lunedì 6 dicembre 2010
Ritrovata mongolfiera scomparsa il 29/9: ci sono due corpi a bordo
ROMA - Sono stati recuperati a una dozzina di miglia al largo della costa di Vieste, a bordo della mongolfiera sulla quale viaggiavano, i corpi dei due navigatori statunitensi precipitati in mare col loro mezzo il 29 settembre scorso mentre partecipavano alla '54/esima Coupe Aeronautique Gordon Bennet'.
Le vittime sono gli statunitensi Richard Abruzzo e Carol Rymer Davis, partiti, assieme ad altri 19 equipaggi, alle 23:25 del 25 settembre scorso da Bristol (Inghilterra) per una gara che avrebbe vinto chi sarebbe atterrato piu' lontano.
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Le vittime sono gli statunitensi Richard Abruzzo e Carol Rymer Davis, partiti, assieme ad altri 19 equipaggi, alle 23:25 del 25 settembre scorso da Bristol (Inghilterra) per una gara che avrebbe vinto chi sarebbe atterrato piu' lontano.
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Medici, 45 mila in pensione ma non saranno rimpiazzati
Esodo fino al 2015. I sindacati: specializzandi subito in ruolo. Perché il numero di chi entra torni a essere identico a quello di chi esce bisognerà aspettare addirittura fino al 2028
di MICHELE BOCCII medici vanno via dagli ospedali e in buona parte non vengono sostituiti
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Neve e gelo in tutta Italia e tornano pioggia e temporali
Temperature in picchiata da Nord a Sud, allerta della Protezione cvivile per le nevicate in arrivo, da stasera, anche in pianura. Una perturbazione proveniente dall'Atlantico porterà nuove preecipitazioni. Il ghiaccio blocca cinquanta turisti sul Vesuvio.
ROMA - Fa freddo, e di questa stagione non c'è nulla di cui stupirsi. Forse però è utile sapere che farà ancora più freddo nei prossimi giorni, che saranno caratterizzati da maltempo un po' ovunque e soprattutto da nevicate, con tutti i disagi che ciò comporta per i trasporti e nella vita quotidiana. Dall'Atlantico sta arrivando una nuova perturbazione che già dalla serata di oggi farà mutare le condizioni meteorologiche un po' ovunque. Arriva anche la neve, soprattutto a nord ovest, che porterà con sé un aumento delle temperature, ma anche piogge e temporali.
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Polonia, bellissimo il paesaggio ma...che freddo: -20 gradi
Ansalive - Le foto
'Vieni via con me' ha sforato l'orario Rai sospende dirigente Mazzetti
Fazio: solo 2 minuti e mezzo, dall'azienda: no, ben 29
di Alessandra MagliaroROMA - La Rai ha mandato a Raitre una lettera in cui si rimprovera di aver sforato di due minuti e mezzo l'orario previsto nell'ultima puntata del programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano Vieni Via con me. Lo ha detto lo stesso Fazio stasera a Che tempo che fa su Raitre. E sempre Fazio ha dato notizia che il capostruttura dirigente di Raitre Loris Mazzetti e' stato sospeso per 15 giorni.
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"Occhio per occhio, via gli immigrati" cartelli razzisti ma Brembate si divide
E il sindaco avverte: "Qui non ci saranno né cacce all'uomo né show". Spiega un maghrebino: "La gente del posto lo sa, noi lavoriamo. E' sempre stato un paese tranquillo, noi non diamo problemi". La rabbia su Facebook: "Lasciate a noi quel marocchino, vengono solo a rubare e a violentarci le donne"
dal nostro inviato PIERO COLAPRICOIl sindaco di Brembate, Diego Locatelli
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domenica 5 dicembre 2010
Egitto: turista tedesca uccisa da squalo
La tragedia è avvenuta nel golfo di Neema a Sharm El Sheik sul Mar Rosso
IL CAIRO - Una turista tedesca è stata uccisa da uno squalo nel golfo di Neema a Sharm El Sheik sul Mar Rosso. Ne dà notizia l'agenzia di stampa Mena.
