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giovedì 23 dicembre 2010

Nuvole e temporali un Natale con l'ombrello

In arrivo una perturbazione atlantica che porterà cattivo tempo su tutta l'Italia. Fra oggi e domenica pioggia su tutte le regioni. Allagamenti a Genova, problemi in Toscana

 

ROMA - Sotto l'albero mettete anche un ombrello, sarà utile a chi lo riceverà. Dal punto di vista meteorologico non sarà un Natale sereno, a causa dell'avvicinamento al Mediterraneo di quella che gli esperti definiscono una "saccatura atlantica" che poi di fatto è una perturbazione che porterà con sé vento e tempo instabile. Si comincia dalle regioni settentrionali, poi si passa a centro e Campania.

IL METEO IN TEMPO REALE 1

Pacchi bomba alle ambasciate Due feriti, uno rischia di perdere una mano

Falso allarme all'ambasciata dell'Ucraina, ordigno esploso all'ambasciata del Cile. Plico esploso nell'ambasciata svizzera, nel momento in cui il dipendente della sede diplomatica lo ha aperto. L'uomo rischia l'amputazione della mano sinistra. La procura di Roma ha aperto un fascicolo per attentato con finalità di terrorismo. Verifiche in tutte le ambasciate

ROMA - Due ordigni sono esplosi oggi a Roma in altrettante ambasciate, ferendo gli addetti alla posta. Falso allarme all'ambasciata dell'Ucraina: si era parlato di un plico bomba non esploso, ma le verifiche hanno smentito la notizia, si trattava solo di un biglietto di auguri. Sono in corso verifiche in tutte le ambasciate e sedi diplomatiche a Roma. Un ordigno è invece esploso all'ambasciata del Cile in via Po, ferendo una persona in modo non grave. Poche ore prima, una busta esplosiva recapitata presso l'ambasciata svizzera a Roma aveva provocato il ferimento di un addetto della sede diplomatica.


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Fondo da 400 milioni al 5 per mille Proroga per le "case fantasma"

Approvato il decreto legge: nel pacchetto solidarietà cento milioni a ricerca e assistenza sulla Sla; i soldi recuperati dai tagli all'editoria ed alle tv locali. Confermati per sei mesi gli incentivi al cinema, ma saltano i soldi per il Fondo unico per lo spettacolo e il piano Pompei. Gli obblighi fiscali slittano per gli alluvionati del Veneto e non per i terremotati dell'Aquila

 

Il ministro Giulio Tremonti ROMA - Arrivano 300 milioni per il cinque per mille ed altri 100 sono destinati a interventi in tema di sclerosi laterale amiotrofica (Sla) per ricerca e assistenza domiciliare dei malati. E' una delle misure contenute nel cosiddetto decreto Milleproroghe approvato oggi dal consiglio dei ministri. Nel testo si legge che "le risorse complessive destinate alla liquidazione della quota del 5 per mille nell'anno 2011 sono quantificate nell'importo di euro 400.000.000; a valere su tale importo, una quota pari a 100 milioni di euro è destinata a interventi in tema di sclerosi amiotrofica per ricerca e assistenza domiciliare dei malati".


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mercoledì 22 dicembre 2010

Vercelli, un'altra ragazza scompare nel nulla: da sabato nessuna notizia...

Dopo Yara Gambirasio, la 13enne scomparsa a Brembate Sopra (Bergamo) il 26 novembre scorso, a Vercelli non si hanno più notizie di una 15enne. I genitori della giovane Nicole Donis hanno raccontato alla polizia che la loro figlia sarebbe uscita di casa sabato, 18 dicembre, intorno alle ore 20:00, dicendo di andare a fare compagnia ad un’amica, di origine marocchine, che era stata sfrattata ed era costretta a dormire in un garage.

 

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"Se quei sei si comportano bene la prossima volta vanno a Roma"

Le manovre per le elezioni regionali della primavera di quest'anno. Le parole ai suoi del boss Pelle. Le microspie registrano gli incontri in una casa di Bovalino, nella Locride

dal nostro inviato ATTILIO BOLZONI


REGGIO CALABRIA - A casa Pelle vanno in scena le "primarie" del centrodestra di Reggio. Pelle Giuseppe da San Luca, boss della 'ndrangheta, sorvegliato speciale con obbligo di firma. A casa Pelle, si decide chi sale e chi scende dalla giostra della politica calabrese.

