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venerdì 19 aprile 2019

"Strangolato perché piangeva". Arrestata la madre del bimbo morto a Cassino

È stato strangolato dalla madre. Non è stato investito e ucciso da una macchina poi fuggita il piccolo Gabriel, il bimbo di trenta mesi morto nel pomeriggio di ieri a Piedimonte San Germano. Ad ucciderlo è stata la madre, Donatella Di Bona arrestata durante la nottata dai carabinieri del comando provinciale di Frosinone e dai colleghi della Compagnia di Cassino con l'accusa di omicidio volontario.
Secondo quando ricostruito dagli investigatori del colonnello Fabio Cagnazzo, comandante provinciale, la ventottenne avrebbe cercato di far tacere il piccolo che piangeva chiudendogli la bocca con una mano e poi lo avrebbe strangolato. Il tutto sarebbe accaduto durante una passeggiata nei pressi dell'abitazione della nonna materna del bimbo. Il magistrato Valentina Maisto, della procura di Cassino, ha disposto lo stato di fermo per la donna con l'accusa di omicidio volontario e disposto il suo trasferimento nel carcere di Rebibbia a Roma. 
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Con la sabbia che arriva dal Sahara la neve delle Alpi si scioglie prima

Lo studio dell’Università Bicocca: la superficie nevosa più scura attrae i raggi solari



Se ne sono accorti camminando in montagna. Troppo rossa quella neve che doveva essere bianca. Colpa del deserto del Sahara che ogni anno a causa dei venti immette nell’atmosfera 700 milioni di tonnellate di polveri. La ricaduta del pulviscolo ha come effetto quello di scurire la superficie nevosa che a quel punto attrae di più i raggi solari anticipando lo scioglimento delle nevi.

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giovedì 18 aprile 2019

Roma: esposto ex ad Ama, "pressioni da Raggi per portare i conti in rosso"

Lega: se intercettazioni vere, la sindaca si dimetta

La sindaca Virginia Raggi con l'amministratore delegato di AMA, Lorenzo BagnacaniRIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
"Devi modificare il bilancio come chiede il socio. Tu lo devi cambiare comunque, anche se ti dicono che la Luna è piatta"". Lo afferma la sindaca Virginia Raggi nella registrazione di un colloquio avuto il 30 ottobre scorso con l'ex presidente e ad dell'Ama Lorenzo Bagnacani. L'audio è allegato all'esposto presentato alla Procura di Roma da Bagnacani nel quale denuncia presunte pressioni ricevute per modificare il bilancio della municipalizzata dei rifiuti.
"Non c'è stata nessuna pressione ma la semplice applicazione delle norme, il bilancio proposto da Bagnacani violava le norme e avrebbe garantito premi a ad e dirigenti", è la replica del Campidoglio.

Notre-Dame, "Potrebbe essere stato un cortocircuito"

Stando a Le Parisien gli inquirenti si interrogano soprattutto sugli ascensori usati per i lavori

"Potrebbe essere stato un cortocircuito" a provocare l'incendio che ha devastato Notre-Dame lunedì sera, "gli inquirenti si interrogano soprattutto sugli ascensori usati per i lavori". Lo riferisce il sito di Le Parisien, citando una fonte vicina al dossier.
Le impalcature per i lavori di restauro che erano in corso sul tetto e alla guglia erano dotate di due ascensori, il primo raggiungeva i 24 metri dal suolo, l'altro per arrivare al tetto a 54 metri. 

