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martedì 10 maggio 2011

Raid su Tripoli, obiettivo il bunker del rais Nato: "Non sappiamo se è vivo o morto"

Nella notte otto attacchi in tre ore, esplosioni presso la tv di Stato e l'agenzia Jana. Al Arabiya: colpita la residenza del Colonnello. Il governo: "Feriti quattro bambini". Portavoce dell'Alleanza: "Nessuna escalation". Emergenza umanitaria, appello Onu per una tregua. Corte Penale Internazionale: lunedi mandato di cattura contro il Rais

 

RIPOLI - Almeno otto raid in circa tre ore e una terrificante sequenza di esplosioni che squarcia la notte a Tripoli. Così la Nato ha dato seguito alle parole del segretario generale Anders Fogh Rasmussen, secondo cui per Gheddafi "la partita è finita". Secondo testimonianze riprese dalle tv satellitari Al Arabiya e Al Jazeera, sarebbe stato colpito anche il complesso di Bab al-Aziziya dove il Colonnello ha una sua residenza-bunker. Il portavoce del governo libico, Mussa Ibrahim, ha detto alla tv Sky News di non ritenere che il compound di Gheddafi sia stato colpito negli ultimi raid della Nato: "I raid hanno colpito il centro della città. Hanno centrato edifici governativi", ha detto il portavoce all'emittente, che riporta le sue dichiarazioni nel suo sito internet. "Questi non sono obiettivi militari. Perché li hanno presi di mira?", ha chiesto Ibrahim, sulla cui sorte personale si erano diffuse voci contrastanti in mattinata: addirittura che fosse stato ucciso o che tentasse di fuggire in Tunisia.

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Libia, raid aereo nella notte obiettivo il bunker di Gheddafi

Alcune esplosioni hanno scosso nella notte Tripoli, mentre gli aerei della Nato sorvolavano la capitale libica. Nuvole di fumo sono state viste vicino alle sedi della televisione di Stato e dell'agenzia ufficiale Jana, ma secondo alcuni testimoni obiettivo del raid sarebbe stata la base di Muammar Gheddafi nella capitale. Secondo fonti libiche un missile avrebbe colpito la sede dell' Alta commissione per l'infanzia, e quattro bambini sarebbero rimasti feriti.

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lunedì 9 maggio 2011

Dramma al Giro, Weylandt cade e muore

Il ciclista belga di 25 anni è finito a terra a 20 chilometri dal traguardo della terza tappa

RAPALLO (GENOVA) - E' morto Wouter Weylandt, il corridore belga di 25 anni caduto a 20 km dalla fine della 3/a tappa del Giro d'Italia. Lo ha riferito Rai Sport nel corso della diretta televisiva.( Drammatica caduta per Wouter Weylandt. Il belga della Leopard-Trek e' caduto a una ventina di chilometri dal traguardo della terza tappa in un tatto in discesa. Il corridore e' rimasto immobile a terra, gli e' stato praticato il massaggio cardiaco ed e' arrivata l'ambulanza.


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Berlusconi: «Mills? Non ricordo di averlo mai conosciuto»

Milano - Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi è giunto a Palazzo di giustizia a Milano per prendere parte all’udienza per il caso Mills in cui è imputato per corruzione in atti giudiziari. Dalla fine di marzo è la quarta volta che il premier si presenta in tribunale a Milano per i processi che ha in corso.I giudici della decima sezione penale del tribunale di Milano davanti ai quali si celebra il processo per il caso Mills gli hanno revocato la contumacia che era stata dichiarata alla prima udienza quando il premier non si era presentato.
Durante una pausa dell’udienza, il Il presidente del Consiglio ha fatto consegnare ai giornalisti copia di alcuni passaggi della sua intervista sul caso Mills, tratta dal libro di Bruno Vespa del 2008 intitolato `Viaggio in un’Italia diversa´. Nell’intervista il premier sostiene che Mills «era uno dei tantissimi avvocati di cui all’estero si era servito occasionalmente il gruppo Fininvest. Io non ricordo di averlo mai conosciuto». Il premier, dopo aver definito «eroi» i magistrati uccisi dalle Brigate Rosse, ha aggiunto: «Il nostro partito chiederà una commissione di inchiesta sui magistrati», tornando poi a definire i i pm di Milano «cancro della democrazia».

