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mercoledì 1 gennaio 2020

Feriti capodanno 2020, un morto ad Ascoli e 204 feriti in tutta Italia

Sono 38 i ricoverati; 43 i minorenni che hanno riportato lesioni mentre lo scorso anno erano stati 41. In deciso aumento gli arrestisono 51 rispetto ai 45 dello scorso anno, in crescita anche il numero dei denunciati: 277 rispetto a 197.

Il numero totale dei feriti di quest'anno, 204, è in diminuzione rispetto al 2019 quando erano stati 216. Nel 2018 erano stati 212, 187 nel 2017 (il numero più basso degli ultimi anni), 190 nel 2016, 253 nel 2015, 361 nel 2014, il numero più alto degli ultimi 6 anni. Quest'anno i dati, relativamente alla gravità delle lesioni riportate, fanno registrare una lieve diminuzione sia nel numero di feriti con prognosi inferiore o uguale a 40 giorni, sia in quello dei feriti gravi (con prognosi superiore ai 40 giorni). I feriti lievi sono infatti 193; quelli più gravi sono 11 a fronte dei 13 dello scorso Capodanno. Aumenta il numero dei minori feriti: sono 43, mentre lo scorso anno erano stati 41.
In particolare, un giovane di 27 anni ad Ascoli Piceno è morto dopo essere caduto in un dirupo nel tentativo di spegnere un principio di incendio nella sterpaglia sottostante provocato dall'accensione di alcuni fuochi pirotecnici. Questi gli altri casi di rilievo, secondo il bilancio della Polizia. A Milano un uomo di 23 anni, mentre festeggiava in strada con amici raccoglieva un artificio pirotecnico rimasto inesploso che, deflagrando accidentalmente, gli ha procurato l'amputazione traumatica della mano destra e ferite multiple al volto e agli arti inferiori con prognosi di 90 gg. Sempre a Milano un bambino di 4 anni, mentre si trovava nel cortile condominiale, si è avvicinato a un petardo inesploso che è deflagrato, riportando la frattura del primo dito della mano sinistro con prognosi di 30 gg. A Cuggiono (Milano), un quattordicenne è rimasto ferito ad una mano dopo aver raccolto per strada un petardo inesploso. E' stato sottoposto ad intervento chirurgico per sub amputazione della mano sinistra ed escoriazioni agli arti inferiori con ustioni di I grado.
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Papa strattonato da una fedele, Francesco si arrabbia

Una fedele troppo 'aggressiva' e Papa Francesco perde la pazienza. Dopo la solenne celebrazione del Te Deum, il Pontefice è sceso in piazza San Pietro per ammirare il presepe plastic free donato dalla Regione Autonoma del Trentino e si è avvicinato ai fedeli. Una donna ha afferrato la mano del Papa, tirando a sè il braccio del Pontefice. Francesco, per liberarsi, ha dovuto usare le maniere forti...

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martedì 31 dicembre 2019

Troppo caldo a Mosca, arriva la neve artificiale

Il 2019 anno più caldo, nuovo record storico

Il 2019 è stato l'anno più caldo mai registrato in Russia dal 1891, quando il Paese ha cominciato a raccogliere queste statistiche: e il mese di dicembre ha battuto tutti i record della capitale, tanto che le autorità sono ricorse alla neve artificiale per regalare ai moscoviti un bianco Natale.
A Mosca le temperature non sono mai state più alte a dicembre dal 1886, ha reso noto Roman Vilfand, il direttore dell'agenzia meteorologica russa (la Gidromedtsentr). In particolare, mercoledì 18 la colonnina di mercurio ha segnato il nuovo record storico di 5,6 gradi centigradi.
La neve artificiale, riporta la Bbc online, è stata trasportata su camion e scaricata in vari siti della città, tra cui la Piazza Rossa e la storica Via Arbat. Per l'intero anno nella capitale è stata registrata una temperatura media di 7,6-7,7 gradi, 0,3 gradi in più rispetto al record precedente. 
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In fiamme la pila 13 del nuovo ponte di Genova

