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martedì 22 gennaio 2019

Napoli, detenuto ingoia telefonino: scoperta choc dopo un mese

Quando è arrivato al pronto soccorso dell’Ospedale del Mare, dieci giorni fa, i medici non credevano ai loro occhi. O meglio: osservando la lastra di quella radiografia all’addome, sono trasaliti. Il paziente aveva un telefonino cellulare nello stomaco. Ai confini della realtà. Eppure è accaduto: un detenuto a Poggioreale ha ingoiato il telefonino che era riuscito per motivi ancora tutti da chiarire (c’è una doppia indagine in corso) a introdurre in cella. Poi, accortosi che stava per scattare una perquisizione da parte degli agenti della Penitenziaria, è riuscito incredibilmente a ingoiare l’apparecchio. Per quanto fosse di piccole dimensioni, il telefonino è finito nello stomaco, e dopo qualche ora l’uomo - un 40enne napoletano, detenuto comune del quale non sono state rese le generalità - ha cominciato a sentirsi male.

lunedì 21 gennaio 2019

MERCOLEDI 23 gennaio: NEVE al NORD: aggiornamento

Ecco l'ultimo aggiornamento del modello americano per mercoledi 23 gennaio.


Siamo quasi in dirittura d'arrivo...manca poco a questo giorno fatidico; la situazione risulta ormai inquadrata, tuttavia nelle prossime 24-36 ore non si possono escludere lievi oscillazioni della posizione del minimo, che potrebbero ripercuotersi sulla bontà e l'eventuale durata dei fenomeni nevosi.
Eccovi l'aggiornamento di mezzogiorno del modello americano, che conferma a grandi linee quello del mattino.
La prima mappa mostra la situazione prevista per le 13 della giornata in parola; confermato il nucleo temporalesco sul golfo ligure e una "coda nevosa" che inizierà ad interessare parte della costa ligure, l'Appennino, il basso Piemonte, la bassa Lombardia e il Piacentino.
Spruzzate di neve anche su Val d'Aosta, Alpi occidentali, nord Veneto e Friuli (qui fino in pianura); sul resto del nord tempo asciutto.
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Meteo a 7 giorni: forte episodio di MALTEMPO in vista per l'Italia

Guido Rossa, l'operaio che da solo denunciò le Brigate Rosse

Guido Rossa, operaio e sindacalista della Fiom-Cgil, è stato il primo in Italia a testimoniare contro un brigatista. Aveva scoperto che un collega dell'Italsider di Genova stava diffondendo nello stabilimento volantini di propaganda della lotta armata e lo ha riferito al Consiglio di fabbrica, ma è stato lasciato solo a firmare la denuncia. E per lui non c'è stata protezione. Il 24 gennaio 1979 tre killer lo aspettarono sotto casa. A distanza di quarant'anni, viaggio nei luoghi in cui Guido viveva e lavorava. Con gli operai dell'epoca che raccontano la scelta di coerenza che è costata la vita a Guido, le esitazioni che lo hanno lasciato solo, gli slogan di chi esitava a schierarsi contro il terrorismo.

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Il reddito di cittadinanza è nel caos

Labirinto burocratico e provvedimento a rischio secondo gli esperti del diritto del lavoro. Sei diversi uffici per ottenere il sospirato beneficio


Il reddito di cittadinanza: tanto se ne parla ma come sarà attuato? Ad entrare nei meandri del burocratese per ragionare su ciò che avverrà è l'Adapt, ovvero l'associazione (senza fini di lucro) fondata nel 2000 da Marco Biagi (il giuslavorista ucciso nel 2002 dalle Brigate Rosse) e collegata all'università di Modena-Reggio Emilia. Innanzi tutto, avverte l'Adapt, «Il reddito di cittadinanza sostituisce il reddito di inclusione» quindi non si tratta di una novità per l'ordinamento italiano, ma appunto la sostituzione e la modifica di un istituto già esistente, del quale ne recepisce innanzitutto gli obiettivi. Infatti, se il reddito di inclusione era definito «misura unica a livello nazionale di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale», quello di cittadinanza è definito nella bozza del decreto legge una «misura unica di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all'esclusione sociale».