Davanti al suo "domicilio coatto" c'è sempre la fila. Ogni volta che si va a votare, quelli sono là con il cappello in mano. "Loro hanno bisogno di noi", ricorda un mafioso al suo capo. E loro, quei candidati, si presentano in massa. Il boss li riceve a corte. Le elezioni sono quelle del Consiglio regionale della primavera di questo 2010, si traffica su appalti e trasferimenti di detenuti al 41 bis, però quello che i candidati veramente vogliono è raggiungere "un accordo" a vita con chi comanda. Sfilano e s'inchinano molti di quelli che corrono nella lista "per Scopelliti Presidente", il governatore voluto da Berlusconi, "l'uomo giusto per la Calabria", l'ex sindaco "più amato dagli italiani" che con oltre il 70 per cento dei consensi nella provincia di Reggio ha seppellito il centro sinistra. Sono amministratori comunali, avvocati, imprenditori. E medici come Santi Zappalà, sindaco di Bagnara, il più fortunato, il prescelto dai Pelle di San Luca. 


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Riforma Gelmini al rush finale gli studenti incontrano Napolitano "Il Presidente è il nostro unico interlocutore"

L'esame del disegno torna all'esame del Senato, dopo una battaglia ostruzionistica dell'opposizione. Il voto rimandato a domani. Intanto il movimento fa sentire la sua voce con manifestazioni lontano dalla zona rossa e "flash mob" in tutte le città d'Italia. Circa 30 mila gli studenti in corteo a Roma, assalti al 'Secolo XIX' a Genova, cariche della polizia a Milano. Gli studenti dopo l'incontro col Capo dello stato: "Disposto ad ascoltare le nostre proposte" 

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Haiti, 300 bimbi a Parigi per le adozioni. Commozione e polemiche

Spaventati, in lacrime, abbracciati ai loro nuovi genitori. Sono arrivati stamattina a Parigi i primi bambini haitiani che sono stati adottati dalle famiglie francesi dopo il terremoto nell'isola del gennaio scorso. Oltre trecento piccoli rimasti orfani hanno viaggiato a bordo di un aereo di Stato per raggiungere la loro nuova casa in Francia. All'aeroporto di Roissy, un'apposita area del Terminal 2 è stata riservata per loro, con l'assistenza di medici e psicologici per accoglierli. Scene di commozione, quando i neo-genitori hanno per la prima volta, dopo una lunga attesa, potuto abbracciare i figli adottivi. Le famiglie francesi chiedevano da tempo di velocizzare le procedure, ma il ministero degli Esteri temeva di non rispettare tutte le regole e garanzie per i bambini previste nel caso di adozioni internazionali 

Le foto

Vinci: ''Nel giorno più buio, Berlusconi è luce''

Matrix, in apertura del programma Alessio Vinci presenta così il presidente del Consiglio. E il video fa il giro della Rete

Il video

Parco dello Stelvio smembrato Il Pd: "Il prezzo della fiducia"

Il Consiglio dei ministri affida la gestione del Parco nazionale agli enti locali. La Prestigiacomo era contraria. L'opposizione: "Scambio vergognoso e norma incostituzionale. Premiati gli autonomisti altotestini della Svp dopo l'astensione sulla sfiducia"



ROMA - Il debito con l'Svp, che si è astenuto sulla fiducia, è saldato. Almeno è questo l'accusa delle opposizioni. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo che modifica la disciplina del Parco nazionale dello Stelvio smembrandone la gestione sin qui unitaria a favore delle amministrazioni locali. Il passaggio, fortemente gradito alla provincia autonoma di Bolzano, per stessa ammissione della Svp era stato promesso da Berlusconi agli autonomisti altoatesini in cambio dell'astensione in occasione del voto sulla mozione di sfiducia dello scorso 14 dicembre.  "Non ci hanno detto se votate la fiducia vi daremo questo o quell'altro ma è vero - aveva ammesso la settimana scorsa il leader della Sudtiroler Volkspartei, Luis Durnwalder - che su due o tre cose ci sono state trattative con Tremonti e Calderoli".

