mercoledì 13 maggio 2015
Usa: deraglia treno Washington-New York, 5 morti e 50 feriti
Incidente vicino Philadelphia. Fbi indaga, per ora escluso terrorismo
Tragedia alle porte di Philadelphia, dove un treno con circa 240 passeggeri a bordo e' deragliato in tarda serata provocando la morte di almeno cinque persone e il ferimento di decine di altre, di cui sei in maniera critica. Bilancio destinato però a salire, afferma il sindaco Michael Nutter. Secondo le prime informazioni, il convoglio della compagnia Amtrak che collega Washington e New York si stava avvicinando ad una curva quando almeno otto o dieci vagoni sono usciti dai binari.
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martedì 12 maggio 2015
Meteo a 7 giorni: maggio "birichino", si passerà dal CALDO al FREDDO...
Mercoledì e giovedì ancora soleggiato e caldo su gran parte del Paese, ma con i primi temporali pomeridiani lungo le Alpi. Venerdì pesante maltempo al settentrione, coinvolta anche la Toscana; tra sabato e domenica fenomeni in trasferimento dapprima al centro e infine sul meridione. Vistoso il calo delle temperature su tutto il Paese. Da lunedì qualche giorno tranquillo prima di nuovi possibili cambiamenti.
Siamo vicini ad un cambiamento del tempo sostanziale,
preceduto da una piccola vampata calda, che tra mercoledì e
giovedì farà ulteriormente salire le temperature, specie nelle zone
interne lontane dal mare.
Il vortice freddo in quota in arrivo dalla nottata su venerdì al nord è una delle situazioni potenzialmente più perturbate che possano capitare nel mese di maggio, perchè finiscono per scavare anche minimi al suolo che esaltano la fenomenologia e favoriscono venti incrociati alle varie quote che non fanno altro che aumentare il rischio di fenomeni particolarmente intensi.
Venerdì al nord si attendono localmente anche oltre 100mm di accumulo, mentre da sabato tutta la figura depressionaria, ormai tecnicamente barotropica, cioè con il minimo al suolo ormai sovrapposto a quello in quota, dunque meno potente, si porterà verso il centro, recando altre precipitazioni, prima di terminare la sua corsa sul meridione, dove insisterà sino a domenica pomeriggio prima di colmarsi.
Ad accompagnare questo vortice una massa d'aria nettamente più fresca di quella che attualmente giace: da qui la possibilità che possano scatenarsi fenomeni di forte intensità, soprattutto al primo contrasto tra le masse d'aria, dunque già nella serata di giovedì o nelle prime ore del venerdì per quel che riguarda nord e Toscana, soprattutto sabato per quel che riguarda il centro, mentre al sud i fenomeni più intensi sono comunque attesi per domenica.
Non mancherà nemmeno il ritorno della neve sulle Alpi attorno ai 1700m e in Valpadana nella serata di venerdì si potrebbe scendere persino attorno ai 10°C.
Da lunedì comunque l'anticiclone tornerà ad espandersi un po' ovunque, assicurando bel tempo sino a mercoledì 20 maggio, nell'attesa che una nuova saccatura si inserisca al nord a ricordarci ancora una volta che siamo in primavera e non in estate.
SINTESI PREVISIONALE SINO A MARTEDI 19 MAGGIO:
mercoledi 13 maggio: bella giornata ovunque con temperature pomeridiane estive, specie all'interno. Nelle Alpi nel pomeriggio formazione di cumuli con rovesci isolati a sfondo temporalesco, specie sui settori centro orientali.
giovedì 14 maggio: al nord nuvolaglia irregolare con brevi rovesci a ridosso dei rilievi ma tante schiarite in pianura, in serata netto peggioramento con temporali sparsi, qualcuno anche forte ed accompagnato da locali grandinate. Nubi in arrivo anche sulla Toscana, ancora bello e caldo altrove.
venerdì 15 maggio: maltempo anche severo al nord con piogge e temporali, neve sulle Alpi oltre i 1700m, sensibile calo delle temperature e giornata piuttosto fredda per la stagione. Instabile con rovesci o brevi temporali anche sulla Toscana, parzialmente nuvoloso su Umbria ed alto Lazio con isolati rovesci, bello altrove, caldo al sud. Ventoso al nord e sulla Toscana.
sabato 16 maggio: ritornante occlusa sul settentrione con nuvolaglia irregolare e qualche pioggia o piovasco possibile, specie a ridosso dei rilievi e sui settori centro-orientali, migliora sul nord-ovest nel corso della giornata. Forte instabilità al centro con rovesci sparsi e qualche temporale, specie tra Umbria, Lazio e Sardegna; sulla Campania nubi e locali rovesci, nuvolaglia sul resto del sud con deboli piogge sparse possibili, temperature in calo al centro-sud, in lieve aumento al nord.
domenica 17 maggio: bel tempo al nord e sulle centrali tirreniche, nubi residue sul medio Adriatico con isolati rovesci in Abruzzo, ma con tendenza a miglioramento, instabile al sud con rovesci e temporali sparsi, localmente forti, ventoso e fresco al sud, temperature in aumento altrove.
