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sabato 6 novembre 2010

Dice messa per 20 anni:non è prete

Scoperto falso sacerdote nel Veronese

Falso prete smascherato a Fane, piccola località veronese arrampicata sulle colline di Negrar. Per vent'anni ha celebrato messe e confessato, ma "padre Tommaso" non era sacerdote. Ogni estate veniva a dare una mano ai parroci del luogo, l'ultimo dei quali in ordine di tempo - don Adrian Cristinel Bulai, giovane sacerdote di origini romene - ha rivelato l'amara verità, dopo la messa, agli sbigottiti fedeli.
prete
"Padre Tommaso" ha ingannato tutti. Il falso prete è stato smascherato per caso quando è andato all'ospedale di Negrar per alcuni accertamenti e il giovane parroco romeno ha tentato di mettersi in contatto con i superiori di "padre Tommaso". Il castello di bugie è caduto. Si è scoperto che il vero nome del finto sacerdote sarebbe Italo G., 84 anni, residente a Perugia, dove pare che fino al 2009 comparisse nelle liste dei "bisognosi" di un contributo assistenziale. 

Sospende chemio, muore dopo parto

R. Emilia, madre salva vita del piccolo

Ha deciso di sospendere la chemioterapia pur di portare a termine la gravidanza. Così è morta una 39enne di origine polacca giunta dieci anni in provincia di Reggio Emilia per lavorare come badante. Dopo la nascita del piccolo, la donna ha ripreso la terapia ma ormai il male era progredito. Malgorzata Burakowska ha lasciato il marito italiano, 66 anni operaio in pensione, il primo figlio avuto in Polonia e il piccolo Gabriele.

''Di fronte all'alternativa mia moglie non ha avuto dubbi: ha immediatamente sospeso ogni cura chemioterapica pensando al figlio che doveva nascere'', ha detto il marito Adelmo Stefanelli. Sospendendo le cure, ha spiegato l'uomo, la malattia ha proseguito il decorso. La vicenda è stata raccontata da il Resto del Carlino.

Ricoverato per ecstasy, morto 17enne

Milano, l'abuso di droga al Leoncavallo

Non ce l'ha fatta il 17enne ricoverato a Milano dal 31 ottobre in seguito ad un abuso di ecstasy e cannabis alcentro sociale Leoncavallo. Il giovane, di Lucca, è morto all'ospedale Niguarda. Era stato colpito da epatite fulminante. La notizia del decesso è stata data dallo stesso ospedale. La famiglia del ragazzo ha dato l'assenso alla donazione degli organi. Ma gli potrà essere espiantato solo il cuore.

Solo il cuore è espiantabileTuttavia l'unico organo che sarà possibile espiantare al ragazzo è il cuore: lo confermano i medici che lo hanno avuto in cura. Il 17enne era stato ricoverato con un' epatite fulminante, e successivamente le sue condizioni hanno aggravato la funzionalità anche di molti altri organi. L'unico in condizione di essere espiantato, ribadiscono gli esperti, è il muscolo cardiaco.

WI-FI LIBERO ANCHE IN ITALIA


Cronaca 

Approvato il nuovo pacchetto sicurezza messo a punto dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Tra le misure anche  la liberalizzazione delle connessioni internet grazie al Wi Fi, limitata dal decreto Pisanu sulla scia delallotat al terrorismo. Favorevole il senatore Pd Ignazio Marino



Approvato il nuovo pacchetto sicurezza messo a punto dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Composto da un decreto legge e da un disegno di legge, il provvedimento che ha avuto il via libera dal Consiglio dei ministri prevede misure per la lotta alla criminalità organizzata, la possibilità di espellere cittadini comunitari. Nel pacchetto anche  laliberalizzazione delle connessioni internet

Morto Seifert, il boia di Bolzano Ultimo nazista arrestato in Italia


Il decesso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere per le conseguenze di una caduta. Rifugiatosi in Canada dopo la guerra, l'ex Ss era stato condannato all'ergastolo nel 2000 per le atrocità contro i prigionieri. Aveva 86 annidi ALBERTO CUSTODERO
E' MORTO questa notte nel carcere di Santa Maria Capua Vetere Misha Seifert, ex Ss tristemente noto come il boia di Bolzano. Seifert, 86 anni, si era rifugiato in Canada dopo la fine della Seconda Guerra mondiale. Condannato all'ergastolo nel 2000, era stato estradato due anni fa. Il vecchio nazista sarebbe morto per i postumi di una caduta avvenuta alcuni giorni fa. La notizia del decesso è stata confermata da Pier Paolo Rivello, presidente del tribunale militare di sorveglianza di Roma.
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Crolla l'armeria dei Gladiatori Così si sbriciolano gli scavi


