Ministero e tecnici al lavoro per chiudere il pacchetto da presentare al
tavolo del governo. Si parla anche di assunzioni in due tranche e più
potere ai presidi
Salta il blocco degli scatti di stipendio
dei docenti. Resta, ma solo in parte, la detrazione fiscale per coloro
che manderanno i figli nelle scuole paritarie. E compare anche la
"chiamata diretta" degli insegnanti da parte dei presidi. Mentre sul
Piano assunzioni, che rappresenta il cuore della Buona scuola del
governo Renzi, è tutto ancora in alto mare. Insomma, i 134mila precari
inseriti nelle graduatorie provinciali ad esaurimento non sapranno
neppure domani se saranno assunti dal primo settembre 2015 o dal primo
settembre 2016.Se la discussione in Parlamento del disegno di legge che
verrà presentato domani mattina sarà sufficientemente rapida, si
potranno effettuare tutte le 120mila assunzioni ipotizzate dal
provvedimento. Ma se, come appare più probabile, non si farà in tempo,
le assunzioni verranno effettuate in due tranche.
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giovedì 12 marzo 2015
mercoledì 11 marzo 2015
METEO A 7 GIORNI: il tempo non troverà pace in Italia
Ancora situazioni favorevoli alle piogge e all'instabilità sull'Italia, in un primo tempo al sud, poi al nord-ovest e sui settori di ponente tra il week-end e l'inizio della settimana prossima.
La sfera di cristallo - Oggi, ore 15.00Ancora condizioni meteo non ottimali sulla neonata primavera italica. Anche in questa sede confermiamo il forte aumento pressorio che nel fine settimana interesserà la Scandinavia, con conseguenze opposte per la nostra Penisola e l'Europa centro-meridionale.
Andiamo però con ordine, parlando dell'impulso freddo che nella giornata di domani (giovedì), interesserà il medio Adriatico e il meridione. Sarà l'ultimo sistema perturbato che seguirà questa traiettoria, prima del cambiamento radicale di configurazione atteso per il week-end.
Altra neve cadrà sull'Appennino centro-meridionale al di sopra dei 500-700 metri, neve accompagnata da forti venti e un calo delle temperature. A quote inferiori avremo ovviamente piogge sparse, anche a carattere di rovescio sulla Calabria e il nord della Sicilia. Su tutte le altre regioni non avremo effetti e il tempo resterà nel complesso buono, anche se con vento in intensificazione e temperature in moderato calo.
Si tratterà solo del primo atto della "baraonda" perturbata attesa sull'Italia nei prossimi giorni. Dopo un venerdì accettabile, ancora ventoso al centro-sud, ma senza precipitazioni, il sabato annuncerà un cambiamento che questa volta interesserà maggiormente i settori occidentali della Penisola, la Sardegna e il nord-ovest.
Le correnti orientali facenti capo al vasto anticiclone sulla Scandinavia daranno luogo ad una depressione da contrasto che i modelli attuali individuano per domenica tra la Corsica e il Mar Ligure.
Il riscontro precipitativo lo vediamo raffigurato nella seconda cartina, che ci mostra la sommatoria delle precipitazioni in Italia tra le 7 e le 19 di domenica 15 marzo.
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Il tempo di marzo potrebbe prendere una brutta piega...
Dopo l’alluvione, solo il deserto: viaggio a Borghetto Borbera, il paese fantasma
Case abbandonate per colpa di una frana, il sindaco Bussalino: “Aiutateci”
«Vietato abitare»
L’ordinanza del sindaco, affissa ad ogni porta, non ammette eccezioni: nessuno può abitare a San Martino, compreso chi ha la seconda casa e trascorre nella valle gran parte dei week end e dell’estate. E sono altre venti famiglie. Sul paese fantasma incombe una frana enorme. Una ferita nella collina, che sembra inferta dal terremoto. Squarci così segnano ovunque questo lembo della Val Borbera. Non solo tre delle sei frazioni di Borghetto (con San Martino, la più colpita, Sabbione e Pessina), anche Gavi, Stazzano e altri comuni vicini, hanno subito danni ingenti. Ma è il paese fantasma, appollaiato nel fianco della collina ferita, a turbare il sindaco Enrico Bussalino, 38 anni, operatore di dogana all’interporto di Rivalta Scrivia, al secondo mandato. Sindaco a capo di una lista civica, come è giusto che sia nei piccoli comuni, «perché la frana non la si affronta con l’ideologia». Ma l’orientamento è leghista. Non il Carroccio secessionista, tantomeno la versione lepenista di Salvini. Ecco, il federalismo andrebbe bene ma con Bussalino convivono anime agli antipodi, come «il mio capogruppo che è della Fiom».
Servono 500 mila euro
Quanto costa ridare la casa alle venti famiglie sfrattate dall’alluvione di ottobre? Peggiorata dagli scrosci violenti di metà novembre, proprio come è capitato a Genova. «Quattrocentomila euro, forse cinquecentomila» risponde Bussalino. E in sei mesi San Martino potrà tornare a popolarsi. Ma poi si sale a un milione per restituire la residenza ad altre sei famiglie, evacuate nelle altre frazioni. Mica è finita qui. Ci sono strade da sistemare, verificare le fenditure anche a valle. «Diciamo cinque milioni in tutto». Per tornare come prima. «Entro la fine del mandato vorrei che fosse tutto a posto». Quattro anni.