Rogo all'alba all'altezza di via Porro

In fiamme la pila 13 del nuovo ponte di Genova: il rogo è divampato dalle impalcature del manufatto, all'altezza di via Porro, sul lato levante. Sul posto pompieri e polizia. Sembra che le fiamme siano partite mentre stavano lavorando cinque operai, forse a causa dell'uso di un flessibile. Le scintille avrebbero innescato il fuoco su strutture di polistirolo. Non ci sono feriti. Sul posto anche i detective della Digos. Dopo un'iniziale chiusura via Fillak è stata riaperta al traffico.
Il rogo è stato spento alle 7.15 grazie alle Autoscala dei pompieri che hanno permesso di raggiungere i 40 metri di altezza della pila. Confermate le cause accidentali. Ad originare le fiamme una scintilla partita da un flessibile usato dagli operai.
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lunedì 30 dicembre 2019

Fallite 101 realtà: 3 a Valenza, lista lunga a Tortona

La crisi nel settore delle costruzioni e la buona notizia dalla città dell'oro

ALESSANDRIA - Sono 101 le aziende fallite durante il 2019 in provincia di Alessandria. Un numero alto ma stabile, che certifica l’andamento dell’ultimo triennio dopo gli anni neri del 2015 e del 2016 dove si erano raggiunte anche le 146 cessazioni.
La costante drammatica nei dati, forniti dalla Camera di Commercio, resta il settore delle costruzioni, quello che più di tutti continua a pagare alla fine anno. E nell’elenco compare anche il nome della Mossi&Ghisolfi, colosso della chimica dichiarato fallito nel mese di luglio. Rispetto agli anni passati, però, c’è una buona novità: a Valenza sono solo tre i fallimenti e nessuno di questi opera nel campo orafo. 

Cade un pezzo di volta in galleria, chiusa l'A26 tra Masone e Voltri

Secondo la polizia stradale di Ovada, non ci sarebbero feriti

Genova - Intorno 18.30 una parte di volta della prima galleria sull'autostrada A26 che si incontra dopo il casello di Masone, in direzione sud, è crollata sulla carreggiata per cause da accertare.
Secondo la polizia stradale di Ovada non avrebbe colpito nessuno e nessun veicolo.
Il tratto tra Masone e Voltri (in direzione sud) è stato chiuso. Per chi proviene da Ovada e viaggia verso Genova la Stradale ha istituito l’uscita obbligatoria a Masone. Sul posto si registrano due chilometri di coda.
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Senzatetto ghanese muore di freddo a Verona, poi qualcuno dà fuoco alla sua panchina

La doppia morte del senzatetto ghanese a Verona: dopo il decesso danno a fuoco la sua panchina

Si chiamava Kofie Boateng il senzatetto ghanese di 39 anni deceduto ieri, sabato 28 dicembre, a Verona.
Morto di freddo in solitudine tra i giardinetti di Porta Vescovo, Kofie Boateng viveva da circa un anno e mezzo su una panchina “antibivacco” che proprio nella notte è stata data a fuoco da ignoti. Su quella panchina c’erano ancora le sue coperte ridotte in cenere dalle fiamme.
“Qual è il senso di questo gesto?”, si chiede Alberto Sperotto, vice presidente dell’associazione Ronda della Carità.

sabato 28 dicembre 2019

Addio Canone Rai: presentata proposta di legge per abolirlo

Con l’abolizione del canone la Rai resterà un servizio pubblico ma dovrà finanziarsi esclusivamente attraverso la pubblicità, come le Tv private.

Se ti dà fastidio il canone Rai, trovi insopportabile la televisione pubblica o semplicemente non la guardi e quindi trovi ingiusto dover pagare per questo servizio, devi sapere che qualcosa si muove oltre le parole: è stata presentata ufficialmente alla Camera dei deputati ed al Senato una proposta di legge per l’abolizione del canone Rai. Potremo finalmente dire addio al canone Rai? Ecco la nuova legge in arrivo. L’iniziativa nasce da due parlamentari del Movimento 5 Stelle (Gianluigi Paragone e Maria Laura Paxia) ed era stata anticipata nei giorni scorsi dal vicepremier Luigi Di Maio, che però aveva parlato di una «drastica riduzione». Il disegno di legge, invece, punta ad una totale abolizione di questa tassa odiata da molti italiani.

