Tre agenti di Polizia della questura di Milano si sono recati nel pomeriggio nella casa famiglia Kinderheim di Sant’Ilario, quartiere residenziale del levante genovese, dove per qualche tempo ha soggiornato Ruby, la minorenne marocchina al centro delle cronache di questi giorni. La direttrice della casa famiglia è stata richiamata in sede all’arrivo dei poliziotti e nulla trapela sul motivo della visita degli investigatori. Alcune delle ragazze ospiti della struttura di accoglienza, che si erano affacciate da una finestra per conversare con i giornalisti, sono state prontamente richiamate in casa. Ruby era stata affidata alla casa famiglia di Sant’Ilario dal tribunale dei minori di Milano nel maggio scorso. «Sto male». Così, con un filo di voce, ha detto Ruby, che si trova in una località fuori Milano, parlando al telefono con l’Ansa. La ragazza ha poi aggiunto che in questi giorni in tanti continuano a cercare di contattarla. «Ma ho rifiutato» ha detto riferendosi agli inviti: «Sono dispiaciuta per quanto sta accadendo. Mi spiace soprattutto perché vedo che sono state coinvolte persone che mi hanno aiutato senza chiedere niente in cambio».
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giovedì 28 ottobre 2010
Berlusconi e la minorenne, Ruby per ora fa altri nomi: indagati Lele Mora e Emilio Fede
Emilio Fede e Lele Mora sono indagati per favoreggiamento della prostituzione. L’ipotesi di reato formulata dalla Procura di Milano si inserisce nell’inchiesta per la quale negli ultimi giorni si è fatto il nome del premier Silvio Berlusconi: il presidente del Consiglio è stato chiamato in causa da una ragazza minorenne marocchina che ha detto di aver avuto incontri con lui (ma non rapporti sessuali, come ha precisato ai giudici che l’hanno interrogata). Ma la Procura milanese ha già smentito che Berlusconi sia iscritto nel registro degli indagati. Oltre all’agente dei vip e al direttore del Tg4, è indagata anche Nicole Minetti, consigliere regionale del Pdl in Lombardia.
Come spiega Luigi Ferrarella, in un articolo pubblicato dal Corriere della Sera, sia Mora che Fede sono stati tirati in ballo dalla stessa ragazza marocchina (che è stata convenzionalmente indicata sugli organi di stampa con il nome di Ruby). Sia Mora che Fede sarebbero stati indicati da Ruby come habitué delle feste organizzate ad Arcore con ospiti noti e ragazze avvenenti.
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Bova, "Non userò mai l'auto blu io!" Ora chiede il rimborso e gli dobbiamo 211 mila euro.
Aveva promesso che non avrebbe utilizzato l’auto blu. L’aveva promesso e l’ha mantenuto. Giuseppe Bova, presidente del Consiglio Regionale della Calabria, ha utilizzato sempre e solo la sua auto per percorrere, quotidianamente o quasi, la tratta tra Catanzaro e Reggio Calabria.
Ha fatto. come tutti noi, rifornimento, ha conservato gli scontrini, e, alla fine, ha presentato il conto: 211.000 euro di benzina consumati in quattro anni.
Per capire l’entità del consumo basta armarsi di calcolatrice: quattro anni, considerando quello bisestile, sono 1461 giorni. Significa che il presidente Bova ha speso circa 144 euro di benzina al giorno. Che, considerando un costo medio di 1.350 al litro, fa circa 106 litri al giorno. Ora se una macchina di grande cilindrata può percorrere, sempre in media, circa 10 chilometri con un litro di benzina allora il calcolo è presto fatto.
Per aver speso 211.000 euro in quattro anni Bova avrebbe dovuto guidare per 1060 km ogni giorno, compresi Natale, Ferragosto e le domeniche tutte. Possibile? Forse. Più probabile che nel conto ci sia stato qualche piccolo errore. Sempre che Bova non si sia sbagliato ed abbia addebitato alla Regione le spese di carburante di un elicottero. A conti fatti, forse ai contribuenti conveniva che il presidente usasse l’auto blu.