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Il vortice freddo in quota in arrivo dalla nottata su venerdì al nord è una delle situazioni potenzialmente più perturbate che possano capitare nel mese di maggio, perchè finiscono per scavare anche minimi al suolo che esaltano la fenomenologia e favoriscono venti incrociati alle varie quote che non fanno altro che aumentare il rischio di fenomeni particolarmente intensi.
Venerdì al nord si attendono localmente anche oltre 100mm di accumulo, mentre da sabato tutta la figura depressionaria, ormai tecnicamente barotropica, cioè con il minimo al suolo ormai sovrapposto a quello in quota, dunque meno potente, si porterà verso il centro, recando altre precipitazioni, prima di terminare la sua corsa sul meridione, dove insisterà sino a domenica pomeriggio prima di colmarsi.
Ad accompagnare questo vortice una massa d'aria nettamente più fresca di quella che attualmente giace: da qui la possibilità che possano scatenarsi fenomeni di forte intensità, soprattutto al primo contrasto tra le masse d'aria, dunque già nella serata di giovedì o nelle prime ore del venerdì per quel che riguarda nord e Toscana, soprattutto sabato per quel che riguarda il centro, mentre al sud i fenomeni più intensi sono comunque attesi per domenica.
Non mancherà nemmeno il ritorno della neve sulle Alpi attorno ai 1700m e in Valpadana nella serata di venerdì si potrebbe scendere persino attorno ai 10°C.
Da lunedì comunque l'anticiclone tornerà ad espandersi un po' ovunque, assicurando bel tempo sino a mercoledì 20 maggio, nell'attesa che una nuova saccatura si inserisca al nord a ricordarci ancora una volta che siamo in primavera e non in estate.
SINTESI PREVISIONALE SINO A MARTEDI 19 MAGGIO:
mercoledi 13 maggio: bella giornata ovunque con temperature pomeridiane estive, specie all'interno. Nelle Alpi nel pomeriggio formazione di cumuli con rovesci isolati a sfondo temporalesco, specie sui settori centro orientali.
giovedì 14 maggio: al nord nuvolaglia irregolare con brevi rovesci a ridosso dei rilievi ma tante schiarite in pianura, in serata netto peggioramento con temporali sparsi, qualcuno anche forte ed accompagnato da locali grandinate. Nubi in arrivo anche sulla Toscana, ancora bello e caldo altrove.
venerdì 15 maggio: maltempo anche severo al nord con piogge e temporali, neve sulle Alpi oltre i 1700m, sensibile calo delle temperature e giornata piuttosto fredda per la stagione. Instabile con rovesci o brevi temporali anche sulla Toscana, parzialmente nuvoloso su Umbria ed alto Lazio con isolati rovesci, bello altrove, caldo al sud. Ventoso al nord e sulla Toscana.
sabato 16 maggio: ritornante occlusa sul settentrione con nuvolaglia irregolare e qualche pioggia o piovasco possibile, specie a ridosso dei rilievi e sui settori centro-orientali, migliora sul nord-ovest nel corso della giornata. Forte instabilità al centro con rovesci sparsi e qualche temporale, specie tra Umbria, Lazio e Sardegna; sulla Campania nubi e locali rovesci, nuvolaglia sul resto del sud con deboli piogge sparse possibili, temperature in calo al centro-sud, in lieve aumento al nord.
domenica 17 maggio: bel tempo al nord e sulle centrali tirreniche, nubi residue sul medio Adriatico con isolati rovesci in Abruzzo, ma con tendenza a miglioramento, instabile al sud con rovesci e temporali sparsi, localmente forti, ventoso e fresco al sud, temperature in aumento altrove.
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Meteo a 15 giorni: nuovo peggioramento alle soglie della terza decade di maggio?
Terremoto oggi in Nepal, nuova scossa di magnitudo 7,4. 59 morti tra Nepal e India
La scossa avvertita in Nepal, a New Delhi e in altre parti del nord dell'India. Il tremore è durato un minuto. L'epicentro del sisma in Nepal. Crolla palazzo a Chautara, almeno 4 morti. Alcuni edifici crollati anche a Kathmandu
Sale a 59 morti il bilancio del sisma che ha colpito il Nepal: 42 le vittime nel Paese, riferiscono le autorità, mentre sono 17 le vittime in India, afferma il ministero dell'Interno citato dall'agenzia Pti.
Una scossa di magnitudo 7,4 ha colpito il nordest del Nepal: l'epicentro, secondo l'Usgs, è stato localizzato alle falde dell'Everest, a circa 83 km a est della capitale Kathmandu. La scossa arriva a meno di 20 giorni dal terremoto che ha devastato il Paese, il 25 aprile scorso, causando almeno 8.200 morti e 17.866 feriti in un bilancio drammaticamente ancora parziale. La scossa odierna ha scatenato il panico a Khatmandu, dove in molti sono scesi nelle strade. E' di almeno 4 morti il bilancio del crollo di un edificio a Chautara. A Chautara sono "diversi gli edifici crollati", ha riferito Paul Dillon, portavoce dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim).
