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giovedì 22 luglio 2010

«Per me è un figlio». Il boa in fuga terrorizza il paese

Battute nei campi alla ricerca del serpente, battezzato Niño. Il padrone, un camionista, è stato denunciato 

GENOVA — Nessuna notizia di Niño. Si chiama «bambino» ed è un boa constrictor lungo un metro e settanta centimetri. «L'ho chiamato così perché è nato in Colombia» dice il padrone, Luigi Bianchi, camionista. Poi spiega come Niño è sfuggito alla sua sorveglianza, proprio come un bambino: «Lo perdi di vista cinque minuti, poi gli lasci un po' più di indipendenza, passano dieci minuti, e l'altra domenica dopo un quarto d'ora non è tornato a casa... e non l'abbiamo trovato più». Niño, come ha raccontato ieri Il Secolo XIX, ha scelto la libertà nei campi di Albarasca, minuscola frazione del Comune di Stazzano, Alessandria. Le pigre giornate di Albarasca sono state scosse da un brivido: dov'è il boa fuggitivo? Cosa fa? Il sindaco di Stazzano, Graziano Montessoro, ha fatto affiggere manifesti con la foto di Niño e i numeri della Forestale e del Comune «da contattare se qualcuno lo vede».

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Mucca pazza, donna livornese in coma Gli esperti: "Oggi la carne è sicura"

Ha 42 anni ed è ricoverata nell'ospedale di Livorno. La prima diagnosi nel 2009 all'Istituto neurologico milanese Carlo Besta. Non è ancora chiaro  in che modo si sia ammalata. E' il secondo caso registrato in Italia

di VALERIA PINI

Una donna di 42 anni è ricoverata nell'Hospice di cure palliative dell'Ospedale di Livorno in coma, per un caso sospetto della sindrome di Creutzfeldt-Jakob, il cosiddetto morbo della 'mucca pazza'.

La donna, originaria di Livorno,  è in condizioni disperate e si trova nel reparto dell'ospedale proprio per effettuare cure che l'aiutino ad affrontare la fase terminale della malattia. Si tratta della seconda persona colpita dal morbo della 'mucca pazza' in Italia. La prima fu una donna siciliana nel 2002.

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mercoledì 21 luglio 2010

"A un passo dalla verità sulle stragi" I pm sull'attentato di via D'Amelio

PALERMO - "Siamo a un passo dalla verità sulla strage di via D'Amelio. E la politica potrebbe non reggerne il peso". A 18 anni dall'assassinio del giudice Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta, i magistrati di Caltanissetta Sergio Lari e Nico Gozzo non hanno dubbi. Nonostante i depistaggi, le "amnesie" istituzionali, le false prove e i falsi pentiti, le indagini sono prossime a una svolta. "Il problema - si chiede l'aggiunto Gozzo, ascoltato a lungo, oggi, dalla commissione nazionale Antimafia a Palermo assieme al procuratore Lari - è capire se c'è una politica in grado di raccogliere tutto questo".

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Marea nera in Cina, salvataggio shock


Queste immagini shock sono state scattate da Jiang He (Reuters-Greenpeace) e documentano la fasi del drammatico salvataggio di due operai impegnati nelle operazioni di pulizia nel porto di Dalian, in Cina, area colpita da un'altra marea nera mentre cercano di fissare una pompa subacquea. Dopo minuti drammatici vengono portati in salvo, e uno è praticamente coperto di petrolio.

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Berlusconi ammette la sconfitta "Non mi hanno lasciato altra scelta"

I finiani cantano vittoria: "Dopo la vicenda Cosentino il premier si è piegato ancora". Alta tensione nel Pdl. C'è chi sconsiglia il voto sul ddl ad agosto per evitare sorprese

di FRANCESCO BEI

ROMA - "Non è la legge che avrei voluto io, ma Napolitano non ci ha lasciato altra scelta. Ora l'importante è andare avanti". Mastica amaro il Cavaliere. Mastica amaro per la bevanda che ha dovuto trangugiare sulle intercettazioni. È stato costretto a firmare una soluzione che è molto distante anche dall'ultima mediazione - che già considerava "un tradimento del programma" - sulla quale peraltro si era astenuto (unico tra tutti i membri) nell'ufficio di presidenza del Pdl del mese scorso. Per comprendere il suo stato d'animo basta riferire la battuta pronunciata una decina di giorni fa durante l'ennesimo "brain storming" con i suoi sherpa: "In Italia si è già intercettato troppo. L'unico emendamento che sono disposto ad accettare è una moratoria delle intercettazioni per i prossimi 5 anni!".

