A Palazzo Madama ok definitivo al ddl Gelmini. Durissimo scontro in aula tra maggioranza e Pd con insulti alla presidente Finocchiaro. Gasparri costretto a chiedere scusa. Il Terzo Polo vota diviso. Gli studenti: "Esito scontato, ma la protesta non si ferma".
ROMA -
Il Senato ha approvato la riforma dell'Università. I voti favorevoli sono stati 161, i contrari 98 e 6 gli astenuti. Hanno votato a favore Pdl, Lega e Fli. Hanno votato contro Pd e Idv. Si sono astenuti (anche se al Senato vale come voto contrario) Udc, Api, Svp e Union Valdotaine. Alla prima prova in aula, il neonato Terzo Polo non è riuscito quindi a trovare una posizione comune, complice anche il fatto che i quattro schieramenti principali che lo compongono alla Camera avevano votato in maniera diversa. Il 30 novembre, l'Api di Rutelli si era astenuto mentre Fli e Mpa avevano votato a favore e l'Udc aveva votato contro. Intanto il capo dello Stato Giorgio Napolitano, dopo l'incontro con il movimento degli studenti, specifica: "Io ascolto a 360 gradi ma astenendomi dall'esprimere qualsiasi opinione di merito su scelte legislative che appartengono alle responsabilità del governo e del Parlamento".
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ROMA - La riforma della giustizia "è necessaria, perché è un'emergenza grave, in quanto le indebite ingerenze della magistratura su altri poteri dello Stato costituiscono una vera emergenza democratica". Silvio Berlusconi intervenendo a Mattino 5, torna all'attacco dei giudici e promette che la riforma della giustizia "sarà completata entro la fine della legislatura". Il premier ha ribadito che alcune sentenze di tribunali e "perfino della Corte Costituzionale sono spesso politicamente orientate" e ha citato Sandro Pertini secondo cui "la magistratura non deve solo essere imparziale, ma anche apparire imparziale". Poi è tornato a corteggiare l'Udc di Pierferdinando Casini. "Vedremo - aggiunge - se lui ha perso una grande occasione: poteva sostituire con i sui parlamentari i parlametari di Fli. Speriamo che si ravveda". Quanto alla sua successione: "Abbiamo una serie di protagonisti del governo del Pdl che stanno davvero diventando classe dirigente. Fra questi ce ne sono alcuni che in un prossimo futuro potrebbero assumersi la responsabilità di governare il paese".
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Segnalazioni a Milano e nella periferia
Pare essere giunto a conclusione il giallo delle due 15enni di Vercelli scomparse dallo scorso sabato. Nicole Donis e Fatima Dermouni sono state avvistate a Milano e nell'immediata periferia del capoluogo lombardo. La questura ha ricevuto numerose segnalazioni dopo che il caso è stato trattato dalla trasmissione televisiva 'Chi l'ha visto?', e le sta verificando. I cellulari delle due ragazze continuano a risultare spenti.
Intanto è ritenuta attendibile quella del gestore di un kebab-restaurant di Novara che dice di averle viste insieme nel suo locale domenica. E' confermata, dunque, l'ipotesi dell'allontanamento volontario.
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Risolto il contratto con il tecnico spagnolo: accordo consensuale con reciproca soddisfazione. All'allenatore dovrebbe andare una buonuscita di tre milioni. Leonardo pronto a firmare
di STEFANO SCACCHI
MILANO - E' durata poco più di sei mesi l'esperienza nerazzurra di Rafa Benitez. Arrivato a giungo, lascia all'antivigilia di Natale. Al secondo round negoziale tra il suo agente Manuel Garcia Quillon e i dirigenti dell'Inter, le parti hanno raggiunto l'accordo. Dopo tre ore di trattativa nello studio del vicepresidente nerazzurro Rinaldo Ghelfi, nel pieno centro di Milano e non distante dagli uffici della Saras della famiglia Moratti, alla presenza anche dell'avvocato Angelo Capellini e del direttore tecnico Marco Branca, è arrivata l'attesa separazione consensuale. Sul sito ufficiale dell'Inter è apparso l'annuncio congiunto tra l'Inter e Benitez che comunicano il raggiungimento di "un accordo per la risoluzione anticipata del rapporto di lavoro consensualmente e con reciproca soddisfazione".
