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mercoledì 21 ottobre 2020

A Rivoli la prima scuola d'Italia che "brucia" il coronavirus con la luce a led

 Alla presentazione all'istituto Natta il virologo Pregliasco: "Un'ulteriore barriera contro il Covid"

E' a Rivoli, nel Torinese, la prima scuola italiana a dotarsi di una tecnologia per la purificazione dell'aria attraverso una sorta di "bruciatore" di virus, batteri e agenti inquinanti, che usa la luce. La scuola "a prova di Covid", dove è comunque necessario continuare a seguire le direttive ministeriali per il contenimento dei contagi, è l'istituto Giulio Natta.

Nelle 27 aule sono stati installati 112 "Air Panel", dispositivi che utilizzano la tecnologia "WiwActive" che, attraverso la fotocatalisi con luce visibile a led, impiega il biossido di titanio dopato. Un sistema in grado di generare un processo ossidativo tramite particelle generate dalla luce che inattivano la molecola inquinante.

Per il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, "questo sistema è interessante in generale per il problema della qualità dell'aria indoor. Per quel che riguarda il Covid rappresenta un'ulteriore barriera alla diffusione. 

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Coronavirus, il bollettino di oggi 21 ottobre: 15.199 nuovi casi su 177.848 tamponi. 127 i morti

Ieri i decessi erano stati 89, i contagi 10.874. La regione con il più alto numero di contagi è la Lombardia (4.125 nelle ultime 24 ore), seguita dalla Campania (1.760)

Oggi si registra un nuovo balzo dei contagi da Coronavirus in Italia: 15.199 casi nelle ultime 24 ore e 127 morti. In forte aumento rispetto a ieri, quando erano stati 89 i decessi e 10.874 i nuovi casi. Si registra un nuovo record di tamponi: 177.848.

Il totale delle vittime sale a 36.832, quello dei contagiati a 449.648. Lo comunica il ministero della Salute.  Sempre nelle ultime 24 ore i pazienti guariti/dimessi sono stati 2.369, in crescita rispetto a ieri, quando erano stati 2.046. Il totale dall'inizio della pandemia di coronavirus è ora 257.374. Sono 155.442 gli attualmente positivi, con un incremento di 12.703 rispetto a ieri.

Continuano a salire i ricoveri in terapia intensiva: sono 56 in più nelle ultime 24 ore (meno di ieri, quando erano stati 73), per un totale di 926 pazienti. I ricoveri con sintomi sono 603 più di ieri (in calo rispetto ai 778 di ieri), che portano il totale a 9.057.

LOMBARDIA

Sono 4.125 i nuovi casi di coronavirus in Lombardia, con il totale che balza a 134.604, e 20 i morti per un totale di 17.123 deceduti. I nuovi contagiati sono raddoppiati rispetto a ieri quando erano 2.023. I tamponi effettuati oggi sono stati 36.416.


VALLE D'AOSTA

Nuova impennata di casi positivi al coronavirus in Valle d'Aosta. Nelle ultime 24 ore - secondo il bollettino dell'unità di crisi (sulla base dei dati forniti dall'Usl) - sono stati registrati 111 nuovi contagiati, a fronte 583 tamponi eseguiti. Il totale dei casi positivi attuali sale così a 831. I guariti sono 1.155.

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Coronavirus – 546 nuovi contagi e 7 decessi in 24 ore, la situazione in Liguria


Contagiato Covid a scuola, grave ragazzo di 15 anni ad Avellino



Coronavirus: risalgono a 10.874 i contagi in un giorno. Ma cala il rapporto tamponi-positivi

È la prima volta che si registra una riduzione così significativa nelle ultime due settimane. I tamponi effettuati sono stati 144mila


Prosegue senza sosta la corsa del virus SarsCoV2 in Italia, con i nuovi casi che riprendono a salire dopo il calo del weekend e la curva dei ricoverati che continua a impennare. Si intravede però un piccolo segnale in controtendenza: cala il rapporto tra nuovi positivi e tamponi eseguiti, che si attesta al 7,5% contro il 9,4% di lunedì. È la prima volta che si registra una riduzione così significativa nelle ultime due settimane: bisognerà attendere i dati dei prossimi giorni per capire se si tratta di una casualità o di un primo effetto del Dpcm del 13 ottobre.

