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domenica 20 gennaio 2019

Donna carbonizzata: ex amante del marito confessa

E' una donna di 44 anni. L'uomo sarebbe invece estraneo al delitto della moglie

La Procura di Brescia ha disposto il fermo di Chiara Alessandri, 44 anni, ritenuta la responsabile del delitto di Stefania Crotti, il cui corpo è stato trovato venerdì sera carbonizzato nelle campagne di Erbusco nel Bresciano. Si tratta dell'ex amante del marito della vittima, Stefano Del Bello. L'uomo sarebbe estraneo al delitto della moglie. Tutti i protagonisti della vicenda sono residenti a Gorlago, nella Bergamasca.
Chiara Alessandri ha ammesso di aver ucciso Stefania Crotti ma non di aver bruciato il corpo. È quanto emerso dall'interrogatorio, avvenuto nella notte in procura a Brescia, della donna accusata di omicidio e di distruzione di cadavere, per il corpo della vittima trovato carbonizzato nelle campagne di Erbusco (Brescia) venerdì sera. 
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"Monster Frozen", impresa Venturini: corre a -52° tra i ghiacci della Siberia

Impresa tra i ghiacci della Siberia dell’ultramaratoneta Paolo Venturini: l’atleta Fiamme Oro ha infatti corso in solitaria per quasi 40 chilometri nel luogo abitato più freddo della terra. Partito da Tomtor, l’atleta azzurro è arrivato a Oymyakon, in Jakutia, percorrendo 39,120 chilometri in 3h54’10” ad una temperatura di -52° con un picco di -52,6°. Durante la sua impresa, il runner della Polizia di Stato è stato accompagnato da due medici del dipartimento di Medicina dello Sport dell'Università di Padova, un traduttore e un accompagnatore, oltre al coinvolgimento di esperti in medicina del freddo dell'Università di Yakutsk.

Quando il negozio non rende ma tiene in vita un paese

Viaggio nelle botteghe di montagna, dove il lavoro è passione e si tiene aperto con coraggio

Gisella Giovannone Mella ha 80 anni e da 65 gestisce l’ultima bottega in valle Bognanco. Foto Studio Rds
DOMODOSSOLA
Luoghi di incontro e di servizio, non solo attività commerciali. Questo sono i negozi di montagna che stanno scomparendo. I paesi senza le botteghe, i bar, le vetrine di artigiani sono più poveri. La questione è sotto i riflettori, anche se per tante persone che popolano le terre alte è ormai tardi per cambiare le cose.
«Prima hanno distrutto il commercio, la grossa distribuzione ci ha messo in ginocchio, ora si cerca una soluzione, temo che non sia più possibile», dice Gisella Giovannone Mella, che ha 80 anni, da 65 gestisce quello che è l’ultimo negozio di alimentari rimasto in valle Bognanco, in Ossola, e accoglie i suoi clienti 365 giorni l’anno, distribuendo anche depliant e brochure ai visitatori, come se fosse un ufficio turistico.
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sabato 19 gennaio 2019

Valanghe killer, due morti in Alto Adige

Su monte Spicco in valle Aurina e a Vallunga,laterale ValGardena


Due morti in Alto Adige a causa di due diverse valanghe. Il primo incidente è avvenuto su monte Spicco, in Valle Aurina durante un fuoripista a 2.400 metri di quota. La vittima, un 22enne, era in compagnia di un gruppo di amici quando la slavina si è staccata inghiottendo sei sciatori.
Mentre cinque sono stati estratti vivi, il sesto ormai era morto. Inutili i tentativi di rianimazione del medico d'urgenza sul posto. In Vallunga, una laterale della Val Gardena, uno scalatore è stato invece travolto da una valanga mentre stava scalando una cascata di ghiaccio. L'uomo è stato trascinato dalle masse nevose per centinaia di metri ed è morto sul colpo.

