In carcere, con l'accusa di abbandono di incapace e sequestro di persona, era finito il convivente, un sessantenne.
E' morta stamani in ospedale, a Pavia, la donna di 55 anni che era
stata segregata in casa e malnutrita fino a pesare poco più di una
ventina di chili. Lo hanno confermato fonti sanitarie al S.Matteo. In
carcere, con l'accusa di abbandono di incapace e sequestro di persona,
era finito il convivente, un sessantenne.
Gli sforzi dei medici del Policlinico San Matteo di Pavia sono stati,
purtroppo, inutili. Laura Carla Lodola, la donna di 55 anni che al
momento del ricovero in ospedale (lunedì 26 gennaio) pesava poco più di
15 chili è morta questa mattina alle 4.30. Le cure dei sanitari non sono
bastate per risollevarla dal gravissimo stato di denutrizione. La
notizia è stata appresa in diretta, questa mattina, dall'inviato di
'Mattino 5' la trasmissione di Canale 5 condotta da Federica Panicucci e
Federico Novella. Antonino Calandrini, 60 anni, il convivente della
donna, è in carcere da ieri mattina, dopo essere stato arrestato dagli
agenti della squadra mobile di Pavia. Le ipotesi di accuse nei suoi
confronti sono quelle di abbandono di incapace, sequestro di persona,
maltrattamenti e lesioni gravissime. Dopo la morte di Laura Carla
Lodola, l'uomo ora potrebbe anche essere accusato di omicidio colposo:
la decisione spetterà alla Procura di Pavia, che sta svolgendo le
indagini sul caso.
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