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La polizia ci spia su Facebook
di Giorgio Florian
Un patto segreto con il social network. Che consente alle forze dell'ordine di entrare arbitrariamente e senza mandato della magistratura in tutti i profili degli utenti italiani. Lo hanno appena firmato in California
(28 ottobre 2010)
Negli Stati Uniti, tra mille polemiche, è allo studio un disegno di legge che, se sarà approvato dal Congresso, permetterà alle agenzie investigative federali di irrompere senza mandato nelle piattaforme tecnologiche tipo Facebook e acquisire tutti i loro dati riservati. In Italia, senza clamore, lo hanno già fatto. I dirigenti della Polizia postale due settimane fa si sono recati a Palo Alto, in California, e hanno strappato, primi in Europa, un patto di collaborazione che prevede la possibilità di attivare una serie infinita di controlli sulle pagine del social network senza dover presentare una richiesta della magistratura e attendere i tempi necessari per una rogatoria internazionale. Questo perché, spiegano alla Polizia Postale, la tempestività di intervento è fondamentale per reprimere certi reati che proprio per la velocità di diffusione su Internet evolvono in tempo reale.
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In Italia fuma il 19% dei quindicenni
Prioritario puntare a campagne di sensibilizzazione contro il tabagismo
ROMA - In Italia fuma il 19% dei quindicenni: è dunque prioritario puntare a campagne di sensibilizzazione contro il tabagismo mirate ai giovani ed in cui siano i giovani stessi a veicolare il messaggio. A sottolinearlo è stato oggi il ministro della Salute Ferruccio Fazio in occasione di una conferenza stampa per la conclusione della campagna europea di prevenzione al tabagismo 'Help - per una vita senza tabacco'. Sulla base di una indagine svolta nelle scuole attraverso 70 mila questionari, ha ricordato Fazio, si evince che dichiara di fumare almeno una volta a settimana l'1% dei maschi e lo 0,2% delle femmine di 11 anni; il 4,14% dei maschi e il 3,68% delle femmine di 13 anni; il 19,8% dei maschi e il 19,42% delle femmine di 15 anni. Dunque, ha rilevato Fazio, "il problema tra i giovani è significativo ed è fondamentale promuovere campagne mirate soprattutto ai più giovani. Poiché vogliamo essere persuasivi e non repressivi - ha aggiunto - è importante che siano i giovani stessi a veicolare il messaggio dell'anti-tabagismo convincendo i propri coetanei".
Draghi: occupazione tema centrale, sottoutilizzo sopra all'11%
"Tra 2008 e 2009 persi in Italia 560.000 posti"
ROMA - Per rilanciare i consumi e quindi la crescita "la condizione del mercato del lavoro è il tema centrale". A dirlo, nel suo intervento alla Giornata mondiale del risparmio, è il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, che torna sul tema del vero livello degli occupati: "si calcola per l'Italia un tasso di sottoutilizzo superiore all'11% delle persone potenzialmente occupabili - dice il governatore Cconteggiando anche la Cig e i lavoratori scoraggiati - come in Francia , più che nel Regno Unito e in Germania".
TRA 2008 E 2009 PERSI IN ITALIA 560.000 POSTI LAVORO - "Tra il secondo trimestre del 2008 e il quarto del 2009 il numero di occupati si è ridotto in Italia di 560.000 persone": è quanto ha detto il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi alla Giornata mondiale del risparmio. Secondo il numero uno di Bankitalia le persone che hanno perso il proprio posto di lavoro sono "in gran parte appartenenti a quell'area che include i contratti di lavoro a tempo determinato e parziale e il lavoro autonomo con caratteristiche di lavoro dipendente occulto". Tuttavia, secondo Draghi, "nel primo semestre dell'anno in corso si è registrata una debole ripresa, con 40.000 occupati in più".
