Entrò in coma dopo lo schianto contro una gru sul circuito di Suzuka. Ora era ricoverato a Nizza, vicino alla famiglia
NIZZA - Jules Bianchi non ce l'ha fatta. Il pilota francese di Formula uno, vittima di un incidente in Giappone
nell'ottobre scorso, è morto. A darne la notizia è stata la famiglia.
Aveva 25 anni. Ed è il primo pilota a perdere la vita in seguito a un
incidente in pista dal dramma di Senna, a Imola, nel maggio del 1994.
Bianchi era entrato in coma subito dopo lo schianto contro una gru sul
circuito di Suzuka. Dopo il ricovero in Giappone, era stato trasferito
in ospedale a Nizza, vicino alla famiglia che abita nel sud della
Francia.
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sabato 18 luglio 2015
Migranti: zainetto con insulina gettato in mare dai trafficanti, bimba diabetica morta su barcone
Cadavere abbandonato in mare dal padre
Una bimba siriana di dieci anni che soffriva di diabete sarebbe morta durante la traversata verso le coste siciliane perché gli organizzatori del viaggio prima di partire le avrebbero gettato in mare lo zainetto che conteneva l'insulina. Il padre l'ha dovuta abbandonare in mare. La tragica storia è emersa dopo che il padre, 48 anni, ha raccontato tutto in lacrime al sostituto commissario Carlo Parini, che coordina il Gruppo interforze di contrasto all'immigrazione presso la Procura di Siracusa. La bimba si trovava nel barcone con i genitori e alcune sorelle. Il padre si è opposto agli organizzatori egiziani quando si sono impadroniti dello zainetto della figlia, ma inutilmente.
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Caos migranti: scontri e manganellate alla periferia Nord di Roma
A Casale S.Nicola cittadini in strada contro l'arrivo di extracomunitari
Proteste anti-migranti a Roma Nord e nel Trevigiano. Nella Capitale ci sono state proteste contro l'arrivo di un centinaio di profughi nella ex scuola Socrate. I cittadini hanno creato un blocco stradale che il prefetto Gabrielli ha, però, spiegato, verrà rimosso. "Non faremo passi indietro".
Tensione nel trevigiano. Materassi dati alle fiammeLA SITUAZIONE A ROMA
Un coro di insulti e lanci di bottiglie sta accompagnando il pullman degli immigrati diretti al Casale di S. Nicola a Roma. Scortato da numerosi agenti in tenuta antisommossa e accompagnato da diverse camionette, il pulmino con a bordo circa 20 persone è stato oggetto di cori e minacce da parte del presidio anti immigrati.
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venerdì 17 luglio 2015
Spari basi Tennessee, uccisi 4 marines
Morto anche aggressore, 24/enne americano originario del Kuwait
Torna l'incubo del terrorismo negli Usa. Un ragazzo di 24 anni, Mohammed Youssef Abdulazeez, americano originario del Kuwait, ha aperto il fuoco contro due basi militari a Chattanooga, nel Tennessee, uccidendo 4 marines prima di essere colpito a sua volta in uno scontro a fuoco con la polizia. Nella sparatoria, sono rimaste ferite tre persone, incluso un agente. "Stiamo trattando la vicenda come un "atto di terrorismo interno", ha detto il procuratore Bill Killian. "'Non conosciamo ancora'' i dettagli della sparatoria in Tennessee.
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giovedì 16 luglio 2015
«La Borsellino va fatta fuori come suo padre», bufera sulla frase che Crocetta «non ha sentito»
Palermo - Lucia Borsellino, «va fermata, fatta fuori. Come suo padre»:
questa frase detta al telefono dal chirurgo Matteo Tutino, primario
dell’ospedale palermitano di Villa Sofia poi arrestato per truffa al
sistema sanitario, mentre parla al telefono con il presidente della
Regione siciliana, Rosario Crocetta, che non reagisce, non s’indigna e non replica, scatena una bufera politica in Sicilia.
L’intercettazione di Tutino, anticipata dal settimanale «L’Espresso» documenta il silenzio del governatore davanti alle parole contro la figlia del giudice Paolo, ucciso nella strage di via D’Amelio e nominata da Crocetta assessore alla Salute, come simbolo di legalità nella sua giunta. Lucia Borsellino, che si è dimessa pochi giorni dopo l’arresto di Tutino, peraltro medico personale di Crocetta, ha commentato gelida: «Provo vergogna per loro».
