sabato 10 ottobre 2015
Turchia: Terrore ad Ankara, 86 morti. Strage al corteo per la pace
Le esplosioni di stamani vicino alla stazione di Ankara prima di una manifestazione per la pace hanno causato 86 morti e 186 feriti, di cui 28 gravi. Lo ha detto il ministro della Salute turco, Mehmet Muezzinoglu.
La Turchia è sotto shock per il sanguinoso attacco terroristico nella capitale Ankara. A tre settimane dalle cruciali elezioni politiche, due esplosioni hanno colpito stamani una folla che si stava radunando per partecipare a una manifestazione per la pace, chiedendo la fine del conflitto con il Pkk curdo. Le violente esplosioni sono avvenute intorno alle 10 nei pressi della stazione ferroviaria. Lo stesso ministero l'ha definito un "attacco alla pace e alla democrazia in Turchia". Il premier turco Ahmet Davutoglu ha subito convocato una riunione d'emergenza sulla sicurezza, mentre i principali leader politici hanno interrotto la loro campagna elettorale per recarsi sul luogo dell'attacco.
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Maltempo: forti piogge in Sicilia, temporali e vento forte in Calabria
Notte di paura ma senza grandi problemi in
Sardegna. Allagamenti fra Orosei e Torpè, famiglie evacuate per
precauzione. Sicilia orientale tirrenica colpita dal maltempo
MALTEMPO SARDEGNA: a Nuoro chiusa la Galleria di Mughina, simbolo dell'alluvione del 2013. La ferrovia tra Olbia e Golfo Aranci è chiusa a causa di allagamenti. A Budoni un gruppo di turisti francesi, almeno una cinquantina, sono stati evacuati. Disagi in tutta la Gallura per la forte pioggia che ha provocato allagamenti in diverse zone.
DANNI E DISAGI NEL SALENTO
Nel leccese si segnalano ingenti disagi per allagamenti in molti comuni, danni anche a causa delle violente raffiche di vento annesse ai temporali; abbattuti alberi anche nel capoluogo, a Maglie è crollato il tetto di un distributore di benzina, fortunatamente senza ferire nessuno.
Il maltempo sferza la Sicilia, trombe d'aria e fiumi esondati. Ma una notte di paura e tensione c'è stata anche in Sardegna: criticità elevata in gran parte dell'Isola, Gallura, Nuorese, Cagliaritano e Campidano tenuti costantemente sotto controllo. Fortunatamente non si sono registrati importanti problemi. Forti temporali anche in Calabria. Bomba d'acqua su Capri.
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ALLUVIONE IN SICILIA: Situazione disastrosa in provincia di Messina. NUBIFRAGI nel Salento
MeteoLive: Notizie delle ultime ore:
MALTEMPO SICILIA: fiumi esondati, auto travolte dal fango, alberi abbattuti dal vento, frane. A Barcellona Pozzo di Gotto è tracimato il Mela che ha provocato allagamenti e trascinato via auto. Alcune famiglie sono rimaste isolate. Situazione simile a Milazzo. A Furci Siculo è esondato il Pagliara portando via auto e caravan. Il centro di Antilio è bloccato da una frana; Caltanissetta è stata colpita da una tromba d'aria.MALTEMPO SARDEGNA: a Nuoro chiusa la Galleria di Mughina, simbolo dell'alluvione del 2013. La ferrovia tra Olbia e Golfo Aranci è chiusa a causa di allagamenti. A Budoni un gruppo di turisti francesi, almeno una cinquantina, sono stati evacuati. Disagi in tutta la Gallura per la forte pioggia che ha provocato allagamenti in diverse zone.
DANNI E DISAGI NEL SALENTO
Nel leccese si segnalano ingenti disagi per allagamenti in molti comuni, danni anche a causa delle violente raffiche di vento annesse ai temporali; abbattuti alberi anche nel capoluogo, a Maglie è crollato il tetto di un distributore di benzina, fortunatamente senza ferire nessuno.
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Ferrari stimata intorno a 10 miliardi di dollari
A Wall Street forchetta prezzo tra 48 e 52 dollari per azione
Ammontano a circa 18,8 mln le azioni Ferrari che saranno quotate a Wall Street. Nel prospetto alla Sec si indica una forchetta di prezzo per l'Ipo tra 48 e 52 dollari per azione.
