A Montecitorio l'esecutivo di Mario Monti incassa la fiducia sul provvedimento con 495 voti favorevoli, 88 contrari e quattro astenuti. Esecutivo battuto su idg della Lega. Il Carroccio chiede che Monti riferisca in Aula in cambio di una riduzione dei suoi interventi. Il premier accetta. Subito dopo, le dichiarazioni di voto finale sul decreto "Salva Italia". Ma non c'è solo l'opposizione del Carroccio: nel centrosinistra l'Idv conferma il "no" alla manovra. Il malessere attraversa anche Pd e Pdl. Intercettate buste con proiettili indirizzate al premier, Berlusconi, politici e direttori dei quotidiani
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venerdì 16 dicembre 2011
Natale 2011, 9 pandoro a confronto
Il test su il Salvagente domani in edicola, e da oggi nel nostro negozio on line.
Gabriella Morandini
Oro fuori, giallo intenso dentro, zucchero a velo sopra. Per molti il simbolo dolce del Natale non ha il colore dei canditi, il sapore dell’uvetta, ma solo la dolcezza e il sentore di burro e uova di un buon pandoro. Un dolce che, anche prodotto industrialmente, mantiene nella sua ricetta la lunghissima elaborazione che parte dalla lievitazione naturale ottenuta, in genere, con il lievito di birra o con la “madre del lievito”, cioè con il lievito acido cui sono aggiunti batteri lattici. E tutte le incognite legate alla scelta degli ingredienti e alla cottura. Morbido e leggero
Il risultato, secondo gli intenditori, dovrebbe dare all’assaggiatore una prima sensazione immediata di sofficità, seguita dal sentore di vaniglia, profumato e impalpabile. Infine l’aroma di burro, che resta delicato e accarezza il palato. Un buon pandoro, insomma, ha un sapore così morbido e leggero che una fetta sola sembra sempre poca.
8 assaggiatori
Con queste appetitose premesse il Salvagente pubblica nel numero in edicola da giovedì 15 dicembre e da oggi nel nostro negozio on line, un test su 9 dolci tipici veronesi (in uno speciale che vede la comparazione di altrettanti panettoni, oltre che dei più famosi champagne e spumanti). Gli assaggiatori che hanno prestato la loro opera per il settimanale dei consumatori (8 in tutto, in una commissione mista tra chi questi dolci li produce artigianalmente e tra i semplici amanti del pandoro) hanno giudicato, in questo caso, nove prodotti dei big dell’industria italiana.
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Segreto bancario addio, il Fisco entra nei conti correnti
Dal 1° gennaio accesso diretto ai dati. Pizzetti: "Si rinuncia allo Stato di diritto".
La lotta all’evasione, una chimera. Il paese che detiene il record dei “furbi” - 120 miliardi di tasse non pagate ogni anno - ha collezionato fino a oggi solo i fallimenti dei governi, che misura dopo misura cercavano di sradicare quel malcostume divenuto piaga sociale: troppo timidi i tentativi, troppo labile il confine tra controlli severi e stato di polizia tributaria, per dirla con Silvio Berlusconi.
L’ultimo tentativo in tal senso porta proprio il nome del suo governo, che a luglio ha lanciato il redditometro.Il governo rincara la dose
Ma adesso il governo Monti rincara sul serio la dose, e di tanto, rischiando davvero di oltrepassare il confine.
La modifica è nel decreto “Salva Italia”, che sarà licenziato stasera alla Camera, e con il sì di Pd, Pdl e Terzo Polo.
Si tratta, molto semplicemente, dell’eliminazione del segreto bancario, novità contenuta nell’articolo 11 del decreto, dall’emblematico titolo “Emersione di base imponibile”, e che diventerà operativa dal 1° gennaio 2012, cioè da subito, registrando tutti i movimenti di ogni conto corrente.
