Nel suo paese si era laureato in medicina e specializzato in radiologia, ma poi è diventato cuoco. Proprio grazie ai suoi studi, però, ha potuto salvare la vita a un uomo. Il protagonista della vicenda è il cuoco 29enne di un locale che si trova a Montevideo, in Uruguay.
Da qualche mese lavora nel ristorante "La Pasiva": «Stavo preparando un
sandwich al salmone quando il pizzaiolo del ristorante mi ha detto che
c'era bisogno di me, un cliente era crollato a terra privo di sensi. Mi
sono precipitato verso di lui, gli ho tirato fuori la lingua e l'ho
girato sul fianco, per evitare che ingoiasse la saliva, poi ho iniziato
ad alternare il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca».
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giovedì 17 maggio 2018
Ancora TEMPORALI pomeridiani in agguato tra nord e centro, nubi africane al sud
Tempo instabile tra nord e centro con fenomeni prevalentemente pomeridiani e serali, più sole al sud ma con arrivo di nubi medio alte dal nord Africa. Venerdì più sole ovunque. Sabato e domenica instabilità su Alpi, fascia pedemontana del nord e Appennino centro-settentrionale. All'inizio della prossima settimana possibile passaggio perturbato (specie tra martedì e mercoledì).
SITUAZIONE: la mancanza di una zona di alta pressione
espone l'Italia a condizioni di instabilità che oggi tenderanno a
presentarsi soprattutto tra nord e centro. Nel contempo un fronte
nuvoloso di matrice afro-mediterranea favorirà annuvolamenti sulle
estreme regioni meridionali e la Sardegna.
EVOLUZIONE: venerdì l'instabilità tenderà ad attenuarsi
temporaneamente ma al sud sarà ancora attivo il fronte africano che
determinerà annuvolamenti ma scarsi fenomeni.
FINE SETTIMANA: il modesto rialzo della pressione
atmosferica non sarà sufficiente per scongiurare del tutto il rischio di
temporali, che pertanto tenderanno a ripresentarsi a ridosso dei rilievi del nord e del centro Italia, sconfinando localmente anche sulle zone pianeggianti limitrofe.
PROSSIMA SETTIMANA: una saccatura in arrivo da ovest tenderà nuovamente a coinvolgere l'Italia favorendo precipitazioni soprattutto tra martedì 22 e mercoledì 23 maggio, in un contesto termico comunque mite.
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Forte temporale si abbatte su Milano: tanta grandine e allagamenti (video)
MILANESE: il violento nubifragio che ieri sera ha colpito il Milanese ha scaricato oltre 90mm di pioggia nella zona di Buccinasco. La grandine si è fatta notare in diversi paesi. Notevole l'attività elettrica.
Ultim'ora: enorme tornado in Germania, su Viersen (video)
Meteo a 7 giorni: colpi di tuono "pomeridiani" sui monti e nelle zone interne
Meteo a 15 giorni: anticiclone anomalo sulla Scandinavia, sull'Italia tempo spesso instabile
martedì 15 maggio 2018
Orrore in sala parto: ginecologa decapita bimbo tirandolo troppo
Un bimbo decapitato durante il parto: la storia agghiacciante della dottoressa Vaishnavy Laxman
Una storia davvero agghiacciante, quella che ci arriva dalla Scozia. Una ginecologa, anche piuttosto quotata, ha decapitato un bambino nel corso del parto, tirando troppo mentre usciva dalla pancia della madre. La dottoressa si chiama Vaishnavy Laxman, ha 41 anni ed è stata descritta come una validissima professionista. Ma purtroppo questa storia terribile segnerà profondamente la sua carriera e la sua vita, per non parlare di quella della madre del bimbo decapitato. Lo riporta il ‘Sun’, che descrive quei momenti terribili. Una donna incinta si sarebbe recata al Ninewells Hospital di Dundee, in Scozia, per un parto d’urgenza visto che il piccolo era prematuro e in posizione podalica. La dottoressa Laxman ha insistito per un parto naturale, sebbene in queste situazioni il protocollo preveda un parto cesareo, in quanto potrebbero esserci rotture di arti o della testa del bimbo. E infatti è accaduto il peggio: il bambino è stato decapitato dalla manovra della Laxman. Un’azione sconsiderata, che le è costata carissima: mentre la madre spingeva e lei tirava il bambino, si è ritrovata con il corpicino del piccolo in mano, mentre la testa era rimasta nella pancia della mamma. Un momento di grande orrore, completato poi dal finale straziante: la testa del bimbo è stata ricucita per consegnarlo fra le braccia della madre e consentirle così l’ultimo saluto.
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Una storia davvero agghiacciante, quella che ci arriva dalla Scozia. Una ginecologa, anche piuttosto quotata, ha decapitato un bambino nel corso del parto, tirando troppo mentre usciva dalla pancia della madre. La dottoressa si chiama Vaishnavy Laxman, ha 41 anni ed è stata descritta come una validissima professionista. Ma purtroppo questa storia terribile segnerà profondamente la sua carriera e la sua vita, per non parlare di quella della madre del bimbo decapitato. Lo riporta il ‘Sun’, che descrive quei momenti terribili. Una donna incinta si sarebbe recata al Ninewells Hospital di Dundee, in Scozia, per un parto d’urgenza visto che il piccolo era prematuro e in posizione podalica. La dottoressa Laxman ha insistito per un parto naturale, sebbene in queste situazioni il protocollo preveda un parto cesareo, in quanto potrebbero esserci rotture di arti o della testa del bimbo. E infatti è accaduto il peggio: il bambino è stato decapitato dalla manovra della Laxman. Un’azione sconsiderata, che le è costata carissima: mentre la madre spingeva e lei tirava il bambino, si è ritrovata con il corpicino del piccolo in mano, mentre la testa era rimasta nella pancia della mamma. Un momento di grande orrore, completato poi dal finale straziante: la testa del bimbo è stata ricucita per consegnarlo fra le braccia della madre e consentirle così l’ultimo saluto.
