giovedì 25 agosto 2011
Il bunker di Gheddafi: prima e dopo
Le immagini del satellite mostrano il compound di Gheddafi, a Tripoli,
fotografato ad agosto e dopo i bombardamenti dei giorni seguenti. Il 23
agosto le forze ribelli hanno preso d'assalto l'area di Bab al Azizya,
nel sud della capitale libica. Il 'bunker', costruito da re Idris e
successivamente ampliato dal colonnello è circondata da tre cinte
murarie in cemento difese con le armi. All'interno, oltre alla residenza
privata del raìs, i pozzi per l'acqua, anche ambienti per ospitare le
truppe, una biblioteca, una moschea, un campo di calcio e uffici
collegati tra di loro da una rete di tunnel sotterranei
Le foto
Le foto
Tripoli, i luoghi della battaglia visti dal satellite. FOTO
Al Jazeera nel tunnel di Gheddafi
Rapiti quattro giornalisti italiani Caccia al raìs: una taglia, vivo o morto
I reporter sequestrati lungo la strada da Zawiya a Tripoli. Ucciso l'autista. Sono Elisabetta Rosaspina, Giuseppe Sarcina del Corriere della Sera, Domenico Quirico de La Stampa e Claudio Monici di Avvenire. Il presidente del Cnt offre 1,6 milioni di dollari,l oltre all'amnistia, per chi catturi o uccida Gheddafi
TRIPOLI - Hanno combattuto tutta la
notte, mirando al cuore della capitale libica, la zona di Bab al Aziziya
dove si trova il compound di Muammar Gheddafi. E' nella
residenza-bunker che si concentrano ancora gli scontri, una colonna di
fumo nero si innalzava ancora in serata. Intorno, incessanti, i colpi di
arma da fuoco. Tripoli brucia. Dopo tre giorni di combattimenti si
contano almeno 400 morti e 200 feriti. E in serata arrtiva la notizia
del sequestro di quattro giornalisti italiani: rapinati, picchiati e
condotti in un'abitazione a Tripoli.
Caccia al raìs.
Per gli insorti, prendere il Colonello significa il riconoscimento
ufficiale, e la resa dev'essere incondizionata. Solo allora la guerra
finirà. Il raìs lo vogliono vivo o morto. Per questo il capo del
Consiglio nazionale transitorio, Mustafa Abdel Jalil, ha offerto 1,6
milioni di dollari a chiunque lo catturi o lo uccida. A chi lo
consegnerà, sarà concessa l'amnistia. A offrire il denaro per la taglia,
ha spiegato Jalil, sono alcuni uomini d'affari libici e lo stesso Cnt.
AUDIOREPORTAGE Ponte: "L'ultima fortezza" 1 2DIRETTE TV 1 3 - 42 5
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Il sequestro dei giornalisti italiani. Dopo la liberazione dei 35 reporter stranieri bloccati all'interno dell'hotel Rixos di Tripoli (IMMAGINI 7 - VIDEO 8), quattro giornalisti italiani sono stati rapiti alle porte di Tripoli (MAPPA 9). Si tratta di Domenico Quirico de La Stampa, Elisabetta Rosaspina e Giuseppe Sarcina del Corriere della Sera e Claudio Monici di Avvenire.
I quattro stanno bene: la notizia è arrivata dallo stesso Monici al
quale è stata data la possibilità di telefonare al quotidiano per cui
lavora. E al quale ha riferito che sono stati rapiti da un gruppo armato
mentre stavano andando in macchina da Zawiyah a Tripoli. I quattro
sarebbero stati derubati e malmenati, ucciso il conducente dell'auto.
Subito dopo i giornalisti sono stati trasferiti in un appartamento. Il
console a Bengasi, Guido De Sanctis, ha poi reso noto che si trovano in
un appartamento a Tripoli, tra Bab Al-Aziziya (il bunker di Gheddafi) e
l'hotel Rixos: "stanno bene" e "sono stati anche rifocillati con cibo e
acqua". Dall'appartamento, ha aggiunto De Sanctis, si vede un noto
centro commerciale di proprietà della figlia di Gheddafi. Dietro il
sequestro ci sarebbe un gruppo di lealisti. Il presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano segue la vicenda minuto per minuto.