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Il pasticciaccio del reddito di cittadinanza


Utile, a questo punto, l’indicazione dei problemi attuativi. Il reddito sarà erogato ad aprile a coloro che si sono iscritti nell’apposito sito web, ai Caf o alle Poste. Non è previsto un controllo preventivo. L’analisi delle posizioni (successiva) è affidata all’Inps. L’ente, benché informatizzato, non riuscirà a definirle in tempi rapidi, vista la necessità di dedicare ai controlli qualche migliaio di operatori esperti. Perciò, è possibile che un certo numero di non aventi diritto riesca a ottenere il reddito. Chi riceve l’assegno deve poi recarsi in un Centro dell’impiego per firmare il cosiddetto Patto per il lavoro, l’impegno cioè ad accettare una eventuale proposta di lavoro. Per l’adempimento del Patto, negli uffici del lavoro saranno assunte alcune migliaia di giovani col compito di navigator (in realtà tutor) dei beneficiari. Chi ha immaginato questo meccanismo non ha mai lavorato nella pubblica amministrazione o, se vi ha lavorato, è ben consapevole che ci vorrà molto tempo, forse anni per ottenere un sistema funzionante ed efficace. E che, nel frattempo, ogni abuso è possibile, mentre la repressione sarà episodica e piuttosto rara. Per il reddito di cittadinanza i costi sono quantificati in 5 miliardi e 974 milioni nel 2019, 7 e 571 nel 2020, 7 e 818 nel 2021, 7.663 nel 2022. Somme insufficienti se, come possibile, il fenomeno si svilupperà senza argini preventivi, tali quindi da sballare i conti della finanziaria. Comunque, si tratta del più grande voto di scambio della storia dell’Italia unita. L’altro aspetto discutibile dell’operazione è l’offerta di lavoro. Se la stagnazione attuale continuerà o se, addirittura, si trasformerà in decisa recessione, l’offerta di cui parliamo sarà una pia illusione soprattutto al Centro, al Sud e nelle isole. E, dopo un anno e mezzo, il sussidio cesserà. Nella finanziaria non c’è nulla che possa indurre all’ottimismo. Martin Nadaud (1815-1898) deputato francese, nel 1850 aveva dichiarato alla Camera che «lorsque le bâtiment va, tout profite de son activité». In Italia non solo non si investe, ma gli investimenti previsti e finanziati vengono fermati. 

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Reddito di cittadinanza 2019 requisiti: chi ha diritto al sussidio?

Migranti, strage in mare. I tre superstiti: "A bordo del gommone affondato eravamo in 120"

Portati a Lampedusa i soli tre salvati dalla Marina italiana. Agli esponenti dell'Oim hanno raccontato di essere rimasti in mare senza soccorsi per oltre tre ore

A Matera è il giorno della grande festa: da oggi è la Capitale europea della cultura

La cerimonia di inaugurazione alle 18.50 alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e del premier Giuseppe Conte (diretta su RaiUno). Per tutta la giornata una serie di eventi

Bellissimo esempio di RI-utilizzo delle vecchie cabine telefoniche.

A Rastignano (BO), chiunque può portare o andare a prendere libri, 24 ore su 24.
Uno scambio di cultura totalmente gratuito!
 


Fonte

Tendenza a 15 giorni: METEO GELO in arrivo a fine GENNAIO sull'Europa? Gli scenari per l'ITALIA

Nel breve termine non si intravedono ondate di gelo degne di nota sull'Italia: semplicemente dall'inizio della prossima settimana si assisterà ad un certo calo delle temperature al Centro-Nord per l'afflusso di aria più fredda al seguito di una perturbazione nord atlantica.
Scenari interessanti dovrebbero presentarsi invece a settimana inoltrata, quando l'anticiclone delle Azzorre defilato in pieno Atlantico tenderà ad allungarsi verso l'Islanda, per poi inclinarsi sulla Gran Bretagna. Lascerà così il Mediterraneo in balia di nuove irruzioni artico marittime che potrebbero riportare freddo e neve anche a quote basse al centro nord, favoriti dalla formazione di una profonda e dinamica depressione proprio sul Mediterraneo centrale e l'Italia.
In seguito lo spostamento della stessa depressione verso i Balcani potrebbe richiamare masse dalla Russia continentale e dalla Scandinavia che affluirebbero su gran parte dell'Europa centrale, facendola piombare in condizioni di freddo intenso con temperature molti gradi sotto zero e nevicate diffuse. Se tale evoluzione venisse confermata non è da escludersi l'arrivo anche sull'Italia di una parte di queste masse gelide, grosso modo intorno al periodo 26/28 gennaio, con conseguenze interessanti quantomeno per le regioni centro-settentrionali.

