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martedì 20 novembre 2018

Casamonica, lusso sfrenato nelle ville abusive: statue dorate di cavalli, bagni in marmo e soffitti affrescati

Statue dorate di cavalli, tigri in marmo e vasi cinesi ad altezza d’uomo. E poi baldacchini, specchi enormi e bagni in marmo, oltre ad alcuni saloni con le decorazioni sul soffitto. È il lusso ostentato dai Casamonica in una delle 8 ville abusivesgomberate nella notte dalla Polizia locale di Roma nel corso del maxi-blitz che ha coinvolto oltre 500 agenti. Nelle abitazioni, alcune da abbattere dal 1977 ma delle quali lo Stato non aveva mai preso possesso, c’è la fotografia di come le famiglie del clan sinti manifestavano la loro ricchezza.
Tutto nelle insenature dell’Acquedotto Felice, la più grande opera idrica mai realizzata nella Roma medioevale. Le loro abitazioni, poco visibili dalla strada principale e ben nascoste dai resti e dalla vegetazione, oggi sono state sgomberate e nel giro di un mese verranno demolite. Nel quartiere nessuno si è mai meravigliato dello scempio operato da quelle ville, da quelle case arredate con mobili sfarzosi interamente laccati d’oro, con statue che spuntano ovunque e drappeggi di velluto. Una di queste abitazioni ‘ruggisce’ sin dall’entrata: sul cancello c’è un cartello gigante con un cane cattivo e rabbioso. Un chiaro messaggio per chiunque si avvicini. Infatti mai nessuno si è davvero avvicinato da quelle parti.

Tromba d’aria investe treno, feriti sulla linea Catanzaro-Crotone. Una motrice si scontra con un pino secolare in Salento


Finestrini in frantumi, alcuni feriti, ma nessuno grave. I passeggeri del treno locale Catanzaro Lido-Crotone hanno vissuto qualche minuto di ansia in mattinata per via di una tromba d’aria che ha investito il convoglio all’altezza della stazione di Roccabernarda. Il forte vento ha sballottato il convoglio che comunque è sempre rimasto sui binari. Due passeggeri sono stati portati in ospedale, ma nessuno ha riportato ferite serie. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando di Crotone e del distaccamento di Sellia MarinaTrenitalia, presente con alcuni tecnici, ha attivato un servizio sostitutivo di bus in attesa della conclusione delle verifiche della linea. Il maltempo in questa zona della Calabria ha anche provocato altri danni: tetti scoperchiati, alberi abbattuti, allagamenti, in particolare a Cutro e a Botricello.

Sempre una tromba d’aria ha provocato un altro incidente ferroviario in Puglia, tra Parabita e Tuglie, in Salento. Una motrice delle Ferrovie Sud-Est (partita da Casarano e diretta a Lecce) si è infatti scontrata con un grosso tronco di un pino secolare scaraventato sui binari da vento forte misto a pioggia.

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MALTEMPO: mercoledi nuove precipitazioni da ovest...

Ponte di Vocemola: per completarlo c'è l'impegno del governo ma non il decreto

Approvato dal Governo un ordine del giorno del senatore Berutti per il completamento del ponte di Vocemola, ad Arquata Scrivia. Ritirato invece l'emendamento al Decreto Genova che avrebbe garantito subito 1,8 milioni


ARQUATA SCRIVIA – Per completare il rifacimento del ponte di Vocemola, ad Arquata Scrivia, c’è l’impegno del Governo. È stato infatti accolto dall’esecutivo l’ordine del giorno presentato dal senatore tortonese Massimo Berutti con il collega Massimo Mallegni, in sede di conversione del “Decreto Genova”. I due esponenti di Forza Italia avevano firmato un emendamento alla legge di conversione, in cui chiedevano uno stanziamento a favore del Comune di un milione e 840 mila euro, come contributo straordinario «al fine di consentire il completamento dell’adeguamento sismico e idraulico del ponte Vocemola».

L’emendamento è stato poi ritirato e trasformato in ordine del giorno, con cui il Governo si è impegnato «a valutare la possibilità di provvedere, nel primo provvedimento utile, all’assegnazione al Comune di Arquata Scrivia di un contributo straordinario per l’anno 2018». Un impegno vago, ma per Berutti «l’approvazione di questo atto di indirizzo è un passo importante per il completamento di un’infrastruttura rilevante per Arquata e l’alessandrino». «Nelle prossime settimane continuerò a tenere alta l’attenzione sul tema, che grazie a un’opposizione costruttiva può finalmente arrivare a una conclusione positiva», ha commetato Berutti.


