Da Roma a Verona, sempre di più le città che le adottano: utili contro gli incidenti. I consumatori:
"È
l'ultima follia per fare soldi. A volte non sono neppure segnalate". Il
ministero: illegittimo usarle per controllare la velocità
di FABIO TONACCI
SONO efficaci per scoraggiare chi corre in macchina,
ma non sono omologati. Vengono adottati sempre di più dalle polizie
municipali, ma per il Codice della Strada non esistono. Eppure ne è
consentito l'utilizzo per fare le multe. Non mancano certo i nodi da
sciogliere quando si parla dei Velok, o Speed Check, o, nell'accezione
degli automobilisti, "quei bussolotti arancioni che a volte contengono
l'autovelox a volte no". E un recente parere del ministero dei Trasporti
rischia di dare sostanza a centinaia di potenziali ricorsi di chi si
vede recapitare a casa il verbale.
Un passo indietro. Tecnicamente le
colonnine Velok, ideate dalla Confservizi Veneto e sperimentate nel
comune di Corridonia nel 2007, sono dei dissuasori di velocità.
Contenitori mobili in polietilene, fosforescenti e pesanti appena mezzo
chilo, posizionati ai margini delle strade particolarmente trafficate o
vicino agli incroci pericolosi. Indicano il limite e avvertono del
controllo elettronico, ma non necessariamente hanno l'autovelox. È la
municipale a decidere se e dove metterlo. Chi è al volante annusa il
rischio della multa e, nel dubbio, alza il piede dall'acceleratore.
Semplice principio di deterrenza. "Le abbiamo messe sulla tangenziale T4
sei mesi fa - racconta l'assessore alla viabilità di Verona Enrico
Corsi - e da allora non abbiamo avuto più incidenti". E le multe?
"Qualcuna l'abbiamo fatta, rispettando l'obbligo della presenza del
vigile vicino alla postazione. Nessuna protesta". Con il Velok in
strada, secondo uno studio del Cesiss, la velocità media si riduce di
11,3 km e le infrazioni calano del 70 per cento. Tant'è che in poco più
di un anno 313 comuni, tra cui Roma (nel IV municipio), Lucca, Frosinone
e Biella, hanno istallato più di 3000 colonnine. Un successo,
soprattutto nel Nord Italia.
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