TRA 2008 E 2009 PERSI IN ITALIA 560.000 POSTI LAVORO - "Tra il secondo trimestre del 2008 e il quarto del 2009 il numero di occupati si è ridotto in Italia di 560.000 persone": è quanto ha detto il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi alla Giornata mondiale del risparmio. Secondo il numero uno di Bankitalia le persone che hanno perso il proprio posto di lavoro sono "in gran parte appartenenti a quell'area che include i contratti di lavoro a tempo determinato e parziale e il lavoro autonomo con caratteristiche di lavoro dipendente occulto". Tuttavia, secondo Draghi, "nel primo semestre dell'anno in corso si è registrata una debole ripresa, con 40.000 occupati in più".
Muore a 17 anni dopo l'intervento
Inchieste in ospedale e in procura. I genitori: fiducia nei magistrati, ma vogliamo la verità
GIAMPIERO MAGGIO
TORINO
«Sospetta embolia polmonare», recita adesso il referto dei medici. Una diagnosi impietosa e fredda vergata a penna sulla cartella clinica. Tre parole che adesso pesano come un macigno e non bastano a spiegare la fine di un ragazzino di 17 anni.
Spatuzza riconosce un uomo dei servizi "Era vicino all'autobomba per Borsellino"
Il mafioso oggi collaboratore di giustizia indica il funzionario dell'Aisi Lorenzo Narracci: "Somiglia all'estraneo presente nel garage dove fu preparato l'attentato". Ma non c'è la certezza che si tratti della stessa persona. Salvatore Borsellino: "Siamo a un passo dalla verità"
1992 - Una scena della strage di via D'Amelio
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Ruby, le feste e il Cavaliere "La mia verità sulle notti ad Arcore"
La minorenne marocchina fu fermata per un furto, mentre era in Questura intervenne Palazzo Chigi: "Rilasciatela, è la nipote di Mubarak". La ragazza racconta il rituale del "bunga bunga", esclude di aver fatto sesso con il premier. Indagati Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti
di PIERO COLAPRICO e GIUSEPPE D'AVANZOSilvio Berlusconi
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mercoledì 27 ottobre 2010
Cassino, avvocato ucciso un uomo ha esploso 4 colpi
Un 45enne è entrato nell'ufficio di Massimo Pallini alle 16 circa. Alle persone in sala d'attesa ha chiesto di poter entrare. Dall'esterno uditi i colpi di arma da fuoco. L'assassino poi è uscito e sulle scale ha incontrato altri clienti dello studio legale: "Non entrate, c'è tanta gente"
Freddato con quattro colpi di pistola nel suo studio legale di Cassino. Così è stato ucciso l'avvocato Massimo Pallini. I clienti che si trovavano nella sala di attesa dello studio di via Cimarosa hanno descritto l'accaduto ai carabinieri.
Un uomo di 45 anni circa di mezza statura sarebbe entrato secondo testimoni alle 16 circa nella sala d'attesa dello studio legale in via Cimarosa a Cassino e avrebbe chiesto alle persone in attesa di permettergli di scambiare una sola parola con l'avvocato. È quindi entrato nello studio. Dall'esterno gli altri clienti hanno sentito i colpi di arma da fuoco. L'uomo poi è uscito e sulle scale ha incontrato altre persone che raggiungevano lo studio legale: "Non entrate, c'è tanta gente", avrebbe detto.
Un uomo di 45 anni circa di mezza statura sarebbe entrato secondo testimoni alle 16 circa nella sala d'attesa dello studio legale in via Cimarosa a Cassino e avrebbe chiesto alle persone in attesa di permettergli di scambiare una sola parola con l'avvocato. È quindi entrato nello studio. Dall'esterno gli altri clienti hanno sentito i colpi di arma da fuoco. L'uomo poi è uscito e sulle scale ha incontrato altre persone che raggiungevano lo studio legale: "Non entrate, c'è tanta gente", avrebbe detto.