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mercoledì 24 agosto 2011
Si ribalta tir, miracolosamente illeso l’autista
Serravalle Scrivia (Al)
Un camion che trasportava cemento si è ribaltato lungo la 35 bis dei Giovi all’altezza di una rotonda. Si attende un mezzo da Frosinone per trasbordo del materiale. Traffico regolare.
Una autocisterna che trasportava cemento in polvere si è ribaltata, questa mattina verso le 9, lungo la 35 bis dei Giovi, all’altezza dei centri commerciali, affrontando una delle rotonde. Avvertiti da alcuni testimoni, sul posto sono intervenuti i soccorsi, insieme ai vigili del fuoco e alla polizia stradale di Serravalle. L’autista, un uomo di origine senegalese, è stato estratto dall’abitacolo miracolosamente illeso. Il traffico non ha subito rallentamenti poiché, in quel tratto, la strada è a doppia corsia.
Il camion è rimasto a bordo strada per diverse ore, in attesa dell’arrivo di un mezzo apposito da Frosinone in grado di aspirare e trasferire il contenuto della cisterna.
Fonte
Un camion che trasportava cemento si è ribaltato lungo la 35 bis dei Giovi all’altezza di una rotonda. Si attende un mezzo da Frosinone per trasbordo del materiale. Traffico regolare.
Una autocisterna che trasportava cemento in polvere si è ribaltata, questa mattina verso le 9, lungo la 35 bis dei Giovi, all’altezza dei centri commerciali, affrontando una delle rotonde. Avvertiti da alcuni testimoni, sul posto sono intervenuti i soccorsi, insieme ai vigili del fuoco e alla polizia stradale di Serravalle. L’autista, un uomo di origine senegalese, è stato estratto dall’abitacolo miracolosamente illeso. Il traffico non ha subito rallentamenti poiché, in quel tratto, la strada è a doppia corsia.
Il camion è rimasto a bordo strada per diverse ore, in attesa dell’arrivo di un mezzo apposito da Frosinone in grado di aspirare e trasferire il contenuto della cisterna.
Fonte
Tripoli, si combatte ancora Cnt: "Taglia sul raìs vivo o morto" Liberi i giornalisti stranieri al Rixos
I ribelli assaltano e conquistano il compound di Bab al-Aziziya, ma il
colonnello non c'è. Il presidente del Consiglio di transizione offre 1,6
milioni di dollari per chi catturi o uccida il raìs, oltre
all'amnistia. In poche ore Gheddafi lancia due messaggi audio: "Solo una
ritirata tattica", dice sostenendo di aver fatto un giro in incognito
per Tripoli e di non aver visto una "città in pericolo". Secondo il Cnt
nei tre giorni di battaglia nella capitale ci sarebbero stati 400 morti e
oltre 2.000 feriti. Cnn: "Sul campo forze speciali Francia, Gb, Qatar e
Giordania", ma Nato precisa: "l'Alleanza non ha e non avrà forze sul
terreno". Appello di Aysha Gheddafi: "I libici si uniscano a noi contro
gli stranieri"
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Punta l'arma contro i carabinieri i militari sparano e lo uccidono
Il ragazzo ucciso ieri alla periferia di Laterza aveva il volto coperto da una mascherina. La pattuglia stava effettuando alcuni controlli nella zona
Un giovane incensurato di 19 anni è stato ucciso la notte scorsa da un carabiniere in servizio durante controlli alla periferia di Laterza, nel Tarantino. Secondo la ricostruzione fatta dal comando provinciale dell'Arma, quando il carabiniere ha sparato, il giovane, che aveva il volto coperto da una mascherina, aveva un'arma puntata contro i militari, risultata poi essere una replica a salve.
I carabinieri erano intervenuti dopo una segnalazione alla centrale operativa, relativa alla presenza di alcuni giovani in atteggiamento sospetto, poco dopo le due di notte.
Fonte
Terremoto a New York,ne' vittime o danni
Il sindaco, trasporti parzialmente influenzati dopo scossa
(ANSA) - NEW YORK, 24 AGO - Il terremoto di magnitudo 5,9
avvertito ieri in tutta la costa Est degli Stati Uniti non ha
provocato ne' vittime ne danni a New York, ha comunicato il
sindaco della citta', Michael Bloomberg. I trasporti sono stati
solo parzialmente influenzati dall'evento, ha detto ancora il
sindaco, aggiungendo che qualche aereo e' rimasto a terra, ma
poi e' partito e ora gli aeroporti funzionano regolarmente.