Il cedimento nell'area archeologica di via dell'Abbondanza. Se ne sono accorti i custodi. Transennata l'area: i turisti dirottati su altri percorsi. Da accertare le cause e l'entità dei danni

dall'inviato STELLA CERVASIO
Una piramide di pietre e qualche gancio del vecchio solaio in cemento armato. Intorno, pezzi di muro in mattonici rossi. E' ciò che resta della 'schola armaturarum' crollata oggi all'alba. Ad accorgersi del cedimento, avvenuto intorno alle 6, sono stati i custodi arrivati al lavoro verso le ore 7.30. Intorno all'edificio, il terrapieno dove sono da tempo rimasti interrotti gli scavi. E dove l'acqua si è raccolta nei mesi scorsi, premendo alle spalle della costruzione, fino al crollo. 


IL CROLLO - IL FOTOCONFRONTO

Alluvione Veneto, l'appello di Zaia "Siamo in ginocchio, serve l'aiuto di tutti"


La richiesta d'aiuto del governatore. Bilancio tragico dopo l'alluvione dei giorni scorsi. Oltre 3000 sfollati, 121 i Comuni coinvolti, più di 500 mila le persone colpite. Devastate la zone agricole, annegati 150 mila animali d'allevamento. Il governo dichiara lo stato d'emergenza. La Regione apre un conto corrente per le donazioni. Ed è di nuovo allarme maltempo




ROMA - Il Veneto "è in ginocchio, e ha bisogno dell'aiuto di tutti". Con queste parole il governatore Luca Zaia lancia l'ennesimo appello a cinque giorni dall'alluvione che ha colpito il Nordest e in particolare la regione da lui governata. Zaia spiega di avere già ricevuto alcune risposte positive dalle banche "in termini di elargizioni di fondi, di contribuzioni speciali, di moratorie sulle rate dei mutui delle prime case", ma quello che lui lancia "è un grido di aiuto che non è rivolto solo al governo, a cui chiediamo un miliardo di euro, ma a tutti i cittadini volenterosi che magari ricordano un qualche aiuto avuto dal Veneto in tutti questi anni". Intanto, per domenica si prevedono nuove precipitazioni e torna l'allarme per il rischio idrogeologico e idraulico. 
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Assassina per gelosia, il delitto da fiction della Signora Beautiful

Torino, uccise la moglie dell'ex amante: arrestata con due complici

pierangelo sapegno
torino

Nella foto la donna fermata per l'omicidio, Maria Teresa Crivellari, 53 anni (a sinistra), e la vittima, Marina Patriti, 44 anni (a destra)
Nella provincia avvolta dalla bruma come in un vecchio film noir francese, la donna cattiva ha sognato fino alla fine qualche eroina di Beautiful. Non sarà bello, ma è così. L’hanno arrestata ieri, con due ragazzotti del bar sotto casa, invischiati dentro a chissà quale promessa per uccidere la rivale d’amore. E poi nascondere il cadavere in qualche boscaglia affogata nella foschia. Aveva architettato un piano complicato per far credere a una fuga di passione. La vittima - moglie del suo amante - è una donna minuta, dal sorriso timido. Lei, invece, è bionda e vistosa. Tutt’attorno c’è questo piccolo mondo di violenza normale, sempre uguale, da Avetrana a Bruino, come scopriamo ogni volta che conosciamo l’Italia del delitto.