Berlusconi, la minorenne e quella “strana” adozione
Berlusconi durante una puntata di Porta a Porta |
Nonostante il fitto riserbo di inquirenti e investigatori, a quanto è trapelato ieri sera esiste davvero un’indagine della Procura di Milano sulla vicenda riportata ieri dal Fatto Quotidiano, che ha parlato del racconto di una ragazza marocchina che avrebbe avuto rapporti con il premier, Silvio Berlusconi, quando era minorenne: a quanto si è appreso, non ci sarebbe alcun indagato, ma sarebbero stati fatti accertamenti.
Ieri sera, una nota del quotidiano diretto da Antonio Padellaro aveva precisato che nell’articolo «non era scritto di una denuncia presentata contro Silvio Berlusconi. Il Fatto conferma invece che è in corso alla Procura di Milano un’indagine sui presunti rapporti di una ragazza minorenne di origine marocchina legata al giro di Lele Mora con Silvio Berlusconi». Questa mattina, il Fatto ha rincarato la dose, raccontando che della ragazza si starebbe «interessando la famiglia di Lele Mora».
Condanna a morte per Tareq Aziz Napolitano: "Stop all'esecuzione"
L'ex vicepremier, per anni ministro degli Esteri, e volto umano di Saddam, è stato condannato all'impiccagione per il ruolo da lui svolto nell'eliminazione dei partiti religiosi e nella persecuzione degli sciiti. L'Unione europea: "Inaccettabile". Appello della Santa Sede. Mantica: "Condanna inutile". Pannella in sciopero della fame e della sete
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Capezzone aggredito a Roma "Colpito da un pugno al viso"
Il picchiatore è riuscito a fuggire
L'inqualificabile episodio vicino alla sede del partito. Per il portavoce Pdl accertamenti medici, poi dimesso. Solidarietà bipartisan. Pdl: "Squadrismo di sinistra". Bersani: "Individuare i responsabili". Idv: "Condanna, ma non strumentalizzare"
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martedì 26 ottobre 2010
Alfredo Biondi lascia il Pdl: «C’è una visione feudale»
«Con grande amarezza e rincrescimento ho mandato una lettera al presidente Berlusconi per annunciargli le mie dimissioni dalla Direzione nazionale del Pdl». Alfredo Biondi, ex ministro della Giustizia del primo governo Berlusconi e tra i forzisti della prima ora, lascia il Popolo della libertà.
«In questo partito -dice all’ADNKRONOS- manca il dibattito interno e c’è una visione feudale, specialmente nelle realtà locali. Quello che pensavo fosse una rivoluzione liberale, è diventato un’involuzione liberale...». «Mi sono dimesso dalla Direzione -spiega Biondi- e sto valutando insieme ad altri amici della `Consulta liberale´, l’associazione dei liberali genovesi, quale atteggimento tenere nei cofnronti del partito. Anche il senatore liberale Musso ha le mie stesse perplessità sulle scelte di questo periodo e sulle modalità con cui si sta affrontando la crisi e il rapporto con i finiani».
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«In questo partito -dice all’ADNKRONOS- manca il dibattito interno e c’è una visione feudale, specialmente nelle realtà locali. Quello che pensavo fosse una rivoluzione liberale, è diventato un’involuzione liberale...». «Mi sono dimesso dalla Direzione -spiega Biondi- e sto valutando insieme ad altri amici della `Consulta liberale´, l’associazione dei liberali genovesi, quale atteggimento tenere nei cofnronti del partito. Anche il senatore liberale Musso ha le mie stesse perplessità sulle scelte di questo periodo e sulle modalità con cui si sta affrontando la crisi e il rapporto con i finiani».