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Il sottosegretario Armando Siri è indagato per corruzione. Perquisizioni della Dia fra Palermo e Roma

Al centro dell’inchiesta un faccendiere nel settore dell’energia in rapporti con un condannato per mafia a Trapani, che oggi è stato arrestato nuovamente

Portogallo: si ribalta bus turistico, almeno 29 morti

Sull'isola di Madeira, il pesante mezzo è precipitato sopra una casa

Un bus turistico si è ribaltato sull'isola di Madeira causando almeno 28 morti. L'autista del bus avrebbe perso il controllo del mezzo che è precipitato sopra una casa. Sul posto sono accorse diverse ambulanze. Diversi anche i feriti, alcuni già trasferiti in ospedale.
La maggioranza delle vittime è tedesca. 
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mercoledì 17 aprile 2019

Reddito di cittadinanza, l’assegno è più basso del previsto: “Solo 40 euro? Vergogna, ci avete fregato”

Il reddito di cittadinanza è ormai in dirittura d’arrivo, le istanze presentate durante la prima fase sono state pressoché tutte elaborate e i circa 800mila richiedenti in questi giorni stanno ricevendo via mail e via sms l’esito della pratica.
Secondo quanto comunicato dall’Inps, nel complesso sono 487.677 le domande che risultano essere state accettate mentre il restante 26 per cento della platea richiedente ha ricevuto un rifiuto.
Sebbene migliaia di famiglie in queste ore stiano festeggiando la notizia comunicata dall’Inps, ci sono altrettante migliaia di persone che stanno iniziando a protestare contro il governo e contro “la truffa del reddito di cittadinanza” a causa degli importi troppo bassi che si sono visti concedere.
Su Facebook, nei numerosissimi gruppi privati e pubblici dedicati al reddito di cittadinanza, sono infatti centinaia e centinaia i post e i commenti pubblicati dai beneficiari del reddito rimasti delusi dall’esito della pratica. Il motivo? L’importo comunicato dall’Inps è molto più basso di quanto si aspettassero.
Ma quanto basso? In molti casi, si parla di cifre che vanno dai 40 ai 2-300 euro mensili anche per nuclei famigliari numerosi e composti da persone disoccupate, minori o invalidi.

“Riapriremo i forni di Auschwitz e ti ficcheremo lì dentro”: bambino ebreo minacciato a scuola

“Quando saremo grandi faremo riaprire Auschwitz e vi ficcheremo tutti nei forni, ebrei di m****”. Con queste gravissime minacce si è consumato un episodio di bullismo misto ad antisemitismo in una scuola media di Ferrara.
Secondo quanto riportato da Il Resto del Carlino, infatti, un bambino ebreo è stato aggredito da alcuni compagni di classe mentre si trovavano nella palestra dell’istituto. Insulti, minacce, qualche spintone. Poi la frase sui forni crematori del campo di concentramento polacco.
L’unica colpa del ragazzino, a quanto pare, è quella di avere origini ebree. A denunciare tutto è stata una delle mamme dei bambini che frequentano la scuola media di Ferrara, portavoce della rappresentante della classe frequentata dal ragazzino in questione.
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Sblocca-cantieri, il mistero dei decreti scomparsi

Un mese dopo l'approvazione, il testo non è ancora in Gazzetta Ufficiale. Non si ricorda un provvedimento d'urgenza rimasto tutto questo tempo nei cassetti. E poi in quali cassetti?

Tria: 'Aumento Iva confermato in attesa di alternative'

Il ministro dell'Economia in audizione sul Def davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato

Giovanni Tria, ministro dell'Economia,
durante l'audizione in Commissioni Bilancio di Camera e SenatoRIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
dati dei primi due mesi dell'anno sono "incoraggianti, la produzione ha invertito il trend negativo" e questi elementi "lasciano ritenere che la previsione per il 2019 sia equilibrata". Così il ministro dell'Economia Giovanni Tria in audizione sul Def davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Il Documento di economia e finanza "conferma i pilastri dell'azione governativa: rafforzare l'inclusione e ridurre il gap di crescita" con gli altri Paesi europei "e il rapporto debito Pil. Tria ha sottolineato che "la strategia che si intende perseguire" vede "il rilancio degli investimenti pubblici come fattore fondamentale", insieme al sostegno alle imprese per l'innovazione tecnologica.
Perché l'Italia riduca il gap di crescita con i partner europei "è anche necessario un cambiamento del modello di crescita europeo - ha aggiunto Tria - verso una promozione della domanda interna, senza pregiudicare la competitività".
"La revisione al ribasso delle stime di crescita risulta pienamente coerente con l'evoluzione della situazione economica generale" e "a dicembre era all'1% al di sotto dell'1,2% della Ue". Per il ministro questo "consente di sottolineare che il governo non ha affatto peccato di ottimismo" e che "le revisioni si sono rese progressivamente necessarie scontando l'andamento della seconda metà del 2018, inferiore ad attese che avevamo chiaramente indicato come rischi di previsione".
"La legislazione vigente in materia fiscale è confermata in attesa di definire, nei prossimi mesi, misure alternative". In audizione sul Def davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato Tria ha confermato che "lo scenario tendenziale (del Def, ndr) incorpora gli incrementi dell'Iva e delle accise dal 2020-2021".
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Omicidio nel Cosentino, donna incinta uccisa in casa a coltellate