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Prestigiacomo sfiduciata dal Pdl "Me ne vado, ma resto ministro"

La responsabile dell'Ambiente sconfessata dal suo stesso gruppo a Montecitorio annuncia in lacrime il passaggio al gruppo Misto: "Ne parlerò con Berlusconi". La solidarietà della Carfagna. Decisivo l'apporto dell'ex Fli Moffa. Le opposizioni: "Maggioranza allo sbando"

 

ROMA - Nella maggioranza appena uscita per il rotto della cuffia dalla prova di forza con Fli sulla sfiducia, scoppia la grana Prestigiacomo. Al culmine di una lunga serie di dissapori e veri e propri incidenti di percorso con vari colleghi del centrodestra e del governo, il ministro dell'Ambiente ha annunciato la sua uscita dal Pdl. Visibilmente scossa, quasi in lacrime, la Prestigiacomo parlando con i cronisti in Transatlantico ha spiegato: "Non mi riconosco più nel Pdl, pertanto resterò al governo, ma mi dimetto dal gruppo e mi iscriverò al Misto". "Parlerò direttamente a Berlusconi" della vicenda, ha poi aggiunto.


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Barbara Berlusconi attacca la Carfagna "Dovrebbe avere il pudore di tacere"

"Dai Telegatti a ministro, di cosa si lamenta?" dichiara la figlia del premier a Vanity Fair. E se Berlusconi ha portato le showgirl in Parlamento "gli italiani le hanno votate". Poi Barbara ammette: "Quelle che mio padre chiama 'debolezze' hanno inciso sulla sua vita e sulla sua politica"

 

 
ROMA - Riuscirà Mara Carfagna a farsi scivolare addosso anche l'attacco frontale di Barbara Berlusconi, così come è accaduto con le provocazioni di Alessandra Mussolini 1? In un'intervista a Vanity Fair, che le dedica la copertina, la figlia del premier definisce "grave" che il ministro per le Pari Opportunità "trovi il coraggio di lagnarsi. A volte bisogna avere il pudore di tacere. Se si sente discriminata lei, che dai Telegatti è diventata ministro, la cosa assume dimensioni ancora più grottesche". "Vedere certe signorine girare in auto blu - rincara la figlia del premier - non fa bene all'immagine del Paese, perché davvero si fatica a coglierne i meriti".

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Riforma Gelmini al rush finale E gli studenti tornano in corteo

LA DIRETTA. Previste iniziative in tutta Italia. A Roma non è stata chiesta autorizzazione: "Sfileremo pacificamente e a sorpresa". Lettera a Napolitano: "Presidente, non firmi". Prosegue l'iter in Senato, voto finale oggi o domani. Ieri il caso Mauro: la vicepresidente leghista di turno perde il controllo dell'aula, accelera i voti e fa passare 4 emendamenti Pd. Schifani decide la ripetizione 

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martedì 21 dicembre 2010

Il meteo delle feste: neve soltanto dopo Natale Il colore dominante del tempo sarà il grigio, pranzo del 25 dicembre con la pioggia