L'agonia del berlusconismo

Repubblica Domani 

Il giornale che leggerete

La riunione di redazione del mattino: come nasce il giornale che leggerete. Gli interventi dei responsabili dei settori, i fatti del giorno, gli inviati. Le nostre telecamere dentro Repubblica 

Il video

Il dono di Violet: 11 milioni a chi l'ha curata

In Canada, Allen e Violet Large hanno vinto alla lotteria 11,2 milioni di dollari e ne hanno donato il 98%. La decisione è stata presa da Violet che è malata di cancro da tempo e, d'accordo con il marito, ha scelto di regalare quasi l'intera somma alle strutture dalle quali è stata seguita e curata in questi anni, nel corpo e nello spirito: chiese, caserme dei pompieri, stazioni della croce rossa, ospedali e, in previsione, cimiteri. Violet, 75 anni, premiata dalla sorte nell'estrazione del 14 luglio, ha spiegato di aver tenuto e messo da parte solo il 2% della vincita per le esigenze familiari in vista di eventuali tempi di crisi

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Michele Misseri sotto torchio "E' stata Sabrina a ucciderla"

Lo zio della vittima interrogato per oltre cinque ore a Taranto. Dichiarazioni secretate ma, secondo indiscrezioni, avrebbe addossato la responsabilità dell'omicidio alla figlia. Il proprio ruolo nella vicenda sarebbe, secondo le sue parole, limitato all'occultamento del cadavere. Al termine dell'interrogatorio il suo avvocato aveva detto: "Rivelazioni clamorose"

di MARIO DILIBERTO


 
TARANTO - A uccidere Sarah sarebbe stata Sabrina. E il ruolo di Michele Misseri, zio della vittima, sarebbe limitato all'occultamento del cadavere. Queste, probabilmente, le "clamorose rivelazioni" alle quali il legale dell'uomo aveva accennato al termine di un lungo interrogatorio - oltre cinque ore - al quale Misseri è stato sottoposto nel carcere di Taranto. Nessuna parola all'uscita dall'istituto penitenziario ma, di lì a breve, le prime indiscrezioni. Secondo le quali l'uomo avrebbe addossato la responsabilità dell'omicidio alla figlia, circoscrivendo il proprio ruolo alla seconda fase: lui avrebbe bruciato gli abiti e nascosto il cadavere nel pozzo nelle campagne di Avetrana.


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venerdì 5 novembre 2010

Conferenza famiglia, Giovanardi prende il posto di Berlusconi

ROMA (Reuters) - Dopo le polemiche dei giorni scorsi sulle frequentazioni femminili di Silvio Berlusconi, giunge oggi la notizia che ad aprire la seconda Conferenza nazionale della famiglia non sarà il premier ma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi.
Lo dice un comunicato diffuso da Palazzo Chigi in cui si spiega che il consiglio dei ministri ha dato mandato a Giovanardi - che ha la delega alle Politiche per la famiglia - "di aprire, a nome del governo, i lavori della Conferenza, augurando buon lavoro a tutti i partecipanti", lunedì prossimo nei primi dei tre giorni delle assise.
Nei giorni scorsi diverse associazioni avevano espresso "imbarazzo" - come nel caso del Forum delle Associazioni familiari - o anche giudizio negativo sulla prevista presenza di Berlusconi alla Conferenza, dopo il caso Ruby, la giovane marocchina che ha riferito ai magistrati di aver frequentato Berlusconi quand'era ancora minorenne e di essere stata aiutata dal premier dopo essere stata fermata dalla polizia per furto a Milano.

Veronesi: "Mi dimetto da senatore"

"Orgoglioso di fiducia istituzionale"

"Ho già detto che non posso restare in tutti e due i ruoli, quindi mi dimetterò da senatore del Pd". Lo ha affermatol'oncologo Umberto Veronesi, neo presidente dell'Agenzia per la sicurezza sul nucleare, a margine della cerimonia per la 'Giornata per la ricerca sul cancro' al Quirinale. Veronesi non si sbilancia sui tempi: "Ho appena avuto la notizia, datemi il tempo". "Sono orgoglioso della fiducia delle istituzioni nei miei confronti", ha aggiunto l'oncologo.
Veronesi: "Mi dimetto da senatore"
"Mi impegnerò con tutte le mie forze - afferma a margine della cerimonia al Quirinale - perché io sono convinto che l'Italia debba riprendere questa sua avventura. Se fossi contro il nucleare non avrei mai accettato di portare avanti un'impresa così difficile, complessa, ma soprattutto utile al Paese", aggiunge rispondendo alle domande sulle polemiche seguite alla sua nomina, che vorrebbero l'essere fan del nucleare in contrasto con il ruolo di controllore di Veronesi.