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Secondo i testi dell'Istituto Superiore di Sanità, il braccialetto venduto come oggetto in grado di incidere su equilibrio e forza fisica non ha nessuna delle qualità reclamizzate. Distributori sanzionati per pubblicità ingannevole, ma nessun pericolo per la salute
ROMA -
Multa Antitrust da 350mila euro alle società che hanno distribuito e commercializzato in Italia il braccialetto Power Balance, diventato un must dell'estate 2010. L'Autorità guidata da Antonio Catricalà ha deciso di sanzionare le aziende Power Balance Italy e Sport Town, rispettivamente per 300mila e 50mila euro, per la mancanza di un riscontro scientifico alle 'millantate' caratteristiche del gadget, ovvero la capacità di incidere sull'equilibrio e la forza fisica. In sostanza, i consumatori sono stati indotti all'acquisto con un messaggio scorretto. Non è emersa comunque nessuna controindicazione per la salute e la sicurezza dei consumatori.
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ROMA - Norme contraddittorie. I dubbi sul testo della riforma Gelmini arrivano anche al Quirinale. Perplessità tecniche e non sul merito del provvedimento. Perché dopo il pasticcio combinato martedì scorso dal vicepresidente del Senato Rosi Mauro, nel testo sono spuntate alcune incoerenze che hanno colpito il Colle. Al punto che il capo dello Stato avrebbe manifestato il suo imbarazzo a firmare la legge in contatti con il presidente del Senato, Renato Schifani e con Gianni Letta, il sottosegretario-ombra di Berlusconi.
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ROMA - E' cresciuto in Italia l'uso delle tecnologie nel 2010 ma le famiglie italiane sono ancora indietro rispetto all'Europa per quanto riguarda la penetrazione di internet e della banda larga. E' questa l'indicazione che emerge dall'indagine realizzata dall'Istat sulle tecnologie e il loro utilizzo da parte degli italiani. "Rispetto al 2009 - dice l'Istat - cresce la quota di famiglie che possiede il personal computer (dal 54,3% al 57,6%), l'accesso ad internet (dal 47,3% al 52,4%) e che dispone di una connessione a banda larga (dal 34,5% al 43,4%). Malgrado i progressi, tuttavia, l'Italia continua a rimanere indietro rispetto a molti dei paesi della Ue sia rispetto al possesso di internet sia alla qualità della connessione. Fanno peggio di noi solo Grecia, Bulgaria, Romania.
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Dal 1 febbraio in Liguria i biglietti dei treni regionali subiranno un rincaro del 25% e gli abbonamenti del 15%, a causa dei tagli ai finanziamenti per il trasporto pubblico locale della manovra finanziaria varata dal Governo. L’accordo sottoscritto ieri da Regione Liguria e associazioni dei pendolari prevede inoltre la soppressione di 19 convogli sui 290 circolanti nei giorni feriali e 27 convogli su 205 nei giorni festivi.
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Continua l’allarme per il maltempo a Genova, dove è scattata l’annunciata allerta meteo di livello 1, che si protrarrà sino alle 15 di domani.
Dalla tarda serata di ieri, una pioggia battente è caduta sulla città e i dintorni, e molti allagamenti si sono verificati sulle autostrade: sull’A10, fra le 10.30 e le 13 è stato addirittura sconsigliato il transito fra Arenzano e Genova, dove ancora alle 12.30 erano previsti tempi di percorrenza vicini alle due ore (ma si sono sfiorate anche le tre ore), a causa della presenza di acqua sul manto stradale; sull’A26, ci sono state a lungo code a scendere da Masone verso Voltri proprio a causa del blocco dell’A10; sull’A7, parzialmente allagata la galleria Zella, subito dopo la barriera di Genova Ovest, mentre un camion è finito fuori strada all’altezza del casello di Busalla, che è stato chiuso intorno alle 11 e poi riaperto.
Nella foto il masso caduto ieri pericolosamente vicino a una casa in provincia di Imperia
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In arrivo una perturbazione atlantica che porterà cattivo tempo su tutta l'Italia. Fra oggi e domenica pioggia su tutte le regioni. Allagamenti a Genova, problemi in Toscana
ROMA - Sotto l'albero mettete anche un ombrello, sarà utile a chi lo riceverà. Dal punto di vista meteorologico non sarà un Natale sereno, a causa dell'avvicinamento al Mediterraneo di quella che gli esperti definiscono una "saccatura atlantica" che poi di fatto è una perturbazione che porterà con sé vento e tempo instabile. Si comincia dalle regioni settentrionali, poi si passa a centro e Campania.