Il marito confessa: "Ero sotto effetto di droghe"


Il corpo è stato trovato da alcuni familiari, che hanno lanciato lʼallarme. Romina Iannicelli è morta a causa di un trauma cranico, provocato dallʼuso di unʼarma impropria

Ha confessato Giovanni De Cicco, l'uomo arrestato per l'omicidio della moglie Romina Iannicelli, la 40enne incinta uccisa in casa a Cassano allo Ionio, nel Cosentino. A trovare il cadavere sono stati alcuni familiari che avevano un appuntamento con lei. L'omicidio è avvenuto nella casa dove la donna viveva con il marito. L'uomo è risultato da subito irreperibile ma poi si è presentato dai carabinieri con l'avvocato ed è stato arrestato.

martedì 16 aprile 2019

Con la grigliata di Capodanno distrussero ettari di bosco: 13 milioni di multa per due studenti di Como

Un barbecue sulle montagne di Sorico alla base delle fiamme che per due settimane andarono avanti uccidendo gli animali di una fattoria. Indagati per disastro colposo, hanno ricevuto la sanzione dei carabinieri forestali

L'incendio di Sorico (foto del gruppo ecologico studenti comaschi onlus) 
Una multa da 13 milioni per aver distrutto 110 ettari di bosco e compromesso un'area ancora più vasta, di quasi mille ettari, accendendo il fuoco per una grigliata all'aperto. I carabinieri forestali hanno notificato la sanzione a due studenti 20enni della provincia di Como che lo scorso 30 dicembre, con altri amici, avevano deciso di trascorrere la fine dell'anno in un bosco dell'Alto Lario, sul monte Berlinghera. Ma il barbecue acceso all'aperto, in una giornata di vento, aveva provocato un incendio di vaste dimensioni.

Il gruppo aveva deciso di trascorrere quei giorni nella casa del nonno di uno di loro a Sorico e di fare un barbecue all'aperto: ma qualche scintilla della brace era caduta sull'erba secca e così il fuoco si era esteso lungo la montagna e raggiunto alcune le abitazioni, compreso un agriturismo dove erano morti quasi tutti gli animali. C'erano volute due settimane per spegnere l'incendio. 


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Meteo a 7 giorni: da Pasquetta il tempo si guasterà

Godiamoci queste giornate per quanto possibile, da Pasquetta il tempo potrebbe prendere una piega nettamente diversa.


La prima parte del lungo ponte di Pasqua trascorrerà quasi certamente sotto la protezione di un modesto ma efficace cuneo di alta pressione, che favorirà l'affermazione delle schiarite sugli annuvolamenti e una prevalenza di tempo asciutto, eccezion fatta per qualche fenomeno di instabilità convettiva pomeridiana sui rilievi.

Da Pasquetta invece sull'Italia vi sarà un cedimento dell'alta pressione e l'inserimento di correnti umide ed instabili a precedere addirittura l'ingresso di una vasta saccatura atlantica, foriera di maltempo da martedì 23 in poi su molte zone del Paese.

