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sabato 20 novembre 2010

I nuovi sprechi della cricca

Mille bottiglie di vini pregiati per una spesa di 55mila euro. Ricche consulenze all'ex collaboratore di Cosentino. Ecco come il commissario straordinario voluto da Bondi ha usato i fondi per il sito archeologico


Guido BertolasoGuido BertolasoMentre Pompei cadeva a pezzi, nelle ambasciate italiane sparse per il mondo si brindava. Con il vino "Villa dei misteri Igt", che l'ex commissario straordinario della Protezione civile Marcello Fiori, responsabile del sito fino a qualche mese fa, aveva comprato dalla pregiata ditta Mastroberardino e spedito come gentile cadeau. Nell'elenco delle uscite effettuate negli ultimi mesi, in effetti, risulta un impegno di ben 55 mila euro verso l'azienda vitivinicola, soldi usati per acquistare uno stock di mille bottiglie.

Non sono state bevute tutte, però: quando un mese fa la nuova sovrintendente Jeannette Papadopoulos ha messo piede nel suo ufficio, ha scoperto che tra i beni da amministrare c'erano ancora 650 bottiglie di rosso pompeiano.



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Le mani sul federalismo

"La 'ndrangheta corteggia la Lega. E investe in Lombardia. Ma c'è un fenomeno più inquietante di cui dovrebbe occuparsi Maroni: le mafie puntano su un'Italia divisa". Così Roberto Saviano si rivolge al ministro, che lunedì parteciperà a 'Vieni via con me'


La 'ndrangheta al Nord? "Certo, cerca di interloquire con la Lega, ma le inchieste mostrano come in tutte le Regioni si stia manifestando un fenomeno molto più inquietante, quello sì che dovrebbe indignare il ministro dell'Interno: le mafie scommettono sul federalismo". 


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Ascesa e caduta del sultano Lele



Lele Mora con Patty Pravo a Verona negli anni  80Lele Mora con Patty Pravo a Verona negli anni '80Cuoco a Verona. Parrucchiere alla moda. Re della notte. Spacciatore di cocaina. Scopritore di talenti. Detenuto. Agente delle star. Evasore totale. Grande burattinaio della tv-spettacolo. Amico di Silvio Berlusconi. Nostalgico di Benito Mussolini. Socio di malavitosi. Milionario con ville da sultano. Imprenditore fallito senza un soldo in cassa. E nello stesso tempo benefattore di "Ruby Rubacuori".

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Esplosione di Paderno, è morto a Torino anche l'operaio albanese


Arun Zeqiri aveva 44 anni: si tratta della seconda vittima dopo il 63enne Sergio Scapolan
Restano ancora gravi le condizione degli altri due operai rimasti feriti il 4 novembre scorso

di GABRIELE CEREDA
L'esplosione nella fabbrica di Paderno Dugnano avvenutail 4 novembre scorso ha fatto un'altra vittima. La seconda. Si tratta di Arun Zeqiri, 44 anni, albanese, morto nella notte al Cto di Torino. Qualche giorno fa, all'ospedale di Sampierdarena a Genova, era invece deceduto il 63enne Sergio Scapolan. Restano ancora gravi le condizioni di altri due feriti.

Il reportage dei vigili del fuoco I soccorsi dopo l'esplosione

Dell’Utri: Mangano mafioso? Non aveva mica un distintivo


Marcello Dell’Utri è tornato a negare ogni rapporto con la mafia, all’indomani della sentenza della corte d’Appello di Palermo. Quando Vittorio Mangano è stato assunto ad Arcore, ha raccontato il senatore del Pdl in un’intervista al Tg2, «non si sapeva assolutamente la sua vita». Sapeva che era un mafioso?, gli è stato chiesto. «Assolutamente no, non aveva un distintivo», ha replicato.
Da YouTube, l’intercettazione della telefonata tra Dell’Utri , Confalonieri e Berlusconi 
in cui si parla di Mangano
:

Berlusconi e il gradimento: in Europa sono il numero uno


«Incompreso? No. L’ultimo sondaggio mi dà al 56% del gradimento. Sono il primo in Europa per l’apprezzamento del suo popolo. Semmai sono incompreso da coloro che hanno capito che la mia presenza è un ostacolo insormontabile perché la sinistra riesca ad andare al governo», ha dichiarato Berlusconi rispondendo a chi gli chiedeva se si sentisse incompreso in Italia.
«Avremo una buona fiducia anche senza Fini» 
«Con tutte le notizie e i sondaggi che abbiamo ci sarebbe un’ottima affermazione sia alla Camera che al Senato». Silvio Berlusconi ribadisce di voler scongiurare il voto anticipato, ma in ogni caso si dice pronto a tale evenienza ed è convinto che anche a palazzo Madama otterrebbe un’ampia vittoria. Anche senza Fini? «Anche con un’alleanza che sia solo un’alleanza di centrodestra», dice il presidente del consiglio.
Il caso Carfagna 
«La Carfagna? Non mi ha fatto tribolare. È una cosa a cui non annetto particolare difficoltà». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, rispondendo ai giornalisti in conferenza stampa dopo il vertice Nato. «Semmai mi ha fatto stropicciare gli occhi - ha aggiunto - il fatto che i principali giornali italiani nel giorno dell’approvazione della Finanziaria e di questo storico vertice della Nato abbiano titolato a piena pagina sulla signora Carfagna. E finiamola qui».

Pestaggio Verona, ribaltata sentenza

Morto due volte

Tre assolti, uccisero di botte un 28enne

 

Con tre assoluzioni e due condanne la corte d'Assise d'Appello di Venezia ha in parte ribaltato l'esito del processo di primo grado contro i cinque giovani accusati del pestaggio di Nicola Tommasoli, 28enne di Santa Maria di Negrar (Verona), morto dopo cinque giorni di agonia in seguito ad una rissa avvenuta nel 2008 a Verona. Il ragazzo fu picchiato per una sigaretta rifiutata. Sorprese le parti civili che ora attendono le motivazioni.

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Cade dal quinto piano, muore bimbo

Trieste, il piccolo non ce l'ha fatta

 

E' morto all'ospedale di Cattinara, dove era ricoverato in condizioni disperate, il bimbo di due anniTrieste. Il piccolo è caduto da un'altezza di circa trenta metri sull'asfalto. A causare l'incidente, probabilmente, un momento di distrazione della madre, che non si è accorta che il bambino si era pericolosamente avvicinato a una finestra socchiusa. precipitato dal quinto piano di un condominio nel rione di S.Giacomo a a Trieste.

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Iovine, poliziotta-eroina a Casale

Per mesi si è mischiata ai Casalesi

Per mesi ha lavorato in silenzio e nell'ombra, fingendo di essere una cittadina di Casal di Principe per non dare nell'occhio. In questo modo una poliziotta napoletana ha svolto un ruolo chiave nella cattura del boss della camorra casalese Antonio Iovine, preso dopo 14 anni di latitanza. Per mesi ha pedinato le due donne della famiglia Borrata, il cui capofamiglia Marco Borrata è stato arrestato per favoreggiamento avendo ospitato Iovine.


Giovane, piccoletta, carina, per 3 o 4 mesi questa poliziotta-eroina - scelta dal capo della criminalità organizzata della Squadra mobile di Napoli, Andrea Curtale - ha vissuto in simbiosi con le due donne di casa Borrata. Ha preso casa a Casal di Principe, ha finto di avere un lavoro e come ogni massaia ogni giorno si mischiava tra le donne del paese per fare la spesa. Ha finto bene, dialogava e ascoltava i discorsi della gente del paese ma, senza mai perdere di vista un solo momento Rosa Cantiello e Benedetta Borrata.

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Lea T., la trans nuda per Vogue Ha un segreto: è la figlia di Cerezo

Da quando ha cominciato a circolare questa foto di Lea T. che posa senza veli su Vogue Francia (agosto 2010), fotografata da Mert & Marcus, l'interesse per lei è andato alle stelle.

Lea è uno dei trans più famosi del Brasile ed il sito del magazine brasiliano Extra ha svelato il suo segreto: Lea (all'anagrafe, Leonardo), è il figlio del calciatore Toninho Cerezo, ex Roma e Sampdoria.