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MALTEMPO: dove pioverà maggiormente nella seconda parte della settimana?
Instabilità latente per tutta la settimana sull'Italia. In questa sede parleremo del tempo da mercoledi fino a domenica.
La prima mappa mostra le zone a rischio pioggia nella giornata di mercoledi 16 maggio.
Secondo il modello americano, ad avere la maggiore probabilità di pioggia in questa giornata saranno le Alpi, la fascia prealpina, l'Appennino Ligure e soprattutto l'Appennino centro-meridionale, specie i settori interni tra Lazio, Abruzzo, Molise e Campania.Qualche rovescio non si esclude anche sulla Sardegna orientale, per il resto tempo asciutto.
La seconda mappa mostra le zone a rischio pioggia nella giornata di giovedì 17 maggio.
Rischio di piogge e temporali su Alpi, Prealpi e le zone della pianura padana più prossime alle aree montuose.
Al centro saranno possibili temporali lungo la dorsale appenninica con qualche sconfinamento verso le coste. Qualche rovescio anche nelle zone interne della Sardegna, sulla Sicilia settentrionale e sulla Calabria, per il resto tempo asciutto e in parte soleggiato.
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Previsioni meteo: proseguono scenari di tempo instabile anche nel futuro
lunedì 14 maggio 2018
Due operai muoiono in cantiere navale alla Spezia
I due sarebbero stati schiacciati da una pesante lastra metallica
Due operai sono morti questo pomeriggio poco prima delle 16 mentre stavano lavorando in un cantiere navale della Spezia. Lo hanno comunicato i carabinieri che sono sul posto assieme agli ispettori dell'Asl5 e i vigili del fuoco.
Apre l'ambasciata Usa. Gaza, 43 morti e circa 2.000 feriti
Tensione altissima nei Territori. Cerimonia con Ivanka Trump e Jared Kushner. Quattro Paesi spaccano l'Ue
Alta tensione in Medio Oriente, con scontri fra
manifestanti ed esercito israeliano a Gaza e in Cisgiordania, nel giorno
in cui si inaugura l'ambasciata americana a Gerusalemme e si
celebrano i 70 anni della nascita dello stato d'Israele.
E' salito a 43 il numero dei manifestanti palestinesi uccisi
negli scontri con l'esercito israeliano lungo la barriera difensiva tra
Gaza e lo Stato ebraico. Lo ha detto il ministero della sanità nella
Striscia che conferma il numero dei feriti, circa 2000. I feriti gravi,
secondo la stessa fonte, sono 27.
Ci sono "anche sei minori" tra i
palestinesi uccisi a Gaza. Lo afferma Amnesty International denunciando
una "ripugnante violazione delle norme internazionali e dei diritti
umani". Tra i quasi "2.000 feriti, molti sono stati colpiti alla testa e
al petto. Oltre 500 sono stati feriti da pallottole. Bisogna porre fine
adesso a tutto ciò", afferma l'Ong via Twitter.
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Colata di acciaio bollente investe operai, 3 gravi ma stabili
Due hanno ustioni al 100% del corpo
E' stato dimesso in serata dall'ospedale Sant'Antonio il meno grave dei 4 operai rimasti ustionati nell'incidente alle Acciaierie Venete di Padova.Permangono invece gravi, ma stabili, le condizioni degli altri tre colpiti più direttamente dall'onda di calore provocata dalla colata di acciaio fuso. L'operaio romeno 40enne, con bruciature di terzo grado al 100% del corpo, è in terapia intensiva all'ospedale di Padova; le sua situazione è definita stazionaria, pur in un quadro di estrema gravità.
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sabato 12 maggio 2018
Oggi temporali in agguato su diverse zone, domenica pomeriggio peggiora su mezza Italia
Instabilità latente sul nostro Paese con focolai temporaleschi soprattutto al nord e lungo la dorsale appenninica del centro e del sud. Domenica arrivo di un vortice freddo dal pomeriggio al nord e lungo le regioni centrali tirreniche, con vento e calo termico, al sud ancora schiarite. Lunedì ancora coinvolti nord, centro, poi Campania. Martedì molto instabile su centro e zone alpine, marginalmente anche al sud.
SITUAZIONE: sull'Italia è presente aria umida che
sfrutta l'instabilità atmosferica pomeridiana per dar vita a temporali
sparsi; nel frattempo una saccatura ha raggiunto la Francia,
accompagnata da corpi nuvolosi e da una massa d'aria piuttosto fredda, e
nel corso di domenica tenderà a coinvolgere anche le nostre regioni
settentrionali oltre che parte del centro, favorendo un peggioramento
del tempo.
TEMPERATURE: caleranno da domenica pomeriggio in
maniera sensibile sul nord-ovest, entro sera su tutto il nord e la
Toscana, poi anche il resto del centro entro la mattinata di lunedì,
portandosi leggermente al di sotto dei valori medi del periodo. La fase
fresca insisterà almeno sino a mercoledì 16.
EVOLUZIONE: dalla saccatura si isolerà sull'Italia
un vortice freddo in quota che insisterà almeno sino alle prime ore di
mercoledì, andando a rinnovare condizioni di forte instabilità tra nord,
centro e Campania, mentre il resto del meridione sarà coinvolto più
marginalmente.