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Manovra: Camera, il governo ottiene la Fiducia
I deputati approvano con 495 sì, 88 no e 4 astenuti le modifiche al dl varate in Commissione. In serata il voto finale
MILANO - La Camera conferma la fiducia al governo sulla manovra economica con 495 voti a favore, 88 contrari e quattro astenuti. Via libera quindi alle modifiche al decreto varate in commissione, poi stasera ci sarà il voto finale a Montecitorio, prima di trasferire il provvedimento al Senato. Il presidente del Consiglio Mario Monti interverrà in aula, alle 19.00, prima delle dichiarazioni di voto finali sulla manovra, per fare delle comunicazioni, così come chiesto dalla Lega. Lo ha reso noto il presidente dell'assemblea di Montecitorio Gianfranco Fini al termine della conferenza dei capigruppo.
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Italia al freddo e al gelo: ecco dove si batterà di più i denti nei prossimi giorni
Sulle regioni alpine arriverà il gelo, mentre nelle zone appenniniche avremo a che fare con i primi freddi seri della stagione. Anche sulle altre zone non si andrà in maniche di camicia. Ecco il dettaglio.
Ecco l'inverno. Ecco per lo meno come dovrebbe essere l'inverno, dato che la situazione che vivremo da qui fino a martedì 20 sembra più una pausa nella mitezza che una vera e propria presa di posizione definitiva della stagione fredda. Andiamo però per gradi, anche perchè la modellistica necessita di tempo per digerire gli spostamenti delle masse d'aria fredda e le loro conseguenze.
Arriviamo dunque a tracciare l'andamento della temperatura nell'arco dell'irruzione fredda che abbraccerà l'Italia da oggi, venerdì 16, fino a tutta la giornata di martedì 20. Tutto prenderà il via dal transito della perturbazione che sta già dispensando nevicate sulle creste alpine di confine e settori limitrofi.
Il blocco freddo però si approprierà dell'Italia nella giornata di sabato. Il calo delle temperature sarà avvertito maggiormente al centro-nord, con l'eccezione di settori padani centro-occidentali, probabilmente interessati da correnti favoniche in un primo tempo non fredde e che oltretutto andranno a dissolvere gli strati nebbiosi regalando aria asciutta. A questo primo impulso freddo ne seguiranno altri, accompagnati da corpi nuvolosi però non di tipo frontale, dunque con corollario di precipitazioni che faranno affidamento essenzialmente ai fenomeni di sbarramento orografico.
Dopo un assetamento temporaneo della colonnina di mercurio nella giornata di domenica, ecco lunedì seguire un secondo impulso freddo e martedì, subito a ruota, un terzo. Il calo termico per quest'ultima gionata sarà dunque considerevole, anche fino a 12-13 gradi in meno rispetto ai valori attuali sulle zone alpine, fino a 10 su quelle appenninche, mediamente tra 6 e 8 gradi altrove.
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Arriviamo dunque a tracciare l'andamento della temperatura nell'arco dell'irruzione fredda che abbraccerà l'Italia da oggi, venerdì 16, fino a tutta la giornata di martedì 20. Tutto prenderà il via dal transito della perturbazione che sta già dispensando nevicate sulle creste alpine di confine e settori limitrofi.
Il blocco freddo però si approprierà dell'Italia nella giornata di sabato. Il calo delle temperature sarà avvertito maggiormente al centro-nord, con l'eccezione di settori padani centro-occidentali, probabilmente interessati da correnti favoniche in un primo tempo non fredde e che oltretutto andranno a dissolvere gli strati nebbiosi regalando aria asciutta. A questo primo impulso freddo ne seguiranno altri, accompagnati da corpi nuvolosi però non di tipo frontale, dunque con corollario di precipitazioni che faranno affidamento essenzialmente ai fenomeni di sbarramento orografico.
Dopo un assetamento temporaneo della colonnina di mercurio nella giornata di domenica, ecco lunedì seguire un secondo impulso freddo e martedì, subito a ruota, un terzo. Il calo termico per quest'ultima gionata sarà dunque considerevole, anche fino a 12-13 gradi in meno rispetto ai valori attuali sulle zone alpine, fino a 10 su quelle appenninche, mediamente tra 6 e 8 gradi altrove.