Previsioni Meteo Carrega Ligure (AL)

venerdì 18 gennaio 2019

Vicenza, disoccupato trova borsello con 900 euro e lo restituisce a un imprenditore. Lui lo assume

Omar Chamkou, 59enne di origini marocchine da tempo residente a Cartigliano, in provincia di Vicenza, ha restituito il portafogli contenente 900 euro in contanti e in cambio è stato assunto.

Novecento euro: è questa la somma di denaro contenuta in un portafogli trovato da Omar Chamkou, 59enne di origini marocchine senza lavoro da sei anni che non ha esitato neppure un istante a recarsi nel suo comune di residenza – Cartigliano, in provincia di Vicenza – e lì consegnare il borsello al sindaco chiedendogli di rintracciare il proprietario e restituirgli il tutto. Quei soldi appartenevano a un imprenditore di Bassano del Grappa che non ci ha pensato su nemmeno un minuto in più per organizzare un colloquio con Omar e assumerlo.

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In Italia l'agricoltura più 'rosa' della Ue

Eurostat, il 32% di donne gestisce aziende, il dato europeo è 28%


BRUXELLES - Con il 32% di donne a gestire le aziende, l'Italia è uno dei paesi dall'agricoltura più rosa in Europa. Lo dicono i dati Eurostat, riferiti all'anno 2016.

Il settore è dominato dagli uomini in tutta l'Unione, ma l'Italia è tra gli otto Stati in cui la situazione è migliore della media Ue, dove il 28% delle aziende è condotta da donne.

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A rischio il 60% delle specie di caffè selvatiche

A causa di siccità e funghi

Circa il 60% delle specie di caffè selvatico è ad alto rischio di estinzione a causa di siccità e funghi. A lanciare l'allarme, sulla rivista Science Advances, è il  gruppo dell'università di Nottingham guidato da Aaron David.
Analizzando i dati dell'Unione internazionale per la conservazione della natura e le banche di semi, i ricercatori hanno notato che 75 specie su 124 (60%) sono a rischio e che sono ancora basse le percentuali di queste varietà presenti nelle banche di semi (55%) e nelle aree protette (72%). Tutelarle è importante, rilevano gli studiosi, per salvaguardare l'intero settore della produzione di caffè.
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Rimborsopoli Lombardia: condannati il capogruppo della Lega al Senato, Bossi jr e Nicole Minetti

Il legale di Massimiliano Romeo: "Sistema che cʼera da 30 anni ereditato in buona fede". Cinquantadue le condanne in totale. Assolti o prescritti 5 ex consiglieri regionali




Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega in Senato, è stato condannato a un anno e 8 mesi di carcere dal tribunale di Milano per la "rimborsopoli" lombarda, caso per il quale sono imputati 57 ex consiglieri e assessori della Regione Lombardia. E' stato condannato a un anno e 6 mesi anche Angelo Ciocca, attualmente eurodeputato del Carroccio. Per entrambi la pena è sospesa e il giudice ha deciso per la non menzione. In tutto le condanne sono 52.

Renzo Bossi, figlio di Umberto Bossi, è stato condannato a due anni e sei mesi, mentre l'ex igienista dentale Nicole Minetti a un anno e 8 mesi. I due sono stati ex consiglieri della Lega e del Pdl. "Non commentiamo le sentenze, siamo soddisfatti che si sia concluso il processo", ha detto il pm di Milano Paolo Filippini dopo la sentenza del processo durato oltre tre anni.