Fonte
Libia, Gheddafi non molla: vittoria o morte. Missili su Tripoli, scud su Misurata
Il raìs torna a parlare via radio. Regime: governo resisterà per mesi, anche per anni
TRIPOLI, 24 AGO - Diverse forti esplosioni, almeno dieci, hanno letteralmente scosso la capitale libica Tripoli pochi minuti fa, nella zona orientale della città, mentre nel cielo volteggiano i jet Nato. Lo ha constatato l'inviato dell'ANSA sul posto.
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martedì 23 agosto 2011
Tripoli, l’aeroporto in mano ai ribelli Obama: «Il regime volge al termine»
Ancora molto incerta la situazione nella capitale libica. Questa mattina, una testimonianza raccolta da Radio19 dal
Vicariato apostolico di Tripoli, ha confermato che la città non è
ancora completamente in mano ai ribelli e che non si conosce ancora la
sorte di Gheddafi: durante la telefonata (audio)
, su una linea molto disturbata, l’interlocutore (la cui identità
preferiamo non rivelare) spiega in inglese che sta chiuso in casa
«perché fuori è pericoloso: si sentono spari, noi seguiamo in
televisione l’evolversi della situazione».
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Camion fuori strada, grave una ragazza
Genova - Grave incidente a Nervi, in via Donato Somma
all’altezza della prima curva di Capolungo. Una ragazza in condizioni
disperate, e Aurelia bloccata per un’ora: il transito sarà consentito
solo alle moto.
Un autoarticolato, che trasportava delle pietre e detriti
provenienti da un cantiere, è finito contro un muretto. L’impatto ha
causato la perdita del carico che ha travolto una passante. Ora è
ricoverata in codice rosso al San Martino. Il conducente del camion è
stato invece trasportato al Galliera, in condizioni non gravi.
Silvia Cannarsa torinese di 20 anni è rimasta gravemente ferita e accompagnata in codice rosso all’ospedale San Martino. Il ragazzo che era con lei invece, Federico Cartasegna, è rimasto illeso. Secondo una prima ricostruzione, il conducente del veicolo avrebbe perso il controllo del mezzo e sarebbe finito contro un muro.
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Silvia Cannarsa torinese di 20 anni è rimasta gravemente ferita e accompagnata in codice rosso all’ospedale San Martino. Il ragazzo che era con lei invece, Federico Cartasegna, è rimasto illeso. Secondo una prima ricostruzione, il conducente del veicolo avrebbe perso il controllo del mezzo e sarebbe finito contro un muro.
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Troppe multe, automobilisti si vendicano: su Facebook le infrazioni del sindaco
Quei vigili urbani pronti a sanzionare senza pietà a suon di multe ogni
piccolo peccato automobilistico, agli abitanti di Conselve proprio non
andavano giù: al punto da decidere di "pedinare" il sindaco Antonio
Ruzzon, fotografarne le infrazioni al volante e pubblicarle in bella
vista sulle pagine di Facebook. I cittadini del piccolo comune padovano
adesso fanno battaglia in rete attraverso il comitato "Lasciateci
respirare". All'ennesima multa, si sono armati di macchina fotografica e
hanno pedinato per giorni il responsabile delle loro disgrazie al
volante, cogliendolo in fallo più volte. Ruzzon è stato sorpreso a
parcheggiare la macchina a fianco del municipio "in evidente divieto di
sosta, peraltro sistematica" - accusano i suoi detrattori - o a parlare
al telefono durante la guida. "Quale esempio offre il primo cittadino -
rincarano dalla pagina Facebook - quando è il primo a trasgredire le
regole?". La risposta del sindaco? Nessuna marcia indietro: "Tra un anno
qui ci saranno le elezioni - spiega l'esponente Udc - ed evidentemente
qualcuno, in particolare i grillini, si sente già in campagna elettorale
e mi vuole fare la guerra".
Le foto
Le foto
Si stacca pneumatico dal camion: distrutto il taxi
Un tamponamento anomalo, dalle conseguenze sorprendenti: vicino
all'aeroporto internazionale di Tocumen, a Panama, uno pneumatico si è
staccato improvvisamente da un'autopompa dei vigili del fuoco e a
grande velocità ed è andata a finire la sua corsa contro un taxi fermo
un centinaio di metri più avanti.