La turista tedesca, di 70 anni, stava nuotando nei pressi della spiaggia privata di un grande albergo. Lo squalo l'ha attaccata da destra e per lei non c'e' stato nulla da fare, riferiscono fonti locali. Subito dopo l'attacco, raccontano ancora le fonti, le autorita' locali hanno iniziato a richiamare a riva tutti i turisti e i villeggianti per fare in modo che nessuno rimanesse in acqua.
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"Yara sarebbe stata uccisa" Tunisino accusato di omicidio
Bloccato a bordo di un traghetto diretto in Marocco dopo una notte di interrogatori è scattato il fermo. Massimo riserbo su un secondo fermo. Riprese le ricerche per ritrovare il corpo della tredicenne
BERGAMO - Sono a una svolta le indagini su Yara Gambirasio, la ragazzina tredicenne scomparsa da Brembate Sopra il 26 novembre scorso senza lasciare tracce. Il tunisino bloccato nella notte su un traghetto è in stato di fermo con l'accusa di omicidio. Secondo gli inquirenti , l'uomo avrebbe sequestrato e ucciso la ragazza occultando poi il suo cadavere. Sono già partite le ricerche del corpo di Yara. Smentito il fermo di un secondo uomo, un italiano.
Gli investigatori hanno lavorato tutta la notte a Bergamo, dove nella notte è stato trasferito il nordafricano al Comando provinciale dei carabinieri, presidiato fino all'alba da fotografi e giornalisti, senza che nulla trapelasse, soprattutto sul suo ruolo nel sequestro della ragazzina, scomparsa il 26 novembre.
Il tunisino sarebbe un muratore al lavoro nei cantieri del bergamasco. L'uomo era tenuto d'occhio dagli investigatori dall'inizio della vicenda subito dopo la scomparsa della ragazzina. Ma finora nulla si era saputo su questo filone dell'inchiesta. Il nordafricano, da quanto si apprende, abiterebbe nel bergamasco, ma anche su questo non c'è alcuna conferma.
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Auto travolge un gruppo di ciclisti dramma in Calabria: sette morti
Terribile incidente stradale sulla statale 18 in località Sant'Eufemia di Lamezia Terme (Catanzaro). Una vettura ha sbandato ed è finita su un gruppo di appassionati della bicicletta. Ci sono anche tre feriti
LAMEZIA TERME (CATANZARO) - Sette ciclisti morti, tutti appartenenti ad un gruppo di appassionati, è il tragico bilancio di un incidente stradale a Lamezia Terme. Il gruppo è stato travolto da un'auto in località Marinella a Sant'Eufemia. Ci sarebbero anche altre persone ferite. Dalle prime ricostruzioni il conducente avrebbe perso il controllo della vettura.I sette ciclisti travolti e uccisi facevano parte di un gruppo amatoriale di Sambiase di Lamezia Terme, legato alla palestra "Atlas". Tra le vittime ci sarebbe anche il titolare della stessa struttura sportiva. Sul posto dell'incidente sono ancora a lavoro i carabinieri e gli operatori sanitari. Questi ultimi hanno soccorso altri tre ciclisti feriti. Il più grave è stato ricoverato nell'ospedale di Catanzaro, gli altri due nell'ospedale di Lamezia Terme.
Fonte
Yara, forse una svolta nelle indagini due uomini fermati dai carabinieri
Si tratta di un cittadino tunisino e di un italiano. Il primo è stato raggiunto a bordo di un traghetto diretto verso il Marocco. Riserbo sul secondo. Entrambi sarebbero stati all'attenzione degli inquirenti fin dal giorno della scomparsa della ragazzina.
