La capsula che riporterà i minatori in superficie
mercoledì 13 ottobre 2010
Il salvataggio dei minatori intrappolati
martedì 12 ottobre 2010
Genova, incidenti e paura la partita è stata sospesa
Pomeriggio di tensione nel centro della città dove gli ultras hanno lanciato bottiglie contro la polizia. Problemi anche allo stadio, arbitro sospende Italia-Serbia dopo sei minuti per lancio di petardi in campo. Giallo Stoikovic: "Minacciato dagli ultras non voglio giocare!"
PREPARTITA - Un prepartita ad alta tensione allo stadio Ferraris di Genova dove gli ultras serbi (esponenti dell' estrema destra che già tre giorni fa hanno causato gravi incidenti a Belgrado durante il corteo del Gay Pride) hanno prima lanciato petardi in campo e contro i tifosi italiani e poi tentato di sfondare i vetri di recinsione che dividevano i settori. La partita è cominciata con circa 45 minuti di ritardo dopo che si era temuto di dover sospendere la gara.
TENSIONE E PETARDI - Tensione allo stadio per il comportamento dei tifosi Serbi: lancio di petardi in campo e verso le tribune e l'arbitro ha deciso di rinviare l'inizio della partita. I circa 1.600 ultras della Serbia erano confinati nel settore ospiti, in una vera e propria 'gabbia'. A dieci minuti dal fischio d'inizio della partita, valida per la qualificazione a Euro 2012, è
cominciato un lancio di fumogeni prima verso l'adiacente gradinata nord, riempita da sostenitori dell'Italia. Il lancio è proseguito verso il campo, nonostante l'intervento dei vigili del fuoco, ed è stato accompagnato anche dall'esplosione di una bomba carta. Petardi, fumogeni e altri oggetti lanciati in campo e contro i tifosi italiani, alcuni ultras hanno cercato di tagliare la rete di recinzione che divide il settore ospiti da quello occupato dal pubblico azzurro. Le squadre erano entrate in campo per iniziare la partita, ma sono state costrette a tornare negli spogliatoi a causa del caos provocato dai sostenitori serbi.
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Altre notizie qui: La Gazzetta dello Sport.it
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Italia-Serbia: incidenti e fumogeni, slitta il via
Squadre rientrate nello spogliatoio
Genova, un momento dei disordini
GENOVA - Slitta il via di Italia-Serbia, a seguito del lancio di fumogeni e petardi da parte dei tifosi ospiti. Le squadre sono rientrate negli spogliatoi.
Fonte
In attesa di Italia-Serbia, scontri in via Venti Settembre
Alcuni gruppi di tifosi della Serbia, oggi a Genova per la partita con l’Italia, stanno infastidendo i passanti nel centro di Genova, fra piazza De Ferrari, via Venti Settembre, via Garibaldi e piazza Matteotti.
In particolare, fra De Ferrari e via Venti, circa 300 persone hanno incominciato a lanciare bottiglie di vetro in aria e a scrivere sugli autobus con alcune bombolette spray: quando uno di loro è stato fermato dalle forze dell’ordine, tutti gli altri hanno reagito, arrivando quasi allo scontro con alcuni carabinieri, agenti della squadra Mobile e personale della Digos.
Intorno alla fontana c’è un vero “tappeto” di cocci di bottiglia e si respira fumo acre, causato dai molti fumogeni che sono stati accesi.
Intorno alle 19, i tifosi si sono mossi a piedi in direzione dello stadio di Marassi.
Fonte
In particolare, fra De Ferrari e via Venti, circa 300 persone hanno incominciato a lanciare bottiglie di vetro in aria e a scrivere sugli autobus con alcune bombolette spray: quando uno di loro è stato fermato dalle forze dell’ordine, tutti gli altri hanno reagito, arrivando quasi allo scontro con alcuni carabinieri, agenti della squadra Mobile e personale della Digos.
Intorno alla fontana c’è un vero “tappeto” di cocci di bottiglia e si respira fumo acre, causato dai molti fumogeni che sono stati accesi.
Intorno alle 19, i tifosi si sono mossi a piedi in direzione dello stadio di Marassi.