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Indonesia: sale a 113 morti e 502 dispersi bilancio tsunami
Giacarta, 26 ott. (Adnkronos/Xinhua) - In Indonesia e' salito a 113 morti e 502 dispersi il bilancio delle vittime dello tsunami che ha colpito le due isole di Mentawai Pagaiselatan e Pagaiutara Mentawai, in Sumatra Occidentale, dopo il terremoto di magnitudo 7,2 avvenuto stanotte.
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Unipol, indagato Paolo Berlusconi
Il Giornale violò segreto istruttorio
Ci sono 4 indagati per la vicenda del "passaggio di mano" dell'intercettazione Fassino-Consorte ai tempi delle indagini sul tentativo di scalata di Unipol a Bnl. Fra le persone rinviate a giudizio anche Paolo Berlusconi che risulta indagato per ricettazione e millantato credito in qualità di editore de "Il Giornale": nel dicembre 2005 il quotidiano pubblicò la conversazione tra Fassino e Consorte nonostante fosse coperta da segreto istruttorio.
La Procura di Milano ha chiuso le indagini, in vista della richiesta di rinvio a giudizio, nei confronti di quattro persone tra cui l'ex titolare della Research Control System, Roberto Raffaelli, l'imprenditore Fabrizio Favata, e, appunto, Paolo Berlusconi. Quest'ultimo, come si legge nell'avviso di conclusioni indagini firmato dal pm Maurizio Romanelli, è indagato non solo per ricettazione e millantato credito ma anche per concorso in rivelazione e utilizzazione del segreto d'ufficio, in qualità di editore del quotidiano.
Neve in Valtellina e Valchiavenna: apertura anticipata impianti a Bormio e Livigno
SONDRIO / La neve è arrivata e pure abbondante. A Bormio sono scesi già oltre 80 centimetri. A Livigno e Madesimo 40 centimetri. E continua a nevicare per la gioia degli operatori turistici che negli scorsi giorni avevano iniziato a sparare la neve sulle piste della Valtellina e della Valchiavenna: VIDEO DA LIVIGNO
La stagione sciistica potrebbe iniziare prima. Alcuni comprensori apriranno le piste già a partire dal 6 novembre. Sicuramente in prima linea Bormio che grazie alla pista ai 3.000 metri d’altezza è sempre tra i primi ad inaugurare la stagione.
Le temperature basse dovrebbero mantenersi anche nei prossimi giorni. Se così fosse, si tratterebbe di un inizio della stagione sciistica straordinariamente anticipato.
Il Passo dello Stelvio è chiuso così come il Gavia. E’ stata disposta la chiusura provvisoria, a causa della neve, per il Passo Forcola. Su tutti gli altri valichi la circolazione è consentita ma con obbligo di catene.
La stagione sciistica potrebbe iniziare prima. Alcuni comprensori apriranno le piste già a partire dal 6 novembre. Sicuramente in prima linea Bormio che grazie alla pista ai 3.000 metri d’altezza è sempre tra i primi ad inaugurare la stagione.
Le temperature basse dovrebbero mantenersi anche nei prossimi giorni. Se così fosse, si tratterebbe di un inizio della stagione sciistica straordinariamente anticipato.
Il Passo dello Stelvio è chiuso così come il Gavia. E’ stata disposta la chiusura provvisoria, a causa della neve, per il Passo Forcola. Su tutti gli altri valichi la circolazione è consentita ma con obbligo di catene.
Incidente a Calcio (Bergamo): muore donna incinta
25 Ottobre 2010
Un gravissimo incidente stradale è avvenuto poco dopo le 14.30 a Calcio, in località Cascine Mariannine, dove in uno scontro frontale tra due auto una donna incinta è morta carbonizzata all'interno dell'abitacolo di uno dei due veicoli convolti nell'incidente. Nello scontro sarebbero coinvolte altre due persone, tuttavia non in pericolo di vita. Sul posto il 118 di Bergamo.