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lunedì 19 novembre 2018

Bimba muta, la denuncia della mamma: «Parcheggiata in classe»

PAESE (TV) - «Mia figlia Lisa non parla. Comunica attraverso la lingua dei segni. Fino a qualche giorno fa a scuola poteva contare su un addetto all'assistenza che conosceva la Lis. Ma da lunedì non c'è più nessuno. L'Usl al momento non riesce a trovare un sostituto. Per questo mi sono proposta per andare io stessa, nel frattempo, a farle da interprete in classe. Così almeno garantiamo l'istruzione alla bambina, invece di lasciarla semplicemente parcheggiata tra i banchi. Ma la scuola e l'ufficio scolastico di Treviso mi hanno detto che non è possibile. Perché sono la madre». Raffaella Buziol, mamma di Lisa, bambina di 10 anni e mezzo che frequenta la quarta elementare alle Pravato, ancora non ci crede di essersi vista chiudere la porta in faccia. La piccola ha la disprassia, un disturbo della coordinazione motoria che causa il blocco dei muscoli facciali. La sua bocca non riesce ad articolare i suoni. Vede e sente, ma non riesce a parlare. Se non attraverso la Lingua dei segni. Ecco perché per la madre è fondamentale che al suo fianco ci sia qualcuno che la maneggi agevolmente. Ed è qui che nasce il problema. 

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Baobab, dopo lo sgombero i migranti dormono per strada: "Qui la notte fa freddo"

Il presidio informale di Baobab Experience a Roma è stato sgomberato e le tende distrutte con le ruspe. Degli oltre 200 migranti presenti, soltanto 130 hanno ricevuto assistenza da parte del Campidoglio. Più di 60 migranti dormono ancora in strada nei pressi della stazione Tiburtina, assistiti dai volontari: "Portiamo avanti il nostro lavoro, gli diamo coperte e sacchi a pelo per la notte, pasti caldi, ma è difficile farlo per strada" commenta Andrea Costa, coordinatore dei volontari di Baobab Experience. 

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Martedì 20 novembre: MALTEMPO sull'Italia, spruzzate di NEVE a bassa quota al NORD

La prossima settimana debutterà con il maltempo su quasi tutta l'Italia


Una ZAMPATA INVERNALE sulle nostre regioni settentrionali. I tempi per una perduranza del freddo su questi settori non sono ancora maturi, ma la stagione fredda farà notevoli passi avanti al nord e su buona parte del Continente Europeo nei prossimi giorni.
Tra lunedi 19 e martedì 20 novembre (prima mappa), un nocciolo freddo retrogrado lambirà le regioni settentrionali con freddo e spruzzate di neve anche a bassa quota. Si tratterà di episodi nevosi poco rilevanti e che difficilmente coinvolgeranno le pianure se non solo occasionalmente e per brevi momenti.
Il centro e il meridione si troveranno invece sotto tanta pioggiaSull'Appennino settentrionale la neve cadrà comunque tra gli 800 e i 1200 metri. Attenzione alle piogge forti tra il Lazio e la Campania e ai venti forti che spireranno su tutti i mari.

domenica 18 novembre 2018

DOMENICA 18 NOVEMBRE GIORNATA DEL RICORDO DELLE VITTIME DELLA STRADA

“LA MOBILITA’ NON PUO’ ESIGERE UN TRIBUTO DI 9 MORTI AL GIORNO”


“Oggi è una giornata speciale, dedicata non solo ai 9 morti che ogni giorno contiamo sulle strade italiane – dichiara il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani – ma, più in generale, alle migliaia di persone che ogni anno perdono la vita in un incidente, alle loro famiglie e ai loro affetti”. Nel solo 2017, gli incidenti stradali sono stati quasi 175mila (174.933): in media più di 470 al giorno. I morti sono stati 3.378, i feriti 246.750.
“La mobilità è una componente della vita di tutti noi – continua Sticchi Damiani – ma non può esigere un così alto tributo morale, sociale ed economico (i costi sociali ogni anno superano i 19 miliardi di euro). Soprattutto adesso, che le nuove tecnologie rendono le nostre auto così sicure da riuscire a scongiurare buona parte degli incidenti e a ridurre sensibilmente gli effetti di quelli che non si riescono ad evitare”.
“Le statistiche ci dicono che il 90% degli incidenti sono imputabili all’uomo: disattenzione, uso improprio del cellulare, mancato rispetto delle norme e della segnaletica, velocità non adeguata sono cause che vanno debellate – conclude il presidente dell’ACI – accrescendo il senso di responsabilità e migliorando le capacità di guida di tutti gli utenti della strada”.

