Parla la mamma: "Quest'uomo va espulso dall'Italia. Voleva rapire mia
figlia. La teneva stretta. Lo abbiamo fermato noi". Il procuratore
annuncia azioni legali.
"Questa legge mi fa vomitare". Lo dice in
un'intervista a NewsMediaset la madre della bimba di cinque anni che un
indiano di 43 anni, Ram Lubhay, è accusato di aver tentato di rapire
martedì scorso sul lungomare di Scoglitti.
"Mi trovavo sul lungomare, a risalire le scale. La bambina - dice la
donna - era già salita con mio marito. Un'amica mi ha fatto notare che
la mia bimba era in braccio a uno straniero che la teneva molto stretta a
sé, con il faccino quasi sotto la sua ascella, proprio bloccata a lui".
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lunedì 22 agosto 2016
domenica 21 agosto 2016
Anziana per 20 km in A11 contromano, patente revocata
E' stata fermata nel tratto tra Pistoia e Prato ovest
Ha imboccato l'A1 a Barberino del Mugello (Firenze), per poi finire in
contromano sulla Firenze Mare (A11). E' successo a un'anziana signora
quasi ottantenne, che alla fine è stata fermata dalla polizia stradale -
per fortuna senza aver provocato alcun incidente - nel tratto compreso
tra Pistoia e Prato Ovest. Ad avvertire le forze dell'ordine sono stati
alcuni automobilisti che hanno avuto la sventura di incrociare la Fiat
Panda guidata dalla donna.
I poliziotti della sottosezione di
Montecatini Terme e squadre della Società Autostrade per l'Italia sono
riusciti con una manovra fulminea a isolare l'autostrada e bloccare
l'auto.
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Ragusa, torna davanti al pm l'indiano accusato di rapimento che era stato scarcerato
l magistrato richiama e
interroga l'uomo che martedì avrebbe tentato di portare con sé una bimba
di cinque anni. Dopo l'arresto era stato rimesso in libertà suscitando
polemiche
di GIORGIO RUTA
Torna davanti al pm che lo aveva scarcerato Ram Lubhaya, l’indiano che martedì scorso avrebbe tentato di rapire una bimba di cinque anni sul lungomare della Lanterna di Scoglitti. In questo momento Lubhaya, 43 anni, è interrogato a Vittoria, assieme ai genitori della bambina. Dopo le polemiche sulla scarcerazione, avvenuta il giorno dopo, lo stesso pm Giulia Bisello stamani ha chiesto ai carabinieri di rintracciare l'uomo, trovato, dopo una giornata di ricerche, in un casolare a Vittoria, ospite di altri extracomunitari.
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Torna davanti al pm che lo aveva scarcerato Ram Lubhaya, l’indiano che martedì scorso avrebbe tentato di rapire una bimba di cinque anni sul lungomare della Lanterna di Scoglitti. In questo momento Lubhaya, 43 anni, è interrogato a Vittoria, assieme ai genitori della bambina. Dopo le polemiche sulla scarcerazione, avvenuta il giorno dopo, lo stesso pm Giulia Bisello stamani ha chiesto ai carabinieri di rintracciare l'uomo, trovato, dopo una giornata di ricerche, in un casolare a Vittoria, ospite di altri extracomunitari.
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Turchia, l'orribile morte di Hande Kader, icona Lgbt del Gay Pride vietato a Istanbul
La giovane era diventata nota alla fine di giugno dell'anno scorso,
quando il suo volto era stato fotografato mentre si opponeva agli
idranti della polizia che stava disperdendo i partecipanti alla
manifestazione
Ha fatto una fine orribile Hande Kader, 22 anni, icona del movimento Lgbt turco sin da quando lo scorso anno ha sfidato gli idranti della polizia che voleva disperdere la parata del Gay Pride di Istanbul. Le foto che la ritraggono mentre rimane ferma e decisa davanti ai poliziotti, e poi mentre viene arrestata, fecero il giro del web. Così come ha fatto il giro del web la notizia del ritrovamento del suo cadavere, brutalmente mutilato e carbonizzato, abbandonato sul ciglio di una strada.
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Ha fatto una fine orribile Hande Kader, 22 anni, icona del movimento Lgbt turco sin da quando lo scorso anno ha sfidato gli idranti della polizia che voleva disperdere la parata del Gay Pride di Istanbul. Le foto che la ritraggono mentre rimane ferma e decisa davanti ai poliziotti, e poi mentre viene arrestata, fecero il giro del web. Così come ha fatto il giro del web la notizia del ritrovamento del suo cadavere, brutalmente mutilato e carbonizzato, abbandonato sul ciglio di una strada.