E su Facebook la modella scrive: «Stanno tartassando i miei genitori di telefonate per interviste in Brasile, solo perché mio padre non ha voluto parlarne, hanno detto che mi odia e che non mi riconosce come padre, lasciateci in pace».

p.tao.

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Michele conferma: Sabrina è l'assassina "Feci fare il segno della croce a Sarah"

Dopo l'incidente probatorio emerge il nuovo particolare: l'uomo, usando le mani della vittima, già morta, fece il segno della croce e poi gettò il cadavere nel pozzo

Si è concluso dopo 11 ore a Taranto l'incidente probatorio di Michele Misseri: il contadino di Avetrana ha raccontato la sua versione definitiva sul delitto della nipote Sarah. Tutto ciò che ha detto non potrà più essere modificato in vista del processo. Ad ascoltare il padre c'era anche Sabrina, a debita distanza dall'uomo. linkLegali Scazzi: "Michele nasconde ancora qualcosa"fotoL'interrogatorio in disegni

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Maxi evasione nel mondo dei rally Arrestato Errani: frode da 19 milioni

Il pilota e team manager residente a Montecarlo fermato nell'autodromo di Monza: un giro di 34 milioni e risultava nullatenente. La Finanza sequestra l'intera scuderia e conti correnti in Italia e all'estero.

ROMA - Il pilota di rally e team manager Riccardo Errani è stato arrestato per una maxi frode fiscale. Avrebbe evaso imposte per ben 19 milioni di euro attraverso un'associazione specialiazzata in sponsorizzazioni sportive. Il blitz della Finanza durante le prove del rally shoe in corso all'autodromo di Monza: per Errani, residente a Montecarlo, l'accusa di evasione fiscale internazionale.

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Mafia, la Corte su Dell'Utri "Mediatore tra boss e Berlusconi"

Depositate le motivazioni con cui i giudici di Palermo hanno condannato a 7 anni il senatore Pdl per concorso esterno in associazione mafiosa. Era uno "specifico canale di collegamento" tra Cosa nostra e il premier. "Ma non è stato provato il patto di scambio". E la notizia non compare nei titoli di TG1 e Tg5



PALERMO
- Il senatore Marcello Dell'Utri avrebbe svolto una attività di "mediazione" e si sarebbe posto quindi come "specifico canale di collegamento" tra Cosa nostra e Silvio Berlusconi. Lo scrivono i giudici della Corte d'Appello di Palermo nelle motivazioni, depositate oggi, della sentenza con la quale Dell'Utri è stato condannato il 29 giugno scorso a sette anni 1 di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.

Nelle 641 pagine depositate in cancelleria i giudici di Palermo spiegano il perché della condanna, legata ai fatti avvenuti fino al 1992, mentre il senatore è stato assolto per quelli successivi. Il collegio presieduto da Claudio Dall'Acqua, a latere Sergio La Commare e il relatore Salvatore Barresi, gli hanno ridotto la pena dai nove anni comminati in primo grado a sette anni.


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venerdì 19 novembre 2010

Il Giornale contro Saviano: perfetto esempio della macchina del fango




Roberto Saviano può essere contento: neanche a due settimane dalla prima puntata di Vieni via con me, dove lo scrittore antimafia descriveva i meccanismi della cosiddetta “macchina del fango”, ecco che l’illustrissimo Feltri - per il quale continuiamo a chiederci: ma non era sospeso? - gli offre subito un esempio perfetto.
Lo scrittore l’aveva previsto, quando in trasmissione aveva chiosato:
Se attacchi questo governo ti ritrovi sotto il fuoco della macchina del fango.