Perciò così come si è venuto concretizzando, dopo le trattative tra i due alleati di governo e tenuto conto dei richiami dell'Unione europea, il reddito di cittadinanza è passato da una prestazione assistenziale universale e incondizionata (come indicherebbe la dizione ed era stato proposto in una prima fase) a un sussidio sociale la cui erogazione è subordinata a diverse condizioni soggettive, dalla situazione di indigenza alla disponibilità ad accettare un lavoro.

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Quel pasticciaccio del reddito di cittadinanza



Tunisino morto durante fermo Empoli, magistrati contro Matteo Salvini: “Parole inopportune”

La Giunta dell’Anm ha criticato il ministro Matteo Salvini: “Le dichiarazioni del ministro degli Interni rese a seguito del decesso di un cittadino tunisino nel corso di una attività di polizia appaiono inopportune e non rispettose delle prerogative della magistratura. Sarebbe stato necessario attendere la conclusione dei doverosi accertamenti”.


"Le dichiarazioni del ministro degli Interni rese a seguito del decesso di un cittadino tunisino nel corso di una attività di polizia appaiono inopportune e non rispettose delle prerogative della magistratura. Sarebbe stato necessario attendere la conclusione dei doverosi accertamenti che stanno coordinando i magistrati, gli unici ad essere competenti, sulla base di rigidi parametri costituzionali, a dirigere le attività investigative in corso volte all'accertamento dei fatti". Sono queste le parole dure della Giunta dell'Anm, che ha attaccato il vicepremier leghista Matteo Salvini.

Ieri infatti, commentando sul suo profilo Facebook la morte del cittadino tunisino, il ministro degli Interni aveva scritto: "Buon sabato ai poliziotti che a Empoli facendo il loro lavoro hanno ammanettato un violento, un pregiudicato che poi purtroppo è stato colto da arresto cardiaco. Se i poliziotti non possono usare le manette per fermare un violento, ditemi voi cosa dovrebbero fare, rispondere con cappuccio e brioche?".

Le indagini sulla morte del 31enne tunisino sono tutt'ora in corso: l’uomo è morto mentre era ammanettato e aveva le caviglie legata da un cordino, perché, secondo la ricostruzione, le forze dell'ordine non riuscivano a calmarlo e l'uomo era fuori di sé. Domani è prevista l'autopsia sul corpo della vittima.

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Empoli, morto durante un fermo di polizia: il racconto di un testimone

domenica 20 gennaio 2019

Migranti, barcone in difficoltà: in 100 a bordo, si temono morti. Alarm Phone: “Libia non risponde, stanno congelando”

Il natante si trova a 60 miglia al largo delle coste di Misurata: nelle ultime ore ha iniziato a imbarcare acqua, scatenando il panico tra gli occupanti. Sulla barca, stando a quanto segnalato, potrebbero esserci anche dei cadaveri, tra cui quello di un minorenne. Si muove Sea Watch: "Ma ci vogliono 15 ore". Palazzo Chigi: "Siamo in continuo contatto con la Guardia costiera libica perché effettui questo ulteriore intervento"

“Stanno imbarcando acqua, ci sono dei morti a bordo. La Libianon risponde, stanno congelando. La situazione è disperata“. Un altro barcone a rischio naufragio, sempre in acque libiche, sempre con oltre 100 migranti a bordo. E, forse, con un carico di morti, tra cui anche un bambino. È quanto segnalato da Alarm Phone, il sistema di allerta telefonico utilizzato per segnalare imbarcazioni in difficoltà. Il natante si trova a 60 miglia al largo delle coste di Misurata, in Libia: in un primo momento non aveva chiesto aiuto, ma intorno a mezzogiorno ha iniziato a imbarcare acqua, scatenando il panico tra gli occupanti. Sulla barca, stando a quanto segnalato, potrebbero esserci anche dei cadaveri, tra cui quello di un minorenne. Alarm Phone ha cercato di contattare Tripoli, che è titolare delle operazioni di soccorso, ma nessuno ha mai risposto agli otto numeri di telefono forniti da Malta e dall’Italia.