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Vittorio De Benedictis
Borghetto Borbera (AL)
Il borgo del Seicento è intatto. Ma è un paese fantasma. Le venti
famiglie che ci vivono sono evacuate da metà ottobre: viuzze vuote,
qualche cane che abbaia, rimasto nelle case abbandonate ma costantemente
vigilate dai proprietari. Costretti «da un’alluvione mai vista», come
si sforzano di ricordare i più anziani, a trovare ospitalità da amici o
da parenti. Come Mariangela Ferrarazzo, che è nata qui, a San Martino
frazione di Borghetto Borbera, ed è stato un dolore abbandonare la sua
casa. I figli risiedono non distante, a Serravalle Scrivia e a
Castelnuovo. E possono accoglierla. «Ma vuole tornare qui» dice il
figlio Fabio Tamburini. «Vietato abitare»
L’ordinanza del sindaco, affissa ad ogni porta, non ammette eccezioni: nessuno può abitare a San Martino, compreso chi ha la seconda casa e trascorre nella valle gran parte dei week end e dell’estate. E sono altre venti famiglie. Sul paese fantasma incombe una frana enorme. Una ferita nella collina, che sembra inferta dal terremoto. Squarci così segnano ovunque questo lembo della Val Borbera. Non solo tre delle sei frazioni di Borghetto (con San Martino, la più colpita, Sabbione e Pessina), anche Gavi, Stazzano e altri comuni vicini, hanno subito danni ingenti. Ma è il paese fantasma, appollaiato nel fianco della collina ferita, a turbare il sindaco Enrico Bussalino, 38 anni, operatore di dogana all’interporto di Rivalta Scrivia, al secondo mandato. Sindaco a capo di una lista civica, come è giusto che sia nei piccoli comuni, «perché la frana non la si affronta con l’ideologia». Ma l’orientamento è leghista. Non il Carroccio secessionista, tantomeno la versione lepenista di Salvini. Ecco, il federalismo andrebbe bene ma con Bussalino convivono anime agli antipodi, come «il mio capogruppo che è della Fiom».
Servono 500 mila euro
Quanto costa ridare la casa alle venti famiglie sfrattate dall’alluvione di ottobre? Peggiorata dagli scrosci violenti di metà novembre, proprio come è capitato a Genova. «Quattrocentomila euro, forse cinquecentomila» risponde Bussalino. E in sei mesi San Martino potrà tornare a popolarsi. Ma poi si sale a un milione per restituire la residenza ad altre sei famiglie, evacuate nelle altre frazioni. Mica è finita qui. Ci sono strade da sistemare, verificare le fenditure anche a valle. «Diciamo cinque milioni in tutto». Per tornare come prima. «Entro la fine del mandato vorrei che fosse tutto a posto». Quattro anni.
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Genny 'a carogna torna in libertà: per lui solo l'obbligo di firma
La decisione di sospendere gli arresti domiciliari è stata presa dal Gup che dovrà giudicare l'ultras del Napoli il 15 aprile con rito direttissimo
"Genny 'a carogna" torna libero. L'ultras napoletano, accusato di una serie di violenze avvenute a poche ore dalla finale di coppa Italia e dal ferimento, poi rivelatosi mortale, di Ciro Esposito, potrà lasciare gli arresti domiciliari. La decisione è stata presa dal gup Cinzia Parasporo che ha sostituito la misura di detenzione con l'obbligo di firma accogliendo dunque la richiesta del difensore del tifoso.
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Salvini: "Tosi è fuori dalla Lega" Sindaco: lui Caino travestito da Abele
"Prendo atto delle sue decisioni. Nord. Se insisterà nel volersi candidare contro Zaia, penso che ben pochi lo seguiranno", spiega il segretario del Carroccio. Fondazione Tosi: ora candidatura
"Tosi è fuori dalla Lega". Lo ha detto il segretario del Carroccio, Matteo Salvini. "Sono costretto a prendere atto delle sue decisioni", ha spiegato riferendosi a dissidi ormai non più sanabili tra il sindaco di Verona "ribelle" e la Lega. Tosi non ha accettato di sciogliere la sua fondazione e ora potrebbe candidarsi contro Zaia alla guida del Veneto.
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Fisco, a gennaio crollano le nuove partite Iva: -30% rispetto a un anno fa
Disfatta del nuovo regime forfetario con la "corsa all'apertura" di dicembre 2014
Il nuovo regime forfetario, poi modificato, affossa le partite Iva. Dopo il boom registrato nei mesi di novembre e dicembre, a gennaio ne sono state aperte 56.717, il 29,7% in meno rispetto allo stesso mese del 2014. Sul forfait è stato poi corretto il tiro nell'esame parlamentare del Milleproroghe.
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martedì 10 marzo 2015
La “pochette” da viaggio per promuovere il numero anti-violenza in 7.500 supermercati
L’idea di Mara Mayer della Paglieri Sell System e di Me.Dea, l’associazione alessandrina, si estende in tutta Italia
«Con sette milioni di “atti di vendita all’anno” - ha spiegato alla presentazione il direttore marketing della Paglieri, Stefano Giubertoni - contiamo di raggiungere proprio il pubblico di donne più esposto alla violenza, soprattutto quella famigliare». La Paglieri ha effettuato uno sforzo promozionale su questo progetto, sia sui punti vendita che attraverso inserzioni su riviste femminili. Una parte del ricavato delle vendite andrà poi a Me.Dea, la cui presidentessa Sarah Sclauzero ha sottolineato l’importanza del fatto «che un’azienda privata affronti un tema sociale come questo». Annunciando inoltre l’arrivo di fondi regionali per l’attività istituzionale. In provincia, ha ricordato, solo da gennaio Me.Dea segue 40 nuovi casi di donne maltrattate.
