L'accusa: "Legami fino al 2006". E spunta una telefonata con "Gianni". L'Aquila, i pm hanno convocato in Procura il coordinatore del Pdl
di GIUSEPPE CAPORALEL'AQUILA - Ha mentito Denis Verdini, coordinatore nazionale del Popolo delle Libertà durante l'interrogatorio del febbraio scorso davanti ai magistrati fiorentini che indagano sugli appalti del G8. Ha mentito sui suoi rapporti d'affari con l'imprenditore e amico Riccardo Fusi, che secondo l'accusa l'esponente berlusconiano avrebbe "raccomandato" per ottenere lavori da milioni di euro per la ricostruzione dell'Aquila. Le loro attività economiche comuni non si sarebbero conclusi nel 1996, come invece messo a verbale dallo stesso parlamentare davanti ai pm Giuseppina Mione e Giulio Monferini. Secondo le nuove carte investigative dei carabinieri del Ros di Firenze i rapporti d'affari tra Fusi e Verdini sarebbero ben più recenti. Sarebbero cioè andati avanti almeno fino al 2007. Ovvero, quando Verdini era già un esponente di spicco del partito di Berlusconi.
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