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martedì 20 luglio 2010

Borsellino, applausi a Fini "Mangano non è un eroe"

A Palermo la commemorazione della strage. Il presidente della Camera, prima fischiato dalle agende rosse, si è fermato a parlare con loro: lo stalliere di Arcore "è stato un cittadino condannato per mafia. Eroi sono quelli che si sacrificano per lo Stato". Napolitano: "Fare piena luce". La rabbia di Rita Borsellino

 

PALERMO - Il popolo delle agende rosse, tra memoria, rabbia e speranza, ha ricordato il 18esimo anniversario della morte del giudice Paolo Borsellino e dei cinque agenti della sua scorta. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, è stato prima contestato e poi applaudito dalla folla di partecipanti alla fiaccolata che ha concluso la lunga giornata. I giovani che inizialmente lo avevano fischiato urlando "vergogna", dopo aver parlato con Fini lo hanno ringraziato per le sue parole. Dichiarazioni fatte faccia a faccia ai contestatori, con cui il presidente della Camera si è intrattenuto a lungo ascoltando le argomentazioni e rispondendo alle domande. Dialogo sfociato in un applauso quando Fini ha detto che "Mangano non è un eroe".

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lunedì 19 luglio 2010

Diciotto anni fa la strage di via D'Amelio, Napolitano: "Necessario fare piena luce"

Palermo commemora il giudice Paolo Borsellino e i cinque uomini della sua scorta uccisi il 19 luglio 1992. Messaggio del capo dello Stato alla vedova del magistrato e a Maria Falcone. Rita Borsellino: "C'è chi ha perso il diritto di piangere Paolo". Il procuratore Grasso: "Che non fu solo mafia lo sappiamo da anni". Poca gente alle manifestazioni. Stasera una fiaccolata

"Con animo ancora profondamente scosso, vorrei ribadire che il modo migliore per onorare la memoria di Paolo Borsellino e di quanti hanno sacrificato la loro vita per la difesa dello Stato, della democrazia e della giustizia è per tutti noi - ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani - seguire ogni giorno il loro esempio e onorare il loro insegnamento nello svolgimento dei compiti cui siamo chiamati".

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Lecco, due pluripregiudicati evadono scavalcando un muro di cinta

Si tratta di un egiziano detenuto per rapina e lesioni e di un italiano condannato per omicidio e spaccio di droga. La fuga durante l'ora d'aria. Le ricerche estese a tutte le regioni del Nord

LECCO - Sono evasi scavalcando un muro di cinta del carcere di Pescarenico di Lecco. I fuggitivi, entrambi pluripregiudicati, sono El Fadly Aly Amr, egiziano di 29 anni con precedenti per rapina e lesioni personali aggravate, e Romeo Nicodemo, ventiseienne originario di Polistena (Reggio Calabria), condannato per spaccio di sostanze stupefacenti e accusato di omicidio in un procedimento ancora in corso.

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P3, l'inchiesta va avanti probabili nuovi indagati

Dopo le dimissioni di Cosentino e l'interrogatorio dell'ex sottosegretario, settimana cruciale per i magistrati che valutano le posizioni delle persone che compaiono nelle intercettazioni. Previsti nei prossimi giorni gli interrogatori di Caliendo, Formigoni, Miller, Carbone , Marra e Martone. Di Pietro: "Di fronte a questo nuovo scandalo l'Italia non si indigna più"

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venerdì 16 luglio 2010

Grande caldo, arriva il picco oggi bollino rosso per 18 città

E domani saranno tre in più

Grande caldo, arriva il picco oggi bollino rosso per 18 città

In arrivo il weekend della grande afa. Domani il livello massimo di allerta riguarderà 21 città della penisola. Si suda anche in montagna .
 