Ecco il riassunto grafico in sintesi dei prossimi sette giorni: si nota l'instabilizzazione del tempo prevista da Pasquetta in poi (lunedì 22) con rischio di precipitazioni su gran parte della Penisola:


Andiamo però con ordine: da mercoledì 17 a sabato 20 aprile i disturbi sulla Penisola risulteranno ben pochi, come già detto potrebbe riscontrarsi qualche nota di instabilità lungo i rilievi appenninici ma nulla di più. 

Anche la Pasqua potrebbe trascorrere con il sole dalle Alpi alla Sicilia, anche se nel pomeriggio qualche rovescio potrebbe farsi notare sulle Alpi occidentali e l'Appennino ligure. 


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Linea di tendenza per i prossimi 15 giorni: la parola agli SPAGHETTI

Notre-Dame, sistema antincendio «rudimentale»: in uno studio italiano l’allarme inascoltato

Una concentrazione di polveri, stratificate nel corso dei secoli, che ha un effetto deflagrante. Effetto che può essere attivato da un corto circuito o anche, semplicemente, dai fili elettrici degli impianti di allarme delle impalcature usate per i lavori di ristrutturazione. È questo il risultato di uno studio su Notre Dame realizzato tre anni fa da Paolo Vannucci, originario di Lucca e docente di meccanica all’università di Versailles, che rivelava anche l’assenza di un sistema anticendio automatico efficace nella cattedrale francese. Oltre a un «enorme carico di fuoco», ovvero una grande quantità di materiale infiammabile ammassato nel tetto del monumento.
«Tre anni fa lo studio, intitolato “Cathédrale durable”, è stato inviato al Cnrs, il Consiglio nazionale di ricerca francese, che lo ha completamente ignorato» racconta Paolo Maria Mariano, professore di meccanica all’università di Firenze e collega di Vannucci, sottolineando come i risultati del rapporto appaiano quasi come una profezia della tragedia accaduta ieri sera a Parigi. «Secondo Vannucci - spiega il professor Mariano - nel tetto di Notre Dame, struttura estremamente moderna per concezione nonostante alcuni dei suoi legni appartengano a querce tagliate all’epoca di Carlo Magno, l’alta concentrazione di polveri ha un notevole effetto deflagrante e qualsiasi tensione elettrica può scatenare un incendio».
Sistema antincendio «rudimentale»
L’unico sistema anticendio presente a Notre Dame era « una bocca di fuoco esterna, piuttosto rudimentale», spiega Mariano, che racconta come il collega Vannucci avesse invece suggerito al Cnrs l’adozione di un «più efficace sistema anticendio a polveri». «Dopo l’incendio di ieri- racconta ancora Mariano - Vannucci ha scritto all’Eliseo per far sapere al presidente francese Macron che i risultati del suo studio sono disponibili presso il Cnrs francese, che li ha secretati».

Il Serravalle Outlet resterà chiuso a Pasqua: accolta la richiesta dei sindacati

Due anni fa la manifestazione e la mobilitazione dei lavoratori per non lavorare la domenica che celebra la Resurrezione di Gesù Cristo


SERRAVALLE SCRIVIA
Dopo quasi due decenni, da quando il Serravalle Designer Outlet entrò in attività, per la prima volta resterà chiuso nella giornata di Pasqua. Una decisione che forse coglie di sorpresa gli stessi dipendenti ma principalmente l’enorme bacino della clientela, proveniente da tutto il Nord Ovest e dall’estero. Però ci sono volute lotte sindacali, riunioni dei dipendenti spesso condotte a livello «carbonaro» e, soprattutto, sensibilizzazioni a livello nazionale, tanto da chiamare direttamente in causa anche l’ex segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, giunta a Serravalle nella primavera 2017, quando si era aperta una vera «battaglia» mediatica sul caso.
Ora il muro contro muro è finalmente cessato, certamente anche in ragione della «Primavera dell’Outlet». La stessa direzione del centro della grande moda quest’anno ha accolto le richieste dei sindacati, che nel frattempo erano tornati alla carica, annunciando di rinunciare allo shopping pasquale. Una giornata che vale pur sempre centinaia di migliaia di euro di fatturato. Come è nello stile del Designer Outlet, nessun commento dalla direzione sulla decisione.
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100 milioni dal miliardario Pinault

Il miliardario francese Francois Pinault donerà 100 milioni di euro per la ricostruzione di Notre Dame devastata dall'incendio. Pinault è il fondatore di Kering, il gigante del lusso che controlla Gucci e Balenciaga. E' sposato con l'attrice Salma Hayek.