La quotazione è relativa al 10% del capitale per un valore intorno a 1 mld di dollari. Il valore complessivo della Ferrari è quindi stimato in circa 10 mld dollari. Il prospetto è stato depositato questa sera alla Sec dalla New Business Netherlands Nv, società da cui nascerà la Ferrari Nv di diritto olandese.
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venerdì 9 ottobre 2015
Tensione in M.O: scontri a Gaza, morti 6 palestinesi
Cinque persone, tra cui un 15enne, sono morte negli scontri vicino al
confine con la Striscia. A Hebron la polizia ha ucciso un uomo che aveva
assalito un agente. Ancora accoltellati. Hamas: "Rafforzare l'intifada
per liberare Gerusalemme"
GAZA - Sale la tensione in Israele, dove l'escalation delle violenze, iniziata da alcuni giorni, oggi ha coinvolto anche la Striscia di Gaza. Qui le forze israeliane hanno ucciso 5 palestinesi (tutti tra i 19 e i 20 anni, il quinto è un ragazzo di 15 anni) e ne hanno feriti 25, in risposta a lanci di pietre che un gruppo di persone ha effettuato lungo la barriera di separazione. Un uomo, sempre palestinese, è morto invece a Hebron. Si tratta delle prime vittime palestinesi da quando sono riprese le violenze all'inizio di ottobre.
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GAZA - Sale la tensione in Israele, dove l'escalation delle violenze, iniziata da alcuni giorni, oggi ha coinvolto anche la Striscia di Gaza. Qui le forze israeliane hanno ucciso 5 palestinesi (tutti tra i 19 e i 20 anni, il quinto è un ragazzo di 15 anni) e ne hanno feriti 25, in risposta a lanci di pietre che un gruppo di persone ha effettuato lungo la barriera di separazione. Un uomo, sempre palestinese, è morto invece a Hebron. Si tratta delle prime vittime palestinesi da quando sono riprese le violenze all'inizio di ottobre.
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Il disastro del Vajont
Vajont è il nome del torrente
che scorre nella valle di Erto e Casso per confluire nel Piave, davanti
a Longarone e a Castellavazzo, in provincia di Belluno (Italia).
La
storia di queste comunità venne sconvolta dalla costruzione della diga
del Vajont, che determinò la frana del monte Toc nel lago artificiale.
La sera del 9 ottobre 1963 si elevò un immane ondata, che seminò ovunque
morte e desolazione.
La stima più attendibile è, a tutt'oggi, di 1910 vittime.
Sono stati commessi tre fondamentali errori umani che hanno portato alla strage: l'aver costruito la diga in una valle non idonea sotto il profilo geologico; l'aver innalzato la quota del lago artificiale oltre i margini di sicurezza; il non aver dato l'allarme la sera del 9 ottobre per attivare l'evacuazione in massa delle popolazioni residenti nelle zone a rischio di inondazione.
Fu aperta un'inchiesta giudiziaria. Il processo venne celebrato nelle sue tre fasi dal 25 novembre 1968 al 25 marzo 1971 e si concluse con il riconoscimento di responsabilità penale per la previdibilità di inondazione e di frana e per gli omicidi colposi plurimi.
Ora Longarone ed i paesi colpiti sono stati ricostruiti.
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Scuola: studenti in piazza in tutta Italia
Contro Buona scuola e per diritto allo studio
Oggi migliaia di studenti, medi e universitari, si mobiliteranno in decine di piazze italiane per mostrare il loro dissenso nei confronti delle politiche "che in questi anni stanno smantellando l'istruzione pubblica rendendola sempre più elitaria ed escludente". "Ci mobilitiamo per proporre un nuovo modello di scuola e università - spiega alla vigilia dell'appuntamento Alberto Campailla, portavoce di Link-Coordinamento Universitario - che sia prima di tutto inclusivo per tutti, indipendentemente dalla situazione economica di partenza. Per questo motivo gli studenti universitari si mobiliteranno per chiedere una nuova università e soprattutto un nuovo diritto allo studio che sia in grado di coprire veramente le esigenze di tutti coloro che ne hanno bisogno".