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Simoncelli, inaugurata la Casa per i disabili

Si completa il progetto per ricordare il campione, scomparso a Sepang durante il GP del 2011: apre la struttura che porta il nome di Marco e diventerà un centro di recupero per i portatori di handicap


Nel giorno in cui Marco Simoncelli avrebbe compiuto 32 anni è stata inaugurata a Sant’Andrea in Besanigo, frazione di Coriano, il paese del Sic, una casa destinata ai disabili. Il progetto è stato realizzato grazie a donazioni e agli incassi degli eventi dedicati allo sfortunato pilota dopo la sua morte, avvenuta il 28 ottobre del 2011 a Sepang. A tagliare il nastro della struttura sono stati Kate Fretti, che è stata la fidanzata di Marco, il papà Paolo e la mamma Rossella.

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Morto Bort, il vignettista che ha creato "Le ultime parole famose" sulla Settimana Enigmistica

Aveva 92 anni e viveva ad Alessandria. Ha firmato sul settimanale per 30 anni


Ha firmato per oltre trent'anni "Le ultime parole famose", la vignetta nella penultima pagina della Settimana Enigmistica con un titolo diventato di uso comune nei discorsi degli italiani. Mario Bortolato, in arte 'Bort', è morto, la scorsa notte, a 92 anni, ad Alessandria.
"Un grande personaggio e un grande protagonista del panorama mediatico che con le sue opere è arrivato a influenzare cultura e modo di vivere, affrontando tutti i temi e tutti gli aspetti del quotidiano", è il ricordo del vicesindaco di Alessandria Davide Buzzi Langhi.


Nato a Salzano in provincia di Venezia, 'Bort' si era trasferito prima a Voghera (Pavia) poi in Piemonte. Laureato in Giurisprudenza aveva esordito negli anni Cinquanta sul periodico satirico Marc'Aurelio. Il 30 settembre del 2016 aveva ricevuto la cittadinanza onoraria di Alessandria e il 4 aprile dello scorso anno aveva tagliato il nastro della mostra #SaveBorsalino, iniziativa per salvare la storica fabbrica di cappelli, per la quale aveva realizzato alcune tavole esposte all'ingresso.


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Cercasi coppia per lavorare nel faro di un’isola per 112mila euro all’anno

Hai un partner e non ne puoi più della vita in città? Se è così, ci sono buone notizie per te. È venuta fuori un'offerta di lavoro tra le più romantiche e invitanti degli ultimi tempi: prendersi cura di un faro centenario su un'isola per 112.000 euro all'anno.
Il faro in questione fu costruito nel 1874 su una piccola isola nella parte settentrionale della baia di San Francisco. Ora è stato riconvertito come bed and breakfast e i proprietari cercano una coppia da assumere. E anche se magari non è un hotel da sogno, è sicuramente una delle migliori offerte di lavoro sul mercato in questo momento

Se stai pensando di candidarti, dovresti sapere che devi essere preparato a fare tutto quello di cui c'è bisogno per mandare avanti il faro, incluso portare i clienti dell'hotel in barca, per questo è necessario avere la licenza nautica. Ma anche sapersela cavare bene in cucina è una delle qualità che vengono richieste
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La Svezia ce l’ha fatta: nel 2018 ha già raggiunto gli obiettivi sulle rinnovabili fissati per il 2030

Dodici anni di anticipo e nessun calo. La Svezia prevedeva 19,8 TWh di eolico entro il 2018 e nel 2016 ne aveva già 15, così come di installare 3.681 turbine, con una capacità di 7.506 MW.
E sembra proprio avercela fatta. Investimenti di rilievo, che, secondo il World Economic Forumhanno consentito il raggiungimento di obiettivi che ora sono alla portata di tutti. Almeno per chi vuole, si intende.
A questo punto, visto il risultato, perché non puntare più in alto? Per il 2030, quindi, la Nazione mira ora ad aggiungere altri 18 TWh. Dati i precedenti, non abbiamo motivo per credere che non ci riuscirà.
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Corrida abolita, Podemos taglia i viveri agli spettacoli coi tori: svolta animalista in Spagna?