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Dimissioni, in Gran Bretagna chi perde se ne va. In Italia fonda un nuovo partito
Poche ore dopo la sconfitta, in Inghilterra tre leader si erano già dimessi: Miliband, Clegg, Farage. Da noi tutti incollati alla poltrona. Da Berlusconi a Bersani, da Alfano a Casini, da Vendola a Fini. Nonostante le sconfitte. Cambiando nomi ai partiti o fondandone di nuovi. Grazie ai trucchi di sistemi elettorali come il Porcellum. Che l'Italicum rischia perpetuare
Un’ora dopo il verdetto delle urne si erano già dimessi in tre. Appena reso noto il risultato delle elezioni nel Regno Unito i leader del partito Laburista, Ed Miliband, dei Liberaldemocratici, Nick Clegg, e della Destra nazionalista, Nigel Farage, hanno fatto fagotto e lasciato i rispettivi incarichi. Questione di stile, rigorosamente british, ma soprattutto di lealtà verso gli elettori. Non come in Italia, dove, a differenza del Regno Unito, quello delle dimissioni dopo le sconfitte elettorali resta un istituto quasi del tutto sconosciuto.
ETERNA POLTRONA Per Mario Segni, che ha fatto della battaglia referendaria per l’introduzione del sistema elettorale maggioritario il suo manifesto politico, il perché è presto detto. «Ciò che abbiamo visto succedere in Gran Bretagna nei giorni scorsi, rientra nella normalità del sistema e della cultura politica incentrati sul principio di responsabilità: chi vince è premiato e chi perde va a casa – sottolinea – Ed è il frutto naturale e logico di due elementi: la legge elettorale e il costume politico». Principio, ricorda Segni, ancora sconosciuto in Italia. «Noi abbiamo combattuto contro la regola che ha sempre dettato il principio opposto: quello del consociativismo – spiega l’ex democristiano che ha chiuso con la politica da oltre un decennio pur continuando l’impegno referendario – Per cui nessuno comanda, nessuno decide, nessuno perde, nessuno paga e, quindi, nessuno si dimette». Risultato: «Oggi siamo ancora molto indietro: è stato l’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano, del resto, ad ammettere che il Mattarellum era meglio dell’Italicum.
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Lavoro, Inps: “In primo trimestre 470mila contratti stabili. Il 46% con incentivi”
Dal Rapporto sul precariato dell'istituto di statistica emerge che tra
gennaio e marzo si sono registrate 91.277 nuove assunzioni a tempo
indeterminato, mentre sono calate quelle a termine e in apprendistato.
La variazione assoluta è di 49.972 unità. A usufruire dello sgravio
contributivo triennale introdotto dalla legge di Stabilità sono stati
267.970 rapporti di lavoro. Renzi: "La macchina finalmente è ripartita".
Ma Damiano invita alla cautela e la Cgil attacca: "Regalo alle imprese e
meno diritti per i lavoratori”
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Triton come Mare Nostrum. Soccorsi a 50 miglia dalle coste
Il piano Ue sulle quote: l’Italia potrebbe ospitare 2000 rifugiati, i tedeschi 2500
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Marco Zatterin
corrispondente da Bruxelles
Le navi di Triton potranno stazionare su una rotta a 50 miglia
dalle coste italiane nelle acque del Mediterraneo per controllare il
traffico e salvare altre vite umane. L’agenzia per la vigilanza delle
frontiere Ue, Frontex, ha imbastito un’intesa col governo italiano per
dare un più ampio spettro di azione alla missione, oltre le attuali 30
miglia. L’orientamento replica il profilo di Mare Nostrum, l’operazione
chiusa in autunno perché accusata di «attirare i migranti». Si ritiene
anche di ampliare il mandato al «search & rescue» (ricerca e
salvataggio) considerata una svolta importante. I leader Ue sono
favorevoli; i tecnici di Frontex, a cui tocca la delibera, ritengono che
si possa e si debba fare. Continua qui
Onu, Mogherini: ‘Distruggere business trafficanti’. Libia: ‘No operazioni militari’
"Inutile bombardare i barconi: i trafficanti userebbero i migranti come scudi umani o li ucciderebbero per rappresaglia in modo da indurre i governi a fermare le operazioni..."
lunedì 11 maggio 2015
Nave turca bombardata al largo della Libia, un morto
Il cargo si stava avvicinando al porto di Tobruk. Deceduto un ufficiale, diversi feriti
Una nave cargo turca è stata bombardata mentre si avvicinava al porto di Tobruk e poi attaccata dal cielo mentre cercava di allontanarsi. A riferirlo è il ministero degli Esteri di Ankara, secondo cui la nave «era in acque internazionali». Un ufficiale è morto e altri membri dell’equipaggio sono rimasti feriti.
Una «fonte militare» citata da un media libico filo-Tobruk ha sostenuto che il cargo turco è stato colpito dall’aviazione mentre era nelle «acque territoriali libiche nei pressi del porto di Derna», la città-califfato dell’Isis, violando un «embargo» sulla fornitura di armi.