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Maroni accetta l'invito: lunedì a Vieni via con me

Il direttore di Raitre Paolo Ruffini: "Se il ministro non intende fare una precisazione, ma leggere un elenco, una sua lista in veste di ministro degli Interni sarà il benvenuto". Maroni accetta l'invito. Il dg Rai Masi: "Grazie ministro, bene il lavoro di Ruffini"

Roma - Roberto Maroni lunedì interverrà nel programma Vieni via con me, in onda in prima serata su Raitre. Si chiude così, almeno per ora, la polemica scoppiata tra Roberto Saviano e la Lega, dopo l'ultima puntata della trasmissione. Maroni "è soddisfatto della risposta del direttore di Raitre, Paolo Ruffini, che ha accolto la sua richiesta di intervenire alla prossima puntata del programma di Fazio e Saviano". Il ministro, quindi, lunedì 22 novembre 2010, sarà in studio per partecipare alla trasmissione. Lo dichiara in una nota la portavoce, Isabella Votino. 


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Carfagna si dimette «Per incapacità vertici Pdl»

Il ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna, apprende l'ANSA, è sul punto di dimettersi dal governo e dal Pdl. La Carfagna starebbe valutando l'ipotesi di lasciare l'esecutivo ed il partito, all'indomani della votazione di fiducia al governo prevista per il 14 dicembre, a causa di insanabili contrasti con i vertici campani del partito e per «l'incapacità» dei coordinatori nazionali del Pdl di affrontare i problemi interni al partito in Campania. A quanto si apprende, alla base della scelta anche «gli attacchi volgari e maligni» di esponenti del partito come Giancarlo Lehner, Alessandra Mussolini e Mario Pepe.

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Carfagna-Bocchino-Gelmini: il giallo della foto

Gomorra diventerà anche una serie tv

In preparazione 12 puntate da best seller, con Saviano supervisore


Gomorra

di Alessandra Magliaro

ROMA, 18 NOV - Gomorra di Roberto Saviano diventa serie televisiva. Lo stesso scrittore - in questi giorni al centro di polemica con il Ministro degli Interni Roberto Maroni per il suo monologo a Vieni via con me sulle infiltrazioni economiche della 'ndrangheta nel Nord Italia - sta collaborando alla preparazione di quello che sara' il nuovo importante progetto produttivo di Sky Cinema con Cattleya, dopo il successo di Romanzo Criminale la cui seconda stagione e' attesa proprio da stasera in tv.

Saranno 12 puntate attualmente in sviluppo con Fandango, la societa' di Domenico Procacci che ha realizzato il film di Matteo Garrone. ''Come per Romanzo Criminale anche qui c'e' la stessa unicita': un libro best seller, un film e poi una serie tv - racconta all'ANSA Riccardo Tozzi, presidente di Cattleya - Avevamo cominciato a lavorare su un altro soggetto di Saviano, sempre per una serie lunga, poi c'e' stato l'incontro con Domenico Procacci che con la Fandango aveva coltivato l'idea di realizzare una serie tv da Gomorra di cui detiene i diritti cinematografici e televisivi. Saviano sta collaborando al progetto, sara' un supervisore, come e' stato Giancarlo De Cataldo per Romanzo Criminale, oltre che una fonte di idee: Roberto e' il benvenuto in ogni fase del progetto''.

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Fini: il momento è grave premier rispetti impegni

Napolitano: no a eccessi contrapposizione Bossi: preferisco andare a votare

di Yasmin Inangiray
ROMA - Gianfranco Fini chiama tutti ''al senso di responsabilita'', Silvio Berlusconi in testa. Un messaggio di pochi minuti in cui il presidente della Camera sceglie toni soft, non attacca il governo anzi, chiede a chi ha ''l'onore e l'onere di governare'' di rispettare ''quell'impegno attraverso una agenda di governo. Vedremo nei prossimi giorni quello che accadra'...'', dice. Parole che vengono interpretate nel Pdl come una sorta di marcia indietro che potrebbe prefigurare qualche apertura anche ad un 'governo-bis'. Quindi una debolezza evidente da parte dei futuristi certificata oggi anche dal Cavaliere. Mentre Umberto Bossi e' sempre piu' convinto della necessita' di andare ad elezioni subito.