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Turchia, attacco a un matrimonio a Gaziantep, almeno 30 morti: "È terrorismo"
L'attentato durante un ricevimento nella città vicina al confine con la
Siria. Quasi 100 feriti. Secondo un deputato della zona la firma è
quella dell'Is
ANKARA - Il terrore colpisce ancora in Turchia. Un'esplosione fortissima ha devastato una sala in cui si svolgeva una festa di matrimonio a Gaziantep, non lontano al confine con la Siria: almeno 30 persone hanno perso la vita e 94 sono rimaste ferite. La dinamica dell'attacco non è ancora chiara - forse una bomba, forse un attentatore suicida - ma secondo Samil Tayyar deputato del distretto per l'Akp, il partito del presidente Recep Tayyip Erdogan, la firma è quella dello Stato islamico.
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ANKARA - Il terrore colpisce ancora in Turchia. Un'esplosione fortissima ha devastato una sala in cui si svolgeva una festa di matrimonio a Gaziantep, non lontano al confine con la Siria: almeno 30 persone hanno perso la vita e 94 sono rimaste ferite. La dinamica dell'attacco non è ancora chiara - forse una bomba, forse un attentatore suicida - ma secondo Samil Tayyar deputato del distretto per l'Akp, il partito del presidente Recep Tayyip Erdogan, la firma è quella dello Stato islamico.
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sabato 20 agosto 2016
Il sindaco di Castelnuovo Scriva scrive a Renzi e al ministro Galletti: “Fateci rimuovere la ghiaia dai fiumi”
L’appello di Gianni Tagliani perché si risolva l’annosa questione. Per
ora infatti la ghiaia in eccesso non può essere prelevata, ma così è a
rischio la sicurezza dei corsi d’acqua e dei centri abitati
Sulla questione della ghiaia in eccesso dei torrenti che non può
essere prelevata se non in casi eccezionali e per quantità assai
limitate, il sindaco di Castelnuovo Scrivia, Gianni Tagliani, ha scritto ieri al presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, e al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti.
«Serve una legge per garantire una manutenzione efficace dei nostri
corsi d’acqua - dice Tagliani -. I Comuni sono pronti a fare la loro
parte nel governo del territorio. Oggi, in Italia, non si può prelevare
un chicco di ghiaia se non a seguito di ordinanza per alluvione o
richiesta alla Regione per un massimo di 10 mila metri cubi. Un
cucchiaio per svuotare il mare, insomma, se si considera che nel solo
tratto che attraversa il nostro paese ci sono 5 milioni di metri cubi».
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Maria Teresa Marchese
Castelnuovo Scrivia (AL)
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Bimba di 3 anni dimenticata nell’Autogrill del Turchino, sull’A26, dai genitori in viaggio con un gruppo di amici
La piccola piangeva ed è stata notata da un cliente, che ha dato subito
l’allarme: gli agenti della Polstrada di Ovada l’hanno coccolata e
accudita per alcune ore, fino a quando il padre si è messo in contatto
con il 113 ed è tornato a prenderla
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Daniele Prato
Ovada(AL)
Una bambina di 3 anni è stata “dimenticata”
dai genitori, in viaggio con un gruppo di amici verso le vacanze,
all’area di servizio Turchino Ovest sulla carreggiata Sud
dell’autostrada A26, al confine tra Liguria e Piemonte. A
ritrovarla l’altra mattina, in lacrime e seduta su un gradino fuori
dall’autogrill, è stato un cliente del locale, che l’ha poi accompagnata
all’interno. Sul posto, in pochi minuti, sono arrivate le pattuglie
della polizia stradale di Ovada che, dopo averla portata in caserma,
hanno cercato di capire cosa potesse essere successo.Continua qui
Nuovo raid su Aleppo in Siria: sterminata una famiglia, la mamma e i suoi sei figli
Bombardato il quartiere di Al Jalum nella città martoriata. In meno di un mese hanno perso la vita almeno 442 civili nella città contesa tra lealisti e ribelli
Sette membri di una famiglia siriana, tra cui sei bambini, sono morti in seguito a un raid compiuto con elicotteri nel quartiere Al Yalum di Aleppo, da quattro anni contesa tra le forze siriane e i ribelli. Il comitato di coordinamento delle forze ribelli, citato dal sito Middle East Eye, ha detto che le vittime sono la moglie e i sei figli di un attivista locale dell'opposizione, Ali Abu al Jawd. Il caso del piccolo Omran non ferma la strage.
