Al centro dell’inchiesta un faccendiere nel settore dell’energia in rapporti con un condannato per mafia a Trapani, che oggi è stato arrestato nuovamente
di SALVO PALAZZOLO e MARIA ELENA VINCENZIArmando Siri, sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e senatore della Lega, è indagato dalla procura di Roma per corruzione. Avrebbe intrattenuto frequenti rapporti, tutti da chiarire, con un faccendiere impegnato nel settore dell’energia su cui indagano da tempo i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Palermo e gli investigatori della Dia. Proprio i pubblici ministeri siciliani hanno trasmesso ai colleghi della Capitale il filone dell’inchiesta riguardante le frequentazioni romane del faccendiere, che era sempre alla ricerca di sostegni politici – e sembra anche legislativi – per la galassia delle sue attività. A documentarlo, ci sono intercettazioni e pedinamenti, che aprono uno scenario inquietante di infiltrazioni nei palazzi delle istituzioni. Siri è il consigliere economico del ministro dell'Interno Matteo Salvini e l'ideologo della Flat Tax, quattro anni fa patteggiò una condanna per bancarotta.Questa mattina, i procuratori aggiunti di Palermo e Roma, Paolo Guido e Paolo Ielo, hanno disposto una serie di perquisizioni. Per acquisire atti e documenti riguardanti appalti, e soprattutto autorizzazioni in materia di impianti energetici, che solo in Sicilia rappresentano un giro d’affari che vale 10 miliardi di euro. A condurre l'inchiesta, il pm romano Mario Palazzi e il collega palermitano Gianluca De Leo.Continua qui
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