro Fabris, vicepresidente della concessionaria, spiega la diffida al ministero perché "non bisogna creare allarmismo, Strada dei Parchi è sicura al traffico normale, tenendo presente però che il 60% delle infrastrutture in Italia non è a norma antisismica: il nostro gesto è necessario perché devono essere sbloccati i decreti autorizzativi che il ministero deve emanare".
Bertolaso,ridicolo dire che non ci sono soldi - "È una questione di burocrazia, le risorse ci sono". Guido Bertolaso, già Capo della Protezione Civile, ai microfoni di '6 su Radio 1' parla della messa in sicurezza della A24 e A25 all'indomani dell'allarme lanciato dal Ministro Toninelli. "Le autostrade italiane sono una miniera d'oro per lo Stato e per i concessionari che le utilizzano in nome e per conto dello Stato - spiega poi Bertolaso - Andare a dire che non ci sono i soldi per mettere in sicurezza un ponte per garantire la sicurezza a tutti gli automobilisti è semplicemente ridicolo. Basta evitare che una quota parte degli introiti finisca nelle casse dello Stato per pagare tante altre problematiche e destinarli invece a garanzia della sicurezza di chi attraversa le nostre autostrade. Sappiamo che quelli che sono i soldi che noi paghiamo ai caselli autostradali non vanno alla sicurezza di quello che stiamo percorrendo ma vanno nelle casse dello Stato per coprire i tanti problemi e costi che lo stato deve affrontare nella vita quotidiana del Paese. Bisogna assumersi la responsabilità di ciò che si dice".
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