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Renato Zero: legale, estraneo a evasione

Bruno Assumma risponde ad indiscrezioni su accuse al cantante

(ANSA) - ROMA, 18 NOV - L'avvocato di Renato Zero respinge le indiscrezioni pubblicate dal 'Fatto quotidiano', su accuse di frode fiscale nei confronti del cantante. 'Confidiamo - afferma Bruno Assumma - di dimostrare l'assoluta estraneita' e buonafede di Renato che ha sempre dimostrato totale trasparenza nelle sue attivita' e rispetto integrale delle norme di legge'. Secondo il quotidiano, Zero sarebbe indagato per evasione e frode fiscale che ammonterebbe a piu' di due milioni di euro.

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Concorso vigili,nessuno supera test

Foggia, 1.564 i bocciati all'esame

Oltre duemila domande, 1.564 candidati alla prova preselettiva, zero ammessi alla selezione per i venti posti da vigile urbano di Manfredonia. Dopo aver visionato i test di cultura generale (60 domande a risposta multipla), la commissione non è riuscita a promuovere neanche un candidato: nessuno ha superato il punteggio minimo (21 su 30). I questionari erano stati predisposti da un'azienda leader del settore e rientravano nella media. 

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Il bluff dei concorsi inutili 100mila vincitori senza posto

In un anno 7mila gare. Speranze deluse, denaro sperperato: per le commissioni lo Stato spende 3 miliardi l'anno, ma le porve sono una beffa ai candidati che riescono a superarle. Il compenso di esaminatore può arrivare a 7.500 euro. Ma per Brunetta ci sono 300mila esuberi  di ANTONIO FRASCHILLA

Il bluff dei concorsi inutili 100mila vincitori senza posto Simona Polselli da cinque anni attende che arrivi la raccomandata che potrebbe  -  e che anzi avrebbe dovuto  -  cambiarle la vita. Era certa di riceverla, tanto che con mamma, papà e fidanzato ha già festeggiato. Mittente atteso, il Comune di Roma. Una bella lettera di assunzione come vincitrice di concorso per educatrice di asili nido. Ogni giorno Simona guarda la casella della posta, ma dal Comune riceve solo multe. Un caso isolato? Non proprio. In Italia altre 100 mila persone sono nel limbo di Simona: hanno vinto un concorso e festeggiato un'assunzione mai arrivata. Un'attesa infinita. Spesso l'ente locale ha preferito nel frattempo rivolgersi a precari (per chiamata diretta). Oppure il ministero di turno ha puntato sulle consulenze esterne. E poi ogni anno, puntuale come un orologio, nelle leggi finanziarie è arrivato il blocco del turnover con il taglio delle piante organiche. L'ultima finanziaria, per esempio, ha stoppato le assunzioni fino al 2013. Peccato però che la macchina dei concorsi e delle illusioni continui ad andare avanti imperterrita. Perché? Per produrre cosa? Con quali speranze per i concorrenti? E infine: quanto costa alla collettività questo continuo promuovere ed eseguire concorsi che alla fine non creano occupazione? 

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giovedì 18 novembre 2010

'Giornale' promuove firme contro Saviano, Art.21 pro scrittore

Campagne di firme pro e contro lo scrittore

 ROMA- Dopo la raccolta di firme per le dimissioni di Claudio Scajola e di Gianfranco Fini, il Giornale parte con una nuova campagna, questa volta contro Roberto Saviano "che dà del mafioso al Nord", come recita il titolo di apertura del quotidiano. "L'autore di Gomorra - scrive nell'editoriale Vittorio Feltri - con toni ispirati da guru, fra un sospiro e un pianto dice che la criminalità terrona ha sfondato la linea del Po e prossimamente sfonderà anche quella del Piave". "Prepariamoci - ironizza - a pagare il pizzo e a sostituire nelle comunicazioni gli sms con i pizzini", a "convivere con il picciotto e il mammasanitssima, con l'ominicchio e il quaquaraquà". Stando a Saviano, prosegue Feltri, la profezia di Sciascia (Milano sarà sicilianizzata) sembra "avverata. Ma il ministro Maroni non ci crede e nel suo piccolo s'incazza: come, questo governo quanto nessun altro prima, si è distinto nele botte alla mafia" e "un giovanotto campano letterariamente fortunato salta su a dire che la Lega fa affari con la cupola? Ma ci faccia il piacere...". Visti gli ascolti di 'Vieni via con me', "la mafia evidentemente tira, non solo di coca" ed è "un argomento che oltre a far girare le rotative della Mondadori, nella presente circostanza fa girare anche le balle a quelli del Nord, leghisti in particolare, accusati di ospitare in Padania il fior fiore delle cosche". "Si calmi signor Gomorra - conclude il direttore editoriale del Giornale - Sondrio non è Casoria. Como non è Torre Annunziata. Brescia non è Corleone. Il Nord ha le sue grane e se le gratta. Lei si gratti le sue e non si illuda di potersi sentire meglio dicendo male di chi paga il conto per tutti, anche per i mafiosi e per quelli che li tollerano, rendendosi di fatto loro complici".