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L’intercettazione di Tutino, anticipata dal settimanale «L’Espresso» documenta il silenzio del governatore davanti alle parole contro la figlia del giudice Paolo, ucciso nella strage di via D’Amelio e nominata da Crocetta assessore alla Salute, come simbolo di legalità nella sua giunta. Lucia Borsellino, che si è dimessa pochi giorni dopo l’arresto di Tutino, peraltro medico personale di Crocetta, ha commentato gelida: «Provo vergogna per loro».
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Attacco dell’Isis contro nave militare egiziana davanti al Sinai
I miliziani dello Stato Islamico (Isis) hanno colpito un’unità della Marina da guerra egiziana davanti
alle coste del Nord Sinai. Si è trattato di un attacco con un missile
terra-nave lanciato da circa un miglio di distanza contro una nave per
il trasporto truppe. È stato Isis a rivendicare l’azione, diffondendo le
immagini del lancio e dell’impatto. Già in passato gruppi islamici
avevano tentato di attaccare - o di abbordare - navi militari egiziane,
ma senza successo.
Foto: L’Isis colpisce una nave egiziana
La riuscita di questa azione dimostra un accresciuto livello di efficienza dei miliziani di “Wilayat Sinai” - la “Provincia del Sinai” che aderisce al Califfato di Abu Bakr al-Baghdadi - a due settimane di distanza dalla battaglia di terra a Sheick Zuwaid nella quale i jihadisti sono riusciti ad uccidere almeno cento soldati, inclusi 14 ufficiali. Ciò che colpisce dalle immagini diffuse da Isis è l’assenza di contromisure da parte della nave egiziana, evidentemente colta di sorpresa e soprattutto non dotata di dispositivi di protezione da questo tipo di missili.
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Foto: L’Isis colpisce una nave egiziana
La riuscita di questa azione dimostra un accresciuto livello di efficienza dei miliziani di “Wilayat Sinai” - la “Provincia del Sinai” che aderisce al Califfato di Abu Bakr al-Baghdadi - a due settimane di distanza dalla battaglia di terra a Sheick Zuwaid nella quale i jihadisti sono riusciti ad uccidere almeno cento soldati, inclusi 14 ufficiali. Ciò che colpisce dalle immagini diffuse da Isis è l’assenza di contromisure da parte della nave egiziana, evidentemente colta di sorpresa e soprattutto non dotata di dispositivi di protezione da questo tipo di missili.
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Il Gruppo Gavio gela i sindacati: con il nuovo Codice Appalti possibili oltre 2 mila licenziamenti
ALESSANDRIA - Il nuovo Codice degli Appalti rischia di generare un vero e proprio terremoto occupazionale che potrebbe spazzare via oltre 2000 posti di lavoro. Nell'incontro convocato martedì nella sede Ance di Alessandria, hanno spiegato in un comunicato congiunto le Segreterie Provinciali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, il Gruppo Gavio avrebbe tradotto in un numero da far gelare il sangue l'impatto del Disegno di Legge Delega da poco licenziato dal Senato, e tuttora in discussione alla Camera dei Deputati. Un via libera definitivo alle nuove regole del Codice degli Appalti, in base a quanto comunicato dalla parte datoriale ai segretari delle tre sigle, Tiziana Del Bello, Pier Luigi Lupo e Massimo Cogliandro, metterebbe a tal punto in crisi le aziende del Gruppo da portarle a tagliare 2044 dipendenti diretti tra edili, trasportatori, metalmeccanici/Impiantistica, servizi, ingegneria/progettazioni.
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martedì 14 luglio 2015
Grecia: accordo fatto, piano da 80 mld. Le borse volano ma Syriza si spacca
Tsipras tiene duro su Fmi e fondo fiduciario
"Accordo raggiunto all'unanimità sulla Grecia e i creditori". Dopo 17 ore di negoziato, in quello che passerà alla storia come il vertice dei capi di Stato europei più lungo, è stata evitata la Grexit. Tutti i protagonisti della maratona hanno espresso la loro soddisfazione. Dopo l'accordo nell'Eurogruppo ora l'intesa sulla Grecia dovrà passare al vaglio del Parlamento ellenico e la partita non sembra semplice per il premier Alexis Tsipras che si è guadagnato anche le critiche dell'ex braccio destro Yanis Varoufakis. E il ministro dell'energia Lafazanis parla di "accordo umiliante". Intanto a Bruxelles si lavora sulle soluzioni tecniche per il prestito ponte che, per il presidente riconfermato dell'Eurogruppo Dijsselbloem, non sarà semplice.