Condannati anche Stefano Maullu, attualmente europarlamentare di Fratelli d'Italia (un anno e 6 mesi, ma anche per lui pena sospesa con il giudice che ha deciso per la non menzione), e Alessandro Colucci, deputato del gruppo misto, condannato a 2 anni e 2 mesi. La pena più alta di 4 anni e 8 mesi per Stefano Galli, ex capogruppo della Lega in Regione. Assolti o prescritti invece 5 ex consiglieri.


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Fondi Lega, la Cassazione conferma il sequestro dei 49 milioni di euro

Sanremo: Fiorello con Baglioni, ci si indigni per chi ruba

Lo showman sui compensi: "In Italia chi ce la fa è uno stronzo che ruba i soldi dei contribuenti...."

"Perché i giornali e la gente si indignano con i conduttori del Festival di Sanremo Claudio Baglioni, Claudio Bisio e Virginia Raffaele per i compensi? E perché non ci si indigna allo stesso modo verso i delinquenti che rapinano, per quelli che non pagano le tasse (e quindi rubano soldi ai contribuenti) o per i politici che mangiano con le mazzette sulle opere pubbliche?": se lo chiede Fiorello, sfogliando i giornali, in una storia pubblicata su Instagram. E tira in ballo anche il calcio: "Non voglio dire Cristiano Ronaldo, ma perché non leggo articoli del tipo 'ecco il compenso su Zappacosta'?". Parlando a nome dei personaggi di spettacolo, lo showman spiega: "A quelli che si indignano, vorrei dire che Baglioni ha una carriera di anni e anni. Tutti i personaggi partono da zero e poi alcuni ce la fanno. Io sono riuscito da solo... Parlo perché c'è stato un momento della mia vita in cui non guadagnavo niente. Ora sì, pago le tasse e mi dovrei vergognare?". C'è una legge di mercato - aggiunge - "per la quale, se Baglioni porta tantissimi soldi alla Rai, come ha già dimostrato l'anno scorso, guadagna questo".
 
Fiorello se la prende con chi fomenta l'indignazione popolare mettendo in piazza solo i compensi di alcuni personaggi e con chi si scandalizza. "Io vorrei chiedere onestamente ad uno che è stipendiato (e che magari fa fatica) 'se tu avessi avuto velleità artistiche e ce l'avessi fatta, oggi che faresti, diresti non voglio soldi, non li merito?'. L'artista - aggiunge - non è un lavoro che possono fare tutti. Lo fai se hai talento, come Baglioni, Bisio e Raffaele che oggi guadagnano soldi, mica li rubano... Ma vengono messi sulla pubblica piazza e martoriati, vituperati, lapidati dalla gente che guarda e si indigna".

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Bankitalia taglia le stime del Pil 2019 da 1% a 0,6%. Italia a rischio recessione

Nel 2020 0,9%, poi 1% ma rischi previsioni "al ribasso"


Doccia fredda di Bankitalia sulla crescita. La proiezione centrale del Pil - si legge nel bollettino economico - è pari allo 0,6% quest'anno, 0,4 punti in meno rispetto a quanto valutato in precedenza. 
Le previsioni sono nel 2020 e nel 2021 rispettivamente dello 0,9 e dell'1%,  ma i rischi per la crescita sono al ribasso.
 "In Italia, dopo che la crescita si era interrotta nel terzo trimestre, gli indicatori congiunturali disponibili suggeriscono che l'attività potrebbe essere ancora diminuita nel quarto", dice ancora Via Nazionale. E se si verificasse, una simile possibilità equivarrebbe a una recessione tecnica.
Giù anche i conusumi delle famiglie: "Nel terzo trimestre, in graduale rallentamento dall'inizio dell'anno, sono scesi dello 0,1 per cento rispetto al periodo precedente". Banca d'Italia aggiunge che "gli indicatori congiunturali più recenti suggeriscono che negli ultimi tre mesi dell'anno l'andamento dei consumi si sarebbe confermato debole, in linea con le più recenti dinamiche del mercato del lavoro".
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La prossima settimana arriverà una TEMPESTA carica di NEVE e pioggia sull'Italia

Dopo un fine settimana un po' instabile al centro e al sud e freddo al nord, il tempo diverrà moderatamente perturbato sulle regioni centrali e meridionali, ma sarà da mercoledì che entrerà in azione un'autentica tempesta invernale con vento, neve e pioggia. Fiocchi non esclusi anche sulla Capitale.