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Arrestato il sindaco antimafia di Campobello "Era organico al clan di Messina Denaro"
Ciro Caravà è accusato di associazione mafiosa. Secondo la Dda Palermo e i carabinieri del Ros avrebbe pagato decine di biglietti aerei ai familiari dei boss detenuti al Nord e distribuito appalti alle ditte dei clan. Dalle intercettazioni è emerso anche il sostegno elettorale di Cosa nostra al primo cittadino. In manette, altre dieci persone, fra esponenti mafiosi e insospettabili ritenuti fedelissimi della Primula rossa di Cosa nostra: c'è pure un ex funzionario della prefettura di Trapani
di SALVO PALAZZOLOPALERMO - Nella sua stanza, in Municipio, teneva ben in vista le foto di Falcone e Borsellino: il sindaco pidiessino di Campobello di Mazara, Ciro Caravà, aveva fatto aderire il suo Comune all’associazione Libera e si era anche costituito parte civile nel processo ai favoreggiatori del superlatitante Matteo Messina Denaro. Eppure, i mafiosi più vicini a Messina Denaro continuavano a dire un gran bene di lui: “Io gli ho portato un mare di voti”, sussurrava uno dei messaggeri del padrino, Franco Luppino, che non sospettava di essere intercettato. “L’altra sera, il sindaco l’ho sentito parlare in Tv. Minchia, se non lo conoscessi…".
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"Le lobby non ci fermeranno a gennaio ripresentiamo tutto"
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio amareggiato per lo stop alle liberalizzazioni. "Anche Monti è seccato". "A gennaio interverremo su farmacie, taxi, liberi professionisti, autostrade e servizi pubblici. Basta brutte figure"
ROMA - "Arrabbiato? Certo che sono amareggiato. La forza delle lobby in Parlamento è ancora potente. Io vengo dall'Antitrust, Monti è stato commissario europeo per la concorrenza. Vuole che non siamo delusi? Lo siamo, ma non ci arrenderemo". Il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Antonio Catricalà, non ci è rimasto affatto bene dopo la pesante retromarcia imposta dal Parlamento sul terreno delle liberalizzazioni. Soprattutto il passo indietro sui farmaci di fascia C rappresenta un colpo all'esecutivo. Ad una squadra che considera la concorrenza e le aperture dei mercati un "segno distintivo" della sua attività. Per questo "non ci fermiamo". Promette battaglia e avverte: "Batteremo le lobby e da gennaio andremo avanti. Non intendiamo più fare brutte figure. Ripresenteremo tutto".
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giovedì 15 dicembre 2011
La manovra affronta la fiducia Monti: "Determinati su liberalizzazioni" Berlusconi attacca misure pensioni e scudati
Il debito pubblico a ottobre tocca i 1.909,192 miliardi di euro, a settembre era a quota 1.883,7. Passera: "Siamo in recessione, ma possiamo uscirne". Il presidente del Consiglio alla Camera dopo la maratona notturna e le proteste della Lega. Il governo pone la questione di fiducia, cori e urla dei deputati del Carroccio che, dopo Schifani al Senato, attaccano anche Fini alla Camera. Seduta sospesa, espulsi i leghisti Buonanno e Rainieri. L'ex premier all'attacco di alcune misure: "Pacta servanda sunt. Lo Stato non può fare queste cose". E su Monti: "È disperato, ha fatto retromarcia su tutto". Domani mattina il voto sulla fiducia, in serata il voto finale sul testo della manovra che verrà trasmesso al Senato per un nuovo esame a tempo di record e arrivare alla conversione definitiva in legge del 'decreto salva-Italia' entro Natale. Intanto, il Senato approva l'obbligo del pareggio di bilancio.