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Roma: Ignazio Marino si è dimesso da sindaco: "Lascio, ma ora verifica seria, ho 20 giorni per ripensarci"
In giornata hanno lasciato Causi, Esposito e Di Liegro
Ignazio Marino ha resistito finchè ha potuto, poi ieri sera alle sette e mezzo si è dimesso da sindaco di Roma. Asserragliato in un Campidoglio non più casa di vetro ma bunker dove consumare l'ultimo atto. Assediato da quel partito che neanche tre anni fa lo aveva portato trionfante a Palazzo Senatorio. Il fuoco, anzi, il bombardamento amico è stato letale per un Marino già fiaccato dal "casus scontrini". Alle sette e mezzo della sera Ignazio Marino non è più un sindaco.Tre assessori, ovvero i big della fase due Causi-Esposito-Di Liegro, li aveva già persi nel pomeriggio. L'appoggio di Matteo Orfini era scivolato via già il giorno prima. I consiglieri Pd con i riottosi di Sel si erano ripromessi una mozione di sfiducia. E il fidato Alfonso Sabella, sempre iper combattivo, aveva sfoderato inediti toni dimessi e rassegnati. La giunta dell'ammutinamento, per chi c'era e la può descrivere, "sembrava il Gran Consiglio del 25 luglio". Marino è di fatto sfiduciato.
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giovedì 8 ottobre 2015
Australia: il piccolo Jackson dimesso dall'ospedale cammina con la mamma
E' tornato a casa, Jackson. E cammina. E'
un vero miracolo quello che è accaduto a Brisbane: il bimbo di 16 mesi è
rimasto coinvolto in un grave incidente con la mamma e la sorellina di 9
anni: l'impatto gli ha provocato una gravissima lesione al collo. Ha
subito un intervento molto delicato con tecniche innovative tra cui
l'innesto delle sue stesse costole. Ora per lui comincia la
riabilitazione: per otto settimane dovrà tenere il dispositivo che lo
aiuta a tenere immobile la testa. Sia il bimbo che la mamma sono
raggianti.
Il video
Il video
Palenzona indagato dalla Direzione antimafia per reati finanziari aggravati
I carabinieri del Ros hanno
condotto perquisizioni su mandato della Procura di Firenze, ipotesi di
favoreggiamento a Cosa nostra. L'origine delle indagini negli affari
immobiliari dell'imprenditore trapanese Andrea Bulgarella, sospettato di
un collegamento con Matteo Messina Denaro
Fabrizio Palenzona, vice presidente di Unicredit con tanti altri incarichi in varie società pubbliche e private, è indagato nell'ambito di una inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze con l'accusa di reati finanziari aggravati dall'articolo 7, e cioè favoreggiamento a Cosa nostra. E stamattina gli uffici di Palenzona sono stati perquisiti dai carabinieri del Ros, ai quali la Procura di Firenze ha affidato l'indagine.
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Tutto il MALTEMPO in arrivo: rischio fenomeni alluvionali?
Colpito il centro-sud a partire dalla Sardegna, fenomeni a tratti davvero preoccupanti.
Un'intensa perturbazione di matrice afro-mediterranea colpirà il centro-sud e le isole maggiori a partire dalla seconda parte della giornata di venerdì.
La prima regione a farne le spese sarà la Sardegna con temporali molto intensi su Sulcis, Iglesiente, Medio Campidano, Cagliaritano, Sarrabus-Gerrei, poi Ogliastra dalla sera.
Temporali o rovesci tenderanno a prodursi a carattere sparso anche su Lazio, Sicilia occidentale, Calabria e Campania, anche se inizialmente i fenomeni colpiranno il mare aperto.
Nella notte su sabato il vasto corpo nuvoloso abbraccerà gran parte del centro-sud, dando vita a precipitazioni particolarmente intense lungo la fascia costiera tirrenica e ancora una volta sulla Sardegna meridionale.
Un po' di instabilità si manifesterà anche a ridosso dei rilievi del nord sottoforma di rovesci. Intanto tra la notte e la mattinata di sabato forti temporali colpiranno anche il nord-est della Sardegna e poi punteranno sulle coste della Campania, investendo probabilmente anche Napoli.
La formazione di una depressione sul medio Tirreno ritarderà la traslazione della fenomenologia e venti di Scirocco umidi porteranno forti precipitazioni anche tra Abruzzo, Molise e Gargano.
I fenomeni risaliranno sino alla bassa Toscana, alle Marche, all'Umbria e marginalmente sin sulla Romagna.