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Melania: Doppia vita marito Amante: 'Voleva separarsi'

Soldatessa: 'Ma non avrebbe detto che la lasciava per altra donna'

 

ANCONA - Salvatore Parolisi, il caporal maggiore dell'esercito di stanza al Reggimento di Ascoli Piceno, marito di Carmela Melania Rea, aveva una doppia vita. Emerge con forza dalle dichiarazioni rese ai carabinieri da una soldatessa di cui era stato l'istruttore, e con la quale aveva una relazione iniziata piu' o meno quando la moglie era in attesa della piccola Vittoria. La vita privata del militare certo non costituisce un movente dell'omicidio, ma spiega l'interesse degli inquirenti per particolari che l'uomo ha taciuto, piu' o meno consapevolmente, e che potrebbero essere invece cruciali per capire il perche' del delitto. Francesca, 27 anni, di origini laziali, il grado di caporale, e' stata sentita in un interrogatorio fiume (11 ore) in una caserma di Lecce, di cui ha riportato oggi alcuni stralci Tgcom.it.

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domenica 8 maggio 2011

L'ennesimo fallimento di Berlusconi. Lampedusa è di nuovo un inferno

LAMPEDUSA - Un barcone con circa 500 migranti si è incagliato nella notte sugli scogli a poca distanza dal porto di Lampedusa. Immediato l'intervento della Guardia di Finanza. In molti hanno cercato di raggiungere a nuoto la riva, sulla imbarcazione c'erano anche molte donne e bambini. 22 donne incinte sono state ricoverate in ospedale. Non ci sarebbero dispersi, ma le ricerche sono in corso. Il maggiore Fabrizio Pisanelli racconta: "Abbiamo visto scene apocalittiche, i soccorritori si sono buttati in mare per salvare i circa 500 immigrati. Sulla barca erano riusciti a salire tre finanzieri, stavano dirigendo verso l'imboccatura del porto quando il timone si è improvvisamente rotto impedendogli di virare verso sinistra. Il barcone si è infranto sugli scogli e solo grazie alla perizia dei finanzieri che hanno matenuto la marcia ingranata la barca non è stata ripetutamene sbattuta sugli scogli. Tutti si sono buttati in mare: finanzieri, uomini della capitaneria, carabinieri, poliziotti, volontari..... a braccia si passavano tutti i disperati appena arrivati in Italia. Tra loro tante donne e bambini".

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Affonda barcone con 600 a bordo decine di morti davanti alla Libia

Il naufragio ieri mattina di fronte alla costa nei pressi di Tripoli. Tra le vittime, il cui numero è ancora imprecisato, anche donne e tre neonati. Poco prima era partita un'altra imbarcazione carica di migranti arrivata a Lampedusa nella notte

 

ROMA - Un'altra tragedia dell'immigrazione, dopo quella avvenuta un mese fa in acque maltesi 1. Un barcone con oltre 600 migranti è naufragato all'alba di ieri mattina davanti alle coste libiche, nei pressi di Tripoli. Sarebbero morti decine di migranti; altri si sarebbero salvati raggiungendo a nuoto la riva. L'imbarcazione sarebbe colata a picco subito dopo la partenza, a poche decine di metri dalla spiaggia, perché sovraccarica. Secondo le testimonianze raccolte dal giornalista somalo Aden Sabrie, che collabora con la Bbc, sarebbero stati recuperati 16 cadaveri di suoi connazionali, tra cui alcune donne e tre neonati, mentre altri 32 risultano ancora dispersi. Ma il numero complessivo delle vittime, provenienti anche da altri Paesi dell'area sub sahariana, sarebbe di gran lunga superiore. La notizia del naufragio è stata confermata al giornalista della Bbc anche dall'ambasciatore somalo in Libia, Mohamed Abdiqani.

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Nella notte barcone contro gli scogli

 

Nomine e fiducia, Bossi ci ripensa "Chiedo scusa a Napolitano, ha ragione lui"

I presidenti di Camera e Senato: "Le capigruppo saranno convocate alla ripresa dell'attività parlamentare". Bersani: "Il presidente della Repubblica ha chiarito un punto che mi pare evidente, questa è un'altra maggioranza rispetto a quella uscita dalle elezioni". Calderoli: "Nessun timore sulla fiducia"

 

ROMA - "I presidenti del Senato della Repubblica, Renato Schifani, e della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, a seguito della nota diramata nella giornata di ieri dalla Presidenza della Repubblica 1 successivamente alla firma dei decreti di nomina dei nuovi sottosegretari di Stato 2, si riservano di procedere alla convocazione delle rispettive conferenze dei Capigruppo alla immediata ripresa dell'attività parlamentare". E' quanto si legge in una nota congiunta dei presidenti delle Camere.


