Parco dello Stelvio smembrato Il Pd: "Il prezzo della fiducia"
Il Consiglio dei ministri affida la gestione del Parco nazionale agli enti locali. La Prestigiacomo era contraria. L'opposizione: "Scambio vergognoso e norma incostituzionale. Premiati gli autonomisti altotestini della Svp dopo l'astensione sulla sfiducia"
ROMA - Il debito con l'Svp, che si è astenuto sulla fiducia, è saldato. Almeno è questo l'accusa delle opposizioni. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo che modifica la disciplina del Parco nazionale dello Stelvio smembrandone la gestione sin qui unitaria a favore delle amministrazioni locali. Il passaggio, fortemente gradito alla provincia autonoma di Bolzano, per stessa ammissione della Svp era stato promesso da Berlusconi agli autonomisti altoatesini in cambio dell'astensione in occasione del voto sulla mozione di sfiducia dello scorso 14 dicembre. "Non ci hanno detto se votate la fiducia vi daremo questo o quell'altro ma è vero - aveva ammesso la settimana scorsa il leader della Sudtiroler Volkspartei, Luis Durnwalder - che su due o tre cose ci sono state trattative con Tremonti e Calderoli".
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