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Valanga travolge sciatori sulle piste in Val Senales: morte mamma, figlia e un'altra bimba

Le tre vittime di nazionalità tedesca facevano parte della stessa comitiva: sono una madre 25enne con la figlioletta e unʼaltra bimba di 7 anni


Facevano tutte parte della stessa comitiva le tre vittime di una valanga che si è abbattuta su una pista da sci sul ghiacciaio della Val Senales, in Trentino Alto Adige. Si tratta di una bambina di sette anni di Hauterode in Thuringia, di sua mamma, una giovane donna di 25 anni, e di un'altra bambina di sette anni di Eschweiler vicino ad Aquisgrana. Un bambino di 11 anni e suo padre, feriti, sono stati ricoverati in ospedale a Merano.

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Castellania Coppi e Novi Ligure celebrano il Campionissimo

Alessandria
Il 2 gennaio 2020, nel 60° anniversario della scomparsa del Campionissimo: Fausto Coppi, il suo paese natale Castellania, al mattino e Novi Ligure con il Museo dei Campionissimi, al pomeriggio, rendono omaggio al grande ciclista italiano di tutti i tempi, un mito mai dimenticato!


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Si inizia alle 10.30 nella chiesetta di Castellania Coppi, in provincia di Alessandria dove verrà celebrata la messa in suffragio di Fausto Coppi, a cui seguirà la consegna del premio giornalistico “Welcome Castellania 2020″. Quest’anno i premiati saranno: Philippe MAERTENS (Belgio) Giornalista sportivo, Salvatore LOMBARDO (Francia) Giornalista e Scrittore e Valentino SCIOTTI (Italia) Imprenditore e grande appassionato di ciclismo 
In questa giornata Casa Coppi  effettuerà un’apertura straordinaria per tutta la giornata a partire dalle 9:30 con orario continuato.
Nel pomeriggio a Novi Ligure  alle ore 16:00 al Museo dei Campionissimi inaugurazione della mostra dedicata all’Alfa Romeo Matta AR 52, l’ammiraglia che accompagnò la Nazionale italiana e l’Airone nel trionfale Tour de France del 1952. In esposizione oltre al mitico fuori strada e una serie di fotografie e pannelli che ne raccontano la storia.
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venerdì 27 dicembre 2019

Avvistata “meteora infuocata” nei cieli della Liguria, potrebbe essere un bolide

Il direttore dell'osservatorio astronomico: "A giudicare dalle descrizioni sarebbe una piccola pietra che attraversa il cielo ad alta velocità"

Genova. Un corpo luminoso nel cielo, simile a una grossa stella cadente, è stato avvistato poco dopo le 17.30 in diverse zone della Liguria.
Segnalazioni concordi tra loro ci sono arrivate da San Fruttuoso, Pra’, Albisola e dalla val di Tanaro. Un testimone ha riferito di un “meteorite infuocato enorme”, un altro racconta che “a un certo punto è esploso parzialmente”.
Al momento non disponiamo di conferme dalla comunità scientifica né di scatti che abbiano immortalato l’evento astronomico, ma il numero di segnalazioni è abbastanza alto per ritenere che sia accaduto realmente. Nelle prossime ore potrebbero giungere conferme dalle webcam della rete Prisma.
“A giudicare dalle descrizioni potrebbe trattarsi di un bolide, cioè un oggetto di qualche centimetro, una pietrolina, che attraversa il cielo a velocità molto elevata e la ionizza, in pratica la riscalda – spiega Walter Riva, direttore dell’osservatorio astronomico del Righi -. La scia che si vede è l’aria che brucia”.
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Arriva il freddo, temperature in picchiata al Centro Sud