Ma a suonare in netta controtendenza con le reazioni, stizzite, 3 del Pdl, è la correzione di rotta della Lega. "Devo chiedere scusa al presidente Napolitano sulla faccenda dei sottosegretari, perchè ha ragione" dice Umberto Bossi - Ieri sera ho fatto un ragionamento ma poi, pensadonci qualche ora, devo dire che la questione sollevata dal Presidente ha una sua ragione, visto che ci sono tra i nuovi sottosegretari alcuni che avevano votato contro il Governo". Poco prima era stato il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli a non trovare nulla di strano nella richiesta del Colle: "E' vero che nell'ultimo voto di fiducia quella stessa fiducia non fu votata da due di coloro che sono stati appena nominati sottosegretari". E comunque, aggiunge Bossi "non ci sono problemi di fiducia perchè il governo prenderà un sacco di voti".

 

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Berlusconi: "Delle critiche me ne frego. Consulta di sinistra, la democrazia è malata"

Il presidente del Consiglio interviene a un'iniziativa per Letizia Moratti. Attacchi ai pm di Milano: "Cancro da estirpare". "Io ho salvato l'Italia dal comunismo". "No a moschee se da loro impossibile costruire chiese". "Non metteremo mai la patrimoniale come vuol fare la sinistra". "Il voto di Milano ha valore nazionale"

 

ROMA - "Guardo la rassegna stampa e me ne frego e continuo a fare ciò che è giusto". Nel giorno del nuovo scontro con il Quirinale 1, Silvio Berlusconi interviene a un'iniziativa a sostegno della ricandidatura di Letizia Moratti a sindaco di Milano. E, dopo aver subito una solitaria contestazione da parte di un ragazzo in tribuna (video 2), tocca i consueti tasti. Giustizia in primis. I pm di Milano? "Eversori",  "un cancro da estirpare", "coloro che costringono il premier all'umiliazione di presentarsi ogni lunedì inTribunale". La Consulta? "Prona alla sinistra". La sinistra? "Non ha anima". La maggioranza? "Solida, stabile, coesa e pronta a fare le riforme". La discesa in campo? "Ho salvato l'Italia dal comunismo". Le mamme? "Sono l'amore più grande della nostra vita".


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sabato 7 maggio 2011

Caso Ruby, la procura di Milano chiede il processo per Mora, Fede e Minetti

Il direttore del Tg4: "La procura non si smentisce". Bruti Liberati: "Il numero di cellulare è giusto"

Chiesto il rinvio a giudizio per Nicole Minetti, Emilio Fede e Lele Mora, con l'accusa di induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile per il caso Ruby. La richiesta è stata inoltrata dalla Procura di Milano al gup Maria Grazia Domanico. Secondo i pm sarebbero gli organizzatori delle serate a Villa San Martino, residenza del presidente del consiglio, dove hanno partecipato diverse ragazze, tra cui l'allora minorenne Karima El Mahroug.Bruti Liberati: "Errore solo di trascrizione sul numero di Fede"
Il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati ha spiegato che l'errore di trascrizione di un'utenza telefonica, denunciato nei giorni scorsi dalla difesa del direttore del Tg4 Emilio Fede, era "contenuto in un documento di lavoro, mentre nell'informativa finale il numero è esatto e su questo abbiamo lavorato".

