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venerdì 2 aprile 2010

La Lega "educa" gli immigrati: tutti a scuola di dialetto

L’integrazione passa attraverso il dialetto? Lo sostiene la Lega a a Belluno, dove la storia, la cultura e la lingua locale entrano nei programmi di formazione propedeutica all’integrazione sociale e lavorativa degli immigrati regolari. In seguito all’accordo di programma con la Regione Veneto approvato dalla giunta provinciale, accanto ai corsi di lingua, cultura e storia italiana e di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, verranno attivati corsi specifici per la conoscenza del territorio e del dialetto bellunese. «Il progetto, che non è discriminante, nasce da istanze raccolte sul territorio, dagli imprenditori e dai lavoratori stessi» - sostiene l’assessore provinciale alle politiche del lavoro e alla formazione Stefano De Gan (Lega Nord). Il progetto interesserà particolari settori, come quello dell’edilizia e dell’assistenza sanitaria pubblica e privata, “che vedono la coesistenza sui posti di lavoro di italiani e stranieri e grosse difficoltà legate alla lingua”. A costituire una barriera linguistica sarebbero soprattutto nomi di attrezzi e strumenti di lavoro, ma anche richieste e indicazioni in dialetto che gli immigrati non sono in grado di comprendere.

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