CONTROMOSSA DI ART.21 "Grazie a Saviano e a tanti altri giornalisti che coraggiosamente, e spesso silenziosamente indagano sulla criminalità, sui rapporti tra mafia, economia e politica se si sia aperto uno squarcio, uno dei tanti muri di omertà di questo Paese, e se si è arrivati agli arresti di capi clan come Antonio Iovine": comincia così la raccolta di firme lanciata da Articolo21 a favore di Roberto Saviano, in risposta a quella del 'Giornale'.
"Siamo con Saviano - dice Stefano Corradino, direttore di Articolo 21 - e con tutti i Saviano che ogni giorno dalle redazioni più grandi a quelle più sperdute ingaggiano una battaglia difficile e rischiosa contro la criminalità e i suoi intrecci perversi. Giornali e tv, giustamente, hanno fatto gli elenchi dei criminali di mafia, camorra e 'ndrangheta compiuti sotto questo governo. Ci piacerebbe altresi' che stilassero anche una lista di tutti i cronisti che da nord a sud rischiano la propria pelle per raccontare la verità. Se poi hanno ancora spazio - conclude Corradino - potrebbero ricordare quanti e quali sono i deputati, i senatori, gli assessori, e i consiglieri su cui pendono pesanti accuse di mafia". Tra le prime adesioni, oltre al portavoce dell'associazione Giuseppe Giulietti, il deputato Fli Fabio Granata, vicepresidente della Commissione Antimafia.

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Saviano, uomo solo nel mirino del potere

Repubblica domani

La riunione di redazione del mattino: come nasce il giornale che leggerete. Gli interventi dei responsabili dei settori, i fatti del giorno, gli inviati. Le nostre telecamere dentro Repubblica

Il video

Germania, stop al nucleare: scrittrice offre sesso al presidente

Potrebbe costare cara, alla scrittrice Charlotte Roche, la sua offerta di una notte di sesso con il presidente tedesco Christian Wulff in cambio del veto alla legge che prolunga la vita degli impianti nucleari in Germania: un penalista di Passavia (sudest) l'ha denunciata alla Procura di Colonia per tentata corruzione. Till Zimmermann, questo è il nome dell'avvocato, è titolare della cattedra di diritto e processo penale dell'Università di Passavia. Tuttavia, la sua iniziativa - scrive  il quotidiano Passauer Neuen Presse - è stata criticata da molti esperti del settore, secondo i quali il penalista sta solo cercando di farsi pubblicità. La Roche, 32 anni, autrice del bestseller "Zone umide", ha lanciato la sua proposta a Wulff dalle pagine del settimanale Der Spiegel: "Offro di andare a letto con lui se non firma", ha scritto riferendosi alla legge sugli impianti nucleari. E poi: "Mio marito è d'accordo. Adesso sta alla First Lady dare il suo ok. Io sono tatuata". Ma secondo Zimmermann questa è corruzione, un reato punibile penalmente

Le foto

Pronti per un'altra secchiata d'acqua?

Transito di un nuovo fronte con piogge e rovesci a partire da ovest. Venerdì ultimi rovesci sul nord-est, altrove variabilità con alcune belle schiarite. Sabato graduale peggioramento sul nord-ovest e le regioni centrali tirreniche. Domenica piogge su tutto il centro-nord e la Campania, attenuazione dei fenomeni al settentrione dal pomeriggio. Lunedì maltempo al centro-sud. Nel corso della prossima settimana moderato raffreddamento, specie da giovedì. 

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