Terremoto di 4.2 a Rimini, paura e gente in strada da Ravenna ad Ancona

Una forte scossa di terremoto è stata avvertita alle 13.48 in Emilia Romagna. La magnitudo comunicata dall'Ingv è di 4.2, la profondità rilevata è 43 chilometri. L'epicentro del sisma è stato localizzato a quattro chilometri da Sant'Arcangelo di Romagna, nel Riminese. Sui social molto allarme a Riccione, Rimini, Cesena, Cattolica, ma anche in città più distanti come Ancona, Ravenna e persino Padova

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F3: gp Macao, pauroso incidente a tedesca Floersch

La 17enne è in ospedale per accertamenti, gara sospesa


Nell'incidente della 17enne pilota tedesca Floersch sul circuito di Macao durante una gara di F3 sono rimasti ferite altre quattro persone: un altro pilota, il giapponese Tsuboi sul quale è letteralmente piombata la monoposto della giovane tedesca, e inoltre due commissari di gara e un fotografo. Dopo il volo all'uscita della curva la vettura della Floersch si è schiantata sulla torretta che ospitava fotografi e operatori tv Tutti i feriti sono in ospedale. La gara, che in un primo momento era stata fermata, poi è ripresa ed è stata vinta dal pilota britannico Dan Ticktum. 

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sabato 17 novembre 2018

Usa, deraglia un treno: decine di vagoni precipitano sulla superstrada in Georgia. Evacuata una cittadina

Allontanati i 500 abitanti di Byromville: si tema che il gas pressurizzato possa esplodere

Un treno che trasportava propano è deragliato a Byromville, nel centro della Georgia, e fra 15 e 30 carrozze sono cadute dal ponte sulla Highway 90 su cui il convoglio viaggiava. Lo riportano i media locali, che non riferiscono di vittime. È stata ordinata l’evacuazione dell’intera cittadina di Byromville, che conta poco più di 500 abitanti, per il timore che il propano pressurizzato possa esplodere.

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Morandi, gli alessandrini fanno acquisti alla Certosa

GARA DELLA SOLIDARIETÀ

Alessandria - Sessanta cittadini di diversi comuni delle valli Borbera e Scrivia, nell’Alessandrino, in trasferta a Genova per fare la spesa e comprare regali natalizi nei mercati e negozi di Certosa, uno dei quartieri più colpiti dal crollo del Ponte Morandi.
«La nostra idea - spiegano Simona Calvi di Vignole e Monica Marciano di Borghetto, ideatrici del gruppo “Uniti per Genova” - ha avuto successo. Siamo riuscite a coinvolgere anche gli amici della vicina Valle Scrivia. Siamo tutti legati in modo particolare a cultura e tradizioni genovesi e, pertanto, vogliamo dare una mano ai commercianti della loro città».

Il gruppo, ricevuto nel capoluogo ligure dal consigliere comunale Michele Versace, ha portato con sé una riproduzione della “Lanterna” - alta 60 centimetri - realizzata da Oviedo Cabella partendo da un unico pezzo di legno di faggio. La “delegazione” alessandrina ha ricevuto in omaggio da una commerciante della zona, Ilenia, una mappa con tutti i negozi raggiungibili «come succede negli outlet».
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Tragedia nell’entroterra savonese, soffoca la moglie e poi cerca di uccidersi

Savona - Tragedia famigliare in provincia di Savona: a Boissano, un uomo di 47 anni, M.B., ha ucciso la moglie 42enne, mentre i figli, di 10 e 12 anni, dormivano. È successo in una villetta in via Marici.
Secondo le prime informazioni, l’uomo, in seguito o durante un litigio, avrebbe soffocato la compagna con un sacchetto di plastica. Dopo averla uccisa avrebbe chiamato la sorella e sarebbe andato in cantina, dove avrebbe tentato di togliersi la vita tagliandosi le vene. I soccorritori l’hanno accompagnato al Santa Corona, dove l’uomo, un operaio che lavora a Villanova D’Albenga, è stato operato: sarebbe fuori pericolo.
La vittima, R.Z., casalinga, stava studiando per diventare operatrice sociosanitaria; la coppia era sposata da oltre 13 anni.
I figli, un maschio e una femmina, non si sarebbero accorti di nulla. Sono stati soccorsi dal personale del 118 e affidati a un’équipe di psicologi: prima di tentare di uccidersi, il padre avrebbe detto loro che «La mamma è in camera che dorme».