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Piero Bottino
Alessandria
Una «pochette» porta trucco che diventa arma per sconfiggere la
violenza sulle donne. L’idea di Mara Mayer della Paglieri Sell System e
di Me.Dea, l’associazione alessandrina, si estende in tutta Italia.
Sono 7500 i supermercati in cui, nei «corner» Paglieri della linea
Beauty Fantasy, saranno messe in vendita le pochette Me.Dea (a 6,50
euro) con materiale promozionale del numero telefonico 1522 che su
tutto il territorio nazionale mette in contatto con i centri
anti-violenza. «Con sette milioni di “atti di vendita all’anno” - ha spiegato alla presentazione il direttore marketing della Paglieri, Stefano Giubertoni - contiamo di raggiungere proprio il pubblico di donne più esposto alla violenza, soprattutto quella famigliare». La Paglieri ha effettuato uno sforzo promozionale su questo progetto, sia sui punti vendita che attraverso inserzioni su riviste femminili. Una parte del ricavato delle vendite andrà poi a Me.Dea, la cui presidentessa Sarah Sclauzero ha sottolineato l’importanza del fatto «che un’azienda privata affronti un tema sociale come questo». Annunciando inoltre l’arrivo di fondi regionali per l’attività istituzionale. In provincia, ha ricordato, solo da gennaio Me.Dea segue 40 nuovi casi di donne maltrattate.
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Isis, ancora un bambino usato come killer: uccide una «spia del Mossad»
Roma - L’Isis ha diffuso un nuovo video in cui mostra un bambino, in
tuta mimetica e a volto scoperto, che uccide a colpi di pistola una
presunta spia del Mossad, il palestinese Mohammad Ismail. Lo riferisce
Rita Katz, direttrice del Site, su Twitter pubblicando alcuni
fotogrammi.
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Previsioni meteo primavera 2015: scenari
SCENARIO GENERALE. La Primavera
2015 sarà nel complesso fresca con una piovosità maggiore
su area alpina, Nord Est e regioni centro meridionali. La prima parte
sarà condizionata dall'alta pressione sull'Europa centro occidentale
che farà da scudo all'arrivo delle perturbazioni. In tal frangente
si aspetta un clima più secco e relativamente tranquillo al Nord e
su medio alto Tirreno; il Sud e le Adriatiche invece risulteranno
influenzate da venti freddi dai Balcani.
Nella seconda parte è invece atteso un cambio scenario; l'alta pressione sull'Europa centrale si metterà da parte e si aprirà un canale di bassa pressione dal Nord Atlantico verso il Mediterraneo. Le perturbazioni, seppure veloci, saranno più frequenti e seguite da masse d'aria fresca oceanica. La piovosità sarà in aumento e si avranno episodi temporaleschi. Le temperature subiranno repentine variazioni a causa delle diverse masse d'aria e per le timide rimonte dell'alta pressione.
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Previsioni a breve termine: l'aria fredda da est ritarderà l'arrivo della primavera sull'Italia e nel week-end torneranno nevicate a quote basse
Tra SABATO e LUNEDI il MALTEMPO abbraccerà nuovamente lo Stivale
Nella seconda parte è invece atteso un cambio scenario; l'alta pressione sull'Europa centrale si metterà da parte e si aprirà un canale di bassa pressione dal Nord Atlantico verso il Mediterraneo. Le perturbazioni, seppure veloci, saranno più frequenti e seguite da masse d'aria fresca oceanica. La piovosità sarà in aumento e si avranno episodi temporaleschi. Le temperature subiranno repentine variazioni a causa delle diverse masse d'aria e per le timide rimonte dell'alta pressione.
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Previsioni a breve termine: l'aria fredda da est ritarderà l'arrivo della primavera sull'Italia e nel week-end torneranno nevicate a quote basse
Tra SABATO e LUNEDI il MALTEMPO abbraccerà nuovamente lo Stivale
Altro intenso MALTEMPO nell'ultima decade del mese?
Argentina, dramma nei cieli: strage al reality della tv francese
Almeno 10 morti in un incidente nel nord del Paese. A bordo i vip
sportivi di una trasmissione d’avventura “Dropped” in onda su Tf1
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Filippo Fiorini
Buenos Aires
Era un reality show di sopravvivenza quello che una troupe di 10
persone stava girando oggi in Argentina, ma un incidente in volo tra due
elicotteri non ha lasciato alcun superstite nei loro equipaggi. La
tragedia è avvenuta attorno alle 17,00 locali (le 21,00 in Italia) nei
pressi della spettacolare Quebrada del Yeso, una valle desertica della
provincia vinicola e turistica di La Rioja. Continua qui
Argentina, scontro di elicotteri: morti Muffat, Arthaud e Vastine
In un anno è morta 36 volte: la drammatica storia di Sarah
Ogni volta è come se moriresse, ma il burlesque e gli amici le permettono di andare avanti con coraggio
A soli 21 anni Sarah Brautigam, è stata dichiarata clinicamente morta per 36 volte in un anno. La ragazza soffre di una sindrome cardiaca che a volte porta il cuore a smettere di battere per alcuni minuti. "Una volta - racconta Sarah - ha impiegato mezz'ora prima di ricominciare a pompare sangue". Da quando i medici, quattro anni fa le hanno diagnosticato la tachicardia posturale ortostatica - che provoca un'accelerazione anomala dei battiti cardiaci e un crollo della pressione - per Sarah è diventato impossibile avere una vita normale.