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Una nave cargo turca è stata bombardata mentre si avvicinava al porto di Tobruk e poi attaccata dal cielo mentre cercava di allontanarsi. A riferirlo è il ministero degli Esteri di Ankara, secondo cui la nave «era in acque internazionali». Un ufficiale è morto e altri membri dell’equipaggio sono rimasti feriti.
Una «fonte militare» citata da un media libico filo-Tobruk ha sostenuto che il cargo turco è stato colpito dall’aviazione mentre era nelle «acque territoriali libiche nei pressi del porto di Derna», la città-califfato dell’Isis, violando un «embargo» sulla fornitura di armi.
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Meteo Giro: 3° tappa, Rapallo-Sestri Levante
La terza tappa del Giro d'Italia 2015, in programma Lunedì 11 Maggio, si svolgerà ancora interamente in Liguria, da Rapallo a Sestri Levante,
per una lunghezza di 136 Km. Il percorso si snoderà prevalentemente
nell'entroterra appenninico, e quindi presenterà una andamento piuttosto
ondulato. Dopo la partenza, i corridori affronteranno la salita di Ruta
e poi il Gran Premio della montagna di 3° categoria di colle Caprile.
Successivamente si salirà ancora quasi costantemente fino a 1057 m del
bivio di Rondanina, prima del GPM più impegnativo, ovvero la salita di
Barbagelata a 40 Km dall'arrivo. Il finale di tappa sarà invece
pianeggiante.
Dal punto di vista meteo sarà un'altra tappa senza problemi per i ciclisti con cieli in prevalenza sereni o poco nuvolosi per tutto lo svolgimento della gara, salvo qualche cumulo pomeridiano sulle zone appenniniche. La temperatura risulterà generalmente compresa tra 21 e 26°C su tutto il percorso e il vento debole.
Fonte
Dal punto di vista meteo sarà un'altra tappa senza problemi per i ciclisti con cieli in prevalenza sereni o poco nuvolosi per tutto lo svolgimento della gara, salvo qualche cumulo pomeridiano sulle zone appenniniche. La temperatura risulterà generalmente compresa tra 21 e 26°C su tutto il percorso e il vento debole.
Fonte
Giro, Pozzovivo sta bene: "Non ricordo più nulla".
Quarta tappa: Chiavari-Spezia, tutto pronto
Euroflora? «Addio, il rinvio è un bluff»
Genova - «Euroflora è finita. Non si farà più: né nel 2016, né nel
2017, né mai, il presunto rinvio è solo un bluff», accusa il presidente
di Confagricoltura Genova, Giovanni Robiglio: il mondo dei
florovivaisti, travolto dalla crisi, non sarebbe più in grado di
sostenere i costi per partecipare alla più grande (e costosa) fiera del
settore.
Secca la replica dei vertici della Fiera che parlano di una Euroflora diversa che rinascerà con minori investimenti e un numero minore di floricoltori. Però aperta alla città con una formula nuova adeguata ai tempi. Come dire: addio all’Euroflora delle grandi (e costose) scenografie del passato, benvenuta la nuova Euroflora che sarà qualcosa di diverso «e non deluderà».
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Secca la replica dei vertici della Fiera che parlano di una Euroflora diversa che rinascerà con minori investimenti e un numero minore di floricoltori. Però aperta alla città con una formula nuova adeguata ai tempi. Come dire: addio all’Euroflora delle grandi (e costose) scenografie del passato, benvenuta la nuova Euroflora che sarà qualcosa di diverso «e non deluderà».
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Milano, 19 enne in gita scolastica cade dal quinto piano dell’hotel e muore
Insieme ai compagni era nel capoluogo lombardo in occasione di Expo
2015. Da chiarire le cause della tragedia. L’autorità giudiziaria ha
autorizzato l’autopsia
Doveva essere un fine settimana di svago e istruzione, di quelli che ti regalano tante cose da raccontare, di quelli che ti lasciano un pizzico d’orgoglio per aver partecipato a una delle prime visite scolastiche all’Expo di Milano. E invece la scorsa notte un liceale padovano ha trovato la morte precipitando dal quinto piano dell’hotel milanese dove si trovava ospite con tutta la sua scolaresca. Suicidio, incidente o altro? Al momento non è possibile dirlo. La morte di Domenico - anche se non si può parlare, al momento, di giallo - è comunque ancora senza certezze.
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Doveva essere un fine settimana di svago e istruzione, di quelli che ti regalano tante cose da raccontare, di quelli che ti lasciano un pizzico d’orgoglio per aver partecipato a una delle prime visite scolastiche all’Expo di Milano. E invece la scorsa notte un liceale padovano ha trovato la morte precipitando dal quinto piano dell’hotel milanese dove si trovava ospite con tutta la sua scolaresca. Suicidio, incidente o altro? Al momento non è possibile dirlo. La morte di Domenico - anche se non si può parlare, al momento, di giallo - è comunque ancora senza certezze.
