Sulla nave undici marinai, tra i quali otto italiani. Il comandante contatta un pattugliatore Nato: "Siamo liberi". L'equipaggio era costretto in acque libiche dal 17 marzo
ROMA - "Siamo liberi". L'attesa conferma arriva dalla voce dei marinai a bordo del rimorchiatore italiano "Asso 22", da più di un mese sotto sequestro di fatto nel porto di Tripoli. Il comandante ha avuto un primo contatto radio con una nave militare italiana, alla quale avrebbe detto, secondo quanto si è appreso, che il rimorchiatore è stato liberato e che sta ora dirigendo verso acque internazionali. La nave militare - il pattugliatore "Bettica", che fa parte del dispositivo Nato che incrocia al largo della Libia - dovrebbe ricongiungersi con l'Asso 22 nelle prossime ore.
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