La presidenza dell'Agenzia per la sicurezza sul nucleare non contrasta, secondo l'oncologo, con la lotta ai tumori. "Il lavoro e l'impegno nella lotta al cancro - sottolinea Veronesi - continuano, quella è la mia vita vera. Le due cose non sono molto lontane, anche in questo caso si tratta di difendere la vita, perché l'agenzia è per la sicurezza del nucleare, e difendere i cittadini da ogni possibile rischio, anche se remoto".

Sessambulo, non vuole più dormire per paura di aggredire sessualmente qualcuno

Un uomo accusato di violenza sessuale nei confronti di una donna durante il sonno è ora terrorizzato dal sonno per paura che possa aggredire nuovamente qualcuno mentre dorme.Darren Greenwood, proveniente da Bethnal Green vicino Londra, è stato assolto dalla corte solo qualche giorno fa, dopo che i suoi avvocati difensori sono riusciti a covincere i giudici del fatto che la violenzanacque da una rara condizione medica chiamata Sessomnia.
Tale condizione fa in modo che il 33enne non ha controllo delle proprie azioni violente durante il sonnoed è per questo che all’epoca terrorizzò la sua ragazza mentre emtrambi dormivano.
“Ultimamente sono terrorizzato dall’andare a letto perchè ho paura che possa accadere qualcosa. Maormai ho imparato a convivere con la mia condizione. Conosco i sintomi e ormai so come comportarmi per nasconderli e fare in modo che quel che è successo non accada più.”
Padre di una bambina, Darren dichiara che il suo pensiero fisso va alla sua vittima 21enne. “Mi scuso con lei. Capisco che cosa possa aver provato. Mi sento male per lei” – ha dichiarato – “Avevamo dormito insieme ma ci eravamo appena conosciuti.”
Il giudice ha deciso che la colpa dell’accaduto non può essere addossata ad una persona malata e dunque ha deciso di liberarlo.


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Incendio al Bambino Gesù Salvi dieci bimbi, lievemente intossicati

E' scoppiato nel primo pomeriggio nel reparto rianimazione, che è stato evacuato per l'emergenza. Non risultano feriti e le fiamme sono state domate

Hanno respirato il fumo ma sono stati messi in salvo i dieci bambini in cura al reparto di rianimazione, al terzo piano dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, dove intorno alle 15.30 è divampato un incendio, ormai sotto controllo. I bimbi, lievemente intossicati, sono stati trasferiti in altre strutture sanitarie con le ambulanze.

L'incendio ha interessato solo il reparto. I primi soccorsi sono giunti dai medici e dal personale di vigilanza dell'ospedale: con gli estintori hanno tentato di spegnere le fiamme. In un primo momento i bimbi sono stati spostati nelle sale operatorie, dotate delle attrezzature mediche necessarie all'assistenza dei pazienti. Le incubatrici sono state spostate a mano dagli stessi medici.


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Carabiniere uccide una figlia e ferisce l'altra all'origine una lite a causa di Facebook

L'uomo si è poi suicidato con la stessa arma, la pistola d'ordinanza. La ragazza morta aveva 13 anni. La sorella quindicenne è ricoverata in gravi condizioni con lesioni al torace e a una gamba


SUBIACO (Roma) - Dramma familiare per una lite su Facebook. Un maresciallo dei carabinieri ha prima ucciso la figlia di 13 anni, poi ha ferito gravemente la figlia più grande, di 15, e infine si è tolto la vita puntando contro di sé la stessa arma, la sua pistola di ordinanza. La tragedia è avvenuta un appartamento di via XX Settembre a Subiaco, in provincia di Roma, intorno alle 18.30. La sorella minore è stata colpita al capo ed è morta sul colpo. Immediati i soccorsi per la 15enne, che è ricoverata in gravi condizioni in ospedale con ferite al torace e a una gamba. 

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Cuba, precipita aereo passeggeri Un italiano tra le 68 vittime

Il volo Aerocaribbean era partito da Santiago diretto all'Avana. I piloti avevano comunicato un'emergenza, poi lo schianto. A bordo c'erano 28 stranieri

 

L'AVANA - Un italiano è morto nello schianto di un aereo di linea cubano in volo fra Santiago de Cuba (sudest) e la capitale L'Avana. A bordo c'erano 68 persone, 28 delle quali straniere. Lo ha annunciato la tv cubana, citando le autorità. L'aereo era della compagnia Aerocaribbean.