Ma durerà poco. A Capodanno l'aria sarà di nuovo mite

ROMA - Arriva il freddo e per le regioni del Centro-Sud sarà la prima vera ondata della stagione che porterà un brusco calo termico. Ma questa svolta invernale durerà poco e già per Capodanno le temperature torneranno già a salire. 
A portare questo vortice polare, spiegano gli esperti di 3bmeteo, "è un vasto e robusto campo di alta pressione si sta estendendo dall'Europa sudoccidentale verso la Scandinavia innescando una massiccia discesa di correnti fredde di origine polare che con traiettoria nordest-sudovest hanno ormai raggiunto la Penisola Balcanica. Il passo per attraversare anche l'Adriatico e riversarsi sull'Italia è breve e ciò avverrà già dalla serata di venerdì, per poi dilagare su molte nostre regioni nel corso dell'ultimo weekend del 2019".
Dello stesso avviso anche i meteorologi di Meteo Expert, secondo cui "l'arrivo di venti freddi nord-orientali nel fine settimana darà luogo a un brusco calo delle temperature che al Centro-Sud si porteranno su valori pienamente invernali e anche inferiori alla norma. Tra sabato e domenica, infatti è attesa la prima ondata di freddo della stagione al Centro-Sud con delle nevicate fino a quote molto basse sulle regioni centrali adriatiche e al Sud".
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mercoledì 25 dicembre 2019

Notte di Natale con caldo record a Torino: 18 gradi, la più calda da 150 anni

Caldo record a Torino nella notte di Natale: nella zona del capoluogo si sono registrate temperature massime anche superiori ai 17 gradi. Si tratta di valori mai toccati da quando vengono impiegate le serie storiche: il che vuol dire, come ricorda la Società meteorologica italiana, che sono stati registrati i valori più alti da almeno 150 anni per la notte della vigilia. 

La classica immagine del Natale imbiancato, con la neve che copre le strade, è lontanissima da quella che è stata la nottata della vigilia a Torino. Per effetto dei venti di foehn, nella notte si sono registrate temperature altissime a Torino, di certo molto lontane dagli standard invernali ma molto più vicini alla primavera. Si sono registrati fino a 17-19 gradi sul fondovalle e sulle pianure pedemontane del Torinese. Il caldo record ha riguardato Torino ma anche tutta la provincia. Si tratta della notte di Natale più calda almeno da 150 anni. L’Osservatorio di Moncalieri ha fatto registrare una temperatura da 17,8 gradi, mentre a Torino Consolata i valori sono stati di 17,5 gradi.

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Vestito da Babbo Natale rapina banca e regala i soldi ai passanti urlando “Auguri”

Un Babbo Natale vero e forse anche un Robin Hood dei tempi nostri. Due entità in un unico corpo, verissimo, reale: quello di David Oliver che in pochi secondi è diventato l’eroe di tutto il mondo. La storia, surreale per alcuni aspetti, arriva dagli Stati Uniti. Il “protagonista” è questo simpatico 65enne: folta barba bianca (come dimostrano le foto della polizia di Colorado Springs, nella contea di El Paso), ma un animo molto più controverso. L’uomo infatti ha prima rapinato una banca, poi ha iniziato a lanciare soldi ai passanti urlando “buon Natale!”.

Il “colpo” è stato messo a segno il 23 dicembre ma la notizia è stata diffusa solo oggi dai media americani. Secondo il racconto di alcuni testimoni, alcuni dei quali intervistati delle emittenti televisive locali, l’uomo ha messo a segno un colpo in una filiale della Academy Bank dicendo ai dipendenti di avere con sé una pistola. Nella fuga, il 65enne ha iniziato a tirare i dollari dal borsone usato per la rapina e ha iniziato a lanciare le banconote in aria. 