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Under 21, Italia fuori da Europei e Olimpiadi
Gli azzurrini battuti 3-0 in Bielorussia (dopo la vittoria 2-0 all'andata) e mancano la qualificazione europea per la prima volta dal 1998. A rischio la panchina di Casiraghi: in pole Zoratto o Costacurta
BORISOV, 12 ottobre - Italia Under 21 fuori da Europei e Olimpiadi. Si conclude nel peggiore dei modi l'avventura degli azzurrini di Casiraghi nella fase di qualificazione alla fase finale agli Europei di categoria (e conseguente accesso alle Olimpiadi). L'Italia è stata battuta 3-0 dalla Bielorussia nel ritorno del play-off qualificazione, dopo la vittoria 2-0 nella gara d'andata, davanti al presidente del Coni, Petrucci, e al presidente della Figc, Abete. Fatali i due gol subiti nei primi 5' del match. Ora a rischio la panchina di Casiraghi. In pole ci sono Zoratto e Costacurta.
23 anni, senza braccia, suona il piano. E vince l’X-Factor cinese
Liu Wei, 23 anni, ha vinto “China’s Got Talent“, uno spettacolo simile al nostro X Factor. Liu ha perso le braccia all’età di dieci anni, ma non ha perso la voglia di imparare, se a diciotto anni ha deciso di suonare il pianoforte. Usa gli arti che gli rimangono per farlo,suonando con le dita dei piedi. Cantando una dolcissima canzone di James Blunt, You’re beautiful, ha conquistato il pubblico e la giuria e ha vinto la finalissima del talent show cinese.
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Il video
Infermiera in coma per un pugno la lite per un biglietto del metrò
Ai domiciliari un 20enne con dei precedenti per lesioni. Gravi le condizioni della donna, cittadina romena di 32 anni, operata e ricoverata al policlinico Casilino. L'aggressione nella stazione della metropolitana Anagnina, dove la vittima è rimasta a terra
ROMA - Una banale lite per un biglietto nella stazione della metropolitana, lui le dà un pugno in faccia e lei, infermiera professionale di 32 anni, finisce in coma. Dopo essere rimasta a terra, tra il via vai dei passeggeri in transito alla fermata Anagnina. L'autore dell'aggressione, un 20enne romano già denunciato in passato per lesioni, si trova ora ai domiciliari. Bloccato da un uomo, che ha assistito alla scena e lo ha avvicinato mentre cercava di allontanarsi, è stato rincorso da altri due viaggiatori. Dopo il disinteresse iniziale, un intervento provvidenziale che ha permesso di individuare e fermare il responsabile. "Sono costernato, chiedo umilmente scusa", ha detto oggi il giovane. L'aggressione ricorda quella del 2007 a Termini, dove il 26 aprile la studentessa Vanessa Russo, 23 anni, venne colpita all'occhio con un ombrello e uccisa da Doina Matei, condannata a 16 anni. L'ultimo, gravissimo episodio ha profondamente indignato il sindaco Gianni Alemanno in traferta istituzionale in Cina ("Denuncerò chi non ha soccorso" 1), mentre per il Pd locale ormai "la violenza è dilagante: la città è incattivita, Roma sta cadendo in un pozzo senza fondo'".
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Usa, fa sesso con 13 atleti universitari: le sue “recensioni” impazzano sul web
“Ricerca” di una 22enne strutturata come una tesi di laurea
NEW YORK (9 ottobre) - Una studentessa statunitense di 22 anni, Karen F. Owen, laureata alla Duke University, ha fatto sesso con 13 ragazzi, atleti di diversi team universitari, per poi "recensirne" le prestazioni in una presentazione in PowerPoint che ha strutturato come una vera e propria tesi di laurea Il suo lavoro, letto da milioni di ragazzi negli Usa e nel mondo, è ormai consacrato nel web come "The Fuck List".
Non era però nelle intenzioni di Karen provocare tutto questo trambusto. La ragazza, nelle sue 42 pagine di analisi, voleva semplicemente far divertire le sue amiche, a tre delle quali aveva indirizzato la mail contenente la lista. Questa però ha cominciato a diffondersi tra amici e conoscenti finendo inevitabilmente su internet. In pochi giorni il suo dossier è finito su blog, giornali e persino tv, con il Today Show della Nbc che ha parlato del suo caso, intervistando alcuni studenti della Duke.