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lunedì 13 luglio 2015
Meteo Italia: settimana di caldo record, verso i 38-40°C!
Intensa ondata di caldo africano in arrivo, picco da venerdì 17 e nel weekend 18-19
- Temperature in aumento giorno dopo giorno, punte di 35-36°C già entro
mercoledì, fino a 38-40°C da venerdì; afa in aumento soprattutto lungo
le coste, nelle grandi città e sulla Valpadana durante le ore serali.
Le aree più roventi - In generale quelle interne inizialmente soprattutto del Centronord, poi anche Sud; meno caldo lungo le coste ( massime in genere non superiori ai 30-32°C ) ma con temperature percepite talora comunque elevate per via dell'afa. Per maggiori dettagli clicca qui.
Caldo anche di notte - In particolare da giovedì e nelle grandi città, specie del Nord con temperature talora superiori ai 30°C anche in prima serata; minime notturne elevate in particolare su Valpadana e lungo i settori costieri, a tratti anche superiori ai 25-27°C.
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Le aree più roventi - In generale quelle interne inizialmente soprattutto del Centronord, poi anche Sud; meno caldo lungo le coste ( massime in genere non superiori ai 30-32°C ) ma con temperature percepite talora comunque elevate per via dell'afa. Per maggiori dettagli clicca qui.
Caldo anche di notte - In particolare da giovedì e nelle grandi città, specie del Nord con temperature talora superiori ai 30°C anche in prima serata; minime notturne elevate in particolare su Valpadana e lungo i settori costieri, a tratti anche superiori ai 25-27°C.
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40°C al Centro-Nord: le ondate di calore del 1983 e del 2003
Temporali di calore: insidie estive anche in presenza di alta pressione
Meteo Week-end: aggiornamento sul passaggio temporalesco al nord!
Tir schiaccia auto contro guardrail: 3 morti tra le lamiere
L'incidente è avvenuto tra Pisa e Viareggio: secondo i pompieri non ci sarebbero sversamenti
Tre persone sono morte in un incidente stradale avvenuto sull'A12 tra i caselli di Pisa e Viareggio, in cui sono rimaste coinvolte un'autocisterna e un'auto. L'incidente è avvenuto in direzione nord e l'autostrada è stata chiusa per consentire di rimuovere i mezzi. A darne notizia l'agenzia ANSA.L'autocisterna trasportava sostanze corrosive ma, secondo quando hanno accertato i vigili del fuoco sul posto non ci sarebbero sversamenti di prodotto. Le tre vittime si trovavano a bordo della macchina.
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Incidente di Pisa, lo schianto dovuto a scoppio pneumatico
domenica 12 luglio 2015
Strage nel Casertano, fa fuori una famiglia per un parcheggio
L'assassino, un agente penitenziario, si è poi costituito ai carabinieri
Tragedia a Trentola Ducenta nel Casertano: in seguito ad una lite tra vicini per futili motivi sono stati uccisi padre, madre e figlio. E c'è anche una quarta persona morta, secondo quanto riferiscono fonti investigative. L'autore della strage è un agente di polizia penitenziariaLA DINAMICA DELLA STRAGE - È sceso di casa e ha iniziato a litigare con i vicini per un furgoncino parcheggiato dove secondo lui non doveva stare. È poi salito in casa, ha preso la pistola d'ordinanza, si è recato dai vicini, padre, madre e figlio, e ha fatto fuoco uccidendoli. La fidanzata del giovane figlio dei vicini si è salvata perchè non era nell'appartamento, ma al piano di sopra del palazzo, al momento della sparatoria.
Una volta in strada l'agente penitenziario ha ferito mortalmente il conducente del furgone, che conteneva cassette con la frutta, ed aveva provato a fuggire. L'assassino si è poi costituito nella caserma dei carabinieri di Aversa.
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L'Isis rivendica l'autobomba al consolato italiano al Cairo
"Esplosi 450 kg di esplosivo dentro una macchina parcheggiata", un morto e diversi feriti
L'Isis ha rivendicato l'attentato di stamane al consolato italiano al Cairo. Lo riferisce il Site sul profilo Twitter. Grazie alla benedizione di Allah i soldati dello Stato Islamico hanno fatto esplodere 450 kg di esplosivo piazzati dentro una macchina parcheggiata davanti al Consolato italiano al Cairo". E' quanto scrive un account di Twitter considerato vicino all'Isis rivendicando l'attentato. I terroristi annunciano nuovi attacchi.