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Berlusconi: "Monti disperato, forse non dura". E attacca su pensioni e capitali scudati
Strage Liegi: trovato corpo, mistero movente
Bilancio vittime scende da 5 a 4 ma i feriti sono oltre centoventi
BRUXELLE - Un Paese sotto shock. Il Belgio é attonito di fronte alla "carneficina inesplicabile" consumata ieri nel cuore di Liegi: all'indomani della strage, spunta il cadavere di una donna uccisa poche ore prima del massacro di piazza St. Lambert, ma l'opinione pubblica fa ancora fatica a comprendere l'inutile morte di tre innocenti, fra i quali un bebé di 17 mesi. E' la sua immagine, pubblicata questa mattina su tutti i giornali belgi, che colpisce di più: con i suoi grandi occhi azzurri e i riccioli d'oro, Gabriel - questo il nome del piccolo - è diventato il simbolo del dolore di una nazione. Era l'ultimo di quattro figli e fino all'ultimo ha lottato contro la morte: è deceduto ieri notte, alle 22:45, tra le braccia di sua madre Olivia, poco dopo essere stato battezzato. 'L'inesplicabile carneficinà è il titolo di un inserto speciale di sei pagine pubblicato oggi dal quotidiano La Libre belgique.
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Carabiniere massacra il rivale davanti a scuola
Imperia - Il figlioletto di Lorenzi stava pregustando la fine dell’ora di matematica, alle due meno un quarto di ieri, quando ha sentito i petardi. Uno, due, tre, dieci petardi esplosi al di là della finestra della prima A della scuola media Andrea Doria, appena attutiti dai pannelli fonoassorbenti montati da poco. L’alunno Lorenzi si è affacciato assieme ai compagni, «come a Capodanno!», e ha visto la Berlingo bianca del papà posteggiata come al solito sul marciapiede, proprio sotto il davanzale. Stavolta però c’era un uomo con una pistola in pugno davanti alla portiera.
Andrea Lorenzi, 42 anni, padre di quattro bambini, è morto crivellato dai dieci colpi sparati dalla calibro nove di Sandro Caruso, 45, un carabiniere amico d’infanzia. Caruso sospettava che Lorenzi fosse l’amante della moglie, dalla quale si stava separando. Anche Lorenzi si stava separando.
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mercoledì 14 dicembre 2011
Monti: "In Europa ora siamo più credibili" Lega contesta, Schifani sospende seduta
Il presidente del Consiglio ha aperto i lavori al Senato con l'informativa sul consiglio Ue ma è stato interrotto più volte da esponenti leghisti tra cui il capogruppo, Bricolo e l'ex ministro per la semplificazione, Calderoli. Il premier ha atteso 'marmoreo' di ottenere calma: "Scusatemi se valorizzo il Parlamento". Domani sarà posta la fiducia
ROMA - Domani sarà posta alla Camera la fiducia sul testo uscito dalla Commissione. Lo ha deciso la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Se questo timing verrà rispettato, venerdì alle 9 ci saranno le dichiarazioni di voto; dalle 10 alle 12 inizierà la chiama; al termine l'esame degli ordini del giorno. Si andrà quindi alle dichiarazioni di voto sul complesso a partire dalle 18.30. Alle 19.30 si prevede il voto finale. Dichiarazioni e voto finale saranno in diretta tv.
Oggi è stata però una giornata campale in Senato. Con la dura contestazione dei leghisti al premier Mario Monti. Poco dopo l'inizio della seduta a Palazzo Madama - in cui il presidente del Consiglio doveva riferire del vertice Ue dell'8 e 9 dicembre scorsi - il presidente Schifani ha dovuto sospendere i lavori a causa delle ripetute interruzioni partite dai banchi leghisti che hanno esposto cartelli contro la manovra 1 ('Basta tasse', 'Giù le mani dalle pensioni' e 'La manovra è una rapina') (FOTO 2).