Lo rileva il matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Iac-Cnr). I numeri delle terapie intensive occupate (870, +73 rispetto a ieri) così come quello dei ricoverati nei reparti ordinari (8.454, +778 rispetto a ieri) "mostrano ancora un aumento giornaliero in crescita", spiega l'esperto. "Per intenderci, l'aumento registrato oggi è superiore a quello di ieri, qualitativamente in linea con la crescita esponenziale delle ultime due settimane".

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Coronavirus a Milano, cluster all'ospedale Sacco: "Almeno 20 infermieri positivi e un medico, contagiati anche pazienti"

Covid: Crisanti, Piano nazionale sui tamponi inascoltato

martedì 20 ottobre 2020

Coronavirus: risalgono a 10.874 i contagi in un giorno. I morti 89

I tamponi effettuati sono stati 144mila

Risalgono i nuovi casi di positività al coronavirus. Nelle ultime 24 ore sono stati 10.874 i contagiati (ieri erano stati 9.338). I tamponi effettuati sono stati 144mila. Sono 89 i deceduti (ieri 73). Lo rende noto il bollettino del ministero della Salute 

Fonte


Coronavirus – 900 contagi in 24 ore in Liguria, in arrivo coprifuoco “a zone”


Covid, Lombardia a governo: "'Coprifuoco' dalle 23 alle 5"

 

Stop di tutte le attività e degli spostamenti, ad esclusione dei casi 'eccezionali' (motivi di salute, lavoro e comprovata necessità), nell'intera Lombardia dalle ore 23 alle 5 del mattino a partire da giovedì 22 ottobre. E' la proposta che, all'unanimità, i sindaci di tutti i Comuni capoluogo della Lombardia, il presidente dell'Anci, Mauro Guerra, i capigruppo di maggioranza e di opposizione e il governatore Attilio Fontana, preso atto di quanto rappresentato dal Comitato Tecnico Scientifico lombardo, chiederanno di condividere al governo, nella persona del ministro della Salute, Roberto Speranza, per fronteggiare la diffusione del virus.

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Netto rialzo delle temperature ma con rischio pioggia al nord

Settimana contraddistinta da un netto rinforzo dell'alta pressione dalle chiare origini africane sul Mediterraneo centrale, poi il passaggio di una perturbazione per il nord. Ecco cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi giorni.

Una circolazione d'aria molto calda di origine nordafricana, riuscirà a raggiungere il nostro Paese proprio nell'ultima decade di ottobre, si tratta di un periodo davvero avanzato dell'autunno che di fatto rende o dovrebbe rendere poco probabili le avvezioni africane, tuttavia in un contesto di clima che cambia molto velocemente, questi episodi possono diventare più facili da realizzarsi anche nel pieno dell'autunno, le regioni del centro e del sud sperimenteranno pertanto un innalzamento sensibile della temperatura, con un picco di caldo previsto tra venerdì e sabato prossimo, i valori potrebbero di nuovo raggiungere la soglia dei 25-26 gradi. Gli estremi termici risulterebbero particolarmente elevati sulle due Isole Maggiori, con un quadro termico generale che sarebbe molto simile a quello tipico dell'estate, questo viene testimoniato anche dal comportamento delle temperature alle quote superiori, in libera atmosfera, dove sia il modello americano che il modello europeo, ipotizzano isoterme prossime ai +16°C alla quota di circa 1500 metri, si tratta di un valore davvero degno di nota. Analisi delle temperature previste dal modello europeo alla quota di circa 1500 metri venerdì 23 ottobre:

L'apice del riscaldamento della temperatura verrà toccato tra mercoledì e giovedì l'onda anticiclonica appare ben rappresentata dalle mappe di previsione anche alla quota di 500hPa. Il sollevamento di quest'onda di calore sarà provocato dallo sprofondamento di una saccatura sull'Europa occidentale, con una situazione di maltempo in previsione su paesi come Francia, Portogallo e Spagna.

