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lunedì 11 ottobre 2010

"Dubito Sarah sia andata di sua volontà in garage"

Lo ha affermato la cugina Sabrina Misseri, figlia di Michele, reo confesso dell'omicidio

ROMA - "Io non mi sono mai accorta di niente. Credo che abbia fatto da solo. Chi può averlo aiutato e può aver sostenuto un peso così grande?": così si è espressa a Domenica Cinque Sabrina Misseri, figlia dell'uomo che ha confessato di aver ucciso la nipote Sara Scazzi il 26 agosto scorso ad Avetrana (Taranto).  "Quel giorno Sara doveva venire da me per andare al mare. Mio padre dice che Sara sia entrata nel garage, ma non penso sia vero perché lei non scendeva mai di sua spontanea volontà. Forse lui era fuori e le ha detto di entrare chiedendole di dargli una mano". "Quando è arrivata la mia amica Mariangela - ha aggiunto Sabrina - sono scesa dalle scale e mio padre era già fuori, era tranquillo e mi ha detto di non aver visto Sara. Non mi ha mai dato modo di dubitare di lui. Mio padre era preoccupato per la scomparsa di Sara e si chiedeva che cosa fosse successo. Avevo brutte sensazioni perché, conoscendo bene Sara, non poteva essere una fuga volontaria ma non ho mai sospettato che l'assassino potesse essere in casa".

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