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Manovra, ecco le novità sgravi su Imu e pensioni rivalutate
Detrazioni per la nuova Imu sulla prima casa sale fino ad un massimo di 400 euro, più 50 euro nel caso di figli. Contributo di solidarietà del 15% per le indennità pensionistiche oltre i 200 mila euro. Taglio stipendi politica, lo farà la Camera. Imposta sui capitali scudati, garantirà un gettito di 1,461 miliardi nel 2012 e 1,461 mld nel 2013. Province decadranno a scadenza naturale
ROMA - Il governo sta presentando alle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera i suoi emendamenti alla manovra economica 1. Tra i più attesi quelli su pensioni 2 (quelle fino a tre volte il trattamento minimo Inps, circa 1.400 euro, saranno indicizzate al 100% per il 2012) e tassazione degli immobili (la detrazione per la nuova Imu sulla prima casa sale da 200 euro fino ad un massimo di 400 euro). Ecco le modifiche presentate alla Camera.
Imu. La detrazione per la nuova Imu sulla prima casa sale da 200 euro fino ad un massimo di 400 euro. L'aumento della detrazione è di 50 euro nel caso di figli di età non superiore a 26 anni, purchè residenti nell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale.
Pensioni. Le pensioni fino a tre volte il trattamento minimo Inps, circa 1.400 euro, saranno indicizzate al 100% per il 2012. Per il 2013 la rivalutazione automatica totale varrà esclusivamente per gli assegni fino a due volte il minimo (935 euro). Il testo originario prevedeva per il biennio 2012-2013 la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici nella misura del 100% limitata ai trattamenti fino a due volte il minimo. In arrivo un contributo di solidarietà del 15% per le pensioni oltre i 200 mila euro. Il prelievo è previsto per la parte eccedente i 200mila euro e varrà fino al 31 dicembre 2014.
"In via eccezionale" sarà possibile per "i lavoratori che abbiano maturato un'anzianità contributiva di almeno 35 anni entro il 31 dicembre 2012 i quali avrebbero maturato, prima dell'entrata in vigore del decreto, i requisiti per il trattamento pensionistico entro il 31 dicembre 2012" andare in "pensione anticipata al compimento di un'età anagrafica non inferiore a 64 anni". Lo prevede l'emendamento del governo alla manovra.
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Granate su folla a Liegi, 5 le vittime
Oltre cento i feriti. L'attentato è stato compiuto uno squilibrato
Un tranquillo pomeriggio di shopping natalizio si è trasformato in un inferno nel cuore di Liegi, la più grande città della Vallonia, in Belgio, dove uno squilibrato ha aperto il fuoco contro la folla: a fine giornata, il bilancio era di almeno 5 morti e circa 100 feriti. Secondo alcune fonti mediche, tuttavia, anche un bambino di 23 mesi, ricoverato in condizioni disperate, non ce l'avrebbe fatta facendo così salire ulteriormente il numero delle vittime. La tragedia si è consumata nella piazza principale della città, piazza St. Lambert, a due passi dal mercatino di Natale allestito per le festività, che solo per un caso era ancora chiuso. Le vittime, quindi, potevano essere molte di più, ma per il sindaco - Willy Demeyer - questo atto di follia segnerà comunque profondamente la capitale economica della Vallonia. E per Liegi, quest'anno il Natale non sarà pìu lo stesso: la strage ha "seminato la desolazione", ha commentando a caldo il primo cittadino, e bisognerà lavorare sodo per tornare alla normalità. Intanto, piazza St. Lambert, con il suo albero di Natale e le bancarelle del mercatino già illuminate a festa, rimarrà chiusa forse per giorni. E' qui, infatti, che l'autore della strage - Nordine Amrani 32 anni - ha lanciato esplosivi e aperto il fuoco, sembra con un kalashnikov, contro un gruppo di persone che aspettavano l'autobus. Poi, secondo le autorità, si é suicidato. La polizia ha tenuto subito a precisare che non si è trattato di un atto terroristico: Amrani, un saldatore con una lunga fedina penale alle spalle, già condannato a 58 mesi di reclusione nel 2008 per associazione a delinquere e spaccio di droga, ha lanciato almeno due granate contro la folla e poi ha sparato all'impazzata con la mitragliatrice, prima di togliersi la vita. Oltre al tiratore, sono morti due ragazzi - uno di 15 anni deceduto sul posto e uno di 17 anni deceduto in ospedale - oltre ad un'anziana di 75 anni, anche lei morta dopo il ricovero in ospedale.