SITUAZIONE: il fronte che ieri ha interessato il nostro Paese tende ad allontanarsi verso levante, ma lascia in eredità condizioni di instabilità su nord-est, centro e sud. L'inserimento di aria più fredda da nord-est comporterà in giornata un calo delle temperature sul settentrione. 

EVOLUZIONE: nel fine settimana resteranno attive condizioni di instabilità al centro e al sud, mentre al nord il tempo risulterà buono ma freddo. Sul finire del week-end un fronte raggiungerà da ovest il centro Italia, determinandovi precipitazioni. 

LUNEDI e MARTEDI: una circolazione depressionaria alimentata da aria moderatamente fredda coinvolgerà le nostre regioni centrali e meridionali, favorendo precipitazioni sparse, anche nevose in Appennino oltre i 500-800m. Anche l'Emilia-Romagna potrebbe esserne coinvolta con qualche spruzzata di neve sino in pianura.

TEMPESTA INVERNALE: tra mercoledì 23 e venerdì 25 sull'Italia arriverà una vera e propria tempesta invernale, associata a condizioni di maltempo anche intenso, orchestrato non solo da un possente vortice freddo in discesa dal nord-ovest del Continente, ma da una depressione al suolo che colpirà un po' tutto il Paese con vento, neve e pioggia. Al momento le precipitazioni nevose sembrano dover coinvolgere soprattutto il nord ma anche le regioni centrali, impegnando per qualche ora anche la Capitale, ma ovviamente una simile azione depressionaria ha bisogno di tempo per essere letta in maniera più precisa dai modelli matematici. 

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Modello europeo: il GRANDE FREDDO sbarcherà in Europa entro venerdì 25



Ci sarà una FORTE NEVICATA al nord e sull'Appennino centrale tra mercoledì 23 e venerdì 25 gennaio?

Rifiuti fuori cassonetto: 15 fototrappole per incastrare chi sbaglia

Entro giugno, inoltre, si stabilirà il nuovo sistema di raccolta rifiuti ad Alessandria. “Avrei voluto il porta a porta ma la maggioranza non era d'accordo” ha detto l'assessore Borasio.

ALESSANDRIA – Entro un mese saranno installate ad Alessandria quindici fototrappole, utili a individuare chi non conferisce i rifiuti nei cassonetti. Lo ha ricordato ieri l’amministratore unico di Amag Ambiente Fiorenzo Borlasta nell’ultima commissione consiliare. Già nel 2018 l‘azienda aveva raddoppiato le ore di controllo degli addetti, passate da 600 a 1200 al mese.
Proprio questo venerdì è in programma un sopralluogo dei tecnici per stabilirne la collocazione e a breve dovrà essere firmata una convenzione con la Polizia Municipale che si occuperà di multare chi non rispetterà le regole. “Non saranno una soluzione definitiva ma sono importanti contro una problematica diffusa, difficile da eliminare: su 3 mila cassonetti, in circa 2800 abbiamo riscontrato che vengono lasciati dei rifiuti fuori. In parallelo, quindi, occorrerà avviare una campagna sistematica di multe. A ottobre il 10% degli indifferenziati proveniva proprio dal fuori cassonetto. Lo scorso dicembre sono state ad esempio comminate multe da 600 euro a due aziende scoperte a scaricare materiale edile, imballaggi e scarti fuori dai cassonetti. Le fototrappole si aggiungeranno alle quattro telecamere già in funzione in città vicino ad alcune aree dove sono presenti i cassonetti. Si rinforzerà anche il servizio di vigilanza ambientale: gli ispettori passeranno da 1 a 3”.
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A Novi Ligure le 15 mila tonnellate di rifiuti ammassate illecitamente a Sale?