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domenica 22 dicembre 2019

Grossa frana tra Chiavari e Rapallo, Aurelia bloccata: un ferito

Genova. Una frana ostruisce l’accesso alla galleria delle Grazie, a Zoagli, lungo l’Aurelia tra Chiavari e Rapallo. Al momento sul posto vigili del fuoco, tecnici Anas e carabinieri oltre alle istituzioni per capire l’entità del problema e cercare di risolverlo. Il fatto è che il movimento sembra tutt’altro che stabilizzato
Al momento però l’unica strada tra Rapallo e Chiavari è l’A12, dove per altro si trovano restringimenti di carreggiata per lavori. Il grosso quantitativo di terra è caduto poco prima dell’alba sulla statale, all’imbocco della galleria, dopo le piogge insistenti della notte e degli ultimi giorni. A cedere è stato un muraglione che conteneva il terreno.
Una donna, alla guida della sua auto, è finita contro il muro di detriti appena caduto. A soccorrerla il 118 e la Croce Bianca di Rapallo che lo hanno trasportato – in autostrada – in codice giallo all’ospedale di Lavagna.

sabato 21 dicembre 2019

Razzismo in ospedale, presentata la denuncia

Da autopsia prende corpo per la bimba ipotesi morte in culla

(ANSA) - SONDRIO, 19 DIC - Dopo gli insulti a una madre straniera in ospedale che aveva appena perso sua figlia, oggi il compagno, Abdulras Aki Alimi, 40enne della Costa d'Avorio, padre della neonata di 5 mesi, Mistura, ha presentato una denuncia ai carabinieri. L'uomo si è recato al Comando provinciale di Sondrio per raccontare quanto riferitogli dalla compagna, Helly Mohamed, bersaglio, dopo la notizia della morte della piccina, di presunti insulti razzisti nel pronto soccorso di Sondrio.
    "Subito dopo che i medici le hanno riferito che nostra figlia non ce l'aveva fatta - si legge nel verbale - mentre si trovava nei pressi del bagno, disperata per la notizia, ha visto due persone, una stesa sulla barella con una maschera per ossigeno, ed una in piedi. Una delle due ha detto una frase di questo tipo: 'Smettila di piangere anche se è morto il tuo bambino, vattene, fai troppo rumore'. L'altra ha risposto: 'Ma non hai cuore?'".

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Crenna riaperta: 8,5 milioni di euro per 200 metri di tunnel.

La galleria dopo oltre un anno è stata allargata e ammodernata dal Cociv al costo di 42.500 euro al metro


Per allargare 200 metri di tunnel sono stati spesi 8,5 milioni di euro di soldi pubblici, pari a 42.500 euro al metro. Il dato, reso noto da Rfi, riguarda la galleria della Crenna, lungo la strada provinciale 161 a Serravalle Scrivia, riaperta ieri, venerdì 20 dicembre. 

Il fondamentale tunnel tra Val Lemme e Valle Scrivia necessitava da decenni di un adeguamento essendo stretto e pericoloso, così la Provincia aveva inserito l’intervento nell’ambito dei lavori del Terzo Valico. “La nuova galleria – fa sapere Rfi, committente dei lavori eseguiti dalle imprese Ets di Piacenza e Creuma di Asti, incaricate dal Cociv – è stata concepita secondo moderne soluzioni ingegneristiche con elevatissimi standard costruttivi. All’interno della galleria e in prossimità degli imbocchi è previsto un sistema di illuminazione permanente per una maggiore visibilità e sicurezza sia di giorno che di notte e sarà installato un sistema di rilevazione incendi che invia in automatico, ai centri di controllo, eventuali segnali di allarme permettendo così, in caso di necessità, un rapido pronto intervento”.

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Maltempo, con l'auto percorre una strada vietata: muore in Friuli

Lʼuomo voleva guadare un torrente, ma la piena impetuosa lo ha travolto

Pur essendo la strada chiusa per l'allerta meteo, con tanto di divieto, ha deciso comunque di proseguire e di guadare il torrente, finendo travolto dalla corrente. E' morto così un uomo in Friuli Venezia Giulia, tra Zoppola e Cordenons, in provincia di Pordenone. Le autorità locali, a causa del maltempo, avevano diramato un'allerta arancione, che comporta una serie di prescrizioni compresa la chiusura di alcune strade.