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Meteo a 15 giorni: altre fasi PERTURBATE in vista...


lunedì 19 ottobre 2020

Covid: record rapporto contagi-tamponi, in Lombardia il coprifuoco alle 23

Cinquantamila tamponi in meno. Le vittime sono 73. Sale l'incidenza dei positivi rispetto ai tamponi, 9,4%, Nuovo forte aumento in Campania. Sileri: 'Al chiuso sempre la mascherina, anche in palestra'

Stop di tutte le attività e degli spostamenti, ad esclusione dei casi 'eccezionali' (motivi di salute, lavoro e comprovata necessità), nell'intera Lombardia dalle ore 23 alle 5 del mattino a partire da giovedì 22 ottobre. E' la proposta che, all'unanimità, i sindaci di tutti i Comuni capoluogo della Lombardia, il presidente dell'Anci, Mauro Guerra, i capigruppo di maggioranza e di opposizione e il governatore Attilio Fontana, preso atto di quanto rappresentato dal Comitato Tecnico Scientifico lombardo, chiederanno di condividere al Governo, nella persona del ministro della Salute, Roberto Speranza, per fronteggiare la diffusione del virus. La Lombardia ha deciso di chiedere al governo l'istituzione del coprifuoco in regione dalle 23 dopo che la 'Commissione indicatori' istituita dalla direzione generale del Welfare ha previsto che al 31 ottobre, potrebbero esserci circa 600 ricoverati in terapia intensiva e fino a 4.000 in terapia non intensiva. 

"Sono d'accordo sull'ipotesi di misure più restrittive in Lombardia. Ho sentito il Presidente Fontana e il sindaco Sala e lavoreremo assieme in tal senso nelle prossime ore". E' quanto ha dichiarato all'Ansa il ministro della Salute Roberto Speranza.

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Dpcm, Conte: I sindaci possono chiudere le piazze. Didattica in presenza

Tutte le novità: dalle zone rosse ai turni per le scuole. Le norme valgono da oggi. Il Dpcm scade il 13/11


Chiusure temporanee, una sorta di 'coprifuoco' deciso dai sindaci, in piazze e vie dopo le 21 di fronte ad eventuali rischi di assembramenti, didattica a distanza solo in situazioni critiche e possibili turni pomeridiani per le classi. E' un decreto anti-movida che tutela chi rispetta le regole quello scritto a più mani dal Governo, seduto per quasi tre giorni al tavolo delle trattative assieme a Regioni e Enti locali. Ma "la strategia non è e non può essere la stessa della primavera", assicura il premier Giuseppe Conte, che avverte: "il governo c'è ma ciascuno deve fare la sua parte". Ed è solo l'inizio di un piano più ampio. Il Presidente è consapevole "che ci sono ancora diverse criticità: facciamo 160 mila tamponi al giorno - dice - ma certo non possiamo tollerare le file di ore". Saranno valide fino al 13 novembre le misure del nuovo dpcm sul Covid. Lo si legge nella versione finale del testo, pubblicata sul sito del governo. Le norme entrano in vigore oggi, 19 ottobre. Fanno eccezione le norme che rafforzano la didattica a distanza e gli orari scaglionati alle superiori, consentendo i doppi turni e stabilendo l'ingresso a scuola per i liceali non prima delle 9: questa disposizione varrà da mercoledì 21 ottobre.

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TUTTE LE NOVITA' DEL NUOVO.

domenica 18 ottobre 2020

Influencer ucraino negazionista muore di Covid a 33 anni

'Dicevo non esistesse, state in guardia', scriveva dall'ospedale

Un influencer ucraino con oltre un milione di follower, che aveva negato l'esistenza del Covid-19, è morto proprio a causa del virus a 33 anni.
    Dmitriy Stuzhuk, esperto di fitness e promotore di una vita salutista, si era ammalato durante un viaggio in Turchia ed era stato ricoverato in ospedale al suo ritorno in Ucraina, dopo essere risultato positivo. In ospedale, erano subentrate complicazioni cardiache.