 

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Obama decora i Navy Seals, le unità speciali protagoniste del blitz contro Bin Laden

Al Qaeda conferma la morte del suo leader Osama

 

Il presidente Obama ha decorato le unità speciali protagoniste del blitz contro Osama: "Grazie da tutta l'America. Avete fatto un buon lavoro. Obama ha conferito personalmente a tutta la squadra la "Presidential Unit Citation", una delle più alte decorazioni. "Sconfiggeremo Al Qaeda definitivamente", ha promesso il presidente. In un messaggio su Al Jazeera la rete terroristica ha confermato la morte del leader e promesso vendetta in tutto il mondo


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Nuovi sbarchi a Lampedusa Tunisini, stop dei rimpatri

In serata un barcone con oltre 600 migranti a bordo è stato avvistato a 30 miglia a sud di Lampedusa. Oggi un'altra imbarcazione ha portato 248 immigrati sull'isola, che ora ne ospita circa 1400. Il Viminale: "I voli per Tunisi riprenderanno domani". L'interruzione solo oggi, venerdì, giorno di festa per i musulmani. Brunetta: "Dal governo interventi compensativi per Trapani"

 

Un barcone con oltre 600 migranti a bordo è stato avvistato a 30 miglia a sud di Lampedusa dalla nave militare San Giorgio. Nell'area si stanno dirigendo due motovedette della Guardia di finanza e due della Capitaneria di porto. Un quinto mezzo della Guardia costiera è pronto a salpare. L'arrivo dei migranti a Lampedusa è previsto in nottata.
Intanto i rimpatri dei migranti tunisini sbarcati a Lampedusa riprenderanno regolarmente domani. E' quanto precisano fonti del Viminale sottolineando che la sospensione dei voli per Tunisi è dovuta al fatto che oggi è venerdì, giorno di festa per i musulmani. Dal ministero fanno inoltre sapere che l'accordo prevedeva, oltre al rimpatrio dei tunisini arrivati in Italia dopo il 5 aprile - giorno in cui è stata firmata l'intesa - anche la possibilità di rimpatriare 800 migranti giunti prima di quella data. Numero che è stato raggiunto nei giorni scorsi. Da domani, dunque, scatteranno 30 voli al giorno per i rimpatri, con procedure semplificate secondo quanto previsto dall'accordo.

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Sottosegretari, lo stop del Quirinale "Maggioranza cambiata, parlino le Camere"

Nel giorni del giuramento della nuova squadra di governo dal Quirinale complicazione imprevista per il premier. Per il Pdl comunque la questione non si pone: "Voti di fiducia ci sono già stati". Berlusconi sorpreso: mossa politica

 

ROMA - Varato l'allargamento della squadra di governo e contenuto il malumore dei Reponsabili, Silvio Berlusconi si era già lanciato nella campagna elettorale per le amministrative ma una nota del Quirinale, come un fulmine a ciel sereno, costringe il premier a fare i conti con un nuovo problema del tutto imprevisto.


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venerdì 6 maggio 2011

Dal governo ok al decreto aziende pronte a fare causa

Varato a Palazzo Chigi il quarto conto energia. Incentivi più bassi e fondi limitati per gli impianti più grandi. Le imprese del solare annunciano battaglia: "Ricorsi a Tar, Corte dei conti, Consulta e Unione Europea" di VALERIO GUALERZI

 

ROMA - Nessun limite alla potenza fotovoltaica incentivabile, ma solo alla quantità di fondi erogabili (300 milioni nel 2011) per i grandi impianti di oltre 1 MW realizzati sui tetti degli edifici e a quelli a terra maggiori di 200 kW; riduzione graduale ma corposa degli incentivi nel corso dei prossimi mesi fino al 2013 quando è prevista l'entrata regime; indennizzo per quegli impianti che una volta ultimati devono attendere più di 30 giorni per l'allaccio alla rete usufruendo di incentivi più bassi. Ci sono voluti oltre due mesi e si è riusciti persino a sforare di cinque giorni il termine fissato per legge dallo stesso governo, ma alla fine il quarto conto energia ha finalmente visto la luce. La nuova normativa ha ricevuto oggi il via libera definitivo dal Consiglio dei ministri.

Reso necessario dal decreto "ammazza rinnovabili" 1 approvato all'inizio di marzo che ha annullato con valore retroattivo quanto il governo aveva deciso appena pochi mesi prima, il nuovo testo è frutto di una laboriosa mediazione tra il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani e quello dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo. Una trattativa che ha avuto fasi di scontro durissimo, come ha spiegato con scarsa eleganza lo stesso Romani 2pochi giorni fa: "Quella matta della Prestigiacomo mi fa incazzare, non ci dormo la notte".