Ecco il tempo previsto fino al giorno di Natale

Da una condizione di forte instabilità ad un approdo con tempo più tranquillo. Ecco quali saranno gli eventi atmosferici che si svolgeranno sul nostro Paese da qui a Natale.


Una attiva circolazione di bassa pressione, sta coinvolgendo proprio in queste ore l'intera Europa, dove troviamo delle vere e proprie condizioni di maltempo che si stanno abbattendo su diverse regioni. Nelle prossime ore, il flusso di correnti occidentali associate a questa ampia depressione, saranno destinate ad intensificarsi ulteriormente, entro le primissime ore di domani mattina troveremo in azione una nuova perturbazione lungo le coste del medio ed alto Tirreno, nonché sulle regioni settentrionali, con un nuovo carico precipitativo. Ecco la previsione del modello europeo riferita alla giornata di domani, nella quale possiamo distinguere una circolazione depressionaria molto ampia, abbracciare una larga parte del continente europeo:


Nella giornata di domenica, di pari passo con il rinforzo dell'alta pressione in previsione sull'Europa occidentale, è attesa una rotazione del vento dai quadranti occidentali. Il gradiente sarà particolarmente esasperato e questo potrebbe tradursi con raffiche di vento che potrebbero raggiungere o superare i 100 km orari sul mar di Corsica, mar di Sardegna, medio ed alto Tirreno. In conseguenza di questo, soprattutto tra la serata di sabato e la giornata di domenica, le condizioni meteo marine previste sui nostri bacini saranno pessime. Domenica è attesa una tregua al maltempo, con delle belle schiarite soleggiate in veloce progressione da ovest verso est.

Volgendo il nostro sguardo al periodo natalizio, i modelli ipotizzano lo sviluppo di una figura di alta pressione con il proprio asse disposto sull'Europa centro-occidentale. In questo modo anche sul nostro Paese potrebbe affacciarsi qualche giorno di tregua del maltempo. 

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Multe da 4.000 euro agli operai in sciopero: la Questura applica il decreto Salvini contro il blocco stradale

Ventuno multe, ciascuna di importo compreso fra i 1000 e i 4000 euro, sono state notificate ai manifestanti che lo scorso 16 ottobre parteciparono allo sciopero indetto dal Si Cobas alla tintoria Superlativa di via Inghirami. Le sanzioni sono state elevate dalla Questura di Prato, che per la prima volta in Italia ha applicato il decreto sicurezza per sanzionare il “blocco stradale”. Un giro di vite che l’allora ministro dell’Interno Salvini ha voluto per scoraggiare chi nell’ambito di manifestazioni, ostruisca la circolazione stradale, anche soltanto con il proprio corpo. Tra i multati, oltre ai lavoratori in sciopero della Superlativa, ci sono i colleghi di altre aziende e anche due studentesse delle superiori, intervenuti per portare la loro solidarietà agli operai che protestavano per le condizioni di lavoro nell’azienda, la cui attività è stata sospesa più volte negli ultimi anni per lavoro nero e irregolarità varie. “Quando i lavoratori entravano in agitazione – affermano Luca Toscano e Sarah Caudiero del Si Cobas – non ricevevano stipendio da sette mesi. Ma non solo. Protestavano contro il mancato rispetto dell’accordo sindacale sottoscritto a luglio che avrebbe dovuto aprire un percorso di regolarizzazione”.