    Durante il ricovero Stuzhuk aveva postato sui social il suo mea culpa: "Voglio condividere come mi sono ammalato e mettere in guardia tutti. Ero uno che pensava che il Covid non esistesse, finché non mi sono infettato. Non ha vita breve! E' pesante".
    La sua ex moglie ha confermato che fosse "in gravi condizioni" e che il "suo cuore non ce la faceva". 

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Covid: ancora casi in aumento, 11.705. I decessi sono 69. In Lombardia "situazione critica"

Tamponi a quota 146 mila, in calo rispetto a ieri

Ancora in aumento i casi di Covid in Italia: sono 11.705 i nuovi contagi nelle ultime 24 ore secondo il bollettino del Ministero della Salute. Rispetto a ieri, quando si era sfiorata quota 11 mila (10.925), sono 780 in più. I decessi sono stati 69, in aumento rispetto ai 47 di ieri. I tamponi sono stati 146 mila, in calo di circa 20 mila rispetto a ieri.

In Lombardia quasi 3000 casi, ricoveri sopra quota 1000 - Sono ancora in crescita tutti i dati della pandemia in Lombardia: i nuovi casi sono 2975 con 30.981 tamponi per una percentuale pari al 9,6%., mentre ieri c'erano stati 2.664 nuovi positivi con 29.053 tamponi (9.1%). Salgono i ricoveri in terapia intensiva (+14, 110 in totale) e con altri 122 posti letto occupati i ricoveri nei reparti non di terapia intensiva superano quota mille e salgono a 1.065. I decessi sono 21 (ieri 13) per un totale di 17.078 persone morte in regione dall'inizio della pandemia. Continuano a salire i casi a Milano, dove si registrano 1.463 nuovi positivi e sono sempre in crescita anche i dati delle province di Varese (354), Monza e Brianza (353) e Pavia (132).

"Aumentano i ricoveri in terapia intensiva e sono in costante crescita anche i casi positivi. La situazione è critica in Lombardia, ma in particolare a Milano e nella Città metropolitana. Occorre l'aiuto di tutti i cittadini per fermare la corsa del virus". Lo dice Walter Bergamaschi, direttore generale dell'ATS di Milano. 

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Covid, 81 positivi su cento in una Rsa a Varazze: tutti asintomatici

Primario, 'abbiamo riaperto reparto Covid, notte allucinante'

Direttore penumologia Verona, 'sembra film già visto'

"Ieri abbiamo riaperto. Siamo rientrati nel padiglione 13, un piccolo Ospedale dedicato solo al Covid 19. Termino una notte allucinante, continui ricoveri, mi sembra di rivedere un film già visto".

Così in un post su facebook il direttore del reparto di pneumologia dell'Azienda ospedaliera di Verona, Claudio Micheletto.

"Temo che questa notte - aggiunge - si sia innescata una pesante recrudescenza: pronti soccorso strapieni, tante persone con sintomi. Non mi ricordo chi ha detto che il virus era clinicamente morto. Dopo 24 ore consecutive di lavoro forse perdo la memoria".

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Coronavirus, Genova preoccupa gli scienziati. Stasera l’annuncio di Conte con le nuove misure


Coronavirus, 464 nuovi casi in Liguria e gli ospedalizzati sfondano quota 400



sabato 17 ottobre 2020

Covid, i dati del 17 ottobre: ancora casi in aumento 10.925. I decessi sono 47

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 165.837 tamponi, nuovo record da inizio pandemia

Ancora in aumento i casi di Covid in Italia: sono 10.925 i nuovi contagi nelle ultime 24 ore secondo il bollettino del Ministero della Salute. Rispetto a ieri, quando si era superata quota diecimila (10.010), sono 915 in più. I decessi sono stati 47, in calo rispetto ai 55 di ieri.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 165.837 tamponi, nuovo record da inizio pandemia. L'incidenza con il numero di positivi (oggi 10.925 in più) è del 6,6%. In aumento le terapie intensive (+67), che ora sono in totale 705. I ricoveri sono 6.617 (+439), mentre i malati in isolamento domiciliare sono 109.613 (+9.117). Gli attualmente positivi sono 116.935 (+9.623). I decessi hanno raggiunto la cifra di 36.474 (+47). I guariti sono 249.127 (+1.255).

