Dai dati del 2012 uno spaccato inquietante. Dalla Centrale del Latte alle piccole aziende, una crisi senza fine
di AVA ZUNINO
CONTINUA a scendere l'occupazione in Liguria e la
ripresa resta una chimera che invece di avvicinarsi si allontana: adesso
è un record nazionale. Negativo, purtroppo. L'allarme lo lancia
Confartigianato Liguria che ha appena finito, con il proprio Ufficio
Studi, di elaborare i dati Istat relativi all'andamento dell'occupazione
nel secondo semestre di questo 2012.
Da giugno in poi, la
Liguria registra la maggior diminuzione su scala nazionale:
l'occupazione è scesa del 4,1 per cento rispetto allo stesso periodo
dell'anno scorso. E la media nazionale registra invece, sempre in questo
secondo semestre dell'anno, una flessione dello 0,2 per cento. E' una
crisi infinita, che non dà tregua, di cui non si riesce a intravedere la
conclusione. Una crisi che riguarda aziende grandi come la Parmalat con
il caso della Centrale del latte di Fegino, altre come la Lincoln
Electrix e realtà con pochi dipendenti in Liguria, come la
Silocaf-Pastorini, impresa della logistica portuale che trasferisce
tutto a Trieste e licenzia i sette dipendenti genovesi. Il problema è
che non si tratta di un fenomeno italiano ma di una crisi che morde in
Liguria più che altrove.
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