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Piemonte, Cota torna in bilico Il Tar: ricontare 15mila schede

Accolti due ricortsi, escluse le liste, validi solo i voti per Cota. La decisione a notte fonda dopo una lunga camera di consiglio. Esulta la Bresso: "La sentenza ha dimostrato la fondatezza della quasi totalità delle nostre richieste"

di PAOLO GRISERI e VERA SCHIAVAZZI

TORINO - Torna in bilico la presidenza del leghista Roberto Cota alla guida del Piemonte. All'1,05 di questa notte il presidente del Tar piemontese, Franco Bianchi, ha letto il dispositivo di una sentenza che potrebbe rivoluzionare il panorama politico. I giudici hanno accolto parzialmente il ricorso contro due liste di centrodestra ("Consumatori" e "Al centro con Scaderebech") decidendo che si proceda entro 30 giorni al riconteggio dei voti. Respinto invece il ricorso contro la lista "Verdi Verdi" accusata dal "Sole che ride" di aver copiato il simbolo per confondere gli elettori. Infine gli avvocati dei ricorrenti dell'area del centrosinistra hanno 60 giorni di tempo per avviare la querela contro Michele Giovine, eletto a capo della lista "Pensionati per Cota", sotto processo penale con l'accusa di aver presentato firme false.

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La Bp annuncia "Perdita fermata"

British Petroleum fa sapere che per la prima volta dopo tre mesi il greggio non fuoriesce più dalla piattaforma nel golfo del Messico. "Non sappiamo per quanto ma il dato è incoraggiante"

NEW YORK - La perdita di petrolio del pozzo Macondo nel Golfo del Messico è stata fermata per la prima volta da aprile. Lo ha annunciato la Bp, che quest'oggi ha ripreso il test di pressione sull'efficacia del nuovo tappo. Le valvole della nuova struttura di contenimento sono state tutte chiuse e il petrolio non fuoriesce più, ha annunciato il vice-presidente di Bp Kent Wells. Il risultato è il frutto del test sulla pressione del pozzo cominciato da poco.

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P3, si muovono Csm e Cassazione Marra trasferito per incompatibilità

"Cesare? Nelle carte è il premier"

Procedura "per incompatibilità ambientale" sul presidente della Corte d'Appello di Milano finito nelle carte dell'inchiesta sulla struttura segreta. E la procura generale della Suprema Corte apre un'indagine disciplinare su Miller, ex capo degli ispettori del ministero della Giustizia.

giovedì 15 luglio 2010

La rabbia del Cavaliere: "Gianfranco lo distruggo"

ROMA Berlusconi lo vuole morto, dice di Fini cose inenarrabili, che è un killer, un traditore, un ricattatore, un amico delle toghe rosse, «che la pagherà cara», confida uno dei partecipanti al vertice che ha portato alle dimissioni di Cosentino, che però rimane alla guida del Pdl in Campania. Una risposta del premier al presidente della Camera. Il quale voleva liquidare Cosentino da coordinatore regionale ma ha ottenuto l’allontanamento dal governo dopo aver calendarizzato per la prossima settimana la mozione di sfiducia delle opposizioni. «Berlusconi capisce solo questo linguaggio ruvido», ha detto Fini ai suoi, soddisfatto di avere segnato un punto a suo vantaggio.

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Ecco le foto della pantera avvistata di notte dalla forestale

Il felino è stato fotografato ieri sera in via Bronte durante le ricerche condotte dalla forestale

E' stata fotografata dagli agenti del corpo forestale la pantera che dalla metà di giugno è stata più riprese segnalata nel quartiere di Borgo Nuovo, alla periferia Nord di Palermo. Il felino è stato avvistato ieri sera in via Bronte durante le ricerche per la sua cattura, ed è stato fotografato. Si tratterebbe di un esemplare adulto e non di un immaturo.

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Uccise un pedone durante una gara di auto arrestata una ragazza, inchiodata da un video

Ha travolto e ucciso un uomo di 45 anni durante una 'corsa' nel centro del paese assieme ad altri giovani ubriachi. Ad inchiodare la giovane le foto e i video della bravata. Deve rispondere di omicidio colposo, omissione di soccorso e favoreggiamento

di LAURA SPANO'

TRAPANI - Sono pochi frame, ma da questi attimi raccolti da alcune telecamere poste lungo la strada che da Alcamo conduce ad Alcamo Marina, gli investigatori dei carabinieri sono riusciti ad incastrare chi la notte dello scorso 11 giugno ha ucciso e lasciato sull'asfalto senza neppure curarsi di quanto era accaduto un pedone, Vito D'Alcamo 45 anni, operaio sposato e padre di una bambina. In manette con l'accusa di omicidio colposo aggravato e omissione di soccorso è finita Antonietta Rizzo, 24 anni, alcamese. Con lei sono state denunciate altre cinque persone, quattro suoi amici con i quali quella notte dopo avere bevuto abbondantemente aveva improvvisato una gara di automobili lungo quel rettilineo.