LUNGO TERMINE: sino a domenica 20 maggio il
Mediterraneo potrebbe continuare ad essere bersagliato dall'affondo di
saccature o di piccoli ma insidiosi vortici freddi in quota; se
dovessero localizzarsi troppo ad ovest innescherebbero sull'Italia una
risposta di aria calda e stabile, in caso contrario seguiterà a
sperimentare condizioni di tempo instabile. Seguiremo la situazione per
valutare meglio il posizionamento delle saccature.
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News del sabato: IMPORTANTE PERTURBAZIONE in marcia verso il Mediterraneo
Ultime ore:
Il MODELLO EUROPEO conferma l'arrivo di una lunga fase instabile sull'Italia, che potrebbe persistere almeno sino al 22 maggio.
Il TEMPO della prossima settimana! (14-20 maggio)
Sparatorie nel vibonese, due morti e tre feriti
Avvenute in due luoghi diversi, autore dovrebbe essere lo stesso
Due morti e tre persone ferite è il bilancio di due sparatorie avvenute da poco in due distinte località del vibonese, Limbadi e Nicotera, probabilmente ad opera della stessa persona che viene ricercata dai carabinieri. Una vittima è Michele Valarioti, di 63 anni. L'uomo è stato ucciso a colpi di fucile a Nicotera nei pressi di casa sua. Nello stesso Paese è stata ferita una donna che era per strada e che poi è morta in ospedale. In precedenza, a Limbadi, tre persone, una delle quali imparentata con la vittima, erano state ferite in un bar.Nel caso di Limbadi, secondo una prima ricostruzione, l'individuo è arrivato a bordo della propria autovettura. Quindi è sceso imbracciando un fucile da caccia ed ha esploso un colpo sull'uscio del locale e un secondo all'interno, ferendo tre persone. Dopo di che si è allontanato, sempre a bordo della propria vettura, dileguandosi. L'uomo avrebbe agito a volto scoperto e avrebbe una trentina d'anni.
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venerdì 11 maggio 2018
Sciopero nazionale di portuali e marittimi, viabilità a rischio paralisi
Genova - Si preannuncia un’altra giornata di traffico congestionato a Genova, e sul nodo autostradale del capoluogo ligure, per lo sciopero nazionale di portuali e marittimi indetto per oggi.
Poco prima delle 8 erano già molti i mezzi pesanti incolonnati in lungomare Canepa in attesa di entrare nei varchi portuali.
È previsto un corteo di lavoratori che da lungomare Canepa arriverà alla sede della Prefettura in largo Eros Lanfranco.
Sciopero del porto a Genova, il picchetto ai varchi (Foto)
L’appello diramato da palazzo Tursi è quello di limitare l’uso delle auto. La polizia municipale ha individuato le aree di stazionamento nelle vie lungomare Canepa, Guido Rossa, 30 Giugno, Perlasca, Tea Benedetti dove una corsia per ciascun senso di marcia viene riservata alla sosta dei mezzi pesanti bloccati dallo sciopero.
Fonte
Poco prima delle 8 erano già molti i mezzi pesanti incolonnati in lungomare Canepa in attesa di entrare nei varchi portuali.
È previsto un corteo di lavoratori che da lungomare Canepa arriverà alla sede della Prefettura in largo Eros Lanfranco.
Sciopero del porto a Genova, il picchetto ai varchi (Foto)
L’appello diramato da palazzo Tursi è quello di limitare l’uso delle auto. La polizia municipale ha individuato le aree di stazionamento nelle vie lungomare Canepa, Guido Rossa, 30 Giugno, Perlasca, Tea Benedetti dove una corsia per ciascun senso di marcia viene riservata alla sosta dei mezzi pesanti bloccati dallo sciopero.
Fonte
giovedì 10 maggio 2018
“Berlusconi paga i boss di Cosa nostra”. Ecco l’appunto di Falcone ritrovato nel suo ufficio
«Cinà in buoni rapporti con Berlusconi. Berlusconi dà 20 milioni ai Grado e anche a Vittorio Mangano». La grafia è quella di Giovanni Falcone. Elegante, ordinata. Su un foglio di block notes a quadretti ha messo in fila alcuni appunti durante l’audizione del pentito Francesco Marino Mannoia. E’ il 6 novembre 1989. Il giudice ha sottolineato due volte il cognome Berlusconi, all’epoca già al culmine della sua carriera; una volta, il nome di Vittorio Mangano, lo stalliere boss della villa di Arcore. Il cognome di un altro mafioso, Cinà, compare anche una seconda volta nella pagina, cerchiato. Questi nomi non sono mai finiti nei verbali di Mannoia, che si è sempre rifiutato di fare dichiarazioni ufficiali su Silvio Berlusconi.
L’appunto è stato ritrovato alcuni giorni fa nell’ufficio-museo del giudice dal suo ex collaboratore Giovanni Paparcuri. “Il dottore Falcone prendeva degli appunti prima di verbalizzare – ha spiegato l’ispettore Maurizio Ortolan, che in quei giorni dell’89 batteva a macchina le dichiarazioni del pentito Mannoia – quando poi dettava, tagliava con un tratto di penna gli argomenti affrontati. Questo foglio, l’avrà dimenticato o lasciato in ufficio a futura memoria?”.
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Maltempo: tornado si forma su Santhia', nel vercellese
Tornado di bassa categoria nel vercellese oggi. Il vortice si è formato vicino Santhià. Le immagini.