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Roma, aggressione e violenza alla tassista, arrestato un trentenne
E' un romano portato in Questura: "E' stato lui, ha confessato". Identificato grazie alla testimonianza di un collega della vittima
Catturato il responsabile dello stupro alla tassista aggredita da un cliente a Roma all'alba di venerdì. E' un romano di 30 anni, Simone Borgese, che ha confessato le proprie responsabilità al termine di lungo interrogatorio davanti agli inquirenti della squadra mobile e al pm Eugenio Albamonte. "E' stato un raptus", è stata la sua difesa.
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domenica 10 maggio 2015
Svizzera, padre separato fa strage in famiglia
Sparatoria a Würenlingen, comune del cantone di Argovia.L’uomo ha ucciso
suoceri, cognato e una quarta persona. Poi si è tolto la vita
Strage in famiglia in Svizzera. Sabato sera un uomo di 36 anni, separato, con precedenti penali, ha ucciso i suoceri ed un cognato, prima di ammazzare un’altra persona e di suicidarsi. Lo riferisce l’agenzia di stampa svizzera Ats citando la polizia locale e precisando che si tratta di un delitto passionale. L’omicida, secondo quanto riferito dal capo della polizia criminale Markus Gisin, era sposato e padre di tre bambini. Viveva però separato dalla moglie, che ha anche l’affidamento dei bambini.
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Strage in famiglia in Svizzera. Sabato sera un uomo di 36 anni, separato, con precedenti penali, ha ucciso i suoceri ed un cognato, prima di ammazzare un’altra persona e di suicidarsi. Lo riferisce l’agenzia di stampa svizzera Ats citando la polizia locale e precisando che si tratta di un delitto passionale. L’omicida, secondo quanto riferito dal capo della polizia criminale Markus Gisin, era sposato e padre di tre bambini. Viveva però separato dalla moglie, che ha anche l’affidamento dei bambini.
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Berlusconi, selfie a Rapallo e corna sulla testa a bambino
"Ti nomino mio consulente", dice al piccolo che gli aveva anche dato consigli sulla cifra a cui avrebbe dovuto vendere i selfie
Nessun discorso ma tante strette di mano e selfie. Silvio Berlusconi ha preferito intrattenere così le molte persone che lo hanno aspettato in piazza del Polpo a Rapallo piuttosto che replicare il comizio di Genova. Berlusconi, accompagnato da Francesca Pascale e dal candidato alla presidenza della Regione per il centro destra, Giovanni Toti, è stato accolto dal sindaco Carlo Bagnasco, giovane 'forzista'.
Molti i siparietti, tra cui uno con un bambino di 11 anni che ha dato a Berlusconi il biglietto da visita del negozio di sua mamma. "Presidente, ci venga a trovare - ha detto il bimbo - vendiamo articoli da regalo e tante cose belle". "Ti nomino mio consulente", ha risposto Berlusconi dopo che il piccolo gli aveva anche dato consigli sulla cifra a cui avrebbe dovuto vendere i selfie e le foto autografate. Il 'cav' si è poi divertito a fare foto con alcuni bambini, ad uno ha fatto le corna sulla testa.
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Genova, Berlusconi inciampa sul palco: "Questa è la sinistra"
Tassista violentata a Roma, c’è un fermo
È un italiano di trent’anni. Subito ascoltato dagli inquirenti in Questura
Un romano di 30 anni è stato fermato col sospetto di essere l’uomo che ha aggredito, rapinato e violentato la tassista di 43 anni a Piana del Sole a Roma mentre era in servizio. L’uomo in questo momento si trova in Questura, dove viene sentito dagli inquirenti e dai magistrati che stanno lavorando al caso.
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Un romano di 30 anni è stato fermato col sospetto di essere l’uomo che ha aggredito, rapinato e violentato la tassista di 43 anni a Piana del Sole a Roma mentre era in servizio. L’uomo in questo momento si trova in Questura, dove viene sentito dagli inquirenti e dai magistrati che stanno lavorando al caso.
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sabato 9 maggio 2015
Ferdinando Carretta è un uomo libero: vive a Forlì con i soldi dell'eredità
Ok magistrato sorveglianza. Nel 1989 uccise genitori e fratello
Ferdinando Carretta a 52 anni è un uomo libero e potrà vivere a Forlì,
dove ha acquistato un appartamento con i soldi dell'eredità ottenuta
dopo l'uccisione dei genitori e del fratello, avvenuta il 4 agosto 1989
nella loro casa di Parma. Il magistrato di sorveglianza di Bologna -
riferisce la Gazzetta di Parma - ha accolto la richiesta del suo legale.
A Forlì Carretta ha passato gli ultimi 9 anni in una comunità, dopo
averne scontati altri sette e mezzo nell'Opg di Castiglione delle
Stiviere.
"Dopo tanto tempo, ora voglio solo fare una vita tranquilla, pensare al futuro. Sto bene e vorrei solo essere dimenticato", ha detto Ferdinando Carretta al quotidiano. "Ogni volta che si parla di ciò che è successo sto male, ogni volta che esce qualche notizia che mi riguarda sto male, voglio solo ricominciare a vivere".