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lunedì 9 marzo 2015
Sepolti dalla neve, escono dalle finestre.
Capracotta, paesino in provincia di Isernia, è letteralmente sommerso dalla neve
Capracotta, in provincia di Isernia, si trova a 1.421 metri sul livello del mare ed è il secondo comune più alto dell'Appennino (dopo Rocca di Cambio, in Abruzzo).
Foto e video
Dai cappelli al gas, il buco da 3 miliardi del signor Borsalino
In un capannone alla periferia di Asti c’è un buco che potrebbe arrivare fino a tre miliardi e mezzo di euro, la seconda più grande bancarotta della storia d’Italia dopo Parmalat. Un sistema di truffe e raggiri a catena in un settore ultra-regolamentato e strategico per la sicurezza nazionale come il mercato dell’energia. E i costi - in parte - scaricati sui consumatori sottoforma di maggiorazione nella bolletta del gas. È la storia della voragine nascosta sotto i cappelli Borsalino, lo storico marchio della moda italiana ad un passo dal fallimento. Protagonista di tutto questo, il signor Marco Marenco, azionista di Borsalino che da piccolo imprenditore che vende tubi in rame diventa uno dei principali operatori del mercato del gas prima e un latitante e bancarottiere da record poi.
Le truffe
Fino a un paio di anni fa, nessuno sapeva bene chi fosse davvero Marco Marenco. Neppure ad Asti, la sua città. I primi ad accorgersi che qualcosa non va sono i funzionari dell’agenzia delle dogane di Alessandria. Mettono insieme i puntini e si accorgono che quella fila di società che fanno trading di gas e non pagano le accise fanno tutte capo alla stessa persona: Marco Marenco, appunto. All’Erario mancano almeno 200 milioni di euro. Intanto, c’è anche qualcun altro che si accorge che qualcosa non va. È Snam, la società che tra le altre cose gestisce il mercato del gas in Italia. Il sistema degli stoccaggi è in mano a Stogit, una controllata di Snam. È un settore chiave della sicurezza nazionale che garantisce una fetta importante del nostro fabbisogno di energia. Il sistema prevede delle compensazioni, per cui se un operatore non riceve la fornitura attinge alle riserve comuni, con l’obbligo di pagare in denaro o gas, pena pesanti sanzioni. Marenco non paga. Lo fa ripetutamente e per un bel po’ di tempo e accumula almeno 355 milioni di euro di debiti tra il 2009 e il 2011. Cambiano le società: prima la Speia, poi la Service, la Exergia e altre. In totale, il buco per il sistema del gas potrebbe superare il miliardo, in gran parte per sanzioni non pagate. Non basta. All’inizio del 2012 un pronunciamento del Tar apre una «falla» normativa nel sistema delle compensazioni. Marenco e altri operatori truffaldini s’infilano anche lì e fanno un altro buco. Oltre 400 milioni di forniture non pagate. Almeno 250 milioni sono società del gruppo Marenco. È la parte nota alle cronache come «i furbetti del gas». Meno noto è che il buco, ridotto a 280 milioni, finisce nella bolletta del gas. Sono 0,001 euro a metro cubo spalmati su tre anni che pagano i consumatori.
La donazione a mamma
Intanto Marenco non sta con le mani in mano. Siamo a metà del 2012. Snam si rivolge al tribunale per riavere i soldi, ma Marenco fa partire una lunga battaglia legale che ancora va avanti. In quei giorni, parte un bonifico di 40 milioni di euro dalla Speia ad un conto della madre di Marenco. Causale: «donazione». Si arriva al 2013 e le società dell’imprenditore vengono dichiarate fallite dal tribunale. Sono una decina in tutte. Oltre alla Speia c’è Finind, Baltea Energia, Service srl, Camarfin, Camar. La voragine del «sistema Marenco» appare in tutta la sua enormità: almeno 3,5 miliardi di euro in totale, debiti con il fisco, con Snam, con le banche (circa 340 milioni suddivisi tra Intesa, Unicredit, Banco Popolare, Mps, Banca Marche e altri), con fornitori di gas italiani e stranieri, grandi e piccoli.