Fonte
Non era però nelle intenzioni di Karen provocare tutto questo trambusto. La ragazza, nelle sue 42 pagine di analisi, voleva semplicemente far divertire le sue amiche, a tre delle quali aveva indirizzato la mail contenente la lista. Questa però ha cominciato a diffondersi tra amici e conoscenti finendo inevitabilmente su internet. In pochi giorni il suo dossier è finito su blog, giornali e persino tv, con il Today Show della Nbc che ha parlato del suo caso, intervistando alcuni studenti della Duke.
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G8, "Verdini ha mentito sui suoi rapporti con Fusi"
L'accusa: "Legami fino al 2006". E spunta una telefonata con "Gianni". L'Aquila, i pm hanno convocato in Procura il coordinatore del Pdl
di GIUSEPPE CAPORALEL'AQUILA - Ha mentito Denis Verdini, coordinatore nazionale del Popolo delle Libertà durante l'interrogatorio del febbraio scorso davanti ai magistrati fiorentini che indagano sugli appalti del G8. Ha mentito sui suoi rapporti d'affari con l'imprenditore e amico Riccardo Fusi, che secondo l'accusa l'esponente berlusconiano avrebbe "raccomandato" per ottenere lavori da milioni di euro per la ricostruzione dell'Aquila. Le loro attività economiche comuni non si sarebbero conclusi nel 1996, come invece messo a verbale dallo stesso parlamentare davanti ai pm Giuseppina Mione e Giulio Monferini. Secondo le nuove carte investigative dei carabinieri del Ros di Firenze i rapporti d'affari tra Fusi e Verdini sarebbero ben più recenti. Sarebbero cioè andati avanti almeno fino al 2007. Ovvero, quando Verdini era già un esponente di spicco del partito di Berlusconi.
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lunedì 11 ottobre 2010
Cocktail letale, morto ragazzo
Carpi, il decesso per problemi al cuore
E' stato probabilmente un cocktail di anfetamine e ketamina, insieme all'alcol, a uccidere un ragazzo di 19 anni di Carpi (Modena) raccolto sabato notte dal 118 davanti ad un locale in via Mattei, alla periferia di Bologna. Per il giovane sono intervenuti problemi al cuore e al fegato che sono risultati fatali. I carabinieri stanno indagando per ricostruire la serata del ragazzo e capire da chi aveva preso le pasticche stupefacenti.
Sono stati i medici del 118 a intervenire per primi davanti al locale, dove hanno rianimato il giovane che ormai non dava più segni di vita. Il 19enne è stato portato all'Ospedale Sant'Orsola e ricoverato nel reparto di rianimazione.
Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi: oltre ai problemi cardiaci, ci sono stati problemi al fegato, ai reni e di coagulazione del sangue. Poi il decesso dopo una notte di agonia.
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Abusa di un dodicenne in ascensore arrestato adepto setta di pedofili
Francisco J. Rodriguez Ocampo è stato riconosciuto e inseguito da due amici della vittima. Catturato in metrò
ROMA - Lo hanno riconosciuto. Si sono accertati che fosse proprio lui guardandolo dall'altro lato della strada. Poi hanno avvisato la polizia ed hanno cominciato a seguirlo. Il «mostro» camminava avanti a loro e dopo un po', resosi conto di essere seguito, si è messo a correre. Ma è stato preso.
E' avvenuto così, grazie all'intervento di due ragazzi romani, l'arresto di un pedofilo. La polizia lo ha preso dopo che i due giovani lo avevano bloccato nei sotterranei della metropolitana nella stazione di piazza Vittorio.
GIA' CONDANNATO IN ARGENTINA - In manette è finito Francisco Javier Rodriguez Ocampo, 41 anni, argentino, indagato per violenza su un minore. L'uomo è sospettato di aver abusato di un ragazzino 12enne dopo averlo bloccato in un ascensore. Ocampo è un personaggio noto agli investigatori della sezioni minori della Squadra mobile perchè sospettato di far parte di una «setta di pedofili».
Il 41 enne era stato già condannato in Argentina alla pena di 10 anni per corruzione di minori. L'uomo, inoltre, è oggetto di varie segnalazioni all'Interpol. Nel giugno 2010 anche la polizia francese aveva avviato un'indagine nei suoi confronti, sempre per pedofilia, dopo la denuncia effettuata dalla madre di un minore.