Dopo le forti grandinate avvenute in Lombardia vi segnaliamo anche un altro forte temporale formatosi nel vercellese, il quale ha dato vita ad un tornado con cono ben visibile seppur molto sottile. Il vortice ha toccato terra divenendo quindi un tornado a tutti gli effetti ma fortunatamente pare non abbia provocato danni a cose o persone essendosi formato in campagna.Continua qui (video)
Violenti temporali al nord: grandinata estrema su Legnano, citta' imbiancata
Ultime ore:
PIEMONTE: un nubifragio ha colpito la Val di Susa intorno alle 22 di ieri, mercoledì 9 maggio, e in particolare la zona di Bussoleno, dove ancora una volta si è allagato il sottopasso ferroviario di via Cesare Battisti. Proprio come accaduto una decina di giorni fa, quando dalla montagna è venuta giù una colata di fango e detriti lungo via San Lorenzo, anche stavolta il punto più basso della viabilità cittadina si è trasformato in una piscina a cielo aperto, costringendo le forze dell'ordine e i vigili del fuoco a chiudere ogni accesso al sottopasso.
Anche la PROSSIMA SETTIMANA tempo instabile e inizialmente anche fresco sull'Italia con fenomeni soprattutto sino a mercoledì 16 e possibile nuovo peggioramento in coincidenza con il fine settimana 19-20 maggio.
CRONACA METEO. Ancora forti temporali con grandine e allagamenti fino a notte. Situazione e previsioni
MODELLO EUROPEO: l'apertura verso nuovi scenari di tempo INSTABILE
mercoledì 9 maggio 2018
Cucchi, il carabiniere che ha denunciato i colleghi: “Costretto a lavorare con loro. Ora devo testimoniare ma ho paura”
L'appuntato Riccardo Casamassima è uno dei militari che ha fatto riaprire
l'inchiesta sulla morte del geometra romano. "Le più alte cariche dello
Stato dissero: chi sa parli. Io ho parlato ma sono diventato carne da
macello", dice al fattoquotidiano.it denunciando di aver ricevuto
pressioni. Da due anni, infatti, è in servizio nello stesso reparto dove
lavora uno degli imputati da lui accusato. "Il 15 maggio - dice - devo
andare a testimoniare in aula ma non mi sento tutelato: Sto valutando
cosa fare"
Ha denunciato i suoi colleghi: sulla morte di Stefano Cucchi sapevano più di quello che avevano detto. È andato dal pubblico ministero e ha messo a verbale i commenti ascoltati in caserma subito dopo l’arresto del geometra romano. Ma adesso che dovrà andare in aula a confermare le sue accuse, l’appuntato scelto Riccardo Casamassima ha paura. Il motivo? “Le pressioni non mancano e io non mi sento tutelato“, dice il carabiniere che da due anni lavora nello stesso reparto in cui presta servizio anche uno dei militari finito a processo a causa delle sue parole. “Su Cucchi tutte le più alte cariche dello Stato hanno detto: chi sa deve parlare. Noi abbiamo parlato ma siamo diventati carne da macello“, si sfoga con ilfattoquotidiano.it Casamassima, che ha visto cambiare la sua vita il 30 giugno del 2015. Quel giorno va a sedersi davanti a Giovanni Musarò, il pm che coordina l’indagine bis sul ragazzo morto il 22 ottobre del 2009 all’ospedale Sandro Pertini di Roma. Il magistrato voleva sapere quello che Casamassima aveva già raccontato a Fabio Anselmo, l’avvocato della famiglia Cucchi.
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Ha denunciato i suoi colleghi: sulla morte di Stefano Cucchi sapevano più di quello che avevano detto. È andato dal pubblico ministero e ha messo a verbale i commenti ascoltati in caserma subito dopo l’arresto del geometra romano. Ma adesso che dovrà andare in aula a confermare le sue accuse, l’appuntato scelto Riccardo Casamassima ha paura. Il motivo? “Le pressioni non mancano e io non mi sento tutelato“, dice il carabiniere che da due anni lavora nello stesso reparto in cui presta servizio anche uno dei militari finito a processo a causa delle sue parole. “Su Cucchi tutte le più alte cariche dello Stato hanno detto: chi sa deve parlare. Noi abbiamo parlato ma siamo diventati carne da macello“, si sfoga con ilfattoquotidiano.it Casamassima, che ha visto cambiare la sua vita il 30 giugno del 2015. Quel giorno va a sedersi davanti a Giovanni Musarò, il pm che coordina l’indagine bis sul ragazzo morto il 22 ottobre del 2009 all’ospedale Sandro Pertini di Roma. Il magistrato voleva sapere quello che Casamassima aveva già raccontato a Fabio Anselmo, l’avvocato della famiglia Cucchi.
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Abruzzo, la denuncia: “Mio figlio in stato vegetativo deve compilare un test per ottenere il sostegno economico”
Walter Cucinieri, padre di Igino, contro la circolare della Giunta regionale abruzzese che prevede che il richiedente assistenza risponda alle domande del "profilo di assertività di Gillan". "Ma non capite che mio figlio non potrà mai compilarlo? Vivete una giornata con un disabile anziché fare modificare norme di cui sapete poco"
Igino, suo figlio, è un disabile gravissimo, cerebroleso dalla nascita, in stato vegetativo. Eppure per avere diritto, quest’anno, al sostegno economico previsto da una legge regionale del 2012, la Regione Abruzzo gli ha consegnato un nuovo modulo sperimentale di valutazione della sua autosufficienza. Per stabilire se questo ragazzo di Vasto sia ancora veramente incapace di badare a se stesso, dovrebbe rispondere, e di suo pugno, al test adottato dall’ente regionale, il cosiddetto “profilo di assertività di Gillan“. Costretto a barrare quadratini da 1 a 4 di intensità ad affermazioni di questo tipo: “Ho facilità a prendermi carico di qualsiasi situazione“, “non ho nessuna difficoltà a fissare a lungo una persona negli occhi”, “quando mi sento nervoso, mi strofino le mani”, “per farmi strada nella vita, non uso né il sarcasmo né l’ironia”, e “sono tenace e in genere raggiungo i miei obiettivi, costi quel che costi”.