ROMA, 21 DICEMBRE - Bianco Natale? Non per quest' anno. Il colore dominante delle feste sarà infatti il grigio e la neve si farà vedere soltanto dopo il 25 dicembre. Foschie e piogge intermittenti faranno da fondale al Natale del 2000.
Da venerdì fino al giorno di Natale il grigio non darà tregua all'intera penisola e chi sperava di risvegliarsi sotto la neve dovrà aspettare Santo Stefano. Lo spettacolo, comunque, durerà soltanto ventiquattro ore e andrà in scena solo in montagna.
Nessun problema in Trentino e Val d'Aosta per chi ha deciso di indossare giacche a vento, scarponi e sci: la neve oltre i 1400 metri c'è, il freddo anche, il manto naturale solo per sicurezza viene rimpinguato dalla neve artificiale sparata dai cannoni. Tra le perle delle Dolomiti, per esempio, a San Martino di Castrozza sono aperti 24 impianti di risalita, 65 sono i chilometri delle piste percorribili (3 chilometri di fondo); a Madonna di Campiglio si scia su tutte le piste, per un totale di 100 chilometri. In Val d'Aosta, invece, le piste aperte agli sciatori coprono un percorso complessivo di 878 chilometri, 300 sono i chilometri del fondo e 172 gli impianti di risalita.
Per quanto riguarda le condizioni meteo, è in agguato un lento peggioramento su tutta la penisola. Secondo le previsioni del Servizio meteorologico dell'Aeronautica militare, infatti, già domani le nuvole copriranno l'Italia, lasciando spazio a piogge e anche qualche temporale sulle regioni sud-orientali (Puglia, Calabria e Basilicata in particolare), su Sicilia e Sardegna. Un passeggero miglioramento è previsto per sabato e domenica, ma i preparativi per il cenone della vigilia si svolgeranno comunque all'insegna della nuvolosità.


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Addio a Enzo Bearzot ct dell'Italia Mundial

Aveva 83 anni, le sue foto con Pertini sono sui libri di storia. Guidò la squadra in tre campionati del mondo

 Addio a Enzo Bearzot ct dell'Italia Mundial  Enzo Bearzot

MILANO - E' morto a Milano Enzo Bearzot, ct campione del mondo dell'Italia nel 1982. Il "vecio", allenatore amatissimo, se n'è andato in silenzio, rarissime le sue interviste negli ultimi anni. Era nato nel settembre del '27, aveva dunque 83 anni. La sua foto con Pertini, e in mezzo la Coppa del Mondo, è sui libri di storia. E' stato un esempio di stile e compostezza, sia da calciatore che da allenatore.

E' stato alla guida della Nazionale, dal '75 al 1986. Esordì con un Italia-Finlandia 0-0. Giocò ct in tre Mondiali, ottenendo un insperato quarto posto in Argentina. Un Mondiale in cui sbocciarono giovani come Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e Paolo Rossi. Un gruppo fantastico che poi Berazot avrebbe portato alla vittoria nel Mondiale del 1982. E fu per le ragioni del cuore che confermò un gruppo ormai sfiorito nel 1986, quando la Nazionale fu eliminata in Messico agli ottavi di finale dalla Francia di Platini. Fu la sua ultima partita alla guida della squadra azzurra.


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I siti che ci inseguono "Sappiamo dove siete"

Boom delle "app" su smartphone, privacy a rischio. E una inchiesta del Wsj rivela che le applicazioni raccolgono i dati e possono inviarle ad aziende esterne di TIZIANO TONIUTTI  

SI CHIAMANO smartphone, ovvero telefonini "intelligenti". E sono in grado di far funzionare "app", applicazioni di ogni tipo: social network, giochi, guide ai ristoranti, musica. Ma proprio le "app" possono nascondere al loro interno rischi per la privacy. E questo grazie ad alcune funzionalità che permettono di inviare all'esterno informazioni di vario tipo.

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'Ndrangheta e voto di scambio Tra i 12 arresti un consigliere Pdl

In manette anche 4 candidati del centrodestra

Inchiesta a Reggio Calabria per associazione mafiosa e corruzione elettorale aggravata. Nel mirino il presunto condizionamento esercitato dalla cosca Pelle di San Luca in occasione delle ultime elezioni. Tra gli arrestati Santi Zappalà (foto), del Popolo delle libertà, Antonio Manti, Pietro Nucera, Liliana Aiello e Francesco Iaria

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Napoli ancora sotto la spazzatura è fallito il miracolo di Natale

Cumuli ovunque: ieri per le strade della città c'erano 2.200 tonnellate non raccolte. Nonostante le ripetute promesse di Berlusconi la situazione non è cambiata di CRISTINA ZAGARIA 

Napoli ancora sotto la spazzatura è fallito il miracolo di Natale  

NAPOLI - Camion carichi di rifiuti che rimangono ore (giorni) in fila davanti agli stabilimenti. Camion che tornano indietro, senza scaricare. Camion che non riescono a tenere il ritmo della città. Seguendo gli autocompattatori stipati di immondizia, che fanno il giro dell'oca, si comprende la schizofrenia di una città che torna in emergenza e si prepara a passare un Natale sommersa dai rifiuti, tra scioperi, inchieste della magistratura per infiltrazioni mafiose nei cda delle aziende che gestiscono la raccolta e cittadini esasperati per le strade invivibili e il paradosso degli aumenti in bolletta per la Tarsu.