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"Dubito Sarah sia andata di sua volontà in garage"
Lo ha affermato la cugina Sabrina Misseri, figlia di Michele, reo confesso dell'omicidio
ROMA - "Io non mi sono mai accorta di niente. Credo che abbia fatto da solo. Chi può averlo aiutato e può aver sostenuto un peso così grande?": così si è espressa a Domenica Cinque Sabrina Misseri, figlia dell'uomo che ha confessato di aver ucciso la nipote Sara Scazzi il 26 agosto scorso ad Avetrana (Taranto). "Quel giorno Sara doveva venire da me per andare al mare. Mio padre dice che Sara sia entrata nel garage, ma non penso sia vero perché lei non scendeva mai di sua spontanea volontà. Forse lui era fuori e le ha detto di entrare chiedendole di dargli una mano". "Quando è arrivata la mia amica Mariangela - ha aggiunto Sabrina - sono scesa dalle scale e mio padre era già fuori, era tranquillo e mi ha detto di non aver visto Sara. Non mi ha mai dato modo di dubitare di lui. Mio padre era preoccupato per la scomparsa di Sara e si chiedeva che cosa fosse successo. Avevo brutte sensazioni perché, conoscendo bene Sara, non poteva essere una fuga volontaria ma non ho mai sospettato che l'assassino potesse essere in casa".
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domenica 10 ottobre 2010
Tassista investe e uccide cane a Milano, pestato entra in coma
Aggredito dal fidanzato della proprietaria dell'animale
MILANO - Un tassista è stato ricoverato in coma dopo essere stato pestato e spintonato per aver investito e ucciso un cane. L'aggressore, fidanzato della proprietaria dell'animale, è stato fermato. E' successo verso le 13.20 in Largo Caccia Dominioni. Secondo quanto si è appreso, dopo aver investito la bestiola, il tassista, un italiano di 45 anni, si è fermato per scusarsi ma è stato picchiato da M.C., un italiano di 31 anni, fidanzato della proprietaria del cane. L'uomo ha spinto il tassista, che è caduto a terra sbattendo la testa e perdendo i sensi. La polizia è stata chiamata sul posto da diversi passanti che hanno assistito all'aggressione. Il tassista è stato trasportato al Fatebenefratelli in codice 'giallo', ma poi è entrato in coma. Dagli esami sono emerse anche lesioni alla milza e al polmone.A quanto si è appreso, il cane investito era un cocker, che non era tenuto al guinzaglio e improvvisamente ha attraversato la strada.
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Bimba nella lavatrice: sta bene e pesa 2,4 chilogrammi
Roma, 10 ott. (Apcom) - Sta bene e pesa 2,430 chilogrammi la neonata che, appena venuta al mondo, è stata infilata dalla madre in una lavatrice piena di panni sporchi nel mantovano. I sanitari, temporaneamente, l'hanno chiamata Rosa. L'azienda ospedaliera Carlo Poma, dove è stata trasportata la piccola alle 15.30 di ieri, precisa in una nota all'approccio con i sanitari la neonata "non presentava lesioni esterne, appariva in condizioni generali discrete, era vivace e reattiva e presentava respiro spontaneo". Dopo la consulenza neonatologica è stata trasferita nella struttura di patologia neonatale, dove è stata sottoposta a specifici controlli e monitoraggio. Attualmente la piccola è ricoverata in condizioni generali stabili, respira spontaneamente e si alimenta senza particolari problemi.
Quanto alla madre, una romena di 32 anni, è stata trasportata ieri attorno alle 13 nella sala parto dell'ospedale di Mantova dai medici del 118 intervenuti per primi nell'agriturismo dove si è sentita male dopo il parto. All'esame obiettivo i sanitari hanno riscontrato segni compatibili con recente parto vaginale - da lì l'allarme ai carabinieri sulla necessità di trovare la neonata - dopo le cure del caso la paziente veniva trasferita nel Reparto di Ostetricia, dove ora si trova ricoverata "in condizioni generali buone, con decorso puerperale regolare".
