Lerma (AL) - Tagli agli uffici postali dei piccoli paesi. Ormai siamo agli
sgoccioli perchè la data indicata dalle Poste Italiane è vicina, il 7
settembre. Il “piano” è definito ma non tutti i Comuni privati di un
servizio così importante come le Poste, o comunque ridotto a soli tre
giorni la settimana, si sono arresi. Si tenta il tutto per tutto. Come
fa
Lerma che nel suo territorio comunale svolge un ruolo di
primaria importanza, anche perchè deve farsi carico di Casaleggio Boiro,
il comune confinante dove l’ufficio postale sparirà. «In pratica - dice
il sindaco, Bruno Alloisio - ci vogliono ridimensionare e
contemporaneamente caricarci di un maggior lavoro, considerando che
molti utenti di Casaleggio si serviranno del nostro ufficio postale».
Ragionamento che fila ma che, evidentemente, non rientra nei piani
dell’azienda postale. L’ultimo tentativo per dissuadere un interlocutore
che viaggia su altre dimensioni, è quello di
tentare di mettere in pratica una piccola ma significativa “vendetta” burocratica.
«Fino ad oggi le poste nel nostro Comune, occupando il piano terra del
Palazzo comunale hanno vissuto di rendita. Per loro nessun costo
immobiliare. A questo punto però se ridurranno, come previsto,
l’apertura a soli tre giorni la settimana i signori delle Poste
dovranno pagarci l’affitto».
Aggiunge: «E’ ingenuo pensare che la nostra scelta li spaventi, ma se
tutti Comuni interessati a queste riduzioni e tagli fossero più energici
nel contrastare certe scelte, probabilmente si otterrebbe di più».
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