Marisa Charrère, di 48 anni, ha ucciso i figli di 7 e 9 anni e si è tolta la vita. È successo ad Aymavilles, nella casa di famiglia, intorno a mezzanotte. Sul posto è intervenuta la polizia. La donna lavorava come infermiera nel reparto di cardiologia dell’ospedale di Aosta.
In base a una prima ricostruzione, la donna avrebbe praticato ai bambini - Nissen di 7 anni e Vivien di 9 - un’iniezione letale, con un cocktail di farmaci portato in casa direttamente dall’ospedale. A chiamare i soccorsi è stato il marito appena rientrato in casa. Sul posto si è recato il pubblico ministero Carlo Introvigne, che disporrà a breve le autopsie sui tre corpi.
UNA VITA SEGNATA DALLE TRAGEDIE
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, la donna avrebbe lasciato due lettere nelle quali si doleva del peso insopportabile delle avversità della vita. Marisa Charrère in giovane età aveva perso il padre, morto in un incidente stradale. Nell’inverno del 2000 la stessa sorte era toccata al fratello Paolo, morto mentre stava sgomberando la neve sulla strada regionale di Cogne.
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