Ma quando la commissione Asl incaricata ha provato a ritirare i risultati del “quiz”, Walter Cucinieri, padre di Igino, ha denunciato all’opinione pubblica l’accaduto, e non soltanto a quella. “Sto preparando un esposto che consegnerò alla Procura della Repubblica della mia città – racconta -. Anche perché continuano a verificarsi svariati altri casi analoghi che però non vengono a galla. Io e mia moglie siamo arrabbiatissimi, perché con questi esperimenti di valutazione giocano con l’esistenza di interi nuclei familiari e non capiscono che, prendendoci cura noi stessi dei nostri cari, facciamo risparmiare loro tanto denaro. Noi chiediamo 50 euro al giorno, appena un sesto di quanto costerebbe assisterli se a pensarci fosse direttamente lo Stato“.
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Igino, suo figlio, è un disabile gravissimo, cerebroleso dalla nascita, in stato vegetativo. Eppure per avere diritto, quest’anno, al sostegno economico previsto da una legge regionale del 2012, la Regione Abruzzo gli ha consegnato un nuovo modulo sperimentale di valutazione della sua autosufficienza. Per stabilire se questo ragazzo di Vasto sia ancora veramente incapace di badare a se stesso, dovrebbe rispondere, e di suo pugno, al test adottato dall’ente regionale, il cosiddetto “profilo di assertività di Gillan“. Costretto a barrare quadratini da 1 a 4 di intensità ad affermazioni di questo tipo: “Ho facilità a prendermi carico di qualsiasi situazione“, “non ho nessuna difficoltà a fissare a lungo una persona negli occhi”, “quando mi sento nervoso, mi strofino le mani”, “per farmi strada nella vita, non uso né il sarcasmo né l’ironia”, e “sono tenace e in genere raggiungo i miei obiettivi, costi quel che costi”.
Ma quando la commissione Asl incaricata ha provato a ritirare i risultati del “quiz”, Walter Cucinieri, padre di Igino, ha denunciato all’opinione pubblica l’accaduto, e non soltanto a quella. “Sto preparando un esposto che consegnerò alla Procura della Repubblica della mia città – racconta -. Anche perché continuano a verificarsi svariati altri casi analoghi che però non vengono a galla. Io e mia moglie siamo arrabbiatissimi, perché con questi esperimenti di valutazione giocano con l’esistenza di interi nuclei familiari e non capiscono che, prendendoci cura noi stessi dei nostri cari, facciamo risparmiare loro tanto denaro. Noi chiediamo 50 euro al giorno, appena un sesto di quanto costerebbe assisterli se a pensarci fosse direttamente lo Stato“.
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In rotta verso un nuovo episodio di MALTEMPO a partire dal weekend
Aria fresca ed instabile oceanica sull'Europa a partire dal prossimo fine settimana. Ecco COSA dovremo aspettarci nei prossimi giorni.
Non c'è pace sul panorama atmosferico d'Europa, in questi giorni la presenza di un possente anticiclone collocato in sede Scandinava, dirotta sui paesi affacciati all'area mediterranea, una circolazione di venti più relativamente più freschi nord-orientali. La circolazione instabile si manifesta soprsttutto in quota e, complice il forte irraggiamento solare di maggio, porta alla formazione di rovesci a sfondo temporalesco che interessano in questi giorni la valpadana e la dorsale appenninica.
Questa situazione di instabilità, tipica del periodo primaverile ma talvolta anche di quello estivo, possiamo considerarla come un antipasto alla condizione di forte instabilità preannunciata dai modelli entro il prossimo fine settimana. In questo frangente la circolazione di bassa pressione avrebbe origini oceaniche e sarebbe in rotta verso il Mediterraneo attraverso un esile canale depressionario che dirotterebbe le masse d'aria fresche oceaniche verso i settori meridionali d'EuropaContinua qui
Meteo a 7 giorni: in programma temporali, domenica anche una perturbazione al nord
Ultime ore:
Temporali persistenti in atto da quasi 2 ore fra alto milanese e Prealpi Lombarde Brianza: colpita soprattutto la Brianza e le province di Varese, Como, Lecco e Bergamo. Il fronte temporalesco è pressochè stazionario.
SESTRIERE: attenzione alla NEVE che potrebbe fare la sua ricomparsa nella giornata di domenica sulla nota località sciistica piemontese: Link
PIOGGIA: ecco le città che accumuleranno più millimetri tra domenica Link 13 e martedi 15 maggio:
LIGURIA: piogge intense hanno interessato nella notte segnatamente il genovesato di ponente. Punte di 60mm nella delegazione di Sestri Ponente.
DOMENICA passaggio temporalesco organizzato al nord e poi al centro, in trasferimento lunedì verso il meridione con annesso calo delle temperature.
Bel tempo stabile? Non si vede almeno sino al...
La protesta dei lavoratori Fedex: a rischio in 350
Andrea Milluzzi segue la protesta dei lavoratori dopo che
l'azienda di trasporti americana ha acquisito la italiana TNT e avviato
una procedura di riorganizzazione aziendale
Video
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Sciopero nazionale FedEx e Tnt il 17 maggio 2018
A Libarna antica in bicicletta dalla stazione ferroviaria arquatese.