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Piaggio Aero, dal 2 maggio in 504 in cassa integrazione

E' quanto emerso all'incontro all'Unione industriali di Savona, in vista del faccia a faccia al Mise

MILANO - Sarà festa del lavoro a breve, ma non per i dipendenti di Piaggio Aero. Dal due maggio, il giorno successivo alla ricorrenza, scatterà la cassa integrazione per 504 lavoratori della società da tempo in crisi.

E' questa la notizia confermata durante l'incontro propedeutico a quello del 17 aprile al Mise alla presenza di Rsu e organizzazioni sindacali, presso l'Unione Industriali di Savona. Dunque dal 2 maggio altri 474 lavoratori si aggiungeranno ai 30 che già ricadono sotto l'ammortizzatore sociale. Per 126, sarà cassa interazione a zero ore. "I 5 mesi di attendismo e sottovalutazione da parte del Governo - ha detto Alessandro Vella (Fim Cisl) - hanno causato un primo 'capolavoro'".


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lunedì 15 aprile 2019

Parigi, incendio a Notre-Dame, fiamme e fuoco dal tetto

Un denso fumo nero si sta alzando dal centro di Parigi ed è visibile in gran parte della città

Un grande incendio è in corso alla cattedrale Notre-Dame di Parigi. Con il passare dei minuti, il rogo aumenta di intensità.  
Un denso fumo nero si sta alzando dal centro di Parigi ed è visibile in gran parte della città. 
Le fiamme divampate a Notre-Dame Hanno raggiunto, a quanto si apprende, la volta della cattedrale, il monumento storico più visitato d'Europa. L'evacuazione è in corso, un ampio perimetro di sicurezza è stato disposto dalle forze di sicurezza. I pompieri, che stanno intervenendo sulla cattedrale, confermano l'incendio è "probabilmente" legato ai lavori di ristrutturazione in corso.

25 Aprile, in Brianza la sindaca azzurra moglie del senatore leghista cancella le celebrazioni

A Lentate sul Seveso Laura Ferrari non concede il patrocinio alle associazioni: "La Resistenza non va strumentalizzata dai partiti, l'anno prossimo troveremo un'altra formula". A Milano appello del Comitato Permanente Antifascista: "Grande corteo unitario"

Migranti: Salvini, indagato per sequestro persona. Il ministro: "Per me i porti rimarranno chiusi"

Per fatti commessi "in Siracusa dal 24 al 30 gennaio 2019"

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini è stato nuovamente iscritto nel registro degli indagati per il reato di "sequestro di personacommesso in Siracusa dal 24 al 30 gennaio 2019". Lo ha detto lo stesso Salvini a Monza spiegando che il procuratore Carmelo Zuccaro ha presentato una "contestuale richiesta di archiviazione".
"Ne approfitto per rispondere a qualche ministro: per me i porti rimarranno chiusi", ha detto Matteo Salvini a Monza annunciando di essere stato nuovamente indagato. "Rispetto il lavoro del collega di Maio che si occupa di lavoro, ma sui temi di controllo dei confini e di criminalità organizzata sono io a decidere", ha detto a Monza il ministro dell'Interno Matteo Salvini, rispondendo al ministro del Lavoro secondo il quale la chiusura dei porti è una soluzione "solo temporanea". "Se il ministro Di Maio e Trenta la pensano in modo diverso lo dicano in Cdm e faremo una franca discussione - ha proseguito - I porti con me rimangono indisponibili chiusi e sigillati ai mercanti di esseri umani".