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Le truffe
Fino a un paio di anni fa, nessuno sapeva bene chi fosse davvero Marco Marenco. Neppure ad Asti, la sua città. I primi ad accorgersi che qualcosa non va sono i funzionari dell’agenzia delle dogane di Alessandria. Mettono insieme i puntini e si accorgono che quella fila di società che fanno trading di gas e non pagano le accise fanno tutte capo alla stessa persona: Marco Marenco, appunto. All’Erario mancano almeno 200 milioni di euro. Intanto, c’è anche qualcun altro che si accorge che qualcosa non va. È Snam, la società che tra le altre cose gestisce il mercato del gas in Italia. Il sistema degli stoccaggi è in mano a Stogit, una controllata di Snam. È un settore chiave della sicurezza nazionale che garantisce una fetta importante del nostro fabbisogno di energia. Il sistema prevede delle compensazioni, per cui se un operatore non riceve la fornitura attinge alle riserve comuni, con l’obbligo di pagare in denaro o gas, pena pesanti sanzioni. Marenco non paga. Lo fa ripetutamente e per un bel po’ di tempo e accumula almeno 355 milioni di euro di debiti tra il 2009 e il 2011. Cambiano le società: prima la Speia, poi la Service, la Exergia e altre. In totale, il buco per il sistema del gas potrebbe superare il miliardo, in gran parte per sanzioni non pagate. Non basta. All’inizio del 2012 un pronunciamento del Tar apre una «falla» normativa nel sistema delle compensazioni. Marenco e altri operatori truffaldini s’infilano anche lì e fanno un altro buco. Oltre 400 milioni di forniture non pagate. Almeno 250 milioni sono società del gruppo Marenco. È la parte nota alle cronache come «i furbetti del gas». Meno noto è che il buco, ridotto a 280 milioni, finisce nella bolletta del gas. Sono 0,001 euro a metro cubo spalmati su tre anni che pagano i consumatori.
La donazione a mamma
Intanto Marenco non sta con le mani in mano. Siamo a metà del 2012. Snam si rivolge al tribunale per riavere i soldi, ma Marenco fa partire una lunga battaglia legale che ancora va avanti. In quei giorni, parte un bonifico di 40 milioni di euro dalla Speia ad un conto della madre di Marenco. Causale: «donazione». Si arriva al 2013 e le società dell’imprenditore vengono dichiarate fallite dal tribunale. Sono una decina in tutte. Oltre alla Speia c’è Finind, Baltea Energia, Service srl, Camarfin, Camar. La voragine del «sistema Marenco» appare in tutta la sua enormità: almeno 3,5 miliardi di euro in totale, debiti con il fisco, con Snam, con le banche (circa 340 milioni suddivisi tra Intesa, Unicredit, Banco Popolare, Mps, Banca Marche e altri), con fornitori di gas italiani e stranieri, grandi e piccoli.
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Uccide agricoltore e poi si spara. Una tragica lite per motivi di lavoro
Un muratore 35enne di Scaldasole ha ucciso il 60enne nella sua azienda
di Sannazzaro, sparandogli mentre era sul trattore. Poi è andato al
cimitero di Scaldasole e si è tolto la vita
SANNAZZARO (PV)
Doppia tragedia tra Sannazzaro e Scaldasole. Matteo Zanini, 35 anni, muratore, residente a Scaldasole, intorno alle 13 ha prima ucciso Maurizio Varesi, 60 anni, agricoltore della frazione Buscarella di Sannazzaro, e qualche ora dopo si è tolto la vita. Il suo corpo è stato trovato vicino al cimitero di Scaldasole.
Alla base del tragico episodio potrebbe esserci una lite per motivi di affari. Il muratore stava eseguendo dei lavori nell'azienda della vittima, a proposito dei quali sabato aveva avuto un violento alterco con il proprietario. La discussione era finita tra gli insulti. Zanini è così tornato il giorno dopo da Varesi e lo ha ucciso con alcuni colpi di fucile da caccia, esplosi a pochi metri di distanza mentre l'agricoltore si trovava nella cabina del trattore.
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SANNAZZARO (PV)
Doppia tragedia tra Sannazzaro e Scaldasole. Matteo Zanini, 35 anni, muratore, residente a Scaldasole, intorno alle 13 ha prima ucciso Maurizio Varesi, 60 anni, agricoltore della frazione Buscarella di Sannazzaro, e qualche ora dopo si è tolto la vita. Il suo corpo è stato trovato vicino al cimitero di Scaldasole.
Alla base del tragico episodio potrebbe esserci una lite per motivi di affari. Il muratore stava eseguendo dei lavori nell'azienda della vittima, a proposito dei quali sabato aveva avuto un violento alterco con il proprietario. La discussione era finita tra gli insulti. Zanini è così tornato il giorno dopo da Varesi e lo ha ucciso con alcuni colpi di fucile da caccia, esplosi a pochi metri di distanza mentre l'agricoltore si trovava nella cabina del trattore.
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Triathlon, incidente in Sudafrica: due azzurre ferite
Edith Niederfriniger e Linda Scattolin si stavano allenando in
bicicletta quando un pullman che trasportava una squadra di rugby, che
successivamente su è ribaltato, le ha investite. Due rugbisti e un
tifoso al seguito sono morti
Sono ore di ansia nel mondo del triathlon Due azzurre, Edith Niederfriniger e Linda Scattolin, sono rimaste gravemente ferite in un incidente avvenuto in Sudafrica nella regione del Capo. Le due triatlete, mentre stavano svolgendo una seduta di allenamento in bicicletta, sono state investite da un pullman che stava trasportando una squadra di rugby. Il pullman è uscito di strada e si è ribaltato. Tre componenti della squadra del Franschhoek Rugby Club (due giocatori ed un supporter) sono morti: si stavano recando a Grabouw per disputare un incontro. Gli altri feriti, si parla di 26 persone, sono stati trasferiti negli ospedali di Paarl, Stellenbosch e Città del Capo.