È il progetto presentato dal Comune di Arquata alla Regione. Oltre un km
di pista ciclabile lontano dalla provinciale dei Giovi per arrivare
direttamente nel sito archeologico
Collegare direttamente la stazione ferroviaria di Arquata Scrivia con il sito archeologico di Libarna grazie con un percorso in bici. È il progetto dell’amministrazione comunale arquatese, proposto alla Regione nell’ambito di un bando dedicato alle piste ciclabili. Gli scavi archeologici di Libarna, a Serravalle Scrivia, attendono da decenni di essere valorizzati come meritano, data la loro grande importanza storica come dimostrano le rovine dell’anfiteatro, del foro, le terme e il teatro, accanto a quel che resta delle botteghe e degli isolati dell’antica città romana costruita lungo la via Postumia, città della quale, a cavallo della ferrovia, è emersa solo una minima parte. Il progetto del Comune di Arquata Scrivia si chiama “Pedalando nella storia” e prevede appunto la partenza dallo scalo ferroviario per arrivare in bici, a Libarna attraverso un tracciato che scorre in viale Unità d’Italia, arriva alla rotonda per Vignole Borbera e prosegue lungo strada del Vapore e da lì prosegue in aperta campagna completamente separato dal traffico veicolare: l’arrivo sarà direttamente all’interno dell’area archeologica.
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Collegare direttamente la stazione ferroviaria di Arquata Scrivia con il sito archeologico di Libarna grazie con un percorso in bici. È il progetto dell’amministrazione comunale arquatese, proposto alla Regione nell’ambito di un bando dedicato alle piste ciclabili. Gli scavi archeologici di Libarna, a Serravalle Scrivia, attendono da decenni di essere valorizzati come meritano, data la loro grande importanza storica come dimostrano le rovine dell’anfiteatro, del foro, le terme e il teatro, accanto a quel che resta delle botteghe e degli isolati dell’antica città romana costruita lungo la via Postumia, città della quale, a cavallo della ferrovia, è emersa solo una minima parte. Il progetto del Comune di Arquata Scrivia si chiama “Pedalando nella storia” e prevede appunto la partenza dallo scalo ferroviario per arrivare in bici, a Libarna attraverso un tracciato che scorre in viale Unità d’Italia, arriva alla rotonda per Vignole Borbera e prosegue lungo strada del Vapore e da lì prosegue in aperta campagna completamente separato dal traffico veicolare: l’arrivo sarà direttamente all’interno dell’area archeologica.
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martedì 8 maggio 2018
Brindisi, autista di scuolabus mette in salvo bimbi e poi muore per un malore
Lʼuomo, 65 anni, prima di accasciarsi al volante è riuscito ad accostare e a mettere in salvo la scolaresca. Inutili i soccorsi
L'autista di uno scuolabus di Fasano (Brindisi), Sante Quaranta, è morto per infarto mentre era alla guida del mezzo. L'uomo, 65 anni, prima di accasciarsi al volante è riuscito ad accostare e a mettere in salvo la scolaresca. Inutili i tentativi di rianimazione del 118 e l'immediato trasporto d'urgenza in ospedale, dopo l'allarme lanciato dall'assistente dell'autista che si trovava a bordo.
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Roma, autobus di linea in fiamme in centro: lievemente ferita una donna
“La galleria della Crenna chiusa da giugno”: per oltre un anno il traffico sarà deviato.
Terzo valico: tra Gavi e Serravalle in vista pesanti disagi. Da ieri riaperto il cantiere della rotonda, poi dal mese prossimo stop agli automezzi nel tunnel: transito consentito solo su salita Crenna.
A giugno verrà chiusa la galleria della Crenna e tutto il traffico tra la Val Lemme e la Valle Scrivia sarà deviato su Salita Crenna. Lo annuncia la Provincia in base alle informazioni ricevute dal Cociv, incaricato di eseguire tutti gli adeguamenti stradali relativi al Terzo valico, in ritardo rispetto ala tabella di marcia iniziale. Un esempio è la nuova rotonda prevista a Libarna, nel territorio di Serravalle Scrivia, all’incrocio tra la provinciale 161 e la 35 dei Giovi. I lavori sono ripartiti ieri mattina dopo un mese di stop dovuto al maltempo ma soprattutto perché una delle imprese era impegnata in altri lavori viabilistici a Voltaggio. La Provincia a fine aprile aveva ordinato la ripresa dei lavori dal 2 maggio ma solo ieri gli operai sono tornati al lavoro con l’installazione dei semafori che hanno provocato e provocheranno per una settimana circa nuovi disagi al traffico.
Disagi già oggetto di proteste da parte del Comune di Serravalle prima di Pasqua per la presenza di code chilometriche create proprio dai semafori. Per questo, nell’ultima ordinanza della Provincia si parlava dell’impiego dei dipendenti delle imprese come movieri per ridurre al minimo le attese e dell’utilizzo dei semafori solo di notte, in realtà ieri attivi anche di giorno, ma solo per motivi organizzativi, sostengono dalla Provincia.
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A giugno verrà chiusa la galleria della Crenna e tutto il traffico tra la Val Lemme e la Valle Scrivia sarà deviato su Salita Crenna. Lo annuncia la Provincia in base alle informazioni ricevute dal Cociv, incaricato di eseguire tutti gli adeguamenti stradali relativi al Terzo valico, in ritardo rispetto ala tabella di marcia iniziale. Un esempio è la nuova rotonda prevista a Libarna, nel territorio di Serravalle Scrivia, all’incrocio tra la provinciale 161 e la 35 dei Giovi. I lavori sono ripartiti ieri mattina dopo un mese di stop dovuto al maltempo ma soprattutto perché una delle imprese era impegnata in altri lavori viabilistici a Voltaggio. La Provincia a fine aprile aveva ordinato la ripresa dei lavori dal 2 maggio ma solo ieri gli operai sono tornati al lavoro con l’installazione dei semafori che hanno provocato e provocheranno per una settimana circa nuovi disagi al traffico.