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Fiat, tre operai licenziati a Melfi per protesta sulla Porta Venosina

I tre provvedimenti seguono l'analoga decisione assunta ieri dalla Fiat nei confronti di un impiegato delegato della Fiom, Pino Capuzzi, accusato di uso illegittimo della posta aziendale. Venerdì 16 sciopero di tutti gli stabilimenti del gruppo automobilistico

POTENZA - Tre operai del reparto montaggio dello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat - dove si produce la Punto Evo - sono stati licenziati dall'azienda, che li ha sospesi giovedì scorso con l'accusa di aver ostacolato il percorso di un carrello robotizzato durante un corteo interno. Il blocco del carrello robotizzato, secondo l'azienda, impediva di lavorare agli operai che non partecipavano allo sciopero e al corteo interno. Dei tre operai di Melfi, uno ha già ricevuto stamani, attraverso un telegramma, la comunicazione del licenziamento; gli altri due, che sono delegati della Fiom, non hanno ancora ricevuto alcuna comunicazione, ma i dirigenti della loro organizzazione sono sicuri del provvedimento. La Fiom impugnerà i licenziamenti, ha annunciato il segretario Maurizio Landini 1.

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mercoledì 14 luglio 2010

Cosentino si dimette da sottosegretario Anm: i magistrati coinvolti vadano via

"Lascio il governo per concentrarmi sul Pdl in Campania". La decisione dopo un vertice con Berlusconi a palazzo Chigi, presente anche Verdini. Il deputato mantiene il ruolo di coordinatore del Pdl in Campania.

ROMA - Dopo un vertice a Palazzo Chigi con il premier, Nicola Cosentino si è dimesso da sottosegretario all'Economia. "Ho deciso di concerto con il presidente Berlusconi di rassegnare le mie dimissioni da sottosegretario per potermi completamente dedicare alla vita del partito, particolarmente in Campania, anche al fine di contrastare tutte quelle manovre interne ed esterne poste in essere per fermare il cambiamento", ha scritto in una nota e ha aggiunto: "Il presidente della Camera con solerzia degna di miglior causa, dopo che già per due volte proprio alla Camera dei Deputati analoghe mozioni erano state votate e respinte con larga maggioranza, così come anche una al Senato, ha ritenuto di volerle calendarizzare in tempi brevissimi basandosi quindi soltanto su indimostrate e inconsistenti notizie di stampa". E sempre in merito a Fini ha scritto: ''È risibile che l'onorevole Fini voglia far passare le sue decisioni come se derivassero da una sorta di
tensione morale verso la legalità quando si tratta soltanto di un tentativo, anche assai scoperto, di ottenere il potere nel partito tramite Bocchino". E poi l'attacco al 'circo mediatico' che lo perseguita: ''Contro di me - ha detto - è in atto da due anni una persecuzione dal solito circo  mediatico, da 'L'Espresso' a 'la Repubblica', probabilmente perché ho messo fine alle sconfitte del centrodestra in Campania''. Più tardi, ai microfoni del Tg2 Cosentino ha negato che a chiedergli le dimissioni sia stato Berlusconi. ''Assolutamente no - ha risposto -. Sono io che le ho offerte perché è diventata una situazione insostenibile'', ha spiegato.

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Maxi blitz contro la 'ndrangheta: 304 persone arrestate in tutta Italia

Le accuse: traffico di armi e stupefacenti, omicidio, estorsione, usura.

Fermi in Calabria ma anche in alcune località del Nord: diversi anche gli arresti «eccellenti»

MILANO - Un duro colp0 alla mafia più difficile da infiltare da parte degli investigatori. Maxi blitz di carabinieri e polizia contro la 'ndrangheta: 304 sono state arrestate in diverse parti d'Italia per vari reati, tra i quali il tentativo di infiltrarsi negli appalti per l'Expo 2015 a Milano, come d'altronde era già emerso da più di un anno. Si tratta della più imponente operazione di questo tipo degli ultimi anni. 

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Berlusconi: «L'inchiesta P3? Solo polvere Basta con questo clima giacobino»

«Il Paese ha bisogno di responsabilità e di una piena governabilità»

Il premier e il caso eolico: «Sono solo quattro pensionati sfigati che si mettono insieme per cambiare l'Italia»

ROMA - L'inchiesta cosiddetta P3 sull'eolico che coinvolge anche esponenti molto vicini al presidente del Consiglio «è un polverone» e per questo motivo «non succede niente». 