Falso allarme all'ambasciata dell'Ucraina, ordigno esploso all'ambasciata del Cile. Plico esploso nell'ambasciata svizzera, nel momento in cui il dipendente della sede diplomatica lo ha aperto. L'uomo rischia l'amputazione della mano sinistra. La procura di Roma ha aperto un fascicolo per attentato con finalità di terrorismo. Verifiche in tutte le ambasciate
ROMA - Due ordigni sono esplosi oggi a Roma in altrettante ambasciate, ferendo gli addetti alla posta. Falso allarme all'ambasciata dell'Ucraina: si era parlato di un plico bomba non esploso, ma le verifiche hanno smentito la notizia, si trattava solo di un biglietto di auguri. Sono in corso verifiche in tutte le ambasciate e sedi diplomatiche a Roma. Un ordigno è invece esploso all'ambasciata del Cile in via Po, ferendo una persona in modo non grave. Poche ore prima, una busta esplosiva recapitata presso l'ambasciata svizzera a Roma aveva provocato il ferimento di un addetto della sede diplomatica.
Approvato il decreto legge: nel pacchetto solidarietà cento milioni a ricerca e assistenza sulla Sla; i soldi recuperati dai tagli all'editoria ed alle tv locali. Confermati per sei mesi gli incentivi al cinema, ma saltano i soldi per il Fondo unico per lo spettacolo e il piano Pompei. Gli obblighi fiscali slittano per gli alluvionati del Veneto e non per i terremotati dell'Aquila
Il ministro Giulio Tremonti ROMA - Arrivano 300 milioni per il cinque per mille ed altri 100 sono destinati a interventi in tema di sclerosi laterale amiotrofica (Sla) per ricerca e assistenza domiciliare dei malati. E' una delle misure contenute nel cosiddetto decreto Milleproroghe approvato oggi dal consiglio dei ministri. Nel testo si legge che "le risorse complessive destinate alla liquidazione della quota del 5 per mille nell'anno 2011 sono quantificate nell'importo di euro 400.000.000; a valere su tale importo, una quota pari a 100 milioni di euro è destinata a interventi in tema di sclerosi amiotrofica per ricerca e assistenza domiciliare dei malati".
Dopo Yara Gambirasio, la 13enne scomparsa a Brembate Sopra (Bergamo) il 26 novembre scorso, a Vercelli non si hanno più notizie di una 15enne. I genitori della giovane Nicole Donis hanno raccontato alla polizia che la loro figlia sarebbe uscita di casa sabato, 18 dicembre, intorno alle ore 20:00, dicendo di andare a fare compagnia ad un’amica, di origine marocchine, che era stata sfrattata ed era costretta a dormire in un garage.
Le manovre per le elezioni regionali della primavera di quest'anno. Le parole ai suoi del boss Pelle. Le microspie registrano gli incontri in una casa di Bovalino, nella Locride
dal nostro inviato ATTILIO BOLZONI
REGGIO CALABRIA - A casa Pelle vanno in scena le "primarie" del centrodestra di Reggio. Pelle Giuseppe da San Luca, boss della 'ndrangheta, sorvegliato speciale con obbligo di firma. A casa Pelle, si decide chi sale e chi scende dalla giostra della politica calabrese.
Davanti al suo "domicilio coatto" c'è sempre la fila. Ogni volta che si va a votare, quelli sono là con il cappello in mano. "Loro hanno bisogno di noi", ricorda un mafioso al suo capo. E loro, quei candidati, si presentano in massa. Il boss li riceve a corte. Le elezioni sono quelle del Consiglio regionale della primavera di questo 2010, si traffica su appalti e trasferimenti di detenuti al 41 bis, però quello che i candidati veramente vogliono è raggiungere "un accordo" a vita con chi comanda. Sfilano e s'inchinano molti di quelli che corrono nella lista "per Scopelliti Presidente", il governatore voluto da Berlusconi, "l'uomo giusto per la Calabria", l'ex sindaco "più amato dagli italiani" che con oltre il 70 per cento dei consensi nella provincia di Reggio ha seppellito il centro sinistra. Sono amministratori comunali, avvocati, imprenditori. E medici come Santi Zappalà, sindaco di Bagnara, il più fortunato, il prescelto dai Pelle di San Luca.