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Siria: 'è morto il fratellino del piccolo Omran'
venerdì 19 agosto 2016
WEEKEND: gli steps del passaggio INSTABILE in arrivo sulle regioni del NORD
Un veloce impulso d'instabilità capitanato dal transito di un fronte, attraverserà le nostre regioni settentrionali nel weekend ormai imminente; cerchiamo di capire DOVE i temporali potranno manifestarsi con maggior facilità.
Prima che l'anticiclone torni a far piazza pulita della nuvolosità, ripristinando condizioni atmosferiche STABILI, le regioni dell'Italia settentrionale dovranno ancora fare i conti col transito di una veloce perturbazione attesa tra domani, sabato 20 e domenica 21 agosto. A farne le spese sarebbero soprattutto le aree alpine e prealpine, alla luce degli ultimi aggiornamenti, fenomeni d'instabilità dovrebbero tuttavia guadagnare anche i settori pianeggianti. Tale passaggio d'instabilità, troverebbe risposta nel transito di un sistema frontale di tipo freddo, seguito da un modesto calo della temperatura la notte tra domenica 21 e lunedì 22 agosto. Trattasi questo dell'ultimo passaggio instabile di natura oceanica, prima che l'anticiclone possa chiudere almeno temporaneamente i battenti, arginando l'azione delle correnti atlantiche alle elevate latitudini settentrionali.
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Palinuro, morti in mare tre sub
Erano impegnati in una immersione 'a parete', nei pressi di Cala Fetente, uno degli angoli più suggestivi della costa salernitana
Tre sub sono morti nelle acque di Palinuro, frazione di Centola, in provincia di Salerno. I corpi sono stati individuati in una grotta profonda 45 metri, che solitamente non è meta di immersioni essendo il punto profondissimo. .
I tre, sub esperti a detta di chi li conosceva, erano in acqua dalle 10 ed erano impegnati in una immersione 'a parete', nei pressi di Cala Fetente, uno degli angoli più suggestivi della costa salernitana. Le vittime sono Mauro Cammardella, titolare, proprio a Palinuro, del centro diving Mauro Sub; Mauro Tancredi, sempre del posto, e Silvio Anzola, di Milano.
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mercoledì 17 agosto 2016
Addio a Beppe Manfredi, stroncato dal mesotelioma il presidente delle vittime amianto
L’erede della “pasionaria” aveva 66 anni
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“Non so quando, ma io sarò il prossimo morto di Eternit”
Silvana Mossano
Casale Monferrato
Ieri, alle 18, nella sua casa in corso Valentino, è morto Beppe
Manfredi, presidente dell’Afeva, l’associazione che riunisce i
famigliari e le vittime dell’amianto. A novembre scorso, aveva assunto
l’incarico dopo le dimissioni della storica guida, Romana Blasotti
Pavesi, che ora ha mantenuto il ruolo d’onore. Continua qui
“Non so quando, ma io sarò il prossimo morto di Eternit”
Cisco System, verso taglio fino a 14 mila dipendenti
Secondo sito Crn annuncio esuberi nelle prossime settimane
Cisco System, il più grande gruppo al mondo nella produzione di apparati di networking, si appresta a tagliare fino a 14 mila dipendenti nel mondo, pari al 20% della sua forza lavoro. Lo riporta Crn, sito specializzato in notizie sul mondo della tecnologia, che cita diverse fonti vicine all'azienda americana. Secondo Crn i tagli verranno annunciati nelle prossime settimane mentre piani di prepensionamento sono stati già offerti ai dipendenti. Gli esuberi rientrano nel disegno di spostare il baricentro del gruppo Usa dalla produzione di hardware a quella di software.