Lerici si svuota, Comune paga i giovani

200 euro al mese per 5 anni, ha fatto domanda una coppia di Londra


(ANSA) - LERICI (LA SPEZIA), 16 NOV - A Lerici nascono pochi bambini e l'età media è la più alta della Liguria, regione nota per la sua longevità. Per questo il Comune prova ad attrarre giovani coppie. Sono 33 le domande arrivate per il bando residenzialità che prevede un contributo per l'affitto di 200 euro al mese per 5 anni. Così il Comune "vuol attrarre famiglie numerose e coppie giovani che vogliono unirsi entro i prossimi 12 mesi" spiega l'assessore Marco Muro. Saranno accolte 10 richieste, estendibili sino a 20. Quattro posti saranno garantiti ai giovani, gli altri sei saranno destinati a famiglie con figli. Si tratta di persone che abitano in altri comuni della provincia, ma le domande sono arrivate anche da Londra, Emilia Romagna, Milano. "Una giovane coppia si vuole trasferire qui da Londra". 

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venerdì 16 novembre 2018

Meteo a 7 giorni: FREDDO ai nastri di partenza

L'inverno prova a giocare d'anticipo, quantomeno al nord e al centro...


Mappa 2
Il prossimo fine settimana segnerà la fine del clima mite e anticiclonico che ci sta interessando, introducendo un tempo più freddo e perturbato sulla nostra Penisola.
L'alta pressione leverà le tende dal Mediterraneo, spostandosi verso lidi molto settentrionali; ciò darà adito a correnti fredde da est di impadronirsi dello scacchiere europeo e in parte anche dell'Italia.
I nuclei freddi che ci interesseranno nei prossimi giorni saranno due; il primo agirà sull'Italia durante il week-end, mentre il secondo si farà sentire in termini di freddo al nord e parte del centro tra martedi 20 e mercoledi 21 novembre.
In altre parole, il primo nucleo (più debole) aprirà la strada al secondo (più forte) che vediamo nella seconda mappa valida per la notte tra martedi 20 e mercoledi 21 novembre.
Il meridione verrà interessato da intense condizioni di maltempo, ma in un contesto solo relativamente freddo; il centro verrà preso in maniera marginale dalle spire del freddo ed avrà nevicate in Appennino a quote non troppo elevate.
Il freddo intenso colpirà segnatamente i Paesi oltralpe e in larga parte il nord Italia, dove però le precipitazioni sembrano (al momento) più scarse.

(...)
Martedi 20 e mercoledi 21 novembre: maltempo al centro e al sud con piogge anche intense, neve al centro tra 700 e 1000 metri. Freddo e ventoso al nord con basso rischio di fenomeni a parte qualche nevicata a bassa quota su Emilia Romagna e basso Piemonte.(...)

Ddl anticorruzione, lite M5S-Lega sui soldi ai partiti. Rinvio dei lavori in Commissione, il Pd lascia per protesta

Il nodo è quello della trasparenza dei contributi alle forze politiche. Ieri i relatori M5S avevano proposto due modifiche che andavano incontro alle richieste della Lega, innalzando a duemila euro l'anno l'obbligo di rendere pubblici i nomi dei donatori. Oggi il dietrofront. Ira del Carroccio: i patti si rispettano

Ancora una lite tra Cinquestelle e Lega. Stavolta sul disegno di legge anticorruzione per le norme che riguardano partiti e movimenti politici. Il governo ha infatti chiesto due volte un rinvio dell'inizio dei lavori delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera per trovare la quadra sulle modifiche agli articoli 7 e 8 del ddl. Ieri sera, con due diversi nuovi emendamenti, i relatori M5s avevano inserito un nuovo limite minimo alle somme dei privati destinate ai partiti, innalzandolo da 500 a 2000. Ora invece la maggioranza starebbe discutendo sulla possibilità di tornare alla somma originaria di 500 euro. In sostanza, la somma in questione riguarda la trasparenza dei contributi ai partiti e movimenti: l'emendamento dei relatori M5s faceva salire a 2.000 euro annui per soggetto l'obbligo di rendere pubblici i nomi dei donatori. Evidentemente ora c'è stato un dietrofront dei 5Stelle.