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martedì 13 dicembre 2011
Esplode palazzina, tre morti Scoppio causato da bombola gas
Una donna estratta senza vita dalle macerie subito dopo l'esplosione che ha coinvolto una casa di due piani a Montalto Marche e l'edificio vicino. Nelle ore successive il bilancio si è aggravato: un uomo è deceduto in ospedale ed è stato ritrovato il corpo di una donna data per dispersa
ASCOLI PICENO - Tre persone sono morte in seguito ad un'esplosione verificatasi in un appartamento al piano terra di una palazzina di due piani a Montalto Marche, in provincia di Ascoli Piceno. L'intero edificio è crollato.
Si tratta di una donna, Maria Napoli, estratta morta dalle macerie di un edificio accanto alla palazzina crollata. Era seduta in poltrona quando l'onda urto ha fatto collassare la parete ed è stata investita in pieno dal crollo. In ospedale è in seguito deceduto Arnaldo Bartolini, il primo a essere estratto questa mattina dalle macerie. I vigili del fuoco hanno anche individuato il corpo senza vita di una donna data inizialmente per dispersa, Luigia Timo. La moglie di Bartolini, Dina Merlonghi, è rimasta ferita in modo grave: insieme al marito stava uscendo di casa nel momento in cui è avvenuto lo scoppio, alle 9 di questa mattina. La coppia e la donna deceduta abitavano nella palazzina dove è scoppiata la bombola del gas, in due appartamenti a pianoterra.
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Cda Rai: via Minzolini, ok a interim Maccari al Tg1
ROMA - Il cda della Rai ha votato a maggioranza - secondo quanto si apprende - il via libera all'interim per Alberto Maccari per la direzione del Tg1 al posto di Augusto Minzolini.
La decisione e' stata presa con due distinte votazioni. Hanno votato si' alla rimozione del direttore del Tg1 Augusto Minzolini, il presidente Paolo Garimberti (il cui voto vale doppio in caso di parita'), Nino Rizzo Nervo, Giorgio Van Straten e Alessio Gorla.
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La decisione e' stata presa con due distinte votazioni. Hanno votato si' alla rimozione del direttore del Tg1 Augusto Minzolini, il presidente Paolo Garimberti (il cui voto vale doppio in caso di parita'), Nino Rizzo Nervo, Giorgio Van Straten e Alessio Gorla.
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Giustiziere a Firenze: due senegalesi morti, altri 3 feriti, poi si uccide
Corteo di extracomunitari nel centro: tensione
Firenze violenta. E' morto Gianluca Casseri l'uomo che stamani ha ucciso due senegalesi e ferito un terzo in piazza Dalmazia, alla immediata periferia della città, e poi ha sparato ad altri due in San Lorenzo per poi fare fuoco contro se stesso.
KILLER SCRITTORE FANTASY DI ESTREMA DESTRA - Era uno scrittore politicamente collocato a destra, appassionato di fantasy, Gianluca Casseri, l'uomo che stamane a Firenze ha ucciso due senegalesi in piazza Dalmazia, e ferito due persone al mercato di San Lorenzo. 50 anni, pistoiese, Casseri era nato ed aveva vissuto a lungo a Ciriegio, un paese sulla montagna pistoiese ma da qualche tempo si era trasferito a Firenze. Il killer aveva scritto, tra l'altro, 'La Chiave del caos', insieme con Enrico Rulli, romanzo storico che ruota attorno alla figura di un mago, matematico e alchimista. Casseri era conosciuto come una persona molto introversa, un solitario. Il suo libro, edito da Punto d'incontro, era uscito nel 2010 e Casseri l'aveva presentato in più di un'occasione in incontri in Toscana.