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martedì 13 luglio 2010

Articolo21: "Ora tocca a Mineo sarà cacciato nelle prossime ore"

Rai

Giulietti e Vita lanciano l'allarme: "Gli imbavagliatori cercheranno di mettere le mani anche su RaiNews allontanando il direttore e mettendo al suo posto un esterno gradito alla Lega". Usigrai: "Masi smentisca"

 

ROMA - Il segnale è chiaro ed è solo questione di ore, almeno secondo Articolo21 che lancia l'allarme. "Altro che ricerca del dialogo. Nelle prossime ore gli imbavagliatori, e i loro delegati alla Rai cercheranno di mettere le mani anche su Rainews allontanando il direttore Corradino Mineo, mortificando le richieste della redazione e addirittura mettendo al suo posto un esterno gradito alla Lega". Lo affermano il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti e il senatore Pd Vincenzo Vita rilevando che "se tutto ciò dovesse essere confermato, per la prima volta nella storia della Rai una maggioranza avrebbe il controllo di 10 testate giornalistiche su 11 con l'aggravante di un premier proprietario dell'altrà metà dell'etere e tuttora ministro ad interim delle telecomunicazioni".

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Radio Vaticana, una perizia conferma il nesso tra le onde delle antenne e i tumori nei bimbi

Esiste una correlazione tra l'eposizione alle onde elettromagnetiche e l'aumento di leucemie e linfomi nei bambini fino a 14 anni che abitano a ridosso degli impianti di Cesano. Sono i risultati contenuti nelle 140 pagine della perizia disposta cinque anni fa nell'ambito dell'inchiesta per omicidio colposo dopo le morti sospette nella zona


C'è stata "un'associazione importante, coerente e significativa, tra esposizione residenziale alle strutture di Radio Vaticana ed eccesso di rischio di malattia per leucemia e linfomi nei bambini". All'incremento di questo rischio potrebbero aver "plausibilmente contribuito" anche le strutture di Maritele, sia pure "in modo limitato e additivo". Sono queste alcune delle conclusioni cui è giunta la perizia firmata dal professor Andrea Micheli e affidata in sede di incidente probatorio dal gip Zaira Secchi cinque anni fa perché si accertasse l'eventuale nesso di causalità tra le onde elettromagnetiche emesse dalle antenne di Radio Vaticana, a Cesano, e quelle del quartier generale della Marina militare, in localià La Storta.

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Eolico, sono indagati Dell'Utri e Cosentino

Flavio Carboni provò a manovrare i pm del G8

Altri due esponenti Pdl sotto inchiesta a Roma. Nuove accuse per l'imprenditore: la "P3" voleva avvicinare i magistrati di Firenze che indagavano sui Grandi Eventi. Bondi e Cicchitto contro  Bocchino: "Come ha avuto i verbali?". La replica: "Nessun mistero"

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Ecco il nuovo volto della 'ndrangheta 300 arresti tra Calabria e Lombardia

Una cupola, come la mafia, e struttura nordica

Operazione senza precedenti, che svela una struttura con tre mandamenti calabresi e un organo di vertice che "ne governa gli assetti, assumendo o ratificando le decisioni più importanti". Poi "La Lombardia", la struttura al nord, con una "Camera di controllo deputata al raccordo tra le strutture lombarde e calabresi"

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lunedì 12 luglio 2010

Telecom, i lavoratori scioperano e Bernabè annuncia 3.700 licenziamenti

A quasi due anni dall’inizio della crisi economica mondiale irrompono nello scenario italiano i licenziamenti di massa. I vertici di Telecom Italia hanno annunciato ieri pomeriggio ai sindacati di categoria l’avvio della procedura prevista dalla legge 223 del 1991, quella che regola i licenziamenti collettivi. Nei documenti, che giungeranno lunedì mattina sulle scrivanie dei sindacalisti e dei funzionari del ministero del Lavoro, è scritta una cifra impressionante: 3.700 licenziamenti. La procedura prevista dalla legge dà 75 giorni ai sindacati per discutere con l’azienda, e per chiedere una riduzione del numero degli esuberi o il ricorso a misure alternative, come la cassa integrazione o la messa in mobilità. Sarà una battaglia durissima, che l’azienda ha scelto, forse non a caso, di combattere in piena estate.

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