Sabato pomeriggio forti temporali potranno colpire Grossetano, Viterbese e ancora gran parte della costa campana, le regioni joniche, parte del medio Adriatico, con accumuli anche superiori ai 50mm per episodio.
Al nord invece il tempo rimarrà in gran parte asciutto, salvo qualche fenomeno a ridosso dei rilievi e la presenza di una nuvolaglia irregolare.
La circolazione ciclonica delle correnti determinerà venti forti con mari molto mossi sino ad agitati.
Domenica mattina lo spostamento del vortice in direzione del medio Adriatico e poi sulla regione balcanica farà migliorare il tempo sulla Sardegna e su diverse aree del Tirreno centrale, ma non tra Cilento, Golfo di Policastro e Calabria tirrenica dove potranno registrarsi ancora temporali, così come tra la Puglia e le Marche.
Sempre domenica mattina un po' di pioggia potrebbe ancora cadere sulla Romagna e raggiungere sia basso Veneto orientale che Friuli Venezia Giulia, schiarite al nord-ovest.
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Meteo a 7 giorni: due "mostri" depressionari in arrivo sull'Italia
Previsioni a 15 giorni: Nuove ondate di maltempo anche a metà Ottobre
Scontro tra due moto, 4 giovani morti carbonizzati
Incidente nel Catanese, c'è stata un'esplosione dopo impatto
Tre giovani, di 17, 22 e 23 anni, e una ragazza di 22 anni sono morti carbonizzati in un incidente stradale avvenuto questa sera a Paternò. Le vittime era su due moto che sono 'esplose' dopo essere entrate accidentalmente in contatto. Sul posto i carabinieri della locale compagnia.
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mercoledì 7 ottobre 2015
Giovane mamma uccisa a coltellate: denunciò l'ex per stalking
Omicidio a Nicolosi, Catania: uccisa Giordana Di Stefano
Giordana Di Stefano, ventenne, era madre di una bambina e in passato aveva denunciato episodi di stalking da parte dell'ex convivente. E' stata uccisa nella sua auto, a Nicolosi. Ora nel paese è caccia all'uomo“
NICOLOSI (CATANIA) - Giordana Di Stefano aveva vent'anni ed era mamma di una bimba piccola. L'hanno assassinata a coltellate a Nicolosi, in provincia di Catania.
Il suo corpo, segnato da profonde ferite d'arma da taglio, è stato trovato all'interno della sua auto, un'Audi A2, in una strada di campagna nella periferia della cittadina. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri della compagnia di Paternò e del comando provinciale di Catania, coordinati dal pm Andrea Sorrentino.
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Giordana Di Stefano, ventenne, era madre di una bambina e in passato aveva denunciato episodi di stalking da parte dell'ex convivente. E' stata uccisa nella sua auto, a Nicolosi. Ora nel paese è caccia all'uomo“
NICOLOSI (CATANIA) - Giordana Di Stefano aveva vent'anni ed era mamma di una bimba piccola. L'hanno assassinata a coltellate a Nicolosi, in provincia di Catania.
Il suo corpo, segnato da profonde ferite d'arma da taglio, è stato trovato all'interno della sua auto, un'Audi A2, in una strada di campagna nella periferia della cittadina. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri della compagnia di Paternò e del comando provinciale di Catania, coordinati dal pm Andrea Sorrentino.
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Caso Marino, ristoratore accusa: "E' venuto con la moglie, altro che cena di lavoro"
Intervista al titolare del
locale in cui il sindaco di Roma cenò. "Ordinò un buon vino bianco da 55
euro e pensai: si tratta bene". La ricevuta è poi stata pubblicata
online dallo staff del primo cittadino e inclusa tra le spese di
rappresentanza
LORENZO D'ALBERGO
ROMA - "Il 27 luglio 2013? Con la moglie. Era con la moglie, come no... Marino è venuto qui una sola volta". Maurizio è uno dei titolari della Taverna degli amici, ristorante in piazza Margana e a poco più di cento metri dalla scalinata del Campidoglio. Nel salotto tutto sampietrini tra piazza Venezia e il ghetto ebraico, dopo aver finito la sua cena, l'oste risponde secco alle domande. Prima ancora di vedere la ricevuta pubblicata online dallo staff dell'inquilino di palazzo Senatorio (quindi pagata con la carta di credito per le spese di rappresentanza del sindaco, in questo caso 120 euro), il proprietario del locale recita a memoria l'etichetta del bianco che ha servito al primo cittadino in quel sabato sera di luglio, a sei settimane dall'elezione a primo cittadino: "Mi ricordo pure quello che ha preso. Il vino mi ricordo. Una bottiglia da 55 euro. Era uno Jermann vintage tunina".
