Il comandante accusato di naufragio colposo, omicidio, lesioni,
abbandono della nave e mancate comunicazioni. L’accusa: «Incauto
idiota». La sentenza attesa per il 10 febbraio. Previsto l’ arresto
immediato in caso di condanna in primo grado
inviata a Grosseto
Nove anni per naufragio colposo, 14 per omicidio e lesioni
colpose plurime, 3 per abbandono nave, 3 mesi per mancata comunicazione
alle autorità. E ancora: interdizione perpetua dai pubblici uffici,
interdizione legale per la durata della pena e arresto immediato in caso
di condanna in primo grado. Ecco la richiesta di condanna avanzata
dalla procura di Grosseto per l’ex comandante della Costa Concordia,
naufragata la notte del 13 gennaio 2012 davanti all’isola del Giglio.
Una richiesta pesante per un episodio altrettanto pesante, infangato
dalla «pratica dell’inchino» a nemmeno mezzo miglio dalla costa
dell’isola e a una velocità di quasi 15 nodi e l’abbandono della nave da
parte di Francesco Schettino.
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