“Io, ex M5S, vi dico che se il kit segreto di Casalino è finito in mano ai media è stato per dare un chiaro messaggio interno”

Il commento di Lorenzo Tosa, ex responsabile comunicazione dei Cinque Stelle in Liguria

La cosa sconvolgente del “kit” 5 Stelle per l’indottrinamento degli eletti non è il fatto che qualcuno della comunicazione l’abbia scritto, né che sia stato “rinvenuto” (diciamo così) su un divano di Montecitorio. No, la cosa inquietante – e ve lo dico per conoscenza diretta – è che nella stragrande maggioranza dei casi quelle sei misere paginette settimanali (note all’interno del M5S come “schede comunicazione”) sono l’unica ed esclusiva fonte di informazione alla quale si abbeverano centinaia di parlamentari e alcuni pochi fortunati consiglieri regionali del cerchio magico.
I vertici della comunicazione lo considerano da sempre materiale infiammabile e da maneggiare con cura. Raramente viene divulgato, quasi mai fuori dal Parlamento, e sempre tra pochi, selezionati, fedelissimi, spesso su esplicita richiesta dell’interessato.
Per questo, se quel kit è arrivato nelle mani dei giornalisti non è né un caso, né un incidente, né una fatale dimenticanza, ma un messaggio chiaro e preciso. E pesa, negli equilibri interni, più di qualsiasi rivelazione o soffiata anonima.
Non solo perché rivela nel dettaglio le reali strategie comunicative dei 5 Stelle e l’insofferenza verso l’alleato leghista, ma perché racconta, più e meglio di qualunque sofistica analisi socio-politica, il background culturale di un partito che ha basato tutto il proprio consenso su slogan da baci Perugina. Lo sapevate, lo sapevamo tutti. Ora è scritto lì, nero su bianco, quasi fosse una confessione.
Ogni volta che sentite parlare in tv un grillino, quello che dice arriva al 90 per cento da quelle schede, lette e mandate a memoria come preghiere, in una sorta di versione aggiornata degli auricolari di Ambra Angolini.
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Il paradosso di Como, capitale dei divieti: record di ordinanze, ma solo una multa

Nella città lariana il Comune, con la scusa del decoro, prende di mira poveri, venditori ambulanti e suonatori di strada

In nome del decoro, la prima fu l’ordinanza del natale 2017 contro i poveri. «Vietato mendicare in forma dinamica. Vietato mendicare anche in forma statica, occupando spazi pubblici con l’utilizzo di cartoni, cartelli. È altresì fatto divieto di bivaccare…». Il Natale 2018, invece, è stato quello contro i venditori di cianfrusaglie e i suonatori di strada: «Riscontrato che le esibizioni vanno ad alterare e talvolta a vanificare i contenuti del piano di sicurezza…». Cosa sta succedendo a Como?

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Rigopiano, l'ultima sceneggiata: ecco gli imbarazzanti interrogatori degli indagati per depistaggio

Dal vice capo della Sala Soccorsi che dichiara che il 18 gennaio 2017 non sentì alcuna segnalazione su Rigopiano, alla funzionaria della prefettura che nega l'esistenza di brogliacci con le telefonate annotate (di cui lei stessa, in altro interrogatorio, aveva ammesso l'esistenza), al mistero dei brogliacci spariti

“Stop ai fondi Ue a chi viola lo Stato di diritto”. Ma Lega e Cinque Stelle non votano a favore

Via libera dell’Europarlamento alle norme anti-corruzione che potrebbero penalizzare Ungheria e Polonia. Contrario il partito di Salvini, astenuti gli eurodeputati M5S