MILANO - Le indagini sulla scomparsa di Yara Gambirasio potrebbero essere a una svolta. Due persone sono state fermate in serata dai carabinieri. Si tratta di un cittadino tunisino e di un italiano. Il primo è stato raggiunto dai militari dell'Arma al largo di Sanremo, a bordo di un traghetto partito da Genova e in navigazione verso il Marocco e, dopo il fermo, ricondotto a terra su un'imbarcazione della Guardia costiera. Massimo riserbo sulla seconda persona. Entrambi sarebbero all'attenzione degli inquirenti fin dalla scomparsa della 13enne da Brembate Sopra, in provincia di Bergamo, venerdì 26 novembre. Intanto in serata si è tenuta una veglia di preghiera a Brembate Sopra.
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sabato 4 dicembre 2010
Paziente muore in sala operatoria familiari aggrediscono i medici
Il giovane deceduto aveva 29 anni. Tre dei dottori sono andati a dare la notizia ai parenti che hanno reagito con violenza. Uno dei sanitari ha riportato una frattura al naso, per altri due prognosi di dieci giorni. Indagano Nas e Procura. Martedì il caso in commissione Marino
Il paziente muore in sala operatoria e i familiari si scagliano contro i medici. E' successo al San Filippo Neri di Roma dove, in tarda mattinata, tre componenti dello staff sanitario dell'ospedale sono stati aggrediti dai parenti di M.P, 29 anni, affetto da anemia mediterranea, deceduto durante l'intervento di asportazione della milza. I tre sanitari, il chirurgo, l'anestesista e un infermiere, sono stati aggrediti mentre comunicavano la notizia della morte del paziente. "Quando i medici sono andati dai parenti, naturalmente con tutto il tatto previsto dal caso - ha spiegato il direttore dell'ospedale, Lorenzo Sommella - la reazione è stata abbastanza violenta: due di loro hanno avuto una prognosi inferiore a dieci giorni e l'altro una frattura al naso".
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Rapporti Lega-'Ndrangheta Esplode il caso di "Gamma" Castelli
“Saviano ha rotto i Maroni”, titolava Libero appena tre settimane fa riportando le dichiarazioni dell’autore di Gomorra, colpevole di aver denunciato che “la ‘ndrangheta al nord interloquisce con la Lega”.
Adesso due giornalisti dello stesso quotidiano pubblicano un libro in cui, attraverso la testimonianza del pentito Giuseppe Di Bella, ricostruiscono l’ascesa al potere della criminalità organizzata in Lombardia. E raccontano come proprio la ‘ndrangheta nel 1990 abbia scelto i cavalli su cui scommettere tra gli emergenti politici del Carroccio, portandoli fino a “importanti incarichi di Governo”, scrivono gli autori di Metastasi Claudio Antonelli e Gianluigi Nuzzi. Quest’ultimo ieri ha anticipato le critiche: “Non è colpa mia né di Libero se al Nord c’è la malavita”. Spiegando che la differenza è che “Metastasi è un’indagine compiuta in un anno di lavoro” mentre “Saviano ha sigillato un assioma televisivo”.
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Due morti in moto sulla Sopraelevata (Ge)
Una coppia di motociclisti genovesi è morta in serata dopo essere caduta mentre percorreva, a forte velocità, la Sopraelevata Aldo Moro di Genova. Le vittime sono un uomo ed una donna. C.M, , 35 anni e R.C., 36 anni. (la polizia municipale ha fornito solo le iniziali)
I due viaggiavano in sella ad uno scooter Yamaha TMax in direzione ponente. Sembra che il conducente abbia perso il controllo dello scooter senza responsabilità di altri veicoli. I corpi sono stati proiettati a circa duecento metri dal punto della caduta: l’uomo lungo la stessa corsia di marcia, la donna in quella opposta. Il traffico è stato bloccato per consentire la rimozione dei corpi ed i rilievi da parte della sezione infortunistica della Polizia municipale. Il pm di turno, Biagio Mazzeo, ha aperto un’inchiesta.