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Regionali Marche, spese pazze: liste ripulite? No, un candidato su 10 indagato
La Procura di Ancona ha chiuso l'inchiesta e 24 nomi su 250 sono nei
fascicoli della magistratura: sono consiglieri (o ex) accusati di avere
utilizzato i rimborsi per spese non giustificate: dalle cene di lusso a
pacchi di portachiavi. E tra gli esponenti sotto inchiesta ci sono il
governatore uscente Spacca (che ha mollato il Pd e si è ripresentato con
Fi, Ncd e Udc) e il candidato presidente di Lega e Fdi Acquaroli
Alle Regionali nelle Marche potrebbe partecipare un nuovo partito: si potrebbe chiamare “Pdip”, il Partito degli indagati per peculato. Il 10% dei candidati (24 su circa 250) al prossimo voto del 31 maggio ha ricevuto infatti tre mesi fa l’avviso di fine indagini dalla procura di Ancona, con l’accusa di avere utilizzato i rimborsi ai gruppi in consiglio per presunte spese non giustificate durante le ultime due legislature. Mentre ora i pm valuteranno se chiedere il processo e mentre in altre parti d’Italia le inchieste hanno portato a una “ripulitura” delle liste (in Emilia Romagna, per esempio, solo 12 candidati su 507 erano coinvolti nelle indagini sulle spese, in Liguria sono 11), nelle Marche questo non sembra essere un problema. Anzi, tra quei 24 ci sono anche due candidati alla presidenza: uno è il presidente uscente Gian Mario Spacca, alla guida della Regione per due legislature con il centrosinistra e oggi ricandidato a un terzo mandato con i centristi e Forza Italia; l’altro è Francesco Acquaroli, che si presenta sostenuto da Lega Nord e Fratelli d’Italia.
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Alle Regionali nelle Marche potrebbe partecipare un nuovo partito: si potrebbe chiamare “Pdip”, il Partito degli indagati per peculato. Il 10% dei candidati (24 su circa 250) al prossimo voto del 31 maggio ha ricevuto infatti tre mesi fa l’avviso di fine indagini dalla procura di Ancona, con l’accusa di avere utilizzato i rimborsi ai gruppi in consiglio per presunte spese non giustificate durante le ultime due legislature. Mentre ora i pm valuteranno se chiedere il processo e mentre in altre parti d’Italia le inchieste hanno portato a una “ripulitura” delle liste (in Emilia Romagna, per esempio, solo 12 candidati su 507 erano coinvolti nelle indagini sulle spese, in Liguria sono 11), nelle Marche questo non sembra essere un problema. Anzi, tra quei 24 ci sono anche due candidati alla presidenza: uno è il presidente uscente Gian Mario Spacca, alla guida della Regione per due legislature con il centrosinistra e oggi ricandidato a un terzo mandato con i centristi e Forza Italia; l’altro è Francesco Acquaroli, che si presenta sostenuto da Lega Nord e Fratelli d’Italia.
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Sergio Marchionne, nel 2014 ha guadagnato 187 milioni di euro. Lordi
Circa 187 milioni di euro lordi. Tanto ha incassato nel 2014 l’ad di Fiat Chrysler, Sergio Marchionne. A fare i conti in tasca al manager è stato Il Sole 24 Ore
che ha sommato le varie voci che compongono la somma. A partire dagli
emolumenti da lui percepiti in Fca (6,5 milioni di euro, 4 dei quali di
bonus) e Cnh (1,28 milioni di euro), le gratifiche straordinarie
arrivate da Fca (50 milioni in azioni e cash), i profitti registrati
grazie all’esercizio delle stock option (un centinaio di milioni) e le
azioni gratuite ricevute (17,28 milioni).
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venerdì 8 maggio 2015
Roma, tassista 43enne violentata e rapinata da un cliente
L'uomo si è fatto accompagnare in una stradina di campagna, dove ha minacciato la donna con un coltello costringendola a un rapporto orale
Una tassista 43enne è stata violentata e rapinata da un cliente a Roma, nel quartiere Aurelio. Come ha raccontato la donna alla polizia, intorno alle 7 di venerdì mattina l'uomo le ha chiesto di essere accompagnato in una strada di campagna a Ponte Galeria. Qui ha tirato fuori un coltello e poi l'ha costretta a un rapporto orale. Dopo aver rubato l'incasso del turno di notte, è scappato.
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Valcerrina: strade allagate e campi danneggiati
Il violento nubifragio ha colpito soprattutto San Candido e Corteranzo, problemi di viabilità anche tra Gaminella e Gabiano
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La strada provinciale fra Gaminella e Gabiano invasa dal fango |
VALCERRINA (AL)
Un violento temporale di acqua, vento e soprattutto grandine si è
abbattuto su una parte del Monferrato creando disagi alla circolazione.