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Sono ore di ansia nel mondo del triathlon Due azzurre, Edith Niederfriniger e Linda Scattolin, sono rimaste gravemente ferite in un incidente avvenuto in Sudafrica nella regione del Capo. Le due triatlete, mentre stavano svolgendo una seduta di allenamento in bicicletta, sono state investite da un pullman che stava trasportando una squadra di rugby. Il pullman è uscito di strada e si è ribaltato. Tre componenti della squadra del Franschhoek Rugby Club (due giocatori ed un supporter) sono morti: si stavano recando a Grabouw per disputare un incontro. Gli altri feriti, si parla di 26 persone, sono stati trasferiti negli ospedali di Paarl, Stellenbosch e Città del Capo.
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sabato 7 marzo 2015
Atletica, Euroindoor: meravigliosa Trost, argento nell'alto
La friulana perde lo spareggio con la russa Kuchina, ma centra la prima medaglia di peso tra i grandi. Entrambe centrano al primo salto la misura di 1.97 e poi si affrontano in un duello per il gradino più alto del podio. Bronzo alla polacca Licwinko
Alessia Trost è splendido argento europeo: la 21enne pordenonese, alla vigilia del compleanno, si fa proprio un bel regalo. Per lei, dopo tanti podi importanti nelle categorie giovanili, è il primo risultato di peso in quella assoluta. Arriva al termine di una gara tiratissima, che si decide addirittura allo spareggio. Su quote non altissime, ma al cospetto di avversarie di qualità. L’azzurra, con 1.97 e a pari misura, è preceduta dalla russa Maria Kuchina. Al di là del risultato (prestigiosissimo) è la conferma di un talento cristallino, sul quale l’atletica tricolore può continuare a investire con slancio e sicurezza. E per tutto l’ambiente, che vive un periodo difficile, è una bella boccata d’ossigeno.
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Fiat Chrysler, a Marchionne 6,6 milioni di stipendio e 60 milioni tra premi e azioni
Nel 2014 l'amministratore delegato ha ricevuto 24,7 milioni per aver portato a termine con successo la fusione con la società statunitense. In più gli sono stati riconosciuti 12 milioni di bonus una tantum da incassare quando lascerà il gruppo e un pacchetto di azioni che ai corsi attuali vale circa 23 milioni
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venerdì 6 marzo 2015
Caso Roberta Ragusa, prosciolto il marito all'udienza preliminare: il fatto non sussiste
La donna scomparsa da San Giuliano Terme (Pisa) nella notte tra il 13 e
14 gennaio 2012, Antonio Logli è accusato dalla procura di omicidio
volontario e di distruzione di cadavere. Per il gup, in assenza del
corpo, potrebbe non essere morta. Il procuratore: "Continueremo ad
indagare"
Prima dell'udienza preliminare, questa mattina, era entrato in tribunale da un ingresso secondario, arrivato in auto insieme al suo avvocato. Il volto sempre sereno, a tratti sorridente. Anche se l'attesa era per la decisione del giudice sul rinvio a giudizio per la scomparsa della moglie, Roberta Ragusa. Della donna non si hanno più notizie da tre anni. E' scomparsa da Gello di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa.
Dopo essere stato prosciolto dal gup, invece, Antonio Logli, indagato dalla procura per omicidio volontario e distruzione di cadavere, è uscito a testa alta dall'ingresso principale. Scortato dai suoi avvocati ha passeggiato tra giornalisti e telecamere senza dire una parola, guardandoli negli occhi. Ha raggiunto a piedi l'auto parcheggiata ancora sul retro del palazzo di giustizia, forse nell'eventualità di un epilogo diverso. Logli è stato prosciolto dal gup dall'accusa di aver ucciso la moglie Roberta Ragusa perché il fatto non sussite. "Nell'interpretazione del dispositivo e in attesa di leggerne le motivazione - ha detto il procuratore facente capo di Pisa Antonio Giaconi - è possibile che il giudice abbia ritenuto che, in assenza del corpo, Roberta Ragusa non sia morta. Noi invece riteniamo che sia stata uccisa e per questo continueremo a indagare".
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Prima dell'udienza preliminare, questa mattina, era entrato in tribunale da un ingresso secondario, arrivato in auto insieme al suo avvocato. Il volto sempre sereno, a tratti sorridente. Anche se l'attesa era per la decisione del giudice sul rinvio a giudizio per la scomparsa della moglie, Roberta Ragusa. Della donna non si hanno più notizie da tre anni. E' scomparsa da Gello di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa.
Dopo essere stato prosciolto dal gup, invece, Antonio Logli, indagato dalla procura per omicidio volontario e distruzione di cadavere, è uscito a testa alta dall'ingresso principale. Scortato dai suoi avvocati ha passeggiato tra giornalisti e telecamere senza dire una parola, guardandoli negli occhi. Ha raggiunto a piedi l'auto parcheggiata ancora sul retro del palazzo di giustizia, forse nell'eventualità di un epilogo diverso. Logli è stato prosciolto dal gup dall'accusa di aver ucciso la moglie Roberta Ragusa perché il fatto non sussite. "Nell'interpretazione del dispositivo e in attesa di leggerne le motivazione - ha detto il procuratore facente capo di Pisa Antonio Giaconi - è possibile che il giudice abbia ritenuto che, in assenza del corpo, Roberta Ragusa non sia morta. Noi invece riteniamo che sia stata uccisa e per questo continueremo a indagare".