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Quanto alla madre, una romena di 32 anni, è stata trasportata ieri attorno alle 13 nella sala parto dell'ospedale di Mantova dai medici del 118 intervenuti per primi nell'agriturismo dove si è sentita male dopo il parto. All'esame obiettivo i sanitari hanno riscontrato segni compatibili con recente parto vaginale - da lì l'allarme ai carabinieri sulla necessità di trovare la neonata - dopo le cure del caso la paziente veniva trasferita nel Reparto di Ostetricia, dove ora si trova ricoverata "in condizioni generali buone, con decorso puerperale regolare".
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Abusi su bimba di 2 anni Arrestato il baby-sitter
Cairo Montenotte, ha violentato la sorellina di 2 anni della sua fidanzata. Iscritto a Pedagogia, famiglia borghese, denunciato dalla madre della bimba che si è accorta di quanto stava accadendo. La confessione in caserma: "Aiutatemi a smettere". La fidanzata era invece ignara degli abusi sulla sorellina
di LUCIA MARCHIO'Faceva il baby-sitter, il ragazzo di 21 anni arrestato per aver compiuto atti di libidine su una bimba di 2 anni, sorellina della sua fidanzata. I carabinieri sono intervenuti ieri sera nella casa di Carcare, in provincia di Savona, chiamati dalla madre della piccola che ha sorpreso il ragazzo toccare la bambina mentre le cambiava il pannolino.
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sabato 9 ottobre 2010
Farah, strage di italiani: morti 4 soldati - "Prima una bomba poi la sparatoria"
Afghanistan, altri due militari feriti. Sebastiano Ville, Marco Pedone, Francesco Vannozzi, Gianmarco Manca erano tutti alpini, facevano parte di un contingente di 70 automezzi della logistica. Prima i colpi di arma da fuoco, poi l'esplosione di un ordigno. Napolitano: "Profondo cordoglio". Berlusconi: "Vicini alle famiglie". Bersani: "Ripensare strategia". La Russa: "Sciacallo chi parla di ritiro" Commenta
Ungheria, è allarme fango tossico
Il fiume di fango velenoso |
Evacuato il viallaggio di Kolontar
Il villaggio di Kolontar, epicentro del disastro ambientale provocato dall’impianto di alluminio di Ajka in Ungheria, è stato evacuato. Lo riferisce l’agenzia nazionale Mti.L’evacuazione del villaggio è stata decisa dalle squadre di soccorritori dopo aver constatato un ulteriore cedimento della parte già danneggiata dell’impianto di alluminio dal quale lunedì scorso sono fuoriusciti oltre un milione di metri cubi di fango tossico. Il timore, ha dichiarato il portavoce della protezione civile ungherese Tibor Tobson, è quello di una seconda inondazione. Secondo l’agenzia Mti, il premier ungherese Viktor Orban è arrivato nel villaggio questa mattina. ...
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Cile, nel circo che aspetta il ritorno dei 33 minatori
Iniziano le ultime operazioni, la trivella ha raggiunto i minatori.
La capsula speciale dovrebbe portarli fuori per martedì prossimo
La capsula speciale dovrebbe portarli fuori per martedì prossimo
EMILIANO GUANELLA
MINIERA DI SAN JOSE' (Cile)La notizia più attesa al «campamento Esperanza» arriva alla fine di una giornata lunghissima e piena d’aspettative. a trivella del «Piano B» ha toccato nella notte il rifugio dove si trovano i 33 minatori, ora non resta che assicurare la prima parte del lungo foro nella montagna per proteggere la discesa della capsula nelle viscere della montagna che li porterà fuori, uno a uno. Un'operazione che potrebbe durare, al massimo, tre giorni: martedì prossimo potrebbe essere il D-Day. I minatori lo sanno e si stanno preparando al gran momento. Il loro «trasloco» è già iniziato: da un paio di giorni le sonde arrivano in superficie con i ricordi raccolti in più di due mesi di permanenza sottoterra. Piccoli frammenti di roccia, carte, oggetti minuscoli, ma preziosi, che li accompagneranno per il resto della loro vita. Settecento metri sopra di loro si è formata una piccola città, la babele del grande circo mediatico, i soccorritori, i volontari, i famigliari e gli amici, i rappresentanti del governo e di tutte le istituzioni chiamate in causa nella più grande operazione di salvataggio che il Cile ricordi.
