E' al 132,2% del Pil. A febbraio 2019 nuovo record, toccata quota 2.363,6 miliardi. Nello stesso mese entrate tributarie in calo dell'1,7%. Resta negativo il giudizio delle imprese sull'economia
Il debito delle amministrazioni pubbliche è stato rivisto al rialzo rispetto ai dati diffusi lo scorso 15 marzo, di 0,8 miliardi nel 2016, 5,5 miliardi nel 2017 e 5,3 miliardi nel 2018. Lo si legge nel Bollettino di Bankitalia su fabbisogno e debito. Le revisioni riflettono principalmente l'ampliamento del perimetro delle Amministrazioni pubbliche definito dall'Istat in accordo con l'Eurostat. Le revisioni del fabbisogno sono di entità limitata.
Il debito risulta pari a 2.321,95 miliardi pari al 132,2% del Pil. A gennaio 2019 era salito a 2.363,49 mld. A febbraio il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di circa 200 milioni rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.363,68 miliardi e toccando comunque un nuovo record. E' quanto emerge dal bollettino di Bankitalia su Finanza pubblica, fabbisogno e debito. A gennaio il debito, grazie alle revisioni che riflettono l'ampliamento del perimetro delle Amministrazioni pubbliche definito dall'Istat in accordo con l'Eurostat era stato rivisto al rialzo a 2.363,49 miliardi. A febbraio 2019 le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 28,9 miliardi, in calo dell'1,7% ((0,5 miliardi) rispetto al dato dello stesso mese del 2018. Lo si legge nel bollettino "Finanza pubblica: fabbisogno e debito" appena pubblicato da Bankitalia.
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