Fonte
I due viaggiavano in sella ad uno scooter Yamaha TMax in direzione ponente. Sembra che il conducente abbia perso il controllo dello scooter senza responsabilità di altri veicoli. I corpi sono stati proiettati a circa duecento metri dal punto della caduta: l’uomo lungo la stessa corsia di marcia, la donna in quella opposta. Il traffico è stato bloccato per consentire la rimozione dei corpi ed i rilievi da parte della sezione infortunistica della Polizia municipale. Il pm di turno, Biagio Mazzeo, ha aperto un’inchiesta.
Fonte
Censis: società senza regole e sogni che non crede più nel carisma del capo
"Berlusconi è l'icona del soggettivismo, un ciclo che si è esaurito". Gli italiani vorrebbero maggiore onestà nella vita pubblica, ma la volontà è fiaccata, e non solo dalla crisi. Viviamo in una società "appiattita". De Rita: "Bisogna rilanciare la legge, e ridare fiato al desiderio" di ROSARIA AMATO
ROMA - Non è stata affondata dalla crisi, anche se l'economia stenta a ripartire 1, ma la società italiana non può certo dirsi sana. "Si sono appiattiti i nostri riferimenti alti e nobili", rileva il Censis nel 44° Rapporto Annuale sulla situazione sociale del Paese, ma anche quelli venuti dopo, dal "primato del mercato" alla "verticalizzazione e personalizzazione del potere", si sono lasciati dietro solo una scia di delusione. Chi doveva decidere alla fine non ha deciso, e il 'carisma' del leader di turno si è rivelato solo un bluff, le promesse non sono state mantenute.
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Verdini, il Colle e il 'me ne frego': scoppia la bufera
di Giuliana Palieri
ROMA - ''Le prerogative del Colle che potrebbe mandare a casa chi ha vinto le elezioni? Ce ne freghiamo politicamente'', perche' ''anche i partiti hanno le loro prerogative''. Apriti cielo. Le parole pronunciate in serata da Denis Verdini hanno generato una violenta bufera politica con il coordinatore preso d'assalto dalle opposizioni nel silenzio imbarazzato del suo partito. E non e' bastata la puntualizzazione di Verdini che ha spiegato come il suo fosse un 'me ne frego politico', perche' le minoranze hanno continuato a martellarlo sostenendo che la pezza era peggio del buco. Il fatto e' che la sortita del coordinatore e' stata rilanciata dalle agenzie poco dopo una nota del Quirinale che rimetteva in riga quanti tentano di oscurare le prerogative del Colle. E' parso quindi quasi un botta e risposta negato invece da Verdini che ha escluso categoricamente qualsiasi volonta' di mancare di rispetto a Napolitano. E anche l'ufficio stampa del Pdl si e' precipitato a spiegare che le affermazioni del coordinatore non erano affatto una replica alla nota del Colle, oltretutto fatte prima dell'intervento del Quirinale. Ma la frittata era fatta. E cosi' e' partita, e non si e' mai arrestata, la contraerea delle opposizioni capitanata dal partito di Fini che ha messo in campo l'artiglieria pesante: Verdini ''volgare, irrispettoso, privo di senso delle istituzioni, disprezza le regole'', e avanti con toni sempre piu' forti ('metodo Boffo contro Napolitano', ha tuonato Carmelo Briguglio) e con la richiesta di scuse per il capo dello Stato. La dichiarazione di Verdini - ha attaccato Italo Bocchino - ''conferma l'assoluto disprezzo del Pdl per ogni regola, ed e' ancor piu' grave perche' e' relativa alle prerogative che la Costituzione attribuisce al Presidente della Repubblica''. Pollice verso anche da Farefuturo che in un editoriale al vetriolo parla di ''ennesimo segnale di una deriva che va fermata. Una deriva arrogante e strafottente, che non ha il minimo rispetto dei pesi e contrappesi che sono alla base del nostro sistema politico e istituzionale''. Anche il Pd e' andato giu' duro. ''Le parole di Verdini - ha detto il segretario Pier Luigi Bersani - sono vergognose e di una gravita' inaudita. La smentita e' peggio delle affermazioni precedenti. La squadra di Berlusconi sta perdendo la testa. L'Italia deve uscire al piu' presto da questa situazione''. ''Volgare e intollerabile'' il coordinatore del Pdl anche per Dario Franceschini secondo cui quelli del Popolo della liberta'''hanno capito che la sfiducia e' inesorabile e iniziano ad attaccate a testa bassa. Ma la democrazia italiana - ha ammonito - e' piu' forte della loro arroganza''. ''Le parole di Denis Verdini non sono eversive o pericolose, sono squallide'', si e' inserito il partito di Di Pietro che con il capogruppo alla Camera Massimo Donadi gli ha mandato a dire: ''Al posto di minacciare Napolitano con un linguaggio fascista, racconti ai magistrati tutto quello che sa sulle cricche che hanno predato il Paese in questi anni. Si vergogni e faccia ammenda, si scusi con il Quirinale e con il Parlamento''.