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venerdì 8 ottobre 2010
Domani pomeriggio i funerali di Sarah Lo zio: "L'avevo già toccata un'altra volta"
Le esequie si svolgeranno al campo sportivo comunale. Oggi la camera ardente nell'auditorium. La madre, testimone di Geova, ha acconsentito al rito cattolico. Messeri accusato anche di vilipendio di cadavere. Il padre: "Mai sospettato di mio cognato"
Sarah Scazzi
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Il corpo trovato in mare è di Paolo Marchini
Lo hanno cercato per più di tre giorni, senza sosta, anche di notte, tra il fango della cava di di Panigaro, a Sestri Ponente, da dove era scomparso e la foce del torrente Chiaravagna. Ma solo questa mattina dopo 72 ore di ricerche il mare ha restituito il corpo di Paolo Marchini, 44 anni, operaio di via Rollino a Sestri Ponente con la passione per il body building, vittima dell’alluvione che ha messo in ginocchio l’intero ponente genovese.
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Fonte. Il Secolo XIX.it
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Fonte. Il Secolo XIX.it
Il Nobel per la pace al cinese Liu Xiaobo simbolo della lotta per i diritti umani
Esponente di punta del movimento di piazza Tianamen, sta scontando in carcere una condanna a 11 anni per "sovversione". Il comitato di Oslo: "Il nuovo status della Cina implica maggiori responsabilità"
OSLO - Il comitato di Oslo lo aveva lasciato capire: quella di quest'anno sarebbe stata una scelta controversa. E infatti il Nobel per la pace è stato assegnato al dissidente cinese Liu Xiaobo, simbolo della battaglia per i diritti umani e civili in Cina. Un vero schiaffo al regime di Pechino, destinato a provocare reazioni a catena in tutto il mondo 1. L'attivista si trova in prigione, dove sta scontando una condanna ad 11 anni 2 per "sovversione". Secondo testimonianze raccolte via Twitter la polizia è giunta subito nella sua abitazione per impedire alla moglie di parlare con i giornalisti. Subito dopo l'annuncio, in Cina le trasmissioni di Cnn e Bbc sono state oscurate. 3
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Tre anni, ucciso dalla mamma
Ha ucciso in casa il figlioletto di 3 anni, Andrea, strangolandolo; poi lo ha caricato in auto e si è diretta verso i boschi sulle alture di Savona, dove ha tentato di togliersi la vita lasciando scivolare la vettura in un dirupo. Ma è rimasta solo ferita. Nel frattempo era accorso sul posto il marito della donna, che si è trovato davanti il corpicino, ormai rigido, del figlioletto, deposto sul ciglio della strada.
Elisabetta Bertolotto, 36 anni, nata a Genova e poi trasferita a Savona, dove faceva l’impiegata, aveva partorito venti giorni fa il secondogenito. Una delle possibili motivazioni dell’infanticidio è che la donna avrebbe ucciso il primo figlio perché il bambino aveva difficoltà a esprimersi: «Sì, l’ho ucciso. Non parlava bene», avrebbe detto. La depressione post partum, ipotizzata in un primo momento, non c’entrerebbe nulla. La donna è crollata davanti agli agenti di polizia.
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Elisabetta Bertolotto, 36 anni, nata a Genova e poi trasferita a Savona, dove faceva l’impiegata, aveva partorito venti giorni fa il secondogenito. Una delle possibili motivazioni dell’infanticidio è che la donna avrebbe ucciso il primo figlio perché il bambino aveva difficoltà a esprimersi: «Sì, l’ho ucciso. Non parlava bene», avrebbe detto. La depressione post partum, ipotizzata in un primo momento, non c’entrerebbe nulla. La donna è crollata davanti agli agenti di polizia.
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L'assassino dall'orrore ai rimorsi "Dovevo far ritrovare quel telefonino"
Michele Misseri racconta come ha ucciso la nipote Sarah Scazzi: "Quel pomeriggio nel garage non so che cosa mi è scattato, lei mi intrigava. L'ho toccata, ha reagito e io ho perso la testa. A un certo punto si è affacciata Sabrina, ma non ha visto il cadavere. Poi l'ho caricata nel bagagliaio della mia Panda rossa" dal nostro inviato GIULIANO FOSCHINI
AVETRANA - "L'ho sognata queste sere Sarah, due, tre volte di seguito: mi diceva zio coprimi, ho tanto freddo. L'ho sognata così tante volte che ora vorrei morire: non ce la faccio più, basta". È cominciata così alle otto della sera di mercoledì, la confessione fiume di Michele Misseri, 57 anni, lo zio, l'assassino di Sarah Scazzi.