La via smarrita del sacchetto raccolta virtuosa solo al Nord
Federambiente: poca differenziata, metà della spazzatura finisce in discarica. Non basta rivedere le linee guida sulla produzione, bisogna aumentare l'attività di riciclo. A Venezia si butta nelle cave solo il 3% degli scarti, a Bologna il 19%. A Roma la quota sale all'80%
di PAOLA COPPOLACassonetti per la differenziata
ROMA - Partono tutti dalle case degli italiani, ma subito ciascuno prende la sua strada. Alla fine quasi un sacchetto di rifiuti su due finirà in una discarica. Ma se si mette da parte il dato nazionale (il 45% dei rifiuti finiti in discarica nel 2008, dati Ispra) si scoprono i tanti viaggi della spazzatura, perché ci sono città che hanno sposato un modello virtuoso o cercano di avvicinarsi, e altre che sono ancora lontane, soprattutto al sud.
A Torino la differenziata è al 41,5%, a Roma è un sacchetto su cinque, a Bari poco di più, a Napoli appena il 19%. Carta, vetro, plastica, metalli, distinti e raccolti, prendono la via del recupero. Per la parte non riciclabile c'è chi ha azzerato il ricorso alla discarica, come Milano o Venezia. Resta meta finale a Bari, dove i rifiuti indifferenziati sono prima trattati nell'impianto di stabilizzazione, ma anche nella capitale.
A Torino la differenziata è al 41,5%, a Roma è un sacchetto su cinque, a Bari poco di più, a Napoli appena il 19%. Carta, vetro, plastica, metalli, distinti e raccolti, prendono la via del recupero. Per la parte non riciclabile c'è chi ha azzerato il ricorso alla discarica, come Milano o Venezia. Resta meta finale a Bari, dove i rifiuti indifferenziati sono prima trattati nell'impianto di stabilizzazione, ma anche nella capitale.
Rai, pubblicità a picco in "zona Tg1" "Da luglio a settembre persi tre milioni"
Il telegiornale di Minzolini è il solo a perdere secondi di spot. Ma l'audience è un po' migliorata. Masi annuncia il piano tagli: meno appalti e blocco del turn over
di GOFFREDO DE MARCHIS
ROMA - Meno 19,5 per cento nel trimestre luglio-settembre, 23 mila secondi invece dei 28 mila dell'anno precedente, quasi 3 milioni di ricavi persi. È la fotografia negativa della raccolta pubblicitaria che ruota intorno alla principale edizione del Tg1, quello delle 20. Sono dati non ufficiali. La Sipra, concessionaria degli spot per la tv pubblica, non fornisce il dettaglio del suo lavoro. Giustamente. Perché non si possono dare elementi di valutazione alla concorrenza. Ma le voci filtrano. Le ha raccolte il responsabile informazione del Pd Matteo Orfini. Ora il senatore Vincenzo Vita annuncia una sua iniziativa: "Chiederò un'audizione dei vertici della Sipra nella commissione di Vigilanza per capire come il conclamato calo dell'ascolto del Tg1 abbia influito sulle entrate pubblicitarie". Di fronte all'organismo di controllo, i manager degli spot dovranno portare le cifre ufficiali.
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lunedì 25 ottobre 2010
Marchionne: "Senza l'Italia il Lingotto farebbe meglio"
L'ad intervistato a "Che tempo che fa": "Nemmeno un euro dei 2 miliardi dell'utile operativo arriva dal nostro paese". Poi smentisce l'impegno in politica: "Io faccio il metalmeccanico". Mano tesa sugli stipendi: "Pronti ad adeguarli a quelli dei paesi vicini". Durissime reazioni sindacali: "Parla come uno straniero".