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ROMA - ''Le prerogative del Colle che potrebbe mandare a casa chi ha vinto le elezioni? Ce ne freghiamo politicamente'', perche' ''anche i partiti hanno le loro prerogative''. Apriti cielo. Le parole pronunciate in serata da Denis Verdini hanno generato una violenta bufera politica con il coordinatore preso d'assalto dalle opposizioni nel silenzio imbarazzato del suo partito. E non e' bastata la puntualizzazione di Verdini che ha spiegato come il suo fosse un 'me ne frego politico', perche' le minoranze hanno continuato a martellarlo sostenendo che la pezza era peggio del buco. Il fatto e' che la sortita del coordinatore e' stata rilanciata dalle agenzie poco dopo una nota del Quirinale che rimetteva in riga quanti tentano di oscurare le prerogative del Colle. E' parso quindi quasi un botta e risposta negato invece da Verdini che ha escluso categoricamente qualsiasi volonta' di mancare di rispetto a Napolitano. E anche l'ufficio stampa del Pdl si e' precipitato a spiegare che le affermazioni del coordinatore non erano affatto una replica alla nota del Colle, oltretutto fatte prima dell'intervento del Quirinale. Ma la frittata era fatta. E cosi' e' partita, e non si e' mai arrestata, la contraerea delle opposizioni capitanata dal partito di Fini che ha messo in campo l'artiglieria pesante: Verdini ''volgare, irrispettoso, privo di senso delle istituzioni, disprezza le regole'', e avanti con toni sempre piu' forti ('metodo Boffo contro Napolitano', ha tuonato Carmelo Briguglio) e con la richiesta di scuse per il capo dello Stato. La dichiarazione di Verdini - ha attaccato Italo Bocchino - ''conferma l'assoluto disprezzo del Pdl per ogni regola, ed e' ancor piu' grave perche' e' relativa alle prerogative che la Costituzione attribuisce al Presidente della Repubblica''. Pollice verso anche da Farefuturo che in un editoriale al vetriolo parla di ''ennesimo segnale di una deriva che va fermata. Una deriva arrogante e strafottente, che non ha il minimo rispetto dei pesi e contrappesi che sono alla base del nostro sistema politico e istituzionale''. Anche il Pd e' andato giu' duro. ''Le parole di Verdini - ha detto il segretario Pier Luigi Bersani - sono vergognose e di una gravita' inaudita. La smentita e' peggio delle affermazioni precedenti. La squadra di Berlusconi sta perdendo la testa. L'Italia deve uscire al piu' presto da questa situazione''. ''Volgare e intollerabile'' il coordinatore del Pdl anche per Dario Franceschini secondo cui quelli del Popolo della liberta'''hanno capito che la sfiducia e' inesorabile e iniziano ad attaccate a testa bassa. Ma la democrazia italiana - ha ammonito - e' piu' forte della loro arroganza''. ''Le parole di Denis Verdini non sono eversive o pericolose, sono squallide'', si e' inserito il partito di Di Pietro che con il capogruppo alla Camera Massimo Donadi gli ha mandato a dire: ''Al posto di minacciare Napolitano con un linguaggio fascista, racconti ai magistrati tutto quello che sa sulle cricche che hanno predato il Paese in questi anni. Si vergogni e faccia ammenda, si scusi con il Quirinale e con il Parlamento''.
