Borsellino, applausi a Fini "Mangano non è un eroe"
A Palermo la commemorazione della strage. Il presidente della Camera, prima fischiato dalle agende rosse, si è fermato a parlare con loro: lo stalliere di Arcore "è stato un cittadino condannato per mafia. Eroi sono quelli che si sacrificano per lo Stato". Napolitano: "Fare piena luce". La rabbia di Rita Borsellino
PALERMO - Il popolo delle agende rosse, tra memoria, rabbia e speranza, ha ricordato il 18esimo anniversario della morte del giudice Paolo Borsellino e dei cinque agenti della sua scorta. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, è stato prima contestato e poi applaudito dalla folla di partecipanti alla fiaccolata che ha concluso la lunga giornata. I giovani che inizialmente lo avevano fischiato urlando "vergogna", dopo aver parlato con Fini lo hanno ringraziato per le sue parole. Dichiarazioni fatte faccia a faccia ai contestatori, con cui il presidente della Camera si è intrattenuto a lungo ascoltando le argomentazioni e rispondendo alle domande. Dialogo sfociato in un applauso quando Fini ha detto che "Mangano non è un eroe".
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