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Attentato in Egitto, il vero obiettivo è allontanarci dagli alleati nel Mediterraneo
venerdì 10 luglio 2015
Somalia: due hotel attaccati a Mogadiscio, molti morti
Mogadiscio - Due hotel sono stati attaccati da uomini armati a Mogadiscio, capitale della Somalia. Lo riferisce la Bbc in una breaking news. Nell’attacco, probabilmente sferrato dagli islamisti al Shabaab, sono morti almeno sei civili e quattro poliziotti.
Presa di mira anche la base della Missione dell’Unione africana in Somalia (Amisom), che si trova a nord della capitale. Qui i terroristi hanno sparato con diversi mortai. All’interno di uno dei due alberghi, il Sayidka, continua però la sparatoria tra gli agenti di sicurezza e i terroristi.
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Presa di mira anche la base della Missione dell’Unione africana in Somalia (Amisom), che si trova a nord della capitale. Qui i terroristi hanno sparato con diversi mortai. All’interno di uno dei due alberghi, il Sayidka, continua però la sparatoria tra gli agenti di sicurezza e i terroristi.
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Il papà guida, la figlia filma Terrore durante il tornado
La tromba d’aria che ha seminato il panico nel Veneziano provocando
danni e anche una vittima è stata filmata da una ragazza che si trovava a
bordo di un’auto con il padre nei pressi di Dolo.
Il video
Il video
Il monopolio dei traghetti verso la Sardegna dirotta i passeggeri sui voli
L’aumento delle tariffe scoraggia a viaggiare in nave. Crollo del 40% in 4 anni
Ora la nave costa il doppio dell’aereo
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Traghetti, dal monopolio pubblico a quello privato LUIGI LA SPINA
Ora la nave costa il doppio dell’aereo
Nicola Pinna
Olbia
Le poltroncine degli aerei non bastano più. E sulle navi dirette in Sardegna il numero dei passeggeri è crollato del 40%: 2 milioni e 300mila viaggiatori in meno nel giro di 4 anni.
Le ragioni? L’aumento delle tariffe praticate dagli armatori: su questo
sono tutti d’accordo. Sugli scenari futuri possono fare previsioni gli
esperti di economia, ma nel frattempo il traffico marittimo per l’isola è
nelle mani di una sola persona. La ex compagnia pubblica Tirrenia è stata divorata dalla balena blu di Moby
e l’armatore napoletano Vincenzo Onorato gestisce autonomamente tutte
le rotte. Senza gli equilibri tipici di un mercato in concorrenza, potrà
stabilire le tariffe e gli sconti. Salvo che l’Antitrust non sia
d’accordo con le preoccupazioni della Regione Sardegna e che non fermi
l’acquisizione della Tirrenia (operazione da 100 milioni di euro) da
parte del suo principale concorrente.Continua qui
Traghetti, dal monopolio pubblico a quello privato LUIGI LA SPINA
giovedì 9 luglio 2015
Stop vitalizio a Berlusconi, insorge Forza Italia
Stesso provvedimento per 10 ex deputati e 8 ex senatori. Tra loro Cecchi
Gori, De Lorenzo e Di Donato. Il vicepresidente della Camera Luigi Di
Maio: "Ci sono oltre 1500 parlamentari che continuano a percepirlo
ingiustamente". "Giallo" sui parlamentari ultraottantenni, che non
appaiono nel casellario giudiziario
ROMA - La questione dei vitalizi agli ex parlamentari condannati in via definitiva torna a scuotere la politica italiana. Dopo la determinazione degli uffici di presidenza di Camera e Senato dello scorso maggio, che fissava i criteri, oggi gli stessi organismi hanno provveduto a stabilire quali deputati dovesse essere applicato lo stop ai vitalizi.
La sorpresa riguarda il Senato: non avranno più vitalizio l'ex premier Silvio Berlusconi, Marcello Dell'Utri e altri sei ex senatori condannati con sentenza definitiva. Si tratta di Vittorio Cecchi Gori, Pasquale Squitieri, Antonio Franco Girfatti, Vincenzo Inzerillo e Franco Righetti, Giorgio Moschetti. Hanno votato a favore Pd, Ap e Sel, FI è uscita senza votare e anche Lucio Barani per Gal ha protestato.Lega e M5S si sono astenuti.