Una tradizione secolare, sublimata dalla ricca letteratura del Novecento coi vari Hemingway e Nogales nel ruolo di cantori delle arene, non basta a garantire “vita eterna” alla corrida: la lotta (non proprio ad armi pari) tra l’uomo e il toro davanti alla piazza trepidante degli appassionati di combattimenti all’ultimo sangue, nella Spagna di Podemos sembra ormai avere le ore contate.
 La direzione tracciata dai tanti sindaci indignados eletti in ogni parte del Paese iberico è chiara e per vedere abolita definitivamente la corrida potrebbero bastare pochi mesi o qualche anno al massimo, complice una crescente sensibilità dell’opinione pubblica per i diritti degli animali allevati e “sfruttati” senza alcuna pietà al solo fine di garantire uno spettacolo cruento al sempre meno nutrico pubblico pagante delle plazas de toros.
I rappresentanti sia locali che nazionali di Podemos avevano assicurato ai loro sostenitori unasvolta in tal senso, con tanto di impegno scritto nei programmi elettorali per la messa al bando nelle città amministrati dal movimento di Pablo Iglesias dei riti più crudeli finora “giustificate” datradizioni culturali o religiose di antichissima data.
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Donna carbonizzata: ex amante del marito confessa

E' una donna di 44 anni. L'uomo sarebbe invece estraneo al delitto della moglie

La Procura di Brescia ha disposto il fermo di Chiara Alessandri, 44 anni, ritenuta la responsabile del delitto di Stefania Crotti, il cui corpo è stato trovato venerdì sera carbonizzato nelle campagne di Erbusco nel Bresciano. Si tratta dell'ex amante del marito della vittima, Stefano Del Bello. L'uomo sarebbe estraneo al delitto della moglie. Tutti i protagonisti della vicenda sono residenti a Gorlago, nella Bergamasca.
Chiara Alessandri ha ammesso di aver ucciso Stefania Crotti ma non di aver bruciato il corpo. È quanto emerso dall'interrogatorio, avvenuto nella notte in procura a Brescia, della donna accusata di omicidio e di distruzione di cadavere, per il corpo della vittima trovato carbonizzato nelle campagne di Erbusco (Brescia) venerdì sera. 
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"Monster Frozen", impresa Venturini: corre a -52° tra i ghiacci della Siberia

Impresa tra i ghiacci della Siberia dell’ultramaratoneta Paolo Venturini: l’atleta Fiamme Oro ha infatti corso in solitaria per quasi 40 chilometri nel luogo abitato più freddo della terra. Partito da Tomtor, l’atleta azzurro è arrivato a Oymyakon, in Jakutia, percorrendo 39,120 chilometri in 3h54’10” ad una temperatura di -52° con un picco di -52,6°. Durante la sua impresa, il runner della Polizia di Stato è stato accompagnato da due medici del dipartimento di Medicina dello Sport dell'Università di Padova, un traduttore e un accompagnatore, oltre al coinvolgimento di esperti in medicina del freddo dell'Università di Yakutsk.

Quando il negozio non rende ma tiene in vita un paese

Viaggio nelle botteghe di montagna, dove il lavoro è passione e si tiene aperto con coraggio

Gisella Giovannone Mella ha 80 anni e da 65 gestisce l’ultima bottega in valle Bognanco. Foto Studio Rds
DOMODOSSOLA
Luoghi di incontro e di servizio, non solo attività commerciali. Questo sono i negozi di montagna che stanno scomparendo. I paesi senza le botteghe, i bar, le vetrine di artigiani sono più poveri. La questione è sotto i riflettori, anche se per tante persone che popolano le terre alte è ormai tardi per cambiare le cose.
«Prima hanno distrutto il commercio, la grossa distribuzione ci ha messo in ginocchio, ora si cerca una soluzione, temo che non sia più possibile», dice Gisella Giovannone Mella, che ha 80 anni, da 65 gestisce quello che è l’ultimo negozio di alimentari rimasto in valle Bognanco, in Ossola, e accoglie i suoi clienti 365 giorni l’anno, distribuendo anche depliant e brochure ai visitatori, come se fosse un ufficio turistico.
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sabato 19 gennaio 2019