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Bin Laden, primi segreti dai suoi pc "Voleva colpire l'11 settembre 2011"

Nei computer sequestrati dai Navy Seals che hanno ucciso lo sceicco del terrore, i progetti di Al Qaeda per nuovi attentati. Una delle opzioni era colpire treni e stazioni nel decennale dell'attacco alle Torri Gemelle

 

"A FEBBRAIO del 2010 Al Qaeda stava valutando di condurre un'operazione contro convogli ferroviari negli Stati Uniti nel decimo anniversario dell'11 settembre 2001". E' quanto si legge in un dispaccio dell'Fbi e del dipartimento per la Sicurezza interna ripubblicato dai media statunitensi. Si tratterebbe di una delle prime rivelazioni ottenute grazie all'analisi dei pc di Osama Bin Laden, sequestrati dai Navy Seals che hanno ucciso lo sceicco del terrore 1.


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giovedì 5 maggio 2011

Benzina alle stelle, sfiora 1,6 euro al litro

Nuovo record storico, lo rileva Staffetta Quotidiana

 ROMA  - Nuovo record storico per il prezzo della benzina che, secondo le rilevazioni di Staffetta Quotidiana, sfiora la soglia di 1,6 euro al litro nella media nazionale. Nei distributori Tamoil, infatti, il prezzo alla pompa è salito a 1,599 euro al litro.

Ieri sul mercato del Mediterraneo, nella prima sessione dopo due giorni di chiusura delle contrattazioni, rileva Staffetta Quotidiana, si è registrato un tonfo dei prezzi. La benzina ha perso 17 dollari la tonnellata a quota 1.145, il gasolio 15 a 1.054. L'euro ha perso leggermente terreno rispetto al dollaro e così per i compratori europei il prezzo della benzina si attesta a 585 euro per mille litri (-6), quello del gasolio a 603 (-6). 

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A giugno manovra da 7/8 miliardi Il premier: "Impossibile abbassare le tasse"

Arriva la "manutenzione" estiva dei conti. Ma non sembra destinata ad essere indolore. Tra le spese da rifinanziare le missioni all'estero e le assunzioni dei precari della scuola. L'opposizione attacca con Boccia: "Sarà una batosta". Il sottosegretario Casero: "Nessuna correzione dei conti, polemica infondata"


ROMA - In arrivo a giugno la manovra estiva. Sarà più consistente del previsto con un intervento di manutenzione dei conti e spese da rifinanziare per 7-8 miliardi di euro nel biennio 2011-2012. Lo riferiscono fonti di governo. Tra le spese obbligatorie da rifinanziare non previste a legislazione corrente ci sono le missioni internazionali all'estero e le assunzioni di una parte dei precari della scuola. La manovra d'estate, ormai consuetudine degli ultimi anni, arriverà quindi in un secondo momento rispetto al decreto sviluppo che sarà invece approvato domani dal consiglio dei ministri ma che sarà a saldo zero. E Silvio Berlusconi si schiera con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. "Ci sono delle situazioni del bilancio - ha detto il premier - che richiedono assoluto rigore di bilancio, Tremonti non può inventarsi disponibilità di bilancio che non ci sono". Il premier ha anche aggiunto: "Non è possibile, per nessun Paese d'Europa, in questo momento introdurre o pensare di introdurre una riduzione della pressione fiscale".

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Obama: "Non mostreremo foto Bin Laden" Ma escono immagini di altre vittime del blitz

LA CRONACA L'annuncio del presidente Usa. "Non saranno diffuse, motivi di sicurezza nazionale". "Sono atroci". La Reuters ne pubblica alcune: "Scattate da un militare pachistano". La figlia di Osama: ucciso dopo la cattura.  Al setaccio i computer del leader di Al Qaeda (video-scheda). La ricostruzione (foto: fortezza / Commandos): "Non era armato". Circolare Ps: "Possibili ritorsioni anche in Italia"dal nostro inviato A.AQUARO, di CARLO BONINI e ALBERTO FLORES D'ARCAIS

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mercoledì 4 maggio 2011

Bin Laden, verso pubblicazione foto I taliban: "Nessuna prova che sia morto"

La Casa Bianca orientata a diffondere le ultime immagini del leader di Al Qaeda: si tratterebbe di tre set che documentano il blitz, il trasferimento del cadavere e il funerale. L'obiettivo è mettere a tacere le teorie del complotto che circolano tra gli estremisti islamici. Ma il rischio è urtare la sensibilità dei musulmani: "Sono immagini agghiaccianti" dal nostro inviato ANGELO AQUARO

 

NEW YORK - Gli Stati Uniti posseggono ben "tre set di fotografie" dell'uccisione di Osama Bin Laden. La rivelazione è l'ultimo colpo di scena nel giallo sulla ricostruzione degli ultimi minuti dell'uomo più pericoloso del mondo: un successo di immagine per la Casa Bianca intorno al quale però rischia di addensarsi troppo mistero.