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martedì 16 agosto 2016
Yemen, ospedale Msf colpito in bombardamento: 11 morti e 20 feriti
Situato vicino a Saada, città-roccaforte dei ribelli sciiti Houthi
E' salito a 11 morti e 20 feriti il bilancio del raid aereo che ha colpito un ospedale di Medici senza frontiere (Msf) nello Yemen settentrionale. Lo ha comunicato la stessa organizzazione umanitaria, precisando che l'ospedale è situato vicino a Saada, città-roccaforte dei ribelli sciiti Houthi dove pochi giorni fa i bombardamenti della coalizione a guida saudita avevano colpito una scuola affollata di bambini.Continua qui
domenica 14 agosto 2016
Novarese di 55 anni muore nel bosco dopo la puntura di due vespe
Roberto Lodigiani
Novara
Camminando la donna ha calpestato un nido delle vespe che si rifugiano nel terreno: «In un attimo si è liberato lo sciame - ha raccontato il marito - e due insetti sono riusciti a morsicare Patrizia alla mano e sotto l’ascella. Ha fatto in tempo a percorrere meno di 10 metri. Mi ha detto che le mancava il fiato, le faceva male la mano, non si sentiva bene e che sarebbe stato meglio andare al più vicino punto di soccorso medico. A quel punto ha perso conoscenza e si è accasciata».
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Svizzera: morta donna ferita in attacco a treno
E' avvenuto su un convoglio regionale del Cantone San Gallo, nel Nord-Est. Arrestato un 27enne
Una delle persone ferite nell'aggressione in un treno sabato in Svizzera è deceduta stamane. Si tratta di una 34enne, ha affermato la polizia del cantone di San Gallo citata dall'agenzia di stampa svizzera Ats. L'attacco é stato compiuto da un uomo armato di coltello e di un liquido infiammabile. Oltre alla vittima, l'uomo ha ferito e ustionato almeno cinque persone, fra le quali un bimbo di 6 anni. L'attacco è avvenuto alle 14:20 su un convoglio nel cantone nord-orientale di San Gallo, fra le stazioni di St. Margrethen e Sargans.Il presunto aggressore, ferito a sua volta, è un cittadino svizzero di 27 anni ed è stato arrestato e scortato in ospedale, secondo quanto rivela la polizia elvetica. Gli altri feriti, secondo la polizia, sono un uomo di 50 anni, un 17enne e due donne di 17 e 43 anni. La polizia ha escluso la matrice terroristica.
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venerdì 12 agosto 2016
Mille posti di lavoro a rischio in provincia di Alessandria
Alessandria - L’ultima
procedura di licenziamento, per trentasette lavoratori, è appena
arrivata sul tavolo di Aldo Gregori, segretario generale Uil: la Icif di
Felizzano, specializzata nella produzione di infissi. «Una svolta
indesiderata» è il titolo dell’ultima indagine congiunturale di
Confindustria Alessandria. Un declino inarrestabile, titolerebbero i
sindacati.
L’industria
della provincia di Alessandria chiude per ferie sperando nel miracolo a
settembre. Rimandata ma non bocciata, insiste Frabrizio Riva, direttore
di Confindustria. Dagli esami di riparazione dipende però il futuro di
circa un migliaio di lavoratori.
Edilizia
Partendo
dal comparto edile, «se prima erano soprattutto le piccole ditte
artigiane a soffrire, ora anche le grandi annunciano difficoltà». Cementir,
azienda del gruppo Caltagirore, minaccia 25 esuberi. Le istituzioni,
peraltro, ce l’avevano messa tutta ad evitare licenziamenti, favorendo
attraverso tavoli di confronto una commessa di lavoro da parte di Cociv,
per la realizzazione del Terzo Valico.
Nel settore cave ed escavazioni, c’è la Franzosi di
Tortona, un centinaio di dipendenti. Il titolare dell’azienda è
coinvolto in una indagine per smaltimento illecito rifiuti e l’azienda è
ferma.Sempre a Tortona, Itinera (gruppo Gavio) annuncia la mobilità per 105 lavoratori, sparsi nei cantieri di Alessandria, Novara, Vercelli e altri. «L’edilizia è sempre stata il traino dell’economia – dice Gregori – ma non ci sono più commesse pubbliche, se non per piccoli lavori di manutenzione, e il privato non investe».
Metalmeccanica
L’incertezza regna sovrana tra i metalmeccanici. Caso a parte l’Ilva di Novi, dove «si va avanti con i contratti di solidarietà, aspettando la proposta del Governo».
Alla Kme
di Serravalle direzione e sindacati hanno appena siglato un accordo: si
va avanti con gli ammortizzatori sociali, fin che ci sono.
I 350 della Cerruti di Casale Monferrato sono sempre ad orario (e stipendio) ridotto. Alla Ips (ex Comital) di Alessandria la nuova proprietà ha assorbito 27 lavoratori, ma 25 restano fuori, in mobilità.