Valanghe killer, due morti in Alto Adige

Su monte Spicco in valle Aurina e a Vallunga,laterale ValGardena


Due morti in Alto Adige a causa di due diverse valanghe. Il primo incidente è avvenuto su monte Spicco, in Valle Aurina durante un fuoripista a 2.400 metri di quota. La vittima, un 22enne, era in compagnia di un gruppo di amici quando la slavina si è staccata inghiottendo sei sciatori.
Mentre cinque sono stati estratti vivi, il sesto ormai era morto. Inutili i tentativi di rianimazione del medico d'urgenza sul posto. In Vallunga, una laterale della Val Gardena, uno scalatore è stato invece travolto da una valanga mentre stava scalando una cascata di ghiaccio. L'uomo è stato trascinato dalle masse nevose per centinaia di metri ed è morto sul colpo.

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Il pasticciaccio del reddito di cittadinanza


Utile, a questo punto, l’indicazione dei problemi attuativi. Il reddito sarà erogato ad aprile a coloro che si sono iscritti nell’apposito sito web, ai Caf o alle Poste. Non è previsto un controllo preventivo. L’analisi delle posizioni (successiva) è affidata all’Inps. L’ente, benché informatizzato, non riuscirà a definirle in tempi rapidi, vista la necessità di dedicare ai controlli qualche migliaio di operatori esperti. Perciò, è possibile che un certo numero di non aventi diritto riesca a ottenere il reddito. Chi riceve l’assegno deve poi recarsi in un Centro dell’impiego per firmare il cosiddetto Patto per il lavoro, l’impegno cioè ad accettare una eventuale proposta di lavoro. Per l’adempimento del Patto, negli uffici del lavoro saranno assunte alcune migliaia di giovani col compito di navigator (in realtà tutor) dei beneficiari. Chi ha immaginato questo meccanismo non ha mai lavorato nella pubblica amministrazione o, se vi ha lavorato, è ben consapevole che ci vorrà molto tempo, forse anni per ottenere un sistema funzionante ed efficace. E che, nel frattempo, ogni abuso è possibile, mentre la repressione sarà episodica e piuttosto rara. Per il reddito di cittadinanza i costi sono quantificati in 5 miliardi e 974 milioni nel 2019, 7 e 571 nel 2020, 7 e 818 nel 2021, 7.663 nel 2022. Somme insufficienti se, come possibile, il fenomeno si svilupperà senza argini preventivi, tali quindi da sballare i conti della finanziaria. Comunque, si tratta del più grande voto di scambio della storia dell’Italia unita. L’altro aspetto discutibile dell’operazione è l’offerta di lavoro. Se la stagnazione attuale continuerà o se, addirittura, si trasformerà in decisa recessione, l’offerta di cui parliamo sarà una pia illusione soprattutto al Centro, al Sud e nelle isole. E, dopo un anno e mezzo, il sussidio cesserà. Nella finanziaria non c’è nulla che possa indurre all’ottimismo. Martin Nadaud (1815-1898) deputato francese, nel 1850 aveva dichiarato alla Camera che «lorsque le bâtiment va, tout profite de son activité». In Italia non solo non si investe, ma gli investimenti previsti e finanziati vengono fermati. 

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Reddito di cittadinanza 2019 requisiti: chi ha diritto al sussidio?

Migranti, strage in mare. I tre superstiti: "A bordo del gommone affondato eravamo in 120"

Portati a Lampedusa i soli tre salvati dalla Marina italiana. Agli esponenti dell'Oim hanno raccontato di essere rimasti in mare senza soccorsi per oltre tre ore

A Matera è il giorno della grande festa: da oggi è la Capitale europea della cultura

La cerimonia di inaugurazione alle 18.50 alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e del premier Giuseppe Conte (diretta su RaiUno). Per tutta la giornata una serie di eventi

Bellissimo esempio di RI-utilizzo delle vecchie cabine telefoniche.

