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venerdì 16 dicembre 2011

Segreto bancario addio, il Fisco entra nei conti correnti

Dal 1° gennaio accesso diretto ai dati. Pizzetti: "Si rinuncia allo Stato di diritto".

La lotta all’evasione, una chimera. Il paese che detiene il record dei “furbi” - 120 miliardi di tasse non pagate ogni anno - ha collezionato fino a oggi solo i fallimenti dei governi, che misura dopo misura cercavano di sradicare quel malcostume divenuto piaga sociale: troppo timidi i tentativi, troppo labile il confine tra controlli severi e stato di polizia tributaria, per dirla con Silvio Berlusconi.
L’ultimo tentativo in tal senso porta proprio il nome del suo governo, che a luglio ha lanciato il redditometro.

Il governo rincara la dose

Ma adesso il governo Monti rincara sul serio la dose, e di tanto, rischiando davvero di oltrepassare il confine.
La modifica è nel decreto “Salva Italia”, che sarà licenziato stasera alla Camera, e con il sì di Pd, Pdl e Terzo Polo.
 
Ko il segrero bancario 
 
Si tratta, molto semplicemente, dell’eliminazione del segreto bancario, novità contenuta nell’articolo 11 del decreto, dall’emblematico titolo “Emersione di base imponibile”, e che diventerà operativa dal 1° gennaio 2012, cioè da subito, registrando tutti i movimenti di ogni conto corrente. 
 
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