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Malago': "Con 4 righe nella finanziaria e' stato ucciso il Coni"

Il presidente del Coni: "Non si capisce la motivazione"


Video

Malagò: con quattro righe il governo uccide il Coni 

Il sito web del Coni

8 morti per tempesta neve, Ny bloccata

389 mila persone senza luce, cancellati 1800 voli

(ANSA) - NEW YORK, 16 NOV - La tempesta di neve che ha colpito la parte orientale e il midwest degli Stati Uniti ha provocato almeno 8 vittime (soprattutto a causa di incidenti stradali) e lasciato 389 mila persone senza luce. I voli cancellati sono stati almeno 1.800 e 4.600 hanno subito ritardi solo nei tre scali newyorkesi (Newark, Jfk e La Guardia). La nevicata, accompagnata da ghiaccio, vento e freddo gelido, che inizialmente ha colpito il midwest, si e' spostata sulla zona orientale ieri, causando il caos da sud a nord.
    Paralizzata New York durante l'ora di punta ieri sera: il traffico e' rimasto fermo per ore su strade e autostrade della Grande Mela, bloccato anche il George Washington Bridge che collega Manhattan al nord del New Jersey a causa di incidenti stradali.

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Pernigotti, “fumata nera” da Roma: l’azienda ribadisce la chiusura dello stabilimento

Roma - È durato circa un’ora, fra le 11 e le 12, a Roma, il “tavolo” sulla Pernigotti nella sede del ministero dello Sviluppo economico, alla presenza del vicepremier e ministro, Luigi Di Maio.
L’azienda, attraverso alcuni consulenti, ha ribadito la chiusura della stabilimento di Novi Ligure , in provincia di Alessandria, e il trasferimento della produzione “in conto terzi”, secondo fonti sindacali: i rappresentanti dei lavoratori hanno però respinto la proposta, perché «abbasserebbe la qualità dei prodotti Pernigotti».
Di Maio, sempre secondo i sindacati, avrebbe chiesto un confronto diretto con la multinazionale turca Toksoz, proprietaria dell’azienda e non presente al “tavolo”, e riferito che anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è intenzionato a incontrarli.
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Milano, studenti in piazza contro il governo: in piazza Duomo bruciate bandiere di Lega e M5S

La protesta dei collettivi, lo slogan è 'NoSalviniDay'. I temi: tagli, edilizia scolastica, diseguaglianze, migranti

Studente brucia la bandiera della Lega in piazza Duomo (ansa)

Lo slogan è "No Salvini day". I temi più caldi sono la scuola, ovviamente, ma anche i migranti. Gli studenti sfilano in piazza - a Milano come in molte altre città d'Italia - contro le politiche del governo, contro i tagli alla scuola e contro, appunto, i provvedimenti nei confronti dei migranti. Salvini e la Lega, sono i soggetti più bersagliati. Ma anche il M5s viene preso di mira.

Quando il corteo arriva in piazza Duomo, infatti, viene bruciata una bandiera del Carroccio e una dei 5 Stelle. Poco prima, alcuni manifestanti vestiti con le tute bianche avevano acceso fumogeni davanti alla sede della Marina Militare in via Gonzaga. "Basta morti in mare, non si possono tenere centinaia di uomini, donne e bambini in ostaggio su una barca" scrive su Facebook il coordinamento dei collettivi studenteschi riprendendo i cori dei contestatori. E quella barca, o barcone come è d'uso definirli, è stato fatto sfilare in corteo. Era di cartapesta, naturalmente, i ragazzi lo hanno creato partendo da un carrello della spesa.