Marchionne a "Che tempo che fa"
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Avanzi da gourmet ecco la cucina del riciclo
Cena a base di scarti in chiusura del Salone del Gusto. In Italia si butta un terzo del cibo, ma molte ricette sono nate dal riuso. Lo chef Scabin: lì si vede la bravura del cuoco di MARCO TRABUCCO
TORINO - Sarà una "cena degli avanzi", come quelle di una volta, le sere dopo la festa, a chiudere oggi il Salone del Gusto. Non è un caso perché davvero quello di quest'anno è stato il salone di cui non si butta via niente. Non gli stand, costruiti solo con legno e carta, che verranno riutilizzati appena chiusa la manifestazione. E non i cibi: perché gli avanzi, rimasti nelle cucine delle centinaia di laboratori del gusto, finiranno questa sera nelle mani di un manipolo di cuochi, stellati e no, che, sul momento, nel Teatro del Gusto allestito all'interno della Fiera, come in una grande jam session, ne ricaveranno piatti golosi.
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Protezione civile, allerta maltempo "Temperature in calo e temporali"
Nelle prossime ore rapido peggioramento delle condizioni dal nord al sud del Paese. Scende anche la quota neve, che arriverà fino a mille metri anche sugli Appennini. Possibili mareggiate
ROMA- Allarme maltempo della Protezione civile per le prossime ore. Aria fredda proveniente dal Nord Europa sta portando condizioni meteo fortemente perturbate sull'Italia e, da domani, un abbassamento delle temperature dal Nord in estensione sul Centro. Lo indica il Dipartimento della Protezione Civile che ha emesso un nuovo avviso di avverse condizioni meteorologiche, che integra ed estende quello già diramato ieri.
Dalla serata di oggi sono previste precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale di forte intensità, accompagnate da attività elettrica e forti raffiche di vento, sulle regioni del Sud e del Nord Italia. Previste inoltre moderate nevicate sulle zone alpine e prealpine, con quota neve iniziale intorno ai 1.400-1.600 metri, in abbassamento nella giornata di domani, fino a 900-1.100 metri, in estensione anche sui rilievi appenninici settentrionali.
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"La vita di un operaio albanese vale meno di quella di un italiano"
Torino, sentenza shock: morì sul lavoro, risarcimento ridotto. Ai familiari una somma dieci volte inferiore. All'uomo deceduto addebitato anche il 20% di concorso di colpa nella propria morte
di ALBERTO CUSTODEROROMA - L'operaio morto è albanese. Ma la sua vita vale meno di quella di un italiano. Ai suoi familiari, che vivono in Albania, "area ad economia depressa", va un risarcimento di dieci volte inferiore rispetto a quello che toccherebbe ai congiunti di un lavoratore in Italia. Altrimenti madre e padre albanesi otterrebbero "un ingiustificato arricchimento". Questa gabbia salariale della morte, ispirata al criterio del risarcimento a seconda del Paese di provenienza del deceduto sul lavoro, è contenuto in un sentenza shock del Tribunale di Torino. Il giudice civile, Ombretta Salvetti, richiamandosi ad una sentenza della Cassazione di dieci anni fa, ha dunque deciso di "equilibrare il risarcimento al reale valore del denaro nell'economia del Paese ove risiedono i danneggiati". Dopo aver addebitato all'operaio deceduto il 20% di concorso di colpa nella propria morte, la dottoressa Salvetti ha riconosciuto a ciascun genitore residente in Albania la somma risarcitoria di soli 32mila euro. Se l'operaio fosse stato italiano, sarebbero state applicate le nuove tabelle in uso presso il Tribunale di Torino dal giugno 2009 in base alle quali a ogni congiunto dell'operaio morto sarebbero stati riconosciute somme fino a dieci volte superiori (fra 150 e 300 mila euro).
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Tv, la "vita indiretta" degli italiani a picco la fiducia in Tg1 e Tg5 Secondo il sondaggio Demos-Coop sull'informazione vanno bene S
Secondo il sondaggio Demos-Coop sull'informazione vanno bene Sky e La7. Ballarò il talk show più affidabile. Il 55% pensa che il peso di Berlusconi sui media danneggi la libertà
di ILVO DIAMANTIGiovanni Floris
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