A Rastignano (BO), chiunque può portare o andare a prendere libri, 24 ore su 24.
Uno scambio di cultura totalmente gratuito!
 


Fonte

Tendenza a 15 giorni: METEO GELO in arrivo a fine GENNAIO sull'Europa? Gli scenari per l'ITALIA

Nel breve termine non si intravedono ondate di gelo degne di nota sull'Italia: semplicemente dall'inizio della prossima settimana si assisterà ad un certo calo delle temperature al Centro-Nord per l'afflusso di aria più fredda al seguito di una perturbazione nord atlantica.
Scenari interessanti dovrebbero presentarsi invece a settimana inoltrata, quando l'anticiclone delle Azzorre defilato in pieno Atlantico tenderà ad allungarsi verso l'Islanda, per poi inclinarsi sulla Gran Bretagna. Lascerà così il Mediterraneo in balia di nuove irruzioni artico marittime che potrebbero riportare freddo e neve anche a quote basse al centro nord, favoriti dalla formazione di una profonda e dinamica depressione proprio sul Mediterraneo centrale e l'Italia.
In seguito lo spostamento della stessa depressione verso i Balcani potrebbe richiamare masse dalla Russia continentale e dalla Scandinavia che affluirebbero su gran parte dell'Europa centrale, facendola piombare in condizioni di freddo intenso con temperature molti gradi sotto zero e nevicate diffuse. Se tale evoluzione venisse confermata non è da escludersi l'arrivo anche sull'Italia di una parte di queste masse gelide, grosso modo intorno al periodo 26/28 gennaio, con conseguenze interessanti quantomeno per le regioni centro-settentrionali.

Previsioni Meteo Carrega Ligure (AL)

venerdì 18 gennaio 2019

Vicenza, disoccupato trova borsello con 900 euro e lo restituisce a un imprenditore. Lui lo assume

Omar Chamkou, 59enne di origini marocchine da tempo residente a Cartigliano, in provincia di Vicenza, ha restituito il portafogli contenente 900 euro in contanti e in cambio è stato assunto.

Novecento euro: è questa la somma di denaro contenuta in un portafogli trovato da Omar Chamkou, 59enne di origini marocchine senza lavoro da sei anni che non ha esitato neppure un istante a recarsi nel suo comune di residenza – Cartigliano, in provincia di Vicenza – e lì consegnare il borsello al sindaco chiedendogli di rintracciare il proprietario e restituirgli il tutto. Quei soldi appartenevano a un imprenditore di Bassano del Grappa che non ci ha pensato su nemmeno un minuto in più per organizzare un colloquio con Omar e assumerlo.

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In Italia l'agricoltura più 'rosa' della Ue

Eurostat, il 32% di donne gestisce aziende, il dato europeo è 28%


BRUXELLES - Con il 32% di donne a gestire le aziende, l'Italia è uno dei paesi dall'agricoltura più rosa in Europa. Lo dicono i dati Eurostat, riferiti all'anno 2016.

Il settore è dominato dagli uomini in tutta l'Unione, ma l'Italia è tra gli otto Stati in cui la situazione è migliore della media Ue, dove il 28% delle aziende è condotta da donne.