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Gli italiani, Monti e la manovra dopo un mese resta la fiducia
Il sondaggio Ipr Marketing: a trenta giorni dall'incarico sale il consenso verso il premier (al 58%), scalfito ma non di molto dall'annuncio dei sacrifici. La cui responsabilità viene fatta ricadere innanzitutto sul governo Berlusconi. Alta anche la fiducia nella Fornero di ANGELO MELONE
(ansa) Un mese di Monti. Gli italiani sono preoccupati, ma sembrano avere comunque fiducia nell'azione del premier. La manovra pesa, e non potrebbe essere diversamente. L'annuncio dei sacrifici richiesti, però, intacca non di molto il consenso che il presidente Monti raccoglieva nei giorni precedenti la manovra, portandolo al 58%, decisamente altissimo in un frangente simile e superiore a quello di cui il "professor Monti" poteva godere un mese fa, all'affidamento dell'incarico da parte di Napolitano.
Ma andiamo con ordine. Il livello di fiducia del premier si attesta, ad oggi, al 58% del campione sondato da Ipr Marketing per Repubblica.it. Un livello altissimo, dicevamo. E di poco inferiore al massimo toccato da Berlusconi nel momento del suo maggior consenso: quel 62% che lo stesso Monti ha già raggiunto - secondo le rilevazioni di Ipr - il primo dicembre scorso nei giorni precedenti la manovra. Ed è proprio la contenuta variazione dell'atteggiamento degli italiani che colpisce di più.
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lunedì 12 dicembre 2011
Crolla il palco del concerto di Jovanotti un morto, dodici operai feriti
Al momento dell'incidente una cinquantina di persone stavano lavorando all'interno del Palatrieste. L'impalcatura si è "accartocciata" e le ha travolte con i tubi d'acciaio. Le condizioni di alcuni dei lavoratori destano preoccupazione. Sospeso il tour del cantante. Fiorello: "Lorenzo ti abbraccio"
Palatrieste
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Sciopero generale, migliaia in piazza Fornero: "In arrivo modifiche su pensioni"
Dopo anni di divisioni, mobilitazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil: "Il paese chiede equità". L'esame della manovra a Montecitorio rinviato a mercoledì per cercare coperture finanziarie ad eventuali modifiche su Ici e previdenza
ROMA - Tre ore di sciopero generale a fine turno e manifestazioni con migliaia di persone in tutta Italia, da Genova 1 a Bari 2, da Napoli 3 a Milano 4, da Palermo 5 a Firenze 6. Poi, nel pomeriggio, un presidio davanti a Montecitorio con i tre segretari confederali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Dopo il fallimento ieri sera 7 dell'ultimo disperato tentativo di far cambiare idea al governo, è stata questa oggi la risposta dei sindacati per dire no alla manovra economica. Una mobilitazione che dopo anni di divisioni e polemiche ha ricompattato Cgil, Cisl e Uil, con l'eccezione di Bologna 8dove le incomprensioni tra sigle non sono ancora state ricomposte e le iniziative sono state due. "Le bandiere unite fanno un bell'effetto, è un'iniziativa importante in tutta Italia", commenta Susanna Camusso davanti alla Camera. "Il paese - aggiunge - chiede equità e che i sacrifici non ricadano sempre sui soliti noti".
CRONACHE E FOTO CITTA' PER CITTA' 9
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Dieci anni fa l'euro, arriverderci lira
Alla mostra dell'ANSA al Vittoriano lo scatto di quella notte di capodanno che porto la moneta unica nelle tasche di tutti
E' stata l'unita' di peso dei Romani, Carlo Magno la trasformo' in unita' monetaria astratta e Napoleone, per primo, ne conio' una di metallo.Dopo piu' di 1.000 anni (ma c'e' chi fa risalire le sue origini addirittura all' VIII secolo), la lira e' uscita di scena nella notte di capodanno tra 2001 e 2002 portandosi dietro tanta storia, molti ricordi, qualche momento difficile.
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Ivrea: travolge auto e uccide uomo, arrestato
IVREA- I carabinieri hanno arrestato un panettiere di 32 anni di Benna (Biella) che la scorsa notte a Borgofranco (Torino), dopo aver tamponato con la propria Bmw X6 una Panda causando la morte di un uomo e il ferimento gravissimo della figlia di quattro anni, si è allontanato dal luogo dell'incidente senza prestare soccorso. Il panettiere, che aveva un tasso alcolico superiore al limite di legge, è stato bloccato dai militari mentre vagava a piedi in stato confusionale lungo la Statale 26 ove è avvenuto l'incidente.