A fronte di questa situazione, denuncia il sindacato, la Questura ha proceduto con le multe: “L’applicazione del Decreto Salvini contro le legittime proteste dei lavoratori – commenta il Si Cobas – è un campanello di allarme sullo stato di salute delle libertà democratiche sul nostro territorio. Ancora più grave che questo accada andando a “sanzionare” lavoratori in sciopero che non recepiscono retribuzioni da sette mesi e sono impegnati nella denuncia di situazioni gravissime di sfruttamento ed illegalità imprenditoriale che purtroppo contraddistinguono ancora il distretto pratese. Dalle misure di vero e proprio razzismo istituzionale alle misure di limitazione del diritto di dissenso, il Decreto Salvini porta avanti una e vera e propria guerra ai più deboli in nome di una presunta ‘sicurezza’”.
Per chiedere il ritiro delle multe e sostenere l’abrogazione del decreto sicurezza, il Si Cobas organizzerà domani mattina alle 10 un presidio alla Prefettura di Prato, il soggetto che dovrà peraltro confermare le multe, visto che il sindacato ha già presentato ricorso contro le stesse.
Lo scorso 16 ottobre un’auto in uscita dalla Superlativa si fece largo tra il sit-in degli operai in sciopero, schacciando il piede della sindacalista Sarah Caudiero, che fu trasportata in ospedale in ambulanza.
Dopo questo fatto, in segno di solidarietà e di condanna dell’accaduto, gli operai di altre aziende entrarono in sciopero e raggiunsero via Inghirami, dove si radunarono circa cento lavoratori.
La Questura, che intervenne per sgomberare il presidio, contesta ora il blocco stradale e applica per la prima volta il decreto Salvini per questa tipologia di infrazione.
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venerdì 20 dicembre 2019

Allerta rossa in Liguria: venti fino a 130 chilometri orari. Esondato il torrente Armea a Sanremo

Previste piogge violente in poche ore in un territorio già saturo. Estesa l'allerta arancione sul levante ligure da mezzanotte alle sette del mattino di domani


Nel video la mareggiata al porto di Santa
Genova - La perturbazione che in queste ore sta scuotendo - per l'ennesima volta - la Liguria è di un'intensità tale da aver fatto scattare l'allerta rossa su tutto il territorio regionale. In mattinata il peggio si è scatenato sul Golfo del Leone, a largo dell costa dunque, ma la situazione è pesante nel ponente con l'esondazione del torrente Armea
Al Colombo tre aerei, a causa dei forti venti, sono stati dirottati e altri tre cancellati (i dettagli sotto). Sui crinali, infatti, sono state registrate raffiche eccezionali, fino a 130 chilometri orari.

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Allerta rossa, il fiume Nervia è esondato: le immagine da Dolceacqua (video)


Bonus famiglia 2020, dalla Carta cultura al contributo per i bebè

L'assegno unico rinviato al 2021. Premio nascite e nidi a tutti i nuclei: i più ricchi riceveranno il minimo importo. La card 18App cala a 300 euro. Congedo obbligatorio di sette giorni ai neopapà

Roma, 19 dicembre 2019 - L’obiettivo è arrivare entro il 2021 al cosiddetto assegno unico per i figli. Ma, anche per l’anno che sta per cominciare, il pacchetto famiglia della manovra contiene più di un aiuto su cui i nuclei italiani possono contare: dal bonus bebè a quello per gli asili nido (con finanziamento di nuove strutture), fino a quello per il latte artificiale.
In primo piano, il bonus bebè: non viene solo prorogato, ma cambia anche nei suoi ingranaggi. Sarà erogato per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020, per un totale di 12 mesi. Fino a oggi, però, è stato attribuito ai nuclei familiari che erano in possesso di un reddito Isee per i figli minorenni non superiore a 25mila euro. Dall’anno prossimo, invece, verrà erogato a tutti, anche se in misura proporzionale al reddito. Sono state individuate tre fasce: 1.920 euro l’anno per le famiglie con Isee inferiore a 7mila euro; 1.440 euro l’anno per le famiglie con Isee tra 7mila e 40mila euro; 960 euro l’anno per le famiglie con un Isee oltre i 40mila euro. Per ogni altro figlio, successivo al primo, nato a o adottato nel corso dell’anno, l’importo dell’intervento sarà incrementato del 20%.
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Il dividendo del Papeete: come la Lega fuori dal governo ci fa risparmiare quasi sette miliardi

«Il risparmio di spesa per interessi del 2020 è stimato in 6,7 miliardi», così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ieri durante l’audizione in Commissione Bilancio alla Camera. L’affermazione del ministro ha scatenato la reazione del Presidente della Commissione Claudio Borghi che invece sostiene che il ministro si stia sbagliando e che il risparmio sia al limite di 1,9 miliardi di euro. Ne è nato un piccolo diverbio al termine del quale il deputato leghista ha intimato a Gualtieri di portare rispetto.

