La barriera annunciata dal ministro degli esteri Peter Szijjarto si
farà. Amnesty International:"Nel 2014 più della metà dei rifugiati e
migranti che avevano attraversato il confine con l'Ungheria dalla Serbia
ha viaggiato dalla Grecia lungo la rotta dei Balcani occidentali". Dal
2010 Il numero di persone bloccate alla frontiera è aumentato del 2.500%
Il Parlamento ungherese ieri sera ha approvato con i voti della maggioranza governativa e degli estremisti nazionalisti di Jobbik una legge che prevede l’espulsione con procedura accelerata degli immigrati dall’Ungheria e la costruzione di una barriera di filo spinato lungo la frontiera con la Serbia.
“Nel 2014 – secondo l’ultimo report Amnesty International
– più della metà dei rifugiati e migranti che avevano attraversato il
confine con l’Ungheria dalla Serbia ha viaggiato lungo la rotta dei
Balcani occidentali dalla Grecia, la maggior parte attraverso
l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia”. Il percorso “nonostante i
rischi è più sicuro di quello attraverso il Mar Mediterraneo”. Secondo Gauri van Gulik,
vicedirettore di Amnesty per Europa e Asia Centrale:”Serbia e Macedonia
sono diventate un ricettacolo per le ondate di profughi e migranti che
in Europa nessuno sembra voler ricevere”. Il numero di persone bloccate
alla frontiera tra Serbia e Ungheria dal 2010 è aumentato del 2.500%
(salendo da 2.370 a 60.602).
In realtà quella approvata dal Parlamento in Ungheria non è una nuova
legge ma, tecnicamente, una modifica della normativa esistente
sull’immigrazione che limita il diritto d’asilo di migranti e rifugiati
in Ungheria dopo che quest’anno è stato raggiunto il numero record,
circa 67 mila.
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