Poco dopo le 17 la violenta perturbazione si è abbattuta principalmente
sulla zona della Valcerrina con grandinata intensa fra San Candido e
Corteranzo, ma la tempesta ha interessato anche la prima parte della
valle e la zona in direzione di Gabiano. Da verificare i danni provocati
alle colture, in pieno germoglio, soprattutto l’uva. Problemi di
viabilità fra Gaminella e Gabiano dove la strada, per oltre cento metri,
è stata invasa da una fiumana di fango.Continua qui
Voto Gb: trionfo di Cameron, laburisti ko Maggioranza assoluta dei seggi per i Tory
Il premier: "Battuti pure i sondaggisti". Flop Labour, Miliband verso l'addio. Boom per l'Snp, Ukip non sfonda e Farage si dimette. Tonfo LibDem, Clegg lascia
"Un futuro migliore per tutti" e la foto di un abbraccio a sua moglie. Così il premier britannico David Cameron commenta a caldo su Twitter il trionfo dei conservatori alle elezioni britanniche con la conquista della maggioranza assoluta dei seggi: "Una nazione, un Regno Unito, ecco come spero di governare". Flop per il leader laburista Ed Miliband, che twitta: "Una notte molto difficile e deludente per il labour". E pensa all'addio.
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Il bambino nascosto in valigia verso l’Europa
Il papà, ivoriano, voleva far in modo che il bimbo arrivasse in Europa.
E l’unico modo in cui ha pensato di farlo è stato pagare una giovane
per nasconderlo in valigia
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Camera e Senato aboliscono i vitalizi ai parlamentari condannati
Per condanne superiori ai due anni per reati di mafia, terrorismo e
contro la Pubblica amministrazione. Boldrini: "Segnale forte di
moralizzazione". Grillo: "C'è l'inghippo". La decisione presa dagli
Uffici di presidenza. In mattinata scontro Sposetti-M5S
ROMA - Dopo una lunga discussione negli Uffici di Presidenza di Camera e Senato, riuniti dalle 14, è arrivata la decisione finale: deputati e senatori con condanne superiori a due anni per reati di mafia, terrorismo e contro la Pubblica amministrazione non riceveranno più l'assegno vitalizio.
Alla Camera hanno votato a favore Pd, Sel, Scelta Civica, Fratelli d'Italia e Lega. Non hanno partecipato al voto Forza Italia, M5S e Ap, anche se gli esponenti di Ncd e Udc, pur non partecipando al voto, sono rimasti in aula, mentre azzurri e pentastellati sono usciti fuori al momento del voto. Situazione più complicata al Senato, dove ancora non è stato raggiunto un accordo e i numeri nell'ufficio di presidenza sono più stretti.
E' stata necessario uno sforzo maggiore al Senato, dove i numeri nell'ufficio di presidenza sono più stretti. M5S e Gal (Grandi autonomie e Libertà) hanno votato contro, mentre Forza Italia ha abbandonato la riunione. A favore si sono espressi Pd, Sel, Lega.
Tra i reati ricompresi, quelli gravi come mafia e terrorismo, la maggioranza dei reati contro la Pubblica Amministrazione: peculato, concussione, violazione del segreto d'ufficio, ad eccezione del reato di abuso d'ufficio, che al contrario non è ricompreso. Per i reati minori, invece, perchè scatti la cessazione dell'erogazione del vitalizio, occorre che vi sia stata una "condanna definitiva con pene superiori a due anni di reclusione per delitti non colposi, consumati o tentati, per i quali sia prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a sei anni".
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Ecco chi perderà la pensione
ROMA - Dopo una lunga discussione negli Uffici di Presidenza di Camera e Senato, riuniti dalle 14, è arrivata la decisione finale: deputati e senatori con condanne superiori a due anni per reati di mafia, terrorismo e contro la Pubblica amministrazione non riceveranno più l'assegno vitalizio.
Alla Camera hanno votato a favore Pd, Sel, Scelta Civica, Fratelli d'Italia e Lega. Non hanno partecipato al voto Forza Italia, M5S e Ap, anche se gli esponenti di Ncd e Udc, pur non partecipando al voto, sono rimasti in aula, mentre azzurri e pentastellati sono usciti fuori al momento del voto. Situazione più complicata al Senato, dove ancora non è stato raggiunto un accordo e i numeri nell'ufficio di presidenza sono più stretti.
E' stata necessario uno sforzo maggiore al Senato, dove i numeri nell'ufficio di presidenza sono più stretti. M5S e Gal (Grandi autonomie e Libertà) hanno votato contro, mentre Forza Italia ha abbandonato la riunione. A favore si sono espressi Pd, Sel, Lega.
Tra i reati ricompresi, quelli gravi come mafia e terrorismo, la maggioranza dei reati contro la Pubblica Amministrazione: peculato, concussione, violazione del segreto d'ufficio, ad eccezione del reato di abuso d'ufficio, che al contrario non è ricompreso. Per i reati minori, invece, perchè scatti la cessazione dell'erogazione del vitalizio, occorre che vi sia stata una "condanna definitiva con pene superiori a due anni di reclusione per delitti non colposi, consumati o tentati, per i quali sia prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a sei anni".