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Lite per una sigaretta, muore un sedicenne
A Roma, in un grande centro commerciale
Tutto nasce da una sigaretta. Uno spintone, forse qualche parola di troppo, e si arriva alle mani: un pugno alla tempia mette fine alla giovane vita di un ragazzo di 16 anni. La tragedia si consuma all'esterno del centro commerciale Parco Leonardo di Fiumicino, a due passi da Roma, luogo di ritrovo di centinaia di adolescenti che nel weekend affollano i negozi o il bowling ed il cinema. Simone era seduto ad un tavolino insieme ad altri due amici, i soliti compagni della comitiva, quando - forse per uno scherzo - si è accesa una discussione, presto finita con una lite alla quale hanno assistito passanti e clienti dei centinaia di negozi del centro commerciale. Un colpo alla tempia lascia Simone senza sensi a terra.
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domenica 11 dicembre 2011
Le donne tornano nelle piazze d'Italia "Senza di noi non si esce dalla crisi"
Poco meno di un anno dopo la protesta organizzata da 'Se non ora quando?' al nuovo appuntamento hanno partecipato oltre venti città. Solo a Roma sono arrivate ventimila persone, in tutto centomila: "Perché vogliamo segnare questa stagione politica con la nostra forza, e perché senza di noi non c’è crescita"
di KATIA RICCARDI
ROMA - Sono arrivate sotto un cielo in bianco nero. A meno di un anno dalla prima volta, migliaia di donne sono tornate nelle piazze italiane 1 a far sentire la propria voce. Serie, determinate, calme. Senza proclami, senza fiori o palloncini, senza cartelli. Senza più un unico uomo contro cui riversare indignazione. Il 13 febbraio dell'anno scorso 2 il comitato 'Se non ora quando?' aveva organizzato le loro voci per dire 'basta' contro un governo da cui si sentivano sminuite e minacciate, oggi le voci hanno urlato meno ma la loro richiesta è stata, anche per questo, ancora più potente.
"Questa volta la manifestazione delle donne è molto profonda", ha detto Paola Turci poco prima di esibirsi a piazza del Popolo a Roma insieme a Marina Rei 3. "L'anno scorso era una protesta di pancia, oggi è di testa. Queste persone qui oggi valgono doppio". La pioggia è stata clemente, il periodo del traffico natalizio meno, davanti al palco la gente si è raggruppata sempre più numerosa lentamente. Fino ad arrivare a essere in ventimila solo a Roma (FOTO 4), centomila in tutto il resto del Paese, con Torino 5 (FOTO 6), Venezia, Bologna, Firenze, Genova 7 (FOTO 8- VIDEO 9), Lucca, Aosta, Napoli, Sassari..
VIDEO
Volti, parole, slogan e musica 10
Emma: "Non si valorizzano i giovani" 11
Ferrario: "La tv dia spazio alle nostre idee" 12
Turci e Rei suonano "Women have the power" 13
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4 GIORNI, 4000 PIAZZE ITALIANE, MIGLIAIA DI VOLONTARI.
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Tornano in piazza le donne di 'Se non ora quando?'
L'appuntamento e' a Roma, alle 14 in Piazza del Popolo, con una manifestazione-concerto
ROMA - Tornano oggi in piazza le donne (e ovviamente gli uomini) del movimento "Se non ora quando?" con l'obiettivo di riportare le donne al centro del dibattito politico italiano. Stavolta infatti la manifestazione si chiama "Se non le donne chi?". "Senza di loro infatti - sostiene il Comitato in una nota - non c'è crescita, perché l'uscita dalla crisi passa attraverso il lavoro e il welfare per le donne e per questo è necessaria una democrazia paritaria. A questo governo diremo che non si può chiedere alle donne di lavorare più anni senza dare loro nulla".
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