Da dove arrivano i 6,72 miliardi di risparmi di cui parla Gualtieri?

Ma chi ha ragione? Innanzitutto si sta parlando della minore spesa che lo Stato dovrà sostenere per pagare gli interessi sul debito. Già un mese fa Gualtieri e Borghi si sono scontrati sull’argomento quando il titolare del MEF durante un’audizione congiunta delle Commissioni di Bilancio riunite mostrò un grafico per spiegare l’andamento dello spread: «con il governo di centro-sinistra lo spread era attorno a 150, questo era con voi, questo con il governo di cui faccio parte». Borghi, poco prima, aveva notato un tasso del Btp decennale “raddoppiato” per concludere che “forse non siete così virtuosi”.

Roberto Rosso di Fratelli d’Italia arrestato

C’è anche Roberto Rosso, assessore ai Diritti civili della Regione Piemonte, a lungo parlamentare di Forza Italia, per cui all’inizio degli anni ’90 è stato candidato sindaco di Torino, e ora in Fratelli d’Italia, tra le persone arrestate questa mattina dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un’inchiesta sulla ‘ndrangheta che ipotizza anche il voto di scambio. Le accuse nei suoi confronti riguarderebbero le ultime elezioni regionali.

Roberto Rosso di Fratelli d’Italia arrestato

Dalle prime luci dell’alba, la guardia di finanza di Torino sta eseguendo otto ordinanze di custodia cautelare in carcere, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia torinese, nonché sequestri di beni sul territorio nazionale, nei confronti di soggetti legati alla ‘ndrangheta radicati nel territorio di Carmagnola e operanti a Torino. Tra le condotte illecite, oltre all’associazione per delinquere di stampo mafioso e reati fiscali per 16 milioni di euro, è stato contestato anche il reato di scambio elettorale politico-mafioso. Secondo gli investigatori l’assessore regionale Roberto Rosso arrestato questa mattina nell’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Torino e coordinata dalla direzione distrettuale antimafia torinese avvalendosi della mediazione di due persone anch’esse finite in manette questa mattina, avrebbe pagato 15.000 euro in cambio della promessa di un pacchetto di voti. Dalle indagini, inoltre, sarebbe emersa la piena consapevolezza del politico e dei suoi intermediari dell’intraneità mafiosa dei loro interlocutori.

Liguria, giorno di paura: temporali e mareggiate. È allerta rossa. Chiusa l'autostrada A6

Previste piogge violente in poche ore in un territorio già saturo. Scuole (quasi dappertutto) e uffici pubblici chiusi


Genova - Basta un dato per rendere l’idea di quanto sia potenzialmente pericolosa l’ondata di maltempo che oggi ha raggiunto la Liguria: non era mai è stata emanata l’allerta rossa su tutta la regione, è la prima volta.
Le misure di sicurezza paralizzeranno il territorio: da oggi alle 8 sarà chiusa l’autostrada A6, tra Savona e Altare, nel tratto minacciato dalla frana che ha fatto crollare il viadotto Madonna del Monte. Chiuse tutte le scuole (ma non a Cogorno e Zoagli, i dettagli qui sotto), i lavoratori dei porti di Genova e Savona sciopereranno.
L’allerta rossa nel levante ligure durerà fino a mezzanotte, mentre a Genova diventerà arancione dalle 21 in poi.

(...)
La tempesta perfetta potrebbe verificarsi in un lasso di tempo piuttosto ristretto, «tra le 12 e le 15»
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