Disagi già oggetto di proteste da parte del Comune di Serravalle prima di Pasqua per la presenza di code chilometriche create proprio dai semafori. Per questo, nell’ultima ordinanza della Provincia si parlava dell’impiego dei dipendenti delle imprese come movieri per ridurre al minimo le attese e dell’utilizzo dei semafori solo di notte, in realtà ieri attivi anche di giorno, ma solo per motivi organizzativi, sostengono dalla Provincia.
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Eruzione shock alle Hawaii: lava inarrestabile, travolge ogni cosa
Impressionante eruzione del Kilauea alle Kawaii. Flusso di lava inarrestabile.
Prosegue senza un attimo di tregua la storica eruzione del Kilauea, come da decenni non si verificava, sulle isole delle Hawaii. Il temibile vulcano hawaiano sta riversando ingenti quantità di lava da giorni, senza un attimo di tregua, travolgendo ogni cosa che incontra sul suo cammino.I fiumi di lava procedono lentamente ma inesorabilmente e di conseguenza tutto ciò che si trova sul suo cammino viene letteralmente bruciato e sciolto, dagli alberi alle automobili e perfino le case (guarda il video impressionante dall'elicottero). La lava ha infatti raggiunto anche i centri abitati fuoriuscendo non solo dal cratere principale ma anche da varie spaccature che si aprono nel terreno, anche a gran distanza dal cuore del Kilauea.
La situazione è degenerata soprattutto a seguito del forte terremoto di magnitudo 6.9 di ieri che ha prodotto ulteriori spaccatura nel terreno, da dove è uscita nuova lava incandescente che ha divorato ben 30 abitazioni.
Video
Raid in un bar di Roma, indagine per lesioni e minacce. Indaga Dda, ipotesi aggravante mafiosa. Minniti: 'Atti non rimarranno impuniti'
Antonio Casamonica e suo cugino Alfredo Di Silvio, personaggi legati all'omonimo clan, hanno aggredito una ragazza portatrice di handicap e un cittadino romeno
I pm di Roma indagano per lesioni, minacce e danneggiamento in merito a quanto avvenuto domenica primo aprile in un bar di via Salvatore Barzilai, nel quartiere della Romanina. Antonio Casamonica e suo cugino Alfredo Di Silvio, personaggi legati all'omonimo clan, hanno aggredito una ragazza portatrice di handicap e un cittadino romeno di 39 anni, quest'ultimo proprietario dell'esercizio commerciale. Della vicenda scrive oggi il quotidiano La Repubblica. Sul raid sono state presentate alla polizia due denunce. Il fascicolo per ora è affidato ai pm che indagano sui reati comuni ma visti i personaggi coinvolti non è escluso che possa finire all'attenzione della Direzione distrettuale antimafia.
Il barista: 'Ora ho paura, temo vendette' - "Ora ho paura, sia per me che per i miei bambini. Temo che si possano vendicare". A parlare è il barista aggredito durante il raid. "Loro quel giorno non volevano aspettare la fila e hanno detto 'Qui noi siamo i padroni, è tutto nostro'. Pensavo che la signora stesse con loro poi ho capito che stavano litigando e lei mi difendeva, ad un certo punto le hanno gridato anche ti ammazzo" aggiunge.
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lunedì 7 maggio 2018
Il gigante delle cooperative è in rosso: nel 2017 un buco da 37,6 milioni di euro
Il colosso della distribuzione nato due anni fa dalla fusione di Coop
Adriatica, Estense e Nordest registra un calo delle vendite dell’1,6%
Franco Giubilei
Bilancio in rosso per il gigante delle cooperative: il 2017 di
Coop Alleanza 3.0 – colosso della distribuzione nato due anni fa dalla
fusione di Coop Adriatica, Estense e Nordest - si è chiuso con perdite
da 37,6 milioni di euro e un calo delle vendite dell’1,6% rispetto
all’anno precedente. Il giro d’affari ne ha risentito soprattutto a
Ferrara e Modena, mentre su una scala territoriale più ampia sono Friuli
e Veneto a far registrare un arretramento più sensibile, seguite da Sud
e isole.
I numeri di un’annata complicata sono stati comunicati ai soci di Coop Alleanza 3.0 – un esercito di 2,3 milioni di persone – dal presidente Adriano Turrini, che ha anche spiegato le ragioni delle perdite, a cominciare dagli investimenti ingenti dell’anno scorso: 180 milioni che sono stati destinati all’apertura di nuovi negozi, a interventi di ristrutturazione e al lancio di servizi innovativi. Un insieme di progetti «avviati in tempi rapidissimi che nell’immediato ha generato diseconomie superiori alle previsioni».
A peggiorare le cose ci si è messa anche la concorrenza più aggressiva subita nelle piazze storiche della cooperativa, tutti fattori che hanno contribuito al rosso in bilancio e al ridimensionamento delle vendite, ridotte complessivamente a 4,1 miliardi. Le difficoltà potrebbero proseguire anche quest’anno anche se, assicura il presidente ci si aspetta «una netta inversione» nelle vendite. Lo scorso febbraio è stata avviata una revisione del piano industriale, mentre la cooperativa sta lavorando a una riforma del proprio statuto sociale. Nel 2017 hanno sofferto anche le librerie Coop e le televisioni che fanno capo a Tr-Media. Notizie positive invece dalla controllata Robintur e dall’erogazione di carburante.