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L'esame del disegno torna all'esame del Senato, dopo una battaglia ostruzionistica dell'opposizione. Il voto rimandato a domani. Intanto il movimento fa sentire la sua voce con manifestazioni lontano dalla zona rossa e "flash mob" in tutte le città d'Italia. Circa 30 mila gli studenti in corteo a Roma, assalti al 'Secolo XIX' a Genova, cariche della polizia a Milano. Gli studenti dopo l'incontro col Capo dello stato: "Disposto ad ascoltare le nostre proposte"
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Spaventati, in lacrime, abbracciati ai loro nuovi genitori. Sono arrivati stamattina a Parigi i primi bambini haitiani che sono stati adottati dalle famiglie francesi dopo il terremoto nell'isola del gennaio scorso. Oltre trecento piccoli rimasti orfani hanno viaggiato a bordo di un aereo di Stato per raggiungere la loro nuova casa in Francia. All'aeroporto di Roissy, un'apposita area del Terminal 2 è stata riservata per loro, con l'assistenza di medici e psicologici per accoglierli. Scene di commozione, quando i neo-genitori hanno per la prima volta, dopo una lunga attesa, potuto abbracciare i figli adottivi. Le famiglie francesi chiedevano da tempo di velocizzare le procedure, ma il ministero degli Esteri temeva di non rispettare tutte le regole e garanzie per i bambini previste nel caso di adozioni internazionali
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Matrix, in apertura del programma Alessio Vinci presenta così il presidente del Consiglio. E il video fa il giro della Rete
Il video
Il Consiglio dei ministri affida la gestione del Parco nazionale agli enti locali. La Prestigiacomo era contraria. L'opposizione: "Scambio vergognoso e norma incostituzionale. Premiati gli autonomisti altotestini della Svp dopo l'astensione sulla sfiducia"
ROMA - Il debito con l'Svp, che si è astenuto sulla fiducia, è saldato. Almeno è questo l'accusa delle opposizioni. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo che modifica la disciplina del Parco nazionale dello Stelvio smembrandone la gestione sin qui unitaria a favore delle amministrazioni locali. Il passaggio, fortemente gradito alla provincia autonoma di Bolzano, per stessa ammissione della Svp era stato promesso da Berlusconi agli autonomisti altoatesini in cambio dell'astensione in occasione del voto sulla mozione di sfiducia dello scorso 14 dicembre. "Non ci hanno detto se votate la fiducia vi daremo questo o quell'altro ma è vero - aveva ammesso la settimana scorsa il leader della Sudtiroler Volkspartei, Luis Durnwalder - che su due o tre cose ci sono state trattative con Tremonti e Calderoli".
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La responsabile dell'Ambiente sconfessata dal suo stesso gruppo a Montecitorio annuncia in lacrime il passaggio al gruppo Misto: "Ne parlerò con Berlusconi". La solidarietà della Carfagna. Decisivo l'apporto dell'ex Fli Moffa. Le opposizioni: "Maggioranza allo sbando"
ROMA - Nella maggioranza appena uscita per il rotto della cuffia dalla prova di forza con Fli sulla sfiducia, scoppia la grana Prestigiacomo. Al culmine di una lunga serie di dissapori e veri e propri incidenti di percorso con vari colleghi del centrodestra e del governo, il ministro dell'Ambiente ha annunciato la sua uscita dal Pdl. Visibilmente scossa, quasi in lacrime, la Prestigiacomo parlando con i cronisti in Transatlantico ha spiegato: "Non mi riconosco più nel Pdl, pertanto resterò al governo, ma mi dimetto dal gruppo e mi iscriverò al Misto". "Parlerò direttamente a Berlusconi" della vicenda, ha poi aggiunto.
"Dai Telegatti a ministro, di cosa si lamenta?" dichiara la figlia del premier a Vanity Fair. E se Berlusconi ha portato le showgirl in Parlamento "gli italiani le hanno votate". Poi Barbara ammette: "Quelle che mio padre chiama 'debolezze' hanno inciso sulla sua vita e sulla sua politica"
ROMA -
Riuscirà Mara Carfagna a farsi scivolare addosso anche l'attacco frontale di Barbara Berlusconi, così come è accaduto con le ? In un'intervista a Vanity Fair, che le dedica la copertina, la figlia del premier definisce "grave" che il ministro per le Pari Opportunità "trovi il coraggio di lagnarsi. A volte bisogna avere il pudore di tacere. Se si sente discriminata lei, che dai Telegatti è diventata ministro, la cosa assume dimensioni ancora più grottesche". "Vedere certe signorine girare in auto blu - rincara la figlia del premier - non fa bene all'immagine del Paese, perché davvero si fatica a coglierne i meriti".