(a cura di Matteo Marini)
Il video
(a cura di Matteo Marini)
Il video
Tragedia all'air-show: lo stunt precipita dall'aereo
Todd Green voleva salire in volo su un elicottero ma è caduto,
precipitando da un'altezza di 60 metri. Trasportato d'urgenza in
ospedale, l'uomo è morto per le ferite riportate. L'incidente alla base
aerea di Selfrodge, vicino a Detroit.
Il video di uno spettatore
Il video di uno spettatore
Figlio del Colonnello in diretta tv: ''Mi assediano''
Scoop di 'al-Jazrrra', che è riuscita a intervistare in diretta il
primogenito di Muammar Gheddafi, Mohammed, mentre a Tripoli piombavano
le milizie ribelli: all'emittente televisiva il figlio del Colonnello
ha confermato di essere stato catturato dagli insorti e di essere tenuto
agli arresti domiciliari. "Banditi armati hanno circondato la mia
residenza", ha raccontato per telefono alla televisione satellitare.
"Io sono ancora a casa, loro sono là fuori. Hanno detto che
garantiranno la mia incolumità, ma stanno assediando casa mia". Mentre
parlava, in sottofondo erano distintamente udibili colpi di arma da
fuoco. "Sì", ha aggiunto il figlio di Gheddafi, "gli spari sono in casa
mia". Poi, di colpo, la linea è caduta e per qualche istante sullo
schermo diventato buio è stato solo silenzio. Più tardi comunque
Mohammed è stato in qualche modo contattato, e ha così potuto
assicurare che lui e i familiari erano illesi.
Fonte
Fonte
Marsiglia: deruba la ''sua'' banca, preso
Uno dei cassieri della locale Agenzia di Credito ha tentato,
insieme a due complici, di sottrarre 30.000 euro: l'allarme è scattato, e
la polizia è intervenuta catturando i tre
di Daniela Accadia
Afa record in Sardegna, temperatura percepita 47 gradi
Non da' tregua il clima africano sull'Italia. Allarme bambini, anziani e malati
CAGLIARI - L'ondata di caldo africano che sta interessando in queste ore tutta l'Italia, ha fatto registrare temperature record in Sardegna, dove la colonnina di mercurio sfiora i 40 gradi in diversi centri dell'isola, con una temperatura percepita, pero', che supera abbondantemente i 40 gradi. A Capo Carbonara, nella costa sud orientale della Sardegna, il servizio meteorologico dell'Aeronautica militare ha rilevato una temperatura percepita di ben 47 gradi (con un tasso di umidita' dell'83%). A Cagliari, alle 12, la temperatura era di 31 gradi, ma quella percepita di 39, con diversi termometri della citta' che, appunto, segnavano i 40 gradi, cosi' come ad Alghero (41 gradi) e Oristano (40).Ma il clima africano non da' tregua anche al resto d'Italia. Ben 18 citta', delle 27 monitorate dal bollettino quotidiano della Protezione civile, sono sotto ondata di calore. A Messina il record della temperatura percepita, ben 43 gradi; segue Torino con 40.
L'ondata di calore si ha quando caldo e umidita' persistono per tre o piu' giorni consecutivi. In questi casi e' necessario adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio. Si tratta di bambini, anziani e persone affette da patologie respiratorie e cardiovascolari).
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lunedì 22 agosto 2011
Le ultime ore del regime libico Tripoli libera, giallo sulla sorte del Rais
Centocinquantasei giorni di insurrezione, guerra civile e intervento
internazionale hanno concluso nella notte 42 anni di regime in Libia. A
Bengasi decine di migliaia di persone hanno aspettato per tutta la notte
la “notizia”, la cattura o la morte del “leader della rivoluzione”, il
golpe militare che il 1 settembre 1969 rovesciò la monarchia di re
Idris, considerato troppo accondiscendente verso l’occidente. La notizia
però non è arrivata e Gheddafi è rimasto nel suo ultimo rifugio, nel
quartiere di Bab el-Azizia, dove si sono concentrate le sacche finali
della resistenza delle sue truppe. Sporadici combattimenti sarebbero
ancora in corso in alcuni quartieri, ma la capitale libica è nelle mani
dei ribelli.