CAMPANIA, nuovo aumento, 1.410 rispetto a 1.261
Nuovo balzo in avanti per i positivi in Campania: 1.410 (1.343 asintomatici, 67 sintomatici) rispetto ai 1.261 precedenti, su 14.704 tamponi. Non si registrano decessi e i guariti del giorno sono 74. Sono i dati del bollettino di oggi dell'Unità di Crisi Regionale per la realizzazione di misure per la prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. Il totale dei positivi è di 24.443 unità mentre il totale dei tamponi è di 751.931. I posti letto di terapia intensiva occupati sono 75 su 110 complessivi, i posti letto di degenza occupati sono 817 su 840 complessivi

LOMBARDIA, in crescita contagi e intensive
Sono 2.664 i nuovi positivi in Lombardia con 29.053 tamponi effettuati, per una percentuale pari al 9,1%, in crescita rispetto a ieri (7,9%), quando c'erano stati 2.419 contagiati con 1.500 tamponi in più. 

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Coronavirus: terapie intensive 'sparite' e caos test, cosa non va

Arcuri, ne mancano 1.600. Medici senza dispositivi , molti non vaccinano

Contagi al record storico e il Paese a corto di munizioni nella battaglia contro il Covid. Crolla sotto i colpi dei nuovi numeri a cinque zeri la strategia delle cosiddette 'tre T' (tracciabilità, test e trattamento) in Italia annunciata e percorsa in questi mesi dai leader del sistema sanitario nazionale. L'ultima falla emerge dal confronto tra le Regioni e lo stesso Commissario per l'Emergenza: il numero delle effettive terapie intensive nei vari ospedali, uno degli indicatori principali delle criticità legate all'emergenza, rischia di essere 'falsato' a causa della mancata attivazione dei posti in rianimazione.

"In questi mesi alle Regioni abbiamo inviato 3.059 ventilatori polmonari per le terapie intensive, 1.429 per le subintensive. Prima del Covid le terapie intensive erano 5.179 e ora ne risultano attive 6.628 ma, in base ai dispositivi forniti, dovevamo averne altre 1.600 che sono già nelle disponibilità delle singole regioni ma non sono ancora attive - spiega Arcuri, chiedendo ora a gran voce alle regioni di attivarle - Abbiamo altri 1.500 ventilatori disponibili, ma prima di distribuirli vorremmo vedere attivati i 1.600 posti letto di terapia intensiva per cui abbiamo già inviato i ventilatori".

Uno degli esempi riguarderebbe la Campania, che ha disposto le ordinanze più restrittive: prima del Covid aveva 335 posti letto di terapia intensiva. Il governo ha inviato 231 ventilatori per le terapie intensive e 167 per le sub intensive. Oggi risultano attivati 433 posti, ma dovrebbero invece essere 566.

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Social Vip, tra strazianti post d’addio e il coronavirus che colpisce (anche) i famosi


Professore decapitato vicino a Parigi: arrestate nove persone

Il killer ucciso dalla polizia, aveva 18 anni ed era ceceno. Sui social francesi spopola l'hashtag #Jesuisprof


Altre cinque persone sono state fermate e interrogate nella notte tra venerdì e sabato dopo la decapitazione di un insegnante di storia, Samuel Paty, al liceo del comune di Conflans-Sainte-Honorine (Yvelines), vicino Parigi, portando a 9 il numero totale delle persone fermate dalla polizia. Lo rende noto una fonte giudiziaria. Tra le cinque nuove persone, ci sono i genitori di uno studente del liceo in cui lavorava la vittima. La fonte giudiziaria ha inoltre confermato che l'aggressore, poi ucciso dalla polizia, è un giovane di 18 anni di origine cecena nato a Mosca.