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Rialzarsi in due settimane: così il Veneto sì è ripreso dai pesanti danni

La risposta record di cinquemila volontari e tecnici ai disastri provocati dal maltempo, dalle Dolomiti a Jesolo. Il vescovo di Belluno: «Un miracolo di San Martino»

«Un miracolo? Sono un tecnico — dice Luca Soppelsa — e non entro in questi discorsi». Di sicuro per il direttore della Protezione civile del Veneto, «quanto è stato fatto con l’aiuto di tutti ha dato esiti estremamente positivi». L’idea che, in due settimane, si potesse rimettere in piedi una regione devastata da una tempesta di proporzioni bibliche ha indotto il vescovo di Belluno a parlare di «miracolo di San Martino», patrono della città, festa in calendario l’11 novembre.







Un’infermiera di 48 anni ha ucciso ad Aymavilles i figli di 9 e 7 anni e poi si è tolta la vita

AYMAVILLES (AO)
Marisa Charrère, di 48 anni, ha ucciso i figli di 7 e 9 anni e si è tolta la vita. È successo ad Aymavilles, nella casa di famiglia, intorno a mezzanotte. Sul posto è intervenuta la polizia. La donna lavorava come infermiera nel reparto di cardiologia dell’ospedale di Aosta.  

In base a una prima ricostruzione, la donna avrebbe praticato ai bambini - Nissen di 7 anni e Vivien di 9 - un’iniezione letale, con un cocktail di farmaci portato in casa direttamente dall’ospedale. A chiamare i soccorsi è stato il marito appena rientrato in casa. Sul posto si è recato il pubblico ministero Carlo Introvigne, che disporrà a breve le autopsie sui tre corpi. 

UNA VITA SEGNATA DALLE TRAGEDIE  
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, la donna avrebbe lasciato due lettere nelle quali si doleva del peso insopportabile delle avversità della vita. Marisa Charrère in giovane età aveva perso il padre, morto in un incidente stradale. Nell’inverno del 2000 la stessa sorte era toccata al fratello Paolo, morto mentre stava sgomberando la neve sulla strada regionale di Cogne. 

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Decreto Genova, è legge anche l’articolo sui fanghi in agricoltura. Ho una domanda per M5s

Con la conversione in legge del decreto governativo per il disastro di Genova, è diventato legge anche l’articolo 41, quello, cioè, che, “per superare situazioni di criticità nella gestione dei fanghi di depurazione” per l’agricoltura, ha elevato ampiamente, per numerose sostanze tipicamente industriali e pericolose, i limiti che la Cassazione nel 2017 aveva indicato: in primo luogo, gli idrocarburi dove da 50 mg/kg si passa a 1000; anzi a molto di più perché l’art. 41 prescrive che per gli idrocarburi, a differenza di tutti gli altri inquinanti, la valutazione venga fatta sul “tal quale” e non sulla “sostanza secca” (ss); e cioè sul campione diluito dall’acqua sempre presente nei fanghi (ed aumentabile al momento dell’esame): di modo che 1000 sul tal quale, in realtà, significa 8000 ed oltre sul secco.

Se oggi torno sull’argomento è per un chiarimento doveroso verso il Movimento 5 stelle che ha sempre dimostrato grande sensibilità per l’ambiente e, in particolare, per la problematica della presenza di idrocarburi in questi fanghi. Al punto che quando, nel settembre 2017, la giunta Maroni elevava il limite a 10.000, i suoi consiglieri regionali esprimevano critiche pesanti;  osservando, tra l’altro, che la delibera si poneva in contrasto con la sentenza della Cassazione e che “la Regione non può permettersi di sparare discrezionalmente limiti a suo piacimento e, soprattutto, avrebbe dovuto tenere conto della salute dei cittadini, come fa appunto la sentenza della Cassazione. Eppure è una sentenza chiara, cristallina ed è motivata da una legittima preoccupazione per la salute dei cittadini…” (Iolanda Nanni, 18 dicembre 2017). Anzi, richiamando proprio questa sentenza, favorivano un ricorso di 51 sindaci al Tar Lombardia, il quale il 20 luglio 2018 dava loro ragione, annullando la delibera Maroni e confermando i limiti indicati dalla Cassazione.
Dandone notizia, il Movimento 5 stelle Lombardia, il 31 luglio 2018, ribadiva in un comunicato che “se con una delibera regionale, contro ogni logica, alziamo da 50 a 10.000 il valore limite degli idrocarburi nei fanghi, è logico che il Tar dica alla Lombardia di tornare sui propri passi”; e respingeva ogni “logica emergenziale” in quanto “in Lombardia c’è una emergenza fanghi solo perché li importiamo da tutta Italia”.