ONLINE TUTTE LE SPESE DEL SINDACO
Ma è sicuro che il sindaco fosse qui con la moglie? La nota allegata alla ricevuta spiega che il sindaco ha cenato alla Taverna degli amici con un rappresentante della World health organization.
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ROMA - "Il 27 luglio 2013? Con la moglie. Era con la moglie, come no... Marino è venuto qui una sola volta". Maurizio è uno dei titolari della Taverna degli amici, ristorante in piazza Margana e a poco più di cento metri dalla scalinata del Campidoglio. Nel salotto tutto sampietrini tra piazza Venezia e il ghetto ebraico, dopo aver finito la sua cena, l'oste risponde secco alle domande. Prima ancora di vedere la ricevuta pubblicata online dallo staff dell'inquilino di palazzo Senatorio (quindi pagata con la carta di credito per le spese di rappresentanza del sindaco, in questo caso 120 euro), il proprietario del locale recita a memoria l'etichetta del bianco che ha servito al primo cittadino in quel sabato sera di luglio, a sei settimane dall'elezione a primo cittadino: "Mi ricordo pure quello che ha preso. Il vino mi ricordo. Una bottiglia da 55 euro. Era uno Jermann vintage tunina".
ONLINE TUTTE LE SPESE DEL SINDACO
Ma è sicuro che il sindaco fosse qui con la moglie? La nota allegata alla ricevuta spiega che il sindaco ha cenato alla Taverna degli amici con un rappresentante della World health organization.
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Marino pagherà spese fatte con carta
Sindaco in giunta,"basta polemiche, regalo a città 20 mila euro"
martedì 6 ottobre 2015
Il prete giustifica la pedofilia: "I bambini cercano affetto". La diocesi lo sospende dagli incarichi
Intervistato da La7 aveva "accusato" i bambini di essere la causa scatenante. L'arcidiocesi si dissocia e revoca gli incarichi al sacerdote
"La pedofilia posso capirla, l'omosessualità non lo so". Inizia così l'intervista di don Gino Flaim, collaboratore pastorale della parrocchia di San Giuseppe e San Pio X di Trento.
Parole incredibili che hanno lasciato interdetti tutti gli ospiti dello studio di La7 durante la trasmissione "L'aria che tira".
"Io sono stato tanto a scuola - continua il prete - e conosco i bambini. Purtroppo ci sono bimbi che cercano affetto perché non lo hanno in caso e quindi alcuni preti possono anche cedere". E alla domanda "sono quindi i bambini a provocare la pedofilia?", il parroco trentino annuisce. E aggiunge: "In buona parte sì". Insomma, la colpa è la loro (guarda qui il video).
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Meteo fine settimana: sabato PESANTE MALTEMPO al centro-sud
Nella giornata di sabato 10 ottobre il modello americano prevede cumulate piovose anche consistenti al centro-sud, tempo più secco al nord. Domenica ancora rovesci sul versante adriatico e al meridione, tempo in miglioramento altrove.
Il
secondo fine settimana di ottobre porterà in grembo una situazione
decisamente autunnale e al limite della pericolosità su alcune regioni
del Bel Paese.
La risalita di una depressione dal nord Africa con il contributo di aria umida proveniente dal Tirreno darà luogo a condizioni di intenso maltempo sulle nostre regioni centro-meridionali.
Il modello americano ci mostra picchi piovosi di tutto rispetto sul settore ionico, sul Salento e al largo del Gargano.
Al nord, sulla Toscana e sulla Sardegna avremo invece condizioni migliori con schiarite e tempo maggiormente asciutto, stante la presenza di una ventilazione nord-orientale più secca.
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La risalita di una depressione dal nord Africa con il contributo di aria umida proveniente dal Tirreno darà luogo a condizioni di intenso maltempo sulle nostre regioni centro-meridionali.
Il modello americano ci mostra picchi piovosi di tutto rispetto sul settore ionico, sul Salento e al largo del Gargano.
Al nord, sulla Toscana e sulla Sardegna avremo invece condizioni migliori con schiarite e tempo maggiormente asciutto, stante la presenza di una ventilazione nord-orientale più secca.