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ROMA - La questione dei vitalizi agli ex parlamentari condannati in via definitiva torna a scuotere la politica italiana. Dopo la determinazione degli uffici di presidenza di Camera e Senato dello scorso maggio, che fissava i criteri, oggi gli stessi organismi hanno provveduto a stabilire quali deputati dovesse essere applicato lo stop ai vitalizi.
La sorpresa riguarda il Senato: non avranno più vitalizio l'ex premier Silvio Berlusconi, Marcello Dell'Utri e altri sei ex senatori condannati con sentenza definitiva. Si tratta di Vittorio Cecchi Gori, Pasquale Squitieri, Antonio Franco Girfatti, Vincenzo Inzerillo e Franco Righetti, Giorgio Moschetti. Hanno votato a favore Pd, Ap e Sel, FI è uscita senza votare e anche Lucio Barani per Gal ha protestato.Lega e M5S si sono astenuti.
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Ddl 'Buona scuola' è legge. Ma è caos nel Pd: solo 277 voti. A favore 4 verdiniani
Via libera da Montecitorio. I
no sono stati 173, contrari M5s, Forza Italia, Lega, Sel, Alternativa
libera, Fratelli d'italia. Quattro astenuti. Proteste fuori l'Aula. E'
la meno votata tra le riforme del governo Renzi che su Facebook scrive:
"Più grande sforzo di riforme strutturali della storia repubblicana"
di KATIA RICCARDIROMA - Un percorso a ostacoli verso il voto finale. Ma a mezzogiorno, come previsto, il ddl 'Buona scuola' è legge. L'aula della Camera, in terza lettura, ha dato il via libera definitivo alla riforma del sistema scolastico del governo Renzi, con 277 sì, 173 no e 4 astenuti. Presenti 454. Votanti 450. Maggioranza 226. Il 26 giugno il disegno di legge era stato votato in Senato con 159 voti favorevoli e 112 contrari. Ma la scuola, tra i cavalli di battaglia del governo Renzi, è stata la legge meno votata. Alla maggioranza, che sulla carta può contare su circa 395 voti, ne sono mancati più o meno 120.
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Tromba d’aria nel Veneziano: un morto e 20 feriti
Il decesso nella zona di Sambruson di Dolo. Zaia: «I soccorritori stanno gettando il cuore oltre l’ostacolo»
In pochi attimi il cielo si è oscurato e l’afa ha lasciato posto ad un vento impetuoso che si è trasformato in una tromba d’aria e lungo la riviera del Brenta, tra Dolo e Mira, si è scatenato l’inferno. Il bilancio alla fine è di un anziano morto, di una trentina di feriti, di cui alcuni gravi, di alberi sradicati e case scoperchiate.
Tutto è successo attorno alle 17 e 30, quando, dopo giorni di sole e di temperature torride, quasi sull’intero Veneto si è scatenato il maltempo. La situazione più grave proprio lungo la riviera del Brenta, in quel tratto che di pochi chilometri racchiude Comuni che stasera devono ancora fare i conti con i danni ingentissimi provocati dalla tromba d’aria.
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In pochi attimi il cielo si è oscurato e l’afa ha lasciato posto ad un vento impetuoso che si è trasformato in una tromba d’aria e lungo la riviera del Brenta, tra Dolo e Mira, si è scatenato l’inferno. Il bilancio alla fine è di un anziano morto, di una trentina di feriti, di cui alcuni gravi, di alberi sradicati e case scoperchiate.
Tutto è successo attorno alle 17 e 30, quando, dopo giorni di sole e di temperature torride, quasi sull’intero Veneto si è scatenato il maltempo. La situazione più grave proprio lungo la riviera del Brenta, in quel tratto che di pochi chilometri racchiude Comuni che stasera devono ancora fare i conti con i danni ingentissimi provocati dalla tromba d’aria.
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Compravendita senatori, Berlusconi e Lavitola condannati a tre anni
L'avvocato difensore Ghedini: "Ma il sei novembre scatterà la prescrizione"
Compravendita di senatori, Silvio Berlusconi condannato. La prima sezione penale del tribunale di Napoli ha inflitto all'ex premier la pena tre di anni per il reato di corruzione.