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Ecco chi perderà la pensione
Vitalizi condannati, approvata l’abolizione (a metà): fuori M5S e Forza Italia
Stop vitalizi, Boldrini: “C’è sempre chi rovina la festa dicendo che si poteva fare di più”
Pensioni, restituiti solo 4 miliardi su 19 rimborsi: totali sotto 1500 euro, parziali fino a 3000, nulli sopra
Un decreto per disinnescare la mina dell'indicizzazione. Le misure a giugno. La Ue non chiederà manovre all'Italia
ROMA - Nel giorno in cui la sentenza della Consulta sulle pensioni viene pubblicata in Gazzetta Ufficiale, il governo ha trovato il modo per disinnescare la mina che farebbe saltare il bilancio dello Stato. Al momento il piano elaborato da Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan rimane custodito nelle stanze del Tesoro e Palazzo Chigi, ma qualcuno ne è a conoscenza anche a Bruxelles e informalmente lo avrebbe già promosso. Perché il piano diventi operativo, e pubblico, sarà però necessario pazientare ancora qualche settimana, fino ai primi di giugno.
Il dato di partenza fa tremare i polsi. L'altro ieri sulle scrivanie di Via XX Settembre sono arrivati i calcoli definitivi della Ragioneria generale sul costo della sentenza che ha bocciato lo stop all'indicizzazione delle pensioni superiori ai 1.490 euro dal 2012: 19 miliardi lordi. Una botta che farebbe crollare l'impianto di finanza pubblica in un solo colpo visto che la posta non può essere spalmata sugli anni scorsi, almeno per i rimborsi dal 2012 come inizialmente sperava il governo, ma impatterebbe tutta sui conti 2015. Con 19 miliardi di aggravio quest'anno il deficit schizzerebbe al 3,9% del Pil. Un dato che porterebbe l'Italia dritta al commissariamento europeo tramite procedura per deficit eccessivo e capace di mandare in tilt i mercati. Per questo il governo ha ormai deciso che non pagherà il 100% del dovuto. E lo farà con decreto. Ma non subito.
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ROMA - Nel giorno in cui la sentenza della Consulta sulle pensioni viene pubblicata in Gazzetta Ufficiale, il governo ha trovato il modo per disinnescare la mina che farebbe saltare il bilancio dello Stato. Al momento il piano elaborato da Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan rimane custodito nelle stanze del Tesoro e Palazzo Chigi, ma qualcuno ne è a conoscenza anche a Bruxelles e informalmente lo avrebbe già promosso. Perché il piano diventi operativo, e pubblico, sarà però necessario pazientare ancora qualche settimana, fino ai primi di giugno.
Il dato di partenza fa tremare i polsi. L'altro ieri sulle scrivanie di Via XX Settembre sono arrivati i calcoli definitivi della Ragioneria generale sul costo della sentenza che ha bocciato lo stop all'indicizzazione delle pensioni superiori ai 1.490 euro dal 2012: 19 miliardi lordi. Una botta che farebbe crollare l'impianto di finanza pubblica in un solo colpo visto che la posta non può essere spalmata sugli anni scorsi, almeno per i rimborsi dal 2012 come inizialmente sperava il governo, ma impatterebbe tutta sui conti 2015. Con 19 miliardi di aggravio quest'anno il deficit schizzerebbe al 3,9% del Pil. Un dato che porterebbe l'Italia dritta al commissariamento europeo tramite procedura per deficit eccessivo e capace di mandare in tilt i mercati. Per questo il governo ha ormai deciso che non pagherà il 100% del dovuto. E lo farà con decreto. Ma non subito.
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giovedì 7 maggio 2015
All'Outlet apre il temporary store delle eccellenze enogastronomiche locali
Domani, giovedì 7 maggio, alle ore 18.00 al Serravalle Designer Outlet
verrà inaugurato il temporary store “Le Dolci Terre”. L’idea nasce dalla
volontà di presentare ai visitatori italiani e stranieri del centro una
vetrina delle eccellenze dei vini e delle specialità gastronomiche del
territorio di Serravalle e della regione del Gavi
SERRAVALLE
SCRIVIA (AL) - Frutto di una preziosa partnership con il “Consorzio
Turistico Terre di Fausto Coppi”, promotore del progetto “Shopping Days”
che racchiude tutte le strutture ricettive del territorio e coordina
gli operatori food&wine locali, domani, giovedì 7 maggio alle ore 18.00 al Serravalle Designer Outlet verrà inaugurato il temporary store “Le Dolci Terre”.
L’idea nasce dalla volontà di presentare ai visitatori italiani e stranieri del centro una vetrina delle eccellenze dei vini e delle specialità gastronomiche del territorio di Serravalle e della regione del Gavi. Non quindi un banale punto vendita ma uno spazio dove il prodotto racconta una storia e dove il produttore diventa protagonista.
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L’idea nasce dalla volontà di presentare ai visitatori italiani e stranieri del centro una vetrina delle eccellenze dei vini e delle specialità gastronomiche del territorio di Serravalle e della regione del Gavi. Non quindi un banale punto vendita ma uno spazio dove il prodotto racconta una storia e dove il produttore diventa protagonista.
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