Negli ultimi due giorni la morsa su Tripoli si è chiusa e già nel pomeriggio di ieri la Nato si era sbilanciata a dire in un comunicato ufficiale che il regime stava crollando. Tra mezzanotte e mezzo e l’una di notte in sequenza sono arrivate le conferme: arrestati due dei tre figli superstiti del colonnello, Saif al Islam - ricercato come il padre dalla Corte penale internazionale dell’Aja per crimini contro l’umanità – e Mohammed, il meno implicato nella dittatura, che per telefono all’emittente panaraba Al Jazeera ha raccontato direttamente che casa sua era circondata dai ribelli. La comunicazione è caduta improvvisamente dopo che si sono sentiti degli spari e sembrava che Mohammed fosse stato ucciso, mentre più tardi si è saputo che si era arreso ai ribelli.
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Negli ultimi due giorni la morsa su Tripoli si è chiusa e già nel pomeriggio di ieri la Nato si era sbilanciata a dire in un comunicato ufficiale che il regime stava crollando. Tra mezzanotte e mezzo e l’una di notte in sequenza sono arrivate le conferme: arrestati due dei tre figli superstiti del colonnello, Saif al Islam - ricercato come il padre dalla Corte penale internazionale dell’Aja per crimini contro l’umanità – e Mohammed, il meno implicato nella dittatura, che per telefono all’emittente panaraba Al Jazeera ha raccontato direttamente che casa sua era circondata dai ribelli. La comunicazione è caduta improvvisamente dopo che si sono sentiti degli spari e sembrava che Mohammed fosse stato ucciso, mentre più tardi si è saputo che si era arreso ai ribelli.
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Muore nella via ristretta dai posteggi
Lo scooter di un ex capotreno centrato da un’auto che usciva dal park. Esplode la polemica
Genova - È morto ieri mattina nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Martino. Gennaro Esposito, 67 anni, dopo quattro giorni di agonia, non ce l’ha fatta. Vittima di un terribile incidente stradale avvenuto nel pomeriggio del 17 agosto: il suo scooter, un Honda Forza, era andato a sbattere contro un’auto che stava uscendo da un’area privata, in via al Forte di San Giuliano, una stretta strada a doppio senso che da via Gobetti conduce al mare. Il pensionato, caduto a terra, era finito contro un veicolo parcheggiato, riportando un gravissimo trauma cranico.I funerali non sono ancora stati fissati in attesa del nulla osta della procura.
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Inchiodano per guardare auto in bilico Maxitamponamento, con 11 feriti
Una macchina che sfonda il guardrail e resta in bilico. Sospesa nel
vuoto, su un cavalcavia vicino a Mantova. Un incidente di per sé senza
gravi conseguenze per il conducente, un uomo di 30 anni. Ma la curiosità
è costata cara a chi viaggiava sull'autostrada sottostante, la A22.
Rapiti dalla scena da film, molti automobilisti hanno rallentato di
colpo. Risultato: un maxitamponamento che ha convolto cinque macchine e
ha provocato undici feriti, nessuno dei quali in gravi condizioni. La
carreggiata, tra il casello di Mantova sud e quello di Mantova nord, è
rimasta chiusa per diverse ore. La coda di veicoli ha raggiunto i sei
chilometri. La situazione del traffico è tornata alla normalità solo
verso mezzogiorno.
Fonte
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Temperature verso il picco dei 40 gradi Controesodo infuocato sulle strade
Ovunque temperature sopra la media del periodo. Ondata di calore fino a sabato. Sulle autostrade domenica da bollino rosso: picchi attesi sulla A14, tra Ancona e Bologna, e sul tratto fiorentino della A1. Terza corsia tra Firenze sud e Firenze nord
Umidità, afa, temperature verso i quaranta gradi. L'ondata di calore che sta investendo l'Italia - la più intensa dall'inizio dall'estate - sta raggiungendo il suo picco. Valori record fino all'intera giornata di mecoledì, ma farà molto caldo fino a sabato. Valori oltre i 33/35 gradi su gran parte delle nostre regioni anche se le zone più coinvolte saranno la Valpadana e le aree interne di Toscana e Lazio. Termometri verso i 38/40 gradi a Prato, Ferrara, Firenze, Bologna, Mantova, Grosseto. Punte di 36/38 gradi anche a Roma, Foggia, Caserta, Matera, Cosenza, in provincia di Catania e nelle zone interne sarde.