Il primo gruppo di foto è stato scattato durante il raid che ha portato alla morte del capo di Al Qaeda 1 nel compound di Abbottabad, Pakistan. Il secondo sarebbe stato fatto nell'hangar dove il corpo del leader terrorista è stato trasferito dopo il blitz. E infine ci sarebbe un terzo e ultimo gruppo di fotografie che raccontano il funerale tenuto in mare sulla portaerei Carl Vinson. L'ultimo "set" sarebbe accompagnato anche da un video. E tutto questo materiale potrebbe essere reso pubblico a breve: a brevissimo.

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CASA BIANCA: OSAMA UCCISO, ERA DISARMATO 

 

martedì 3 maggio 2011

Interrogate due soldatesse Si scava fra le ex del marito

L'OMICIDIO DI MELANIA

Il marito della donna trovata morta lo scorso 20 aprile ammette di aver avuto relazioni extraconiugali. Gli investigatori azzardano l'ipotesi che la vittima sia stata assassinata da una donna. L'inchiesta si concentra sempre di più sul rapporto fra i due coniugi

dal nostro inviato MEO PONTE

ASCOLI PICENO - Cherchez la femme. Che cosa si nascondeva dietro l'apparente armonia del matrimonio di Melania Rea 1? Il marito, Salvatore Parolisi 2, caporale istruttore al 235mo Reggimento Piceno dal 2001 formato esclusivamente da soldatesse, per giorni ha giurato che nulla aveva mai turbato la pace coniugale 3 poi però messo alle strette dai carabinieri ha dovuto ammettere: "Due anni fa ho avuto una relazione con una commilitona ma è finita da tempo". 


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Camorra, arresti clan Polverino: in manette anche due candidati Pdl

NAPOLI - Ci sono anche due candidati del Pdl tra le quaranta persone arrestate questa mattina dai carabinieri nel corso del blitz che ha interessato il clan camorristico dei Polverino. Uno dei due, in particolare, è Armando Chiaro, consigliere comunale di Quarto (Napoli) e ritenuto prestanome dell’organizzazione, già destinatario negli anni passati di un’ordinanza di custodia cautelare. L’altro nome che figura nelle liste del Partito delle libertà è quello di Salvatore Camerlingo, cugino del boss Salvatore Liccardi. Anche per Camerlingo sono scattate le manette: è infatti accusato di spaccio di droga e detenzione illegale di armi. In particolare, Camerlingo è considerato “uomo d’ordine del clan”.

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Mafia, Brusca cita il premier «Gli dissi: accordo o bombe»

MILANO - Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri «non c'entrano niente» con le stragi del 1993. Giovanni Brusca lo disse dialogando con il cognato e lo ha ripetuto a Firenze, deponendo al processo al boss Francesco Tagliavia, unico imputato per la strage dei Georgofili. Il collaboratore di giustizia lo ha voluto precisare: Berlusconi e Dell'Utri «non sono i mandanti esterni delle stragi», ma, nel contro-esame ha poi dichiarato che, subito dopo la seconda ondata di attentati, mandò Mangano in missione a Milano. Il compito dello stalliere di Arcore era di avvertire Dell'Utri e Berlusconi che, se non avessero trattato con la mafia, rivedendo il 41 bis e il maxiprocesso, gli attentati sarebbero continuati.