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Franco Giubilei
Bologna
I numeri di un’annata complicata sono stati comunicati ai soci di Coop Alleanza 3.0 – un esercito di 2,3 milioni di persone – dal presidente Adriano Turrini, che ha anche spiegato le ragioni delle perdite, a cominciare dagli investimenti ingenti dell’anno scorso: 180 milioni che sono stati destinati all’apertura di nuovi negozi, a interventi di ristrutturazione e al lancio di servizi innovativi. Un insieme di progetti «avviati in tempi rapidissimi che nell’immediato ha generato diseconomie superiori alle previsioni».
A peggiorare le cose ci si è messa anche la concorrenza più aggressiva subita nelle piazze storiche della cooperativa, tutti fattori che hanno contribuito al rosso in bilancio e al ridimensionamento delle vendite, ridotte complessivamente a 4,1 miliardi. Le difficoltà potrebbero proseguire anche quest’anno anche se, assicura il presidente ci si aspetta «una netta inversione» nelle vendite. Lo scorso febbraio è stata avviata una revisione del piano industriale, mentre la cooperativa sta lavorando a una riforma del proprio statuto sociale. Nel 2017 hanno sofferto anche le librerie Coop e le televisioni che fanno capo a Tr-Media. Notizie positive invece dalla controllata Robintur e dall’erogazione di carburante.
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MALTEMPO: l'instabilità di martedì e mercoledi nel dettaglio
Non si placano i temporali su alcune zone d'Italia...
Non si placherà il rombo dei temporali su alcune zone d'Italia durante la prima parte di questa settimana; è la testimonianza tangibile dell'instabilità atmosferica che ancora impera sulla nostra Penisola, seppur con toni meno vistosi rispetto alla settimana scorsa.
Aria fresca dai quadranti orientali renderà l'atmosfera irrequieta nelle ore pomeridiane specie sui rilievi; tra la sera e la notte saranno invece le pianure del nord a ruggire maggiormente sotto l'impeto di lampi e tuoni.
La prima mappa mostra la situazione prevista in Italia per il pomeriggio di martedì 8 maggio.
Partendo dal nord, temporali possibili su Alpi, Prealpi e Appennino Ligure, con sconfinamenti verso le zone di pianura nella serata e poi nella successiva notte. Nell'arco della giornata sulle pianure il tempo sarà invece maggiormente soleggiato.
Al centro tempo più asciutto sulla Toscana e le zone adriatiche in genere. Temporali invece nelle zone interne della Sardegna e tra il Lazio e le zone interne dell'Abruzzo (non le coste).
Al sud asciutto sulla Sicilia, gran parte della Calabria e il Molise costiero. Per il resto piogge e temporali sparsi per gran parte della giornata, più intensi ovviamente nelle aree interne.
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Meteo a 7 giorni: la saga del temporale non conosce sosta...
MODELLO EUROPEO: forte peggioramento al nord e su parte del centro nel week-end?
Maltempo, la grandine si abbatte sull'Alto Verbano
Disagi e danni nel nord del Varesotto. Pesanti problemi a Cremanaga
Luino (Varese), 6 maggio 2018 - Disagi e danni nella sera di domenica nel nord del Varesotto, colpito la zona lacuale della SP 69 da Porto Valtravaglia. Un fortissimo temporale si è abbattuto sulla zona intorno alle 20.30, alla pioggia si è aggiunta la grandine che in alcuni punti ha raggiunto uno spessore notevole. Molte le richieste di intervento arrivate in pochi minuti al centralino dei Vigili del fuoco di Varese e Luino che sono stati impegnati nell’area colpita dal maltempo, tra Luino e Porto Valtravglia con una decina di squadre.
Pompieri al lavoro per tutta la serata per risolvere i problemi causati dagli allagamenti di abitazioni e ristoranti e rimozione di alberi caduti sulle sedi stradali. Pesanti i disagi alla circolazione in particolare a Cremenaga dove la grandine ha bloccato sulla strada decine di auto liberate poi dall’intervento dei vigili del fuoco.Continua qui
TORINESE: disagi in diversi comuni del Torinese a causa del violento nubifragio della scorsa notte. A Cavagnolo è esondato il rio Trincavenna. Una decina di garage delle case Atc in via Martiri sono stati allagati da acqua e fango. A Verrua Savoia, sulla provinciale per Crescentino, una piccola frana ha reso la strada parzialmente inagibile. Un automobilista è rimasto anche coinvolto in un incidente stradale.
Violentissima grandinata in Lombardia: fiume di ghiaccio invade una casa a Germignaga
Dopo la frana di Pasqua, la Valle Vigezzo spera che ripartano i collegamenti con la Svizzera
domenica 6 maggio 2018
"Meno vittime al Bataclan se ci fossero stati armati". Ira della Francia contro Trump
La frase del presidente americano per difendere il posseso di pistole negli Usa non è piaciuta oltreoceano. Ma Macron opta per il silenzio
"La Francia esprime la sua ferma disapprovazione per le affermazioni del presidente Trump a proposito degli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi e chiede il rispetto della memoria delle vittime". Con una nota del ministero degli Esteri, la Francia si schiera apertamente contro le dichiarazioni che il presidente americano ha usato per difendere il diritto a possedere armi negli Stati Uniti.
Trump, parlando venerdì alla conferenza della National Rifle Association a Dallas, in Texas, ha citato gli attentati al Bataclan, sottolineando come, anche se nella capitale francese "nessuno ha armi", ci siano state quasi 140 persone uccise dai terroristi. "Se ci fosse stata una persona armata, il terrorista sarebbe fuggito. O sarebbe stato colpito e le cose sarebbero andate molto diversamente", ha aggiunto.
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Francia, migliaia sfilano a Parigi per fare 'la festa a Macron'
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