#jesuisprof è già questa mattina l'hashtag più diffuso sui social francesi dopo la decapitazione del professore che aveva mostrato in classe caricature di Maometto agli allievi in banlieue di Parigi. Su Twitter dilagano messaggi di sostegno alla libertà d'espressione e di orrore per l'azione compiuta dal diciottenne di origine cecena di cui è stata confermata l'identità. Il giovane che ha decapitato l'insegnante, confermano fonti dell'inchiesta, era noto alla polizia per reati comuni ma non era mai stato arrestato e non era sospetto di radicalizzazione.

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Netto rialzo termico dalla prossima settimana, con rischio forti piogge al nord

Si cambia registro, la circolazione atmosferica prevista sull'Italia a partire dalla prossima settimana, porterà una ribalta delle correnti occidentali e poi meridionali sull'Europa, con un rialzo sensibile della temperatura ed in prospettiva ancora il rischio di PIOGGIA abbondante specie per il nord. Vediamo nel dettaglio.

Nel fine settimana la circolazione d'aria fresca che ci sta interessando in questi giorni, sarà destinata ad attenuarsi gradualmente, concedendo una tregua temporanea al maltempo. Sarà un fine settimana che vedrà un'attenuazione delle nubi ma senza una "remissione" completa delle condizioni atmosferiche su tutto lo stivale, infatti alle quote superiori insisterà una modesta circolazione ciclonica foriera ancora di qualche annuvolamento a tratti compatto sul medio e basso versante tirrenico, con qualche piovasco non escluso ancora su Lazio, Campania e Calabria. Nel weekend le temperature accenneranno una lieve ripresa, anticipando un cambio più importante di circolazione a partire dalla prossima settimana.

In terza decade ottobrina, sperimenteremo infatti un'importante cambiamento della circolazione atmosferica su ampia scala europea, con lo sviluppo di una nuova circolazione di bassa pressione che andrà a stabilire il proprio perno a cavallo tra l'oceano Atlantico e le coste occidentali europee. Giocoforza ci sarà un cambio radicale anche nella direzione di provenienza delle correnti sull'Europa, con una circolazione non più settentrionale ma sud-occidentale, accompagnata dallo sviluppo di un flusso d'aria molto mite in direzione del Mediterraneo. Analisi in quota del modello europeo riferita a martedì 20 ottobre:

Pertanto si preannuncia un rialzo importante della temperatura proprio a partire dalla prossima settimana, con valori che tenderanno a portarsi superiori alle medie del periodo. A partire dal prossimo mercoledì 21 ottobre, potrebbe esserci spazio per un cambiamento del tempo sulle regioni del nord, con precipitazioni che potrebbero rivelarsi importanti. 

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venerdì 16 ottobre 2020

Covid, i dati del 16 ottobre: contagi a quota 10mila, 55 decessi. I medici: "Necessarie misure più restrittive"

 I tamponi sono stati 150.377. I decessi sono stati 55

Raggiungono quota 10mila i nuovi contagi per il Covid in Italia nelle ultime 24 ore: nelle ultime 24 ore secondo il bollettino del Ministero della Salute si sono registrati 10.010 casi (ieri 8.804). I tamponi sono stati 150.377. I decessi. sono stati 55,in calo rispetto agli 83 di ieri.

 "Superata la soglia dei diecimila contagi: sono necessarie misure più restrittive, facciamo appello al senso di responsabilità dei cittadini". Un appello al Governo perché introduca misure più restrittive, e ai cittadini perché seguano le regole con senso di responsabilità. A lanciarlo, il Presidente della Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli. "A preoccupare è soprattutto il riempirsi delle terapie intensive, già in sofferenza in alcune Regioni - spiega Anelli - per questo dobbiamo essere prudenti, per non contagiare i soggetti più fragili che sono più a rischio di complicanze".