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"Basta soldi a maratone con africani": la provocazione del consigliere leghista
"Sono competizioni in cui vincono solo extracomunitari in mutande"
PADOVA - Ieri i rom, oggi gli atleti africani che corrono, e vincono, la Maratona di Sant'Antonio. Padova torna al centro delle polemiche, innescando un nuovo caso che fa gridare al razzismo. Dopo il consigliere comunale PdL Vittorio Aliprandi, che dalle pagine di Facebook ha espresso tutto il suo disprezzo per i rom, arrivando a suggerire che vengano loro tolti i figli, e' il consigliere provinciale della Lega Pietro Giovannoni a chiedere lo stop ai finanziamenti pubblici per le maratone sportive che vedono l'ingaggio di atleti stranieri, soprattutto africani. Nel definirla una ''idea-provocazione'' l'esponente del Carroccio sostiene che alla base della proposta vi e' il fatto che ''il nucleo degli atleti di colore e' quello che costa di piu'''. Ma ieri sera, nel corso del consiglio provinciale mentre si dibatteva sul percorso della gara, Giovannoni, avrebbe sostenuto, piu' precisamente, l'inutilità di finanziare una competizione di "atleti africani o comunque extracomunitari in mutande". A prendere le distanze da Giovannoni e', tra i primi, la presidente PdL della Provincia, Barbara Degani, puntualizzando che si tratta di ''opinioni strettamente personali che non possono coinvolgere nel modo piu' assoluto ne' la giunta provinciale ne' tanto meno la presidenza''. Meno diplomatico il parlamentare del Pd Emanuele Fiano, responsabile del forum sicurezza del partito. ''C'e' un limite alla libera espressione delle proprie idee - spiega, accennando anche al caso Aliprandi - che non puo' essere travalicato; quel limite che e' la diffusione di idee razziste regolamentata in Italia da una legge inizialmente scritta dal ministro Mancino. Per noi il consigliere Giovannoni ha superato quel limite''. Tra gli amministratori padovani c'e' chi gia' tira le somme del danno d'immagine per il Veneto. Per il vice sindaco di Padova, Ivo Rossi, ''e' enorme'', tanto piu' in una regione ''che solo poco tempo chiedeva di poter ospitare le olimpiadi del 2020 e che candida Venezia come capitale europea della cultura e' enorme''. A rincarare la dose e' Alessandro Zan, componente della presidenza nazionale di Sinistra ecologia e Liberta' e assessore municipale all'ambiente:''e' un fatto grave e un danno perla citta' di Padova e per il nostro Paese - rileva -. Queste affermazioni naziste e primitive sono il segno tangibile di un fortissimo regresso sociale''.
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venerdì 3 dicembre 2010
Wikileaks scompare da Internet. Oscurato il dominio
Wikileaks è "scomparso" per sei ore dalla Rete. O meglio: dalle 4 del mattino (ora italiana) il dominio originario del sito di Julian Assange (wikileaks.org) è stato rimosso e la pagina web è rimasta accessibile solo attraverso un indirizzo IP. In una dichiarazione ufficiale, il provider americano EveryDNS.net ha reso noto di aver interrotto la fornitura del dominio alle 22 di giovedì (ora della costa orientale americana). Al sito ora si può di nuovo accedere attraverso wikileaks.ch, un host svizzero che rimanda comunque sempre all'indirizzo IP. La mossa di EveryDNS.net ha fatto andare su tutte le furie la squadra di Assange, che tramite Twitter, punta il dito contro gli Stati Uniti. «Il dominio Wikileaks.org è stato ucciso dagli Usa», si legge.