«MANDAI MANGANO A MILANO» - «Nel '92 Cosa nostra aveva rapporti con la sinistra, con politici locali, con Lima e a livello nazionale con Andreotti» ha raccontato Brusca, sottolineando che invece dopo la strage di via d'Amelio cessò «ogni contatto» con lo Stato. Le stragi di Firenze, Roma e Milano furono quindi «strumenti per risvegliare lo Stato e per consigliarlo a trattare nuovamente». È a questo punto, ha spiegato il pentito nella sua deposizione, che è subentrato un nuovo referente politico dei mafiosi, cui vennero rivolte le stesse richieste che erano già state rivolte all'allora ministro degli Interni Nicola Mancino. «Mandai Mangano a Milano - ha testimoniato Brusca - ad avvertire dell'Utri e, attraverso lui, Berlusconi che si apprestava a diventare premier, che senza revisione del maxiprocesso e del 41 bis le stragi sarebbero continuate. Mangano - ha aggiunto Brusca - tornò dicendo che aveva parlato con dell'Utri, che si era messo a disposizione». Secondo il colalbore di giustizia, l'attentato all'Olimpico contro i carabinieri era una vendetta per chi non aveva mantenuto le promesse: «Chiudiamo il caso con il vecchio - ha spiegato - vendicandoci, e apriamo il nuovo».

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Bin Laden, Usa cauti su foto e video Intelligence: "Nel suo pc una miniera"


Bin Laden, Usa cauti su foto e video Intelligence: "Nel suo pc una miniera"
 
Il giorno dopo l'uccisione del leader di al Qaeda. L'allarme della Cia: "Scatenerà la voglia di vendetta". I militanti dai loro siti minacciano. ritorsioni. Aumentate anche in Italia le misure di sicurezza. Il cadavere di Osama gettato in mare, dopo un funerale musulmano a bordo di una portaerei americana nel Golfo, per evitare che la sua tomba diventasse un santuario per i sostenitori. Il presidente americano Barack Obama, che giovedì andrà a Ground Zero, ha seguito in diretta il blitz e l'uccisione dello "Sceicco del terrore". Abc; "Presto la diffusione del  video della sepoltura in mare". Cnn: "Identificato il corriere che ha portato alla scoperta del covo: è Al Kuwaiti" 
 

Così i Navy Seals hanno ucciso Osama Quattro anni di indagini, poi il blitz

LA MORTE DI BIN LADEN

Il fondatore di al Qaeda scovato in Pachistan, a 70 chilometri da Islamabad. Le indagini iniziate nel 2007, dopo le rivelazioni di un detenuto di Guantanamo. Poi le analisi satellitari, i pedinamenti, le simulazioni. Infine, l'azione decisiva di 15 militari dell'elite della Marina americana

di DANIELE MASTROGIACOMO


LO HANNO scovato dove lo cercavano da anni, dove tutti sospettavano si potesse nascondere. A 70 chilometri nord-est da Islamabad 1, al centro di quel triangolo che ha come vertici Rawalpindi e Peshawar, vicino a una delle zone tribali in pieno territorio pachistano, in un villaggio - Abbottabad - noto per ospitare importanti basi militari, una tra le più prestigiose Accademie degli ufficiali dell'esercito e sede di numerose abitazioni di militari in pensione. Ci sono voluti quattro anni di indagini, due di analisi satellitari, di confronti con le foto scattate dai droni, di verifica delle fonti, di pedinamenti. Ma alla fine, dopo ripetute simulazioni su quello che sarebbe stato il blitz decisivo 2, un gruppo speciale di 15 Navy Seals, l'elite degli incursori della Marina statunitense, chiamate "foche" in gergo, ha messo a segno il colpo più importante e spettacolare 3 dopo la strage dell'11 settembre del 2001. La Casa Bianca conferma: il dna è il suo.

VIDEO L'annuncio di Obama
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VIDEO Il covo di Bin Laden 5

FOTO New York, la gioia dei pompieri 6


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lunedì 2 maggio 2011

UCCISO IN PAKISTAN OSAMA BIN LADEN

Obama: "Giustizia è fatta", America in festa - Foto

 

LA DIRETTA Il leader di Al Qaeda ucciso con un colpo alla testa in un attacco di soldati americani. Si trovava in un accampamento ad Abbotabad, fuori Islamabad, in Pakistan. Insieme a lui assassinati anche altri tre uomini, tra cui il figlio, e una donna. Gruppo talibano smentisce. L'annuncio del presidente Usa: "E' il risultato più importante nella nostra lotta ad Al Qaeda. La battaglia non è finita, rimaniamo vigili. Ma la nostra guerra non è contro l'islam". L'uccisione a 3.519 giorni dagli attentati dell'11 settembre 2001. I militari Usa mostreranno il suo corpo. Una folla già radunata fuori la Casa Bianca scandisce: "Usa, Usa" e canta l'inno nazionale dall'inviato ANGELO AQUARO

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