Bankitalia rivede il debito al rialzo di 5,3 mld nel 2018

E' al 132,2% del Pil. A febbraio 2019 nuovo record, toccata quota 2.363,6 miliardi. Nello stesso mese entrate tributarie in calo dell'1,7%. Resta negativo il giudizio delle imprese sull'economia

Il debito delle amministrazioni pubbliche è stato rivisto al rialzo rispetto ai dati diffusi lo scorso 15 marzo, di 0,8 miliardi nel 2016, 5,5 miliardi nel 2017 e 5,3 miliardi nel 2018. Lo si legge nel Bollettino di Bankitalia su fabbisogno e debito. Le revisioni riflettono principalmente l'ampliamento del perimetro delle Amministrazioni pubbliche definito dall'Istat in accordo con l'Eurostat. Le revisioni del fabbisogno sono di entità limitata.
Il debito risulta pari a 2.321,95 miliardi pari al 132,2% del Pil. A gennaio 2019 era salito a 2.363,49 mld. A febbraio il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di circa 200 milioni rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.363,68 miliardi e toccando comunque un nuovo record. E' quanto emerge dal bollettino di Bankitalia su Finanza pubblica, fabbisogno e debito. A gennaio il debito, grazie alle revisioni che riflettono l'ampliamento del perimetro delle Amministrazioni pubbliche definito dall'Istat in accordo con l'Eurostat era stato rivisto al rialzo a 2.363,49 miliardi.  A febbraio 2019 le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 28,9 miliardi, in calo dell'1,7% ((0,5 miliardi) rispetto al dato dello stesso mese del 2018. Lo si legge nel bollettino "Finanza pubblica: fabbisogno e debito" appena pubblicato da Bankitalia.

La Libia è persa: il mondo sta con Haftar e l’Italia è rimasta sola e dalla parte sbagliata

Il premier Giuseppe Conte incontra il ministro degli Esteri del Qatar per discutere dell'offensiva del generale Haftar in Libia. Ma non servirà a nulla perché l'Italia non sa qual è il suo posto nel mondo. Oscilla sempre tra velleità e timidezza, ambizione e provincialismo


Oggi il premier Giuseppe Conte, incontra il vicepremier e ministro degli Esteri del Qatar, Bin Abdulrahman al-Thani, per discutere della situazione in Libia e dell’offensiva che il generale Haftar sta conducendo contro il Governo che ha sede a Tripoli ed è guidato da Fayez Al-Sarraj. Quella del nostro governo è una mossa non solo legittima, ma doverosa: il Qatar è uno dei molti Paesi che, come l’Italia, hanno sottoscritto il Piano d’azione per la Libia presentato dall’Onu, sia nella versione originale del settembre 2017 sia in quella arricchita ed emendata in occasione della Conferenza di Palermo del dicembre 2018. Piano a suo tempo approvato anche dagli Usa, dall’Unione Europea e da gran parte dei governi che formano la cosiddetta comunità internazionale. E che poggia su una precisa indicazione: nel gran marasma libico, quella di Al-Sarraj è l’unico governo legittimo. Provvisorio, perché di riconciliazione nazionale, ma legittimo. Tutto bene, quindi? No, tutto male. Gli eventi sul terreno raccontano ben altra storia.

Il generale Haftar continua imperterrito l’offensiva. La sua presa sulla Libia, che già comprende la Cirenaica e il Fezzan, si allarga di giorno in giorno. E i Paesi che lo appoggiano, ovvero Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Francia, continuano serenamente ad armarlo e finanziarlo. In questo scenario, considerato anche che il Qatar è un po' lontano dalla Libia che invece si trova alle nostre porte, si ha la sensazione che l’Italia sia rimasta con il cerino dell’appoggio ad Al-Sarraj in mano. Un cerino acceso che si consuma a gran velocità. Gli Usa, che nel luglio scorso ci avevano promesso (ricordate l’incontro a Washington tra Trump e Conte?) una cabina di regia comune per la Libia? Non pervenuti. D’altra parte c’è l’Arabia di mezzo e quelli di Washington sanno che del proconsole saudita Mohammaed bin-Salman, da loro rifornito di armi e di aiuti di ogni genere, possono fidarsi. Purtroppo i sauditi stanno con Haftar. 