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A rischio il 60% delle specie di caffè selvatiche

A causa di siccità e funghi

Circa il 60% delle specie di caffè selvatico è ad alto rischio di estinzione a causa di siccità e funghi. A lanciare l'allarme, sulla rivista Science Advances, è il  gruppo dell'università di Nottingham guidato da Aaron David.
Analizzando i dati dell'Unione internazionale per la conservazione della natura e le banche di semi, i ricercatori hanno notato che 75 specie su 124 (60%) sono a rischio e che sono ancora basse le percentuali di queste varietà presenti nelle banche di semi (55%) e nelle aree protette (72%). Tutelarle è importante, rilevano gli studiosi, per salvaguardare l'intero settore della produzione di caffè.
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Rimborsopoli Lombardia: condannati il capogruppo della Lega al Senato, Bossi jr e Nicole Minetti

Il legale di Massimiliano Romeo: "Sistema che cʼera da 30 anni ereditato in buona fede". Cinquantadue le condanne in totale. Assolti o prescritti 5 ex consiglieri regionali




Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega in Senato, è stato condannato a un anno e 8 mesi di carcere dal tribunale di Milano per la "rimborsopoli" lombarda, caso per il quale sono imputati 57 ex consiglieri e assessori della Regione Lombardia. E' stato condannato a un anno e 6 mesi anche Angelo Ciocca, attualmente eurodeputato del Carroccio. Per entrambi la pena è sospesa e il giudice ha deciso per la non menzione. In tutto le condanne sono 52.

Renzo Bossi, figlio di Umberto Bossi, è stato condannato a due anni e sei mesi, mentre l'ex igienista dentale Nicole Minetti a un anno e 8 mesi. I due sono stati ex consiglieri della Lega e del Pdl. "Non commentiamo le sentenze, siamo soddisfatti che si sia concluso il processo", ha detto il pm di Milano Paolo Filippini dopo la sentenza del processo durato oltre tre anni.

Condannati anche Stefano Maullu, attualmente europarlamentare di Fratelli d'Italia (un anno e 6 mesi, ma anche per lui pena sospesa con il giudice che ha deciso per la non menzione), e Alessandro Colucci, deputato del gruppo misto, condannato a 2 anni e 2 mesi. La pena più alta di 4 anni e 8 mesi per Stefano Galli, ex capogruppo della Lega in Regione. Assolti o prescritti invece 5 ex consiglieri.


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Fondi Lega, la Cassazione conferma il sequestro dei 49 milioni di euro

Sanremo: Fiorello con Baglioni, ci si indigni per chi ruba

Lo showman sui compensi: "In Italia chi ce la fa è uno stronzo che ruba i soldi dei contribuenti...."

"Perché i giornali e la gente si indignano con i conduttori del Festival di Sanremo Claudio Baglioni, Claudio Bisio e Virginia Raffaele per i compensi? E perché non ci si indigna allo stesso modo verso i delinquenti che rapinano, per quelli che non pagano le tasse (e quindi rubano soldi ai contribuenti) o per i politici che mangiano con le mazzette sulle opere pubbliche?": se lo chiede Fiorello, sfogliando i giornali, in una storia pubblicata su Instagram. E tira in ballo anche il calcio: "Non voglio dire Cristiano Ronaldo, ma perché non leggo articoli del tipo 'ecco il compenso su Zappacosta'?". Parlando a nome dei personaggi di spettacolo, lo showman spiega: "A quelli che si indignano, vorrei dire che Baglioni ha una carriera di anni e anni. Tutti i personaggi partono da zero e poi alcuni ce la fanno. Io sono riuscito da solo... Parlo perché c'è stato un momento della mia vita in cui non guadagnavo niente. Ora sì, pago le tasse e mi dovrei vergognare?". C'è una legge di mercato - aggiunge - "per la quale, se Baglioni porta tantissimi soldi alla Rai, come ha già dimostrato l'anno scorso, guadagna questo".
 
Fiorello se la prende con chi fomenta l'indignazione popolare mettendo in piazza solo i compensi di alcuni personaggi e con chi si scandalizza. "Io vorrei chiedere onestamente ad uno che è stipendiato (e che magari fa fatica) 'se tu avessi avuto velleità artistiche e ce l'avessi fatta, oggi che faresti, diresti non voglio soldi, non li merito?'. L'artista - aggiunge - non è un lavoro che possono fare tutti. Lo fai se hai talento, come Baglioni, Bisio e Raffaele che oggi guadagnano soldi, mica li rubano... Ma vengono messi sulla pubblica piazza e martoriati, vituperati, lapidati dalla gente che guarda e si indigna".

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