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mercoledì 1 gennaio 2020

Feriti capodanno 2020, un morto ad Ascoli e 204 feriti in tutta Italia

Sono 38 i ricoverati; 43 i minorenni che hanno riportato lesioni mentre lo scorso anno erano stati 41. In deciso aumento gli arrestisono 51 rispetto ai 45 dello scorso anno, in crescita anche il numero dei denunciati: 277 rispetto a 197.

Il numero totale dei feriti di quest'anno, 204, è in diminuzione rispetto al 2019 quando erano stati 216. Nel 2018 erano stati 212, 187 nel 2017 (il numero più basso degli ultimi anni), 190 nel 2016, 253 nel 2015, 361 nel 2014, il numero più alto degli ultimi 6 anni. Quest'anno i dati, relativamente alla gravità delle lesioni riportate, fanno registrare una lieve diminuzione sia nel numero di feriti con prognosi inferiore o uguale a 40 giorni, sia in quello dei feriti gravi (con prognosi superiore ai 40 giorni). I feriti lievi sono infatti 193; quelli più gravi sono 11 a fronte dei 13 dello scorso Capodanno. Aumenta il numero dei minori feriti: sono 43, mentre lo scorso anno erano stati 41.
In particolare, un giovane di 27 anni ad Ascoli Piceno è morto dopo essere caduto in un dirupo nel tentativo di spegnere un principio di incendio nella sterpaglia sottostante provocato dall'accensione di alcuni fuochi pirotecnici. Questi gli altri casi di rilievo, secondo il bilancio della Polizia. A Milano un uomo di 23 anni, mentre festeggiava in strada con amici raccoglieva un artificio pirotecnico rimasto inesploso che, deflagrando accidentalmente, gli ha procurato l'amputazione traumatica della mano destra e ferite multiple al volto e agli arti inferiori con prognosi di 90 gg. Sempre a Milano un bambino di 4 anni, mentre si trovava nel cortile condominiale, si è avvicinato a un petardo inesploso che è deflagrato, riportando la frattura del primo dito della mano sinistro con prognosi di 30 gg. A Cuggiono (Milano), un quattordicenne è rimasto ferito ad una mano dopo aver raccolto per strada un petardo inesploso. E' stato sottoposto ad intervento chirurgico per sub amputazione della mano sinistra ed escoriazioni agli arti inferiori con ustioni di I grado.
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