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Genova, 400 euro al mese a chi accoglie un profugo in casa Ecco la proposta del Comune
Genova - Le famiglie genovesi potranno accogliere un profugo in casa firmando una convenzione con il terzo settore che gli riconoscerà 400 euro al mese per
garantire vitto e alloggio. Lo annuncia l’assessore alle Politiche
sociali Emanuela Fracassi a Palazzo Tursi in commissione comunale.
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Russia, previsioni meteo shock: "Clima ideale per bombardare in Siria"
Cielo sereno, temperatura mite: è il clima
ideale per sganciare qualche bomba in Siria. Sono di questo tenore le
agghiaccianti previsioni del tempo andate in onda sul canale tv
Russia24, dove la bella annunciatrice si è rallegrata del clima sereno
che favorirebbe non tanto le gite in campagna quanto i raid
dell'aviazione al fianco di Assad.
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Air France conferma 2.900 tagli, dipendenti in rivolta
Il vicepresidente di Air France, responsabile delle risorse umane, Xavier Broseta, messo in salvo dalla sicurezza (reuters) |
MILANO - La direzione di Air Fance ha confermato questa mattina nel comitato centrale di impresa che il piano di ristrutturazione mette a rischio 2.900 posti di lavoro, principalmente tra il personale di terra. Una cifra simile a quella annunciata venerdì in cda e riportata dai sindacati. Diverse centinaia di dipendenti hanno preso d'assalto il quartier generale della compagnia aerea, interrompendo la riunione del comitato centrale e costringendo due manager a scappare a torso nudo. Scene che hanno richiamato l'attenzione del premier francese Manuel Valls, che si dice "scandalizzato" dalle violenze durante il comitato centrale d'impresa di Air France. Il capo del governo ha anche espresso tutto il suo "sostegno" alla direzione.
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domenica 4 ottobre 2015
L'instabilità potrebbe interessare il nostro Paese ancora per molti giorni
Gli aggiornamenti di quest'oggi, domenica 4 ottobre 2015, mettono in risalto una situazione atmosferica fortemente perturbata su diverse delle nostre regioni italiane. Eclatante il gorgo depressionario previsto dal modello europeo tra sabato 10 e domenica 11 ottobre.
Non c'è proprio pace in questo scorcio d'autunno europeo, la circolazione generale dell'atmosfera continua a presentarsi molto irrequieta,
a tal punto da condannare ben presto alcune zone del continente
all'esordio di un'inverno precoce. Merito di questa situazione, il
famigerato blocking anticiclonico frutto di una dinamica molto
esasperata che porta alla formazione di quello che in meteorologia viene
definito come "pattern di scand positivo". Ne deriverà
la discesa di una massa d'aria molto fredda per la stagione, con target
i settori orientali d'Europa, la Russia, i paesi dell'est ed una parte
della stessa Scandinavia.
Attorno a questo vasto anticiclone, masse d'aria molto instabili di origine oceanica, governeranno il tempo dei settori occidentali e meridionali europei, prolungando di fatto una persistente condizione di instabilità per tutta la prima metà di ottobre.
Spuntano oggi dal cilindro previsionale alcune importanti novità circa l'evoluzione atmosferica relativa al nostro stivale; con l'esordio della seconda decade ottobrina, il Mediterraneo potrebbe essere palcoscenico di una depressione da contrasto la cui precisa localizzazione risulta ancora molto difficile da stabilire.
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Attorno a questo vasto anticiclone, masse d'aria molto instabili di origine oceanica, governeranno il tempo dei settori occidentali e meridionali europei, prolungando di fatto una persistente condizione di instabilità per tutta la prima metà di ottobre.
Spuntano oggi dal cilindro previsionale alcune importanti novità circa l'evoluzione atmosferica relativa al nostro stivale; con l'esordio della seconda decade ottobrina, il Mediterraneo potrebbe essere palcoscenico di una depressione da contrasto la cui precisa localizzazione risulta ancora molto difficile da stabilire.