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LA NASA SCOPRE BATTERIO 'ALIENO' SULLA TERRA
La Nasa scopre microbo "alieno" capace di vivere nell'arsenico. La nuova scoperta dà un forte impulso alla ricerca di forme di vita al di là della Terra e in ambienti considerati "inadatti" dalla biologia tradizionale.
Con l'annuncio ufficiale da parte di esponenti della Nasa riguardante la scoperta sul nonstro pianeta del batterio che vive nell'arsenico,cambiano considerevolmente i connotati della ricerca di forme di vita aliena nel campo dell'astrobiologia,cioè la branca della biologia che si occupa dello studio e della ricerca di forme di vita su altri corpi celesti al di fuori della Terra.La scoperta inoltre,non solo da un nuovo impulso alla ricerca di forme di vita extraterrestri,ma cambia in qualche modo le tradizionali concezioni biologiche sullo sviluppo delle forme di vita.
I mille paesi d'Italia abitati dai fantasmi
Viaggio negli oltre mille villaggi abbandonati perché la popolazione li crede infestati da spettri. Un inventario raccolto in un documentario presentato alla Biennale del paesaggio
di PAOLO RUMIZUno scorcio di Reneuzzi, in Liguria Il vecchio Tonino Guerra sapeva che vicino a casa sua, a Marecchia in Romagna, c'era un casolare dove sessant'anni prima era passato Ezra Pound. Lo scrittore ci andò, la trovò in rovina, ma provò a entrare lo stesso. L'idea di gettare la propria ombra su quei muri per farli rivivere lo attirava irresistibilmente. Il pavimento della prima stanza era sfondato, riuscì a passare rasente ai muri. La porta della seconda era aperta e dentro si vedeva chiaramente una sedia. Ebbene, su quella sedia, racconta Guerra, c'era un'ombra. Il vecchio Pound, il poeta, seduto di spalle. Inconfondibilmente lui. Le case abbandonate hanno spesso uno spettro che le abita. E poiché l'Italia ha più case abbandonate di qualsiasi altro paese del Mediterraneo - un migliaio di villaggi, più case sparse, che potrebbero contenere la popolazione di Roma e Milano insieme - è probabile che qui si registri anche la massima densità di spettri d'Europa. Bambini che gridano in fondo ai pozzi, ombre di donne abbandonate nel solaio, partigiani torturati, vittime di fatti di sangue. Storie vere, ma più spesso inventate, o trasfigurate, per motivare un abbandono recente, altrimenti inspiegabile.
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I paesi abbandonati intorno a Genova
Fini: "Governo non c'è più, no alle urne" La mozione "Ora esecutivo anti-declino"
Il presidente della Camera si mostra tranquillo sulla tenuta del Terzo polo in vista del voto del 14 dicembre e accusa Berlusconi di irresponsabilità: "Autolesionistico pensare di salvarsi per il rotto della cuffia". Anche Rutelli rivendica l'iniziativa congiunta per far cadere il governo: "E' nel solco della Costituzione". Il testo con le firme di 85 deputati: serve nuova legge elettorale
Gianfranco Fini con Pierferdinando Casini
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Il percolato: dalla discarica direttamente nel fiume
Una discarica perfetta, a norma di legge. Collaudata e ricollaudata. Chiusa e in attesa di essere riaperta. Ogni cosa è al suo posto, tutto molto pulito. Il percolato, che è il liquame nel quale si sciolgono i rifiuti anche tossici, è intubato e incanalato direttamente nel fiume Sele
Il video
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Il video
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Droga e 'ndrangheta, maxi operazione in manette anche colonnello dell'Arma
Oltre 70 fermi in diverse regioni per un traffico internazionale di stupefacenti. Sequestrati beni per 200 milioni di euro. Trovate armi ed esplosivo nell'abitazione del militare in servizio a Bolzano