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LA DIRETTA. Previste iniziative in tutta Italia. A Roma non è stata chiesta autorizzazione: "Sfileremo pacificamente e a sorpresa". Lettera a Napolitano: "Presidente, non firmi". Prosegue l'iter in Senato, voto finale oggi o domani. Ieri il caso Mauro: la vicepresidente leghista di turno perde il controllo dell'aula, accelera i voti e fa passare 4 emendamenti Pd. Schifani decide la ripetizione
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ROMA, 21 DICEMBRE - Bianco Natale? Non per quest' anno. Il colore dominante delle feste sarà infatti il grigio e la neve si farà vedere soltanto dopo il 25 dicembre. Foschie e piogge intermittenti faranno da fondale al Natale del 2000.
Da venerdì fino al giorno di Natale il grigio non darà tregua all'intera penisola e chi sperava di risvegliarsi sotto la neve dovrà aspettare Santo Stefano. Lo spettacolo, comunque, durerà soltanto ventiquattro ore e andrà in scena solo in montagna.
Nessun problema in Trentino e Val d'Aosta per chi ha deciso di indossare giacche a vento, scarponi e sci: la neve oltre i 1400 metri c'è, il freddo anche, il manto naturale solo per sicurezza viene rimpinguato dalla neve artificiale sparata dai cannoni. Tra le perle delle Dolomiti, per esempio, a San Martino di Castrozza sono aperti 24 impianti di risalita, 65 sono i chilometri delle piste percorribili (3 chilometri di fondo); a Madonna di Campiglio si scia su tutte le piste, per un totale di 100 chilometri. In Val d'Aosta, invece, le piste aperte agli sciatori coprono un percorso complessivo di 878 chilometri, 300 sono i chilometri del fondo e 172 gli impianti di risalita.
Per quanto riguarda le condizioni meteo, è in agguato un lento peggioramento su tutta la penisola. Secondo le previsioni del Servizio meteorologico dell'Aeronautica militare, infatti, già domani le nuvole copriranno l'Italia, lasciando spazio a piogge e anche qualche temporale sulle regioni sud-orientali (Puglia, Calabria e Basilicata in particolare), su Sicilia e Sardegna. Un passeggero miglioramento è previsto per sabato e domenica, ma i preparativi per il cenone della vigilia si svolgeranno comunque all'insegna della nuvolosità.
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Aveva 83 anni, le sue foto con Pertini sono sui libri di storia. Guidò la squadra in tre campionati del mondo
MILANO - E' morto a Milano Enzo Bearzot, ct campione del mondo dell'Italia nel 1982. Il "vecio", allenatore amatissimo, se n'è andato in silenzio, rarissime le sue interviste negli ultimi anni. Era nato nel settembre del '27, aveva dunque 83 anni. La sua foto con Pertini, e in mezzo la Coppa del Mondo, è sui libri di storia. E' stato un esempio di stile e compostezza, sia da calciatore che da allenatore.
E' stato alla guida della Nazionale, dal '75 al 1986. Esordì con un Italia-Finlandia 0-0. Giocò ct in tre Mondiali, ottenendo un insperato quarto posto in Argentina. Un Mondiale in cui sbocciarono giovani come Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e Paolo Rossi. Un gruppo fantastico che poi Berazot avrebbe portato alla vittoria nel Mondiale del 1982. E fu per le ragioni del cuore che confermò un gruppo ormai sfiorito nel 1986, quando la Nazionale fu eliminata in Messico agli ottavi di finale dalla Francia di Platini. Fu la sua ultima partita alla guida della squadra azzurra.
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Boom delle "app" su smartphone, privacy a rischio. E una inchiesta del Wsj rivela che le applicazioni raccolgono i dati e possono inviarle ad aziende esterne di TIZIANO TONIUTTI
SI CHIAMANO smartphone, ovvero telefonini "intelligenti". E sono in grado di far funzionare "app", applicazioni di ogni tipo: social network, giochi, guide ai ristoranti, musica. Ma proprio le "app" possono nascondere al loro interno rischi per la privacy. E questo grazie ad alcune funzionalità che permettono di inviare all'esterno informazioni di vario tipo.
Inchiesta a Reggio Calabria per associazione mafiosa e corruzione elettorale aggravata. Nel mirino il presunto condizionamento esercitato dalla cosca Pelle di San Luca in occasione delle ultime elezioni. Tra gli arrestati Santi Zappalà (foto), del Popolo delle libertà, Antonio Manti, Pietro Nucera, Liliana Aiello e Francesco Iaria