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I ribelli prendono Tripoli catturati i figli manca solo il raìs
I soldati del Cnt nella capitale senza trovare grandi resistenze. I pretoriani di Gheddafi si arrendono. Il colonnello asserragliato nel bunker. Molte le incognite, il dittatore: "Temo che la capitale brucerà"
Festa in piazza Verde TRIPOLI - Tripoli è insorta, è quasi tutta in mano ai ribelli, ai quali si sono arresi la Guardia repubblicana di Muammar Gheddafi e tre dei suoi figli, fra i quali Seif al Islam, mentre del rais non ci sono notizie, tranne un messaggio diffuso in tv intorno alla mezzanotte. Nella frammentarietà delle notizie che in nottata hanno cominciato ad accavallarsi a ritmo vertiginoso, emerge il quadro di una capitale che ha smesso di combattere, che non offre resistenza agli insorti, che hanno cominciato a entrare a ondate in città al tramonto, con la fine del digiuno giornaliero del Ramadan.
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sabato 20 agosto 2011
Lecce, investe e uccide una donna, poi scappa
Rintracciata poco dopo alla guida di una Smart, in stato di ebbrezza
Una giovane donna di 23 anni, di Bologna, è morta dopo essere stata investita da una Smart guidata da un'altra donna. Quest'ultima è fuggita senza prestare soccorso, ma è stata rintracciata poco dopo dai carabinieri. E' risultata in condizioni di ubriachezza. E' stata denunciata per omicidio colposo e omissione di soccorso. Nell'incidente è rimasto ferito anche un giovane di 20 anni che è ricoverato in gravi condizioni nell'ospedale di Lecce.
Secondo
una ricostruzione dell'accaduto fatta dai carabinieri, la vittima,
insieme al suo amico che è di Paolo del Colle (Bari), stava passeggiando
sulla litoranea, quando è stata travolta da una Smart guidata da un
donna, che è stato accertato guidava in stato di ebrezza. Il 20enne
ferito è stato ricoverato nell'ospedale Vito Fazzi di Lecce, nel reparto
di neurochirurgia, e i medici non hanno sciolto la prognosi nei suoi
confronti.
Omicidio-suicidio in Alto Adige
Cacciatore uccide la moglie e poi si spara
Tragedia familiare in Alto Adige. Nel paesino di Tesimo, in provincia di Bolzano, un uomo ha ucciso la moglie e si è tolto la vita. L'uomo, un cacciatore, avrebbe ucciso la donna con il fucile sparandole due colpi, per poi puntarselo addosso e suicidarsi. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri e il magistrato della Procura di Bolzano.
L'omicidio-suicidio è avvenuto
in un appartamento del Kirchenhof di Tesimo, paesino di mezza montagna
della valle dell'Adige non distante da Merano in Alto Adige. L'uomo,
Erich Windegger di 48 anni, prima ha ucciso la moglie (Caecilia
Windegger anch'essa di 48 anni) con due colpi di fucile, regolarmente
denunciato, e poi si è rivolto l'arma contro togliendosi la vita.
L'allarme è stato lanciato dal fratello dell'omicida-suicida.
Giallo di Melania, le soldatesse: "Basta bugie"
Si difendono su Facebook: "In caserma si lavora, se Parolisi colpevole pagherà"
foto Facebook
Un post sulle novità che
potrebbero emergere dall'esame del Dna sul corpo di Melania, scatena il
dibattito sul profilo Facebook del nostro cronista. Tra le varie
risposte, quelle che insinuano altri sospetti riguardo alla caserma di
Colle San Marco, che custodirebbe il vero movente del delitto. Risponde una delle soldatesse che si addestrano lì, difendendo le sue commilitoni e in generale tutto l'esercito. Ecco il commento:
"... (omissis) cosa ci sono in caserma? traffici loschi? tipo? fammi un esempio dato che noi non abbiamo mai visto nulla di simile..poi che altro c'è in caserma? festini, sette sataniche, giro di prostituzione..ah no, è vero..ho letto anche che ci drogano...eh certo sapete proprio tanto sulla vita che facciamo in caserma eh...ma già è vero, noi ci infiliamo nei letti degli istruttori, mica ci spacchiamo il c... dall'alba al tramonto senza sosta a lavorare..nooo, abbiamo anche questo gran tempo di fare tutto ciò di cui voi accusate gli istruttori e addirittura l'intero Reggimento..mamma mia...tutti FBI siete diventati..peccato che non avete azzeccato nulla di tutto quello che succede li dentro perchè sapete cos'è? la vita in quella caserma è militare, non mondana come quella di chiunque altro..