La curva dei contagi sta crescendo velocemente e punta decisamente verso l'alto, ma dove sia il picco in questo momento non è noto in quanto dipenderà dalle misure di sicurezza adottate. "C'è una crescita veloce, ma non enorme", ha detto all'ANSA il fisico Enzo Marinari, dell'Università Sapienza di Roma. 


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Covid: 39 mln contagi nel mondo, 2 mln in una settimana


Coronavirus, gli italiani promuovono il Dpcm: 7 su 10 d’accordo con le misure del governo. Il maggiore consenso? Tra i giovani

Il sondaggio Emg Acqua/Adnkronos: il 73% degli intervistati è favorevole alle restrizioni su locali, movida e feste private introdotto con l'ultimo provvedimento del 13 ottobre. Nella fascia 18-34 anni il consenso arriva all'80 per cento

Nuovi vincoli a bar, pub, ristoranti e locali, oltre al divieto di fare sport come calcetto e basket tra amici. I giovani sono i più colpiti dalla stretta anti-contagio del governo, eppure tra gli under 35 il consenso alle nuove misure restrittive tocca il picco massimo: sono favorevoli l’80% delle persone tra 18 e 34 anni. Il dato emerge dal sondaggio Emg Acqua/Adnkronos, secondo il quali gli italiani promuovono a larga maggioranza il Dpcm del premier Giuseppe Conte: ben sette su dieci (73%) approvano le norme per contrastare la diffusione della pandemia in un momento in cui la curva dei nuovi positivi continua a crescere. Inoltre, a mettere il placet sul decreto firmato da Conte le donne sono più numerose degli uomini e il provvedimento piace in particolare di più nelle Isole con un gradimento dell’82%.

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L’allarme del virologo: “In Piemonte meno tamponi a causa di un problema di forniture”

TORINO – In Piemonte vengono svolti meno tamponi del necessario a causa di “un problema di forniture“. A dirlo è stato il virologo Giovanni Di Perri, direttore della struttura malattie infettive dell’ospedale Amedeo di Savoia a Torino e componente della task force regionale anti-coronavirus.

Dai nuovi centri di Novara e di La Loggia ci si aspettano almeno mille test al giorno. Ma in questo momento non riescono a effettuarli. Sembra la ditta fornitrice sia un po’ in ritardo nella consegna di materiali e, in particolare, di un oggetto tecnico che serve per l’operazione“, ha spiegato nel corso di un’intervista come riporta Ansa.

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giovedì 15 ottobre 2020

Nuoto: Federica Pellegrini positiva al Covid-19

La campionessa del Mondo dei 200 sl ha dato la notizia tramite il suo profilo Instagram

Dopo la sannita Stefania Pirozzi anche un'altra nuotatrice azzurra è risultata positiva al Covid-19. Si tratta di Federica Pellegrini. La divina del nuoto italiano l'ha annunciato tramite il suo profilo Instagram dove è parsa in lacrime spiegando la situazione e palesando la propria delusione.

La campionessa Mondiale dei 200 stile libero era in attesa della partenza per Budapest dove nel week end inizierà l'International Swimming League. Un pessima notizia per la Pellegrini che ha come obiettivo le Olimpiadi di Tokyo che si svolgeranno nel prossimo mese di luglio. La positività della divina segue di pochi minuti la notizia di quella di un altro grande sportivo italiano come Valentino Rossi.

Fonte



Covid: immunità di gregge bocciata da 80 esperti: 'Non ferma il virus'

Lettera aperta su Lancet: 'Servono misure per contenere la diffusione'

L'idea di arrestare il virus raggiungendo l'immunità di gregge è un errore pericoloso, non supportato da alcuna evidenza scientifica. Tenere sotto controllo la diffusione del virus - mettendo in atto delle regole da rispettare - è il modo migliore di proteggere società ed economia fino all'arrivo di terapie e vaccini efficaci ed evitare nuovi lockdown. È la voce unanime di 80 scienziati di tutto il mondo e di varie competenze scientifiche tra cui epidemiologi, pediatri, virologi, psicologi, che hanno stilato la lettera aperta 'John Snow Memorandum', pubblicata su The Lancet; la lettera sarà anche presentata al 16imo World Congress on Public Health programme 2020. 