CATANZARO - Oltre settanta provvedimenti di fermo e il sequestro di beni - la gran parte nel Lazio - per 200 milioni di euro nei confronti dei membri di varie cosche di 'ndrangheta, in particolare la famiglia Muto di Cetraro, in provincia di Cosenza: è il risultato di una vasta operazione, condotta in Calabria dalla Guardia di Finanza, che riguarda lo spaccio locale ed il traffico internazionale di stupefacenti. I fermi e i sequestri sono stati disposti dalla Procura della Repubblica di Catanzaro. E tra i fermati c'è anche un colonnello dei carabinieri: si tratta di Luigi Verde, 57 anni, in servizio a Bolzano. Nella sua abitazione sono state trovate, secondo quanto hanno riferito investigatori e inquirenti, armi da guerra ed esplosivo. Oltre settanta provvedimenti
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Università, slitta il voto al Senato In Aula dopo dibattito su fiducia
La decisione presa dalla conferenza dei capigruppo. Forte l'opposizione delle minoranze contro l'ipotesi di calendarizzazione prima del 14 dicembre. Gelmini ottimista: "Ddl sarà legge entro l'anno"
ROMA - La riforma dell'università sarà discussa in aula al Senato dopo il dibattito sulla fiducia previsto per martedì 14 dicembre: lo ha deciso la conferenza dei capigruppo. L'opposizione ha confermato la sua dura opposizione alla proposta del presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri, di approvare la riforma entro la prossima settimana, cioè prima del dibattito sulla fiducia.
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giovedì 2 dicembre 2010
Lo sciopero dei calciatori si farà a dicembre Non è una questione di soldi, ma di diritti
Il tavolo con la Lega calcio è saltato. Questa sera l'Aic ha deciso che il campionato si fermerà tra l'11 e il 12 dicembre. Il disaccordo è legato a due punti fondamentali del rinnovo del contratto collettivo di categoria
Ebbene sì, il tanto vituperato sciopero dei calciatori si farà. A farne le spese la 16° giornata di campionato, prevista per l’11 e 12 dicembre. Infatti l’Aic ha deciso di abbandonare il tavolo delle trattative con la Lega Calcio, in disaccordo su due punti fondamentali del rinnovo del contratto collettivo di categoria: la messa fuori rosa dei giocatori e le cessioni coatte. Non una questione di soldi, dunque. Ma di diritti. Adesso però si dirà che è lo sciopero dei miliardari. E che nessuno ci perde, dato che la giornata sarà comunque recuperata. Così scalpita il portavoce del Pdl Daniele Capezzone: “Gli italiani saranno letteralmente esterrefatti dinanzi a uno sciopero proclamato da una categoria che certo non vive le durezze della crisi economica. Anzi, una cosa seria da fare sarebbe quella di smettere di considerarli lavoratori subordinati, e di cominciare a trattarli come autonomi, se non come vere e proprie imprese”.
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Ebbene sì, il tanto vituperato sciopero dei calciatori si farà. A farne le spese la 16° giornata di campionato, prevista per l’11 e 12 dicembre. Infatti l’Aic ha deciso di abbandonare il tavolo delle trattative con la Lega Calcio, in disaccordo su due punti fondamentali del rinnovo del contratto collettivo di categoria: la messa fuori rosa dei giocatori e le cessioni coatte. Non una questione di soldi, dunque. Ma di diritti. Adesso però si dirà che è lo sciopero dei miliardari. E che nessuno ci perde, dato che la giornata sarà comunque recuperata. Così scalpita il portavoce del Pdl Daniele Capezzone: “Gli italiani saranno letteralmente esterrefatti dinanzi a uno sciopero proclamato da una categoria che certo non vive le durezze della crisi economica. Anzi, una cosa seria da fare sarebbe quella di smettere di considerarli lavoratori subordinati, e di cominciare a trattarli come autonomi, se non come vere e proprie imprese”.
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