ci sei mai andata a colle s. marco che dici che è poco affollata? mi sa che non sei a conoscenza di ciò che hai scritto e ti consiglio di informarti meglio su ciò che facciamo noi, e i nostri superiori..allora vi dirò una cosa...ci trattano benissimo, siamo felici, abbiamo degli istruttori che ci vogliono bene e non si sono mai approfittati di noi e ci hanno trattate sempre con i guanti bianchi..chiunque ci rispetta, si lavora, si suda sotto al sole, si va a letto sfinite ma soddisfatte del nostro lavoro...non inventate cavolate su di noi o sul ciò che c'è in quella caserma perchè 1) non c'è niente da sapere visto che si lavora solo sodo. 2) nessuno va a letto con nessuno, nessun istruttore ci ha mai trattate male o stuprate e grazie a dio non abbiamo mai avuto problemi con la droga..la camorra c'è solo a napoli e dintorni...
state parlando di una caserma non del grande fratello..quindi se non volete portare rispetto ne a noi soldatesse, che non sappiamo nulla di tutto ciò che succede al di fuori, e nemmeno al Reggimento in generale, almeno abbiate la decenza di non sparare cavolate, ma di tacere, visto che già ci pensano i giornalisti ad umiliarci con la loro ignoranza sulle nostre vite lì dentro...con questo concludo.."
"... (omissis) cosa ci sono in caserma? traffici loschi? tipo? fammi un esempio dato che noi non abbiamo mai visto nulla di simile..poi che altro c'è in caserma? festini, sette sataniche, giro di prostituzione..ah no, è vero..ho letto anche che ci drogano...eh certo sapete proprio tanto sulla vita che facciamo in caserma eh...ma già è vero, noi ci infiliamo nei letti degli istruttori, mica ci spacchiamo il c... dall'alba al tramonto senza sosta a lavorare..nooo, abbiamo anche questo gran tempo di fare tutto ciò di cui voi accusate gli istruttori e addirittura l'intero Reggimento..mamma mia...tutti FBI siete diventati..peccato che non avete azzeccato nulla di tutto quello che succede li dentro perchè sapete cos'è? la vita in quella caserma è militare, non mondana come quella di chiunque altro..
ci sei mai andata a colle s. marco che dici che è poco affollata? mi sa che non sei a conoscenza di ciò che hai scritto e ti consiglio di informarti meglio su ciò che facciamo noi, e i nostri superiori..allora vi dirò una cosa...ci trattano benissimo, siamo felici, abbiamo degli istruttori che ci vogliono bene e non si sono mai approfittati di noi e ci hanno trattate sempre con i guanti bianchi..chiunque ci rispetta, si lavora, si suda sotto al sole, si va a letto sfinite ma soddisfatte del nostro lavoro...non inventate cavolate su di noi o sul ciò che c'è in quella caserma perchè 1) non c'è niente da sapere visto che si lavora solo sodo. 2) nessuno va a letto con nessuno, nessun istruttore ci ha mai trattate male o stuprate e grazie a dio non abbiamo mai avuto problemi con la droga..la camorra c'è solo a napoli e dintorni...
state parlando di una caserma non del grande fratello..quindi se non volete portare rispetto ne a noi soldatesse, che non sappiamo nulla di tutto ciò che succede al di fuori, e nemmeno al Reggimento in generale, almeno abbiate la decenza di non sparare cavolate, ma di tacere, visto che già ci pensano i giornalisti ad umiliarci con la loro ignoranza sulle nostre vite lì dentro...con questo concludo.."
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Tripoli accerchiata, Gheddafi pianifica fuga
Un aereo venezuelano sarebbe atterrato a Djerba per evacuare famiglia Gheddafi
ZAWIAH - Centinaia di ribelli libici hanno sferrato l'attacco contro la piazza centrale di Zawiah, 50 km a ovest di Tripoli, dove si annidano le ultime sacche di resistenza dei soldati di Muammar Gheddafi. Lo riferiscono i corrispondenti stranieri sul posto. La piazza centrale è un luogo simbolo della rivolta iniziata sei mesi fa, repressa nel sangue dalla 32/a Brigata guidata dal figlio di Gheddafi, Khamis. I ribelli sono riusciti a respingere la gran parte degli avversari, ma gli scontri a fuoco continuano nelle zone circostanti.
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