Con la stessa accusa è stato condannato l'ex direttore del editore dell'Avanti Valter Lavitola. Il verdetto è stato emesso dal collegio presieduto dal giudice Serena Corleto. Accolta dunque la tesi della Procura, rappresentata dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli con i pm Henry John Woodcock, Fabrizio Vanorio e Alessandro Milita
Berlusconi è accusato di aver pagato tra il 2006 e il 2008 attraverso Valter Lavitola l'ex senatore Sergio De Gregorio, eletto con Italia dei Valori, poi passato con il centrodestra, con l'obiettivo di sabotare il governo Prodi nell'ambito della cosiddetta "Operazione libertà". Operazione che, aveva detto il pm Piscitelli nella sua requisitoria, ha rappresentato nella ricostruzione della procura un "colossale investimento economico diretto ad ottenere l'unico risultato che interessava all'uomo Berlusconi, ossessionato solo dalla volontà di mandare a casa Prodi e prenderne il posto".
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Compravendita di senatori, Silvio Berlusconi condannato. La prima sezione penale del tribunale di Napoli ha inflitto all'ex premier la pena tre di anni per il reato di corruzione.
Con la stessa accusa è stato condannato l'ex direttore del editore dell'Avanti Valter Lavitola. Il verdetto è stato emesso dal collegio presieduto dal giudice Serena Corleto. Accolta dunque la tesi della Procura, rappresentata dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli con i pm Henry John Woodcock, Fabrizio Vanorio e Alessandro Milita
Berlusconi è accusato di aver pagato tra il 2006 e il 2008 attraverso Valter Lavitola l'ex senatore Sergio De Gregorio, eletto con Italia dei Valori, poi passato con il centrodestra, con l'obiettivo di sabotare il governo Prodi nell'ambito della cosiddetta "Operazione libertà". Operazione che, aveva detto il pm Piscitelli nella sua requisitoria, ha rappresentato nella ricostruzione della procura un "colossale investimento economico diretto ad ottenere l'unico risultato che interessava all'uomo Berlusconi, ossessionato solo dalla volontà di mandare a casa Prodi e prenderne il posto".
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mercoledì 8 luglio 2015
Ungheria, muro con Serbia ed espulsioni rapide: il Parlamento approva la legge
La barriera annunciata dal ministro degli esteri Peter Szijjarto si
farà. Amnesty International:"Nel 2014 più della metà dei rifugiati e
migranti che avevano attraversato il confine con l'Ungheria dalla Serbia
ha viaggiato dalla Grecia lungo la rotta dei Balcani occidentali". Dal
2010 Il numero di persone bloccate alla frontiera è aumentato del 2.500%
Il Parlamento ungherese ieri sera ha approvato con i voti della maggioranza governativa e degli estremisti nazionalisti di Jobbik una legge che prevede l’espulsione con procedura accelerata degli immigrati dall’Ungheria e la costruzione di una barriera di filo spinato lungo la frontiera con la Serbia.
“Nel 2014 – secondo l’ultimo report Amnesty International – più della metà dei rifugiati e migranti che avevano attraversato il confine con l’Ungheria dalla Serbia ha viaggiato lungo la rotta dei Balcani occidentali dalla Grecia, la maggior parte attraverso l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia”. Il percorso “nonostante i rischi è più sicuro di quello attraverso il Mar Mediterraneo”. Secondo Gauri van Gulik, vicedirettore di Amnesty per Europa e Asia Centrale:”Serbia e Macedonia sono diventate un ricettacolo per le ondate di profughi e migranti che in Europa nessuno sembra voler ricevere”. Il numero di persone bloccate alla frontiera tra Serbia e Ungheria dal 2010 è aumentato del 2.500% (salendo da 2.370 a 60.602).
In realtà quella approvata dal Parlamento in Ungheria non è una nuova legge ma, tecnicamente, una modifica della normativa esistente sull’immigrazione che limita il diritto d’asilo di migranti e rifugiati in Ungheria dopo che quest’anno è stato raggiunto il numero record, circa 67 mila.
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Il Parlamento ungherese ieri sera ha approvato con i voti della maggioranza governativa e degli estremisti nazionalisti di Jobbik una legge che prevede l’espulsione con procedura accelerata degli immigrati dall’Ungheria e la costruzione di una barriera di filo spinato lungo la frontiera con la Serbia.