Secondo l'Istituto dell'aeronautica civile, il velivolo "ha riferito di una situazione di emergenza, perdendo poi il contatto con i servizi di controllo di transito aereo" ed "è precipitato a terra" nella regione di Guasimal (Sancti Spiritus, centro dell'isola). Sull'aereo viaggiavano 61 passeggeri e 7 membri dell'equipaggio, di cui 40 cubani, 9 argentini, 7 messicani, 1 venezuelano, 3 olandesi, 2 austriaci, 1 francese, 1 spagnolo, 2 tedeschi, 1 italiano, 1 giapponese.


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giovedì 4 novembre 2010

Esplosione in fabbrica a Paderno dieci feriti, gravissimi due ustionati


Lo scoppio ha scatenato un incendio nella Eureco Holding, che smaltisce rifiuti speciali
I residenti: a luglio un altro scoppio nella stessa azienda, ma nessun operaio rimase ferito

di GABRIELE CEREDA
Esplosione in un'azienda chimica di Paderno Dugnano, nel Milanese, intorno alle 15. Dieci i feriti, fra i quali due ustionati in maniera gravissima e altri quattro in codice rosso. Sul posto sono intervenuti mezzi del pronto soccorso, l'automedica e l'elicottero del 118 di Milano. In azione anche 13 squadre di vigili del fuoco gli esperti del Nucleo chimico-batteriologico (Nbcr). "Ho visto i corpi dei miei colleghi che venivano portati via dall'ambulanza. Erano completamente ustionati, è stato un disastro", ha detto uno dei dipendenti dell'azienda in cui si è verificata una esplosione.
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Il meteo: non c'è pace per lo Stivale, aria di TEMPESTA da lunedì

Fino a sabato tempo tranquillo, poi generale ma moderato peggioramento per domenica. Lunedì una profonda depressione è attesa sulla Francia, con venti tempestosi. Riflessi perturbati importanti anche sull'Italia.


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Nubifragio a Crotone, persone su tetti case

Ruscello allaga strade, acqua nei piani bassi, auto trascinate 

CROTONE - Un nubifragio, che si è abbattuto nella notte sulla zona sud di Crotone, ha provocato numerosi allagamenti e costretto alcuni abitanti dei piani bassi a cercare rifugio sui tetti delle abitazioni, da dove sono stati soccorsi dai vigili del fuoco. I danni maggiori si sono verificati nelle zone di Trafinello e Tufolo, già colpite nel 1996 da un'alluvione che provocò sei vittime. A causa della pioggia abbondante, un vecchio ruscello che scorre nella zona si è ingrossato, allagando strade ed abitazioni e trascinando per centinaia di metri le automobili. I vigili del fuoco sono intervenuti con i gommoni per mettere in salvo le persone. In alcune zone, l'acqua ha invaso i piani più bassi ed i garage, arrivando ad un metro e mezzo di altezza. Sulla zona continua a piovere anche se con minore intensità.

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Vicenza allagata: la ripresa dall'elicottero

Il maltempo in Veneto: ha smesso di piovere ma restano i danni. La città vista dall'alto 

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Addio alle borse di studio tagliato il 90% dei soldi

Ridotti i fondi per gli atenei: per il 2011 la Gelmini prevede solo 26 milioni. Oltre 180 mila studenti hanno diritto all'assegno, ma otto su dieci non lo riceveranno

di SALVO INTRAVAIA e CORRADO ZUNINO

Arrivano tagli che sono colpi d'accetta e servono a celebrare nuove amputazioni nella scuola italiana. Con un passaggio della manovra finanziaria fin qui rimasto nascosto il ministro Maria Stella Gelmini, sotto la scorta del suo tutore Giulio Tremonti, ha decretato la fine dell'istituto della borsa di studio.