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domenica 14 aprile 2019

Nepal, scontro tra un aereo e un elicottero vicino l’Everest: tre morti e diversi feriti

L’aereo della Simrik Air stava decollando dallo scalo di Tenzing-Hillary a Lukla, la porta per l’Everest, considerato uno degli aeroporti più pericolosi del mondo, quando ha colpito un elicottero della Manang Air fermo. Le vittime sono il copilota e due agenti di polizia che si trovavano sulla pista.

Almeno tre morti e quattro feriti. Questo il bilancio dell’incidente avvenuto all’aeroporto Tenzing-Hillary di Lukla, secondo quanto dichiarano le autorità nepalesi. Tra le vittime il copilota e due agenti di polizia che si trovavano nell’area destinata agli elicotteri. Il velivolo della Simrik Air stava decollando dallo scalo, porta d’accesso aerea all’Everest, con destinazione Kathmandu, quando ha sbandato e ha colpito un elicottero della Manang Air su un eliporto, ha detto il portavoce della polizia Uttam Raj Subedi. I feriti sono stati trasportati in elicottero a Kathmandu e le squadre di polizia giunte sul posto stanno coordinando le operazioni necessarie affinchè l'incendio non si estenda all’aeroporto. Un’indagine è stata avviata per accertare le cause del  tragico sinistro.

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Imperia, auto scolastica per viaggi personali. Preside finisce in carcere

La dirigente è stata sorpresa a bordo del veicolo al rientro dalla Francia

Imperia, 14 aprile 2019 - Sorpresa ad utilizzare l'auto scolastica, in dote all'istituto di cui è preside, per viaggi personali. Così una dirigente scolastica di 62 anni è stata arrestata e portata in carcere. Il fatto è avvenuto ad Imperia e l'accusa nei confronti della donna è di peculato (rischia una pena di 10 anni). La donna è stata infatti sorpresa con l'auto di servizio al rientro di un viaggio da Mentone in Francia: i militari hanno atteso che rimpatriasse per fermarla in flagranza di reato e portarla in caserma. La preside era con i familiari.
Le indagini erano state avviate il mese scorso. "Io sono un dirigente, posso autogestirmi", ha cercato di giustificarsi la donna con i carabinieri al momento in cui è stata fermata a Ventimiglia con l'auto della scuola, una Toyota Corolla.  All'interno della scuola dava fastidio che l'auto, in uso a tutto il corpo docente e amministrativo, era di fatto sempre nella disponibilità della preside. Dopo una segnalazione, i militari hanno cominciato appostamenti e avviato intercettazioni telefoniche e ambientali che hanno portato a individuare più violazioni. 
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Limbiate, aggrediti da pitbull in cortile: gravi due bambini

Un maschietto di 6 e una femminuccia di 5 anni stavano giocando, subito ricoverati al S.Gerardo

Limbaite, 14 aprile 2019 - Terrore alle 17 nelle case comunali di via Sabotino,quando un pitbull è saltato addosso a due bambini, un maschietto di 6 e una bimba di 5 anni, aggredendoli con furia. La sorella maggiore che ha assistito alla scena ha avuto pure lei un malore.
La drammatica aggressione è avvenuta nel cortile delle case del quartiere Mombello. Dalle prime ricostruzioni dei carabinieri guidati dal maggiore Mansueto Cosentino, i due bimbi stavano giocando nel cortile del palazzo, quando il pitbull, di proprietà di un 39enne ecuadoriano che abita nello stabile, è saltato all’esterno del balcone dell’appartamento al piano terra. Il cane infuriato si è accanito sui due bambini indifesi, causando ferite profonde a entrambi. A vegliare sul loro gioco c’era la sorella maggiore di uno dei due, che prima ha iniziato ad urlare, sentendosi impotente davanti alla furia del cane e spaventata, mentre i piccoli cercavano di scappare.
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