A Borghetto Borbera torna l’allarme alla Bundy che
produce parti per refrigeratori: ancora un anno di cassa integrazione
per i 150 lavoratori, ma l’azienda ha iniziato a parlare di circa 70
esuberi.
Poi ci sono i casi limite, le Trafilerie Monferrato, di Morsasco, che dopo un concordato ha riaperto con 12 degli 80 dipendenti» e la Sapsa Bedding di
Silvano d’Orba, acquistata da un fondo di investimento «interessata a
ristrutturare, ma senza investire in un rilancio», dice Gregori.
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Siria, miliziani dell’Isis in fuga da Manbij. “Presi in ostaggio duemila civili”
Gli jihadisti dello Stato islamico hanno preso in ostaggio duemila
civili mentre scappavano da Manbij, ex roccaforte dell’Isis nel nord
della Siria. Lo riferiscono fonti curde e di una Ong. Secondo le Forze
Siriane Democratiche, «durante la ritirata dal distretto di Manbij, i
jihadisti hanno sequestrato circa 2mila civili». La maggioranza dei
terroristi sono stati messi in fuga dalla cittadina al confine con la
Turchia la settimana scorsa, ma un piccolo numero di questi è rimasto.
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Thailandia: bombe in resort, anche due italiani tra i feriti
Morta una donna thailandese. Gli ordigni erano nascosti in due vasi di piante e sono stati fatti esplodere a distanza con un telefono cellulare
Ci sono anche due turisti italiani tra i feriti ieri sera nel doppio attentato esplosivo a Hua Hin, una delle maggiori mete turistiche della Thailandia. Lo hanno riferito all'ANSA fonti ospedaliere.I due feriti sarebbero un ragazzo di 21 anni, Lorenzo Minuti, e un uomo di 51 anni, Andrea Tazzioli. Il primo è stato curato in pronto soccorso per ferite minori e dimesso già ieri sera, mentre il secondo, colpito alla schiena da una scheggia, è stato operato d'urgenza e sta ora riposando nella sua camera d'ospedale; le sue condizioni non desterebbero comunque preoccupazione.
La doppia esplosione, avvenuta in una via nota per il suo mercatino turistico, non è stata ancora rivendicata. Tra le varie ipotesi c'è quella del separatismo islamico del sud, ma un'altra possibilità è quella di un atto politico: domenica scorsa il Paese ha approvato una controversa Costituzione via referendum e oggi si festeggia l'84/mo compleanno della regina Sirikit. Altri media thailandesi ipotizzano invece una più semplice disputa locale.
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mercoledì 10 agosto 2016
Libia e Iraq, forze speciali italiane sul terreno: lo scoop del Fatto confermato dal documento trasmesso al Copasir
Truppe da combattimento attive a Sirte e nella provincia di Al Anbar: il loro impiego è consentito dall'articolo 7 bis della legge n.198 dell’11 dicembre 2015 di conversione del decreto di proroga delle missioni militari all’estero, che prevede che vengano inviate in zona di guerra su iniziativa personale del presidente del Consiglio senza alcun voto in Parlamento. Il Fatto Quotidiano lo aveva anticipato il 30 luglio
Che l’Italia sia o meno già in guerra è una questione di sottigliezze terminologiche, adesso che anche gli ultimi dubbi sono stati dissipati sul fatto che le nostre forze speciali – oltre a quelle statunitensi, britanniche e francesi – siano in Libia al fianco delle forze fedeli al governo Al Sarraj. La circostanza, riportata il 30 luglio dal Fatto Quotidiano, viene confermata da un documento redatto dal Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali e trasmesso al Copasir.
“Dell’operazione italiana nell’ex colonia, autorizzata da Renzi lo scorso 10 febbraio con un decreto subito secretato”, si legge nell’articolo del Fatto Quotidiano del 30 luglio, si sa “in via del tutto ufficiosa che si tratta di un piccolo distaccamento basato all’aeroporto militare di Misurata, che partecipa insieme alle forze speciali britanniche all’operazione “Banyoun Al Marsoos” (Struttura Solida) lanciata a maggio delle brigate misuratine e dalle guardie petrolifere di Ibrahim Jadhran per riconquistare la roccaforte Isis di Sirte“.