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lunedì 20 dicembre 2010

Napolitano: "Proteste spia di disagio" Gasparri: "Potenziali assassini nei cortei"

Oggi, dalle 11 alle 14, in ogni facoltà della Sapienza sono previste assemblee degli universitari; nel pomeriggio, alle 17,30, è prevista un'assemblea di ateneo all'interno della facoltà di Lettere. "Decideremo quali saranno le nostre iniziative di protesta e come metterle in atto, probabilmente mercoledì ci sarà una manifestazione, ma ne parleremo in queste ore" spiegano gli studenti. Il capogruppo al Senato del Pdl insiste: ""Voglio fare un appello: genitori, dite ai vostri figli di stare a casa. Quelle manifestazioni sono frequentate da potenziali assassini. Vanno evitate". Iniziato al Senato l'esame della riforma Gelmini. 

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Evasione da 1,7 miliardi Indagati 9 manager Eni

La Guardia di Finanza notifica gli avvisi di chiusura delle indagini. I pm di Milano ipotizzano una maxi violazione della legge sulle accise del gas. Il reato sarebbe avvenuto dal 2003 al 2009

MILANO - Nove manager dell'Eni sono indagati per una presunta violazione della legge sulle accise del gas, con tasse non pagate per un valore di circa 1,7 miliardi di euro. E' quanto emerge dagli avvisi di chiusura delle indagini notificati dalla Guardia di Finanza.

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Cablo Usa: rapporto su morte Calipari costruito per evitare altre inchieste

WIKILEAKS

E' quanto si legge in un documento firmato dall'ambasciatore Usa in Italia, Mel Sembler, nel maggio 2005. Il governo Berlusconi voleva "lasciarsi alle spalle la vicenda" e "bloccherà i tentativi delle commissioni parlamentari di aprire indagini". Giuliana Sgrena: "Ora commissione d'inchiesta". Rosa Calipari: "Rapporti con gli Usa messi davanti alla verità"

 


ROMA - Il rapporto italiano sulla morte di Nicola Calipari in Iraq, almeno nella parte che definiva l'uccisione del funzionario dei servizi da parte di un posto di blocco americano come "non intenzionale", era costruito allo scopo di evitare ulteriori inchieste della magistratura italiana. Lo si legge in un cable siglato dall'ambasciatore Usa a Roma, Mel Sembler, nel maggio 2005, diffuso dal Guardian, media partner di Wikileaks.

Guardian 1 il cablo sul rapporto Calipari

SPECIALE 2: il database dei cablogrammi segreti

Il governo Berlusconi, secondo il documento, voleva "lasciarsi alle spalle" la vicenda, che comunque non avrebbe "danneggiato" i rapporti bilaterali con Washington e non avrebbe nuociuto all'impegno militare italiano in Iraq. Nicola Calipari fu ucciso la notte del 4 marzo 2005. L'agente era in un'auto dei servizi assieme alla giornalista Giuliana Sgrena, appena rilasciata dai suoi rapitori dopo una lunga mediazione. L'auto si dirigeva all'aeroporto di Bagdad quando dal check-point americano partirono alcuni colpi d'arma. Calipari fece scudo col suo corpo per difendere la giornalista e fu ucciso da un proiettile alla testa. Il soldato che sparò fu poi identificato in Mario Lozano, addetto alla mitragliatrice al posto di blocco.