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Nessuno paga per il deragliamento del treno Livorno-Torino del 16 maggio 2004
A Libarna di Serravalle Scrivia morì una sessantasettenne di Torino,
rimasero feriti altri 34 viaggiatori e 5 dipendenti delle Ferrovie, una
casa fu rasa al suolo
Nessuno paga per il deragliamento del treno Livorno-Torino
avvenuto il pomeriggio del 16 maggio 2004 a Libarna di Serravalle
Scrivia: morì una sessantasettenne di Torino, rimasero feriti altri 34
viaggiatori e 5 dipendenti delle Ferrovie, una casa fu rasa al suolo,
ingentissimi i danni. Varie le cause del deragliamento, in primis il
mancato pretensionamento del binario (per limitare rischi di
deformazioni per sbalzi termici) su cui erano in corso opere
indispensabili a evitare dilatazioni dell’acciaio in caso di aumenti di
temperatura (quel giorno era molto caldo).
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Emma Camagna
ALESSANDRIA
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Isis, jihadisti distruggono antica città di Nimrud. Unesco: “Crimine di guerra”
A dare la notizia dello scempio del sito archeologico è stato il ministero del Turismo iracheno. Nei giorni scorsi i miliziani avevano distrutto statue e manufatti del museo di Mosul. Irina Bokova, direttrice generale dell’agenzia delle Nazioni Unite: "Appello a tutti i responsabili politici e religiosi della regione a sollevarsi contro questa barbarie"
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Inga, l'Arpa conferma la presenza di amianto
Serravalle Scrivia (AL)
“Alto indice di degrado e scadente stato
di conservazione”. Sono le parole che sceglie il vicesindaco di
Serravalle Scrivia, Pasquale Vecchi, per descrivere lo stato delle
lastre di amianto conservate all’interno del complesso dell’ex
distilleria Inga-Gambarotta, dopo i risultati del sopralluogo e del
campionamento dell’Arpa
“In sostanza si accertano alcune centinaia di metri quadrati di vecchie
lastre ondulate composte di materiale che si può spezzare facilmente con presenza diffusa di sfaldamenti e crepe
e che presentano residui a bordo lastra - spiega ancora il vicesindaco
di Serravalle - Tali residui sono altresì presenti nei canali di gronda
in maniera consistente e inoltre sono presenti affioramenti di fibre.
Quindi un alto indice di degrado che porta a definire il cemento amianto
in scadente stato di conservazione”. Questo significa che c'è il
potenziale rilascio di fibre nell'ambiente esterno.
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Maltempo, tre morti. Albero si abbatte su funivia, in Val Gardena salvati 200 sciatori
Le vittime sono un automobilista schiacciato da un masso a Lucca, una
donna travolta da un albero a Urbino e un anziano in bici sospinto dal
vento contro un furgone nel milanese. Ingentissimi danni in Toscana,
mezzo Abruzzo al buio. A Genova nella notte una nave portacontainer ha
strappato gli ormeggi. Strade allagate e traffico in tilt a Roma
ROMA - Annunciato da giorni, il repentino peggioramento del meteo è arrivato a flagellare le regioni del Centro-Sud. E ha fatto tre vittime. La prima è un automobilista, Sauro Tortelli, 41 anni, morto questa mattina in Toscana, schiacciato da un masso mentre percorreva la via Lodovica, che collega Lucca alla Garfagnana, nei pressi di Ponte a Moriano, dove due donne sono rimaste ferite dal crollo di alcuni pannelli del tetto di una palestra. A Urbino una donna ha perso la vita, travolta da un albero abbattuto da fortissime raffiche di vento nella zona dei collegi universitari: Rita Buccarini, 49 anni, era appena scesa dall'autobus e stava andando al lavoro, lascia il marito disoccupato e due figli di 12 e 10 anni. La terza vittima è un anziano, Luigi Merlotti, 76 anni, che a Buscate, in provincia di Milano, a causa del vento ha sbandato mentre era in bici ed è stato investito da un furgone.
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ROMA - Annunciato da giorni, il repentino peggioramento del meteo è arrivato a flagellare le regioni del Centro-Sud. E ha fatto tre vittime. La prima è un automobilista, Sauro Tortelli, 41 anni, morto questa mattina in Toscana, schiacciato da un masso mentre percorreva la via Lodovica, che collega Lucca alla Garfagnana, nei pressi di Ponte a Moriano, dove due donne sono rimaste ferite dal crollo di alcuni pannelli del tetto di una palestra. A Urbino una donna ha perso la vita, travolta da un albero abbattuto da fortissime raffiche di vento nella zona dei collegi universitari: Rita Buccarini, 49 anni, era appena scesa dall'autobus e stava andando al lavoro, lascia il marito disoccupato e due figli di 12 e 10 anni. La terza vittima è un anziano, Luigi Merlotti, 76 anni, che a Buscate, in provincia di Milano, a causa del vento ha sbandato mentre era in bici ed è stato investito da un furgone.