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MALTEMPO: martedì nuovo appuntamento con la PIOGGIA su molte regioni
Ipotesi sul tempo previsto nella seconda decade di ottobre
Francia, 13 morti per una tempesta su Costa Azzurra. Ora verso l'Italia: è allerta meteo
Fenomeni intensi fino al pomeriggio in Piemonte, Liguria e Toscana
ROMA - E' emergenza inondazioni sulla Costa Azzurra in Francia dove si contano almeno 13 morti a causa delle piogge che hanno flagellato la zona tra Nizza, Cannes (dove sono caduti 180 mm di pioggia) e Antibes. Lo riferiscono le autorità locali della dipartimento delle Alpi Marittime.
Il grosso della tempesta si è diretta a largo, verso l'Italia, e investirà il paese in queste ore: emesso allerta meteo per fenomeni intensi su Piemonte, Liguria e Toscana.
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AGGIORNAMENTO ALLUVIONE IN COSTA AZZURRA (Francia): ci sono anche 6 dispersi, a causa della tempesta che ha colpito la zona tra Nizza, Cannes e Antibes, mentre si contano 13 morti. Lo riferiscono le autorità del dipartimento delle Alpi Marittime. Nella zona colpita, attesi il presidente Hollande e il ministro Cazeneuve. Circa 30mila le case al buio. Saltate alcune linee telefoniche. L'acqua ha sommerso diverse strade a Cannes e Nizza. Il prefetto parla di arresti per saccheggi avvenuti nell'area colpita. Bloccati cinque treni dell'Unitalsi con a bordo circa 2.500 italiani reduci da un pellegrinaggio a Lourdes.
ROMA - E' emergenza inondazioni sulla Costa Azzurra in Francia dove si contano almeno 13 morti a causa delle piogge che hanno flagellato la zona tra Nizza, Cannes (dove sono caduti 180 mm di pioggia) e Antibes. Lo riferiscono le autorità locali della dipartimento delle Alpi Marittime.
Il grosso della tempesta si è diretta a largo, verso l'Italia, e investirà il paese in queste ore: emesso allerta meteo per fenomeni intensi su Piemonte, Liguria e Toscana.
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AGGIORNAMENTO ALLUVIONE IN COSTA AZZURRA (Francia): ci sono anche 6 dispersi, a causa della tempesta che ha colpito la zona tra Nizza, Cannes e Antibes, mentre si contano 13 morti. Lo riferiscono le autorità del dipartimento delle Alpi Marittime. Nella zona colpita, attesi il presidente Hollande e il ministro Cazeneuve. Circa 30mila le case al buio. Saltate alcune linee telefoniche. L'acqua ha sommerso diverse strade a Cannes e Nizza. Il prefetto parla di arresti per saccheggi avvenuti nell'area colpita. Bloccati cinque treni dell'Unitalsi con a bordo circa 2.500 italiani reduci da un pellegrinaggio a Lourdes.
Francia, 17 morti per una tempesta in Costa Azzurra. Danni in Toscana
sabato 3 ottobre 2015
Guatemala: Gigantesca frana seppellisce un intero paese, 30 vittime e 600 dispersi
Le forti piogge degli ultimi giorni
sono la causa della tragedia che ha colpito una piccola cittadina della
zona montagnosa del Guatemala a pochi chilometri dalla Capitale. Santa Catarina Pinula è stata letteralmente sommersa da una frana di fango e detriti staccatasi da una collina. Un intero fianco della montagna non ha retto il peso della pioggia accumulatasi ed è venuto giù. Almeno 125 abitazioni sepolte con un bilancio terribile ancora provvisorio, 30 morti e 600 dispersi.
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Afghanistan, Nato colpisce per errore ospedale di 'Medici senza frontiere': 3 sanitari morti
E' accaduto a Kunduz: risultano anche 30 dispersi. Caccia-bombardieri Usa stanno conducendo raid aerei a sostegno delle truppe di Kabul per completare la riconquista della città strappandola ai talebani
KUNDUZ - Le forze Nato in Afghanistan avrebbero bombardato per errore un ospedale a Kunduz di Medici senza frontiere. Lo rende noto il comando dell'Alleanza dopo che la stessa associazione aveva denunciato che nel raid erano state uccise tre persone e causato almeno 30 dispersi. Le tre vittime risultano medici dell'organizzazione: al momento non è stata resa nota la loro nazionalità.
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Nigeria, 5 bambine con cinture esplosive a Maiduguri: 14 morti
Ennesima giornata di terrore in Nigeria.