Da quasi due ore i carabinieri del comando provinciale di Taranto lo stavano ascoltando su quel 26 agosto, inchiodandolo davanti a una serie di contraddizioni e omissioni. Misseri ha prima negato anche l'evidenza, cercato di sminuire le intercettazioni ambientali (tre) nelle quali persino le sue figlie adombravano sospetti su di lui. Poi, anche per evitare ingiusti sospetti sulle sua famiglia, è crollato e ha raccontato tutta la verità.
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Dossier Marcegaglia, perquisito "Il Giornale" Indagati Sallusti e Porro: violenza privata
Carabinieri nella sede del quotidiano su richiesta della Procura di Napoli. L'accusa è che si cercasse di raccogliere un dossier sul presidente di Confindustria, che aveva criticato il governo. Il direttore querela il procuratore Lepore e accusa: "Contro di noi violenza riservata nemmeno ai criminali". Porro: "Minacce al telefono solo frasi scherzose". Feltri: "Marcegaglia? Non me ne frega niente. Anzi, ha rotto i..."
MILANO - Il direttore del quotidiano Il Giornale Alessandro Sallusti e il vicedirettore Nicola Porro sono indagati nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Napoli su presunte minacce al presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. L'ipotesi formulata dai pm è di concorso in violenza privata. La sede del quotidiano e le abitazioni dei giornalisti sono state perquisite dai carabinieri del Noe, il nucleo operativo ecologico che indagava su un traffico di rifiuti, alla ricerca di documenti a sostegno dell'accusa: la presunta raccolta di un dossier riguardante il presidente di Confindustria, dopo che l'imprenditrice aveva formulato critiche nei confronti del governo 1.
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giovedì 7 ottobre 2010
Sarah stuprata e strangolata dallo zio Il cadavere nascosto in una buca
Misseri crolla davanti ai giudici dopo un interrogatorio durato ore.
La madre scopre la notizia in tv
TARANTO
Una lunga notte di ricerche, una caccia nel buio per mettere fine, dopo due mesi, al giallo di Avetrana. Dopo un interrogatorio fiume, dalla Procura è arrivata la svolta: il cadavere di Sarah Scazzi, la ragazzina scomparsa il 26 agosto prima di andare al mare con la cugina, è sepolto in una buca nei boschi di Avetrana. A crollare, dopo una giornata sotto torchio, è stato lo zio Michele Misseri. Lo stesso uomo che trovò il cellulare della ragazza un mese dopo la scomparsa, un cellulare che non ha mai convinto gli inquirenti: il telefonino era parzialmente bruciacchiato e privo di batteria e di scheda Sim. Una coincidenza, forse, ma molto più probabilmente un tentativo di depistaggio da parte dello zio, che a tarda sera è crollato: «L'ho uccisa nella cantina di casa, poi l'ho portata in campagna e ho sotterrato il corpo». Ora è in caserma; con lui la moglie Cosima Spagnolo.
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La madre scopre la notizia in tv
TARANTO
Una lunga notte di ricerche, una caccia nel buio per mettere fine, dopo due mesi, al giallo di Avetrana. Dopo un interrogatorio fiume, dalla Procura è arrivata la svolta: il cadavere di Sarah Scazzi, la ragazzina scomparsa il 26 agosto prima di andare al mare con la cugina, è sepolto in una buca nei boschi di Avetrana. A crollare, dopo una giornata sotto torchio, è stato lo zio Michele Misseri. Lo stesso uomo che trovò il cellulare della ragazza un mese dopo la scomparsa, un cellulare che non ha mai convinto gli inquirenti: il telefonino era parzialmente bruciacchiato e privo di batteria e di scheda Sim. Una coincidenza, forse, ma molto più probabilmente un tentativo di depistaggio da parte dello zio, che a tarda sera è crollato: «L'ho uccisa nella cantina di casa, poi l'ho portata in campagna e ho sotterrato il corpo». Ora è in caserma; con lui la moglie Cosima Spagnolo.
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