L'approccio di raggiungere l'immunità di gregge, scrivono, è fallace e costosa in termini di vite umane ed economici e non arresterebbe comunque il virus, che tornerebbe più volte in nuove ondate ripetute; anche perché sono sempre maggiori le evidenze secondo cui l'immunità post-infezione al SARS-CoV-2 dura solo pochissimi mesi dal contagio, poi svanisce e il rischio di reinfezione non è remoto. 

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Coronavirus, contagi oltre gli 8 mila. Raddoppiano morti, 83

Nuovo record assoluto in Italia

Nuovo record assoluto di contagi in Italia per il Coronavirus: secondo il bollettino del Ministero della Salute in 24 ore si sono registrati 8.804 casi (ieri 7.332). I morti raddoppiano in un solo giorno da 43 a 83. I tamponi ancora al record, quasi 163 mila. 

IMPENNATA IN CAMPANIA OLTRE 1.100 POSITIVI


Il numero delle persone positive, in Campania, supera la quota mille. Secodo quanto rende noto l'Unità di crisi della Regione Campania, nelle ultime 24 ore i positivi sono 1.127 (il giorno prima erano stati 818) su un totale di 13.780 di cui. I casi sintomatici sono 72; quelli asintomatici sono 1.055. Ad oggi il totale dei positivi è di 21.772 casi su un totale di 723.005 tamponi. Nove le persone decedute negli ultimi 5 giorni ma registrati ieri; 317 le persone guarite nelle ultime 24 ore. Quanto al report posti letto su base regionale, questi i dati. Posti letto di terapia intensiva complessivi: 110; occupati: 66. Posti letto di degenza complessivi: 820; occupati: 762

NEL LAZIO OGGI 594 NUOVI CASI E 7 MORTI
"Nuovo record di tamponi oggi nel Lazio su quasi 16 mila sono 594 i casi positivi, 7 i decessi e 45 i guariti". Così l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato. "Nella valutazione settimanale il valore RT è a 1.14" prosegue.


IN ABRUZZO 203 NUOVI CASI, MAI COSI'
Con 203 nuovi casi di coronavirus emersi nelle ultime ore, l'Abruzzo registra il record dall'inizio dell'emergenza. Il dato, infatti, supera quello del 29 marzo, quando i positivi furono 160. Il totale regionale sale a 5.648. I nuovi casi sono emersi dall'analisi di 3.222 tamponi, altro numero record: mai ne erano stati eseguiti così tanti in 24 ore. Pesa, sul bilancio quotidiano, la situazione di una Rsa di Avezzano (L'Aquila): 83 dei nuovi casi fanno riferimento a quella struttura. Ci sono anche due decessi recenti: il bilancio delle vittime sale a 491.

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Valle d'Aosta maglia nera: 15% positivi su casi testati


Insensato confronto dati e sul bollettino contagi Covid tra 23 marzo ed 8 ottobre per tre ragioni

Morta Jole Santelli, la presidente della Regione Calabria

 Aveva 52 anni, da anni era malata di cancro

E' morta la presidente della Regione Calabria Jole Santelli, 52 anni, la notte scorsa nella sua abitazione, a Cosenza. 
    Secondo quanto si è appreso, la 'pasionaria' azzurra avrebbe avuto un malore. La presidente da anni era malata di cancro. Ieri aveva avuto incontri politici a Cosenza. Prima donna presidente della Regione Calabria, la Santelli era stata proclamata il 15 febbraio 2020

I funerali di Jole Santelli si svolgeranno domani pomeriggio alle 16.30 nella chiesa di San Nicola a Cosenza. La camera ardente sarà allestita nella stessa chiesa - che si trova nelle vicinanze del Comune - e sarà aperta alle 10.30.

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