Un taglio ai finanziamenti del 90%. Un'altra morte per mancanza fondi, nella scuola ai tempi della Gelmini, dopo la riduzione del tempo pieno, la cancellazione delle graduatorie dei ricercatori, la soppressione di alcuni atenei.
È nata con la liberazione d'Italia, Regio decreto 574 del 1946, la borsa di studio universitaria e ha accompagnato l'evoluzione della democrazia scolastica offrendo fino al 2001 una possibilità di mantenimento a studenti in corso, fuori sede, sotto le soglie dell'Isee, meritevoli. In due anni, con il colpo d'accetta tirato lo scorso 14 ottobre sul tavolo del penultimo Consiglio dei ministri, l'ammontare in euro delle borse da erogare è passato da 246 milioni a 25,7. Un -89,55% che peggio di così c'è solo la loro soppressione. E nel 2012 si arriverà a 13 milioni scarsi trasformando la borsa universitaria in un premio per élite scelte. 



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"Ad Arcore c'erano ragazze piccole e Fede faceva le selezione, decideva lui"

L'interrogatorio di Nadia: "SIlvio diceva 'avanti un'altra'". E il Cavaliere parlò con la mamma della escort: "Signora cosa posso fare per lei?"

di SALVO PALAZZOLO e FRANCESCO VIVIANO


ROMA - Le "marchette" con il presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Le performance sessuali nella villa di Arcore, anche con "ragazze piccole d'età, di 17-18 anni". E nel bel mezzo del festino persino un saluto telefonico del premier alla mamma della escort. Nadia Macrì, ex cubista e ragazza immagine di Reggio Emilia, ha raccontato questo e molto altro in un lungo interrogatorio che il 26 ottobre scorso è stato convocato dai sostituti procuratori di Palermo Marcello Viola e Geri Ferrara in una caserma dei carabinieri di Bologna. "Verbale di assunzione di sommarie informazioni testimoniali redatto nell'ambito del procedimento penale numero 11178/10..." . I magistrati siciliani cercavano solo alcuni riscontri alle dichiarazioni di una collaboratrice di giustizia, Perla Genovesi, ex assistente parlamentare e trafficante di droga, che è amica di Nadia Macrì. Si sono ritrovati un dettagliato racconto, che è adesso il cuore di un'inchiesta per induzione e favoreggiamento della prostituzione. Da due giorni, l'indagine è stata ormai trasferita dalla Sicilia alla Procura di Milano, "a carico di noti": sono Lele Mora ed Emilio Fede.

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Il Forum della famiglia dice no al premier "Dopo Ruby, la sua presenza ci imbarazza"

Il presidente della conferenza: "Il suo intervento è previsto per lunedì ma il dibattito sui comportamenti pubblici e privati non ci vede in sintonia". E mentre continuano le inchieste, il Copasir vuole sentire Berlusconi: "Riferisca sulla sua sicurezza"

 

ROMA - La presenza di Silvio Berlusconi alla Conferenza nazionale della famiglia "ci imbarazza". Lo ha detto il presidente del Forum delle associazioni familiari 1, Francesco Belletti, in vista dell'appuntamento in programma a Milano dall'8 al 10 novembre prossimi, dopo le polemiche seguìte alle notizie sulla frequentazione di escort da parte del premier.

"La sua presenza - precisa Belletti - era prevista fin dall'inizio" ma alla luce degli ultimi eventi "ci imbarazza, è un fatto delicato. Il dibattito sui comportamenti pubblici e privati del premier non ci vede in sintonia". Tuttavia, aggiunge Belletti, "se Berlusconi sarà capace di proteggere il valore della famiglia, sarà sostenuto da noi. Non ce la sentiamo di dire 'non si deve presentare' ma da qui a lunedì mattina, quando è in programma il suo intervento, deve mandare un segnale diverso da quanto ha fatto finora. Deve fare una dichiarazione di impegno forte di distinzione fra la vita privata e l'impegno pubblico".

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4 novembre, Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate


 
 
Nella giornata di oggi,  giovedi 4 novembre, coordinate dal Prefetto dell’Aquila, Giovanna Maria Iurato, si svolgeranno a L’Aquila le manifestazioni per la celebrazione della Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate e del 92° Anniversario della fine della Grande Guerra.
Alle ore 9.15, presso la Basilica di Collemaggio, l’Arcivescovo Metropolita Mons. Giuseppe Molinari officerà una Santa Messa in Suffragio dei Caduti.
Successivamente, alle ore 10.30 presso la Villa Comunale, si procederà con l’Alzabandiera e l’Inno Nazionale, la deposizione delle corone, la lettura della Preghiera ai Caduti e la lettura del Messaggio del Capo dello Stato.