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lunedì 8 agosto 2016
Marcinelle, 60 anni da tragedia
Morirono 262 lavoratori provenienti da 12 Paesi diversi, 136 di questi italiani
Con i 262 rintocchi della campana Maria Mater Orphanorum e la lettura di altrettanti nomi delle vittime comincia la commemorazione dei 60 anni della tragedia di Marcinelle, quando alle 8.10 dell'8 agosto 1956 un incendio nella miniera di carbone di Bois du Cazier uccise 262 persone, di cui 136 italiani. Alla cerimonia, per l'Italia, partecipa il presidente del Senato Pietro Grasso.
Quello di Marcinelle fu "uno dei più sanguinosi incidenti sul lavoro della storia italiana ed europea.
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Pakistan: bomba in ospedale a Quetta, 53 morti
Tv, esplosione seguita da colpi di arma da fuoco
E' salito a 53 il bilancio delle vittime dell'attentato compiuto oggi da sconosciuti all'ospedale di Quetta, capoluogo della provincia pachistana di Baluchistan. Lo riferisce GEO Tv. L'emittente precisa inoltre che il numero dei feriti è stato fissato provvisoriamente a 56.
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venerdì 5 agosto 2016
Aereo cargo esce di pista da aeroporto Bergamo
Ha invaso parte della tangenziale che costeggia lo scalo, nessun ferito
E' tornato operativo alle 6.47 l'aeroporto di Bergamo Orio al Serio, dopo essere rimasto chiuso al traffico dalle 4.07 a seguito dell'incidente che ha coinvolto un cargo finito fuori pista. Dopo aver sfondato la recinzione, l'aereo ha invaso parte della tangenziale che costeggia lo scalo dove, fortunatamente, non passava nessuno.
L'equipaggio, composto da tre persone, è rimasto illeso.
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giovedì 4 agosto 2016
Dal mito dell’Airone alla leggenda del Pirata: una super tappa in Piemonte al Giro del centenario?
Dai colli di Fausto Coppi nell’Alessandrino alla salita del Santuario di
Oropa che ha reso immortale Marco Pantani: l’idea degli organizzatori
per rendere omaggio ai due campioni
Dai colli di Fausto Coppi alla leggendaria salita del Santuario di Oropa (Biella) che ha reso immortale Marco Pantani.
L’Airone e il Pirata, figli di epoche distinte d’un ciclismo diventato
quasi epico, eppure destinati nello stesso giorno a riaffiorare nei
ricordi di chi ama la bicicletta. Una data certa ancora non c’è, si
ipotizza di sabato, ma in vista del 100° anniversario del Giro d’Italia l’organizzazione di Rcs Sport sta pensando a una super tappa piemontese con partenza dalla casa museo di Fausto Coppi, a Castellania, e arrivo nel piazzale del santuario di Biella. Le indiscrezioni, come da prassi non confermate dal comitato organizzatore della carovana, sono circolate in un summit tenuto l’altro giorno a Torino con alcuni amministratori del territorio.
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Vincenzo Nibali, 31 anni, in maglia rosa: ha vinto il Giro 2016. Ora è a caccia di una medaglia olimpica
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Stefano Zavagli
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Ricercato a Parigi un afghano, si teme un attentato imminente
L’uomo ricercato dalla polizia sarebbe in Francia da due mesi, transitato per un campo rifugiati
Un richiedente asilo afgano che potrebbe compiere un attentato «imminente» a Parigi è attivamente ricercato dalla polizia francese: è quanto scrive oggi il quotidiano MetroNews precisando che dell’individuo non si hanno né il nome né il cognome, ma solo una foto segnaletica trasmessa alle forze dell’ordine. L’uomo ricercato dalla polizia sarebbe in Francia da «due mesi», transitato per un «campo rifugiati», prosegue il giornale. La «scheda segnaletica» è stata diffusa ieri a tutti i servizi di polizia dell’agglomerato urbano di Parigi.
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Un richiedente asilo afgano che potrebbe compiere un attentato «imminente» a Parigi è attivamente ricercato dalla polizia francese: è quanto scrive oggi il quotidiano MetroNews precisando che dell’individuo non si hanno né il nome né il cognome, ma solo una foto segnaletica trasmessa alle forze dell’ordine. L’uomo ricercato dalla polizia sarebbe in Francia da «due mesi», transitato per un «campo rifugiati», prosegue il giornale. La «scheda segnaletica» è stata diffusa ieri a tutti i servizi di polizia dell’agglomerato urbano di Parigi.
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