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Gasparri propone arresti preventivi Le opposizioni: "Annuncio di fascismo"

Protesta studentesca

Il capogruppo dei senatori del Pdl fa riferimento alla "retata" del 1979. La Russa frena: "Bastano le leggi che ci sono". Veltroni: "Prefetto convochi insieme studenti e forze di polizia". Vendola: "Gasparri da giovane era un teppista". L'appello di Roberto Saviano

 
ROMA - "Invece delle sciocchezze che vanno dicendo i vari Cascini e Palamara, qui ci vuole un 7 aprile. Mi riferisco a quel giorno del 1978 in cui furono arrestati tanti capi dell'estrema sinistra collusi con il terrorismo". Così il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, in merito alle polemiche seguìte alla scarcerazione dei ragazzi fermati 1 lo scorso 14 dicembre durante gli scontri a Roma. Il 7 aprile del 1979 (e non del 1978, come erroneamente afferma Gasparri) fu il giorno in cui, con un'enorme retata, le forze dell'ordine arrestarono diverse persone, prevalentemente legate a Autonomia operaia, accusate a vario titolo di appartenere alle frange dell'eversione. Fra gli arrestati c'era anche Toni Negri, sospettato di essere il capo delle Brigate rosse. 

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domenica 19 dicembre 2010

Il giovane misterioso, le immagini degli scontri

Ecco il video che mostra il personaggio al centro delle polemiche e che secondo alcuni potrebbe essere un agente provocatore infiltrato

Il ragazzo con il giubbotto beige è il protagonista delle polemiche sulla presenza di agenti infiltrati negli scontri di Roma. In queste immagini dell'agenzia Prospekt, la stessa che ha realizzato molte delle foto pubblicate da L'espresso, viene mostrato in diversi momenti degli scontri.


Il video

Brucia casa nel Beneventano, 5 morti fra cui 2 bambini

BENEVENTO - Cinque persone di cui 2 gemellini di 3 anni, sono morti in un incendio di una casa rurale a Cusano Mutri in provincia di Benevento.  Le vittime del rogo sono Genoveffa Vitelli, di 44 anni ed i figli Simone Tammaro, di 26, Giovanni, di 24 ed i gemellini Antonio e Carlo di tre. E' rimasto ferito ed e' ricoverato in ospedale il marito della donna, Rocco Tammaro, di 51 anni. Il padre di quest'ultimo, Simone Tammaro e' sotto choc ed e' stato anch'egli portato in ospedale.

Fonte

La Cgia: Cresce il debito delle famiglie La media sfiora i 20mila euro

Dal settembre 2008, inizio della grave crisi finanziaria internazionale, al settembre di quest'anno l'indebitamento medio nazionale è cresciuto del 28,7%. Il record spetta alle famiglie della provincia di Grosseto: +48% in due anni, ma le più esposte con gli istituti si trovano a Roma. Concentrata a Sud la "sofferenza" nella restituzione del credito

ROMA - Dal settembre 2008, ovvero dall'inizio della crisi finanziaria internazionale, al settembre di quest'anno, l'indebitamento medio nazionale delle famiglie è cresciuto del 28,7%. E, allo stesso mese di settembre 2010, le famiglie italiane hanno accumulato un indebitamento medio che sfiora ormai i 20mila euro, per la precisione 19.491 euro, maturato a seguito dell'accensione di mutui per la casa, dai prestiti per l'acquisto di beni mobili, dal credito al consumo, dai finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili. 

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Minzolini taglia il video dei pestaggi a Roma


Ieri sera il Tg1 ha lanciato un servizio a firma Flavia Lorenzoni. Lo scopo? Sostenere che i tanti video “rimbalzati sul web” che volevano accreditare la tesi della presenza di infiltrati delle forze dell’ordine nella manifestazione “si sono rivelati delle bufale“.

Già qui la prima colpevole confusione. Nessuna delle foto e dei filmati pubblicati su internet sono “bufale”, al limite l’interpretazione che individuava in alcuni soggetti dei potenziali “infiltrati” può essere ad oggi considerata destituita di fondamento. Un Telegiornale ansioso di raccontare i fatti avrebbe detto questo: “I filmati che accreditavano come infiltrati alcuni manifestanti violenti mostrano in realtà soggetti non legati in alcun modo alle forze dell’ordine“. Il Tg1 di Minzolini, si sa, ha ben altre aspirazioni, un’altra linea e troppo spesso prende cantonate quando si tratta di raccontare gli eccessi delle manifestazioni di protesta contro il governo.


IL VIDEO ORIGINALE