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Il vento forte in provincia di Alessandria ha soffiato fino a 130 km orari: alberi caduti e danni
giovedì 5 marzo 2015
Escort, le intercettazioni di Berlusconi: "Stasera ho due bambine, una giornalista e una brasiliana"
L'ex premier intercettato al telefono parla a ruota libera con Tarantini
che vuole portare a casa sue delle ragazze. "Siamo vecchietti ma di
potere"
Migliaia di pagine, ore di conversazioni. Due protagonisti: Silvio Berlusconi e Gianpi Tarantini. Sono state depositate a Bari le trascrizioni delle intercettazioni fiume effettuate dai magistrati nell'ambito del processo sulle escort portate nelle residenze dell'ex premier dall'imprenditore pugliese.
I dirigenti di Rai e Mediaset dovevano servire a dare un altro sapore alle «cene eleganti». E’ quanto emerge dalle telefonate depositate oggi dal perito del tribunale di Bari nell’ambito del processo contro Gianpaolo Tarantini. Telefonate nelle quali si sente in viva voce il presidente Berlusconi.
Migliaia di pagine, ore di conversazioni. Due protagonisti: Silvio Berlusconi e Gianpi Tarantini. Sono state depositate a Bari le trascrizioni delle intercettazioni fiume effettuate dai magistrati nell'ambito del processo sulle escort portate nelle residenze dell'ex premier dall'imprenditore pugliese.
I dirigenti di Rai e Mediaset dovevano servire a dare un altro sapore alle «cene eleganti». E’ quanto emerge dalle telefonate depositate oggi dal perito del tribunale di Bari nell’ambito del processo contro Gianpaolo Tarantini. Telefonate nelle quali si sente in viva voce il presidente Berlusconi.
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Lodi, perde memoria di 12 anni: lavorerà di nuovo come medico di pronto soccorso
Pierdante Piccioni, dopo un incidente, ha dimenticato tutto ciò che è
avvenuto tra il 2001 e il 2013: non riconsceva la moglie invecchiata e i
figli con la barba, non conosceva l'euro e non sapeva delle Torri
Gemelle. Dopo due anni di impegno e studio tornerà a fare il suo
mestiere
Ha perso la memoria per 12 anni: non riconosceva la moglie invecchiata e i figli con la barba, non conosceva l’euro e non sapeva delle Torri Gemelle e della Juventus in B. Ora però Pierdante Piccioni, dopo due anni, torna al lavoro: ha ripreso servizio al pronto soccorso dell’ospedale di Codogno (in provincia di Lodi). La memoria di Piccioni si era fermata al 2001 per un incidente dovuto a un malore in auto: “I ricordi e le emozioni vissute in questi 12 anni non li ho più – racconta all’Adnkronos Piccioni – è come se fossi rinato. Quello che so oggi, l’ho dovuto reimparare con grande fatica. Ma come medico ho acquisito una capacità diversa, avendo vissuto quest’esperienza: capire, ascoltare ed essere utile agli altri. Nessuno può dirmi ‘tu non capisci’, al massimo ‘tu non ti ricordi'”. “È come se fossi rinato” – continua – quello che so oggi l’ho dovuto imparare di nuovo con grande fatica, mi sono rimesso a studiare per colmare il buco della mia memoria”.
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Ha perso la memoria per 12 anni: non riconosceva la moglie invecchiata e i figli con la barba, non conosceva l’euro e non sapeva delle Torri Gemelle e della Juventus in B. Ora però Pierdante Piccioni, dopo due anni, torna al lavoro: ha ripreso servizio al pronto soccorso dell’ospedale di Codogno (in provincia di Lodi). La memoria di Piccioni si era fermata al 2001 per un incidente dovuto a un malore in auto: “I ricordi e le emozioni vissute in questi 12 anni non li ho più – racconta all’Adnkronos Piccioni – è come se fossi rinato. Quello che so oggi, l’ho dovuto reimparare con grande fatica. Ma come medico ho acquisito una capacità diversa, avendo vissuto quest’esperienza: capire, ascoltare ed essere utile agli altri. Nessuno può dirmi ‘tu non capisci’, al massimo ‘tu non ti ricordi'”. “È come se fossi rinato” – continua – quello che so oggi l’ho dovuto imparare di nuovo con grande fatica, mi sono rimesso a studiare per colmare il buco della mia memoria”.
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Banca Etruria: Altroconsumo consiglia ai correntisti di chiudere il conto il prima possibile
Se avete un conto in questa banca, chiudetelo. Questo il consiglio di Altroconsumo. Parliamo di Banca Entruria, recentemente commissariata.
Già da tempo in difficoltà, Banca Etruria non è riuscita a trovare un "partner" bancario che l'aiutasse a ripianare le perdite (i dati 2014 non sono ancora noti, ma al 30 settembre il rosso era di oltre 126 milioni di euro). E così, non riuscendo ad andare avanti "da sola", si è arrivati alla decisione di Banca d'Italia che ieri ha di fatto rimosso i vertici e mandato dei commissari straordinari al loro posto. Notizia che, certo, non arriva inaspettata, ma che comunque rappresenta un serio segnale d'allarme.
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Già da tempo in difficoltà, Banca Etruria non è riuscita a trovare un "partner" bancario che l'aiutasse a ripianare le perdite (i dati 2014 non sono ancora noti, ma al 30 settembre il rosso era di oltre 126 milioni di euro). E così, non riuscendo ad andare avanti "da sola", si è arrivati alla decisione di Banca d'Italia che ieri ha di fatto rimosso i vertici e mandato dei commissari straordinari al loro posto. Notizia che, certo, non arriva inaspettata, ma che comunque rappresenta un serio segnale d'allarme.
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