“Nel 2014 – secondo l’ultimo report Amnesty International – più della metà dei rifugiati e migranti che avevano attraversato il confine con l’Ungheria dalla Serbia ha viaggiato lungo la rotta dei Balcani occidentali dalla Grecia, la maggior parte attraverso l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia”. Il percorso “nonostante i rischi è più sicuro di quello attraverso il Mar Mediterraneo”. Secondo Gauri van Gulik, vicedirettore di Amnesty per Europa e Asia Centrale:”Serbia e Macedonia sono diventate un ricettacolo per le ondate di profughi e migranti che in Europa nessuno sembra voler ricevere”. Il numero di persone bloccate alla frontiera tra Serbia e Ungheria dal 2010 è aumentato del 2.500% (salendo da 2.370 a 60.602).
In realtà quella approvata dal Parlamento in Ungheria non è una nuova legge ma, tecnicamente, una modifica della normativa esistente sull’immigrazione che limita il diritto d’asilo di migranti e rifugiati in Ungheria dopo che quest’anno è stato raggiunto il numero record, circa 67 mila.
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martedì 7 luglio 2015
Bimba finisce tra i binari: salvataggio eroico del nonno
Momenti di panico ieri alla stazione di Wentworthville di Sydney
quando una bimba di 18 mesi è caduta con il passeggino tra i binari del
treno.
Le telecamere di sorveglianza hanno catturato il momento in cui il nonno è saltato sui binari e tratto in salvo la bimba allungando il passeggino alla madre. Secondo quanto confermato dalla polizia, l’incidente è accaduto mentre la famiglia era impegnata ad acquistare i biglietti del treno.
L’uomo è rimasto illeso, mentre la bambina ha riportato delle escoriazioni sulla fronte e alle ginocchia
Il video
Le telecamere di sorveglianza hanno catturato il momento in cui il nonno è saltato sui binari e tratto in salvo la bimba allungando il passeggino alla madre. Secondo quanto confermato dalla polizia, l’incidente è accaduto mentre la famiglia era impegnata ad acquistare i biglietti del treno.
L’uomo è rimasto illeso, mentre la bambina ha riportato delle escoriazioni sulla fronte e alle ginocchia
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Slitta al 23 luglio scadenza del nuovo 730, anche per il 'fai da te'
Circolare dell'Agenzia delle Entrate sposta la scadenza come già successo per Caf e professionisti
Più tempo per trasmettere il nuovo 730 precompilato anche per i contribuenti che vogliono fare da soli la propria dichiarazione dei redditi. La scadenza fissata per oggi slitta infatti al 23 luglio, come indica una circolare dell'Agenzia delle Entrate, che aveva già allungato i tempi per Caf e professionisti.
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lunedì 6 luglio 2015
Italiano trovato morto nella sua casa in Kenya, sarebbe stato ucciso
Era nella sua casa a Watamu, località turistica tra Malindi e Mombasa. Da accertare le cause
Andrea Maffi, un quarantenne originario del bergamasco, sarebbe stato ucciso a coltellate nella sua casa a Watamu, località turistica tra Malindi e Mombasa in Kenya.
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Andrea Maffi, un quarantenne originario del bergamasco, sarebbe stato ucciso a coltellate nella sua casa a Watamu, località turistica tra Malindi e Mombasa in Kenya.
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Referendum Grecia: netta vittoria del no, 61,3%. Tsipras esulta. Ue in stato d'allerta. Governo: 'Non emetteremo moneta parallela'
Syryza festeggia in piazza l'esito del voto. Vertice Varoufakis-Banca di Grecia
La Grecia dice 'no', e "rifiuta i ricatti" ma il governo assicura che non emetterà moneta parallela. Ai referendum in Grecia il No trionfa col 61,3%. E i mercati tremano."Abbiamo dimostrato che la democrazia non può essere ricattata": lo ha detto Alexis Tsipras parlando in tv, in un messaggio alla nazione. "Il No - ha sottolineato - non è una rottura con l'Unione Europea. I greci hanno fatto una scelta coraggiosa, che cambierà il dibattito in Europa". Per il primo ministro "la Grecia da domani vuole sedersi di nuovo al tavolo delle trattative: vogliamo continuarle con un programma reale di riforme ma con giustizia sociale" e dobbiamo "riarticolare" la questione del debito, non solo per la Grecia ma anche per l'Europa. Domani - ha proseguito - la Grecia andrà al tavolo negoziale con l'obiettivo di riportare alla normalità il sistema delle banche".
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Tsipras, ora accordo, trattare su debito
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