Cinque ragazzine che indossavano cinture e giubbotti esplosivi sono
saltate in aria nel nord-est della città di Maiduguri, capitale dello
Stato di Borno, ormai roccaforte indebolita dei terroristi islamici Boko Haram,
legati all'Is. La ragazzina più giovane aveva 9 anni. Al momento
l'attentato non è ancora stato rivendicato, ma le autorità lo
attribuiscono proprio a Boko Haram, che sei anni fa proprio in questa
zona hanno dato il via alla loro guerra sanguinosa per l'instaurazione
della Sharia (la legge islamica), uccidendo oltre 17.000 persone.
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venerdì 2 ottobre 2015
Allagamenti e sfollati, ancora emergenza a Olbia
La città rivive l’incubo dell’alluvione 2013. Disagi anche nel Nuorese e nel Cagliaritano
Piove ancora, senza tregua. E l’emergenza a Olbia non è ancora
passata. I fiumi che attraversano i quartieri sono sempre più grossi. La
notte non sarà tranquilla: né per gli sfollati né per chi dormirà con
l’eco del temporale. Gli argini che “proteggono” le case non hanno retto
e l’onda di acqua e fango è arrivata a più riprese nelle abitazioni.
Durante la mattinata e poi di nuovo di pomeriggio, quando i torrenti
hanno trascinato fino al mare tutta l’acqua accumulata sulle montagne.
La città già piegata dal Ciclone Cleopatra nel 2013 oggi si è ritrovata ad affrontare una situazione quasi identica. Perché i problemi qui sono sempre gli stessi: le case troppo vicine ai fiumi, gli argini bassi e i ponti che creano giganteschi tappi. Gli operai del Comune ne hanno abbattuto tre: uno era stato costruito dalla Protezione civile dopo l’emergenza del 2013. Uguale, con gli stessi problemi. Tanto che oggi ha rallentato il deflusso del Rio Saligheddu, provocando la prima inondazione che ha raggiunto le villette vicine. Centinaia di case ora sono invase dal fango: le stesse che due anni fa erano state sommerse. I proprietari stavano ancora completando la ristrutturazione e molti hanno contratto un mutuo. E ora i lavori sono tutti da rifare.
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Nicola Pinna
Olbia
La città già piegata dal Ciclone Cleopatra nel 2013 oggi si è ritrovata ad affrontare una situazione quasi identica. Perché i problemi qui sono sempre gli stessi: le case troppo vicine ai fiumi, gli argini bassi e i ponti che creano giganteschi tappi. Gli operai del Comune ne hanno abbattuto tre: uno era stato costruito dalla Protezione civile dopo l’emergenza del 2013. Uguale, con gli stessi problemi. Tanto che oggi ha rallentato il deflusso del Rio Saligheddu, provocando la prima inondazione che ha raggiunto le villette vicine. Centinaia di case ora sono invase dal fango: le stesse che due anni fa erano state sommerse. I proprietari stavano ancora completando la ristrutturazione e molti hanno contratto un mutuo. E ora i lavori sono tutti da rifare.
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CICLONE MEDITERRANEO: ALLUVIONE A OLBIA, ALLAGAMENTI IN SICILIA
Il maltempo risale l'Italia ma perde un po' di forza
Usa, strage in un college: almeno 13 morti, ucciso il killer
Ci sono anche 20 feriti. E' successo alll'Umpqua Communitya Rosenburg, in Oregon. E' una delle peggiori tragedie della storia della scuola americana
L'ennesima strage in un campus universitario americano. Stavolta è il turno dell'Umpqua Community College a Rosenburg, in Oregon, dove al termine di una sparatoria si contano a terra dai 13 ai 15 morti,
oltre a una ventina di feriti, di cui alcuni in gravi condizioni. Quasi
tutte le vitime sono studenti, colti di sorpresa mentre stavano facendo
lezione in classe.
Per loro nessuno scampo. Il killer - un ragazzo di 20 anni, forse uno studente che frequentava lo stesso campus - è entrato classe per classe. Ogni volta - secondo una prima ricostruzione - ha fatto alzare in piedi le persone all'interno chiedendo loro di che religione fossero. "Ha chiesto loro se fossero cristiani. Se la risposta era sì, gli sparava alla testa, se era no, gli sparava alle gambe", ha raccontato una ragazza. L'omicida è quindi rimasto a sua volta ucciso nel corso dello scontro a fuoco ingaggiato con gli agenti di polizia intervenuti tempestivamente sul posto.
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