INVIATO A BRUXELLES
Nel giorno in cui il Movimento Cinque Stelle lancia l’offensiva contro lo spreco di denaro Ue, puntando il dito verso gli stipendi dei commissari, c’è stato un voto molto significativo al Parlamento europeo. L’aula di Strasburgo ha infatti approvato un progetto di legge che prevede la sospensione o addirittura il taglio dei fondi europei per quei governi che non rispettano lo Stato di diritto e non combattono frode e corruzione. Una misura che ha un duplice obiettivo: rimettere in cima alla lista i valori Ue e al tempo stesso assicurare una corretta gestione dei fondi europei. I due partiti italiani di maggioranza, Lega e Cinque Stelle, non hanno votato a favore.
I Movimento ha deciso di astenersi, mentre gli eurodeputati leghisti hanno votato contro. Si sono opposti anche gli esponenti dei partiti che sono al governo in Ungheria, Polonia e Romania, che temono di essere il bersaglio di questa normativa. Contro la Polonia è stata infatti attivata la procedura prevista dall’articolo 7 per le violazioni dello Stato di diritto e proprio l’Europarlamento ha chiesto di fare lo stesso con l’Ungheria (ma i governi non si sono ancora espressi). La prossima della lista potrebbe essere la Romania, guidata da un governo che è finito sotto la lente di Bruxelles proprio per le recenti riforme della Giustizia che mettono a rischio lo Stato di diritto. I tre Paesi sono anche tra i maggiori beneficiari dei fondi europei, dunque una condizionalità legata allo Stato di diritto rischia di lasciarli a bocca asciutta.
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giovedì 17 gennaio 2019

Caporalato e sfruttamento, migranti in condizioni disumane a Latina

Arrestati un sindacalista e un ispettore del lavoro

Scoperta a Latina un'organizzazione criminale dedita allo sfruttamento del lavoro ed al caporalato ai danni di centinaia di stranieri impiegati in lavori agricoli in "condizioni disumane": costretti a lavorare 12 ore al giorno, a fronte di una retribuzione al di sotto della metà di quella prevista dal contratto nazionale, e all'ubbidienza di regole senza la garanzia dei più elementari diritti. Sei gli arresti. La misura cautelare ha raggiunto, tra gli altri, un sindacalista ed un ispettore del lavoro. I braccianti inoltre erano costretti a iscriversi al sindacato
Tra i sei arrestati due donne che reclutavano e sfruttavano stranieri centrafricani e rumeni, tramite una società cooperativa con sede a Sezze (LT), distribuendo illecitamente la loro manodopera a centinaia di azienda agricole che avevano monopolizzato il settore nelle provincie di Latina, Roma, Frosinone e Viterbo.
L'obbligo di iscrizione al sindacato, dietro la minaccia del licenziamento, veniva fatta affinchè quest'ultimo "percepisse non solo le quote di iscrizione ma anche ulteriori introiti economici connessi alla trattazione delle pratiche finalizzate ad ottenere le indennità di disoccupazione".
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Trump pensa alle guerre stellari e armi nello spazio

Presidente Usa vorrebbe rafforzare anche lo scudo anti-missili



Gli Stati Uniti stanno valutando la possibilità di uno spiegamento di armi nello spazio, inclusi laser e satelliti per intercettare missili nemici. Lo afferma un funzionario dell'amministrazione, secondo quanto riportato dai media americani.

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Bimbo nel pozzo, papà: 'Spero sia vivo'

Mobilitata anche impresa svedese che salvò i 33 minatori in Cile


"Con mia moglie siamo a pezzi, siamo morti. Ma abbiamo ancora la speranza che Julen sia vivo".
    Enormemente provato, José Rossello, il padre del bimbo di due anni caduto domenica in un pozzo vicino Malaga, ha lanciato un appello a continuare le operazioni di salvataggio, perché si è detto convinto che "rivedrò vivo mio figlio". In dichiarazioni ai media, ha ringraziato per l'appoggio che con la moglie Vicky stanno ricevendo da "tutte le persone che ci danno forza, le imprese che offrono aiuto, gli psicologi, la guardia civile e tutti quanti stanno lavorando giorno e notte senza tregua". "Abbiamo un angelo che ci aiuta a che Julen esca fuori vivo", ha detto José, riferendosi al primogenito morto all'età di 3 anni. Intanto, si è mobilitata anche l'impresa svedese Stockholm Precision Tools AB, che localizzò e trasse in salvo i 33 minatori imprigionati in una miniera in Cile nel 2010.