Anzi, il 13 settembre i consiglieri regionali 5 stelle informavano di un incontro da essi ottenuto con il nuovo ministro dell’Ambiente, generale Sergio Costa, ed alcuni dei sindaci vittoriosi al Tar; ed in quell’occasione il Consigliere Roberto Cenci affermava giustamente che “occorre evitare il rischio che, cavalcando l’emergenza, si finisca per imporre limiti incapaci di garantire la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”.

Pochi giorni dopo, con il decreto Genova, arrivava l’articolo 41 che, si basa su una logica emergenziale e pone limiti totalmente incompatibili con quanto stabilito dalla Cassazione, confermato dal Tar Lombardia e, fino a quel momento, difeso a spada tratta dal Movimento 5 stelle. Eppure, dandone notizia ai primi di ottobre, i portavoce del Movimento 5 stelle per la Lombardia definivano l’articolo 41 una “vittoria M5S”.
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L’allarme Coldiretti: olio d’oliva e parmigiano indicati come non salutari da alcuni Paesi

La proposta all’Onu della «Foreign Policy and Global Health (Fpgh), di cui fanno parte Brasile, Francia, Indonesia, Norvegia, Senegal, Sudafrica e Thailandia, rischia di mettere in pericolo i nostri prodotti

Allarme della Coldiretti contro «bollini allarmistici o tasse utilizzati dal Sudamerica all’Europa, che sostengono modelli alimentari sbagliati e dissuadono dal consumo di alimenti come olio extravergine, Parmigiano Reggiano o prosciutto di Parma che rischiano di essere ingiustamente diffamati». La Coldiretti attacca il progetto di risoluzione presentato a Ginevra dai sette Paesi della «Foreign Policy and Global Health (Fpgh)» — cioè Brasile, Francia, Indonesia, Norvegia, Senegal, Sudafrica e Thailandia — che verrà discusso dall’Assemblea Generale dell’Onu a New York entro l’anno e che «esorta gli Stati Membri ad adottare politiche fiscali e regolatorie che dissuadano dal consumo di cibi insalubri». Per cibi insalubri vengono indicati quelli che «contengono zuccheri, grassi e sale» per i quali si chiede di «predisporre apposite etichette nutrizionali e di riformulare le ricette, sulla base di un modello di alimentazione artificiale ispirato dalle multinazionali che mette di fatto in pericolo — denuncia la Coldiretti — il futuro dei prodotti Made in Italy».
Bollini e semafori
Il rischio, prosegue l’associazione degli agricoltori, «è che vengano promossi in tutto il mondo sistemi di informazione visiva come quello adottato in Cile dove si è iniziato a marchiare con il bollino nero, sconsigliandone l’acquisto, prodotti come il Parmigiano, il Gorgonzola, il prosciutto e, addirittura, gli gnocchi facendo crollare le esportazioni del made in Italy agroalimentare (-12% nei primi sette mesi del 2018 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente)».

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La protesta dei lavoratori della Nilfisk di Lodi, che delocalizza in Ungheria e Danimarca

L'Aria Che Tira torna alla Nilfisk dopo che l'azienda ha aperto una procedura di licenziamento collettivo per 96 dipendenti su 138. Claudia Andreozzi intervista Marina Mangoni, dell'ufficio Ricerca e Sviluppo

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Brexit, cosa succede se l’accordo con l’Ue salta?

Dazi e porti al collasso, status incerto per i residenti, forse torna il roaming. Crolla la sterlina, Pil giù fino al 6%: ecco perché il «no deal» fa paura.

Perché la Gran Bretagna rischia di uscire dalla Ue senza accordi?
Londra ha invocato il 29 marzo del 2017 l’Articolo 50 dei Trattati europei, quello che disciplina l’uscita di un Paese dall’Unione. In base ai Trattati, due anni dopo il «lancio» dell’Articolo 50 un Paese è automaticamente fuori dalla Ue, con o senza accordi: ecco perché il 29 marzo del 2019 la Gran Bretagna si troverà in ogni caso fuori dalla Ue.
Cosa comporta l’uscita senza accordi?
Se la Gran Bretagna arriva al 29 marzo senza aver approvato un accordo con Bruxelles, diventerà un «Paese terzo» che si rapporterà all’Unione sulla base delle regole del Wto, l’Organizzazione Mondiale del Commercio.

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Via quattro ministri, il governo britannico nel caos